ALLEGATO VII -VALUTAZIONE DI INCIDENZA AMBIENTALE INDICE



Documenti analoghi
Biodiversità e Governance in Basilicata. Conoscenza, dati e gestione delle risorse naturali in Basilicata. Franco Ricciardi Matera 5 giugno 2015

MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

ALLEGATO III -VALUTAZIONE DI INCIDENZA AMBIENTALE. INDICE Allegato III -VALUTAZIONE DI INCIDENZA AMBIENTALE... 1

Ente Parco Nazionale del Circeo - Piano del Parco

ALLEGATO VII - VALUTAZIONE DI INCIDENZA AMBIENTALE INDICE

Rete Natura 2000 in Basilicata

Il programma Rete Natura 2000 Basilicata: progetto di monitoraggio, studio della biodiversità e pianificazione ambientale

«L esperienza di Monitoraggio della Regione Basilicata»

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE BASILICATA FEASR 2014/2020

AGGIORNAMENTO DEL PROGRAMMA PROGETTI APPLICATIVI

APPENDICE A. SCHEDA DI IDENTIFICAZIONE RETE NATURA 2000 psic STAGNI E SALINE DI PUNTA DELLA CONTESSA (IT )

airone (Ardea alba) Fons:

SINTESI DELLE PRINCIPALI FASI DI COSTRUZIONE DELLA RETE NATURA 2000 IN EMILIA-ROMAGNA E QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO

MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 47 DELIBERAZIONE 18 novembre 2014, n. 1006

IL MINISTRO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

FASE2. T CA Definitivo PETROLIO, PAESAGGIO]

LA VALUTAZIONE AMBIENTALE E LA PIANIFICAZIONE INTEGRATA DELLE AREE PROTETTE E DEI SITI NATURA

PIANO DI GESTIONE DELLA ZPS IT20B VIADANA, PORTIOLO, SAN BENEDETTO PO E OSTIGLIA

Una proposta di lettura omogenea degli habitat come strumento di semplificazione per la VIncA

SETTORE: AMBIENTE, CAMBIAMENTI CLIMATICI E BUONE CONDIZIONI AGRONOMICHE DEL TERRENO

Codice Sito IT NATURA 2000 Data Form NATURA 2000 FORMULARIO STANDARD PER ZONE DI PROTEZIONE SPECIALE (ZPS)

Dati identificativi del piano. VALLAZZA E DEL SIC/ZPS IT20B0010 VALLAZZA Codice e denominazione dei siti Natura 2000 SIC/ZPS IT20B0010 VALLAZZA

PIANO DI GESTIONE DEL SIC IT20B0017 ANSA E VALLI DEL MINCIO E DELLA ZPS IT20B0009 VALLI DEL MINCIO

/D /10/2011

(Allegato A) - Deliberazione n 73 del 09/03/2018

DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO EDILIZIA URBANISTICA E AMBIENTE. Nr. 316 DEL 30/07/2011

MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

Rete Natura 2000 in Basilicata

Rete Natura 2000 in Basilicata risultati e numeri

VALUTAZIONE APPROPRIATA relativa al Progetto

a) MAMMIFERI PRESENTI IN SARDEGNA E NELLE SUE ACQUE TERRITORIALI:

PARTE I LEGGI, REGOLAMENTI ED ATTI DELLA REGIONE ATTI DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA REGIONALE GIUNTA REGIONALE. Omissis

/12/2008. Identificativo Atto n DIREZIONE GENERALE QUALITA' DELL'AMBIENTE

Distretto Idrografico dell Appennino Meridionale

A relazione dell'assessore Valmaggia:

POR CALABRIA 2000/ RETE ECOLOGICA REGIONALE MISURA: 7.1 A) 1.10 A)

PIANO DI GESTIONE DEL SIC

La Rete Natura 2000 in Piemonte

Capitolo 3 Caratterizzazione delle aree protette

Priorità 4 AVVISO PUBBLICO. MISURA 12 - Indennità Natura 2000 e Indennità connesse alla Direttiva acque

A relazione dell'assessore Valmaggia:

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE

richiamati gli articoli 3 e 4 del suddetto DPR 357/97 e s.m.i. che prevedono:

