PICCOLO MANUALE PER IL RAPPRESENTANTE DI CLASSE



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PICCOLO MANUALE PER IL RAPPRESENTANTE DI CLASSE Anno scolastico 2013-2014 2014

IL RAPPRESENTANTE DI CLASSE ELEZIONI I rappresentanti di classe vengono eletti una volta all anno; le elezioni vengono indette dal Dirigente Scolastico entro il 31 ottobre. Tutti i genitori sono elettori e tutti sono eleggibili; una volta eletti restano in carica fino alle elezioni successive. In caso di decadenza / dimissioni del rappresentante di classe, il Dirigente Scolastico per sostituirlo nomina il primo dei non eletti. A tal fine è opportuno che al momento dell elezione vengano individuati almeno due candidati. Le votazioni sono segrete e si esprime una sola preferenza DIRITTI/DOVERI DEL RAPPRESENTANTE instaura ed alimenta relazioni costruttive con gli insegnanti instaura ed alimenta relazion costruttive con i genitori della propria classe partecipa alle riunioni del consiglio in cui è stato eletto si tiene aggiornato sugli aspetti che riguardano la vita della scuola anche attraverso la partecipazione, con gli altri eletti alle riunioni periodiche del Comitato dei genitori consosce il regolamento d'istituto e le funzioni degli Organi Collegiali informa i genitori sulle iniziative proposte dal Consiglio di Interclasse raccoglie e si fa portavoce di problemi, iniziative e proposte della propria classe presso il Consiglio di cui fa parte si fa portavoce dei problemi della propria classe presso i rappresentanti del Consiglio d'istituto promuove iniziative per coinvolgere nella vita scolastica i genitori che rappresenta può convocare l'assemblea della classe che rappresenta qualora i genitori la richiedano o egli lo ritenga opportuno. La convocazione dell'assemblea, se questa avviene nei locali della scuola, deve avvenire previa richiesta indirizzata al Dirigente, in cui sia specificato l'ordine del giorno informare i genitori mediante diffusione di relazioni, note, avvisi o altre modalità previa richiesta di autorizzazione al Dirigente Scolastico, circa gli sviluppi d'iniziative avviate o proposte dalla Direzione, dal corpo docente, dal Consiglio di Circolo, dal Comitato Genitori. Può accedere ai documenti inerenti la vita collegiale della scuola (verbali ecc) Quello che NON può fare il rappresentante occuparsi di casi singoli trattare argomenti di esclusiva competenza degli altri Organi Collegiali Cosa NON è obbligato a fare farsi promotore di collette gestire un fondo cassa della classe comprare materiale necessario alla classe

CONSIGLIO DI INTERCLASSE/INTERSEZIONE Elezioni Si rinnova annualmente essendo composto dai rappresenti di classe/sezione eletti dai genitori. Composizione Il Consiglio di Intersezione (per la scuola dell infanzia) è composto dai docenti delle sezioni dello stesso plesso. Il Consiglio di Interclasse (per la scuola primaria) è composto dai docenti dello stesso plesso o dello stesso ciclo. Fanno parte dei Consigli un rappresentante eletto dai genitori per ciascuna delle sezioni o delle classi interessate. I Consigli sono presieduti dal dirigente scolastico oppure da un docente, membro del Consiglio, delegato dal dirigente scolastico. Compiti Si riuniscono in ore non coincidenti con l orario delle lezioni, con il compito di formulare al Collegio dei Docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione e con quello di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. In particolare esercitano le competenze in materia di programmazione, valutazione e sperimentazione. Nello specifico: programmazione educativa e didattica; adesione ai progetti deliberati dal Collegio Docenti; progettazione delle attività interdisciplinari, integrative, extracurricolari; verifica periodica della situazione generale della classe; individuazione di situazioni problematiche e degli interventi adeguati per affrontarle; sanzioni e provvedimenti disciplinari; proposta di adozione dei libri di testo, di acquisto di sussidi didattici, di viaggi d istruzione e visite guidate. Con la sola presenza dei Docenti, il Consiglio esprime parere vincolante sulle proposte di non ammissione degli alunni alle classi successive.

