Interreg IIIA Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Malta



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Interreg IIIA Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Malta Aprile 2004

Indice Interreg IIIA Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Malta PREMESSA...1 Territorio eleggibile... 1 1 CONTESTO SOCIO-ECONOMICO...2 1.1 Caratteristiche dell area... 2 1.2 Ambiente... 4 1.3 Analisi socio-economica... 11 1.4 Le passate esperienze di cooperazione Italia-Malta... 14 1.5 I programmi di prossimità... 17 1.6 Analisi SWOT... 18 2 STRATEGIA E PRIORITA...22 2.1 Individuazione e descrizione degli Assi... 22 2.2 Le misure programmate... 26 3 ANALISI DI COERENZA...29 3.1 Priorità comunitarie... 29 Ambiente...29 Pari opportunità...32 Occupazione...33 3.2 Coerenza interna... 34 3.3 Coerenza esterna... 35 4 ASSI PRIORITARI DI INTERVENTO E MISURE...38 4.1 Asse 1 - Politiche di coesione transfrontaliera... 38 4.1.1 Misura 1.1 - Rafforzamento e valorizzazione delle identità culturali dell area transfrontaliera...39 4.1.2 Misura 1.2 Sviluppo del sistema dei trasporti transfrontaliero...40 4.2 Asse 2 Politiche per lo sviluppo sostenibile dei territori di frontiera... 42 4.2.1 Misura 2.1 - Gestione integrata delle risorse naturali e degli ambienti urbani...43 4.2.2 Misura 2.2 - Sviluppo dei servizi in favore della promozione del sistema delle imprese sulle due sponde...44 4.3 Asse 3 Assistenza tecnica... 46 4.3.1 Misura 3.1 Assistenza tecnica e valutazione...47 4.3.2 Misura 3.2 Informazione e comunicazione...48 4.4 Indicatori di contesto e di impatto... 50 5 AUTORITÀ COMPETENTI...52 5.1 Le strutture congiunte di cooperazione... 52 5.2 Autorità di Gestione e Segretariato Tecnico Congiunto... 52 5.3 Comitato di Sorveglianza e Comitato di Pilotaggio/Programmazione... 54 5.4 Autorità di Pagamento... 56 6 IMPLEMENTAZIONE DEL PROGRAMMA...59 6.1 Sistema di monitoraggio del programma... 59

Interreg IIIA Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Malta 6.2 Piano di informazione e pubblicità... 61 6.3 Sistema di valutazione del programma... 61 6.4 Conformità con le altre politiche comunitarie... 61 7 IMPLEMENTAZIONE A LIVELLO DI PROGETTO...64 7.1 Presentazione e valutazione dei progetti... 63 7.2 Criteri di selezione... 64 8 L'ORGANIZZAZIONE DEI FLUSSI FINANZIARI E DEI CONTROLLI 65 8.1 I sistemi di gestione delle risorse...65 8.2 Le modalità di attivazione dei flussi.66 8.3 L'esecuzione finanziaria delle operazione 67 8.4 Il sistema dei controlli 67 9 PIANO FINANZIARIO 68

PREMESSA PREMESSA Il problema che le azioni transfrontaliere del PIC Interreg intende risolvere, ovvero evitare che i confini amministrativi ostacolino la cooperazione e lo sviluppo armonioso dell UE, è tanto più importante quando il confine tra due Paesi è rafforzato dalla presenza del mare. L introduzione di questo programma di cooperazione transfrontaliera tra l Italia e Malta nasce anzitutto dalla considerazioni relative al processo di allargamento in atto, ovvero dalla presa di coscienza che a partire dal 2004 Malta entrerà a far parte dell UE e pertanto l adozione di metodologie e strumenti comunitari la renderanno relativamente più vicina al resto dell UE ed in particolare alla Sicilia. Inoltre la distanza che separa Malta dalla Sicilia, solo 93 km, è tale che se da un lato ha portato le due isole a condividere storia, cultura ed arti, dall altro ha reso difficili le relazioni tra i due territori, relazioni di natura amministrativa, economica e sociale. 1

PREMESSA Territorio eleggibile Il territorio implicato in questo nuovo programma transfrontaliero è costituito dall intero stato di Malta (con le isole di Malta, Gozo e Comino) e dalle province della costa sudorientale della Sicilia (Provincia di Agrigento, Provincia di Caltanissetta, Provincia di Ragusa, Provincia di Siracusa, Provincia di Trapani). Anche le Province di Palermo e Catania, saranno interes-sate all attuazione del nuovo programma, anche se con interventi che non dovranno superare il 20% della spesa totale del programma, poiché nelle stesse è presente un sistema di collegamento di trasporto stabile con le isole maltesi. L area coinvolta è complessivamente pari a 11.669,59 kmq che corrisponde al 44,2% del territorio siciliano ed al 100% del territorio maltese; la popolazione residente ammonta a più di 2.200.000 di abitanti, pari al 37,2% della popolazione siciliana e al 100% della popolazione maltese. Tabella sintetica: superficie e popolazione dei territori frontalieri Italia-Malta Provincia Superficie (kmq) Regione di appart. Prov/Reg (%) Provincia Popolazione residente Regione di appart. Prov/Reg (%) Agrigento 3.042,00 25.707,00 11,83% 466.591 5.076.700 9,19% Caltanissetta 2.128,00 25.707,00 8,28% 282.485 5.076.700 5,56% Ragusa 1.614,00 25.707,00 6,28% 302.860 5.076.700 5,97% Siracusa 2.109,00 25.707,00 8,20% 401.805 5.076.700 7,91% Trapani 2.461,00 25.707,00 9,57% 432.929 5.076.700 8,53% Sicilia 25.707,00 25.707,00 100,00% 5.076.700 5.076.700 100,00% Malta 245,73 312,81 77,86% 363.799 394.641 92,18% Gozo e Comino 67,08 312,81 21,26% 30.842 394.641 7,82% Malta 312,81 312,81 100,00% 394.641 394.641 100,00% TOTALE 11.666,81 26.019,81 44,84% 2.281.311 5.471.341 41,70% Fonte dati Sicilia: Servizio Statistica della Regione - Elaborazione su dati ISTAT (anno 2000) Fonte dati Malta: Demographic Review 2002, NSO 1