Condizionalità e biodiversità

MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

PIANO DI GESTIONE DEL SIC

Con la presente si trasmette specifica di lavoro e programma di monitoraggio ornitologico che verrà avviato dalla prossima settimana

- a tutte le tipologie di aree a cui è riconosciuta valenza ambientale, istituite e gestite da associazioni ambientaliste (Oasi, IBA, Aree Wilderness)

MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

ALLEGATOA alla Dgr n. 381 del 23 febbraio 2010 pag. 1/5

L APPLICAZIONE DEGLI STRUMENTI GESTIONALI DELLA RETE NATURA 2000 BASILICATA ALL INTERNO DELLA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE

PARCO NAZIONALE DELLE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA, CAMPIGNA. PIANO del PARCO

Doc. No H5 Rev. 0 Aprile 2011

LA GIUNTA REGIONALE. Su proposta dell Assessore all Ambiente e Cooperazione tra i Popoli;

NATURA 2000 FORMULARIO STANDARD PER ZONE DI PROTEZIONE SPECIALE (ZPS)

Gruppo Amadori: da 10+ a zero in condotta nella difesa della biodiversità!

MISURE DI CONSERVAZIONE DEL SIC IT Isola Sacra

A relazione dell'assessore Valmaggia:

Rete NATURA Direttiva Habitat 92/43/CEE Direttiva Uccelli 79/409/CEE

V - PIANI DI GESTIONE

MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

ASSESSORADU DE SA DEFENSA DE S AMBIENTE ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL AMBIENTE DIREZIONE GENERALE DELL AMBIENTE SERVIZIO TUTELA DELLA NATURA

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 81 del

Varallo 25 Febbraio I siti della Rete Natura 2000 in Valsesia e La procedura di valutazione di incidenza

/07/2012 DIREZIONE GENERALE SISTEMI VERDI E PAESAGGIO. Identificativo Atto n. 199

Provincia di Viterbo. Progetto LIFE Natura Azioni urgenti di salvaguardia dei Siti Natura 2000 dell Alta LIFE 04 NAT/IT/000153

Provincia di Viterbo. Progetto LIFE Natura Azioni urgenti di salvaguardia dei Siti Natura 2000 dell Alta LIFE 04 NAT/IT/000153

COMMISSIONE EUROPEA DG XI.D.2 DIRETTIVA 79/409/CEE DEL CONSIGLIO. concernente la conservazione degli uccelli selvatici

REPUBBLICA ITALIANA. Assessorato Regionale del Territorio e dell Ambiente Dipartimento Regionale dell Ambiente Il Dirigente Generale

A relazione dell'assessore Valmaggia:

Bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 155 del 06/11/2014

DELIBERAZIONE N X / 5928 Seduta del 30/11/2016

I paesaggi del Friuli Venezia Giulia

Aree protette. Segnalazioni Direzione Ambiente, Governo e Tutela del territorio. Modifiche alla legge regionale 29 giugno 2009, n. 19.

Provincia di Viterbo LIFE 04 NAT/IT/000153

1920 N. 9 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA Parte I

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 30

UFFICIO PARCHI, BIODIVERSITÀ E TUTELA DELLA NATURA - Dirigente: Dott. Francesco RICCIARDI Referente: Dott. For. Antonella LOGIURATO

La gestione Forestale nelle Aree Protette e nei Siti afferenti alla Rete Natura 2000

ALLEGATO A DGR nr del 16 agosto 2017

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (VAS) DEL PIANO DI GESTIONE DELLA ZPS

Capitolo 22. Valutazione di impatto ambientale, valutazione ambientale strategica e valutazione di incidenza

ALLEGATI A,B,C D.G.R.

La Valutazione di Incidenza nel Lazio: procedure e significato per la conservazione

Piano di gestione del SIC IT Monti Bivera e Clapsavon

LA RETE NATURA 2000 E PIANI DI GESTIONE

Assessorato Regionale del Territorio e dell Ambiente DIPARTIMENTO DELL AMBIENTE Il Dirigente Generale

Schema di decreto per la definizione delle zone umide di interesse internazionale ai sensi della Convenzione di RAMSAR: "Padule Orti Bottagone

Indice. PARTE I INQUADRAMENTO GENERALE Descrizione della provincia di Barletta-Andria-Trani 1

SUNLIFE LIFE13 NAT/IT/000371

variante A

Appendice 1 - Check list di caratterizzazione del contesto ambientale

FORMAT FOR A PRIORITISED ACTION FRAMEWORK (PAF) FOR NATURA 2000 REGIONE BASILICATA Bozza Preliminare

Bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 19 del 12/02/2014

Premessa Il Progetto di Piano... 3 Le Azioni del Piano Attuativo Comunale Valutazione... Errore. Il segnalibro non è definito.