COMITATO GENITORI Composizione Il Comitato dei Genitori si costituisce per iniziativa dei genitori eletti come rappresentanti nei consigli di classe e interclasse. La costituzione del Comitato è facoltativa ed è sancita dall'art. 15 comma 2 del DL 297/94 - Testo Unico.("i rappresentanti dei genitori nei consigli di classe e di interclasse possono esprimere un comitato dei genitori del circolo e dell'istituto"). Il CdG puo' essere aperto alla partecipazione di tutti i genitori, ma in genere solo i rappresentanti di classe, di interclasse e di intersezione hanno diritto di voto. E' compito del presidente indire le riunioni in base alle necessità del momento ed eventualmente allargare l'invito a tutti i genitori. Compiti Il Regolamento dell'autonomia Scolastica DPR 275/99 Art. 3 comma 3 stabilisce che il CdG ha la possibilità di esprimere proposte e pareri di cui il Collegio Docenti e il Consiglio d'istituto o di Circolo devono tenere conto ai fini della messa a punto del P.O.F. e dei progetti di sperimentazione. "Il Piano dell'offerta formativa è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal consiglio di circolo o di istituto, tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni anche di fatto dei genitori..." Svolge essenzialmente una funzione di collegamento tra i rappresentanti di classe e di raccordo tra questi ultimi e gli eletti nel consiglio di istituto in ordine ai problemi emergenti nelle classi. Nulla vieta a tale comitato di assumere autonome iniziative come l'organizzazione di conferenze, la pubblicazione di un bollettino di informazione per i genitori della scuola, la promozione di contatti tra genitori di classi diverse. All'occorrenza si fa portavoce dei genitori che segnalano problemi riguardanti la scuola e gli studenti in genere, perché e giusto che tutti si sentano rappresentati e ascoltati.

IL CONSIGLIO DI CIRCOLO Elezioni I rappresentanti d istituto vengono eletti ogni tre anni da tutti i genitori. I membri che perdono i requisiti (il figlio cambia scuola) in tale periodo verranno sostituiti con i primi non eletti nella lista. Composizione Il Consiglio del nostro Circolo è composto da 8 docenti, 8 genitori, 2 personale ATA, Dirigente Scolastico. Il Presidente è un genitore eletto da tutti i membri del Consiglio. All'interno dei componenti del Consiglio di Circolo vengono nominati i componenti della Giunta esecutiva, composta da 2 genitori, 2 docenti, Dirigente Scolastico, Direttore dei Servizi Generali Amministrativi. Le riunioni del Consiglio d Istituto sono pubbliche, eccetto quando si parla di singoli casi particolari. Compiti Elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento della scuola; delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo; stabilisce come impiegare i mezzi finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico; adotta il regolamento interno del circolo o dell'istituto; delibera l'acquisto, il rinnovo e la conservazione di tutti i beni necessari alla vita della scuola; decide in merito alla partecipazione del circolo o dell'istituto ad attività culturali, sportive e ricreative, nonché allo svolgimento di iniziative assistenziali; fatte salve le competenze del collegio dei docenti e dei consigli di intersezione, di interclasse, e di classe, ha potere deliberante sull'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività della scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio, per quanto riguarda i compiti e le funzioni che l'autonomia scolastica attribuisce alle singole scuole; adotta il Piano dell'offerta formativa elaborato dal collegio dei docenti; indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all'assegnazione dei singoli docenti, e al coordinamento organizzativo dei consigli di intersezione, di interclasse o di classe; esprime parere sull'andamento generale, didattico ed amministrativo, del circolo o dell'istituto; stabilisce i criteri per l'espletamento dei servizi amministrativi; esercita le competenze in materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici. LA GIUNTA ESECUTIVA La Giunta esecutiva prepara i lavori del consiglio di circolo o di istituto, fermo restando il diritto di iniziativa del consiglio stesso, e cura l'esecuzione delle relative delibere. Come previsto dal Decreto Interministeriale n. 44 dell'1 febbraio 2001, art.2, comma 3, entro il 31 ottobre ha il compito di proporre al Consiglio di circolo/istituto il programma delle attività finanziarie della istituzione scolastica, accompagnato da un'apposita relazione e dal parere di regolarità contabile Nella relazione, su cui il consiglio dovrà deliberare entro il 15 dicembre dell'anno precedente quello di riferimento, sono illustrati gli obiettivi da realizzare e l'utilizzo delle risorse in coerenza con le indicazioni e le previsioni del Piano dell'offerta formativa, nonché i risultati della gestione in corso e quelli del precedente esercizio finanziario.

