Alcune considerazioni sulla distribuzione della radiazione



Documenti analoghi
CORSO DI STRUTTURA E FUNZIONI DEGLI ORGANISMI VEGETALI Dr. Nicola Olivieri

GLI EFFETTI DEL FUOCO SUGLI ECOSISTEMI

Un organo ad accrescimento limitato che si origina di lato al caule e ai rami

Insegnante Carlo Costantino I.S.I.S. Leopardi - Majorana Insegnante Carla Fabbro I.C. di Aviano

Tallofite: vegetali il cui corpo non è differenziato in tessuti (alghe, piante terrestri più primitive)

Foglia organo ad accrescimento limitato che si origina di lato al caule e ai rami. Attività limitata

La biosfera e gli ecosistemi

LE SPECIE VEGETALI DELL ACQUARIO

COS È UNO STAGNO PIANTE E ANIMALI DELLO STAGNO NINFEA

Briofite: muschi ed epatiche

FAGUS SILVATICA. Genere: Fagus Specie: F. sylvatica Descrizione: Albero molto

Gli alberi in inverno Scopriamo le cortecce

ASPETTI ECOLOGICI DELLA FOTOSINTESI

CORSO DI STRUTTURA E FUNZIONI DEGLI ORGANISMI VEGETALI Dr. Nicola Olivieri

Alberi e arbusti alleati dei funghi in Piemonte

VERIFICA La vita negli ambienti acquatici

Foglia dorsoventrale (dicotiledoni) Anatomia della foglia

Millefoglio americano Myriophyllum aquaticum (Vell.) Verd.

Corso di Ecologia Forestale ECOSISTEMA. Donatella Spano DESA UNISS D. Spano

CORSO DI BIOLOGIA ANATOMIA E MORFOLOGIA VEGETALE Dr. Nicola Olivieri

L AMBIENTE E GLI ECOSISTEMI

Una delle piante più conosciute in ambito acquariofilo; semplice da coltivare e con una crescita molto veloce, è indicata come pianta per neofiti.

PECULIARITA DELLA RESPIRAZIONE CELLULARE DELLE PIANTE

Solo il 10% è suolo!

Fasi evolutive di un popolamento forestale (da Oliver e Larson, 1996)

La Foglia delle Angiosperme. Prof.ssa Tiziana Lombardi

L EVOLUZIONE DELLA SPECIE. Le teorie di Darwin e le loro correlazioni con la genetica moderna

OMOXILO se compopsto da elementi istologici omogenei, le fibrotracheidi,

Acero minore. Famiglia: ACERACEE Genere: ACER Acer monspessulanum Montpelier maple

Ecologia catene alimentari e livelli trofici

2. SIMMETRIE NEI VIVENTI

Corso di Ecofisiologia degli Agrosistemi ECOSISTEMA. Donatella Spano DESA UNISS D. Spano. Copyright 2010 Università di Sassari

L AMBIENTE L ECOLOGIA

Gli alberi in inverno Osservazione della corteccia

Fotosintesi Traspirazione Respirazione Sintesi ormonale Accumulo temporaneo nutrienti

Il clima e il ciclo dei fitofagi della vite CAMBIAGRI Emanuele MAZZONI. Dipartimento di Scienze delle Produzioni Vegetali Sostenibili

regno organismi eucarioti, pluricellulari, autotrofi

Pianta dei pappagalli Asclepias syriaca (Blanco)

Scheda per il riconoscimento di Orthotrichum rogeri. Nome comune Modalità di osservazione Periodo Difficoltà Muschio setoloso di Roger

ASPETTI ECOLOGICI DELLA FOTOSINTESI

Habitat: luoghi umidi, incolti, sponde di fossi, dal piano a 1200 m di altitudine.

Caratteri delle foglie

LABORATORIO di BOTANICA

Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scientifico

Federazione Regionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali dell Umbria

Giacinto d acqua Eichhornia crassipes (Mart.) Solms

Barghini G. L età evolutiva termina a 14 anni? No continua dopo i 14 anni.

Scheda didattica Clima e coralli

Ciascuna visita ha inizio con la proiezione di un breve filmato introduttivo.

L argomento può essere affrontato in ogni momento del curriculum scolastico.

Da individui di uguale patrimonio genetico come mai si ottengono caratteristiche diverse?

