Bilancio demografico della provincia di Trento Anno 2004



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28 luglio 2005 Bilancio demografico della provincia di Trento Anno 2004 Il Servizio Statistica della Provincia Autonoma di Trento, che svolge le funzioni di Ufficio regionale Istat sul territorio provinciale, comunica i dati relativi alla popolazione residente in provincia di Trento risultanti dalle registrazioni anagrafiche degli individui nei 223 comuni al 31 dicembre 2004. Tali dati sono calcolati a partire dalla popolazione legale dichiarata sulla base delle risultanze del 14 Censimento generale della popolazione effettuato il 21 ottobre 2001 (DPCM del 2 aprile 2003 pubblicato sulla G.U.). Il calcolo è effettuato sulla base dei dati relativi al movimento naturale (iscrizioni per nascita e cancellazioni per morte) e migratorio (iscrizioni e cancellazioni per trasferimento di residenza) verificatosi nei comuni nel periodo 22 ottobre-31 dicembre 2001 e negli anni 2002, 2003 e 2004. I dati del bilancio demografico per ciascun comune sono disponibili sul sito web www.demo.istat.it alla voce bilancio demografico. I dati mensili del movimento demografico relativi al 2004 sono ora definitivi. Ulteriori elaborazioni saranno disponibili sul sito Internet del Servizio Statistica della Provincia Autonoma di Trento www.provincia.tn.it/statistica Informazioni e chiarimenti Servizio Statistica Provincia Autonoma di Trento Trento, via Brennero, 316-38100 Tel. 0461 497801 Fax 0461 497813 e-mail: serv.statistica@provincia.tn.it Al 31 dicembre 2004 la popolazione complessiva risulta pari a 497.546 unità, mentre alla stessa data del 2003 ammontava a 490.829 residenti. Anche nel 2004 si è registrato un forte incremento della popolazione residente, poco più di 6.700 abitanti, pari all 1,4 per cento della popolazione: esaminando a ritroso alcuni decenni, esso costituisce il secondo saldo positivo più elevato riscontrato in provincia di Trento, inferiore di circa 1.000 unità solo a quello registrato nell anno 2003. Tale incremento è in larga parte ancora dovuto alle iscrizioni anagrafiche successive alla regolarizzazione degli stranieri presenti in Italia regolamentata dalle leggi 189 e 222 del 2002, che sono proseguite anche nel corso del 2004. Tabella 1. Popolazione residente al 31 dicembre 2004 e variazioni rispetto al 2003 per provincia e ripartizione geografica Servizio Statistica Provincia Autonoma di Trento Ripartizione Popolazione al 31.12.2004 Variazione rispetto al 31.12.2003 geografica Maschi e Maschi Femmine Femmine % Assoluta % Trento 243.104 254.442 497.546 0,9 6.717 1,4 Bolzano 235.671 241.396 477.067 0,8 5.432 1,2 Trentino-Alto Adige 478.775 495.838 974.613 1,7 12.149 1,3 Nord-est 5.380.080 5.650.570 11.030.650 18,9 146.621 1,3 Italia 28.376.804 30.085.571 58.462.375 574.130 1,0

Complessivamente la variazione demografica positiva, pari a +6.717 abitanti, è stata determinata dalla somma delle seguenti voci di bilancio: il saldo del movimento naturale pari a +974 unità, il saldo del movimento migratorio con l estero pari a +3.661, un saldo interno positivo pari a +1.822 ed un incremento dovuto alle rettifiche post-censuarie pari a +260. La distribuzione territoriale La distribuzione della popolazione residente per ripartizione geografica assegna ai comuni del Trentino-Alto Adige 974.613 abitanti (l 1,7 per cento della popolazione nazionale): la provincia di Trento, con i suoi 497.546 abitanti, detiene all interno della regione una quota di residenti leggermente più cospicua. Le percentuali risultano pressoché invariate rispetto al 2003 e le variazioni percentuali annuali sono in linea con quelle degli anni precedenti: nelle regioni dell Italia centrale e settentrionale l incremento è stato superiore all 1,0 per cento, mentre nelle regioni del Sud e nelle Isole è rispettivamente pari e inferiore allo 0,5 per cento. Tabella 2. Movimento anagrafico della popolazione residente nel corso del 2004 e variazioni rispetto al 2003 per provincia e ripartizione geografica Ripartizione geografica Nati vivi Morti Saldo naturale Saldo migratorio con l'estero Saldo migratorio interno Saldo iscr./canc. altri motivi Var. sul Var. sul 2004 2003 2004 2003 Trento 5.452 495 4.478-162 974 3.661 1.822 260 Bolzano 5.450 62 3.761-178 1.689 2.492 646 605 Trentino-Alto Adige 10.902 557 8.239-340 2.663 6.153 2.468 865 Nord-est 106.175 6.293 108.889-6.491-2.714 94.674 32.738 21.923 Italia 562.599 18.536 546.658-39.810 15.941 379.717 25.900 152.572 Il saldo naturale Il numero dei nati vivi in provincia di Trento nel corso del 2004 è stato di 5.452 unità (con un aumento di 495 nati rispetto all anno precedente) e quello dei decessi di 4.478 unità (162 in meno rispetto all anno precedente). Il saldo naturale è risultato pari a +974 unità. In valori assoluti nel corso del 2004 si è registrato il più alto numero di nati degli ultimi decenni. 2

