Rischio cardiovascolare in provincia di Ravenna:

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Transcript:

Dipartimento di Sanità Pubblica Direttore: Dr.ssa Raffaella Angelini Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Rischio cardiovascolare in provincia di Ravenna: dati triennio 7-9 del sistema di sorveglianza PASSI Le malattie cardiovascolari comprendono un ventaglio di patologie gravi e diffuse (le più frequenti sono infarto miocardico e ictus cerebrale), che rappresentano la prima causa di morte nel mondo occidentale. In Italia provocano oltre il di tutti i decessi e hanno anche un notevole impatto in termini di disabilità, risultando responsabili di circa un sesto dei Daly (Disability Adjusted Life Years), indicatore che misura il carico complessivo di malattia nella popolazione. I fattori di rischio modificabili per le malattie cardiovascolari sono numerosi: ipertensione arteriosa, fumo di tabacco, ipercolesterolemia, diabete, sovrappeso/obesità, sedentarietà, dieta. Riguardo all'alimentazione va sottolineato che diverse sue componenti influiscono sul rischio cardiovascolare (in modo positivo: consumo di frutta, verdura e pesce; in modo negativo: eccessivo contenuto di sale, grassi saturi, idrogenati, ecc). Oltre agli stili di vita, rivestono un ruolo rilevante nella genesi delle malattie cardiovascolari altri fattori come depressione, basso livello socioeconomico, condizioni di stress cronico legate a marginalità e isolamento sociale. Per contrastare l'insorgenza delle malattie cardiovascolari è importante adottare un approccio integrato, di popolazione e individuale: - le strategie di popolazione sono rivolte a spostare in senso favorevole la distribuzione dei fattori di rischio nell'intera comunità. Gli interventi possono consistere in modifiche legislative e amministrative (prescrizioni, divieti, tassazione, pianificazione, ecc) che incidano sui comportamenti e sulle condizioni a rischio, oppure in iniziative informative e promozionali (campagne di educazione sanitaria, attività di advocacy, ecc.) che aumentino la consapevolezza dei diversi portatori di interesse. - l'approccio individuale è invece volto a identificare le persone a maggior rischio, in modo da consentire interventi mirati nei loro confronti. In questa prospettiva è importante valutare, più che la presenza di singoli fattori, il rischio complessivo che deriva dalla loro combinazione e interazione. Il sistema di sorveglianza PASSI monitora molti di questi fattori, nonché le pratiche adottate per contrastarli, consentendo di valutare le associazioni tra le diverse condizioni. In questa sezione viene descritta la situazione relativa a ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia e diabete, nonché all utilizzo da parte dei medici della carta e del punteggio individuale per calcolare il rischio cardiovascolare dei propri assistiti. Viene infine presentato in forma sintetica il quadro complessivo dei fattori di rischio cardiovascolari rilevati da PASSI. 1

Ipertensione arteriosa L ipertensione arteriosa è uno dei principali fattori di rischio di malattie gravi e invalidanti come ictus, infarto del miocardio, scompenso cardiaco, insufficienza renale. L ipertensione è associata a fattori comportamentali modificabili, come il contenuto di sale della dieta, l obesità e l inattività fisica. La sua insorgenza è pertanto prevenibile con interventi a livello individuale e di popolazione. E importante diagnosticare precocemente l'ipertensione mediante controlli medici e contrastarne gli effetti con il trattamento farmacologico e appropriate modifiche degli stili di vita. A quando risale l ultima misurazione della pressione arteriosa? Nel triennio 7-9 nell Ausl di Ravenna l 86 degli intervistati ha riferito almeno una misurazione della pressione arteriosa negli ultimi 2 anni, il 6 più di 2 anni fa, mentre il 7 non l ha mai controllata o non ricorda a quando risale l ultima misurazione. Si stima che nella fascia 18-69 anni circa 19mila persone non abbiano mai misurato la pressione. La misurazione della pressione negli ultimi 2 anni è risultata più diffusa: - nelle fasce d età più avanzate; - nelle persone con livello di istruzione molto basso. Pressione arteriosa misurata negli ultimi 2 anni () TOTALE CLASSI di ETÀ 18-34 35-49 5-69 SESSO uomini donne ISTRUZIONE nessuna/elementare media inferiore media superiore laurea DIFF.ECONOMICHE molte qualche nessuna 86 82 85 84 83 86 84 88 87 88 91 96 88 6 8 1 La misurazione della pressione arteriosa negli ultimi due anni è risultata omogenea a livello aziendale: solo l Ausl di Parma ha mostrato valori statisticamente superiori al dato regionale (range: 83 Rimini - 91 Parma). Pressione arteriosa misurata negli ultimi 2 anni Distribuzione territoriale per Ausl PASSI 7-9 2

