AVERE PROBLEMI CON LE GAMBE DURANTE LA GRAVIDANZA: CHE SIGNIFICA?

Documenti analoghi
GAMBE AL SOLE A cura dr Pietrino Forfori *

Il sangue venoso passa dal sistema superficiale, attraverso delle perforanti, al sistema venoso profondo per poi tornare al cuore.

Le ulcere cutanee e le ferite croniche informazioni generali e qualche consiglio pratico

SCLEROTERAPIA ECOGUIDATA CON MOUSSE

Medicina a piccole dosi: AGGIORNAMENTO PATOLOGIE VASCOLARI.

Bentornata leggerezza.

L EMOFILIA. Che cos è

LE LESIONI CUTANEE TRATTABILI CON TERAPIA COMPRESSIVA

COMPRESSIONE GRADUATA

Gambaletti a compressione graduata LOUIS

LA SINCOPE: COS È? È un disturbo frequente? Quali sono le cause?

Caviglie e Piedi Gonfi. Perché succede e cosa fare.

OPUSCOLO INFORMATIVO PER LA PREVENZIONE E CURA DELLE LESIONI DA DECUBITO

VENE VARICOSE: COME AFFRONTARE IL PROBLEMA CHE COSA E LA PATOLOGIA VARICOSA

La pompa valvulo - muscolare negli arti inferiori

Dr. R.Faccini Dr. A.F.Cervini COME PREPARARSI ALL INTERVENTO DI ARTROPROTESI DI GINOCCHIO.

LE VARICI NELLO SPORTIVO

1/5 MD - CHVASC Vers. 2

La Farmacia dei Servizi

INFORMAZIONI SULLA SALUTE IL VARICOCELE E LE SINDROMI D IPERTENSIONE PELVICA FEMMINILI

conosci venosa cronica

INFEZIONI SESSUALMENTE TRASMISSIBILI HPV. Human Papilloma Virus. #ConoscerePrevenireAmare

Pagina 2 DIAGNOSI Una corretta diagnosi si effettua attraverso: Visita Flebologica Esecuzione di Ecodoppler Venoso per dimostrare quali sono i tratti

Viaggi aerei e gravidanza

LA DIAGNOSTICA ECOCLORDOPPLER NELL INSUFFICIENZA VENOSA CRONICA E NELLA SINDROME VARICOSA DEGLI ARTI INFERIORI

LO SCOMPENSO CARDIACO: COS È?


Le malattie del sangue, vascolari e del cuore

Quali sono i sintomi del varicocele e cosa fare per prevenirlo?

Gunain-forma. collana di informazione al pubblico. Per gambe leggere. Primo:drenare

CATALOGO 2016 CALZE A COMPRESSIONE GRADUATA CALZE MEDICALI

Dialogo fra. un signore che deve fare l intervento della fistola per l emodialisi.. e un dottore che cerca di spiegare che cos è

- Evitare di uscire, di svolgere attività fisica e di stare sulla spiaggia nelle ore più calde del giorno (dalle alle 17.00).

IL TRAINING AUTOGENO

Guida ai trattamenti estetici

AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI BRINDISI

ESERCITAZIONE PRATICA: IL POSIZIONAMENTO DELLE CALZE ELASTICHE CONFEZIONARE UN BENDAGGIO. INFERMIERA Nadia Tessarin

SISTEMA VASCOLARE ARTERIOSO

Prevenire e curare le vene varicose

DECALOGO ESTATE IN SALUTE

ESTRACYT POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI

Tecniche di rilassamento ipnotico TRAINING AUTOGENO

COMPETENZA INFERMIERISTICA NELLA PREVENZIONE DEL TROMBOEMBOLISMO VENOSO. COORDINATORE INFERMIERISTICO Giuseppina Ferrotti

NGIOTON QUANDO ACCUSIAMO CERTI FASTIDI NON SEMPRE SONO IMPUTABILI SOLO ALLA STANCHEZZA... ARRICCHITA con MELILOTO e VITE ROSSA

NOTIZIE PREOPERATORIE LA CURA DELLE VARICI NOTI-

VARICI ARTI INFERIORI (vene varicose)

Il punto sulla malattia varicosa Quando e come vanno trattate le vene varicose?

