Inclusione sociale ed aspetti interculturali



Documenti analoghi
INCLUSIONE SOCIALE ED ASPETTI INTERCULTURALI. Formazione personale docente neoassunto a.s Prof.ssa M. Vincenza Tota

Linee guida. e l' integrazione degli alunni. per l'accoglienza. stranieri. MIUR, febbraio Dott. Vincenzo Gullotta

IL PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA SERVE PER

PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI

Allegato al Protocollo di Accoglienza per gli alunni adottati. 1) IISCRIZIONE

PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI

ISTITUTO COMPRENSIVO DI LENO PROTOCOLLO D ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI Approvato nell anno scolastico 2013/2014

Scuola polo di formazione Docenti neoassunti Scuola Polo formazione Ambito 19 I.T.S. Marconi, Pontedera (PI)

Buone prassi applicative del Protocollo di Accoglienza Distretto Pianura Est Premessa

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI LEGGE 40/1998; D.P.R. 394/1999

I CENTRI DI ALFABETIZZAZIONE DEL COMUNE DI FIRENZE Inserimento scolastico e inclusione sociale

Nel 2006 con circolare ministeriale n.24 del 1 marzo, il ministero dell istruzione e dell Università e della Ricerca emanava le linee guida per l acco

PROTOCOLLO D ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI STRANIERI

PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI. 3. Fasi generali del Protocollo di Accoglienza alunni stranieri

Circolo Didattico di Todi

Minori a scuola:dall accoglienza alla relazione

PROTOCOLLO ACCOGLIENZA STUDENTI ADOTTATI

CHI SONO GLI ALUNNI DI ORIGINE STRANIERA? Alunni con cittadinanza non italiana Alunni con ambiente non italofono

PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI E ALUNNI STRANIERI ADOTTATI

La doppia sfida dell alta formazione: il diritto dei rifugiati tra accesso alla formazione e sviluppo di professionalità

Scuola e intercultura: il ruolo delle segreterie. Lucia Maddii - Tiziana Chiappelli Arezzo - 9 maggio 2007

PAROLE/CHIAVE PER L INCLUSIONE: PIANI PERSONALIZZATI, VALUTAZIONE, ORIENTAMENTO

Scuola: IIS Leonardo da Vinci Maccarese (Fiumicino) a.s. 2013/2014. Piano Annuale per l Inclusione

Commissione Intercultura BES PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI, MONITORAGGIO ALUNNI BES E ALUNNI CON IPERDOTAZIONE INTELLETTUALE

a.s Parte I analisi dei punti di forza e di criticità

Una scuola per tutti e per ciascuno

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE A. CESARI di Castel d Azzano (VR) a.s Piano Annuale per l Inclusione

PIANO ANNUALE PER L`INCLUSIONE

Istituto Tecnico Commerciale Statale Gino Zappa a.s. 2017/2018. Piano Annuale per l Inclusione

1. Denominazione dell Istituzione scolastica: Istituto Comprensivo DANTE - Gallarate (Va) 2. Denominazione progetto UNA SCUOLA INCLUSIVA

Allegato al PTOF Delibera del C.I. N. 101 del 4/12/2018

A.G.A.P. - TRENTINO. L inserimento scolastico (affidamento familiare e adozione) Trento, 25 novembre 2016

Scuola Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II Napoli a.s. 2017/2018. Piano Annuale per l Inclusione

Piano Annuale per l Inclusione

website:

PROGETTO ALLIEVI STRANIERI ARTICOLO 3

Scuola Istituto comprensivo La Giustiniana a.s Piano Annuale per l Inclusione

Scuola Liceo Scientifico A.Tosi a.s. 2017/2018. Piano Annuale per l Inclusione

Piano Annuale per l Inclusione per l anno scolastico 2017/2018. Parte I analisi dei punti di forza e di criticità

Scuola LICEO SCIENTIFICO DONATELLI-PASCAL a.s. 2017/18. Piano Annuale per l Inclusione

ISTITUTO COMPRENSIVO RESTA DE DONATO GIANNINI

PIANO ANNUALE PER L INCLUSIONE (P.A.I.)

