Haiti. Blu e rosso. Capitale: Port-au-Prince. Superficie: 27.700 km². Popolazione: 7.929.048. Valuta: Gourde. Fuso orario: GMT -6;-7



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Transcript:

Haiti Nome ufficiale: Repubblica di Haiti Lingua ufficiale: Francese, creolo, inglese Capitale: Port-au-Prince Superficie: 27.700 km² Popolazione: 7.929.048 a.b. Valuta: Gourde Fuso orario: GMT -6;-7 Blu e rosso

Informazioni generali: Haiti è una nazione dell'america situata nel Mar dei Caraibi. Un tempo colonia francese, è stata - dopo gli Stati Uniti - una delle prime nazioni delle Americhe a dichiarare la propria indipendenza. Il territorio haitiano copre la parte occidentale dell'isola di Hispaniola e confina a est con la Repubblica Dominicana. Haiti è il paese più povero delle Americhe. L'indipendenza dalla Francia è stata dichiarata il 1º gennaio 1804. Venne riconosciuta nel 1825 dalla Francia e nel 1863 dagli Stati Uniti. Dall'inizio del 2004 Haiti è al centro di una rivolta popolare che ha causato disordini e violenza ed ha portato il 29 febbraio alla partenza dall'isola del dimissionario presidente Jean-Bertrand Aristide. Il governo è stato retto ad interim dal presidente della Corte di cassazione, Boniface Alexandre, fino alle elezioni presidenziali tenutesi il 7 febbraio 2006 da cui, pur tra molte proteste ed accuse di broglio da parte dei suoi avversari, è uscito eletto René Préval. L'isola, colpita nell'estate 2004 dall'uragano Jeanne e nel gennaio 2010 da un disastroso terremoto, vive in uno stato di emergenza umanitaria. Attualmente è in corso una missione internazionale di aiuto sotto l'egida dell'onu, che vede la presenza di un contingente guidato dal Brasile. Haiti ha una superficie di 27.000 di kmq e una popolazione di circa 7.000.000 di abitanti, di cui circa 1.500.000 vivono nella capitale del paese, Port au Prince. Situata sulla parte orientale dell isola di Hispaniola, la seconda dei Carabi dopo Cuba, confina a est con la Repubblica Dominicana. L isola, che ha un territorio prevalentemente montuoso di origine vulcanica, ha due massicci principali, la Hotte e la Selle, in cui si trova la vetta principale del paese, il Pic de La Selle, alto oltre 2.700 mt, e vanta numerose foreste e alcune isole, tra cui Gonade e Tortue. Altra città importante è Cap Haitien. Situato al centro dei Caraibi, il paese è bagnato dall Oceano Atlantico a nord e dal Mar dei Carabi a sud. Nonostante il clima favorevole, le bellezze naturali e la sua cultura, il paese non sfrutta le sue potenzialità turistiche, soprattutto a causa dei problemi interni, la povertà e la criminalità, che hanno dato spesso origine a scontri di tipo razziale tra la minoranza mulatta, più ricca, e la maggioranza di razza nera, più povera, e ne sconsigliano la visita.

