RELAZIONE TECNICA RELATIVA AL PROGETTO PER IL CORSO DI FORMAZIONE IN RESTAURO CONSERVATIVO PRESSO L AREA ARCHEOLOGICA DI STOBI IN MACEDONIA Il progetto sviluppatosi presso l area archeologica di Stobi dal 7 al 28 giugno 2008, con la partecipazione sei studenti più un assistente Macedoni e otto studenti più un assistente Palestinesi dell Al Quds University di Gerusalemme. Il corso di formazione è stato impostato su interventi da fare presso le aree di scavo archeologiche e sui reperti rinvenuti in tali aree, lo scopo del corso è orientato a dare una formazione di base per futuri restauratori e archeologi, per interventi di prima necessità e manutenzione all interno stesso delle aree archeologiche e successivamente per un intervento di consolidamento e restauro dei reperti rinvenuti durante lo scavo. INTERVENTI EFFETTUATI: Gli interventi sono stati effettuati su alcuni reperti che si trovavano in deposito presso il Magazzino del sito e all Interno dell area di scavo. Tutta l area del foro è stata suddivisa a griglia contrassegnata da lettere dell alfabeto e numeri che vanno in ordine progressivo da A1 A10 a G1 G10, e tutti i reperti rinvenuti all interno di tale griglia riportano come codice di riferimento proprio questi della suddetta griglia. Oltre a tali reperti si è intervenuti anche su di un mosaico in situ (parte di una sala grande di circa 600 mq) e in alcune nicchie del Foro con interventi di consolidamento dei bordi digli intonaci e delle lastre di marmo restanti che decoravano proprio queste nicchie. I corsisti sono stati divisi in tre gruppi di lavoro, il primo in una tenda allestita nei pressi del magazzino, adibita a laboratorio per gli interventi da effettuare sui reperti di scavo messi a nostra disposizione, il secondo presso il mosaico in situ, e il terzo all interno del Foro per l intervento nelle nicchie. A corso già iniziato gli archeologi hanno aperto allo scavo una piccola area nel settore G5 da dove sono stati prelevati una lesena e un frammento di mano di una statua, anche questi messi a nostra disposizione per un intervento. Reperti del Magazzino: Frammenti vari di più pannelli decorativi a tema floreale rinvenuti nel Foro nel settore G1 Pannello decorativo a tema floreale in pietra calcarea rinvenuto nel Foro nel settore G8 Pannello decorativo a tema floreale in pietra calcarea rinvenuta nel Foro nel settore C3 Frammento di Lesena in marmo bianco rinvenuta nel Foro nel settore G9 Capitello grande in Marmo bianco rinvenuto nel Foro nel settore D1
All interno dell area di scavo del Foro: Mosaico in Situ all interno delle mura e adiacente ai settori A1 B1 Intonaci e lastre marmoree nelle Nicchie del Foro dei settori, A1 A2 A3 A4, C1, D1 Frammento di Lesena in marmo bianco rinvenuta nel Foro nel settore G5 Frammento di una Mano appartenente ad una statua rinvenuto nel Foro nel settore G5 Stato di conservazione: Per quanto riguarda lo stato di conservazione relativo a tutti i reperti rinvenuti nelle aree di scavo, questi presentavano all incirca tutti le stesse caratteristiche e problematiche, frammentari in numero variabile a seconda della grandezza del pezzo, deposito in superficie di polvere e terriccio, alterazione cromatica dovuta all effetto del fuoco, macchie di ruggine, e alterazioni dovute molto probabilmente ad elementi organici di tipo vegetale, ma l elemento di degrado più rilevante era su molti frammenti la consistenza stessa del materiale lapideo, lesionati dall effetto del fuoco che ha inciso in maniera rilevante su tali frammenti. Gli intonaci rimasti in situ nelle nicchie del Foro sono