TESTATA: CORRIERE DELLA SERA Upa, per la pubblicità segnali di crescita Auditel verso la borsa DATA: 2 LUGLIO 2015



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Transcript:

TESTATA: CORRIERE DELLA SERA Upa, per la pubblicità segnali di crescita Auditel verso la borsa DATA: 2 LUGLIO 2015

TESTATA: IL SOLE 24 ORE Auditel in Borsa entro il 2016 DATA: 2 LUGLIO 2015

TESTATA: ITALIA OGGI La pubblicità torna a crescere DATA: 2 LUGLIO 2015

TESTATA: MF Scatta il piano ipo per l Auditel DATA: 2 LUGLIO 2015

TESTATA: QN La pubblicità ha spento la crisi E Auditel si accenderà i Borsa DATA: 2 LUGLIO 2015

TESTATA: LA STAMPA L Auditel in Borsa entro il 2016 DATA: 2 LUGLIO 2015

TESTATA: IL MESSAGGERO Upa porterà Auditel in Borsa nel 2016 DATA: 2 LUGLIO 2015

TESTATA: IL GIORNALE Pubblicità in ripresa (+2% E Auditel guarda alla Borsa DATA: 2 LUGLIO 2015

Advexpress.tv Sassoli (UPA): Auditel in Borsa entro il 2016. Nel 2015 mercato pubblicitario tra +1% e +2% https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=uhilf7anzgw Prepararsi allo stupore. Un titolo, quello dell'assemblea UPA di quest'anno, mai così azzeccato. A cominciare dalle notizia del progetto di quotazione in Borsa dell'auditel entro il 2016 annunciato stamattina dal presidente Lorenzo Sassoli de Bianchi ai giornalisti nella conferenza stampa antecedente l'assemblea Annuale del pomeriggio. La proposta di quotare Auditel in Borsa nel 2106 permetterà così, oltre che una maggiore trasparenza, la possibilità di raccogliere capitali per nuovi investimenti, avere maggiore visibilità ed esplorare nuovi territori di ricerca - ha commentato Sassoli -. E il risultato di un lungo processo di innovazione promosso da UPA che ha portato all ingresso di Sky e Discovery nel Consiglio di amministrazione della società, e alla posizione di maggioranza della componente del mercato nello stesso consiglio. Ora si tratta di fare un ulteriore passo verso la trasparenza e l indipendenza. Vogliamo fare di Auditel una casa di vetro, la prima public company nel sistema Audi al mondo e cercheremo la formula migliore per tutelare gli equilibri volti all indipendenza, studiando anche un meccanismo che imponga tetti nelle partecipazioni e nel voto. Nel frattempo Auditel sta realizzando un superpanel costituito da 15.600 famiglie. L Italia è il primo paese al mondo a realizzare un tale progetto, con l obiettivo di rispondere alla estrema frammentazione degli ascolti televisivi, e al crescente bisogno di analisi molto dettagliate. A giugno 2016 il superpanel sarà integralmente operativo. La conferenza è stata anche occasione per fare il punto con la stampa sul mercato della comunicazione italiano che torna a crescere. A fine anno, come già anticipato dal presidente ad ADVexpress (leggi news), è prevista l attesa inversione con un segno più, e la previsione di UPA è che la crescita del 2015 si collocherà fra il +1% e il +2%. Una convinzione che permane, ha dichiarato Sassoli, nonostante lo scenario reso ancor più complicato dalle vicende greche, al netto delle quali mi