Non si rilevano differenze significative tra le aree distrettuali di Faenza, Lugo e Ravenna, che presentano valori simili a quelli provinciali e regionali. 1 8 6 Pressione arteriosa misurata negli ultimi 2 anni Distribuzione per Distretto PASSI 7-9 89 87 85 86 86 Faenza Lugo Ravenna Provincia Emilia- Romagna Quante persone sono ipertese? Nel triennio 7-9 nell Ausl di Ravenna circa un quinto degli intervistati (23) ai quali è stata misurata la pressione arteriosa ha riferito di aver avuto diagnosi di ipertensione; questa stima corrisponde a circa 6mila persone ipertese nella fascia 18-69 anni. In particolare l ipertensione riferita è risultata significativamente più diffusa: - al crescere dell età (42 nella fascia 5-69 anni); - nelle persone con livello istruzione molto basso; - nelle persone con qualche difficoltà economica percepita; - nelle persone con eccesso ponderale. Persone con diagnosi riferita di ipertensione () TOTALE CLASSI di ETÀ 18-34 35-49 5-69 SESSO uomini donne ISTRUZIONE nessuna/elementare media inferiore media superiore laurea DIFF.ECONOMICHE molte qualche nessuna STATO NUTRIZ. sotto/normopeso sovrappeso/obeso 9 12 13 19 15 23 23 23 22 1 3 5 6 24 22 26 37 42 43 Tra le aziende Usl regionali, la percentuale di persone che hanno riferito una diagnosi di ipertensione mostra una certa eterogeneità, con un range che varia da 16 a Reggio Emilia a 24 di Bologna-Imola, statisticamente superiore al valore medio regionale; Ravenna presenta il 2 valore più alto. 3

Ipertensione arteriosa () Distribuzione territoriale per Ausl PASSI 7-9 Particolarmente elevata la percentuale di ipertesi nel Distretto di Faenza, sensibilmente superiore agli altri Distretti e alla provincia nel suo complesso, statisticamente superiore alla media regionale. 5 3 Ipertensione arteriosa () Distribuzione territoriale per Distretto PASSI 7-9 1 3 19 22 23 21 Faenza Lugo Ravenna Provincia Emilia- Romagna Quante persone ipertese sono in trattamento farmacologico e quante hanno ricevuto consigli dal medico? Nell Ausl di Ravenna la maggior parte degli ipertesi (76) ha riferito di essere trattata con farmaci antipertensivi; in Emilia-Romagna il 71. Indipendentemente dall assunzione dei farmaci, la maggior parte degli ipertesi ha dichiarato di aver ricevuto da parte del medico il consiglio di adottare cambiamenti del proprio stile di vita per il controllo dell ipertensione. Trattamenti dell ipertensione consigliati dal medico* () * Ogni variabile considerata indipendentemente Trattamento farmacologico Minor consumo di sale Attività fisica regolare 71 77 8 67 77 76 Perdita/controllo del peso 65 73 6 8 1 ER RA 4

