Questo intervento è possibile quando la mastectomia, a seconda della tecnica utilizzata, consenta di rispettare completamente od in parte la cute della mammella, evitando un ulteriore mutilazione estetica del seno e riducendo così l impatto psicologico negativo, senza aumentare il rischio di recidiva locale. Il rivestimento cutaneo, unitamente ad una riduzione delle cicatrici residue, consente di effettuare una ricostruzione immediata della mammella mediante inserimento di un impianto protesico che, per forma e dimensioni, sarà il più possibile simile alla mammella controlaterale. L intervento consiste nella inserzione di una protesi anatomica in una tasca sottomuscolare, preventivamente allestita tra il muscolo grande pettorale ed il muscolo serrato anteriore. Questa tecnica trova primaria indicazione nelle pazienti con mammelle di dimensione mediogrande con: - buon trofismo cutaneo; - buon trofismo muscolare; - in assenza di pregressi trattamenti radianti. Per quanto riguarda l intervento chirurgico e le possibili complicanze ho avuto informazioni complete inerenti: la tecnica dell intervento; l anestesia generale (narcosi); il decorso postoperatorio (che potrebbe comportare un certo disagio, nei primi giorni, dovuto alla dolenzia, alla tensione tessutale e alla possibilità di un rialzo termico); la terapia farmacologica (antibiotici, antinfiammatori, analgesici, e quei farmaci che, a seconda dei casi, si rendano necessari); 1
l evoluzione del periodo post-operatorio (risoluzione dell edema e di eventuali ecchimosi dopo due settimane, ripresa di movimento agile delle braccia dopo due settimane, di praticare attività sportiva dopo 4-6 settimane, con variabilità individuale dei tempi); l entità del risultato (che sarà proporzionato sia alla qualità dei tessuti che alla conformazione e alle condizioni antecedenti all intervento) potrebbe non essere quello atteso dalla paziente concordato durante le visite precedenti; le complicanze specifiche: o sierosità prolungata nelle settimane seguenti l intervento (da 3 a 10 giorni circa); o traumatismi delle fibre nervose con parestesie e anestesie localizzate (disturbi occasionali della sensibilità della cute di durata variabile da due a sei-dodici mesi); o ematomi (accumulo localizzato di liquido ematico nello spazio periprotesico o sottocutaneo nel 3% dei casi); o reazione capsulare che può determinare la contrattura della protesi, ossia la deformazione per indurimento, con eventuale dislocazione e dolorabilità nel 18-22% delle pazienti, secondo quanto riportato in letteratura. Tali complicanze potrebbero richiedere interventi supplementari anche chirurgici, dal semplice drenaggio di sierosità ed ematomi, alla capsulectomia, alla rimozione della protesi ed eventuale sostituzione della stessa); la possibile infezione della ferita chirurgica (2.8%-15%); il possibile ritardo di guarigione delle ferite, più frequente in presenza di fattori di rischio quali l attitudine al tabagismo, diabete (più del 50% in questi soggetti); la qualità delle cicatrici chirurgiche (che può variare molto da una persona all altra e che non è in nessun modo prevedibile); 2
la necessità di dover apporre al termine dell intervento uno o più drenaggi che possono essere lasciati in sede per un periodo variabile da caso a caso e che possono, una volta rimosso/i, causare un esito cicatriziale, solitamente di modesta entità; l alto rischio di complicanze, come una brutta cicatrizzazione, la necrosi dei lembi cutanei e l infezione e diastasi (apertura) delle ferite in pazienti fumatori, diabetici, con alterazioni vascolari e tutte quelle patologie che possono compromettere l intervento e l esito finale. La sottoscritta è stata informata in modo chiaro e comprensibile circa tutti i rischi generici e specifici, anche se marginali, riguardanti sia la preparazione che l esecuzione dell intervento chirurgico tra cui morte, embolia, cecità, lesioni nervose (paralisi, paresi, parestesie), infezioni locali e generalizzate, emorragie, necrosi tessutali. Ricevo il presente consenso dopo averlo discusso e compreso con il dott., in data 3