in buona parte quelli di allettamento delle lastre in marmo che le decoravano, e inoltre solo nella parte alta della nicchia A4 era presente un altro tipo di malta più fine e levigata molto probabilmente un intonaco a vista. Questi avevano già subito in passato un intervento di consolidamento lungo i bordi con una stuccatura in malta a base di cemento porta e addizionata da pigmenti colorati che la rendevano di un rosso ruggine. Anche parte delle lastre di marmo che decoravano le pareti delle nicchie avevano subito lo stesso intervento di consolidamento con le stesse caratteristiche degli intonaci. Il Mosaico anch esso presentava un precedente intervento di consolidamento, evidenziato dalla chiusura delle lacune e dei larghi cordoli di contenimento dei bordi in malta a base di cemento Portland, ed anche per una piccola parte del mosaico ricostruita usando il cemento stesso, inoltre il mosaico presentava in varie zone (confronta la mappatura dello stato di conservazione) i seguenti elementi di degrado: Leggero deposito superficiale di materiale incoerente (sabbia e terriccio) Tessere distaccate Alterazione cromatica dovuta al fuoco Leggero distacco tra il manto musivo a la malta di allettamento Spaccature (crack) Lacune e bordi del mosaico sanati con malta a base di cemento Perdita di tessere, single e piccole lacune INTERVENTO TECNICO: Frammenti vari di più pannelli decorativi a tema floreale G1: Questi frammenti essendo di pannelli non ricomposti e di solito costituiti da 3 o 4 piccoli pezzi, sono stati utilizzati per effettuare le prime prove d intervento come primo impatto e pratica per i corsisti. Rilievo in scala 1:1 dei vari pezzi su telo in nylon Pulitura tramite impacco chimico con AB 57 (120 g Ammonio Carbonato, 30 g EDTA, tutto per litro d acqua naturale) per un tempo di contatto di 2 ore, successivo lavaggio con acqua naturale e acqua distillata Frammento di Lesena G9, Pannelli decorativi a tema floreale G8 e C3
Rilievo in scala 1:1 dei vari pezzi su telo in nylon e cara copiativa tracing Capitello grande in Marmo bianco D1: Consolidamento a Immersione completa per 4 giorni di trattamento con Paraloid B 72 in solvente, resina Bi Componente in pasta,e perni metallici (chiodi in acciaio 8 10 cm) Stuccatura delle fratture con malta idraulica a base di calce ( 3 Polvere di Marmo, 1 Calce Lafarge, 1,5 Grassello di Calce, tutto in parti di volume) Frammento di Lesena G5: Rilievo in scala 1:1 dei vari pezzi su telo in nylon e cara copiativa tracing Pulitura tramite impacco chimico con AB 57 (120 g Ammonio Carbonato, 30 g EDTA, tutto per litro d acqua naturale) per un tempo di contatto di 2 ore, successivo lavaggio con acqua naturale e acqua distillata (impacco tramite Arbocell) Accurato lavaggio prima con acqua naturale e poi con acqua distillata per una completa rimozione del prodotto chimico Frammento di una Mano di statua G5 Consolidamento con Paraloid B72 al 10% direttamente in situ al momento del ritrovamento Rimozione superficiale del Paraloid in eccesso con diluente Nitro Lavaggio con acqua naturale e distillata per la rimozione del deposito di polvere e terra presenti in superficie Stuccatura delle fratture e ricostruzione di piccole parti perdute con malta idraulica a base di calce ( 3 Polvere di Marmo, 1 Calce Lafarge, 1,5 Grassello di Calce, tutto in parti di volume) Nota: tutti questi frammenti ad eccezione del capitello grande, sono stati ricomposti (incollati) solo in parte in quanto non siamo riusciti a reperire dei supporti idonei, soprattutto per le lesene che superavano il metro e mezzo di lunghezza.