Artrite: gli esercizi fisici che riducono il dolore

Guida. al counseling. 2,5 mg compresse Tibolone

MASSAGGIATORE PLANTARE SHIATSU

ESTRACYT POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI

IPERTENSIONE ARTERIOSA

Piano assistenziale al paziente con artroprotesi di femore.

NOTA INFORMATIVA PER INTERVENTO DI POSIZIONAMENTO CATETERE VENOSO CENTRALE QUALE ACCESSO VASCOLARE PER TRATTAMENTI EXTRACORPOREI

FISIOPATOLOGIA dell APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO

CEROTTI ALL ARNICA E ARTIGLIO DEL DIAVOLO

ANATOMIA E FISIO-PATOLOGIA L APPARATO CARDIO- CIRCOLATORIO

Le resistenze dei singoli segmenti della circolazione sistemica si sommano e determinano la Resistenza vascolare totale del circolo sistemico.

Trombofilia, trombosi venose superficiali e trombosi venose profonde

(KMC) alessandra colnaghi guido calciolari


Informazioni sull'utilizzo e la cura

Insufficienza Venosa Cronica e Sport

Patologia Vascolare Periferica Informazioni per il Paziente

Primi Sintomi della Meningite

Cosa accade al cibo nel sangue? Le nostre ipotesi

Dr.ssa SUSANNA MONDINI. CENTRO di MEDICINA DEL SONNO U.O. NEUROLOGIA POLICLINICO S.ORSOLA-MALPIGHI

soluzioni terapeutiche: Scleroterapia delle varici Questo trattamento è quello consigliato nel Suo caso scleroterapia ecoguidata

La terapia compressiva nelle malattie venose

Tema C Capitolo 5 L apparato circolatorio

DOMANDE & RISPOSTE SULLA SCLEROTERAPIA DELLE VENE VARICOSE E DEI CAPILLARI

Elastocompressione: quando e come.

1)ATEROSCLEROSI:è una malattia degenerativa multifattoriale che colpisce le arterie di medio e grosso calibro. In Italia e in molti altri Paesi del

SERVIZIO DI ANGIOLOGIA E CHIRURGIA VASCOLARE

L INSUFFICIENZA VENOSA CRONICA DEGLI ARTI INFERIORI

FOCUSVEN 5% GEL. Benzidamina cloridrato Gel

Informazioni di fisioterapia. per i pazienti con la. protesi totale al ginocchio

VERIFICA La struttura e il rivestimento del corpo umano

LESIONI MUSCOLARI ACUTE E PATOLOGIA MIOFASCIALE.

La Tecarterapia nel ginocchio doloroso. 8 Corso di Ortopedia, Traumatologia Salsomaggiore Terme 5-6 Novembre 2010

IMMAGINE 1 Il sale iodato è amico della tiroide! IMMAGINE 2

SINDROME POST-FLEBITICA (SPF) CASI CLINICI

Foglio illustrativo: informazioni per l utilizzatore. HIRUDOID U.I. Crema. Glicosaminoglicanopolisolfato

I diritti di chi soffre di alluce valgo. Riproduzione riservata - La Legge per Tutti Srl

FLEBOLOGIA. Lo stile di vita che aiuta

pagina: 70 alfabetico Capitolo 4: Orticarie ricerca contenuti stampa ultimo schermo visto indietro prossimo

MALATTIA EMORROIDARIA. Agora 2001

COSA SERVE IL SERVIZIO?

Definizione. Shock NON è sinonimo, in termini medici, di svenimento, né indica una condizione di forte paura.