Interreg IIIA Malta-Italia (Sicilia) ANALISI SWOT DELLE AREE TRANSFRONTALIERE 1 CONTESTO SOCIO-ECONOMICO 1.1 Caratteristiche dell area Morfologia Il territorio siciliano ricadente nelle Province di Agrigento, Caltanissetta, Ragusa, Siracusa e Trapani è in prevalenza collinare e circa l 80% è destinato alle attività agricole (seminativi e legnose agrarie). I terreni boscati costituiscono circa il 15% e sono concentrati soprattutto nelle province di Siracusa e Caltanissetta. I territori restanti sono costituiti quasi esclusivamente da aree modellate artificialmente ovvero: principalmente da zone urbanizzate; poi da zone industriali, commerciali e reti di comunicazione; zone estrattive, discariche e cantieri; zone verdi artificiali non agricole. Per ciò che concerne le isole Maltesi, queste si estendono per circa 316 km 2. Il terreno è principalmente basso, roccioso e piano con molte scogliere litoranee. La distanza dagli altri Stati membri all'interno dell'unione Europea ed il fatto che il paese è un risultato dell'arcipelago fanno assimilare Malta ai territori ultraperiferici Gli svantaggi dell insularità sono accentuati a causa della frammentazione del territorio fra le due isole principali (Malta e Gozo) e Comino e della distanza che separa le isole, rendendo il territorio fisicamente limitato. Ciò contribuisce ad ulteriore frammentazione delle economie insulari del paese e ad un costo notevole nell'accesso del mercato e di produzione. Le isole maltesi inoltre soffrono per la densità demografica relativamente alta. Il piccolo territorio delle isole, con un'alta densità demografica e un numero considerevole di turisti, esercita la pressione aggiunta sulle risorse naturali quali terreno ed acqua e sugli ecosistemi naturali. Infine, gli effetti dell insularità e della separazione fisica dal continente Europa hanno effetto sulla domanda di infrastrutturazione, in particolare su quella di accesso e collegata ai servizi quali i trasporti, la gestione dei rifiuti, l'acqua e l'energia. Patrimonio naturale e culturale Il patrimonio culturale e paesaggistico della Regione Siciliana può essere considerato unico per la ricchezza e varietà che esso offre. Basti ricordare che oltre il 10% dei beni culturali attualmente fruibili in Italia è concentrato nella sola Sicilia (stima T.C.I.). Il maggior numero di siti archeologici ricadono nei territori provinciali di Siracusa, Catania, Ragusa, Agrigento e Palermo, pari al 70% del complessivo numero di siti archeologici. Le necropoli costituiscono il patrimonio più diffuso. I siti archeologici nel complesso ricoprono un area di 53.382 ettari con un totale di 2.348 siti. Le analisi effettuate in questi ultimi anni hanno posto in rilievo una gran quantità di beni che sono stati oggetto di azioni di tutela e che quindi ne hanno arricchito il patrimonio culturale; ciò è indice della maggiore coscienza e consapevolezza con la quale si guarda a questa particolare risorsa. Al contempo, però, non possono tacersi le cospicue e oggettive difficoltà che la gestione di un patrimonio di tali dimensioni comporta. Riguardo un analisi relativa alle dinamiche di trasformazione del paesaggio, si evidenzia come esse siano strettamente legate alla più generale trasformazione dell ambiente. Risultano maggiormente degradate da questo punto di vista le vaste aree che intorno agli anni sessanta e settanta sono state interessate da fenomeni di massiccia industrializzazione (es. polo produttivo di Siracusa). Pur essendo per tali aree evidente la compromissione degli originari caratteri paesaggistici, mirati interventi di riqualificazione 2

Interreg IIIA Malta-Italia (Sicilia) ANALISI SWOT DELLE AREE TRANSFRONTALIERE potrebbero alleggerire il difficile rapporto tra elementi culturali e naturali ed elementi antropici. Altre azioni che hanno fortemente caratterizzato il mutare del paesaggio dell isola sono quelle derivanti dal diffuso fenomeno dell abusivismo edilizio. Altri fattori, infine, sono riconducibili al dissesto idrogeologico, alla deforestazione, al mutare delle pratiche agricole e al massiccio uso delle colture in serra. Il Development Planning Act, invece, permette di ottenere l'indicazione dei luoghi archeologici del territorio maltese, che coprono il 3,5 % del territorio delle Isole. Le isole in effetti non solo hanno numerosi siti di patrimonio naturale, ma tra questi risultano anche sei siti di rilievo mondiale. Tuttavia, spesso questi siti sono in stato di degrado. La mancanza di fondi monetari è il fattore principale che sta ostacolando la protezione e lo sviluppo dei luoghi culturali e naturali. Recentemente con il 'Cultural and Heritage Act' il governo ha insediato un'agenzia operativa e con la Legge citata come 'Heritage Malta', si è accertato che quegli elementi del patrimonio culturale fossero affidati ad esso, protetti e resi accessibili al pubblico (musei compresi e luoghi archeologici). Mobilità e trasporti L indice delle infrastrutture viarie nelle province siciliane è complessivamente carente. Si osserva, infatti, una generalizzata inadeguatezza di strade (eccezion fatta per la provincia di Trapani) e di ferrovie. In particolare, Agrigento soffre la carenza di aeroporti, strade e ferrovie, unicamente i porti presentano valori di rilievo; Caltanissetta, nonostante sia il baricentro geografico siciliano, non riesce ad assolvere l'ideale funzione di collegamento trasportistico della regione, il territorio provinciale è sprovvisto infatti di aeroporti e l'unico importante scalo marittimo è il porto di Gela, specializzato però unicamente nella movimentazione dei prodotti petroliferi, strade e ferrovie sono al di sotto delle esigenze provinciali; nella Provincia di Ragusa pesante è il deficit di infrastrutture, l'indice di dotazione, infatti, è circa la metà del dato medio nazionale, con gravi carenze in tutte le categorie infrastrutturali; Siracusa, invece, risulta essere la provincia siciliana con la migliore infrastrutturazione, con un indice di dotazione di infrastrutture economiche (105,5) superiore al valore medio italiano (=100). L'indicatore è trascinato verso l'alto dalle elevate performance delle infrastrutture portuali (368,3) (Italia 100) per cui la provincia si posiziona al decimo posto fra le province italiane e prima nel Mezzogiorno. Discorso a parte va fatto per le Province di Catania e Palermo, che, benché presentino una carente condizione viaria e ferroviaria, hanno porti e le relative infrastrutture molto superiori al dato nazionale (l aeroporto sito nei pressi di Catania è il terzo in Italia per trasporto persone) e soprattutto sono gli unici collegamenti stabili con Malta presenti sul territorio siciliano. Per quanto riguarda il territorio maltese, le strade costituiscono l unico mezzo di mobilità, per i cittadini e per l accesso alla merce e ai servizi. La rete viaria stradale è utilizzata per il 90% da vetture private, pubbliche e per il trasporto della merce. La qualità delle infrastrutture stradali deve essere migliorata per evitare i problemi della congestione del traffico poiché la scarsa qualità delle strade è di ostacolo alla industria manifatturiera e del turismo. Inoltre, il numero di proprietari di macchine è in continua crescita: attualmente si registrano 49 macchine per ogni 100 abitanti (Eurostat News Release 143/2002). Il trasporto aereo a Malta è in funzione dagli anni 20. A causa della frontiera marittima, Malta è fortemente dipendente da questo mezzo di trasporto. Non c è nessun altro Stato 3

