Il termovalorizzatore del territorio di Rimini

Documenti analoghi
Il termovalorizzatore del territorio di Ferrara

Il termovalorizzatore del territorio di Modena

Il termovalorizzatore del territorio di Forlì

Termovalorizzatore di Coriano

TERMO VALORIZZATORE CORTEOLONA

NUOVO IMPIANTO DI TERMOVALORIZZAZIONE RIFIUTI DI MODENA ANALISI DELLE SCELTE TECNOLOGICHE ADOTTATE

TERMO VALORIZZATORE BERGAMO

TERMO VALORIZZATORE BERGAMO

TERMO VALORIZZATORE SILLA 2 MILANO

Il termovalorizzatore. Silla 2. Silla 2

TERMO VALORIZZATORE FILAGO

IL MONITORAGGIO AMBIENTALE NEL PROCESSO AUTORIZZATIVO AGLI IMPIANTI DI INCENERIMENTO

Il termovalorizzatore del territorio di Bologna

IL NUOVO INCENERITORE TERMOVALORIZZATORE DEL FRULLO

IL TERMOVALORIZZATORE DI MODENA RISTRUTTURAZIONE DELLA 3^ LINEA ASPETTI CONOSCITIVI Provincia di Modena

Provincia di Reggio Calabria

TERMO UTILIZZATORE BRESCIA

TERMO UTILIZZATORE BRESCIA

FASE Trasferimento competenze in merito al campionamento delle emissioni convogliate: esecuzione del campionamento al termovalorizzatore FEA

Dati dimensionali impianto Stato attuale e originale

Il Termovalorizzatore Silla 2

Impatto ambientale delle emissioni dei termovalorizzatori: Il caso dell impianto di Acerra

L alternativa energetica possibile

L alternativa energetica possibile

Centro studi MatER Materia & Energia da Rifiuti. Impianto di termovalorizzazione di Padova. Relazione della presentazione e della visita tecnica

REA Dalmine SpA I M P I A N T O I.T.R. NOY 400 T E R M O V A L O R I Z Z A Z I O N E D A L M I N E

APPIA ENERGY MARCEGAGLIA. energy

Impianto di termovalorizzazione di Bolzano

LCA a supporto della progettazione: la terza linea del termovalorizzatore di Padova

Corso di Pianificazione Energetica prof. ing. Francesco Asdrubali a.a

E N E R G I A E L E T T R I C A E T E R M I C A

Rapporto di funzionameno dell'impianto di termovalorizzazione rifiuti HERAMBIENTE S.p.A. (Inceneritore) di Modena

Comune di Riccione Commissione i consiliare

Caso studio: L impianto di gassificazione di Malagrotta

I M P I A N TO D I R E C U P E R O ACIDI SOLFORICI Reflui pericolosi e non pericolosi

TERMO VALORIZZATORE ACERRA

A2A AMBIENTE S.p.A. IMPIANTO DI TERMOVALORIZZAZIONE RIFIUTI SILLA 2. Milano, 20/03/2017

I M P I A N T I D I I N C E N E R I M E N T O

IMPIANTI DI TERMOVALORIZZAZIONE RIFIUTI NON PERICOLOSI

Partiamo dalla problematica concreta

Il recupero energetico derivante dalla raccolta dei rifiuti urbani: la termovalorizzazione e il compostaggio anaerobico

RAPPORTO AMBIENTALE 1 semestre 2008

Riferimenti. Dati Documento. Valutazione di Impatto Ambientale Preparato Verificato Approvato Approvazione Cliente

Nel anno di entrata in. Rifiuti ospedalieri trattati (t) Fanghi (t)

TERMOUTILIZZATORE DI BRESCIA

Le centrali a combustibile

Dati rilevati da FEA sulle misure in continuo delle emissioni del Termovalorizzatore. elaborazioni ARPA Servizio Territoriale

Termovalorizzatori di rifiuti: produzione di energia e performance ambientali

Amsa S.p.A. Amsa S.p.a. Termovalorizzatore di Milano bilancio energia e prestazioni ambientali. Viterbo, 24 settembre 2008