COLLEGIO DOCENTI Composizione Il collegio dei docenti è composto da tutti i docenti in servizio nel circolo o nell istituto ed è presieduto dal dirigente scolastico; ne fanno parte anche i supplenti temporanei, limitatamente alla durata della supplenza, nonché i docenti di sostegno che assumono la contitolarità delle sezioni o delle classi in cui operano. Compiti Il collegio dei docenti, tra gli organi collegiali della scuola, è quello che ha la responsabilità dell impostazione didattico-educativa, in rapporto alle particolari esigenze dell istituzione scolastica e in armonia con le decisioni del consiglio di circolo o di istituto. Esso mantiene competenza esclusiva per quanto attiene agli aspetti pedagogico-formativi e all organizzazione didattica e, concorre, comunque, con autonome deliberazione alle attività di progettazione a livello d istituto e di programmazione educativa e didattica In altre parole, al collegio dei docenti competono le decisioni relative alla didattica. In particolare: definisce annualmente la programmazione didattico-educativa, con particolare cura per le iniziative multi o interdisciplinari; formula proposte al Dirigente scolastico per la formazione e la composizione delle classi, per la formulazione dell'orario delle lezioni o per lo svolgimento delle altre attività scolastiche, tenuto conto dei criteri generali indicati dal Consiglio di Istituto; delibera la suddivisione dell'anno scolastico in trimestri o quadrimestri; valuta periodicamente l'efficacia complessiva dell'azione didattica in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati proponendo, ove necessario, opportune misure per il suo miglioramento; provvede all'adozione dei libri di testo, sentiti i Consigli di classe e, nei limiti delle disponibilità finanziarie indicate dal Consiglio di Istituto, alla scelta dei sussidi didattici; adotta e promuove, nell'ambito delle proprie competenze, iniziative di sperimentazione; promuove iniziative di aggiornamento rivolte ai docenti dell'istituto; elegge i suoi rappresentanti nel Consiglio di Istituto; elegge al proprio interno i docenti che fanno parte del Comitato per la valutazione del servizio del personale insegnante; programma e attua le iniziative per il sostegno agli alunni disabili; delibera, su proposta dei Consigli di classe, le attività di integrazione e recupero; delibera, per la parte di propria competenza, i progetti e le attività paraextrascolastiche miranti all'ampliamento dell'offerta formativa dell'istituto.