Interreg IIIA Malta-Italia (Sicilia) ANALISI SWOT DELLE AREE TRANSFRONTALIERE Membro dell UE che è cosi dipendente dai trasporti aerei come Malta, nemmeno tra i nuovi Stati Membri. Il traffico esistente, secondo il rapporto annuale dell Aeroporto Internazionale di Malta, è di circa 3 milioni di passeggeri, in aumento del 10% negli ultimi 6 anni. L Airmalta è la linea aerea nazionali. Fondata nel 1973, viaggia su circa 50 destinazioni diverse nell Europa, nel Nord Africa e nel Medio Oriente. Anche i porti hanno grande importanza per le Isole Maltesi, ciò è dovuto al fatto che l industria marittima ricopre un ruolo importante nell economia del paese. L importanza dell attività marittima è aumentata con lo sviluppo dell industria manifatturiera, del turismo, e dei servizi di navigazione internazionale. Durante gli ultimi 5 anni, il numero di navi che si fermano a Malta è aumentato del 10% fino a raggiungere oltre 5.500 navi. I porti devono provvedere non solo per l aumento del numero di navi che entrano nel porto, ma anche per le loro dimensioni. 1.2 Ambiente Aria I grandi comuni della Sicilia interessati a questo programma sono privi di reti fisse di monitoraggio della qualità dell aria. Il comune di Trapani si avvale di un laboratorio mobile di proprietà della Provincia Regionale di Trapani. Mentre il comune di Siracusa ha provveduto utilizzando saltuariamente cabine rilocabili della Provincia Regionale di Siracusa; tuttavia è in fase di installazione una rete di rilevamento urbano costituita da 6 cabine già posizionate ma non ancora attive. La mancanza di una rete fissa di monitoraggio impedisce di valutare la verifica del rispetto dei limiti di legge, per i quali è necessario effettuare cicli di misure molto lunghi. Tuttavia appare utile sottolineare che la forte propensione all agricoltura in particolare in alcune aree del territorio in esame favorisce l incremento delle emissioni di protossido di azoto (dati dall uso di fertilizzanti) e di ammoniaca (imputabili agli escrementi prodotti dal bestiame e ai fertilizzanti utilizzati nelle coltivazioni agricole) Per ciò che concerne le Isole Maltesi, in diverse aree i livelli di qualità dell aria richiesti dall UE non sono raggiunti. L utilizzo delle vetture è alto, ma la quantità di energia è ridotta a confronto ai livelli nell UE, e bassa a confronto con i livelli negli altri nuove Stati Membri. E possibile che le emissioni da scarichi chiusi o attivi contribuiscano a deteriorare i livelli della qualità dell aria in varie località. La benzina con piombo è stata tolta dal mercato il 1 Gennaio 2003 ed è stato sostituito in conformità con la Direttiva 98/70/EC. L uso di benzina senza piombo rappresenta il 25% del consumo dei carburanti, un consumo piuttosto basso, se paragonato agli altri Stati Membri dell UE, e moderato a confronto con gli altri nuovi Stati Membri. Acqua Dei dati siciliani disponibili sull acqua potabile nel periodo 1992-2002 si deduce che la quantità d acqua erogata a Siracusa e la disponibilità sono più che sufficienti, un po meno la qualità sia alle fonti di approvvigionamento, sia alla distribuzione. Tranne qualche eccezione, le acque prelevate dal sottosuolo presentano un eccessiva concentrazione di sali che rendono il gusto poco gradevole. Sul fronte dei parametri microbiologici, indicatori di forme di inquinamento, i valori sono generalmente nella norma. 4

Interreg IIIA Malta-Italia (Sicilia) ANALISI SWOT DELLE AREE TRANSFRONTALIERE Per quanto riguarda gli impianti di depurazione la popolazione siciliana già servita è pari a 1.858.042, mentre quella non ancora servita risulta pari a 1.465.949 abitanti. Il numero degli impianti di depurazione da realizzare è di 112 e 37 sono quelli in corso di realizzazione. Per ciò che concerne il rifornimento di acqua a Malta, l acqua naturale è scarsa a causa del clima arido che si può trovare. L acquiferi sono l unica fonte di acqua naturale in tutte le isole maltesi, con il 16% - 25% del totale della pioggia annuale che si infiltra in questi acquiferi. La qualità dell acqua nell acquiferi è sfruttata ed è suscettibile alla contaminazione dovuta alla superficie del suolo, ovvero, l aumento della salinità dell acqua possiede una grande quantità di nitrati che derivano dal suolo. Gli acquiferi a Gozo hanno un livello di floro molto alto. La Water Services Corporation (WSC) segue un programma che sorveglia la qualità dell acqua (i dati si riferiscono ai parametri elencati nella Direttiva sul acqua potabile) e l acqua potabile soddisfa i parametri microbiologici e chimici. La rete della provvista dell acqua pubblica raggiunge quasi tutte le case domestiche. A causa della domanda in aumento per l acqua ottenuta tramite l uso degli impianti di desalinizzazione il volume dell acqua consumato nell isole maltesi ha avuto un impatto negativo sul sistema dello scolo. Questo sistema è peggiorato a causa dell afflusso turistico, particolarmente durante l estate. Per quanto concerne le acque costiere, queste rappresentano uno dei settori più importanti della Regione Sicilia. Tuttavia, sino ad oggi non è stato possibile attuare un vero e proprio monitoraggio se non il controllo di alcuni segmenti isolati di litorale di dimensioni limitate dell ordine, al massimo, di poche centinaia di metri. Per quanto riguarda gli Enti territoriali solo una provincia, quella di Ragusa, ha presentato nel 2001 uno studio sistematico delle acque marine finalizzato al rilevamento di zone particolarmente sensibili all inquinamento. I risultati dello studio hanno visto un peggioramento delle condizioni nei tratti di mare più antropizzati. A causa dello stato di notevole disaggregazione dei dati riguardanti tutte le altre province, per dare un idea sullo stato di salute delle acque marino-costiere siciliane viene utilizzato l indicatore di balneabilità : Dal confronto tra i dati del 1995 e quelli del 1999, emerge un miglioramento della condizione rispetto al passato. Per quanto riguarda in particolare il rapporto percentuale di costa vietata/costa totale, i dati della tendenza nel quinquennio 1995-1999 mostrano sostanziali e diffusi miglioramenti. A questa generale diminuzione dei divieti, tuttavia, fa eccezione la provincia di Trapani. In merito alla qualità dell acque costiere maltesi, durante questi ultimi anni, le autorità maltesi hanno dato importanza alla preservazione dell ambiente marino e hanno ideato un programma di monitoraggio congiunto con il Dipartimento della Sanità. L obiettivo era di ottenere una qualità di acqua secondo gli accordi raggiunti dall ente alla Convenzione per la Protezione all Ambiente Marittimo e i suoi protocolli, che sono state pubblicate nel 1976. Suolo La Sicilia è caratterizzata da un assetto territoriale puntualizzato da diversi eventi catastrofici con enormi danni in termini socio-economici, ambientali e talvolta di vite umane. Altrettanto rilevanti sono i rischi connessi alla elevata sismicità del territorio ed ai processi di desertificazione sempre più estesi. 5