Giovanni Aramini. Ministero dell'ambiente - V Sala 23 maggio, 2017 da 14:30 a 15:30

PIANO DI GESTIONE DELL AREA NATURA 2000 SIC IT FORRA DEL TORRENTE CELLINA FORMULARIO STANDARD

Le Direttive Habitat e Uccelli e la Strategia Nazionale per la Biodiversità

MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

Transcript:

ALLEGATO VII -VALUTAZIONE DI INCIDENZA AMBIENTALE INDICE Premessa... 2 Siti Natura 2000 interessati... 2 Presenza di habitat di interesse comunitario nell area di riferimento, con particolare riferimento a quelli prioritari... 7 Descrizione delle interferenze tra le misure previste dal Programma ed il sistema ambientale (habitat e specie animali e vegetali presenti)... 8 Congruità degli interventi previsti con le norme gestionali previste nelle misure di conservazione o negli eventuali piani di gestione dei siti... 9 Valutazione della significatività dell incidenza ambientale del Programma... 10 Conclusioni... 10 1 di 11

PREMESSA Il D.lgs. 152/06 prevede, all art. 10 comma 3, che la valutazione ambientale strategica comprenda le procedure di valutazione di incidenza di cui all articolo 5 del Decreto del Presidente della Repubblica n.357 del 8 settembre 1997 e ss. mm. e ii. e all allegato G del medesimo DPR che costituisce recepimento della Direttiva 92/43/CEE (Direttiva Habitat). Nel presente allegato, che costituisce parte integrante e sostanziale del Rapporto Ambientale, si devono quindi considerare i siti della Rete Natura 2000 ricadenti nel territorio regionale, nonché le loro caratteristiche ed esigenze di tutela ed evidenziare gli effetti diretti e indiretti che possono derivare dall attuazione del Programma in questione. SITI NATURA 2000 INTERESSATI L area interessata dal Programma, la cui validità è per il periodo 2014-2020, riguarda l intera superficie regionale. Sul territorio regionale rientrano molte aree di tutela della biodiversità e di pregio naturalistico, quali Parchi nazionali e regionali, riserve naturali, siti della Rete Natura 2000. Aree Protette Numero Superficie (Ha) Parchi Nazionali 2 156.214 Parchi Regionali 2 34.131 Riserve Naturali Statali 8 965 Riserve Naturali Regionali 7 5.078 SIC 50 61.613 ZPS 17 161.830 Totale (con sovrapposizioni) 236.872 Le Direttive n. 79/409/CEE e n. 2009/147/CE Uccelli -Conservazione degli uccelli selvatici e n. 92/43/CEE Habitat - Conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche prevedono che, al fine di tutelare le specieanimali e vegetali, nonché gli habitat, indicati negliallegati I e II, gli Stati membri devono classificare in particolare come SIC (Siti di Importanza Comunitaria) e come ZPS (Zone di Protezione Speciale) i territori più idonei, al fine di costituire una rete ecologica, definita"rete Natura 2000". Sono interessati dal Programma i n. 53 siti della Rete Natura 2000 distinti in 50 SIC per una superficie di 61.251 ha (6.1%) e n. 17 ZPS per una superficie di 160.612 ha (16,01%) istituiti a norma della Direttiva Habitat 92/43/CE e della Direttiva Uccelli 2009/147/CE. 2 di 11