Le analisi prenatali

Concetti chiave. Se entro 2 settimane il dolore persiste invariato, senza progressivo miglioramento dei sintomi, è indicata una ulteriore valutazione

Che cos'è il diabete? Sabato 05 Maggio :16. Informazioni generali. Diabete tipo 1. Diabete tipo 2 1 / 5

Se la curvatura è minore, la tensione totale deve essere più grande per mantenere la stessa componente della tensione verso il basso

emminile ESERCIZI PRATICI ESERCIZI PRATICI per il benessere fisico Con il supporto istituzionale di

ANATOMIA E TRAUMATOLOGIA DEL GINOCCHIO

L' ECOCOLORDOPPLER VENOSO DEGLI ARTI INFERIORI APPLICAZIONI E METODI. Dott. TSRM Stefano Di Mase specialista in ecografia-ecocolor doppler

SCOMPENSO CARDIACO: QUESTIONARIO SUL GRADO DI CONOSCENZA DELLA MALATTIA

Transcript:

AVERE PROBLEMI CON LE GAMBE DURANTE LA GRAVIDANZA: CHE SIGNIFICA? Disturbi come stanchezza, sensazione di pesantezza e tensione nelle gambe, formicolii notturni, impressione di "scosse elettriche" all'inguine o alla caviglia, piedi gonfi e vene varicose che compaiono rapidamente o che ulteriormente s ingrossano fanno parte dei piccoli problemi quotidiani di una futura mamma. Molte donne presentano una familiarità per le malattie venose: è noto infatti che il riscontro di una malattia venosa nei genitori o nei parenti più stretti costituisce un "terreno fertile" sul quale possono svilupparsi una o più patologie a carico delle vene. Il manifestarsi di tale malattia non è obbligatorio, ma è tuttavia molto frequente e richiede la combinazione di uno o più fattori scatenanti: la gravidanza, per i motivi che illustrerò in seguito, è il più importante di questi. QUALI SONO I FATTORI DI RISCHIO PER LO SVILUPPO DI UNA MALATTIA VENOSA? Visto che siamo sull'argomento, vale ora la pena ricordare gli altri maggiori cofattori che rendono possibile l'insorgere di una malattia venosa in gravidanza nelle pazienti predisposte: il lavorare troppo spesso sedute o troppo spesso in piedi, senza poter alternare le due posizioni per periodi sufficientemente lunghi (almeno un quarto d'ora) oppure senza eseguire piccoli passi sulla punta dei piedi o sollevare ritmicamente i talloni; l'uso di calzature non idonee (tacco troppo basso o inesistente, punta troppo stretta) perché appiattendo la pianta del piede non favoriscono il ritorno del sangue al cuore e causano il suo ristagno in periferia; questo sangue residuo "gonfia" le vene e porta alla loro dilatazione permanente (varice). l'abitudine di usare acqua troppo calda per il bagno, a causa della vasodilatazione massiva che essa provoca; la ceretta depilatoria eseguita a caldo, che risulta essere lesiva per lo shock termico che provoca sui capillari e le piccole vene (calore elevato senza possibilità di raffreddamento immediato della pelle); l'esposizione "sconsiderata" ai raggi del sole, soprattutto per periodi troppo lunghi e nelle ore troppo calde ("lucertola al sole"): oltre al danno, ovvio, causato dal calore, i raggi solari provocano anche un impoverimento del tessuto sottocutaneo che viene sostituito, soprattutto nelle vicinanze delle vene superficiali, da tessuto fibroso, molto meno

