NOTIZIARIO GRUPPO MINERALOGICO "AUSER" CECINA (LI) Discarica Miniera di Rame di Caporciano Montecatini Val di Cecina (Pisa) 11 Ottobre 2005 Ritorna alla luce, grazie ad una frana, un frammento di storia: un tratto del binario usato per lo scarico dello sterile Anno 3 - n 8 (Aprile/Giugno 2006) II Edizione
Gruppo Mineralogico "AUSER" SOMMARIO Anno 3 N 8 Capitolo Articolo: Foto: Ghilli Giuliano Guarguagli Massimo Marchi Carlo G.AUSER-Cecina Pag. Notiziario trimestrale a cura del Gruppo Mineralogico "AUSER" di Cecina (Li) Aprile/Giugno 2006 Per ricevere i numeri del Notiziario e per inviare eventuali articoli scrivere a : La Miniera di Rame di Caporciano Montecatini V.C. (Pisa) 1 Notizie storiche 1 Interno della miniera 4 Cartografia della miniera 5 I Minerali 6 Attività del Gruppo 15 Manifestazioni 16 Curiosità mineralogiche 17 Scala di Mohs 18 GRUPPO MINERALOGICO "AUSER" Casella Postale, 153-57023 Cecina (Li) tel. 0586/632112 - fax 0586/632433 Si ringraziano per la collaborazione: Tutti i Soci del G. M. "AUSER" e chiunque voglia darci una mano alla pubblicazione del Notiziario Foto copertina: Pozzo Alfredo Foto: Massimo Guarguagli Bibliografia: Comunità Montana dell'alta Val di Cecina (2003) "Geologia, Mineralogia, Aspetti Minerari" Marrucci A.; Nannoni R. (2003): "Tesori Sepolti", 45-49 Comunità Montana dell'alta Val di Cecina A. Mottana R. Crespi G. Liborio (1981): Minerali e rocce Mondadori: ed. Marzo 2006 (Stampato in proprio)
La Miniera di Rame di Caporciano - Montecatini Val di Cecina (Pisa) - NOTIZIE STORICHE Dati certi sulle origini di questa gloriosa Miniera non sono storicamente registrati: alcune notizie dovute alla tradizione datano la sua esistenza sin dal tempo degli Etruschi prima e dei Romani poi. Le notizie certe che si hanno di questa miniera risalgono ai tempi della Repubblica Fiorentina quando i lavori intrapresi dettero un impulso direi favorevole all estrazione di questo importante metallo. Nel 1469 un orefice fiorentino fece diversi tentativi di estrazione poi abbandonati e quindi ripresi nel 1562. Il Gran duca di Toscana Cosimo 1 fece intraprender e nuove ricerche proseguite in seguito dai suoi figli Francesco e Ferdinando fino al 1630 anno in cui cessarono a causa di una terribile pestilenza che decimò buona parte del contado Volterrano. I lavori, ripresi nel 1636 con la prospettiva di riaprire le precedenti escavazioni, furono ben presto abbandonati per la morte di molti operai deceduti a causa della completa mancanza di organizzazione ed al poco ordine con cui questi venivano effettuati. Dalle annotazioni del dott. Targioni Tozzetti sappiamo che una società di Livorno tentò di riprendere i lavori ma con scarsa fortuna per cui non ebbe lunga vita. La miniera, dopo queste vicende, venne chiusa ed abbandonata sino al 1827 anno in cui fu riaperta dal sig. Luigi Porte il quale, legatosi ai signori Giacomo Leblanc e Sebastiano Kleiber, formò la società di Industria Mineraria che intraprese la coltivazione mineraria fino l anno 1836 quando questa società si sciolse e l impresa passò ai fratelli Orazio e Alfredo Hal ed a Francesco Giuseppe Sloane. Questa nuova società proseguì nello sfruttamento minerario impiegando nuovi e moderni mezzi sotto la direzione tecnica dell ingegnere Augusto Schneider. Nel 1873, dopo la morte del maggior azionista F. G. Sloane, la miniera passò al Conte Demetrio Boutourline. Morto il Conte nel 1879 la consorte proseguì sino al 1883 data in cui la miniera passò (cioè la parte maggiore) al Commendator G.B. Serpieri, questi continuò fino al mese di Aprile del 1888 quando la miniera passa ad una società col titolo di "Società Anonima delle Miniere di Montecatini", con capitale di 2.000.000 di lire italiane. Questa