Scuola Liceo Colucci Salutati Montecatini Terme (PT) a.s Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità

Protocollo di accoglienza alunni stranieri

ITIS E. FERMI CASTROVILLARI a.s. 2017/18. Piano Annuale per l Inclusività

Scuola I.C.S. _ De André di Peschiera Borromeo a.s. 2014/2015. Piano Annuale per l Inclusione

Scuola Secondaria di primo grado G. Nicoli di Settimo Torinese a.s. 2013/2014 Piano Annuale per l Inclusione

Liceo Artistico Leon Battista Alberti di Firenze a.s.2016/2017. Piano Annuale per l Inclusione

CIRCOLO DIDATTICO DI CODIGORO A.S. 2005/2006

1. Denominazione dell Istituzione scolastica: Istituto Comprensivo DANTE - Gallarate (Va) 2. Denominazione progetto UNA SCUOLA INCLUSIVA

Protocollo d accoglienza per l inserimento degli alunni stranieri

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA E L INSERIMENTO NELLA SCUOLA DEGLI ALUNNI STRANIERI

Ministero dell Istruzione, dell Università, e della Ricerca

I s t i t u t o S u p e r i o r e S t a t a l e V. C a r d a r e l l i L a S p e z i a

Piano Annuale per l Inclusione A.S

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

*dati al 7 aprile 2015

Piano Annuale per l Inclusione

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI STRANIERI

Scuola ISTITUTO COMPRENSIVO CAMPI SALENTINA LEIC80A400C a.s.2015/2016

ALUNNI STRANIERI. Dialogando con la normativa

D) PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI DI LINGUA NON ITALIANA.

Istituzione Scolastica di Istruzione Tecnica Innocent Manzetti di Aosta a.s.2016/2017. Piano Annuale per l Inclusione

PIANO ANNUALE PER L`INCLUSIONE

PROTOCOLLO ACCOGLIENZA

D) PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI DI LINGUA NON ITALIANA.

ISTITUTO COMPRENSIVO DI FORMICOLA-PONTELATONE PIANO ANNUALE PER L INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO

PRESENTAZIONE DEL MODELLO PSP PREVISTO DAL PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI

Scuola: Istituto Superiore Angela Veronese di Montebelluna a.s. 2018/2019. Piano Annuale per l Inclusione

Seminario OPPI La falsa inclusione? Difficoltà e contraddizioni nella normativa scolastica. Luglio 2017 Anna Ostinelli Anna Carletti

Scuola: I.I.S.S. ANDREA MANTEGNA a.s.: 2015/16. Piano Annuale per l Inclusione

LICEO AR SOSTEGNO E INTEGRAZIONE

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E INSERIMENTO DEGLI ALUNNI STRANIERI

ACCOGLIENZA ALUNNI NON ITALIANI

Piano di formazione del personale docente neoassunto a.s

Scuola IIS SALVO D ACQUISTO 69 a.s.2016 /2017. Piano Annuale per l Inclusione

ISTITUTO COMPRENSIVO LEINI a.s. 2015/16. Piano Annuale per l Inclusione

Piano Annuale per l Inclusione

PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI

Piano Annuale per l Inclusione

ò-.àèistituzione Scolastica di Istruzione Tecnica Innocent Manzetti di Aosta a.s.2017/2018 Piano Annuale per l Inclusione

ANNO SCOLASTICO Parte I analisi dei punti di forza e di criticità

LICEO SCIENTIFICO STATALE A. VOLTA MILANO. Piano Annuale per l Inclusione. Parte I analisi dei punti di forza e di criticità a.s.

Scuola Secondaria di I Grado Mazzini-Patini - L Aquila PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA

ACCOGLIENZA E INTERCULTURA

FUNZIONI RISORSE PROFESSIONALI SPECIFICHE

L INCLUSIONE SCOLASTICA

Scuola ISTITUTO TECNICO G. CARLI CASAL DI PRINCIPE a.s. 2018/2019. Piano Annuale per l Inclusione

Istituto Comprensivo Statale G.Rodari Seregno

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI

Scuola ISTITUTO COMPRENSIVO P. GOBETTI a.s. 2013/2014. Piano Annuale per l Inclusione

I.C.S. Rosanna Galbusera Strada Anulare 2/A San Felice Segrate MI. Anno scolastico 2018/2019

B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in Sì / No Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di

Piano Annuale per l Inclusione a. s. 2018/2019

ISTITUTO COMPRENSIVO DUCCIO GALIMBERTI Piazza Solidarietà e volontariato n Bernezzo (CN) tel. 0171/82203 fax 0171/683397

Transcript:

Inclusione sociale ed aspetti interculturali Promuovere Una Scuola Inclusiva per Comunita Multiculturale Antonella Giannellini Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Ambito Territoriale di Bergamo

CHI SONO GLI ALUNNI DI ORIGINE STRANIERA Alunni con cittadinanza non italiana (entrambi i genitori di nazionalità non italiana) Minori non accompagnati(segnalazione all autorità pubblica per affido o adozione o rimpatrio art.32 D.lgvo n. 286/1998) Alunni figli di coppie miste (bilinguismo positivo per l apprendimento) Alunni con ambiente familiare non italofono Alunni arrivati per adozione internazionale ( italiana per norma ma con bisogni di alfabetizzazione) Alunni rom, sinti e caminanti( nomadi) Linee guida per l accoglienza e l integrazione stranieri Febbraio 2014

ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA DATO QUANTITATIVO DATO PROVINCIALE a.s. 2012/13 POPOLAZIONE SCOLASTICA NATI SIA IN ITALIA CHE ALL'ESTERO NATI IN ITALIA NAI 132.484 20782-15,69 % 10859-52,25 % 1023-4,92 % a.s. 2013/14 POPOLAZIONE SCOLASTICA NATI SIA IN ITALIA CHE ALL'ESTERO NATI IN ITALIA NAI 134.796 21740-16,13 % 12153-55,9% 772-3,55 % a.s. 2014/15 POPOLAZIONE SCOLASTICA NATI SIA IN ITALIA CHE ALL'ESTERO NATI IN ITALIA NAI 134.768 22174-16,45 % 13269-59,84 % 825-3,72 %

ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA DATO QUALITATIVO DATO PROVINCIALE a.s. 2012/13 NATI SIA IN ITALIA CHE ALL'ESTERO iscritti ad una classe non corrispondente all età anagrafica NAI iscritti ad una classe non corrispondente all età anagrafica 4925-26,86 % 490-51,74 % a.s. 2013/14 NATI SIA IN ITALIA CHE ALL'ESTERO iscritti ad una classe non corrispondente all età anagrafica NAI iscritti ad una classe non corrispondente all età anagrafica 5890-31,04 % 388-58,25 % a.s. 2014/15 NATI SIA IN ITALIA CHE ALL'ESTERO iscritti ad una classe non corrispondente all età anagrafica NAI iscritti ad una classe non corrispondente all età anagrafica 5842-29,87% 348-45,49%

Dispositivi normativi Legge n.40 del 6 marzo 1998 (legge immigrazione) D. lgvo n.286 del 25 luglio 1998 DPR 394 del 1999 art.45 Legge n.189 del 30 luglio 2002 DPR 275 del 1999 Legge n. 53 del 2003 tutela il diritto all accesso a scuola TU immigrazione -coordina gli interventi a favore dell accoglienza e dell integrazione in particolare quella scolastica Regolamento di attuazione del TU procedura di accoglienza degli alunni stranieri Regolamento recante norme sull autonomia delle istituzioni scolastiche Personalizzazione

Dispositivi normativi Documento ottobre 2007 «Via Italiana per la scuola intercuturale e l integrazione degli alunni stranieri»- MODELLO ITALIANO C.M. n 2 del 2010 Iscrizioni: fissa il limite massimo del 30% di studenti stranieri nelle classi (possibilità di derogo a cura del Direttore generale dell USR) Documento del febbraio 2014 Linee guida per l accoglienza e l integrazione degli alunni stranieri

L INCLUSIONE la scuola è luogo di formazione e crescita per ciascuno garanzia del successo scolastico, garanzia di pari opportunità di accesso al sapere, finalizzato allo sviluppo dell identità personale e culturale massimo sviluppo possibile di apprendimento per ciascuno

Iscrizioni Inizio anno Procedura on line dal 2013/14 (registrazione al portale www.iscrizioni.istruzione.it) successiva compilazione della domanda predisposta dalle scuole In corso d anno Individuazione della classe e dell anno di frequenza Criterio generale Corrispondenza età anagrafica Criteri specifici deliberati dal CD Iscrizione a classe diversa in relazione a Competenze Abilità Livelli di conoscenza della lingua italiana

Documentazione Anagrafici e permesso di soggiorno Autocertificazione (identità, CF,data di nascita, cittadinanza) Minore di 14 anni : rilasciato ai genitori Dai 14 anni compiuti direttamente all alunno Sanitari Accertamento delle vaccinazioni obbligatorie ( certificati) Se privo :invito a presentarsi al SSN La mancanzanon preclude l ingresso a scuola né la regolare frequenza Scolastici Certificazione ad hoc: Pagelle Attestai Dichiarazioni ecc In mancanza: Reperimento informazioni dai genitori Dirigente Scolastico può prendere contatto con l autorità diplomaticao consolare italiana che rilascia dichiarazione sul carattere legale della scuola estera di provenienze e sugli studi effettuati Iscrizione anche se cittadino irregolare Famiglia deve comunicare all ASL la volontà di NON vaccinare il figlio

Le buone pratiche ACCOGLIENZA Il territorio provinciale ha nel tempo consolidato una procedura che partendo dall osservanza burocratica via via è diventata sempre più attenta e sensibile all esigenza dell alunno (protocolli d accoglienza) ITALIANO L2 Per gli alunni Individualizzazione Peer to peer Laboratori alfabetizzazione Personalizzazione Per i docenti Formazione ALIS 12 edizioni Formazione pratiche inclusive (cooperative learning)