elastico. Questa rigidità tissutale può provocare una maggiore sporgenza della vena verso la superficie oppure un minor effetto ammortizzante dei confronti di traumi accidentali. Tutte queste considerazioni sono valide anche per le tecniche di abbronzatura artificiale. E CHI INVECE HA GIA' UNA MALATTIA VENOSA O LE VARICI? Una percentuale di donne, invece, erano già affette da una patologia venosa prima della gravidanza: in questi casi le modificazioni anatomiche e funzionali che accompagnano la circolazione venosa soprattutto durante gli ultimi mesi di gravidanza possono causare un'accelerazione dei processi varicosi che diventano più gravi e visibili. Molte di loro presentano già varici alle gambe. In questi casi rientrano anche le donne che hanno subito lesioni alle valvole delle vene femorali (le vene profonde delle gambe) o delle vene safene (le grosse vene della faccia interna delle gambe) durante la/le gravidanze precedenti. Occorre qui ricordare subito che questi disturbi non sono solo antiestetici ma comportano anche il rischio d infiammazione (tecnicamente definita "flebite") per le vene dilatate in modo abnorme. Tale rischio aumenta statisticamente (e logicamente) dopo la prima gravidanza: le vene varicose peggiorate durante una gravidanza presentano una parete molto più fragile che, anche a causa della loro superficialità, va incontro facilmente a fenomeni di infiammazione dovuti a traumi (anche quelli domestici di modesta entità) oppure a stiramenti e trazioni asimmetrici, a causa della tortuosità della vena, con pericolo di occlusione del flusso venoso e seguente infiammazione (flebite e/o varicoflebite) oppure occlusione di un tratto venoso (tromboflebite). Alla luce dei fatti che ho esposto, appare evidente che è bene prevenire tali problemi o, qualora esistano già, prendere efficaci contromisure per ridurre l'estensione e l'intensità di tali disturbi in modo da affrontare la gravidanza con le migliori condizioni circolatorie possibili. Tutti gli argomenti fin qui esposti indicano chiaramente che sussistono validi motivi per agire contro i problemi causati dalle vene varicose; li possiamo riassumere brevemente in queste righe: a.) innanzitutto le varici sono antiestetiche e deturpano a vario grado le gambe, modificando anche il piacere di indossare alcuni capi di abbigliamento perché "troppo esponenti" le parti colpite dalle varicosità. b.) le varici disturbano di fatto il benessere fisico durante la gravidanza, che rimane, pur nella sua fisiologicità, sempre uno status nel quale la donna tende ad essere insofferente anche verso situazioni di minima portata. c.) le varici comportano rischi di flebiti e trombosi, soprattutto alla fine della gravidanza, con relativi problemi di gestione familiare e di allattamento al seno. d.) le varici sono un pesante onere per il sistema circolatorio della madre e del bambino; esse costituiscono delle vie di fuga attraverso le quali il sangue, che dovrebbe ritornare al cuore lungo la via più breve e rettilinea, viene deviato e rallentato, con conseguente esposizione della parete vasale e dei tessuti alle sostanze tossiche per un periodo più prolungato (ricordo qui che il sangue venoso è povero di ossigeno e contiene molte scorie del metabolismo cellulare: il polmone ed il rene sono le strutture dell'organismo che provvederanno alla sua ossigenazione ed alla sua pulitura).

