CREDITO ESAURITO Di Giorgio Mottola MILENA GABANELLI IN STUDIO Al Tar di Salerno è successo questo, la notizia è fresca: il direttore generale aveva deciso che tutti i dipendenti amministrativi potevano avere come benefit una scheda telefonica, anche due o tre, anche all usciere, perché magari può usarla per lavoro. E successo che i dipendenti sono 25, ne avrebbe acquistate 1000. E dove sono finite? Giorgio Mottola. FUORI CAMPO Perché al Tar di Salerno siano state attivate ben 1000 schede telefoniche, se l è chiesto anche la Procura, quando lo scorso anno in un indagine per Camorra, è intercettato un criminale che usava proprio un utenza intestata al Tar. DIPENDENTE DEL TAR La domanda mia è com è possibile che una scheda intestata a noi va a finire in mano a Mottola che è un noto malavitoso? Eh, lo chiedo a Lei! DIPENDENTE DEL TAR Qualcuno gliel ha venduta sicuramente a Mottola la scheda. FUORI CAMPO E chissà a chi l ha venduta. Per capirci di più, dobbiamo tornare al 2006, quando il Segretario Generale del Tar di Salerno, Felice Della Monica, firma la convenzione con la Tim. Perché inizialmente il numero qual era? Un numero limitato, quaranta, cinquanta persone. Quindi, queste schede si sono moltiplicate A mia insaputa. A sua insaputa?
Sì. Lei non ne sapeva niente? No, non ne sapevo niente. È stato dopo diversi anni, che io ho avuto una comunicazione da parte di una delle agenzie, che il numero delle schede era arrivato intorno alle 300. Ma questo era un numero tutto sommato accettabile perché Ah quindi le avevano detto che da 40 erano diventate 300. Sì, ma era accettabile. E perché era accettabile? Era accettabile perché ogni persona poteva avere anche un numero di schede superiore Eh, ma questo le sembra normale, mi scusi? No, questo non è un fatto che mi sembra normale. FUORI CAMPO Al Tar che avessero sul groppone le mille schede telefoniche, se ne sono accorti solo dopo solo 8 anni. Quando il Segretario Della Monica va via e arrivano le bollette da centinaia di migliaia di euro da pagare. Nel 2014, ecco qua che sono arrivate delle bollette stratosferiche. Quando lei se n è andato praticamente. Sì, il 31 maggio, quando no ho avuto più l incarico di Salerno. Eh però. È proprio questo particolare che porta alcuni a pensare che lei coprisse un po questa situazione. Visto che lei se ne va e tutto viene fuori.
No, sono arrivate prima del 31 in ufficio. Poi, mi sono arrivate a me successivamente. FUORI CAMPO Ma rimane aperta la questione di chi si accolla le bollette. Ovviamente al Tar e al Consiglio di Stato, non ne vogliono sapere. Qui c è stato l utilizzo del nome dell amministrazione abusivamente. Cioè, quindi questi contratti erano attivati senza informare l amministrazione? Esattamente. Ma esiste un elenco delle persone che utilizzavano abusivamente queste schede intestate al Tar? Ma se i contratti erano sconosciuti all amministrazione è del tutto evidente che l elenco non esiste. Almeno non esiste presso l amministrazione. Quindi si tratta di schede praticamente anonime? Si tratta di schede delle quali l amministrazione non può dire né quante siano, né di chi siano in possesso. FUORI CAMPO E poiché gli utilizzatori rimanevano anonimi, le schede passavano di mano in mano. E chi le intercettava potava solo sapere solo che l utenza era intestata al Tar di Salerno. Nel frattempo, però l ex segretario Della Monica che aveva firmato la convenzione, era stato avvertito da tempo del problema. Ma ha pensato di tenerlo segreto. Loro mi chiedevano: senta ma questo numero a chi corrisponde? E io ho detto: questo numero non lo so. Non posso rispondere io. È capitato più di una volta?
Anche i carabinieri, sì. Ma mi scusi, se capitava tutto questo perché non ha fato uscire fuori il caso? Sempre nell interesse dell amministrazione Però mi scusi, lei per tutelare il Tar, lasciava che ci fossero in giro mille schede che potevano essere utilizzate da terroristi, camorristi Nel momento in cui veniva verbalizzato, era compito dell autorità giudiziaria. È una truffa bella e buona questa. È una truffa della quale, io mi trovo parte lesa e offesa. FUORI CAMPO Per l ex segretario del Tar la colpa è tutta del promoter della Tim. Io credo che il promoter per avere la provvigione in base al numero delle schede, abbia fraudolentemente fotocopiato la mia firma e l abbia inserita su quella di altri contratti. FUORI CAMPO Vincenzo Adinolfi è il promoter della Tim che ha venduto al Tar oltre mille schede. Uno di più sim vende, di più guadagna. Come principio. OK? L ha detto lei. Più vendi sim, più guadagni. In realtà ci ha guadagnato un bel po di soldi. Allora io c ho guadagnato la giusta attività che ho fatto. Punto. Nel senso Qui si è fatta una truffa.
Ma lei come si permette di dire questa cose, scusi? Io sto facendo una costatazione. Dovevano essere attivate solo 25 schede, siamo arrivati a mille schede. Che cos è come la chiama questa? In che senso, scusami? Mi suggerisca lei un termine per definire questa situazione. Nel momento in cui esiste una richiesta, di un qualcosa, di una richiesta. Normalmente, noi la richiesta che soddisfiamo la richiesta, l operatore è tenuto a fare gli accertamenti, l operatore non noi. MILENA GABANELLI IN STUDIO Intanto il segretario generale del TAR è stato licenziato dal Consiglio di Stato. Lui ha impugnato, mentre la procura di Salerno indaga per capire se il promoter ha fatto tutto da solo o in compagnia. Risulta che lo stesso giochetto sia stato fatto con una piccola stazione dei carabinieri del salernitano, ben 700 schede per 15 carabinieri. Scoppiato il caso naturalmente tutte le schede sono state disattivate, resta da capire chi le paga. La risposta la conosciamo già.