Anche la provincia di Bolzano evidenzia un saldo naturale nettamente positivo: il Trentino-Alto Adige registra complessivamente un valore pari a +2.663 unità. Nell ambito del Nord-Est, l unica altra regione che presenta un saldo naturale positivo è il Veneto, con un valore pari a +5.340. Globalmente, a livello nazionale, il saldo naturale si attesta su un valore pari a quasi 16mila unità, il primo positivo dopo quello del 1992. A livello di grandi ripartizioni territoriali, il saldo naturale risulta fortemente positivo nel Mezzogiorno mentre nel Centro-Nord la fluttuazione congiunturale conferma un saldo naturale negativo, anche se su livelli inferiori rispetto al 2003. La natalità L incremento delle nascite si registra soprattutto nelle regioni del Nord: nel Nord-Est l incremento sul numero dei nati nel 2003 è pari al 6,3 per cento, nel Nord-Ovest al 5,0 per cento e nell Italia centrale al 5,3 per cento. L incremento delle nascite, fenomeno lieve ma costante negli ultimi anni, è particolarmente accentuato nel 2004 ed è da mettere in relazione anche alla maggior presenza straniera regolare. Negli ultimi 5 anni, infatti, l incidenza delle nascite di bambini stranieri sul totale dei nati della popolazione residente in Italia è più che raddoppiata, passando dal 3,9 per cento del 1999 all 8,6 per cento del 2004 (dato stimato). Sono, in particolare, le regioni del Centro-Nord quelle che registrano valori percentuali di gran lunga superiori alla media nazionale, ovvero le aree del Paese con una tradizione migratoria più forte e con una presenza straniera più stabile e radicata. Il tasso di natalità della provincia di Trento risulta pari a 11,0 nati per mille abitanti, rispetto ad una media nazionale di 9,7 per mille. Anche nella provincia di Bolzano si riscontra un tasso di natalità nettamente superiore a quello nazionale, con un valore di 11,5 per mille. Complessivamente, nelle regioni del Nord-Est registrano un tasso di natalità superiore alla media nazionale il Trentino-Alto Adige (11,3 nati per mille abitanti) e il Veneto (10,1 per mille). Figura 1. Nati vivi e morti negli ultimi 13 anni (1992-2004) Provincia di Trento 5.600 5.400 5.452 5.200 5.000 4.800 4.600 4.400 4.200 5.131 5.002 5.067 MORTI 4.955 4.802 4.957 4.888 4.658 4.585 4.730 4.640 4.636 4.517 4.472 4.481 4.435 4.492 4.532 4.524 4.483 4.493 4.433 4.317 4.478 NATI 4.295 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 3