sentirei di dire che si tratta di previsioni pessimiste. Certamente se la Grecia dovesse uscire dall'euro si verrebbe a creare una situazione imprevedibile con ricadute anche sulla nostra economia nel segno dell'incertezza e della paura, che rappresentano un freno ai consumi - ha aggiunto -. Più che il panico serve un atteggiamento 'panico' inteso nel significato greco di reazione cercando la soluzione. A trainare le lieve ripresa del mercato sono i settori Automotive, Finanza e Assicurazioni, Cura della persona, Alimentari, Grande Distribuzione, mentre le Tlc sono stabili ma tese alla negatività. Riguardo ai mezzi, la parte del leone resta alla tv con oltre il 50% degli investimenti e un segno +, così come per il Search, mentre il Display è stabile. In recupero la Stampa, ma ancora con segno -. Dinamismo per la radio con 38 mln di ascoltatori l'anno e un rinnovato interesse da parte degli investitori. Servirebbe una ricerca su questo mezzo, ma l'upa chiede una rilevazione passiva - dice Sassoli - e non intende aderire a proposte che implicano interviste telefoniche o strumenti da età della pietra. I tools per mettere a punto un'indagine passiva ci sono, e se ci fosse anche la disponibilità ad utilizzarli da parte dei broadcaster probabilmente Audiradio potrebbe rinascere in un giorno. Riguardo al Digitale Sassoli sottolinea: Non sappiamo quanta crescita sia dovuta a Google, Facebook o Youtube, possiamo solo suggerire delle stime. Ovviamente, il fatto che questi player over the top non forniscano i loro dati contribuisce a dare opacità al sistema, ma tocca alle istituzioni, italiane ed europee, dare a queste società direttive chiare in nome della trasparenza». Parlando dell'impatto della crisi, il presidente dell'upa ha posto l'accento sull'onda d'urto negativa generata sul livello qualitativo delle campagne italiane. La crisi ha diffuso paura e incertezza nelle aziende che hanno deciso di non voler rischiare con idee creative originali per ripiegare su campagne focalizzate sul prodotto, che difficilmente costruiscono una solida identità di marca, creando invece banalizzazione e uniformità. A Milano nell'ambiente pubblicitario si dice che quel che accade a Cannes avviene nel nostro Paese un anno dopo. Non è mai successo il contrario - aggiunge, e in questo la responsabilità è soprattutto delle aziende che in un mercato difficile hanno considerato la pubblicità più come un costo che come un investimento e dunque come la prima voce da tagliare, così come delle multinazionali che hanno spostato le risorse in mercati più profittevoli. E il risultato è quello che conosciamo In generale, la ripresa indicata oggi dall'upa, suggerisce Sassoli, deve essere letta soprattutto come un importante segnale di fiducia delle imprese e degli investitori, nonostante le tante opacità del mercato. Quali? La questione dei DN ad esempio. Non potendola affrontare nel nostro Paese per via legislativa, dice Sassoli, bisogna sensibilizzare le imprese nel definire con i centri media le modalità con cui trattare i diritti di negoziazione,