Mosaico in Situ: Lavaggio e rimozione dei depositi superficiali con acqua naturale e spazzole in setola plastica e relativa mappatura Rimozione della malta in cemento dalle lacune e lungo i bordi del mosaico Fissaggio di una garza a 2 veli con colla vinavil lungo i bordi esterni del mosaico e nelle zone maggiormente danneggiate Fissaggio di due livelli di tela in cotone con colla vinavil per effettuare lo stappo Strappo del mosaico diviso in 4 sezioni Pulitura accurata e rimozione della malta di allettamento originale e del cemento usato nel recente intervento conservativo dal retro del mosaico Ulteriore divisione delle sezioni del mosaico ridotte di dimensioni e portate ad un totale di 8 sezioni Rimozione del vecchio sottofondo del mosaico in quanto si presentava deteriorato e inconsistente Realizzazione del sottofondo con malta a base di calce e pietre di vaie dimensioni (1,5 sabbia di fiume, 1, polvere di marmo, 0,5 coccio pesto, 1 Grassello di calce, 0,5 calce Lafarge, 0,75 litri di rinforzante acrilico per l edilizia, Il volume è stato preso da un contenitore in plastica equivalente a 15 litri) Ri allettamento del mosaico su malta a base di calce (2,5 sabbia di fiume, 1,5 polvere di marmo, 0,25 coccio pesto fine, 1 Grassello di calce, 1 calce Lafarge, 1,5 litri di Primal, 1 litro di rinforzante acrilico per l edilizia) e immediata rimozione della tela di strappo Lavaggio e rimozione accurata della colla tra gli interstizi e sulla superficie musiva Stuccature di contenimento e rinforzo dei bordi del mosaico e delle lacune con malta a base di calce (2,5 sabbia di fiume, 1,5 polvere di marmo, 0,25 coccio pesto fine, 1 Grassello di calce, 1 calce Lafarge, 1,5 litri di Primal, 1 litro di rinforzante acrilico per l edilizia) Nota: per questioni di tempo non si è riusciti a terminare la pulitura superficiale del mosaico, a tale proposito ci siamo accordati con la direzione locale che tale operazione venisse portata a termine dal signor ALPI, e terminata la pulitura il mosaico verrà coperto con sabbia e terra di scavo per una maggiore protezione dagli agenti atmosferici. Intonaci e lastre marmoree nelle Nicchie del Foro Lavaggio e rimozione dei depositi superficiali con acqua naturale e spazzole in setola plastica Rimozione della malta in cemento dalle lacune e lungo i bordi sia degli intonaci che delle lastre in marmo Rinzaffo e/o iniezione negli intonaci e delle lastre in marmo distaccati dai muri portanti con malta a base di calce a grana fine (1 polvere di marmo, 1 sabbia di fiume, 1 coccio pesto, 1,5 Grassello di calce, 1,5 calce Lafarge) Consolidamento dei bordi degli intonaci di allettamento delle lastre in marmo con malta a base di calce a grana medio grossa 0,4 mm circa (4 polvere di Marmo, 2 sabbia di fiume, 0,5 coccio pesto, 1 Grassello di calce, 1 calce Lafarge, tutti in parti di volume) Consolidamento dei bordi degli intonaci a vista e dei bordi delle lastre in marmo con malta a base di calce a grana fina (4 polvere di Marmo, 2 sabbia di fiume, 0,5 coccio pesto, 1 Grassello di calce, 1 calce Lafarge, tutti in parti di volume) Incollaggio di alcuni frammenti delle lastre in marmo con resina epossidica liquida Bi Componente addensata (resa in Stuccatura lungo le giunture delle basi di colonne in marmo bianco e ricostruzione di alcune piccole parti mancanti con malta a base di calce (3 polvere di marmo, 1,5 Grassello di calce, 1 calce Lafarge)
Nota Finale: tutto l intervento e stato documentato con foto, video e mappe grafiche, inoltre volevo far notare che gli interventi non possono essere considerati definitivi in quanto avrebbero richiesto ancora qualche giorno di lavoro e materiali specifici (tipo supporti ecc ) Lezioni teoriche: Oltre all apporto teorico prestato sul sito di lavoro ho anche tenuto due lezioni teoriche all interno del programma pomeridiano la Prima relativa al problema e alle cause dei sollevamenti nei mosaici in Situ, mentre la seconda lezione relativa all intervento di restauro del mosaico in Situ della Chiesa dei Papiri a Petra. Roma 12 Luglio 2008 07 12 il restauratore e coordinatore dell attività di formazione al restauro Franco Sciorilli