Il terremoto del 2010 Il terremoto di Haiti del 2010 è stato un terremoto catastrofico di magnitudo 7,0 M w con epicentro localizzato a circa 25 chilometri in direzione ovest-sud-ovest della città di Port-au-Prince, capitale dello Stato caraibico di Haiti. La scossa principale si è verificata alle ore 16:53:09 locali (21:53:09 UTC) di martedì 12 gennaio 2010 a 13 km di profondità. Lo United States Geological Survey (USGS) ha registrato una lunga serie di repliche nelle prime ore successive al sisma, quattordici delle quali di magnitudo compresa tra 5,0 e 5,9 M w. Il numero di vittime è stimato al 24 febbraio di 222.517. L'entità dei danni materiali provocati dal sisma è ancora sconosciuta. Secondo la Croce Rossa Internazionale e l'onu, il terremoto avrebbe coinvolto più di 3 milioni di persone. A causa della povertà e dell'isolamento del Paese e in seguito a gravi danni alle infrastrutture di comunicazione, non è possibile definire con certezza il numero di vittime del sisma. Mentre le prime fonti indicavano genericamente "migliaia di vittime", Jean Max Bellerive, premier haitiano, stimò che il numero di vittime sarebbe arrivato a 100.000 (ma la maggior parte delle stime indicava una cifra di circa 50.000). L'ONU ha dichiarato che il terremoto ha colpito, direttamente o indirettamente, un terzo della popolazione nazionale. Al 24 gennaio i morti erano stati almeno 150.000. In data 5 febbraio, secondo stime governative, i morti hanno superato la soglia dei 212.000. Secondo una stima del 18 febbraio, le vittime sarebbero circa 260.000, ma sono rimaste coinvolte almeno quattro milioni di persone. È un segnale di speranza il ritrovamento di un giovane di ventotto anni, estratto vivo dalle macerie quasi un mese dopo la scossa. Tra i morti risultano anche Hédi Annabi, tunisino a capo della missione ONU di peacekeeping e stabilizzazione, l'attivista brasiliana Zilda Arns e l'arcivescovo di Port au Prince, Joseph Serge Miot. La comunità internazionale si è mobilitata anche con il G20, promettendo aiuti immediati. La Croce rossa internazionale e molte onlus di tutto il mondo cercano di soccorrere feriti e terremotati. Si è scavato anche con le mani per rimuovere le macerie, nei casi migliori con l'assistenza di cani alla ricerca delle persone intrappolate sotto gli edifici crollati. Secondo la Croce Rossa tre milioni di persone su una popolazione di poco più di nove non hanno più un'abitazione o sono rimaste ferite. L'incertezza di queste previsioni è data dal fatto che la popolazione, vivendo nella maggioranza dei casi in povertà economica, non ha mezzi per soccorrere ed effettuare ricerche, se non a mani nude, nonostante la mobilitazione di molti altri Paesi che hanno fornito gli aiuti provvisori e fondamentali per la momentanea condizione degli sfollati.

Il centro di Port-au-Prince dopo il terremoto Il sisma ha colpito in modo particolare la capitale Port-au-Prince distruggendo o danneggiando gravemente molti edifici della città tra cui il Palazzo Presidenziale, la sede dell'assemblea Nazionale di Haiti, la cattedrale e la prigione principale. Tutti gli ospedali della città sono stati distrutti o sono risultati talmente danneggiati da dover essere evacuati. Le Nazioni Unite hanno affermato che il quartier generale della missione di peacekeeping MINUSTAH, situato nella capitale, è andato distrutto e che buona parte del personale ONU risulta disperso. Altri importanti edifici distrutti o gravemente danneggiati sono il Ministero della Finanze, il Palazzo di Giustizia, alcuni sedi scolastiche ed universitarie, oltre alla torre di controllo dell'aeroporto Internazionale Toussaint Louverture. La maggior parte delle infrastrutture sono andate distrutte e questo ha inevitabilmente causato ritardi e problemi nella distribuzione degli aiuti umanitari. A un anno dal terremoto che ha distrutto Haiti, la situazione nel Paese è ancora disperata. Come se non bastasse, una terribile epidemia di colera ha inferto un altro duro colpo alla popolazione già duramente provata. Da ottobre sono morte tremila persone. L Unicef ha fatto il punto della situazione dei minori nell isola, presentando il rapporto Bambini di Haiti. Un anno dopo. Le condizioni in cui versano ancora ben 4 milioni di bambini è drammatica: non hanno accesso all acqua pulita, alle latrine, ai servizi sanitari e scolastici e sono minacciati da malattie, dalla scarsità d igiene dilagante e dall orribile fenomeno della tratta. Inoltre 380mila bambini vivono ancora in campi per sfollati. Già prima del 12 gennaio di un anno fa, solo il 19 per cento degli haitiani aveva accesso ai servizi di base, dato che ha subìto un drastico calo dopo il sisma. L agenzia Onu per l infanzia si è adoperata molto in questi mesi, provvedendo con