PERCHE' LA GRAVIDANZA ACCENTUA O PUO' FAVORIRE LE MALATTIE VENOSE? Vediamo ora sinteticamente e molto praticamente quali sono le modificazioni che la gravidanza apporta alla circolazione della donna, sia in senso quantitativo che in senso qualitativo e perché tali modifiche possono rendere manifesta una malattia venosa rimasta, fino allora, latente. Lo status di gravidanza provoca fisiologicamente: 1. l'aumento del volume del sangue Già all inizio della gravidanza il volume del sangue aumenta, complessivamente, del 20%. Per tale motivo, quando si sta in piedi, aumenta anche la stasi nelle gambe. Le donne che presentano un ritorno venoso insufficiente per uno o più motivi esposti in precedenza subiscono un danno venoso già dai primi mesi di gravidanza. 2. la diminuzione del tono vascolare provocato dagli ormoni della gravidanza (dilatazione dei vasi in seguito alla diminuzione della tensione della parete vascolare) Gli ormoni che il corpo della donna secerne a protezione della gravidanza esplicano numerosi funzioni tra cui quello di mantenere rilassata la muscolatura uterina prima del parto e, con meccanismo analogo, mantengono rilassata anche la muscolatura dei vasi sanguigni. La capacità venosa aumenta considerevolmente (ossia le vene, soprattutto quelle profonde, si gonfiano enormemente) e nelle vene eccessivamente piene la velocità del sangue diminuisce. Ciò costituisce un ulteriore causa dei problemi tipici della gravidanza perché genera pesantezza, tensione della gamba, sensazione di "scossa elettrica", formicolii e piedi gonfi. Inoltre può costituire la base per lo scatenamento di una trombosi venosa profonda alla fine della gravidanza. 3. l'aumento della pressione nelle gambe sia in posizione eretta che supina, provocato dalla compressione esercitata sulle vene del bacino dal bambino che sta già crescendo Questo aumento è presente all inizio soprattutto quando si resta in posizione eretta, ma nella seconda metà della gravidanza anche quando si resta sdraiate, a causa del peso del bambino e dell utero sulle strutture venose del bacino. Questo rallentamento del ritorno venoso dalla periferia al cuore aggrava ulteriormente il gonfiore delle vene, superficiali e profonde. 4. l'aumento della coagulabilità del sangue La normale composizione del sangue è modificata, con lo scopo di proteggere il feto durante la gravidanza. In condizioni di ritorno venoso molto rallentato tuttavia tale modificazione può indurre una trombosi delle vene superficiali oppure delle vene profonde, a poca distanza dal parto. COSA SI PUO' FARE ALLORA PER EVITARE DI AVERE PROBLEMI ALLE VENE DURANTE LA GRAVIDANZA? Esistono dei validi rimedi a tutto ciò; i consigli che seguono indicano alcune regole di stile di vita che sono indispensabili durante la gravidanza per evitare o ridurre di molto i problemi causati da vene varicose oppure da malattie venose più sfumate: innanzitutto è bene evitare il più possibile di stare in piedi a lungo: la posizione eretta, per la forza di gravità, scarica sulle vene delle gambe

tutta la massa sanguigna e se queste sono incontinenti o varicose, le dilata enormemente. non sedersi su sedie o poltrone troppo basse; l'eccessiva angolatura dell'articolazione del ginocchio provoca lo "strozzamento" delle vene superficiali. Qualora le vene superficiali fossero anche varicose, ci si espone al rischio di una flebite o varicoflebite. sempre con lo scopo di evitare un eccessivo rallentamento del ritorno venoso al cuore, è bene evitare le sedie con bordi duri che possano comprimere, solo con il peso del corpo, le vene superficiali. sforzarsi di camminare molto, se possibile nuotare: questi tipi di attività ginnica sono dei toccasana per il circolo venoso e mantengono il tono muscolare in efficienza, con relativo guadagno del ritorno venoso. quando si sta sedute a lungo sul posto di lavoro, alzarsi in piedi per qualche momento e portare calze elastiche. bisogna evitare i bagni troppo caldi e le situazioni ambientali dove la temperatura sia troppo elevata. è evidente che chi è portatrice di una malattia venosa, soprattutto varicosa, debba evitare di stare troppo a lungo con le gambe al sole; frequentare la spiaggia nelle prime ore del mattino e nelle ore serali, camminare sul bagnasciuga, usare creme solari con fattore elevato e stare seduta sotto l'ombrellone con le gambe protette da un asciugamano umido sono piccole regole che devono essere adottate dalle donne in gravidanza che soggiornano in luoghi di villeggiatura marittimi. nei giorni caldi, afosi o dopo una giornata faticosa, raffreddare attivamente le gambe con docce d acqua tiepida dai piedi al ginocchio. se le gambe sono molto pesanti, specie alla fine della giornata, dormire con i piedi leggermente sollevati (inserire un cuscino SOTTO il materasso). mettere COSTANTEMENTE le calze elastiche. A questo proposito vale la pena aprire una parentesi sull'argomento e ricordare che l'acquisto di una calza elastica è spesso effettuato in maniera impropria: attirati dalla pubblicità di calze elastiche "confortevoli" oppure "riposanti", molte donne acquistano prodotti incapaci di ovviare ai sintomi lamentati o, più spesso, insufficienti a curare in modo appropriato la malattia venosa di base (presenza di vene varicose più o meno estese, gambe gonfie alla sera, prurito alle caviglie). La calza elastica è, a tutti gli effetti, un dispositivo medico, cioè curativo; la pressione che il prodotto deve esercitare a livello della caviglia deve essere pertanto correlata al grado di prevenzione che si vuole ottenere oppure alla patologia di cui la donna soffre. Le calze elastiche terapeutiche sono classificate in base ad una scala, ideata in Germania e identificata dalla certificazione GZ-RAL 387, suddivisa in quattro classi, da 1 a 4 (K1, K2, K3 e K4). E fondamentale che la calza terapeutica disponga della certificazione di questa normativa. Esistono anche calze di supporto, NON terapeutiche, comunemente dette "riposanti" che hanno una compressione alla caviglia uguale o inferiore a 18 mmhg. COME FACCIO A SCOPRIRE SE LE MIE VENE "STANNO BENE"?