Stabilimento di Ferrera Erbognone

I recuperi energetici e i livelli emissivi nel trattamento termico dei rifiuti urbani

Studio Dell Acqua Bellavitis. Termovalorizzazione: impianti di nuova generazione Il progetto di monte Scarpino

Norme tecniche e valori limite di emissione per gli impianti di coincenerimento

REPORT MENSILE IMPIANTO. Gennaio 2019

Rimini, 08/11/2013 2G Italia: efficienza elettrica ed emissioni

Il ciclo integrato della gestione dei rifiuti (raccolta, riciclo, recupero e smaltimento): situazione e prospettive

A T O R. Provincia di Torino. Tecnologie per la valorizzazione energetica dei rifiuti urbani ed assimilabili. la pirolisi lenta a bassa temperatura

IL PUNTO DI UN GESTORE IPPC: CRITICITA NELL APPLICAZIONE DEL PMC Seminario Tecnico Stabilimenti IPPC: Autorizzazioni Integrate Ambientali (AIA),

TERMOVALORIZZATORE DI MONTALE

IMPIANTO ALIMENTATO CON BIOMASSA VEGETALE 1 MWe

Energia, ambiente e termovalorizzatori

Il controllo del biogas e delle emissioni del motore

CENTRALE DI PRESENZANO. Modifica impiantistica installazione sistema di abbattimento catalitico (SCR).

Gioia Tauro 5 luglio 2007

Trattamento e valorizzazione dei rifiuti e del CDR. Produzione di Energia Elettrica nel termovalorizzatore di Venezia

Dati rilevati da FEA sulle misure in continuo delle emissioni del Termovalorizzatore. elaborazioni ARPA Servizio Territoriale

A2A Ambiente S.p.a. Impianto di termovalorizzazione rifiuti Silla2. Incontro con Comitato Tecnico Scientifico Milano, 13 giugno 2017

ELABORATO 1 Introduzione

Reggio Calabria, 05/07/2007

La valorizzazione energetica dei rifiuti solidi urbani Udine 21 marzo 2003

CORSO DI INGEGNERIA SANITARIA-AMBIENTALE

ARPA Emilia-Romagna. Adeguamento tecnologico della rete regionale di monitoraggio della qualità dell aria - Fase 1

REPORT MENSILE IMPIANTO. Maggio 2017

DALL ECOBUILDING AL DISTRETTO ENERGETICO: RICERCA E GOVERNANCE VERSO NUOVI MODELLI DI SVILUPPO

TECNOLOGIE DISPONIBILI PER L UTILIZZO ECOCOMPATIBILE DEL CARBONE. Rosa Domenichini/Silvio Arienti Foster Wheeler Italiana Power Division

TRATTAMENTO DI NO X DA GAS DI SCARICO: CONFRONTO TRA LE TECNICHE SCR E SNCR

PROGETTO DI AGGIORNAMENTO TECNOLOGICO DELLA CENTRALE DI PRESENZANO REPORT DI CALCOLO EMISSIONI IN ATMOSFERA

La composizione media del coke è la seguente: 90% di carbonio 1% di materie volatili 1% di zolfo 8% di ceneri

L incenerimento come sistema complementare per lo smaltimento dei rifiuti

REPORT MENSILE IMPIANTO. Gennaio 2017

IL RECUPERO ENERGETICO DA RIFIUTI URBANI IN ITALIA

Dati rilevati da FEA sulle misure in continuo delle emissioni del Termovalorizzatore. elaborazioni ARPA Servizio Territoriale

REPORT MENSILE IMPIANTO. Dicembre 2018

La nostra esperienza in Puglia

REPORT MENSILE IMPIANTO. Maggio 2015

Inquinamento ARIA. Inquinamento ARIA. Inquinamento ARIA. Inquinamento ARIA

REPORT MENSILE IMPIANTO. Ottobre 2017

VALORIZZAZIONE ENERGETICA DEI RIFIUTI: NUOVE SOLUZIONI

con potenza di 200 kwe Sintesi non tecnica

1. PREMESSA PROGETTO DEFINITIVO. Via Giacomo Puccini, 8/10. Page : 1/6. Numero del documento

La spinta di EMAS verso l eco-innovazione

Le tecnologie di trattamento, recupero e smaltimento.