massicce campagne di vaccinazioni contro poliomielite, morbillo e difterite, la distribuzione di 360mila zanzariere che hanno raggiunto 163mila famiglie, il trasporto, nella fase culminante dell emergenza, di autocisterne di acqua potabile, di cloro e compresse per la disinfezione della stessa. Molto è stato fatto anche nel settore dell istruzione, ma nonostante ciò più della metà dei bambini di Haiti allo stato attuale non frequenta la scuola: il terremoto, infine, ha evidenziato i problemi strutturali profondamente radicati nell infanzia dell isola, a partire dalla malnutrizione cronica che colpisce un bambino su tre al di sotto dei cinque anni d età. Il viaggio: Quando andare: La precarietà causata dal terremoto di magnitudo 7.1 gradi della scala Richter, che ha colpito il 12 gennaio la Repubblica di Haiti, persiste. A causa dell attuale situazione si sconsigliano, pertanto, viaggi non determinati da motivi di estrema necessità. Sono altresì sconsigliati viaggi a causa di una situazione di sicurezza altamente precaria e per l'elevato livello di criminalità. A coloro che decidessero comunque di recarsi nel Paese, si raccomanda di registrare i dati relativi al viaggio sul sito www.dovesiamonelmondo.it e di tenersi, in ogni caso, lontani da luoghi di eventuali manifestazioni ed assembramenti. La situazione generale è ancora precaria; si registrano sequestri di persona. Il fenomeno delle bande giovanili armate è sempre presente, come anche l uso di sostanze stupefacenti da parte dei loro membri. Vige nel Paese uno stato di degrado con conseguente stato di insicurezza generalizzata su tutto il territorio nazionale. Vi sono, inoltre, problemi di collegamenti stradali. Se si decide di visitare il Paese in automobile sono assolutamente da evitare gli spostamenti notturni. Di facile accesso sono le zone di collina di Petionville e Kenskoff, raggiungibili dalla città bassa.

ZO E A RISCHIO: i quartieri popolari bidonville e le zone periferiche fuori dai principali centri abitati. ZO E DI CAUTELA: l ulteriore degrado dell ordine pubblico consiglia cautela e prudenza anche nella Capitale soprattutto nel centro, nella zona di PetionVille, e nell area attigua alla zona portuale. SUGGERIME TI: Trasporti: Patente: Internazionale (modello Convenzione di Ginevra 1949). Assicurazione: RC obbligatoria. Trasporti: non esiste nessun collegamento diretto per Port au-prince. Vi è un collegamento con volo di linea Alitalia via Miami. Le ore di volo previste per la rotta Roma Miami sono 10.30h; Miami Port-au-Prince: 1.30h con American Airlines. Collegamento con volo Air France da Parigi via Pointe a Pitre: 10.30h di volo circa. Rischi Sanitari: Le strutture pubbliche sono estremamente carenti anche dal punto di vista igienico, e le cliniche private molto costose. Le urgenze sono trattate a Miami, dove però si richiede un assicurazione sanitaria con massimali importanti per essere accettati. Sono presenti malattie endemiche e in particolare la malaria. Si consiglia di stipulare, prima di intraprendere il viaggio, un assicurazione sanitaria che preveda, oltre alla copertura delle spese mediche, anche l eventuale rimpatrio aereo sanitario o il trasferimento in altro Paese. La suddetta assicurazione può essere stipulata anche al momento dell acquisto del biglietto aereo. Il reperimento in loco di medicinali è relativamente scarso. Si consiglia pertanto, di portare con sé i farmaci necessari per eventuali specifiche patologie, nonché i prodotti repellenti contro zanzare e altri insetti.

Avvertenze Si consiglia di: - bere solo acqua in bottiglia; - consumare frutti di mare verdure e tutti i prodotti refrigerati con cautela. Documenti: PASSAPORTO: necessario, con validità residua di almeno sei mesi al momento dell ingresso nel Paese. Per le eventuali modifiche relative a tale norma si consiglia di informarsi preventivamente presso l Ambasciata o il Consolato del Paese se presente in Italia o presso il proprio Agente di viaggio. VISTO D I GRESSO: viene rilasciato direttamente in aeroporto e consente un soggiorno fino a 90 giorni. Luoghi da visitare: Port-au-Prince E una città dove si vive piacevolmente anche se è in continua espansione e crescita demografica. Passeggiare lungo le strade contornate dalla tipica vegetazione tropicale rende piacevole gli spostamenti, una tra le mete caratteristiche da non perdere è la Cattedrale, che si erge maestosa tra i palmizi con la sua particolare architettura. Anche il Palazzo Nazionale, distrutto e ricostruito più di una volta, merita una visita. Poco distante dal luogo di culto si trova il Museo Nazionale che raccoglie le testimonianze storiche ed i reperti archeologici della città e dell isola, la quale visse periodi importanti ed interessanti già prima dell arrivo di Cristoforo Colombo. Nella Biblioteca Nazionale si possono consultare, tra le altre cose, anche importanti pubblicazioni sulla storia e sulle tradizioni della città, mentre nel Museo d Arte si possono ammirare collezioni permanenti e stagionali di arte haitiana. Da non perdere la cattedrale coloniale di Notre-Dame, come neanche il famoso Mercato, sempre molto animato, dove poter fare acquisti di ogni genere ma soprattutto di oggetti dell artigianato locale.