Un ultimo accenno alla diagnostica strumentale e alla diagnosi clinica delle malattie venose. La visita angiologia, l'esecuzione di metodiche strumentali non invasive come il Doppler C.W., l'eco-doppler o l eco-color-doppler sono in grado di visualizzare perfettamente il quadro emodinamico di una paziente. Devo rimarcare che questi accertamenti andrebbero eseguiti prima della gravidanza, in modo di conoscere a priori se esiste un "terreno" predisponente alle malattie venose o se le vene varicose di cui una donna è portatrice necessitino qualche trattamento prima di affrontare una gravidanza. Usate la stessa attenzione, nei confronti delle malattie delle vene, che siete solite rivolgere allo screening di malattie infettive come la Toxoplasmosi o il Citomegalovirus. ESISTONO FARMACI PER LA CURA DELLE VENE VARICOSE? La cura delle varici è essenzialmente chirurgica o scleroterapica (vedi sotto). Poiché molti composti con proprietà venotoniche sono disponibili nelle Farmacie come "integratori dietetici" acquistabili senza ricetta medica, essi hanno avuto enorme diffusione in questi anni: inevitabilmente però l'assunzione di queste sostanze, non seguita da una terapia medica per correggere il difetto o la causa del gonfiore/pesantezza/presenza di capillari o varici alle gambe, ha fatto sì che la loro efficacia si sia limitata a pochi casi, spesso anche di breve durata, nei quali semplicemente l'adozione di opportune norme igienicocomportamentali da parte del paziente con malattia venosa avrebbe sortito il medesimo effetto. Ma soprattutto nessuna molecola, naturale o di sintesi, è in grado di controbilanciarele imponenti modificazioni venose che avvengono nella donna in gravidanza: questo compito è affidato unicamente alla calza elastica.. E SE VOGLIO ELIMINARE LE VARICI? Le vene varicose possono essere eliminate per via chirurgica; oggi è disponibile anche la flebectomia ambulatoriale in anestesia locale. Un'altra strada è rappresentata dalle iniezioni di sostanze sclerosanti, che "cancellano" la vena mediante una reazione di flebite chimica, completamente atossica. In tutti questi casi la paziente è in grado di riprendere le normali attività quotidiane in poche ore o, nel caso di un intervento chirurgico per l'eliminazione di tutta la vena safena, in pochi giorni. Bisogna ricordare, però, che tutte queste manovre sono eseguibili solo al di fuori della gravidanza. Disclaimer Il sito ha carattere scientifico-informativo; si declina pertanto ogni responsabilita' per un uso scorretto delle informazioni contenute. Ogni decisione diagnosticoterapeutica spetta ai Medici Curanti nei singoli e specifici casi. Scrivendo una e-mail per avere ulteriori informazioni, accettate implicitamente il trattamento dei vostri dati personali e sensibili in base alla Legge sulla Privacy, Legge 675/96 e D.Lgs196/2003

Angiologia : prevenzione e cura delle malattie vascolari a cura del Prof. Edoardo Colombo I contenuti di questo sito, salvo diversa indicazione, sono rilasciati sotto una licenza Creative Commons