3 F Anno scolastico

COMPITI PER LE VACANZE ESTIVE 2014

LE COMPONENTI DEL SISTEMA RADICALE. Da Acta Plantarum

Tessuti parenchimatici

IL FAGGIO. Famiglia: Fagaceae Genere: Fagus Specie: sylvatica Nome dialettale: FÓ

Modalità di utilizzo della scheda di valutazione degli interventi selvicolturali per la resilienza delle foreste Mediterranee

Breve corso di botanica generale Massimo Giubilei

Dalla flora spontanea dei prati incolti alle piante grasse dei suoli aridi e qualche filastrocca

Progetti didattici per le scuole

Le piante grasse: conoscerle per coltivarle (2^ parte)

IL CLIMA MEDITERRANEO MEDITERRANEA

Corso di Laurea triennale in BIOLOGIA AA

CORSO DI BIOLOGIA ANATOMIA E MORFOLOGIA VEGETALE Dr. Nicola Olivieri

GLI ECOSISTEMI. Lavoro sulle parole. Lavoro sul testo. Scopro le parole. 1 Voyager 4, pagina 227

Esercitazione - Struttura anatomica della FOGLIA

Settore Fitosanitario e servizi tecnico-scientifici. IL TARLO ASIATICO DEL FUSTO Anoplophora glabripennis

Populus nigra L. I. ALBERI ADULTI IN NATURA. 1. Forma dell albero alberi isolati di forma imponente,

COME VIVONO LE PIANTE?

Ilex, Agrifoglio (Aquifoliaceae)

Pesce Ritrovato PIACERE DI CONOSCERLO!

Premessa. 1.0 Indagini 2.0 ASPETTO BOTANICO-VEGETAZIONALE

DATI TECNICI LE BALZE. Interesse: paesaggistico, geologico, floristico-vegetazionale, storico-artistico

3.1.2 IN CAMPAGNA All'arrivo in campagna, è stato chiesto ai bambini se riconoscevano l'ambiente e da che cosa.

Condizioni ambientali e risorse

In questa sezione si affronteranno le variazioni dell idea di progresso dal XVII al XIX secolo:

Posidonia oceanica. Posidonia oceanica

SCIENZE COMPETENZE CHIAVE: COMPETENZE DI BASE IN SCIENZA E TECNOLOGIA; IMPARARE A IMPARARE; COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE;

LA VEGETAZIONE. 1. Parole per capire VOLUME 1 CAPITOLO 5. A. Conosci già queste parole? Scrivi il loro significato o fai un disegno: montagna...

VERIFICA Gli ecosistemi I/1 I/2 I/3. Vero o Falso? Vero o Falso?

Vito Felice Uricchio Bari, 15 settembre 2015

Il clima. relazioni tra le variazioni del tempo ed esseri viventi. insolazione, precipitazioni, temperature, umidità, ecc.

Ruolo e gestione delle pinete di pino nero dopo i LIFE SelPiBio e FoResMit. Alessandra Lagomarsino e Paolo Cantiani

SCUOLA 21 VERIFICA DI BIOLOGIA COGNOME CLASSE DATA NOME

Istituto Comprensivo. Scuola. Via. Telefono. Insegnante referente. Mail: Cellulare

LE PARTI DELLA PIANTA

FUSTO. Modificazioni della radice. Il fusto ha la funzione di:

Illustrazioni tratte in parte dal testo: Ecosistema Terra SB1 Minerva Scuola

Gestione dei popolamenti ittici selvatici

D. Delleani 1, F. Spanna 2, F. Valfrè 2, R. Caramiello 3,V. Fossa 3, R. Pelosini 4, N. Loglisci 4

Nozioni di Ecologia. Strutture ed ecosistema Organismo ecoide ed collettività Ambiente e biospazio L ecosistema evoluzione della foresta

Devitalizzazione di alberi ed arbusti infestanti mediante l'endoterapia Nuovo Metodo Corradi

TECNICHE DI MONITORAGGIO COSTIERO BIOLOGICO

Le piante. Mondadori Education 1

Gli Incendi Boschivi. Relatore: Realizzato e curato dal. Il Rischio Incendi Boschivi in Lombardia. Centro Operativo AIB per la Lombardia Curno (BG)

Nome comune Modalità di osservazione Periodo Difficoltà

Porracchia a grandi fiori Ludwigia grandiflora (Michx.) Greuter & Burdet

Il rapporto uomo-ambiente. Corso di Geografia 1

Transcript:

Bosco misto boreale di betulle e picea Bosco rado di pino silvestre Alcune considerazioni sulla distribuzione della radiazione solare Campo di girasole Campo di mais Prateria prolifita da Larcher 1980

Anisofillia L ambiente condiziona la struttura fogliare anche sulla stessa pianta e sullo stesso ramo Foglie di sole (A) e di ombra (B) di Lentisco Così in alcune piante (Fagus, Acer, Aesculus) le foglie di luce esterne che formano la chioma, più esposte ai raggi solari ed ai venti e quindi più facilmente soggette a un disseccamento, hanno un ispessimento dell epidermide e un incremento del parenchima a palizzata, mentre il parenchima lacunoso si riduce,fenomeno che non si verifica nelle foglie d ombra sottostanti, protette dagli agenti atmosferici, che si presentano flaccide, più chiare e spesso più espanse.

Eterofillia Foglie di forma e colore diversi appartenenti alla stessa pianta Foglie di Quercus ilex (leccio)

In quale parte della chioma inseriresti ciascuna foglia?

Si può osservare una diversificazione all interno della chioma di un albero. Per esempio le foglie in alto ricevono una gran quantità di sole, foglie di luce, perciò tendono ad essere più piccole, il che significa minore assorbimento di calore. Hanno anche margini più lobati e complessi, che disperdono meglio il calore e nello stesso tempo lasciano filtrare più luce per le foglie interne, foglie d ombra, spesso più espanse. Inoltre le foglie di luce hanno sfumature di colori diversi, viranti a colori più chiari, poiché le foglie più esterne sono quelle deputate ai processi fotosintetici, essendo direttamente esposte alla luce solare.

RANUNCOLO ACQUATICO Ranunculus Le foglie galleggianti delle piante acquatiche, foglie emerse, (es Ranunculs) ancorate al fondo sono dotate di lungo picciolo e sono simili alle foglie d ombra. Molto spesso le foglie sommerse hanno la lamina molto incisa, lancinata per resistere in ambienti con sensibile idrodinamismo.

EDERA Hedera helix L eterofilia è caratteristica di stadi di crescita diversi Le parti giovanili o sterili dell edera strisciano sul substrato, producono radici avventizie, hanno le caratteristiche foglie tri o pentalobate e non portano fiori. Le parti della pianta mature sessualmente sono erette portano fiori ed hanno aspetto intero, lanceolato, forma a cuore.

FILLOTASSI Perché lungo un fusto le foglie si dispongono rispettando un ordine definito?

Una possibile integrazione tra teorie evolutive e sacre scritture

L evoluzione sotto i nostri occhi L ESEMPIO DELLA BISTON BETULARIA Su Betulle ante-rivoluzione industriale Su Betulle post-rivoluzione industriale

Evoluzione come meccanismo in atto

SELEZIONE INNATURALE La forma e la struttura genetica di questa popolazione si stanno evolvendo in una direzione diversa da quella ottimale secondo la selezione naturale. L effetto della pesca è stato quello di contro-selezionare i pesci più grandi (i più vecchi) favorendo quelli di dimensioni minori e che raggiungono prima la maturità. Però l ecosistema si è rovesciato e i merluzzi da predatori sono diventati prede. Nelle zone in cui un tempo il merluzzo era un predatore dominante rispetto ai crostacei che vivono sui fondali e ai pesci pelagici, questi animali ebbero un incremento di popolazione. Alcune specie che erano state prede dei merluzzi divennero a loro volta predatori e ne mangiarono uova e larve, impedendo così la ripresa della popolazione di merluzzi.

GLI ADATTAMENTI: RISPOSTE DEGLI ORGANISMI ALLE CARATTERISTICHE DI UN AMBIENTE ANTROPIZZATO gli adattamenti non sempre sono processi che richiedono tempi molto lunghi (es. melanismo industriale) l uomo e i prodotti delle sue azioni stanno determinando la selezione innaturale di nuove forme (es. evoluzione del merluzzo del Baltico)

Chiudiamo con un pensiero La bellezza di Madre Natura è la sua abilità nel far sì che le cose complesse sembrino semplici.

RINGRAZIAMENTI Il presente lavoro è stato realizzato con la collaborazione del dott. Paolo Antoniazzi di Eupolis Studio Associato.