Interreg IIIA Malta-Italia (Sicilia) ANALISI SWOT DELLE AREE TRANSFRONTALIERE La Sicilia è territorio complesso dal punto di vista geologico e tettonicamente instabile inoltre concentra varie problematiche di pericolosità che, talvolta, si sommano sinergicamente: da quella idrogeologica alla pericolosità vulcanica, a quella sismica. Numerosissimi sono i terremoti, anche devastanti, che hanno colpito la Sicilia; le aree che destano maggiori preoccupazioni per la probabilità di verificarsi di forti terremoti, sono la Sicilia Sud-Orientale e la zona di Naso - Capo D Orlando lungo la fascia tirrenica orientale. Per quanto riguarda il rischio vulcanico, la Sicilia con le isole minori ha il più alto numero di vulcani attivi d Europa, presenza che denota una intensa attività tettonica data dalla posizione strutturale in un area di collisione continentale, al confine tra la placca africana e quella euroasiatica. I processi di degrado del suolo risultano in accelerazione, per effetto sia delle attività agricole sia della presenza di aree industriali dimesse e di discariche. Le attività agricole, zootecniche e agroalimentari costituiscono un fattore di pressione per l uso di fertilizzanti azotati minerali di prodotti fitosanitari, nonché per lo spandimento sui suoli agricoli dei reflui zootecnici e dei reflui dell industria agro-alimentare ( tra cui le acque di vegetazione dei frantoi oleari). I fenomeni di desertificazione emergente sono fenomeni multideterminati. Tra le cause principali: il mutamento climatico,gli incendi boschivi, il sovrapascolamento. L utilizzo del terreno rappresenta, per Malta, un problema ambientale piuttosto difficile a causa dello spazio limitato sulle isole. Negli ultimi 50 anni l utilizzo del terreno per costruzioni è aumentato rapidamente. Malta ha un alto livello di area abitata, che rappresenta il 23% del terreno. Malta ha una bassa percentuale di terreno agricolo relativo all area totale: Il 34.8% del terreno è agricolo, mentre la media nell UE è del 40.3%. Rifiuti La materia dei rifiuti è stata, in Sicilia, oggetto di novità rilevanti dal punto di vista normativo con il decreto Ronchi del 1997 che ha dato attuazione alle direttive comunitarie sui rifiuti, sui rifiuti pericolosi, sugli imballaggi e sui rifiuti da imballaggio. Il decreto presta attenzione sia alle fasi di produzione, smaltimento e recupero dei rifiuti, sia alle attività che consentono di prevenire e contenere la produzione dei rifiuti e la relativa pericolosità. Il decreto, inoltre, introduce una nuova nozione e una nuova classificazione cui ricondurre la tipologia diversificata dei rifiuti (la nuova nozione di rifiuto fa riferimento a qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l obbligo di disfarsi). La classificazione introdotta conferma la distinzione tra rifiuti urbani e speciali, ed introduce la nuova categoria dei rifiuti pericolosi (tossici e nocivi) e di quelli non pericolosi. La Sicilia, pur avendo recepito tale normativa, risulta essere in ritardo rispetto al resto d Italia in materia di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani. Va comunque rilevato che i dati disponibili rivelano una progressiva espansione ed affermazione di una cultura ecologica più sensibile all ambiente. In particolare, si può notare come, negli ultimi anni, la quota di rifiuti in raccolta differenziata sia aumentata passando dallo 0,8% nel 1997 all 1,9% nel 1999. Il problema dei rifiuti rappresenta un compito piuttosto difficile anche per le Isole Maltesi a causa delle caratteristiche tipiche delle isole: una grande proporzione di rifiuti che vengono dall industria di costruzione incontra problemi a causa sia della scarsità del numero dei posti a questi adibiti, sia ad una capacità istituzionale non abbastanza sviluppata in questo settore. Il problema viene affrontato tramite il Solid Waste Management Strategy, un 6

Interreg IIIA Malta-Italia (Sicilia) ANALISI SWOT DELLE AREE TRANSFRONTALIERE documento preparato dal Ministero per l Ambiente nel 2001. Questo documento da molta importanza alla riabilitazione e restauro degli scarichi. La maggior parte dei rifiuti derivano dunque dalle costruzioni e demolizioni (circa il 79%), mentre i rifiuti municipali rappresentano il 13%. Malta si è impegnata a chiudere le due discariche di Maghtab e Qortin prima dell adesione all UE. Biodiversità Gli habitat che conservano un certo grado di naturalità sono rappresentati prevalentemente dai territori boscati, dagli ambienti seminaturali, dalle zone umide e dai corpi idrici. Complessivamente in Sicilia sono presenti tre parchi regionali (Madonie, Etna, Nebrodi) e cinquantasei riserve regionali, di cui quarantatré riserve naturali orientate, nelle quali sono consentite le tradizionali attività colturali e silvo-pastorali. In particolare, le province considerate sono ricche di aree riconosciute dall UE quali SIC (Siti di Interesse Comunitario), ovvero aree destinate alla conservazione della diversità biologica ed in particolare alla tutela di una serie di habitat e specie animali e vegetali indicati negli allegati I e II della Direttiva "Habitat" (Direttiva 92/43/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche). Tuttavia è da rilevare che, contrariamente ad altre regioni fortemente interessate alla presenza di aree naturali, in Sicilia non ci si è ancora dotati di un reale Sistema regionale delle aree protette che crei le necessarie interconnessioni sia ecologiche che gestionali tra Parchi e riserve naturali, mettendo anche in relazione le attività dei vari Enti gestori che operano sul territorio. Nell immediato futuro sarà pertanto necessario puntare alla costruzione di una connettività secondaria attraverso la progettazione e la realizzazione di zone cuscinetto e corridoi ecologici che mettano in relazione le varie aree protette, costituendo così dei sottosistemi, funzionali anche al loro sviluppo. La principale caratteristica di aree cuscinetto e corridoi ecologici sarà la loro capacità di mantenere certe funzioni ecologiche relative a fenomeni come le migrazioni stagionali, la dispersione delle specie dei vari stadi successionali degli ecosistemi, il flusso genico tra popolazioni diverse. Il risultato dovrà essere quello di realizzare una rete di aree naturali a vario grado di protezione ed individuare così le bioregioni che avranno anche la funzione di assicurare l integrità demografica e genetica di quelle specie che richiedono gli areali maggiori. Sulle Isole Maltesi la salvaguardia del territorio avviene attraverso due leggi, Il Development Planning Act e l Environment Protection Act. Al momento, 20 riserve naturali (che in tutto coprono un area di 9.3 kmq) sono protette dall Environment Protection Act. Il Development Planning Act ha identificato 32 kmq come Aree di Importanza Ecologica o Siti di Interesse Scientifico. Il Development Planning Act permette anche l identificazione di siti archeologici, che coprono il 3.5% del terreno delle Isole Maltesi. Per ciò che concerne la conservazione della natura, così come sancita dalle due Direttive comunitarie Uccelli e Habitat, il trattato di adesione firmato il 16 aprile 2003 impegna Malta a recepire e attuare integralmente la direttiva sugli uccelli 79/409/CEE entro il 1 maggio 2004. Ora, la legislazione di Malta, nonostante la revisione compiuta nel gennaio 2003, non è ancora pienamente conforme alla direttiva sugli uccelli selvatici. 7