ovvero se acquisirli, pagando correttamente, di rimando, le agenzie, o lasciarli a queste ultime senza corrispondere loro una remunerazione, anche se, personalmente, ritengo questa via poco trasparente, perché credo che il lavoro vada sempre pagato. C'è poca chiarezza anche nei nuovi sistemi di acquisto della pubblicità, Programmatic in primis fa notare Sassoli: non siamo contrari a questa modalità, ma chiediamo più trasparenza. Il Programmatic si basa sui dati, ma ancora non è chiaro da quali si alimenti. Per ovviare a questo problema molte aziende si stanno attrezzando con una data management platform proprietaria che consente loro di controllare l'intero meccanismo. Inoltre, osserva Sassoli, non si riesce a verificare se la campagna venga pianificata insieme a quella di altri competitor e da quanto dicono le stesse concessionarie spesso gli spazi messi a disposizione sono quelli invenduti e quindi meno appetibili. Su tutte queste questioni l'upa chiede maggior trasparenza. E sulla decisione annunciata ieri da Mediaset di avviare la vendita di spazi televisivi in modalità programmatica e real time bidding tramite la piattaforma proprietaria Media Market Place (leggi news) Sassoli commenta: Niente in contrario purché le metriche utilizzate vengano condivise. Non è mancato, sollecitato dalla stampa, un commento del presidente sulle gare: Sono una pratica dannosa e una vera perdita di tempo. Chi la sceglie, deve coinvolgere due o tre strutture al massimo. Tra le novità annunciate oggi dal presidente dell'upa un nuovo progetto nell ambito delle sponsorizzazioni culturali: upaperlacultura.org, un portale, al via in autunno, in cui far confluire le proposte di sopraintendenze, musei, parchi archeologici, teatri. tra le quali le aziende potranno scegliere dove investire. Il patrimonio artistico italiano ha bisogno di una nuova figura, l attrattore di investimenti - ha spiegato il presidente dell UPA - il bonus fiscale varato dal governo va in questa direzione ed è il più vantaggioso d'europa. L'ArtBonus, prevede infatti la deducibilità del 65% delle donazioni devolute dalle aziende per il restauro di beni culturali pubblici, le biblioteche e gli archivi, gli investimenti dei teatri pubblici e delle fondazioni lirico sinfoniche. La cultura è il fertilizzante del Paese con i suoi teatri, l'arte, la lirica ed è già stata troppo sacrificata negli anni della crisi - dichiara Sassoli - e le aziende sono chiamate a un'assunzione di responsabilità in questa direzione. Dalle survey interne fra le associate emerge che c è propensione verso questi investimenti. E grazie al portale sarà più facile per le imprese scegliere quali progetti sponsorizzare". Sui temi della banda larga e della riforma Rai, sui quali nelle relazioni degli anni precedenti Upa aveva sempre lanciato sollecitazioni e proposte, quest anno Sassoli ha commentato sembra tutto fermo, siamo al palo. Se ne parla tanto ma poco si fa e mentre il Governo rimanda all'autunno qualsiasi tipo di azione, l Italia resta ferma al 91 posto per velocità di connessione, e il 30% della popolazione non è connessa. E' come se negli anni '50 fossimo stati senza autostrade. E la guida dell'upa riflette su come una rete efficiente potrebbe spingere lo sviluppo dell'e.commerce e garantire alla Pubblica Amministrazione un notevole risparmio dei costi. Chissà che non possa prendere corpo il progetto di ENEL, portare la fibra direttamente nelle abitazioni degli italiani sfruttando i propri cavi. Ricordiamo i punti salienti della proposta di riforma della televisione pubblica presentata dall'upa, ispirata al modello della BBC: una Rai pubblica conferita a una Fondazione in cui siano rappresentati tutti i settori socioeconomici e territoriali del Paese, una rete generalista senza pubblicità, sostenuta economicamente da un canone reso obbligatorio dal pagamento nella bolletta elettrica. Una formula che permetterebbe al Paese di continuare ad avere un servizio pubblico, alla RAI di recuperare efficienza e difendere le sue professionalità, ma rimasta per ora inascoltata, perché, dichiara sintetico Sassoli la politica non vuole staccarsi dalla Rai. Tracciando, infine, un bilancio dell'associazione che ad oggi conta circa 450 associate rappresentative di quasi il 90% degli investimenti pubblicitari del nostro mercato, il presidente e il dg Giovanna Maggioni hanno sottolineato la crescita della presenza delle medie imprese (circa una ventina all'anno le nuove iscritte) così come il loro orientamento a investire in comunicazione. EC