La sottoscritta, nata il residente in, in possesso della facoltà di intendere e di volere, edotta ed informata in modo chiaro e corretto, CHIEDE di essere sottoposta ad intervento chirurgico di RICOSTRUZIONE IMMEDIATA CON PROTESI dopo: mastectomia SKIN SPARING destra / sinistra mastectomia NAC SPARING destra / sinistra mastectomia SKIN REDUCING destra / sinistra. L intervento e le possibili conseguenze, anche indipendenti dalla buona esecuzione mi è stato descritto nei minimi particolari dal dott, anche grazie all ausilio dei disegni presenti in questo documento, sono consapevole del fatto che in seguito a tale procedura resteranno cicatrici. Sono consapevole che dopo l intervento potrebbe risultare una asimmetria delle mammelle e che per ottenerla potrebbero rendersi necessari ulteriori interventi chirurgici. Sono stata altresì messa al corrente che il chirurgo non può garantirmi né promettermi di raggiungere alcun particolare risultato, ma di operare in modo corretto, sia dal punto di vista tecnico che scientifico, secondo perizia, prudenza e diligenza. ACCONSENTO ad essere cine-fotografata prima, durante e dopo l intervento, a scopo di documentazione clinica, che il chirurgo si impegna ad usare solo in contesto scientifico e con assoluta garanzia di anonimato. 4
La sottoscritta acquisite le informazioni di cui all art.13 della legge 675/96, per quanto riguarda il trattamento dei propri dati personali: ACCONSENTE NEGA IL CONSENSO per la comunicazione a fini di archiviazione, conservazione e trattamento della documentazione sanitaria. Le persone da me designate a ricevere notizie concernenti il mio stato di salute tramite il medico di reparto e/o responsabile sono le seguenti: 1. 2. Data Firma del/i Medico/i Firma della paziente Firma di eventuali presenti 5
VADEMECUM per la paziente candidata ad intervento chirurgico di ricostruzione immediata con protesi dopo mastectomia. PRIMA DELL INTERVENTO informare il chirurgo di qualsiasi eventuale trattamento con farmaci (soprattutto cortisonici, contraccettivi, antipertensivi, cardioattivi, anticoagulanti, ipoglicemizzanti, antibiotici, tranquillanti, sonniferi, eccitanti, ecc.); sospendere l assunzione di medicinali contenenti acido acetilsalicilico (es. Alka seltzer, Ascriptin, Aspirina, Bufferin, Cemerit, Vivin C, ecc.); eliminare o ridurre il fumo almeno una settimana prima dell intervento; segnalare immediatamente l insorgenza di raffreddore, mal di gola, tosse, malattie della pelle; procurarsi un reggiseno in tessuto elastico, di misura adeguata al nuovo volume del seno. ALLA VIGILIA DELL INTERVENTO praticare un accurato bagno di pulizia completo, rimuovere lo smalto dalle unghie delle mani e dei piedi, depilare le ascelle. IL GIORNO DELL INTERVENTO mantenere rigorosamente il digiuno se l intervento è praticato in narcosi e indossare un indumento da notte completamente apribile sul davanti con maniche molto comode. 6
DOPO L INTERVENTO alla dimissione farsi accompagnare a casa in automobile; cercare di non utilizzare i muscoli pettorali e quindi non forzare sulle braccia per alzarsi dal letto; per una settimana indossare il reggiseno prescritto dal medico, senza mai toglierlo. Per almeno due giorni non fumare, evitare colpi di tosse e quindi possibili sanguinamenti; è consentita una cauta ripresa della attività sessuale non prima di 7 giorni; per almeno 2 settimane non compiere movimenti con le braccia e non sollevare pesi; è possibile praticare una doccia di pulizia solo dopo la rimozine dei punti; eventuali attività sportive possono essere riprese dopo un mese; per almeno un mese non dormire in posizione prona ed evitare l esposizione diretta la sole o al calore intenso (es. sauna, lampada UVA); per almeno una settimana non guidare l automobile. Assumere i farmaci prescritti all atto della dimissione, normalmente per l antidolorifico si consiglia quello che lo stesso paziente di norma regola assume con maggior efficacia propedeutica. i drenaggi saranno svuotati dalla paziente tutte le mattine alla stessa ora quantificando il siero prodotto fino al giorno della prima medicazione con il chirurgo. Le modalità per lo svuotamento dei drenaggi saranno spiegate dal personale infermieristico dell Istituto. la ferita chirurgica non deve essere bagnata per almeno una settimana, salvo indicazione medica, in quanto potrebbero subentrare fenomeni di infezione e diastasi cioè apertura della soluzione di continuo (ferita). Al minimo dubbio di un andamento anormale del periodo postoperatorio o per qualsiasi altro problema inerente l intervento, consultate senza esitazione il Vostro chirurgo. 7