nuova Società riuscì a trovare ottimi filoni di minerale al 30% di Rame puro. Nel 1866 la quantità di minerale estratto raggiunse le 37.416 t. Questa miniera fu produttiva con fortune alterne e venne definitivamente chiusa nei primi anni del 900 anche se, tra gli anni 1957-1959, vennero fatte nuove ricerche a seguito delle quali, visti i risultati negativi, fu decretata,il 24 Aprile 1963, la definitiva chiusura mineraria. I minerali che vi si trovavano erano: Rame nativo, Calcopirite, Bornite, Calcocite o Calcosina, Covellina, Marcasite, Pirite, Erubescite di cui, queste ultime tre varietà, insieme a Malachite, Azzurrite e Datolite, interessanti solo a livello collezionistico. Attualmente sono in corso lavori di consolidamento e messa in sicurezza per riaprire al pubblico le strutture di superficie del "Pozzo Alfredo", lavori facenti parte del progetto per il costituendo museo presso la "Miniera di Caporciano" mentre è da circa due anni che nel castello di Montecatini, nel "Palazzo Pretorio", è stato aperto un piccolo museo storico della miniera dove il sottoscritto, coadiuvato dal Dott. Roberto Nannoni, ha curato, per quanto possibile, la parte mineralogica della miniera e di tutti gli altri minerali reperiti e reperibili nel territorio della "Comunità Montana Alta Val di Cecina" (Volterra, Montecatini V.C., Pomarance, Monteverdi M.mo). Sarebbe opportuno descrivere la storia di questa miniera molto più accuratamente ma dobbiamo, per mancanza di spazio, fare una brevissima sintesi di quanto effettivamente ci sarebbe da illustrare del corso di tutta la sua travagliata storia. 1 2
INTERNO DELLA MINIERA Fig.: 1-2 - Miniera di Rame di Caporciano Montecatini V.C. (Pisa) Panoramica della discarica (Ottobre 2005) (foto Guarguagli M.) 3 Fig.: 3-4 Gallerie minerarie (foto Guarguagli M. - Agosto 2004) 4
CARTOGRAFIA DELLA MINIERA I MINERALI Datolite (Nesosilicato di Calcio borifero) CaB(SiO 4 ) (OH) Cristallizza nel sistema monoclino. Si presenta in cristalli di abito vario, tozzi o tabulari, assai ricchi di facce. Colore trasparente, bianco, verdolino, gialliccio con lucentezza vitrea passante alla grassa. Fig.: 7 Datolite e Analcime crist. magg. 0,5x0,2 cm. (coll. e foto Marchi C.) Fig.: 5 6 Profili geologici della miniera (foto Marchi C. - coll. Ghilli G..) 5 6
Calcopirite (Solfuro di Rame e Ferro) CuFeS 2 Cristallizza nel sistema tetragonale. Si presenta, quando in cristalli, in abito tetraedrico, spesso con facce striate, generalmente in concrezioni massicce compatte. Colore giallo - ottone, rossiccio, talvolta iridescente. Malachite (Carbonato basico di Rame) - Cu 2 (CO 3 ) (OH) 2 Cristallizza nel sistema monoclino, classe prismatica. Rarissima in cristalli, generalmente si presenta in masse compatte, con zonature concentriche, in concentrazioni mammellonari reniformi, in incrostazioni, talora in formazioni stalattitiche. Colore verde intenso. Fig.: 8 - Calcopirite: nodulo di 4x5 cm. Fig.: 9 Malachite: sferule 0,3 mm. 7 8
Rame nativo Cu Cristallizza nel sistema monometrico. Si trova generalmente in forme irregolari, arborescenti, filiformi talvolta in cristalli cubici. Colore rosso - rame sulla superficie fresca, rosso - bruno se alterato. Rame nativo Cu Fig.: 11 - Rame nativo 4x1,5 cm. (coll. e foto Marchi C.) Fig.: 10 Rame nativo su Caporcianite crist. 2x1 cm. Fig.: 12 - Rame nativo su caporcianite (foto Marchi C. - coll. Ghilli G.) 9 10
Calcocite (Solfuro di Rame) - Cu 2S X cristallizza nel sistema rombico sotto 103 C. Y c ristallizza nel sistema esagonale sopra 103 C. Si presenta in tozzi fragili cristalli prismatici, oppure in masse compatte. Colore grigio scuro, nero acciaio con frequenti iridescenze azzurre: lucentezza metallica. Calcopirite (Solfuro di Rame e Ferro) - Cu 2S (Fe,Cu)S Fig.: 13 Calcocite: nodulo di 5,5x6 cm. Fig.: 15 - Calcopirite: campione 10x3 cm. (foto Marchi C. - coll. Ghilli G.) Fig.: 14 Bornite: nodulo di 5x5 cm. 11 12