Assemblea UPA. Barilla, da azienda produttrice di pasta a portabandiera di un approccio sostenibile. In tempi difficili alla comunicazione non si rinuncia 1/7/2015 Questo il percorso raccontato alla platea dell'assemblea UPA da Guido Barilla, presidente dell'azienda che pur non rinunciado ai risultati di business, ha intrapreso convinta la via della sostenibilità ed ha scelto di diventare hub di ricerche e conoscenze sulle problematiche dell'alimentazione a livello mondiale attraverso la creazione, nel 2009, del Barilla Center for Food and Nutrition, progetto sul quale ha investito 20 mln di euro. Nel segno della responsabilità, valore più volte richiamato anche dall'upa come centrale per il mondo delle imprese e della comunicazione. Nel 2015 l'azienda punta a un risultato, in termini di fatturato, in linea con il 2014, con la convinzione che nonostante dei lievi segnali macroeconomici positivi nella parte finale del primo semestre, l'anno sia ancora molto difficile e l'italia resti 'soft'. Guido Barilla, presidente del gruppo alimentare di Parma, ospite all'assemblea UPA, intervistato da Andrea Cabrini ha raccontato il cambiamento messo in atto dall'azienda da principle player nella produzione di pasta a impresa impegnata per un mondo più sostenibile, attorno alla filosofia 'Good for you, good for the Planet e al valore della responsabilità, più volte richiamato anche dall'upa come centrale per il mondo delle imprese e della comunicazione. La mission, che non ha tuttavia distolto l'attenzione dagli obiettivi di business, si è concretizzata nella creazione, nel 2009, del Barilla Center for Food and Nutrition, un hub di conoscenze su tematiche globali riguardanti l alimentazione e la sua importanza per la salute, con un orientamento a promuovere soluzioni concrete e diverse nei vari Paesi. Partendo dalla consapevolezza che oggi nel mondo 800 mln di persone muoiono di fame e 2 mln sono in sovrappeso e soffrono di patologie legate all'obesità. Indice dell'impegno dell'azienda in questa direzione è l'investimento stanziato per questo progetto, 20 mln di euro. Una delle innovazioni introdotte dal Barilla CFN è la doppia piramide alimentare, che intende sensibilizzare le persone sul fatto che gli alimenti dei quali i nutrizionisti consigliano un consumo più frequente sono anche quelli che hanno un minor impatto ambiental, ovvero quelli da agricoltura come frutta, verdura e cereali.(guarda la grafica qui). L'approccio sostenibile e l'apertura alle questioni globali sull'alimentazione non sono andati a scapito dei risultati di fatturato, e nel 2015 l'azienda punta a un risultato in linea con il 2014, con la convinzione che nonostante dei lievi segnali macroeconomici positivi nella parte finale del primo semestre, l'anno sia ancora molto difficile e l'italia resti 'soft'. "Nei tempi duri si tira la cinghia'" dichiara Barilla, ma si tiene la dritta sugli investimenti in marketing e comunicazione. Quel che invece cambia è l'atteggiamento della marca, che si mette in ascolto dei consumatori. A riguardo, pur mantenendo un focus fondamenale dei budget sulla tv, così come su stampa e in radio per comunincare al grande pubblico i prodotti e il lancio delle novitl,l'azienda, spiega