Dei n. 50 SIC, n. 21 sono stati regolamentati mediante Misure di Tutela e Conservazione (MTC) adottate con D.G.R. n. 951/2012 e n. 30/2013, in quanto presentano una minore complessità di gestione per numero di habitat, stato di conservazione e aspetti amministrativi e sono i seguenti: Denominazione Abetina di Laurenzana Abetina di Ruoti Bosco Cupolicchio Bosco di Montepiano Bosco di Rifreddo Bosco Mangarrone Bosco Pantano di Policoro e Costa Ionica Foce Sinni Dolomiti di Pietrapertosa Faggeta di Moliterno Faggeta di Monte Pierfaone Foresta Gallipoli - Cognato Gravine di Matera Grotticelle di Monticchio Lago La Rotonda Lago Pantano di Pignola Lago S. Giuliano e Timmari Monte Paratiello Monte Vulture Monti Foi Murgia S. Lorenzo Valle del Noce Codice IT9210005 IT9210010 IT9220030 IT9210020 IT9210035 IT9210045 IT9220055 IT9210105 IT9210110 IT9210115 IT9220130 IT9220135 IT9210140 IT9210141 IT9210142 IT9220144 IT9210190 IT9210210 IT9210215 IT9210220 IT9210265 3 di 11

In seguito all adozione delle MTC ed all intesa tra Regione Basilicata e MATTM, è stato emanato il DM 16 settembre 2013 con il quale sono stati designati n. 20 ZSC (Zone Speciali di Conservazione) della regione biogeografica mediterranea insistenti nel territorio della Regione Basilicata, ai sensi dell'articolo 3, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357. I n. 20 siti insistenti nel territorio della Regione Basilicata, già proposti alla Commissione europea quali Siti di Importanza Comunitaria (SIC) ai sensi dell'art. 4, paragrafo 1, della direttiva 92/43/CEE sono i seguenti: Tipo sito Codice Denominazione Area (Ha) B IT9210005 Abetina di Laurenzana 324 B IT9210010 Abetina di Ruoti 162 C IT9210020 Bosco Cupolicchio 1763 B IT9210035 Bosco di Rifreddo 520 B IT9210045 Bosco Mangarrone (Rivello) 370 C IT9210105 Dolomiti di Pietrapertosa 1313 B IT9210110 Faggeta di Moliterno 243 B IT9210115 Faggeta di Monte Pierfaone 756 B IT9210140 Grotticelle di Monticchio 342 B IT9210141 Lago La Rotonda 71 C IT9210142 Lago Pantano di Pignola 165 C IT9210190 Monte Paratiello 1140 C IT9210210 Monte Vulture 1904 B IT9210215 Monte Li Foi 970 B IT9210220 Murge di S. Oronzio 5460 B IT9210265 Valle del Noce 968 B IT9220030 Bosco di Montepiano 523 C IT9220130 Foresta Gallipoli - Cognato 4289 4 di 11

C IT9220135 Gravine di Matera 6968 C IT9220144 Lago S. Giuliano e Timmari 2575 Per questi n. 20 SIC la Regione Basilicata ha successivamente individuato gli Enti Gestori. Su altri n. 27 siti, elencati nella tabella sottostante, che presentano maggiore complessità gestionale, si è proceduto con la redazione di n. 8 Piani di Gestione di area -vasta attualmente in fase di adozione. Denominazione Acquafredda di Maratea Bosco della Farneta Bosco Magnano Bosco Vaccarizzo Costa Ionica Foce Agri Costa Ionica Foce Basento Costa Ionica Foce Bradano Costa Ionica Foce Cavone Isola di S. Ianni e Costa Prospiciente La Falconara Lago Duglia, Casino Toscano e Piana di S. Francesco Lago Pertusillo Madonna del Pollino Loc. Vacuarro Marina di Castrocucco Monte Alpi - Malboschetto di Latronico Monte Caldarosa Monte Coccovello, Monte Crivo, Monte Crive Codice IT9210015 IT9210025 IT9210040 IT9210070 IT9220080 IT9220085 IT9220090 IT9220095 IT9210160 IT9210120 IT9210075 IT9210143 IT9210145 IT9210155 IT9210165 IT9210170 IT9210150 5 di 11