TESI DI LAUREA TRATTAMENTO DI CORRENTI GASSOSE CONTENENTI SO2 MEDIANTE IMPIANTI DI LAVAGGIO A UMIDO. matricola N49/324

SPECIFICHE DEL SISTEMA

IMPIANTO DI SEPARAZIONE DEL SECCO

ECOWATT VIDARDO PRODUTTORE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI

Transcript:

Il termovalorizzatore del territorio di Rimini

Il termovalorizzatore del territorio di Rimini Cos è la termovalorizzazione Realizzato nel 2010 secondo le più moderne tecnologie e ubicato nel Comune di Coriano, l impianto lavora nel pieno rispetto dei limiti ambientali fissati dalle leggi italiane e dall Unione Europea. L attento controllo delle emissioni, i processi di abbattimento dei fumi, l utilizzo di un moderno sistema di cogenerazione sono alcune delle principali caratteristiche di avanguardia di questo termovalorizzatore. Con il termine termovalorizzazione si indica il processo di incenerimento di rifiuti che valorizza il contenuto energetico di un prodotto di scarto (i rifiuti) attraverso la sua combustione. Il calore sviluppato durante la combustione, in analogia a tutti gli altri impianti termici che utilizzano combustibili fossili, è utilizzato per produrre energia elettrica che viene immessa nella rete nazionale. Una parte del calore prodotto dalla combustione dei rifiuti, attraverso il vapore prodotto in bassa pressione, viene utilizzato dal limitrofo impianto di essiccamento fanghi. L impianto nasce predisposto per la contestuale produzione di calore che, appena disponibile la rete di teleriscaldamento, verrà erogato alla zona produttiva limitrofa. La produzione da un prodotto di scarto di energia elettrica e calore consente di ridurre l impatto sull ambiente.

Come funziona la termovalorizzazione In impianto convergono gli automezzi di raccolta, dopo aver svuotato i cassonetti dell indifferenziato del territorio provinciale, rovesciando il loro carico nella fossa di stoccaggio rifiuti della capacità di 2.100 mc. Un gruista manovra un grande braccio meccanico che solleva i rifiuti per poi immetterli, dopo una fase di triturazione ed omogeneizzazione, nella camera di combustione. Qui il rifiuto si incendia per autocombustione, per effetto dell alto potere calorifico e dell alta temperatura presente nella camera di combustione: non è quindi necessario l apporto di combustibile di origine fossile. I gas che si sprigionano sono inviati nella camera di post-combustione, dove viene completata la reazione di ossidazione attraverso l immissione dell aria secondaria. Il calore sviluppato dalla combustione del rifiuto viene ceduto, attraverso il generatore di vapore a una miscela d acqua e vapore in pressione. Si produce così vapore surriscaldato che alimenta un impianto di cogenerazione, composto da una turbina a vapore a condensazione collegata a un generatore elettrico di tipo sincrono, per la produzione combinata di elettricità e calore. A valle del generatore di vapore inizia la sezione di trattamento e depurazione dei gas, articolata in varie fasi realizzate utilizzando le più moderne tecnologie. 1 filtro a maniche 2 filtro a maniche ventilatore reattore reattore scorie polveri residui sodici

Hera: l eccellenza tecnologica come valore

La produzione di energia Descrivere l impianto di Coriano soltanto come un inceneritore sarebbe riduttivo, perché il termovalorizzatore è finalizzato a ottenere energia dai rifiuti attraverso un sistema di cogenerazione che utilizza il vapore derivato dalla combustione e lo trasforma in energia termica ed elettrica. Il vapore surriscaldato prodotto in caldaia alimenta la sezione di recupero energetico dell impianto, per la produzione combinata di elettricità e calore. L energia elettrica prodotta viene immessa nella rete nazionale, mentre il calore alimenterà una rete di teleriscaldamento a servizio di utenze industriali e un impianto di essiccamento fanghi. L energia elettrica e il calore trasferiti alle utenze, in assenza dell impianto, si dovrebbero produrre con combustibili tradizionali. La produzione di energia elettrica dai rifiuti consente di risparmiare in un anno un quantitativo di combustibile fossile pari a 18.500 Tep (tonnellate di petrolio equivalente).