Le buone pratiche Scuola-famiglia Risorsa della mediazione culturale Modulistica in lingua (per una comunicazione più efficace) Progetti con le mamme Rappresentanza negli organi collegiali

Le buone pratiche I libri di testo per gli alunni stranieri semplificati Il progetto portato avanti dai referenti dello Sportello scuolastranieri di Bergamo fin dagli anni 2000 Per gli alunni diventano materiali per l apprendimento della lingua italiana Per i docenti contengono indicazioni metodologiche

Le buone pratiche Progetti interculturali dagli anni 90 agli anni 2000 le scuole hanno lavorato per dare una risposta all emergenza sono state soprattutto attente alla normativa( commissioni intercultura). Dagli anni 2000 in poi le scuole si aprono al territorio fioriscono i progetti in collaborazione con altri enti e istituzioni

Le buone pratiche Nel tempo le nostre scuole sono passate da progetti che avevano come focus aspetti culturali 1. Il cibo 2. I giochi 3. La famiglia Al tentativo di ricostruire spezzoni di curricolo in prospettiva interculturale

La valutazione DPR1222009 «Gli alunni stranieri minori, presenti sul territorio nazionale, in quanto soggetti all obbligo d istruzione sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani» Diritto ad una valutazione periodica e finale trasparente e tempestiva sulla base dei criteri adottati dal CD Assegnazione dei voti espressi in decimi per tutte le discipline di studio e per il comportamento( tranne per la primaria-giudizio) Ammissione alla classe successiva e agli esami di Stato in presenza di voti non inferiori al sei in tutte le materie e nel comportamento Rilascio della certificazione delle competenze Attribuzione delle tutele previste dalla norma se lo studente è disabile certificato ex l.104/92 o con DSA L.170/2010 o presenta al tre difficoltà ricomprese nella direttiva del 27/12/2012

ESAMI DI STATO Primo ciclo Attenzione ai BES formalizzati dal CDC- PDP( no dispense) Secondo ciclo Attenzione ai BES formalizzati dal CDC- PDP ( no dispense) Notevoli difficoltà comunicativepossibile presenza di mediatori o docenti competenti nella lingua d origine Accertamento competenze maturate in lingua d origine se è stato possibile assicurarlo per alcune discipline Sono crediti formativi eventuali percorsi di mantenimento e sviluppo della lingua d origine Nel colloquio orale possono essere valorizzati contenuti relativi alla cultura e alla lingua d origine

Le criticita N eoa rrivatii talia( BES?) Flessibilita - PDP Orientamento Mediazione culturale Alfabetizzazione L2 CPIA

Orientamento Dalla scuola dell infanzia (incentivare la frequenza) Libertà di scelta della scuola (autonomia) Evitare formazione di scuole «ghetto» Evitare automatismi verso l istruzione professionale (segregazione formativa o scolastica) Curare l informazione delle famiglie straniere sul sistema scolastico italiano e l offerta formativa del territorio(opuscoli in + lingue) incoraggiare le scelte coerenti con le vocazioni effettive dei ragazzi Testimonianza degli ex studenti

Ritardi scolastici Buon orientamento Favorire la corrispondenza dell età alla classe Sostenere l apprendimento dell italiano per lo studio per tutto il percorso scolastico Rischio dispersione scolastica

L Italiano L2 Interventi didattici specifici ma in transizione Italiano L2 per la comunicazione ( pochi mesi per l apprendimento a scuola e fuori con i coetanei) Italiano L2 per lo studio ( molti anni) deve coinvolgere tutti i docenti delle diverse discipline ( docente facilitatore)

Conclusioni La presenza degli alunni con cittadinanza non italiana nelle nostre scuole è strutturaletuttavia gli insegnanti fanno ancora fatica a governare il fenomeno. Dall approccio bisogno/risposta (vedi nascita degli Sportelli scuola-stranieri) stiamo traghettando verso un ripensamento delle scuole in chiave inclusiva che comporta la necessità di ripensare non solo la didattica, ma anche e soprattutto l organizzazione (CTI).

Conclusioni Una didattica inclusiva cerca di realizzare apprendimenti e partecipazione piena per tutti gli alunni tenendo in considerazione: A. il funzionamento umano differente (ci sono modi diversi di pensare, apprendere, relazionarsi) B. l equità: valorizzare le differenze si accompagna all idea che, di fronte ad una diversità, per garantire situazioni di uguaglianza tra gli alunni, è necessario fornire forme di differenziazione e di compensazione

Conclusioni Una scuola inclusiva ripensa alla sua organizzazione: spazi, orari, classi aperte... flessibilità Pertanto: La sfida della scuola bergamasca ( italiana) oggi è quella di avere al proprio interno competenze sempre più alte che sappiano gestire la complessità delle classi sempre più multiculturali e plurilingue.