Denominazione Monte della Madonna di Viggiano Monte La Spina, Monte Zaccana Monte Raparo Monte Sirino Monte Volturino Serra di Calvello Serra di Crispo, Grande Porta del Pollino e Pietra Castello Timpa delle Murge Valle Basento - Ferrandina Scalo Valle Basento Grassano Scalo Codice IT9210180 IT9210185 IT9210195 IT9210200 IT9210205 IT9210240 IT9210245 IT9210250 IT9220255 IT9220260 Sulle n. 17 ZPS vige il D.M.184/2007 sui Criteri Minimi Uniformi recepito in Regione Basilicata con il D.P.G.R. n. 65/2008 in corso di aggiornamento. Sui n. 2 restanti siti ZPS/SIC di recentissima istituzione: Valle del Tuorno - Bosco Luceto (IT9210266) e Lago del Rendina (IT9210201) sono in corso di redazione le Misure di Tutela e Conservazione sito-specifiche. Sono vigenti: il D.P.G.R. 55/2005 che regolamenta la raccolta delle Specie protette vulnerabili e rare della Regione Basilicata ; la D.G.R. 655/2008 che regolamenta la materia forestale per le aree della Rete Natura 2000 in Basilicata; la legge 13/2005 relativa alle Norme di protezione dei boschi dagli incendi. I siti rientranti nei Parchi sono stati interessati anch essi dal Programma Rete Natura 2000 mediante un confronto costruttivo con gli Enti Parco al fine di favorire la realizzazione degli interventi da attivare in tali aree. Le misure e le azioni da integrare negli strumenti di pianificazione generali e specifici garantiscono la concreta possibilità di rendere sostenibile l integrazione delle attività antropiche con la conservazione della biodiversità. Le autorità competenti per la gestione dei Siti Natura 2000 sono temporaneamente la Regione Basilicata e gli Enti Parchi Nazionali individuati dalla normativa nazionale (D.P.R. 357/97 e D.M. 184/2007), ma sono in fase di individuazione gli Enti gestori tra i soggetti istituzionali più idonei alla attuazione di Misure di Conservazione e dei Piani di Gestione della Regione Basilicata. 6 di 11

PRESENZA DI HABITAT DI INTERESSE COMUNITARIO NELL AREA DI RIFERIMENTO, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A QUELLI PRIORITARI Come precedentemente detto, nel territorio regionale sono presenti n. 53 Siti della Rete Natura 2000, in cui sono presenti habitat di interesse comunitario, di cui alcuni prioritari, che possono essere, in modo diretto o indiretto, potenzialmente interessati. Tra le n. 61 tipologie di habitat individuate nei SIC lucani, n. 13 sono di habitat prioritari e, come punti cardine di Rete Natura 2000, possono essere considerati tra gli elementi di maggiore rilievo del territorio regionale. Codice Denominazione habitat prioritario 1120* Praterie di Posidonia (Posidonionoceanicae) 1150* Lagune costiere 2250* Dune costiera con Juniperusssp. 3170* Stagni temporanei mediterranei 6210* Formazioni erbose dei Festuco- Brometalia 6220* Formazioni dei Thero-Brachypodietea 8240* Pavimenti calcarei 91AA* Boschi orientali di quercia bianca 91E0* Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinusexcelsior 9180* Foreste dei versanti, Ghiaioni e valloni del Tilio Acerion 9510* Foreste sud-appenniniche di Abies alba 9210* Faggeti degli appennini con Taxus e Ilex 9220* Faggeti degli Appennini con Abies Alba e faggete con Abiesnebrodensis 1150* Lagune costiere Le n. 13 tipologie di habitat prioritari, censiti in Europa in numero di 34, testimoniano la notevole biodiversità presente in Basilicata su un territorio che rappresenta lo 0,25% della superficie europea. 7 di 11