La depurazione e il trattamento dei fumi Il trattamento e la depurazione dei prodotti della combustione si articola in diverse fasi principali. Primo stadio: sistema SNCR con iniezione di soluzione ammoniacale per l abbattimento degli ossidi di azoto. Il primo trattamento sui fumi avviene nella camera di post-combustione, dove essi permangono per 2 secondi a una temperatura superiore a 850 C. Qui subiscono un iniezione di soluzione ammoniacale che reagendo con gli ossidi di azoto ne permette un primo abbattimento. Secondo stadio: sistema a secco con iniezione di calce e carboni attivi. A valle della camera di post-combustione un reattore consente l intimo contatto fra i prodotti della combustione, la calce e il carbone attivo in polvere. Il successivo filtro a manche (1 filtro) permette di separare le polveri e i prodotti solidi ottenuti dalle reazioni precedenti. Terzo stadio: sistema a secco con iniezione di bicarbonato di sodio e carboni attivi. A valle del secondo stadio è presente un reattore, all interno del quale i gas entrano in contatto con il reagente (bicarbonato di sodio) e con i carboni attivi in polvere. Al suo interno si realizza la reazione chimica tra bicarbonato e gas acidi e l assorbimento fisico di microinquinanti organici e metalli tramite le polveri a carboni attivi. Successivamente il filtro a maniche permette di separare i prodotti solidi ottenuti dalle reazioni precedenti e la separazione delle polveri non intercettate dello stadio precedente. Quarto stadio: sistema catalitico di riduzione degli ossidi di azoto (SCR). Prima dell immissione in atmosfera è presente un ulteriore sistema di riduzione degli ossidi di azoto di tipo catalitico a bassa temperatura. In questo sistema viene aggiunta ammoniaca a monte del catalizzatore, che reagisce chimicamente con gli ossidi di azoto sul catalizzatore, producendo azoto e vapore d acqua. Un sistema di supervisione e controllo posizionato in sala comando monitorizza tutti i parametri di processo e tutte le parti dell impianto 24 ore su 24, garantendone costantemente la sicurezza e il corretto funzionamento. camino Primo abbattimento ossidi di azoto Abbattimento particolato solido Abbattimento inquinanti e particolato solido residuo Finitura abbattimento ossidi di azoto primo stadio secondo stadio terzo stadio quarto stadio

Il controllo delle emissioni I parametri controllati in continuo sono: monossido di carbonio (CO) anidride carbonica (CO 2 ) polveri (PTS) ossidi di zolfo (SO x ) ossidi di azoto (NO x ) ammoniaca (NH 3 ) acido fluoridrico (HF) acido cloridrico (HCI) carbonio organico totale (COT) ossigeno (O 2 ) temperatura, umidità, pressione dei fumi. Un sistema di monitoraggio in continuo, installato sul camino, analizza ogni minuto tutti i principali parametri, che sono memorizzati e storicizzati secondo le disposizioni legislative nazionali. I dati vengono trasmessi agli enti di controllo e sono inoltre pubblicati nel sito internet di Herambiente. Tutte le apparecchiature di monitoraggio delle emissioni sono certificate dal TUV (Ente di Certificazione Tedesco) al fine di offrire le massime garanzie di qualità e affidabilità. Periodicamente, da parte di laboratori accreditati, vengono eseguite ulteriori analisi con campionamento diretto in ciminiera, utilizzando strumentazioni e metodiche previste dalle norme di legge. I valori limite prescritti per le emissioni in atmosfera dalle autorità locali sono molto più restrittivi di quelli stabiliti a livello nazionale. http://www.gruppohera.it/emissioni