Il Distretto di Ravenna presenta percentuali di ipertesi trattati farmacologicamente più elevate rispetto agli altri Distretti, alla provincia e alla regione; in quest ultimo caso la differenza è statisticamente significativa. 1 8 6 Ipertesi in trattamento farmacologico () Distribuzione per Distretto PASSI 7-9 71 7 82 76 71 Faenza Lugo Ravenna Provincia Emilia- Romagna Ipercolesterolemia L ipercolesterolemia, come l ipertensione, rappresenta uno dei principali fattori di rischio per le cardiopatie ischemiche e le malattie cerebrovascolari sul quale è possibile intervenire con efficacia. L eccesso di rischio dovuto all ipercolesterolemia aumenta in presenza di altri fattori di rischio, quali, ad esempio fumo e ipertensione. Quante persone hanno misurato il colesterolo? Nel triennio 7-9 nell Ausl di Ravenna l 83 degli intervistati ha riferito di aver effettuato almeno una volta nella vita la misurazione della colesterolemia; il 66 si è sottoposto all esame nel corso dell ultimo anno mentre il 17 non l ha mai fatto. La misurazione del colesterolo è risultata più frequente: - al crescere dell età; - nelle donne; - nelle persone con basso livello di istruzione; - nelle persone con qualche o senza rilevanti difficoltà economiche. Colesterolo misurato almeno una volta nella vita () TOTALE CLASSI di ETÀ 18-34 35-49 5-69 SESSO uomini donne ISTRUZIONE nessuna/elementare media inferiore media superiore laurea DIFF.ECONOMICHE molte qualche nessuna 66 7 79 83 87 88 84 81 83 85 85 93 94 6 8 1 La misurazione del colesterolo almeno una volta nella vita è risultata complessivamente omogenea a livello aziendale: i valori delle Ausl di Parma e Cesena sono risultate statisticamente superiori al valore regionale, mentre quello di Rimini inferiore (range: 87 Parma - 78 Rimini). Il valore di Ravenna è in linea con quello medio regionale; non si rilevano differenze importanti fra i Distretti aziendali, né fra questi e la provincia o la regione. 5

Colesterolo misurato almeno una volta nella vita () Distribuzione territoriale per Ausl PASSI 7-9 Colesterolo misurato almeno una volta nella vita () Distribuzione per Distretto PASSI 7-9 1 8 6 86 84 82 83 84 Faenza Lugo Ravenna Provincia Emilia- Romagna Quante persone hanno alti livelli di colesterolemia? Nel triennio 7-9 nell Ausl di Ravenna circa un quarto degli intervistati (34) a cui è stato misurato il colesterolo ha riferito di aver avuto diagnosi di ipercolesterolemia. Questa stima corrisponde a circa 87mila persone di 18-69 anni con livelli elevati di colesterolemia. In particolare l ipercolesterolemia riferita è risultata una condizione più diffusa: - nelle classi d età più avanzate; - nelle persone con basso livello di istruzione; - nelle persone in eccesso ponderale. TOTALE CLASSI di ETÀ 18-34 35-49 5-69 SESSO uomini donne ISTRUZIONE nessuna/elementare media inferiore media superiore laurea DIFF.ECONOMICHE molte qualche nessuna STATO NUTRIZ. sotto/normopeso sovrappeso/obeso Ipercolesterolemia riferita () 13 25 28 29 29 34 28 34 27 34 34 37 52 54 1 3 5 6 7 6