Guido Barilla, si è gradualmente aperta al digitale a a tutti i suoi strumenti per creare relazione e dialogo con i propri utenti. EC

Franceschini: 'Pubblico e privato facciano sistema per promuovere la cultura. Rieduchiamo gli italiani a riconoscere la bellezza del Paese' 1/7/2015 L'art bonus, messo a disposizione dal Governo italiano, è il migliore incentivo fiscale in Europa per gli investimenti culturali. Da qui l'invito lanciato dal Ministro per i beni culturali in occasione dell'assemblea annuale Upa: Non dobbiamo pensare solo alla tutela del nostro patrimonio, ma anche alla valorizzazione dei talenti e dell'industria al lavoro per arricchirlo. Abbiamo bisogno che gli imprenditori credano nelle potenzialità della cultura. Il 65% di detrazione in tre anni per chi scommette sulla cultura: è l'art bonus messo a disposizione del Governo italiano, ovvero attualmente il migliore incentivo fiscale in Europa per gli investimenti culturali. A parlarne è stato Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente Upa, in occasione della tradizionale Assemblea annuale dell'associazione, tenutasi oggi, 1 luglio, a Milano, durante la quale è stato presentato anche Upaperlacultura.org, un portale in cui far confluire le proposte di sopraintendenze, musei, parchi archeologici, teatri, che possa fungere da attrattore di investimenti (guarda l'intervista). Ma sul palco è salito anche Dario Franceschini, Ministro per i beni culturali, che ha utilizzato il suo intervento per parlare del ruolo strategico che la cultura può rivestire nella crescita del nostro Paese. Il sistema italiano non ha saputo credere nella cultura come veicolo per accrescere lo sviluppo, come dimostra anche il fatto che dal 2000 al 2013 siano state dimezzate le risorse destinate al Ministero dedicato a questo tema - ha affermato Franceschini -. Ma non possiamo farci sfuggire le opportunità che ci offre l'era attuale: è finita la stagione in cui ogni Paese deve essere competitivo su tutto, oggi con la globalizzazione l'italia deve identificare il suo punto di forza e concentrare le energie su di esso. Due sono gli elementi su cui dobbiamo puntare per favorire la crescita economica: la tutela del patrimonio culturale e la valorizzazione dei talenti e dell'industria al lavoro perché esso possa continuare ad arricchirsi anche nella contemporaneità. Legato a doppio filo al tema della cultura vi è quello del turismo. Non è detto che gli stranieri vengano nel nostro Paese in primis per fruire dell'offerta culturale - ha sottolineato Franceschini -. Magari vi si recano per la moda o per il cibo e poi colgono l'occasione per immergersi nei luoghi simbolo della nostra cultura. Ebbene, noi eccelliamo in tutti questi settori e dobbiamo fare in modo che i viaggiatori possano vivere in Italia un'esperienza il più possibile piacevole. Un lavoro che deve essere fatto a due mani, da pubblico e privato, come ha tenuto a ribadire più volte il Ministro. E' indispensabile fare sistema per valorizzare le nostre peculiarità - ha affermato Franceschini -. Abbiamo destinato 300 milioni dei fondi europei al recupero del patrimonio culturale italiano e 114 alla promozione dell'industria della cultura, ma gli imprenditori devono fare la loro

parte, investendo in questo settore, dove l'esperienza manageriale non può che essere d'aiuto. D'altra parte, le potenzialità sono enormi: se da un lato, infatti, è vero che il turismo interno si è contratto, dall'altro bisogna tenere conto che quello internazionale è in aumento. Basti pensare che sono 100 milioni i cinesi che sono usciti almeno una volta dalla Cina, che tra 4 anni saranno 500 milioni e che l'italia si trova al primo posto tra le mete desiderate. Non è difficile intuire le potenzialità straordinarie per il nostro sistema economico. Eppure gli italiani, imprenditori ma non solo, sembrano non rendersene conto. Dobbiamo rieducare gli italiani a comprendere la bellezza in cui sono immersi, a partire dalle nuove generazioni, per le quali stiamo lanciando proprio a questo scopo delle iniziative ad hoc- ha dichiarato Franceschini -. E' assurdo che in un Paese come il nostro, ricchissimo dal punto di vista culturale, siano in calo la lettura e le presenze al cinema e a teatro. Dobbiamo smetterla di vedere soltanto ciò che funziona e riuscire a vedere il nostro Paese con gli occhi ammirati con cui lo guardano i viaggiatori alla loro prima visita, ha continuato il Ministro, concludendo con un appello agli operatori dell'advertising: Nelle campagne che realizzate mostrate le bellezze d'italia, alcuni scorci e luoghi sconosciuti. Una bella immagine in una campagna pubblicitaria vale più di mille parole in un convegno. Serena Piazzi