Le Misure di Tutela e Conservazione e i Piani di Gestione, in accordo con le Direttive comunitarie di riferimento, contengono disposizioni, aiuti e misure tesi alla valorizzazione sostenibile dei territori interessati. In particolare le Misure di Tutela e Conservazione interessano prioritariamente gli habitat sopra elencati e le seguenti specie: Specie animali Canis lupus, Caretta caretta, Austropotamobius pallipes, Rosalia alpina, Callimorpha (Euplagia, Panaxia) quadripunctata Stipa austroitalica Martinovsky Specie vegetali Uccelli Acrocephalus melanopogon, Alcedoatthis, Alectoris graeca, Anthus campestris, Aquilachrys aetos, Ardea purpurea, Ardeolaralloides, Aythyanyroca, Botaurusstellaris, Bubo bubo, Burhinus oedicnemus, Calandrella brachydactyla, Caprimulgus europaeus, Charadrius alexandrines, Chlidonias hybridus, Chlidonias niger, Ciconia ciconia, Ciconia nigra, Circaetus gallicus, Circus aeruginosus, Circus cyaneus, Circus macrourus, Circus pygargus, Coracias garrulous, Dendrocopos medius, Dryocopus martius, Egretta alba, Egretta garzetta, Emberiza hortulana, Falco biarmicus, Falco columbarius, Falco eleonorae, Falco naumanni, Falco peregrinus, Ficedula albicollis, Gelochelidon nilotica, Grus grus, Gyps fulvus, Ixobrychus minutus, Lanius collurio, Lanius minor, Larus audouinii, Larus genei, Larus melanocephalus, Larus minutus, Lullula arborea, Luscinia svecica, Melanocorypha calandra, Mergus albellus, Milvus migrans, Milvus milvus, Neophron percnopterus, Nycticorax nycticorax, Oenantheleucura, Otis tarda, Pandion haliaetus, Pelecanus onocrotalus, Pernis apivorus, Phalacrocorax pygmeus, Philomachus pugnax, Phoenicopterus ruber, Platalea leucorodia, Plegadis falcinellus, Pluvialis apricaria, Porzana parva, Porzana porzana, Pyrrhocorax pyrrhocorax, Recurvirostra avosetta, Sterna albifrons Sterna caspia, Sterna hirundo, Sterna sandvicensis, Sylviaundata, Tadorna ferruginea, Tringa glareola DESCRIZIONE DELLE INTERFERENZE TRA LE AZIONI PREVISTE DAL PROGRAMMA ED IL SISTEMA AMBIENTALE (HABITAT E SPECIE ANIMALI E VEGETALI PRESENTI) Le azioni attivate e gli interventi previsti possono essere potenzialmente oggetto di interferenza per la naturalità degli ecosistemi, intesa nel senso più ampio del termine, in funzione delle priorità, degli obiettivi specifici definiti dal Programma. 8 di 11

Tra le azioni previste dal Programma alcune possono portare all utilizzo delle risorse naturali presenti e comportare una trasformazione del territorio e del paesaggio nelle areein cui saranno realizzati gli interventi previsti nelle varie azioni. Tenendo contoche il PO FESR è un programma strategico di interventi che risulteranno definibili a livello di dettaglio e di ubicazione solo in fase attuativa, non è possibile prevedere eventuali interferenze con le risorse tutelate nell ambito della Rete Natura 2000. I fattori di inquinamento odi disturbo ambientale nella Rete Natura 2000 possono essere solo ipotizzati. In sintesi, le criticità del PO FESR con riferimento alla biodiversità, possono essere leseguenti: diminuzione della biodiversità in generale e in tutti i suoi aspetti; perdita di suolo e desertificazione; interruzione delle connessioni ecologiche per conflitti sull uso del suolo; consumo di risorse naturali; impatti climatici. CONGRUITÀ DEGLI INTERVENTI PREVISTI CON LE NORME GESTIONALI PREVISTE NELLE MISURE DI CONSERVAZIONE O NEGLI EVENTUALI PIANI DI GESTIONE DEI SITI Le misure di conservazione generali e sito-specifiche conformi alle esigenze ecologiche dei tipi di habitat naturali di cui all'allegato A del decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, e delle specie di cui all'allegato B del medesimo decreto del Presidente della Repubblica presenti nei siti, nonché le misure necessarie per evitare il degrado degli habitat naturali e degli habitat di specie e la perturbazione delle specie per cui le zone sono designate, nella misura in cui tale perturbazione potrebbe avere conseguenze significative per quanto riguarda gli obiettivi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, relative alle ZSC di cui al precedente articolo, sono quelle adottate con le deliberazioni della Giunta regionale della Basilicata n. 951 del 18 luglio 2012 e n. 30 del 15 gennaio 2013.Nelle suddette deliberazioni si individuano alcune azioni da promuovere e/o da incentivare in tutte le ZPS ed i SICe in particolare gli indirizzi gestionali specifici per gli habitat di interesse comunitario nei siti dovea loro presenza è stata rilevata. La Regione Basilicataattraverso le Misure Specifiche di Conservazione (MSC), elaborate per n. 21 Siti della Rete Natura 2000 regionale, e n. 8 Piani di Gestione di area vasta su altri n. 27 siti, ha posto lepremesse per strategie gestionali atte a garantire o a ripristinare un buono stato di conservazionedegli habitat di interesse comunitario, attraverso l individuazione di misure regolamentari cogenti edi gestione attiva relativamente allo svolgimento di attività all interno dei siti. In generale con il Programma non verranno attivate azioni specifiche che possano in qualche modo interferire sui siti della Rete Natura 2000. In ogni caso si ritiene opportuno, in fase di attuazione del Programma, prevedere dei criteri di selezione a favore della sostenibilità 9 di 11