La mortalità La diminuzione nel numero dei morti rispetto al 2003 è dovuta principalmente all anomalia registrata nel 2003, già messa in evidenza nel precedente comunicato stampa. Il 2003, infatti, aveva risentito della forte ondata di caldo estivo che aveva provocato in Italia, nel periodo giugnosettembre, quasi ventimila morti in più rispetto agli stessi mesi del 2002. Inoltre, nell inverno del 2004 non si sono verificate temperature particolarmente basse né epidemie influenzali estremamente virulente, che sono le principali cause dei picchi di mortalità invernali. La mortalità presenta valori più elevati nelle regioni a più forte invecchiamento. I tassi di mortalità variano da 7,7 morti ogni mille abitanti in Puglia a 12,9 morti in Liguria, rispetto a una media nazionale di 9,4 morti per mille abitanti. La provincia di Trento rileva un valore inferiore a quello nazionale (9,1 morti per mille abitanti) come pure la provincia di Bolzano, che registra 7,9 morti, per mille abitanti: complessivamente, il Trentino-Alto Adige evidenzia un tasso di mortalità pari a 8,5. Nella ripartizione del Nord-Est anche il Veneto presenta un tasso di mortalità inferiore a quello nazionale. Come per la natalità, la mortalità rilevata è quella dei soli residenti, indipendentemente dal luogo in cui avviene il decesso (sia in Italia, nel luogo di residenza o in altro comune, sia all estero) e non vengono conteggiate le morti, così come le nascite, avvenute in Italia, di persone non residenti. Figura 2. Morti per mese. Anni 2002-2004 - Provincia di Trento 480 460 440 420 400 380 360 340 320 300 2002 2003 2004 gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre Le migrazioni dall estero L incremento demografico del Paese e anche della provincia di Trento è garantito, in misura consistente, dalle immigrazioni che sono largamente superiori alle emigrazioni. Nel corso del 2004 sono immigrate dall estero in provincia di Trento 4.172 persone, mentre ammontano a 511 le cancellazioni di persone residenti nella provincia verso l estero. Si tratta, in larga parte, per quanto riguarda le iscrizioni, degli effetti della sanatoria dovuta alle leggi 189 e 222 del 2002, che si prolungano nel 2004 a motivo della durata dei procedimenti amministrativi. 4

Il bilancio con l estero è positivo per tutte le regioni ed il tasso migratorio estero varia da 1,0 per mille in Sardegna a 11,0 per mille in Lombardia; quello della provincia di Trento risulta pari a 7,4 per mille, rispetto ad una media nazionale del 6,5 per mille. Le migrazioni interne Rettifiche post-censuarie ed altre iscrizioni/cancellazioni Comuni per classe di ampiezza demografica Nel corso del 2004 i trasferimenti di residenza interni a livello nazionale hanno coinvolto 1 milione e 385mila persone ed hanno evidenziato uno spostamento di popolazione dalle regioni del Mezzogiorno (eccettuato l Abruzzo) a quelle del Nord e del Centro. In provincia di Trento i trasferimenti di residenza interni, con provenienza il territorio italiano, hanno coinvolto oltre 13mila persone: il 66,9 per cento di tali iscrizioni anagrafiche ha riguardato residenti provenienti dalla stessa provincia di Trento. Nello stesso periodo, 11.256 individui sono emigrati verso comuni italiani: il 77,8 per cento di queste cancellazioni anagrafiche si è diretto verso comuni del Trentino. Il tasso migratorio interno della provincia di Trento, riferito ai movimenti con i comuni italiani, si è attestato sul 3,7 per mille. La somma dei tassi migratori interno ed estero è risultata pari a 11,1 per mille; in una graduatoria sulla maggior attrattività, tale valore colloca la nostra provincia al quarto posto, preceduta solo dall Emilia Romagna (14,1 per mille), dalla Lombardia (12,9 per mille) e dall Umbria (11,9 per mille). Così come nei primi due anni successivi al censimento, l incremento di popolazione registrato nel 2004 è dovuto anche alle rettifiche postcensuarie, costituite principalmente dalle iscrizioni di persone residenti sfuggite al censimento e dalle cancellazioni di persone censite più volte o censite in un comune dove non avevano l effettiva residenza. In totale si tratta di 1.553 iscrizioni e di 1.293 cancellazioni che producono un incremento di 260 residenti, pari al 3,9 per cento dell incremento registrato nel corso dell anno. La quota più ampia di popolazione risiede a Trento (il comune capoluogo) e nel comune di Rovereto, che si collocano nella classe di ampiezza demografica con più di 20.000 abitanti (145.278 abitanti, pari al 29,2 per cento). Un analoga quota di popolazione risiede nei comuni di media ampiezza, compresa fra i 1.001 ed i 3.000 abitanti: si tratta di 137.955 residenti (pari al 27,7 per cento del totale). Infine, nei 115 piccoli comuni fino a 1.000 abitanti risiedono 64.227 persone (il 12,9 per cento della popolazione). 5