A livello aziendale la percentuale di persone con ipercolesterolemia riferita risulta avere una certa eterogeneità: il valore dell Ausl di Ravenna è risultato statisticamente superiore al dato regionale, mentre quello di Piacenza e Ferrara inferiore (range: 21 Ferrara e Piacenza - 34 Ravenna). Ipercolesterolemia riferita () Distribuzione territoriale per Ausl PASSI 7-9 Tra i Distretti, Faenza presenta la frequenza più alta e Lugo la più bassa, senza che le differenze riscontrate siano statisticamente significative, sia nei confronti del Distretto di Ravenna che della provincia complessivamente considerata. 5 3 1 Ipercolesterolemia riferita () Distribuzione territoriale per Distretto PASSI 7-9 38 29 34 34 27 Faenza Lugo Ravenna Provincia Emilia- Romagna Cosa è stato consigliato per trattare l ipercolesterolemia? Nell Ausl di Ravenna circa un quarto delle persone con elevati livelli di colesterolo nel sangue ha riferito di essere in trattamento farmacologico (26); in Emilia-Romagna il 24. Indipendentemente dall assunzione dei farmaci, la maggior parte delle persone con livelli di colesterolo alti ha dichiarato di aver ricevuto da parte dal medico il consiglio di adottare cambiamenti del proprio stile di vita. Trattamenti dell ìpercolesterolemia consigliati dal medico* * Ogni variabile considerata indipendentemente Meno consumo carne/formaggi Attività fisica regolare Piu' consumo frutta/verdura Perdita/controllo del peso Trattamento farmacologico 26 24 64 68 61 67 67 76 79 81 6 8 1 ER RA 7

Le differenze tra Distretti appaiono marcate, anche se non statisticamente significative. Persone con ipercolesterolemia in trattamento farmacologico () Distribuzione per Distretto PASSI 7-9 5 3 1 35 27 26 24 Faenza Lugo Ravenna Provincia Emilia- Romagna Diabete Il diabete mellito è una patologia che ha un forte impatto sulle condizioni di salute della popolazione e un costo socioeconomico molto elevato. Il decorso del diabete è contrassegnato da numerose complicanze, particolarmente frequenti e gravi sono quelle cardiovascolari. Mentre il diabete di tipo 1 (insulino dipendente) colpisce prevalentemente le persone giovani, quello di tipo 2 (molto più diffuso) compare prevalentemente in età adulta ed è correlato sia a fattori socioeconomici sia a fattori comportamentali individuali: la sua insorgenza può perciò essere prevenuta con uno stile di vita adeguato. Recentemente sono stati realizzati importanti progressi nel trattamento del diabete e nella prevenzione delle sue complicanze; è pertanto estremamente importante favorire il riconoscimento precoce della malattia: attualmente si stima che circa la metà dei diabetici non sia a conoscenza del proprio stato. Qual è la prevalenza di diabetici? Nel triennio 7-9 nell Ausl di Ravenna il 3,9 delle persone intervistate ha riferito di aver avuto diagnosi di diabete da parte di un medico; questa stima corrisponde a circa 1mila diabetici nella fascia 18-69 anni. In particolare il diabete è risultato più diffuso: - al crescere dell età; - nelle persone con un basso livello di istruzione; - nelle persone con difficoltà economiche; - nelle persone in eccesso ponderale. Persone con diagnosi di diabete () TOTALE CLASSI di ETÀ 18-34 35-49 5-69 SESSO uomini donne ISTRUZIONE nessuna/elementare media inferiore media superiore laurea DIFF.ECONOMICHE molte qualche nessuna STATO NUTRIZ. sotto/normopeso sovrappeso/obeso 2,1 2,5 2,3 3,9 3,8 4,1 3,2 3, 2,2 6,1 5,2 6,1 8,7 14,6 5 1 15 8

Nel triennio 7-9 la proporzione di persone con diabete non mostra differenze significative sul piano statistico a livello di Ausl (range: 5,7 Bologna/Imola - 2,7 Piacenza). Persone con diagnosi di diabete () Distribuzione per Ausl PASSI 7-9 Compresenza di diabete e altre patologie L ipertensione arteriosa e l ipercolesterolemia risultano condizioni molto diffuse nella popolazione diabetica adulta (56 e 55 rispetto al 22 e 32 nei non diabetici). Più alta è anche la percentuale di diabetici con infarto miocardico o altra malattia cardiaca (1 rispetto al 2 nei non diabetici) o con insufficienza renale cronica (6 rispetto all 1). 6 5 3 1 Compresenza di patologie 56 55 22 32 1 ipertens. ipercolest. malattie del cuore diabetici non diabetici 6 2 1 insufficienza renale Compresenza di diabete e altri fattori di rischio cardiovascolare Eccesso ponderale e sedentarietà sono i fattori di rischio cardiovascolare significativamente più presenti nei diabetici rispetto ai non diabetici. Pur essendo l abitudine al fumo meno frequente nei diabetici, un diabetico su 6 rimane fumatore (15). 5 3 1 Compresenza di fattori di rischio cardiovascolare 34 35 32 11 33 19 diabetici non diabetici 15 31 sovrappeso obeso sedentarietà fumo 9