Reichlin: 'In corso una ripresa 'mediocre', in Cina e in India sta crescendo la nuova classe media globale' 1/7/2015 L'economista della London Business School, intervenuta all'assemblea annuale Upa, ha presentato una interessante relazione sulle caratteristiche distintive della ripresa economica mondiale e italiana. "Difficile fare previsioni di lungo periodo - ha dichiarato Rechlin -, quel che è certo è che il mondo sta invecchiando e che gli effetti dell'innovazione e delle nuove tecnologie sulla produttività non si sono ancora visti: due fenomeni che, considerando l'ammontare attuale del debito, non invitano all'ottimismo. Saranno ancora i mercati maturi a guidare la domanda e la 'migration' continuerà a essere il problema principale di questo secolo". "Gli economisti hanno una pessima reputazione e la sfera di cristallo spesso non funziona, perciò non prestate molta attenzione a quello che vi racconterò da questo palco". Lucrezia Reichlin (nella foto), economista della London Business School, ha scelto l'ironia in apertura del suo intervento all'assemblea annuale Upa, duranre il quale ha presentato una interessante relazione sulle caratteristiche distintive della ripresa economica mondiale e italiana. "Prima della grande crisi che ha investito l'economia mondiale nel 2008 c'erano una serie di fattori che alimentavano buone speranze negli addetti ai lavori e non: la globalizzazione, il progresso continuo della tecnologia, la deregulation - ha spiegato Reichlin -. Oggi il mondo, e i mercati finanziari in primis, sembrano essere tornati alla tranquillità di allora. Ma siamo sicuri che la recessione sia stata soltanto una parentesi?". "Secondo le previsioni del Fondo monetario, stiamo vivendo una crescita positiva ma mediocre - ha continuato l'economista -. Guardando ai consumi, si nota quest'anno una ripresa moderata, pari a circa il +1%, ma è molto difficile prevedere che cosa accadrà nel lungo periodo e in particolare quale sarà il tasso di crescita medio, anche perché c'è uno stock di debito molto elevato con cui fare i conti, sia in Europa che nei Paesi emergenti". C'è chi, come l'economista statunitense 'Larry' Summers, azzarda la definizione di 'grande stagnazione': la crisi, in estrema sintesi, non avrebbe fatto altro che accelerare il declino dei Paesi maturi. Declino dovuto principalmente a due differenti fenomeni: i trend demografici e l'assenza, almeno per il momento, di una correlazione diretta tra sviluppo delle nuove tecnologie e aumento della produttività. "Il mondo sta invecchiando, perché il declino della fertilità va di pari passo con il progresso - ha precisato Reichlin -. E siamo ancora all'inizio di questo fenomeno, basti pensare che nel 2050 il rapporto tra gli over 65 anni e le persone di età compresa tra 20 e 64 anni crescerà da 39 a 78. Certo, proprio il

fattore demografico ha determinato la crescita e il successo dei Paesi emergenti ma già in Cina e in Russia si sta registrando un rallentamento delle nascite e nel 2030/40 il fenomeno arriverà a toccare anche Brasile e India. Dunque il problema che si pone a questo punto è: chi pagherà il debito?". L'intervento dell'economista è stato anche l'occasione per una riflessione sulla distribuzione del reddito a livello mondiale. "Il reddito pro capite nei Paesi emergenti è ancora basso rispetto al nostro ed è quindi piuttosto ovvio che ci sia un elevato potenziale di crescita - ha affermato Reichlin -. Se gettiamo uno sguardo all'economia mondiale del 2050, dobbiamo immaginarci un mondo ancora dominato dagli Stati Uniti, al cui fianco però si troveranno Cina e India, Paesi dove in questo momento si sta sviluppando una classe media molto consistente". Proprio questa nuova classe media in futuro sarà la più dinamica sul fronte dei consumi, insieme naturalmente ai 'super ricchi', ovvero il 12% della popolazione negli Stati Uniti, il 3-6% in Regno Unito, Francia, Giappone e Germania, l'1% in Italia e l'1% nei Brics. "Il reddito medio continua a essere un fattore molto importante e, nonostante la maggior dinamicità della classe media globale, i mercati maturi avranno sempre un ruolo di primo piano dal punto di vista delle dimensioni della domanda - ha dichiarato Reichlin -. Non solo. Continueranno a essere meta del flusso migratorio da altre parti del mondo e in merito a questo mi sento di dire che la migration continuerà a essere il problema chiave del 21esimo secolo" Serena Piazzi