Interreg IIIA Malta-Italia (Sicilia) ANALISI SWOT DELLE AREE TRANSFRONTALIERE Di seguito si riportano l elenco delle aree che, rispondendo ai requisiti della direttiva Habitat, sono state identificate come Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e quelle che, sulla base della come direttiva Uccelli, sono riconosciute come Zone di Protezione Speciale (ZPS) Elenco Siti di Importanza Comunitaria (SIC) PROVINCIA E CODICE NATURA 2000 AREA SIC ETTARI Agrigento ITA040001 ISOLA DI LINOSA 441,658 ITA040002 ISOLA DI LAMPEDUSA E LAMPIONE 1.414,669 ITA040003 FOCE DEL MAGAZZOLO, FOCE DEL PLATANI, CAPO BIANCO, 1.214,739 TORRE SALSA ITA040004 FOCE DEL FIUME VERDURA 884,850 ITA040005 M. CAMMARATA - CONTRADA SALACI 2.103,703 ITA040006 COMPLESSO MONTE TELEGRAFO E ROCCA FICUZZA 5.288,146 ITA040007 PIZZO DELLA RONDINE, BOSCO DI S. STEFANO QUISQUINA 3.110,899 ITA040008 MACCALUBE DI ARAGONA 363,143 ITA040009 MONTE SAN CALOGERO (SCIACCA) 112,537 ITA040010 LITORALE DI PALMA DI MONTECHIARO 981,722 ITA040011 LA MONTAGNOLA E ACQUA FITUSA 309,229 ITA040012 FONDALI DI CAPO SAN MARCO - SCIACCA 1.831,581 Caltanissetta ITA050001 BIVIERE E MACCONI DI GELA 3.665,891 ITA050002 TORRENTE VACCARIZZO (TRATTO TERMINALE) 188,943 ITA050003 LAGO SOPRANO 90,309 ITA050004 MONTE CAPODARSO E VALLE DEL FIUME IMERA MERIDIONALE 1.725,170 ITA050005 LAGO SFONDATO 32,077 ITA050006 M. CONCA 377,713 ITA050007 SUGHERETA DI NISCEMI 3.186,827 ITA050008 RUPE DI FALCONARA 136,849 ITA050009 RUPE DI MARIANOPOLI 842,096 ITA050010 PIZZO MUCULUFA 797,889 ITA050011 TORRE MANFRIA 687,912 Ragusa ITA080001 FOCE DEL FIUME IRMINO 140,224 ITA080002 ALTO CORSO DEL FIUME IRMINO 1.218,789 ITA080003 VALLATA DEL F. IPPARI (PINETA DI VITTORIA) 2.656,297 ITA080004 PUNTA BRACCETTO, CONTRADA CAMMARANA 422,613 ITA080005 ISOLA DEI PORRI 1,271 ITA080006 CAVA RANDELLO, PASSO MARINARO 489,019 ITA080007 SPIAGGIA MAGANUCO 167,134 ITA080008 CONTRADA RELIGIONE 53,228 ITA080009 CAVA D ISPICA 890,647 ITA080010 FONDALI FOCE DEL FIUME IRMINIO 387,437 8

Interreg IIIA Malta-Italia (Sicilia) ANALISI SWOT DELLE AREE TRANSFRONTALIERE Siracusa ITA090001 ISOLA DI CAPO PASSERO 36,431 ITA090002 VENDICARI 1.509,056 ITA090003 PANTANI DELLA SICILIA SUD-ORIENTALE 1.603,006 ITA090004 PANTANO MORGHELLA 180,637 ITA090005 PANTANO DI MARZAMEMI 27,074 ITA090006 SALINE DI SIRACUSA E F. CIANE 361,070 ITA090007 CAVA GRANDE DEL CASSIBILE, C. CINQUE PORTE, CAVA E 5.209,894 BOSCO DI BAULI ITA090008 CAPO MURRO DI PORCO, PENISOLA DELLA MADDALENA E 170,985 GROTTA PELLEGRINO ITA090009 VALLE DEL F. ANAPO, CAVAGRANDE DEL CALCINARA, CUGNI DI 4.526,586 SORTINO ITA090010 ISOLA CORRENTI, PANTANI DI P. PILIERI, CHIUSA DELL'ALGA E 147,871 PARRINO ITA090011 GROTTA MONELLO 60,787 ITA090012 GROTTA PALOMBARA 60,980 ITA090013 SALINE DI PRIOLO 53,581 ITA090014 SALINE DI AUGUSTA 52,379 ITA090015 TORRENTE SAPILLONE 589,438 ITA090016 ALTO CORSO DEL FIUME ASINARO, CAVA PIRARO E CAVA 2.274,321 CAROSELLO ITA090017 CAVA PALOMBIERI 546,261 ITA090018 F. TELLESIMO 1.273,077 ITA090019 CAVA CARDINALE 1.988,635 ITA090020 MONTI CLIMITI 2.930,139 ITA090021 CAVA CONTESSA - CUGNO LUPO 1.639,803 ITA090022 BOSCO PISANO 1.862,520 ITA090023 MONTE LAURO 1.601,123 ITA090024 COZZO OGLIASTRI 1.333,791 ITA090025 INVASO DI LENTINI 1.069,119 ITA090026 FONDALI DI BRUCOLI - AGNONE 1.328,440 ITA090027 FONDALI DI VENDICARI 1.996,803 ITA090028 FONDALI DELL'ISOLA DI CAPO PASSERO 1.216,120 Trapani ITA010001 ISOLE DELLO STAGNONE DI MARSALA 617,845 ITA010002 ISOLA DI MARETTIMO 1.089,308 ITA010003 ISOLA DI LEVANZO 542,276 ITA010004 ISOLA DI FAVIGNANA 1.845,731 ITA010005 LAGHETTI DI PREOLA E GORGHI TONDI E SCIARE DI MAZARA 1.500,681 ITA010006 PALUDI DI CAPO FETO E MARGI SPANO' 300,114 ITA010007 SALINE DI TRAPANI 968,261 ITA010008 COMPLESSO M. BOSCO E SCORACE 602,459 ITA010009 M. BONIFATO 315,145 ITA010010 M. SAN GIULIANO 987,416 ITA010011 SISTEMA DUNALE CAPO GRANITOLA, PORTO PALO E FOCE DEL 433,285 BELICE ITA010012 MARAUSA: MACCHIA A QUERCUS CALLIPRINOS 0,719 ITA010013 BOSCO DI CALATAFIMI 219,188 ITA010014 SCIARE DI MARSALA 4.487,977 ITA010015 COMPLESSO MONTI DI CASTELLAMMARE DEL GOLFO (TP) 2.397,517 ITA010016 MONTE COFANO E LITORALE 555,222 ITA010017 CAPO S.VITO, M.MONACO, ZINGARO, FARAGLIONI SCOPELLO, 7.293,332 M.SPARACIO ITA010018 FOCE DEL TORRENTE CALATUBO E DUNE 87,038 ITA010019 ISOLA DI PANTELLERIA: MONTAGNA GRANDE E MONTE GIBELE 3.183,948 ITA010020 ISOLA DI PANTELLERIA - AREA COSTIERA, FALESIE E BAGNO DELL'ACQUA 3.515,964 9