Punteggio del rischio cardiovascolare La carta e il punteggio individuale del rischio cardiovascolare sono strumenti semplici e obiettivi utilizzabili dal medico per stimare la probabilità che il proprio paziente ha di andare incontro a un primo evento cardiovascolare maggiore (infarto del miocardio o ictus) nei 1 anni successivi, conoscendo il valore di 6 fattori di rischio: sesso, età, diabete, fumo, pressione arteriosa sistolica e colesterolemia. Uno degli obiettivi del Piano nazionale della Prevenzione è l estensione dell uso della carta del rischio come strumento di valutazione clinica. A quante persone è stato calcolato il punteggio di rischio cardiovascolare? Nell Ausl di Ravenna solo il 4,4 degli intervistati di 35-69 anni ha riferito di essere stato sottoposto al calcolo del punteggio di rischio cardiovascolare da un medico. In particolare, il calcolo del punteggio di rischio cardiovascolare è risultato più frequente, anche se con valori sempre molto bassi: - nelle classi d età più elevate; - nelle persone con almeno un fattore di rischio cardiovascolare; - nelle persone con un alto livello di i- struzione. Persone di 35-69 anni a cui è stato calcolato il punteggio di rischio cardiovascolare () TOTALE CLASSI di ETÀ 18-34 35-49 5-59 6-69 SESSO uomini donne ISTRUZIONE bassa alta DIFF.ECONOMICHE sì no FATT. RISCHIO CV sì no 1,5 2,9 1,7 4,4 4,8 3,9 3,4 5,4 4,2 4,5 5,5 5, 8,2 5 1 15 Almeno un fattore di rischio cardiovascolare: ipe rtensione, ipercolesterolemia, fumo, eccesso ponderale e diabete. La percentuale di persone a cui è stato calcolato il punteggio del rischio cardiovascolare è risultata molto bassa in tutte le Ausl regionali (range: 3 di Piacenza - 8 Forlì) e mostra una certa eterogeneità: l Ausl di Forlì risulta statisticamente superiore al valore regionale. Persone di 35-69 anni a cui è stato calcolato il punteggio di rischio cardiovascolare () Distribuzione territoriale per Ausl PASSI 7-9 1

Fattori di rischio multipli Quando più fattori di rischio cardiovascolare sono presenti nella stessa persona, la loro azione combinata ha un impatto particolarmente grave sullo stato di salute. È perciò importante valutare non solo la diffusione dei singoli fattori nella popolazione, ma anche quella dei diversi profili di rischio multifattoriali. Per questo, si sono analizzati i più importanti fattori di rischio comportamentali rilevati da PASSI: ipertensione, ipercolesterolemia, diabete, sedentarietà, fumo, eccesso ponderale, scarso consumo di frutta e verdura. La frequente compresenza di questi fattori è dovuta in parte a un'associazione casuale, vista la loro larga diffusione nella popolazione, ma dipende anche dal fatto che molte di queste condizioni interagiscono e si potenziano reciprocamente. Per esempio, l'insorgenza del diabete è favorita dal peso eccessivo, dalla sedentarietà, da una dieta inappropriata; l'ipertensione è associata all'eccesso di peso, all'inattività fisica, a un ridotto consumo di frutta e verdura, ecc. Il grafico accanto mostra la prevalenza dei diversi profili di rischio multi-fattoriali. Una esigua percentuale (2) della popolazione di 18-69 anni è priva di fattori di rischio cardiovascolari, mentre circa quattro persone su dieci (27) ne hanno tre. Prevalenza dei fattori di rischio cardiovascolare No "five a day" Eccesso ponderale Fumo Ipercolesterolemia Sedentarietà Ipertensione Diabete 4 23 3 34 44 6 8 1 Prevalenza dei profili di rischio multifattoriali nessun fattore 1 fattore 2 fattori 3 fattori 2 18 27 34 9 4 fattori 13 5 o piu' fattori 6 1 3 11