Fonte mediakey.tv 01 luglio 2015 Assemblea UPA 2015 La comunicazione torna a crescere Il mercato della comunicazione torna a crescere. A fine anno è prevista l attesa inversione con un segno più, e la previsione di UPA, ribadita dal presidente Sassoli de Bianchi, in apertura dell assemblea annuale, è che la crescita del 2015 si collocherà fra il +1% e il +2%. Con questa previsione Sassoli ha aperto la sua relazione davanti a una platea di oltre 900 persone, investitori, centri media, agenzie, giornalisti in un Teatro Strehler tutto esaurito. La seconda notizia nella relazione del Presidente è la proposta di quotazione in borsa dell Auditel entro il 2016. E il risultato di un lungo processo di innovazione ha detto Sassoli, promosso da UPA, e che ha portato all ingresso di Sky e Discovery nel Consiglio di amministrazione della società, e alla posizione di maggioranza della componente del mercato nello stesso consiglio. Ora per Auditel si tratta di fare un ulteriore passo verso la trasparenza e l indipendenza. Vogliamo fare di Auditel una casa di vetro, e cercheremo la formula migliore per tutelare gli equilibri volti all indipendenza. Nel frattempo Auditel sta realizzando un superpanel costituito da 15.600 famiglie, l Italia è il primo paese al mondo a realizzare un tale progetto, con l obiettivo di rispondere alla estrema frammentazione degli ascolti televisivi, e al crescente bisogno di analisi molto dettagliate. A giugno 2016 il superpanel sarà integralmente operativo. Sassoli ha anche annunciato un nuovo progetto di UPA nell ambito delle sponsorizzazioni culturali: upaperlacultura.org. Il patrimonio artistico italiano ha bisogno di una nuova figura, l attrattore di investimenti ha

spiegato il presidente dell UPA, il bonus fiscale varato dal governo va in questa direzione. Upaperlacultura.org sarà un portale in cui far confluire le proposte di sopraintendenze, musei, parchi archeologici, teatri. Dalle survey interne fra le aziende emerge che c è propensione verso questi investimenti. Per i temi della banda larga e della riforma Rai, su cui nelle relazioni degli anni precedenti Upa aveva sempre lanciato sollecitazioni e proposte, quest anno Sassoli ha commentato sembra tutto fermo, siamo al palo. L Italia è ferma al 91 posto per velocità di connessione, e il 30% della popolazione non è connessa. Dopo la relazione del presidente Sassoli, è intervenuto Guido Barilla, Presidente di Barilla, intervistato da Andrea Cabrini di Class Cnbc, che ha sottolineato come l Italia ha il potenziale per farcela, ma le nostre imprese si devono adeguare per poter affrontare i cambiamenti sociali, economici e ambientali cui stiamo andando incontro. E l economista, della London Business School, Lucrezia Reichlin, che ha svolto una interessante relazione sulle caratteristiche distintive della ripresa economica mondiale e italiana. Ha chiuso l Assemblea il Ministro per i beni culturali Dario Franceschini, che ha esortato gli imprenditori a investire sulla cultura, utilizzando l opportunità dell art bonus, messo a disposizione dal governo, come il migliore incentivo fiscale in Europa per gli investimenti culturali. L Assemblea dell Upa ha avuto anche quest anno i caratteri della performance teatrale, con la scenografia e la regia dell evento a cura del Piccolo Teatro, la performance dell attrice Elena Ghiaurov, e degli artisti della scuola d arte contemporanea Vertigo di Torino.