Interreg IIIA Malta-Italia (Sicilia) ANALISI SWOT DELLE AREE TRANSFRONTALIERE ITA010021 SALINE DI MARSALA 237,152 ITA010022 COMPLESSO MONTI DI S. NINFA - GIBELLINA E GROTTA DI S. 660,501 NINFA ITA010023 MONTAGNA GRANDE DI SALEMI 1.301,627 ITA010024 FONDALI DELL'ISOLA DI FAVIGNANA 148,672 ITA010025 FONDALI DEL GOLFO DI CUSTONACI 1.128,411 ITA010026 FONDALI DELL'ISOLA DELLO STAGNONE DI MARSALA 1.756,925 ITA020036 M. TRIONA E M. COLOMBA ITA020037 MONTI BARRACU', CARDELIA, PIZZO CANGIALOSI E GOLE DEL T.CORLEONE ITA020038 SUGHERETE DI CONTRADA SERRADAINO ITA020039 MONTE CANE, PIZZO SELVA A MARE, MONTE TRIGNA ITA020040 MONTE ZIMMARA (GANGI) ITA020041 MONTE SAN CALOGERO (GANGI) ITA020042 ROCCHE DI ENTELLA ITA020043 MONTE ROSAMARINA E COZZO FAMO' ITA020044 MONTE GRIFONE ITA020045 ROCCA DI SCIARA ITA020046 FONDALI DELL'ISOLA DI USTICA ITA020047 FONDALI DI ISOLA DELLE FEMMINE - CAPO GALLO Elenco Zone di Protezione Speciale (ZPS) PROVINCIA E CODICE NATURA 2000 AREA ZPS ETTARI Agrigento ITA020025 BOSCO DI S. ADRIANO 6823,666 ITA040001 ISOLA DI LINOSA 441,658 ITA040002 ISOLA DI LAMPEDUSA E LAMPIONE 1414,669 Siracusa ITA090002 VENDICARI 1509,056 ITA090003 PANTANI DELLA SICILIA SUD-ORIENTALE 1603,006 ITA090004 PANTANO MORGHELLA 180,637 ITA090006 SALINE DI SIRACUSA E F. CIANE 361,070 ITA090013 SALINE DI PRIOLO 53,581 ITA090014 SALINE DI AUGUSTA 52,379 ITA090025 INVASO DI LENTINI 1069,119 Trapani ITA010001 ISOLE DELLO STAGNONE DI MARSALA 617,845 ITA010002 ISOLA DI MARETTIMO 1.089,308 ITA010003 ISOLA DI LEVANZO 542,276 ITA010006 PALUDI DI CAPO FETO E MARGI SPANO' 300,114 ITA010007 SALINE DI TRAPANI 968,261 ITA010016 MONTE COFANO E LITORALE 555,222 ITA010017 CAPO S.VITO, M.MONACO, ZINGARO, FARAGLIONI SCOPELLO, 7.293,332 M.SPARACIO ITA010019 ISOLA DI PANTELLERIA: MONTAGNA GRANDE E MONTE GIBELE 3.183,948 ITA010020 ISOLA DI PANTELLERIA - AREA COSTIERA, FALESIE E BAGNO 3.515,964 DELL'ACQUA ITA010021 SALINE DI MARSALA 237,152 10

Interreg IIIA Malta-Italia (Sicilia) ANALISI SWOT DELLE AREE TRANSFRONTALIERE 1.3 Analisi socio-economica Popolazione La popolazione siciliana coinvolta nel programma ammonta, secondo l Annuario statistico regionale del 2002 della Regione Siciliana, a 1.886.670 abitanti, pari al 37,2% del totale regionale. Le province coinvolte nel programma hanno una popolosità piuttosto variabile (si va da Caltanissetta, una delle province meno popolose della Sicilia, ad Agrigento, la quarta provincia più popolosa), ma sono tutte caratterizzate da un elevato tasso di urbanizzazione (dato da una concentrazione elevata della popolazione e da un basso numero di comuni presenti nella provincia). La struttura della popolazione risulta molto giovane con un incidenza delle classi giovanili sul totale della popolazione superiore alla media nazionale. La popolazione Maltese, invece, ammonta nel 2001 a 394.641 abitanti ed è distribuita sul territorio nel modo seguente: Area (Km 2 ) Popolazione Densità per Km 2 Malta 245,73 363.799 1.480,48 Gozo e Comino 67,08 30.842 459,78 Totale 315,59 394.641 1.250,49 EU 15 3.191.120,00 378.700.000 118,70 Fonte: Demographic Review 2002, National Statistics Office (NSO) Il livello di vita attesa risulta piuttosto elevato: 76,07 per gli uomini e 80,87 per le donne. Il tasso di nascita, sebbene in diminuzione in questi ultimi dieci anni, nel 1999 risultava comunque superiore alla media europea con 11,1 nascite ogni 1000 abitanti. Anche Malta, come l Italia, si sta confrontando con il fenomeno dell innalzamento dell età media della popolazione. Ci si aspetta, infatti, che il numero di persone al di sopra dei 60 anni aumenterà di 37.886 fino a raggiungere il totale di 105.000 nel 2025. La densità di popolazione risulta essere la più alta in Europa con 1.250 persone per km 2 e varia molto tra le diverse isole maltesi. Tabella sintetica: superficie e popolazione dei territori frontalieri Italia-Malta Provincia Superficie (kmq) Regione di appart. Prov/Reg (%) 11 Provincia Popolazione residente Regione di appart. Prov/Reg (%) Agrigento 3.042,00 25.707,00 11,83% 466.591 5.076.700 9,19% Caltanissetta 2.128,00 25.707,00 8,28% 282.485 5.076.700 5,56% Ragusa 1.614,00 25.707,00 6,28% 302.860 5.076.700 5,97% Siracusa 2.109,00 25.707,00 8,20% 401.805 5.076.700 7,91% Trapani 2.461,00 25.707,00 9,57% 432.929 5.076.700 8,53% Sicilia 25.707,00 25.707,00 100,00% 5.076.700 5.076.700 100,00% Malta 245,73 312,81 77,86% 363.799 394.641 92,18% Gozo e Comino 67,08 312,81 21,26% 30.842 394.641 7,82% Malta 312,81 315,59 100,00% 394.641 394.641 100,00% TOTALE 11.666,81 26.019,81 44,84% 2.281.311 5.471.341 41,70% Fonte dati Sicilia: Servizio Statistica della Regione - Elaborazione su dati ISTAT (anno 2000) Fonte dati Malta: Demographic Review 2002, NSO Per entrambi i territori, siciliano e maltese, le conseguenze di questa alta densità di popolazione producono molteplici effetti:

Interreg IIIA Malta-Italia (Sicilia) ANALISI SWOT DELLE AREE TRANSFRONTALIERE forte pressione sulle risorse naturali (alta domanda di acqua per consumo domestico, alta produzione di rifiuti solidi urbani ed edili, alta domanda di energia, deterioramento del paesaggio, etc.) forte impatto urbano (incremento dei prezzi del suolo e pressione urbana che non permette un utilizzo alternativo de suolo per fini non urbani né residenziali) congestione delle reti di trasporto e di comunicazione alta domanda di prodotti di base (cibo ed energia) sovra-occupazione generale perdita di qualità della vita (inquinamento acustico, dell aria, etc.) Mercato del lavoro I dati relativi al mercato del lavoro nelle province siciliane risultano sconfortanti se paragonati ai dati medi nazionali. Tuttavia la situazione appare diversificata da provincia a provincia. I tassi di disoccupazione, infatti, passano dal 12,8% di Ragusa al 23,8% di Agrigento (23,8%). Tali tassi aumentano notevolmente se si tiene conto solo del lavoro femminile: in particolare nelle Province di Agrigento e Caltanissetta le percentuali oscillano tra il 37 ed il 39%. L occupazione è così distribuita: - il 13,9% opera nel settore agricolo - il 22,6% nell industria - il 63% nel terziario (costituito in gran parte in occupati nel settore della Pubblica Amministrazione) Non bisogna comunque dimenticare che l economia sommersa produce sui dati occupazionali notevoli effetti distorsivi. Dall indagine sulla forza-lavoro condotta nell Ottobre 2002 (Labour Force Survey) risultano nello stato maltese 147.482 occupati, 10.730 disoccupati e 157.253 persone inattive. Il 70,3% delle persone occupate (103.730) erano uomini e 29,7% (43.752) donne. Il totale degli occupati risulta essere così ripartito nei diversi settori di attività: - il 66% del totale lavora nel settore dei servizi - il 31, 8% nell industria - il 2,2% in agricoltura. Dello stesso totale il 33,3% lavora nel settore pubblico ed il 66,7% nel settore privato Un dato interessante risulta essere quello relativo al grado di istruzione: mentre nei paesi UE il 21,6% delle persone tra i 15 e i 64 anni possiede una qualifica di istruzione superiore, a Malta la percentuale si attesta ad un livello decisamente più basso, pari al 7,5% della popolazione in età lavorativa. Le variazioni più evidenti a cui si è assistito in questi ultimi anni possono essere così riepilogate. Per ciò che concerne gli occupati: - da Maggio 2000 a Giugno 2002 il dato percentuale è aumentato dello 0,1%, passando da 54,9% a 55%, in particolare è aumentato in maniera significativa il tasso di occupazione femminile, passando da 33,1% a 34,3% mentre si è ridotta l occupazione maschile, da 75,8% a 75,6% - il tasso di occupazione giovanile (15-24 anni) si è ridotto passando da 21.3% nel 2001 al 20,1% del totale degli occupati nel 2002 (Labour Force Survey, 2002) 12