Tabella 3. Numero di comuni e popolazione residente per classe di ampiezza demografica al 31.12.2004 Comuni Popolazione residente Variazione sul 2003 Classi di ampiezza demografica N di Popolazione V.a. % V.a. % comuni V.a. % Fino a 1.000 115 51,6 64.227 12,9 0 520 0,8 1.001-3 mila 83 37,2 137.955 27,7 0 1.566 1,1 3.001-5 mila 13 5,8 50.289 10,1 0 822 1,7 5.001-10 mila 7 3,1 51.216 10,3 0 839 1,7 10.001-20 mila 3 1,3 48.581 9,8 0 861 1,8 20.001-100 mila 1 0,4 35.136 7,1 0 544 1,6 Oltre 100 mila 1 0,4 110.142 22,1 0 1.565 1,4 Totale 223 100,0 497.546 100,0 0 6.717 1,4 Comune capoluogo Famiglie e convivenze Approfondimento L andamento della fecondità La popolazione del comune capoluogo, pari a 110.142 abitanti, è aumentata di 1.565 unità nel corso del 2004, con un incremento pari all 1,4 per cento, mentre negli altri comuni si è registrato un incremento lievemente inferiore, pari all 1,3 per cento. La popolazione residente in provincia di Trento al 31 dicembre 2004 vive per il 99,0 per cento in famiglie. Le famiglie anagrafiche sono 206.602. Il numero medio di componenti per famiglia è pari a 2,4 ed è lievemente inferiore a quello nazionale, che risulta uguale a 2,5; a livello regionale, varia dal 2,1 della Liguria al 2,9 della Campania. Il restante 1,0 per cento della popolazione, pari a 4.797 abitanti, vive in 341 convivenze anagrafiche (caserme, case di riposo, carceri, conventi, ecc.). Si tratta prevalentemente di donne: sono 2.943, pari al 61,4 per cento del totale. Il numero delle convivenze e della rispettiva popolazione residente si concentra maggiormente nel Nord e nel Centro Italia. L incremento osservato nelle nascite trova corrispondenza nella recente ripresa della fecondità. Secondo le ultime stime del tasso di fecondità totale riferite all anno 2004, in provincia di Trento nascono in media 1,53 figli per ogni donna in età feconda. Si tratta del livello più alto registrato negli ultimi 14 anni ed è il risultato di una inversione di tendenza che si è avviata nella seconda metà degli anni 90. 6

Figura 3. Numero medio di figli per donna (TFT). Anni 1991-2004 Provincia di Trento 1,6 Trento Italia 1,5 1,4 TFT 1,3 1,2 1,1 1991 1992 1993 1994 1995 a) Dati provvisori b) Stime 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 (a) 2004 (b) A livello di grandi ripartizioni territoriali, si evidenzia la diversa evoluzione dei comportamenti riproduttivi: l aumento del numero medio di figli per donna è tutto concentrato al Nord e al Centro (rispettivamente +26 per cento e +19 per cento tra il 1995 ed il 2004), mentre nel Mezzogiorno la fecondità, dopo una netta diminuzione, sembra stabilizzarsi. Le opposte dinamiche determinano una progressiva omogeneizzazione del livello della fecondità delle diverse aree del paese, che tendono a convergere intorno al dato medio nazionale (attualmente di 1,33 figli per ogni donna in età feconda). 7

