Diritto delle organizzazioni internazionali a.a. 2013/2014 Il rinvio pregiudiziale Prof. Marcello Di Filippo (Università di Pisa) marcello.difilippo@sp.unipi.it
I motivi che giustificano la previsione di questa competenza Il diritto UE riceve diretta applicazione negli ordinamenti statali (es., alcune disposizioni del TFUE, i regolamenti) o esige che gli Stati adottino normative di attuazione (es. Direttive). Il giudice statale può spesso trovarsi nella situazione di applicare il diritto UE o di doverlo utilizzare per interpretare le normative statali. Ove lasciato solo, il giudice statale potrebbe risolvere secondo logiche nazionali le questioni interpretative e ricostruttive sottoposte alla sua attenzione. Interpretazione norme UE Dubbi sulla legittimità di atti UE Rapporti tra norme statali e norme UE
UNA DISCIPLINA ESSENZIALE NEL TFUE Articolo 267 La Corte di giustizia è competente a pronunciarsi, in via pregiudiziale: a)sull'interpretazione dei trattati; N.B. anche dei principi generali del diritto UE b) sulla validità e l'interpretazione degli atti N.B. anche raccomandazioni o pareri, o precedenti sentenze della Corte
UNA DISCIPLINA ESSENZIALE NEL TFUE Quando una questione del genere è sollevata dinanzi ad un organo giurisdizionale di uno degli Stati membri, tale organo giurisdizionale può, qualora reputi necessaria per emanare la sua sentenza una decisione su questo punto, domandare alla Corte di pronunciarsi sulla questione. se però il giudice statale ritiene l atto UE invalido, deve rinviare Quando una questione del genere è sollevata in un giudizio pendente davanti a un organo giurisdizionale nazionale, avverso le cui decisioni non possa proporsi un ricorso giurisdizionale di diritto interno, tale organo giurisdizionale è tenuto a rivolgersi alla Corte. non rilevano a tal fine mezzi di impugnazione straordinari (quali revocazione e opposizione di terzo)
N.B. Ad integrazione del TFUE, devono essere tenuti presenti altri strumenti: - Statuto della Corte di giustizia, allegato ai trattati - Regolamento di procedura della Corte del 25.9.2012 (spec. artt. 93-118), ripetutamente modificato - Raccomandazioni all attenzione dei giudici nazionali, relative alla presentazione di domande di pronuncia pregiudiziale ( Per questi e altri documenti utili a fini pratici, v. http://curia.europa.eu/jcms/jcms/jo2_7031/
N.B. lunghezza dei tempi del rinvio pregiudiziale (in media, 18 mesi) - Quando una questione pregiudiziale è sollevata in un giudizio pendente davanti a un organo giurisdizionale nazionale e riguardante una persona in stato di detenzione (N.B. anche «amministrativa»), la Corte statuisce il più rapidamente possibile (art. 267 TFUE, ultimo cpv.). - Un rinvio pregiudiziale che sollevi una questione relativa ai settori previsti dal titolo V della parte terza del TFUE (c.d. Spazio di libertà, sicurezza e giustizia) può essere trattato, su domanda del giudice del rinvio o, in via eccezionale, d ufficio, con procedimento d urgenza (art. 107 Regolamento di procedura della Corte): es. affidamento minori c.d. procedura d urgenza (due-tre mesi)
N.B. lunghezza dei tempi del rinvio pregiudiziale (in media, 18 mesi) - Su domanda del giudice del rinvio o, in via eccezionale, d ufficio, quando la natura della causa richiede un suo rapido trattamento, il presidente della Corte, sentiti il giudice relatore e l avvocato generale, può decidere di sottoporre un rinvio pregiudiziale a procedimento accelerato (art. 105 regolamento di procedura) procedimento accelerato - N.B. Atteggiamento molto cauto della Corte nell applicazione del procedimento accelerato (v. ad esempio, ordinanza del 6.3.2012, causa C-20/10) Non bastano a dimostrare l esistenza di un urgenza il rischio di perdite, il carattere economico o socialmente rilevante della causa principale, il numero rilevante di persone o situazioni giuridiche potenzialmente interessate dalla decisione che il giudice del rinvio dovrà adottare dopo aver adito la Corte in via pregiudiziale.
- Definizione di giudice nazionale - Costituito sulla base di disposizioni legali (e non per volontà delle parti) - Carattere permanente - Obbligatorietà della sua giurisdizione - Rispetto del contraddittorio (anche solo potenziale, come nel proc. di ingiunzione) - Applicazione di norme giuridiche per risolvere il caso - Indipendenza e terzietà rispetto alle parti - Casi controversi: Ordini professionali; Corte dei conti, autorità amministrative indipendenti, Corte costituzionale (es. per conflitti di attribuzione, giudizi di costituzionalità in via diretta, ammissibilità di referendum, v. ordinanza CC n. 103/2008; per giudizio incidentale, v. ordinanza CC n. 207 del 2013) - Rilevanza della questione - Serietà della questione (simile alla nozione di non manifesta infondatezza ) - importanza a tal proposito dei precedenti della stessa Corte di giustizia
- Ruolo del giudice e ruolo delle parti - Le parti possono partecipare al giudizio di fronte alla Corte UE - La lingua del procedimento di fronte alla Corte è quella del giudice a quo - Tecnica di formulazione dei quesiti - Esigenza di indicare chiaramente le norme UE rilevanti e il dubbio interpretativo o di legittimità - Possibilità, nel rinvio sull interpretazione, di indurre la Corte a formulare giudizi sulla compatibilità della normativa statale con il diritto UE - La Corte talvolta riformula quesiti mal impostati, o li estende a norme UE non espressamente menzionate ma pertinenti - Effetti delle sentenze - Nel giudizio a quo - Al di fuori del giudizio a quo - Pronunce sulla validità - Pronunce sull interpretazione - Delimitazione degli effetti nel tempo