ambientale degli interventi che riguardino prevalentemente l adozione di tecnologie a basso impatto ambientale, la minimizzazione delle emissioni climalteranti e il risparmio e l efficienza energetica. Il Programma è congruo rispetto alle misure di conservazione vigenti. VALUTAZIONE DELLA SIGNIFICATIVITÀ DELL INCIDENZA AMBIENTALE DEL PROGRAMMA Per valutare la significatività dell incidenza ambientale del Programma occorre valutare le potenziali interferenze tra azioni previste dal Programma e habitat, specieanimali e specie vegetali di interesse comunitario presenti nell area enei siti, con particolare riferimento a quelli prioritari. Si fa presente, tuttavia, che la tipologia di programma in esame è la più complessa da analizzare in termini di valutazione di incidenza, in quanto riguarda un area vasta (comprendente numerosi siti Natura 2000) e non prevede la localizzazione delle scelte. Risulta pertanto impossibile, in questa fase di programmazione, valutare l estensione e la vulnerabilità del territorio interessato e il numero di siti, di habitat e specie di importanza comunitaria potenzialmente influenzati dalle azioni di programma. Va precisato che il PO non prevede interventi con una forte incidenza negativa sulla componente naturalistica del territorio (si veda il capitolo 7 relativo alla valutazione degli effetti). L'unico intervento con effetti, non certi (comunque poco significativi), riguarda l'attività di potenziamento della rete ICT (Asse II); tuttavia, nell attuale fase di programmazione, non è possibile determinare l esatta ubicazione di tali interventi e quindi non è possibile prevedere eventuali interferenze con le risorse tutelate nell ambito della Rete Natura 2000. Tenendo quindi presente che il PO FESR 2014-2020 è un Programma strategico di interventi che daranno luogo ad azioni concrete solo nel corso della fase attuativa,per la stima della significatività dell incidenza ambientale delle singole attività si è deciso di effettuare una valutazione generale rispetto al sistema naturale. Nello specifico non si identificano interazioni dirette da parte del PO sulle varie tipologie di habitat; tuttavia, nell identificazione dei progetti da finanziare, è opportuno verificare preventivamente l eventuale presenza di tali tipologie di habitat nelle aree interessate ed evitare di finanziare attività in prossimità di questi habitat se non sono direttamente connesse alla loro conservazione o, in alternativa, effettuare un adeguata valutazionein sede progettuale. CONCLUSIONI In definitiva va precisato che il PO FESR 2014-2020 della Regione Basilicata pone particolare attenzione anche all ambiente e come talenon prevede interventi con una forte incidenza negativa sulla componente naturalistica del territorio. Alla luce delle motivazionistrategiche del Programma e di quanto sopra esposto si può ritenere, pertanto, che il PO FESR 2014-2020 della Regione Basilicata non abbia incidenze negative significative, diretteo indirette, sugli habitat e sulle specie animali e vegetali presenti nei siti. 10 di 11

Al fine di ridurre ulteriormente le possibili incidenze negative si ritiene opportuno che vengano assoggettate alla procedura della valutazione di incidenza tutti i singoli progetti/interventi, che verranno finanziati dal Programma,che interessano i siti della Rete Natura 2000. In conclusione non si ritiene che una valutazione più approfondita sia possibile in questa fase. Tuttavia, al fine di evitare l insorgere di qualsiasi possibile incidenza nell applicazione del Programma, di seguito si forniscono indicazioni da applicare in fase di attuazione del PO: prevedere criteri di selezione che escludano progetti/interventi con impatti potenziali sulla Rete ecologica regionale; specificare (mediante linee guida o disposizioni specifiche) l'obbligo per gli operatori di considerare le prescrizioni indicate nei Piani di gestione delle aree interessate; procedere, nel caso, al monitoraggio degli interventi con ricadute sui siti della Rete Natura 2000. 11 di 11