Conclusioni Nell Ausl di Ravenna un quarto della popolazione di 18-69 anni è iperteso e un terzo presenta valori elevati di colesterolemia; sopra ai 5 anni oltre un terzo della popolazione è interessata da queste condizioni di rischio. L identificazione precoce della presenza di ipertensione o ipercolesterolemia attraverso controlli regolari (specie sopra ai 35 anni) costituisce un intervento efficace di prevenzione individuale e di comunità; in questo campo un ruolo determinante può essere svolto dai medici di Medicina Generale. Il trattamento farmacologico è seguito dalla maggior parte delle persone ipertese e da un quarto di quelle con colesterolemia elevata. La maggior parte degli ipertesi e degli ipercolesterolemici ha ricevuto il consiglio di adottare modifiche nel comportamento per controllare il fattore di rischio (quali ad esempio attività fisica regolare, dieta appropriata). La prevalenza del diabete è più elevata nelle persone sopra i 5 anni, nelle persone con eccesso ponderale (particolarmente negli obesi) e in quelle con difficoltà economiche. I risultati evidenziano sottogruppi di popolazione a rischio maggiore, nei confronti dei quali mirare gli interventi di prevenzione sia dell insorgenza della malattia sia delle sue complicanze. La prevenzione delle malattie cardiovascolari è uno degli obiettivi del Piano della Prevenzione; la carta e il punteggio individuale del rischio cardiovascolare sono strumenti utili per identificare le persone a rischio, alle quali mirare trattamento e consigli specifici. Nell Ausl di Ravenna, come pure in ambito regionale e nazionale, questi strumenti sono ancora poco utilizzati da parte dei medici oppure, almeno in parte, è possibile che la loro comunicazione ai pazienti non sia sufficientemente efficace; il Piano della Prevenzione prevede di promuovere la diffusione dell utilizzo della carta o del punteggio di rischio attraverso un percorso formativo rivolto ai medici di Medicina Generale e agli specialisti, già in corso di attuazione sul territorio regionale. Che cos è il sistema di sorveglianza PASSI? E un sistema di monitoraggio della salute della popolazione adulta (PASSI, Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia). Stima la frequenza e l evoluzione dei fattori di rischio per la salute legati ai comportamenti individuali e la diffusione delle misure di prevenzione. Tutte le 21 Regioni o Province Autonome partecipano al progetto. Un campione di residenti di 18-69 anni viene estratto casualmente dagli elenchi delle anagrafi sanitarie. Personale delle AUSL, specificamente formato, effettua interviste telefoniche con un questionario standardizzato rispettando l anonimato. Nel triennio 7/8/9 in provincia di Ravenna sono state realizzate 777 interviste (1.166 in Regione Emilia-Romagna e oltre 99 mila nel Pool PASSI nazionale). Per maggiori informazioni, rivolgersi al Dipartimento di Sanità Pubblica Ausl di Ravenna, via Fiume Abbandonato 134 48124 Ravenna Tel. 544-28684/7 e.mail: ra.epicom@ausl.ra.it. a cura del Gruppo di lavoro PASSI Ravenna (Coordinatore: Giuliano Silvi. Intervistatrici: Donatella Brambilla, Paola Cimatti, Sonia Coveri, Emanuela Montanari, Elena Rambelli, Magda Salmaso. Redazione: Teresa Samorè, M. Edoarda Fava, Giuliano Silvi.) 12