Interreg IIIA Malta-Italia (Sicilia) ANALISI SWOT DELLE AREE TRANSFRONTALIERE Per ciò che concerne il tasso di disoccupazione giovanile: - è tendenzialmente in aumento: in Marzo 2001 c erano 3,839 persone, che rappresentavano il 40.7% dei disoccupati. In Marzo 2002 c erano 5,867 persone giovani disoccupati, che rappresentavano il 49% del totale dei disoccupati Economia L economia delle province siciliane è caratterizzata generalmente da un basso valore aggiunto: le attività più sviluppate sono legate al settore agricolo, all artigianato e solo in alcune zone anche all industria (Siracusa) e alla pesca (Trapani). Tra queste fa eccezione la Provincia di Ragusa, che occupa il 2 posto nella graduatoria delle province siciliane, dietro Messina per reddito pro-capite. Le disponibilità economiche sono, inoltre, cresciute in misura superiore rispetto alla media nazionale, consentendo alla provincia di ridurre il gap con le realtà più avanzate. Il tenore di vita è complessivamente basso, con un reddito disponibile inferiore alla media nazionale ed in alcuni casi (Caltanissetta) addirittura inferiore alla media regionale. Correlata al basso livello di ricchezza disponibile, è il l elevata quota di consumi alimentari, indicativa della necessità di spendere per soddisfare bisogni primari. Solo la Provincia di Siracusa registra una quota di consumi pro-capite poco al di sopra della media regionale, con una minor quota di consumi alimentari rispetto ad altre realtà provinciali siciliane e meridionali in generale, ascrivibile fra l altro al contributo del consistente afflusso turistico la cui tipologia di spesa è prevalentemente non alimentare. Per quanto riguarda gli scambi con l'estero la propensione all'export è piuttosto bassa. L economia maltese, invece, è cresciuta significativamente dal 1986 al 2001: il PIL a prezzi correnti è aumentato raggiungendo il 6.1% nel 2000 ed è sceso a 0.8% nel 2001. L economia maltese è caratterizzata da un elevato grado di apertura e l UE è il principale partner commerciale di Malta nel 2000. L industria manifatturiera gioca un ruolo importante nell economia nazionale. Alla fine del 2001, oltre il 21% degli occupati era impiegato in questo settore, mentre le sue esportazioni costituivano il 56% del totale esportato nello stesso anno. In questi ultimi anni la sua struttura sta cambiando con uno spostamento dalle attività a basso valore aggiunto, quale il tessile, ad attività ad alto valore aggiunto quali l attrezzatura di comunicazione ed il settore degli apparecchi. I principali settori manifatturieri che hanno un giro d affari relativamente alto, riguardano attrezzature e apparecchi di comunicazione, cibo e bevande, mobilia, plastica e gomma, prodotti chimici, etc. Al momento Malta deve ancora sviluppare il suo potenziale per diventare un centro tecnologico di eccellenza. La composizione strutturale dell economica maltese è cambiata drammaticamente negli anni 90 con forte orientamento al settore dei servizi. Attualmente l'industria del turismo locale svolge un ruolo significativo nel contributo a sviluppo economico e alla creazione di occupazione. Tuttavia, l'aumento accelerato negli arrivi turistici a Malta ha aumentato la preoccupazione sull'effetto del settore sull'economia locale, dato che gli arrivi annuali ora sono pari a quasi tre volte la popolazione residente. Per questo, il governo ha cominciato a sviluppare politiche per migliorare la qualità del prodotto turistico e del valore aggiunto del settore. 13

Interreg IIIA Malta-Italia (Sicilia) ANALISI SWOT DELLE AREE TRANSFRONTALIERE 1.4 Le passate esperienze di cooperazione Italia-Malta La Mediterraneità di Malta In questi ultimi anni il Governo maltese ha mostrato una forte volontà a partecipare alle iniziative internazionali in ambito mediterraneo. Questi ultimi anni si sono caratterizzati per una intensa attività diplomatica di Malta in ambito della partnership Euro-mediterranea (Processo di Barcellona), che unisce, dal 1995, tutti i Paesi dell UE con altri dodici Paesi del bacino (Marocco, Algeria, Tunisia, Egitto, Giordania, Israele, Siria, Libano, Autorità Palestinese, Turchia, Cipro e Malta) e che ha tra i principali obiettivi il mantenimento di un area comune di pace e stabilità, collaborazione in campo sociale e culturale e partnership economica e finanziaria al fine di creare un area di prosperità condivisa. Malta, inoltre, è stata ammessa al più ristretto Forum Mediterraneo, all interno del quale opera già dal 1994. E parte attiva dell esercizio 5+5, il dialogo politico, sociale e culturale che unisce Portogallo, Spagna, Francia, Italia e la stessa Malta ai principali interlocutori del Maghreb (Algeria, Tunisia, Marocco e Mauritania) e alla Libia. Rapporti tra Malta e l UE A seguito del positivo esito del referendum sull allargamento Malta guarda oggi con maggiore fiducia all adesione all UE che avverrà nel 2004. Il Paese è firmatario, insieme ad altri nove candidati, del Trattato di Adesione del 16 aprile 2003 ad Atene. Malta valuta la propria adesione all UE alla stregua di un proprio interesse nazionale e ritiene che il progetto europeo debba avere come obiettivo prioritario la costruzione di un Europa forte e unita, di solidarietà e di tolleranza. Comunità italiana a Malta e maltesi residenti in Italia La comunità italiana a Malta si compone di 1193 connazionali registrati presso la sezione consolare dell Ambasciata d Italia a La Valletta. Si può conteggiare anche un favorevole numero di italiani, circa un migliaio, non residenti in via permanente, né registrati presso l ambasciata italiana, in prevalenza occupati in lavori stagionali. I maltesi residenti stabilmente in Italia, invece, sono circa 600. Relazioni politiche Italia-Malta Il rapporto di Malta con l Italia è considerato alla stregua di una relazione speciale, storicamente fondata sulle Dichiarazioni in tema di garanzia della neutralità di Malta del 1980, nonché sull impegno di assistenza finanziaria e tecnica per lo sviluppo dell economia maltese. L attuale fase di relazioni bilaterali appare caratterizzata sia dall intensa ripresa degli scambi di visite ad alto livello tra Italia e Malta con la conclusione di importanti accordi, sia dalla conclusione del negoziato maltese di adesione all UE e del relativo referendum. L Italia ha sempre sostenuto con convinzione il processo di adesione di Malta, condividendone l interesse ad un rafforzamento della proiezione mediterranea dell Unione e tenendo conto nel contempo delle peculiarità maltesi. Nell ambito della collaborazione italo-maltese è molto attiva la cooperazione tra le rispettive Forze di Polizia e nella lotta al traffico di stupefacenti, che prevede tra l altro lo svolgimento di esercitazioni congiunte nel canale di Sicilia. 14