Fonte finanza.com Assemblea UPA 2015: il mercato della comunicazione torna a crescere 1 luglio 2015-11:47 Il 2015 per il mercato della comunicazione potrebbe rappresentare un anno di svolta. Dopo diversi anni di crisi, a fine anno il settore dovrebbe infatti tornare a crescere. Questa la previsione di UPA ribadita in apertura dell assemblea annuale dal presidente Sassoli de Bianchi. Secondo le stime dell Associazione la crescita del 2015 si dovrebbe collocare tra il +1% e il +2%. La seconda notizia nella relazione del Presidente è la proposta di quotazione in borsa dell Auditel entro il 2016. E il risultato di un lungo processo di innovazione ha detto Sassoli, promosso da UPA, e che ha portato all ingresso di Sky e Discovery nel Consiglio di amministrazione della società, e alla posizione di maggioranza della componente del mercato nello stesso consiglio. Ora per Auditel si tratta di fare un ulteriore passo verso la trasparenza e l indipendenza. Vogliamo fare di Auditel una casa di vetro, e cercheremo la formula migliore per tutelare gli equilibri volti all indipendenza. Nel frattempo Auditel sta realizzando un superpanel costituito da 15.600 famiglie, l Italia è il primo paese al mondo a realizzare un tale progetto, con l obiettivo di rispondere alla estrema frammentazione degli ascolti televisivi, e al crescente bisogno di analisi molto dettagliate. A giugno 2016 il superpanel sarà integralmente operativo. Sassoli ha anche annunciato un nuovo progetto di UPA nell ambito delle sponsorizzazioni culturali: upaperlacultura.org. Il patrimonio artistico italiano ha bisogno di una nuova figura, l attrattore di investimenti ha spiegato il presidente dell UPA, il bonus fiscale varato dal governo va in questa direzione. Upaperlacultura.org sarà un portale in cui far confluire le proposte di sopraintendenze, musei, parchi archeologici, teatri. Dalle survey interne fra le aziende emerge che c è propensione verso questi investimenti. Per i temi della banda larga e della riforma Rai, su cui nelle relazioni degli anni precedenti Upa aveva sempre lanciato sollecitazioni e proposte, quest anno Sassoli ha commentato sembra tutto fermo, siamo al palo. L Italia è ferma al 91 posto per velocità di connessione, e il 30% della popolazione non è connessa. Dopo la relazione del presidente Sassoli, è intervenuto Guido Barilla, Presidente di Barilla, che ha sottolineato come l Italia ha il potenziale per farcela, ma le nostre imprese si devono adeguare per poter affrontare i cambiamenti sociali, economici e ambientali cui stiamo andando incontro. L economista, della London Business School, Lucrezia Reichlin, che ha svolto una interessante relazione sulle caratteristiche distintive della ripresa economica mondiale e italiana. Ha chiuso l Assemblea il Ministro per i beni culturali Dario Franceschini, che ha esortato gli imprenditori a investire sulla cultura, utilizzando l opportunità dell art bonus, messo a disposizione dal governo, come il migliore incentivo fiscale in Europa per gli investimenti culturali.

Fonte primaonline.it 01 luglio 2015 18:35 Lodovico Passerin d Entreves e Andrea Imperiali nominati vicepresidenti dell Upa Il consiglio direttivo dell Upa al termine dell assemblea annuale dei soci, tenutasi nel pomeriggio al Teatro Strehler a Milano, oltre ad approvare l ingresso di nuovi soci, ha nominato i due vice presidenti, Lodovico Passerin d Entreves (Gruppo FCA) e Andrea Imperiali (Pirelli), e il comitato di presidenza, composto dal presidente Lorenzo Sassoli de Bianchi, dai due vice presidenti e da Cristina Scocchia, Michele Bauli, Giuseppe Lavazza, Vittorio Meloni e Valerio Di Natale. Sono stati nominati inoltre i presidenti delle commissioni: Valerio Di Natale per la Commissione Mezzi e Cinzia Gaeta per la Commissione giuridica. Tesoriere dell UPA è stata nominata Debora Paglieri