GLOSSARIO La popolazione residente è costituita dalle persone, di cittadinanza italiana e straniera, aventi dimora abituale nel territorio nazionale anche se temporaneamente assenti. Ogni persona avente dimora abituale in Italia deve iscriversi, per obbligo di legge, nell anagrafe del comune nel quale ha stabilito la sua dimora abituale. In seguito ad ogni Censimento della popolazione viene determinata la popolazione legale. A tale popolazione si somma il movimento anagrafico dei periodi successivi, calcolati con riferimento alla fine di ciascun anno solare e si calcola così la popolazione residente in ciascun comune al 31 di dicembre di ogni anno. La popolazione residente media è data dalla semisomma della popolazione al 1 gennaio e della popolazione al 31 dicembre. Il movimento naturale: è costituito dal numero dei nati da residenti in Italia, indipendentemente dal luogo in cui sia avvenuta la nascita (in Italia o all estero) e dal numero di morti relativi alla popolazione residente anch essi indipendentemente dal luogo in cui si sia verificato l evento (sia in Italia sia all estero). Sono quindi esclusi i nati in Italia da genitori non residenti ed i morti non residenti. Sia i nati sia i morti sono conteggiati al momento della trascrizione dell atto di nascita o di morte dal registro di stato civile a quello anagrafico. Il movimento migratorio: è costituito dal numero delle iscrizioni e delle cancellazioni anagrafiche della popolazione residente registrate durante l anno. Le iscrizioni si distinguono in: Iscrizioni da altro comune: numero di persone iscritte per trasferimento di residenza da un altro comune italiano. Iscrizioni dall estero: numero di persone iscritte per trasferimento di residenza dall estero. Iscrizioni per altri motivi: si tratta di iscrizioni dovute non ad un effettivo trasferimento di residenza, ma ad operazioni di rettifica anagrafica. Tra queste sono comprese le iscrizioni di persone erroneamente cancellate per irreperibilità e successivamente ricomparse; le iscrizioni di persone non censite, e quindi non entrate a far parte del computo della popolazione legale, ma effettivamente residenti. Le cancellazioni si distinguono in: Cancellazioni per altro comune: numero di persone cancellate per trasferimento di residenza in altro comune italiano. Cancellazioni per l estero: numero di persone cancellate per trasferimento di residenza all estero. Cancellazioni per altri motivi: si tratta non di effettivi trasferimenti di residenza, ma di cancellazioni dovute a pratiche di rettifica anagrafica. Tra queste sono comprese le persone cancellate perché non risultano residenti in seguito ad accertamenti anagrafici; le persone censite come aventi dimora abituale, ma che non hanno voluto o potuto (per mancanza di requisiti) iscriversi nel registro anagrafico dei residenti del comune nel quale si erano fatti censire. 8

Il saldo naturale: è la differenza tra il numero dei nati in Italia o all estero da persone residenti ed il numero dei morti, in Italia o all estero, ma residenti in Italia. Il saldo migratorio: è la differenza tra il numero degli iscritti ed il numero dei cancellati dai registri anagrafici dei residenti. Il saldo migratorio interno: è la differenza tra le iscrizioni e le cancellazioni da/per altro comune. Il saldo migratorio estero: è la differenza tra le iscrizioni e le cancellazioni da/per l estero. Il saldo totale: è la somma del saldo naturale e del saldo migratorio. I tassi: Il tasso di natalità: è il rapporto tra il numero di nati nell anno e la popolazione media, moltiplicato per 1.000. Il tasso di mortalità: è il rapporto tra il numero di morti nell anno e la popolazione media, moltiplicato per 1.000. Il tasso migratorio interno: è il rapporto tra il saldo migratorio interno dell anno e la popolazione media, moltiplicato per 1.000. Il tasso migratorio estero: è il rapporto tra il saldo migratorio estero dell anno e la popolazione media, moltiplicato per 1.000. Il tasso migratorio è il rapporto tra il saldo migratorio dell anno e la popolazione media, moltiplicato per 1.000. Il tasso di crescita naturale è il rapporto tra il saldo naturale dell anno e la popolazione media, moltiplicato per 1.000. Il tasso di crescita totale è il rapporto tra il saldo totale dell anno e la popolazione media, moltiplicato per 1.000. Il tasso di fecondità totale (TFT) o Numero medio di figli per donna è la somma dei quozienti specifici di fecondità calcolati rapportando, per ogni donna in età feconda (15-49 anni) il numero di nati vivi all'ammontare medio annuo della popolazione femminile. Esprime il numero medio di figli per donna. Famiglia: le famiglie sono conteggiate sulla base del numero di schede di famiglia presenti nell archivio anagrafico. Ai sensi dell articolo 4 del regolamento anagrafico (DPR 223 del 1989) si intende per famiglia un insieme di persone legate vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune. Convivenza: le convivenze anagrafiche sono conteggiate sulla base del numero di schede di convivenza presenti negli archivi anagrafici. L articolo 5 del regolamento anagrafico (DPR 223 del 1989) riporta: Agli effetti anagrafici per convivenza s intende un insieme di persone normalmente coabitanti per motivi religiosi, di cura, di assistenza, militari, di pena, e simili, aventi dimora abituale nello stesso comune. Le persone addette alla convivenza per ragioni di impiego o di lavoro, se vi convivono abitualmente, sono considerate membri della convivenza, purché non costituiscano famiglie a sé stanti. Le persone ospitate anche abitualmente in alberghi, locande, pensioni e simili non costituiscono convivenza anagrafica. Numero medio di componenti per famiglia: è dato dal rapporto tra la popolazione residente in famiglia ed il numero delle famiglie anagrafiche. 9