Interreg IIIA Malta-Italia (Sicilia) ANALISI SWOT DELLE AREE TRANSFRONTALIERE Nel quadro complessivamente assai positivo dei rapporti italo-maltesi, la visita compiuta a Roma dal Ministro degli Esteri Joe Borg il 20 dicembre 2002 ha visto la conclusione del V Protocollo di Assistenza finanziaria che l Italia aveva acconsentito a negoziare per testimoniare, nel momento di maggiore impegno dell isola per l adesione all UE, la vicinanza e la solidità delle relazioni speciali bilaterali. I tredici progetti contenuti nel V Protocollo sono in larga parte mirati ad agevolare l adeguamento di Malta all acquis comunitario e spaziano in diversi settori, da quello delle infrastrutture all ambiente, dalla sorveglianza marittima alla sanità. Nello specifico i fondi a disposizione della parte maltese saranno utilizzati per contribuire alla realizzazione dei progetti nei settori sotto indicati: - Infrastrutture (1.1 Programma di ammodernamento della rete stradale; 1.2 Impianto del sistema fognario del Nord di Malta) - Cultura e Formazione (1.3 Cattedra Italiana per il Mediterraneo e Studi sull'unione Europea; Borse di studio per studenti maltesi; Restauro della Cappella d'italia nella Co-Cattedrale di San Giovanni;Restauro dell'organo del XVI secolo nella Co-Cattedrale di San Giovanni) - Tutela dell'ambiente (Installazione di un impianto di raccolta ed incenerimento al mattatoio statale) - Sicurezza alimentare (Impianto di macellazione ed imballaggio della carne; Impianto di selezione e di conservazione a freddo) - Controllo marittimo (Rafforzamento delle capacità maltesi di controllo marittimo - Sanità (Pianificazione, fornitura ed installazione di equipaggiamento per l'ospedale Mater Dei; Fornitura di un sistema informatico all'ospedale Mater Dei; Ricerca nel campo della salute sulla sanità mentale) L assistenza finanziaria e tecnica per lo sviluppo dell economia maltese si era in precedenza concretizzata nella stipula di quattro successivi Protocolli finanziari (1980, 1986, 1990 e 1994), che hanno dato un contributo importante al Paese nei suoi programmi di investimento e hanno permesso la realizzazione o l ammodernamento di infrastrutture e di servizi pubblici con particolare riguardo ai settori delle telecomunicazioni, della protezione civile, dell energia e dell ambiente. Relazioni culturali, scientifiche e tecnologiche Italia-Malta Le relazioni culturali italo-maltesi sono regolate dall Accordo di collaborazione culturale e scientifica del 28 luglio 1967 e dal Protocollo esecutivo culturale: firmato il 15 gennaio 1997, scaduto nel 2000. Un nuovo Protocollo è in fase di avanzata negoziazione. La cooperazione scientifica e tecnologica si attua nel quadro dell Accordo di collaborazione scientifica e tecnologica firmato a Valletta il 22 ottobre 2001. I settori di collaborazione sono: sanità pubblica, medicina e organizzazione ospedaliera, scienze fisiche e naturali, ambiente, biotecnologie e innovazioni tecnologiche. Un intesa amministrativa del 1993 regola i requisiti attestati dalle certificazioni maltesi finali della scuola secondaria ai fini dell accesso alle Università italiane. Per quanto riguarda la cooperazione universitaria, alcune università italiane hanno stipulato accordi di collaborazione diretta con l Università di Malta In particolare il MIUR mediante il proprio programma di internazionalizzazione favorisce quelle collaborazioni che prevedono l elaborazione di programmi integrati di studio con possibilità di rilascio di titoli finali congiunti. Intensa è l attività di promozione culturale svolta dall Istituto italiano di Cultura a La Valletta. Fra gli eventi culturali programmati per il 2003, se ne segnalano alcuni come la rassegna del cinema italiano Italia Film Festival e la mostra sul Design italiano. 15

Interreg IIIA Malta-Italia (Sicilia) ANALISI SWOT DELLE AREE TRANSFRONTALIERE Relazioni tra enti locali siciliani e maltesi Svariate sono le collaborazioni/accordi esistenti tra singoli enti locali siciliani con singoli enti maltesi, tra questi emergono: - il progetto Look to Malta volto a promuovere un ambiente più favorevole alla cooperazione commerciale, tecnologica e produttiva delle imprese dell area Sicilia orientale con le imprese maltesi e articolato in otto azioni: a. Sportello Malta b. Indagine sull attrattività del mercato Maltese c. Divulgazione della Guida Paese Malta d. Animazione telematica con strumenti multimediali e. Retizzazione delle competenze degli operatori dei servizi f. Eventi settoriali g. Seminari tecnico-informativi ed interventi puntuali nelle società miste - programmi ed iniziative del CEFPAS (Centro per la formazione permanente e l aggiornamento del personale del servizio sanitario, di Caltanissetta) con istituzioni universitarie e sanitarie di Malta 1. Partenariato sottoscritto con l Università di Malta Mediterranean Institute nell ambito dell Iniziativa Comunitaria EUROMED HERITAGE II (SCRE/111577/C/G) nel progetto GIANO - Geographical Image Archive net Organism presentato nell aprile 2001 alla Commissione Europea. 2. Partecipazione di un gruppo di medici e specialisti sulla Zoonosi dell Università di Malta al World Health Organisation presso il Cefpas nel 1997, nell ambito di una cooperazione Mediterranean zoonoss control centre. 3. Partecipazione dell Università di Malta insieme al Cefpas e ad altri organismi internazionali al Fourth meeting of the expert network on health care reform strategies in southern Europe nell ambito del Network SOUTHNET costituito dall OMS nel 1997 per lo studio delle strategie di riforma sanitarie nel sud-europa. 4. Collaborazione in corso per realizzare attività formative presso il Cefpas con il dr. Edward de Bono, fondatore e direttore dell'international Creative Forum e considerato da molti la maggiore autorità internazionale nel campo della creatività e dell'insegnamento delle tecniche di pensiero - accordi tra la Sovrintendenza ai Beni Culturali di Caltanissetta e Malta per l allestimento di esposizioni di reperti archeologici provenienti dai due diversi territori - creazione di una rete tra la Provincia di Agrigento, il Comune di Gozo, la municipalità di Versailles (Francia), Tomar (Portogallo) e Kef (Tunisia), per la valorizzazione di alcune feste popolari e tradizionali del Mediterraneo Le fetes du Soleil ) nell ambito del programma Euromed Heritage - gemellaggio tra il Comune di Vittoria (RG) e il Comune maltese Siggiewi 16