Rame nativo Bornite (Solfuro di Rame e Ferro) - Cu 2S (Fe,Cu)S Cristallizza nel sistema monometrico. Si presenta in masse compatte, granulari, massicce; raramente in cristalli cubici rombododecaedrici, talvolta con facce ricurve. Colore rosso - rame con iridescenze azzurrine Fig.: 17 - Nodulo di Bornite, notare il colore brillante sulla frattura fresca. Fig.: 16 - Rame nativo su caporcianite crist. magg. 3x1,5 cm. (foto Marchi C. - coll. Ghilli G.) Fig.: 18 - Bornite nodulo 6x5 cm. dopo la pulitura 13 14
Attività del Gruppo Manifestazioni 1 corso di Mineralogia svoltosi, dal 20 Gennaio al 10 Marzo 2006, presso la sede del Gruppo Mineralogico. Imola (Bo) 1-2 Aprile 2006 B/S Info Luca Loreti tel. 0542/35339 Certaldo (Fi) 22-23 Aprile 2006 B/S Info Marco Campani tel. 0577989027 Montecchio Magg. (Vi) 23 aprile 2006 B/S Info Andrea Checchi tel. 3487978505 Bolzano 28 Aprile 1 Maggio 2006 B/S Info Dr. Daniel Lorenz tel. 0471/273328 Genova 13-14 Maggio 2006 Mostra Info www.genovamineralshow.com Parma 14 maggio 2006 S Info Christian Mavris tel. 3285417850 Foto dei partecipanti al corso (foto Autori) Verona 19-21 Maggio 2006 Mostra Info A.G.M.V. tel. 045/522492 Soave (Vr) 28 maggio 2006 S Info Roberto Gutoni tel. 045/918390 Pisa 10-11 Giugno 2006 B/S Info Leda Pagni Giannettoni tel. 050/562265 15 16
Curiosità Mineralogiche Scala di Mohs 1 Talco Scalfibile con l'unghia Argento 2 Gesso Scalfibile con l'unghia 3 Calcite Scalfibile con una monete di rame L Argento in Italia è abbastanza raro: si è rinvenuto in riccioli filiformi nel piccolo giacimento piombifero presso Boarezzo in provincia di Varese ed è presente nella miniera di Monteneve (Bz) nonchè dentro la limonite di Libiola presso Sestri Levante (Ge). Tuttavia il territorio migliore rimane la Sardegna: a Muravera (miniera di Baccu Arrodas) a San Vito (miniere di Monte Narba e Giovanni Bonu) ed a Villaputzu (presso s'acqua Arrubia), tutte località del Sarrabus. Grandi cristalli sono stati trovati negli Stati Uniti (blocco d'argento di 1350 kg. nel sud dell Arizona) e nel Canada (blocco di 612 kg. a Cabalt) inoltre dei bei cristalli dendritici e filamentosi provengono dai grandi giacimenti di Kongsberg (Norvegia). Altre località celebri sono Freiberg (Germania) e San Luis Potosì (Messico). Molto abbondante, ma non ben cristallizzato, è l argento trovato a Chaharcillo (Bolivia), Broken Hill (Australia) ed a Red Beds in Colorado (USA): i blocchi di maggiori dimensioni provengono appunto da Aspen, da cui ne fu estratto uno di 380 kg. La produzione maggiore si è avuta, però, dalla miniera di Guanajuato (Messico): circa 500 miliardi prodotti dal 1500 ad oggi. 4 Fluorite Scalfibile con un coltello 5 Apatite Scalfibile con un coltello 6 Ortoclasio Scalfibile con una lima d'acciaio 7 Quarzo Scalfisce il vetro 8 Topazio Scalfisce facilmente il quarzo 9 Corindone Scalfisce facilmente il topazio 10 Diamante Non è scalfibile All'inizio del secolo scorso, il mineralogista viennese Friedrich Mohs mise a punto una scala delle durezze (detta appunto Scala di Mohs) da uno a 10 usata ancora oggi tra i collezionisti. Ognuno dei minerali di riferimento citati scalfisce quello di durezza inferiore e viene a sua volta scalfito da quello di durezza superiore. I minerali aventi durezza 1-2 sono considerati teneri, quelli con durezza da 3 a 6 sono mediamente duri e quelli che superano 6 sono ritenuti duri. Nel caso di minerali con durezza tra 8 e 10 si parla di gemme preziose, in quanto molte gemme, hanno una durezza compresa in quest'ambito. 17 18