Un impianto aperto Organizziamo su richiesta percorsi guidati alla scoperta dell impianto per aumentare la conoscenza dei cittadini sulla termovalorizzazione come una delle soluzioni per una corretta gestione dei rifuti. Per informazioni sulle modalità di visita, telefona al 051.422.541.4 oppure invia un fax di richiesta al 051.422.549.7

Scheda tecnica Linee di termovalorizzazione Numero 1 Capacità di smaltimento (*) 16 t/h, 384 t/giorno Tipologia rifiuti ammessi all impianto Rifiuti solidi urbani, Rifiuti speciali Energia elettrica prodotta 10,5 MWh/h (produzione massima) Calore massimo disponibile per il teleriscaldamento: 20 MWt/h Energia prodotta 18.500 TEP/anno Temperatura di combustione rifiuti Superiore ai 1.000 C Turboalternatore Turbina a vapore a condensazione con spillamento a 3 bar per le utenze di vapore ausiliario e per il teleriscaldamento. Caldaia Pressione vapore uscita surriscaldatori: 50 bar Temperatura vapore uscita surriscaldatori: 380 C (*) la capacità di smaltimento oraria è riferita a un PCI (potere calorifico inferiore) del rifiuto pari a 2.500 kcal/kg. (10.465 Kj/Kg) Esso rappresenta la quantità di calore prodotta da 1 kg di materiale quando questo brucia completamente.

Il Gruppo Hera Herambiente è una delle principali società multiutility in Italia. Una realtà economica che opera in oltre 240 comuni delle province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Ravenna, Rimini, Pesaro-Urbino, nonché in alcuni comuni della provincia di Firenze. Herambiente è nata dalla volontà di concentrare l esclusivo expertise e la ricca dotazione impiantistica del Gruppo Hera in una nuova società in grado di meglio cogliere le prospettive di sviluppo del mercato nazionale, caratterizzato da una presenza di operatori altamente frammentata Un azienda che fornisce servizi energetici, idrici e ambientali, servendo un bacino complessivo di oltre 3 milioni di cittadini, e che si occupa anche della gestione della illuminazione pubblica e semaforica e del teleriscaldamento. É questa la carta d identità di Hera, un grande Gruppo che è nato alla fine del 2002 in seguito a una delle più significative e riuscite operazioni di aggregazione realizzata in Italia nel settore delle public utilities. Dopo la costituzione, derivante dalla fusione di 11 aziende di servizi pubblici locali, l azienda è stata parzialmente privatizzata con il collocamento del 44,5% del capitale sociale alla Borsa di Milano. Il processo di aggregazione condivisa alla base della nascita di Hera è proseguito nel tempo con diverse operazioni concentrate su società operanti nei settori attinenti (energetico, idrico e ambientale) e in territori limitrofi a quelli gestiti. Il Gruppo ha circa 6.500 dipendenti. e da una infrastruttura impiantistica insufficiente ad affrontare una domanda annua di oltre 160 milioni di tonnellate di rifiuti. La società, controllata al 100% dal Gruppo Hera, per il suo modello imprenditoriale originale e la sua gestione attenta e sostenibile delle risorse è arrivata a rivestire un ruolo di primo piano tra i leader nazionali del settore, anche per quel che riguarda la capacità di innovazione nel rispetto dell ambiente. Herambiente organizza e gestisce tutte le attività operative e commerciali degli impianti di trattamento, recupero e smaltimento dei rifiuti. Conoscenza delle problematiche, esperienza, partecipazione alle esigenze della collettività rendono la società una realtà capace di salvaguardare e di curare il patrimonio ambientale e territoriale di 2,7 milioni di abitanti delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini, Pesaro Urbino e Firenze.

design: Koan moltimedia Gruppo Hera Viale Carlo Berti Pichat, 2/4 40127 Bologna. tel. + 39 051.28.71.11 fax. + 39 051.25.04.18 www.gruppohera.it