COMMISSIONE MENSA/COMMISSIONE ASSAGGIO estratto dal documento presente all'indirizzo Internet: http://www2.sestoidee.it/pdf_doc/scuola/regolamento-refezione.pdf Regolamento Refezione scolastica approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 22 in data 12/04/2005 e modificato con deliberazione n. 75 in data 21/12/2007, n. 48 in data 20.07.2010, n.83 in data 13.09.2011 Articolo 8 Commissione assaggio 1. La partecipazione degli utenti è assicurata mediante commissioni assaggio composte dai genitori dei bambini frequentanti i vari plessi scolastici con la funzione di valutare il gradimento del cibo mediante l assaggio delle pietanze. 2. Entro il 15 Novembre le istituzioni scolastiche comunicano ai competenti uffici comunali i nominativi dei genitori individuati come rappresentanti della Commissione Assaggio, in un numero variabile da 1 a 2 rappresentanti per ogni classe. Pertanto fino alla comunicazione dei nuovi nominativi, e comunque non oltre il termine sopra indicato, restano incarica per ciascuna classe i rappresentanti della Commissione Assaggio dell anno precedente, purchè i rispettivi figli frequentino ancora la medesima scuola. 3. L accesso ai refettori delle scuole per l assaggio dei pasti somministrati potrà essere effettuato esclusivamente dal personale nominato come al comma 2, o da genitori delegati appartenenti alla stessa classe, in numero non superiore ad uno per plesso per giorno. La delega scritta, corredata da copia del documento di identità del delegante e da consegnare al personale scolastico al momento dell ingresso a scuola, ha valore solo per il giorno indicato nella delega stessa. Al termine di ogni assaggio verranno compilati appositi moduli di rilevazione del gradimento forniti dall Amministrazione Comunale o dalla Ditta Affidataria. Le schede di rilevazione del gradimento saranno raccolte periodicamente dall Amministrazione Comunale e successivamente trasmesse alla Ditta Affidataria per le valutazioni di competenza. Articolo 9 Commissione Mensa: composizione e funzioni. 1. La Commissione Mensa è un organismo di controllo propositivo del servizio di ristorazione scolastica. 2. La Commissione Mensa si compone dei seguenti membri: a) un Consigliere di Amministrazione dell Istituzione per i Servizi Educativi, Culturali e Sportivi o suo rappresentante; b) un Rappresentante tecnico dell Amministrazione Comunale; c) un rappresentante dei genitori per ogni plesso scolastico presso il quale è istituito il servizio di ristorazione scolastica (con figli regolarmente iscritti alla mensa scolastica); d) Direttore o Responsabile di produzione della Ditta affidataria; e) Dietista della Ditta affidataria. 3. I rappresentanti dei genitori sono nominati dai competenti organismi scolastici. Ogni plesso nomina un rappresentante effettivo ed un supplente. Detta nomina viene poi formalmente comunicata all Amministrazione Comunale dal Dirigente Scolastico. I nominativi dei componenti della Commissione Mensa devono pervenire annualmente all Amministrazione Comunale entro il 15 Novembre. 4. La Commissione è formalmente costituita con specifico provvedimento dell Istituzione per i Servizi Educativi, Culturali e Sportivi e dura in carica un anno scolastico. 5. Qualora i genitori eletti vengano a cessare per qualsiasi causa si procede immediatamente alla loro sostituzione con il rappresentante supplente del medesimo plesso fino alla scadenza naturale degli altri membri. L istituzione scolastica procederà quindi alla nomina di un nuovo membro supplente dandone comunicazione all Amministrazione Comunale. 6. La Commissione Mensa svolge le seguenti funzioni: a) realizzare un efficace collegamento tra l utenza, l Amministrazione Comunale e, ove presente, la Ditta Affidataria rappresentando le proposte dei genitori e dei rappresentanti delle Commissioni assaggio; b) vigilare sul buon andamento del servizio prestato e sulla rispondenza dello stesso ai bisogni degli utenti; c) segnalare eventuali problemi e disfunzioni del servizio;

d) monitorare il gradimento del pasto; e) fornire suggerimenti al fine di ottimizzare il servizio stesso, nonché promuovere iniziative finalizzate all'educazione alimentare dei bambini. 7. I rappresentanti dei genitori della Commissione Mensa sono tenuti inoltre a: - osservare e verificare la rispondenza dei pasti erogati alle tabelle dietetiche; - verificare le modalità di distribuzione dei pasti nei locali mensa delle scuole; - effettuare assaggi; - controllare la pulizia dei locali e delle stoviglie. 8. La Commissione Mensa è convocata dall Amministrazione Comunale periodicamente mediante comunicazione scritta inviata a tutti i membri effettivi, per esaminare aspetti e problematiche inerenti il servizio.

Riferimenti: Nota Ministeriale del 21.5.1980 DL 297/94 Testo Unico; Regolamento dell'autonomia Scolastica DPR 275/99) Decreto Interministeriale n. 44 dell'1 febbraio 2001 CCNL e CCNI DM 29/5/99 n.251, modificato dal DM. 19/7/99 n. 178 D.P.R. 31-5-1974 n. 416 Dpr 275/99 - Regolamento dell'autonomia scolastica Circolare Ministeriale 274/84 Regolamento Refezione scolastica approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 22 in data 12/04/2005 e modificato con deliberazione n. 75 in data 21/12/2007, n. 48 in data 20.07.2010, n.83 in data 13.09.2011