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PIANO Lauree Scientifiche (IMIA) Università degli Studi di Napoli Federico II POLARITA E MISIBILITÀ DI LIQUIDI PREMESSA Le caratteristiche e la solubilità delle sostanze sono influenzate dalla natura dei legami esistenti tra gli atomi e tra le molecole di cui esse sono costituite e inoltre, quando sono in soluzione, dalla natura dei solventi che possono essere polari, poco polari o apolari. on questa esperienza si vuole far comprendere il concetto di polarità e di simmetria nelle molecole attraverso l uso di sostanze facilmente reperibili. In particolare, si osserverà il comportamento di liquidi diversi (acqua, acetone e alcol etilico) nei confronti di un campo elettrostatico positivo e negativo e che cosa accade quando questi vengono mescolati tra loro. Si sperimenterà, inoltre, la solubilità di solidi in liquidi con polarità diversa OBIETTIVI - Riconoscere la polarità di una sostanza usando un campo elettrostatico - Esaminare gli effetti della polarità delle molecole a) sulla miscibilità b) sulla solubilità Nella sezione QUALOSA IN PIÚ.. si riporta un modo semplice per confrontare la diversa densità di liquidi immiscibili e separarli. ENNI TEORII - Una molecola polare è una molecola che è dotata di un dipolo elettrico. Molecole polari hanno interazioni elettriche, molto più forti che nelle molecole apolari, fra di loro e con altre sostanze polari. - La polarità è dovuta alla presenza di legami polari e alla geometria molecolare. - Un legame è polare quando c'è differenza di elettronegatività fra gli atomi legati - Se ci sono diversi legami polari in una molecola, i loro dipoli si sommano vettorialmente. Questo può dar luogo a un dipolo risultante, come nell'acqua. - Se la molecola è simmetrica, la somma vettoriale dei dipoli può essere zero e dar luogo a una molecola non polare, come il biossido di carbonio o il tetracloruro di carbonio. - Molecole polari sono attratte da un corpo elettrizzato. - Liquidi polari si mescolano facilmente fra di loro, come pure si mescolano fra di loro liquidi non polari. E' difficile mescolare liquidi polari e non polari. - Anche i solidi, se sono polari (fino al limite di ionici) si sciolgono di solito in solventi polari (acqua). Solidi non polari si sciolgono preferibilmente in solventi non polari (macchie di grasso si eliminano con la benzina). MATERIALE OORRENTE una bacchetta di ebanite (o penna Bic) una bacchetta di legno o di vetro 1 buretta 16 provette 1 cilindro in vetro graduato con becco da 10 ml panno di lana 1 imbuto di vetro 1

1 becher pennarello vetrografico o etichette 3 pipette-pasteur con gommini n-esano 25-30 ml alcol etilico 20-25 ml diclorometano 50-75 ml acqua distillata 300 ml naftalene (naftalina) 300-400 mg (mezzo cucchiaino) saccarosio (comune zucchero da tavola) 300-400 mg (mezzo cucchiaino) cloruro di sodio (sale da cucina) 300-400 mg (mezzo cucchiaino) blu di metilene (pochi mg) tetrafenilporfirina (pochi mg) un phono PROEDIMENTO PARTE PRIMA In questa prima parte si effettuano osservazioni sul comportamento di alcuni liquidi in presenza di un campo elettrostatico. POLARITA DEI LIQUIDI a) In una buretta si versano 20-25 ml di acqua. Si strofinano le bacchette con un panno di lana; si apre il rubinetto della buretta avvicinando al sottile getto d acqua ciascuna bacchetta. osa si nota avvicinando la bacchetta di ebanite (o penna bic)? osa si nota avvicinando la bacchetta di legno (o di vetro)? b) In una altra buretta si versano 20-25 ml di esano. Si strofinano le bacchette con un panno di lana; si apre il rubinetto della buretta avvicinando al sottile getto d esano ciascuna bacchetta. osa si nota avvicinando la bacchetta di ebanite (o penna bic)? osa si nota avvicinando la bacchetta di legno (o di vetro)? c) Svuotare la buretta, asciugare con soffio d aria sotto cappa e ripetere l esperimento b) con alcol etilico. Si annota il comportamento nella tabella: Sostanze Bacchetta di ebanite (o penna bic) n esano alcol etilico acqua Bacchetta di legno (o vetro) Polarità -Esaminare le formule di struttura dei liquidi utilizzati riportati nell appendice e giustificare il loro comportamento nei confronti del campo elettrostatico. PARTE SEONDA In questa seconda parte si osserva il comportamento di alcuni liquidi in riferimento alla loro miscibilità. MISIBILITA DI LIQUIDI -Preparare 4 provette e in ognuna versare 3 ml di acqua. -Aggiungere in ogni provetta 2 ml dei liquidi riportati nella tabella identificandoli con un pennarello vetrografico (o etichette). -Agitare ciascuna miscela ottenuta, riporre la provetta nel portaprovetta ed attendere circa 1 minuto. -Osservare il comportamento (miscibile, non-miscibile) delle 3 miscele e riportarlo nella prima riga della tabella. -Si ripete l operazione per gli altri 2 solventi (alcol etilico e n-esano). Acqua alcol etilico n-esano diclorometano Acqua alcol etilico n-esano 2

Discutere i risultati riportati in tabella sulla base delle strutture dei liquidi esaminati riportate in appendice e alla luce delle conclusioni della PRIMA PARTE. Nelle miscele eterogenee i due liquidi si separano e stratificano perché hanno densità diverse. - Osservare le provette e sulla base dei volumi usati determinare chi si stratifica sopra, ed è quindi il meno denso, e chi si stratifica sotto ed è quindi il più denso. - onfrontare con i dati di densità dei liquidi usati riportati nei testi. QUALOSA IN PIÚ E possibile confrontare, nelle miscele eterogenee realizzate precedentemente, la densità dei diversi liquidi, nonostante essi siano incolori e quindi inizialmente indistinguibili. Nella scheda sono stati utilizzati volumi diversi. Si può anche procedere come di seguito: -si aggiunge un ml di acqua e si verifica quale dei due liquidi nella provetta aumenta di volume e quindi qual è l acqua. Osservando se essa è stratificata sopra o sotto l altro liquido si può affermare se la densità del secondo liquido sia maggiore o minore di quella dell acqua; -si può aggiungere una piccolissima quantità di un colorante come il blu di metilene, che si scioglie in acqua e non nei solventi organici apolari. I due liquidi avranno a quel punto diverso colore e si potrà distinguere quale di essi, stratificato in basso, ha densità maggiore. Due liquidi immiscibili e di diversa densità possono essere separati servendosi di un imbuto separatore PARTE TERZA In questa sezione si osserva il comportamento di alcune sostanze solide in liquidi con diversa polarità. SOLUBILITA DI ALUNE SOSTANZE -Preparare tre beker contenenti 5 ml di acqua (solvente polare)e aggiungere, rispettivamente, una punta di spatola (ca. 300 mg) di naftalene, di saccarosio e di cloruro di sodio, identificando i diversi soluti con un pennarello vetrografico o un etichetta. -Agitare ciascuna miscela. -Riportare il comportamento (solubile, non-solubile) delle miscele nella tabella che segue. -Ripetere con n-esano (solvente apolare) acqua n-esano naftalene saccarosio cloruro di sodio Discutere i risultati ottenuti confrontando le strutture delle sostanze utilizzate con quelle dei solventi riportate in appendice. PARTE QUARTA In questa sezione si sperimenta come la diversa solubilità di sostanze in liquidi immiscibili può essere sfruttata per separarle. I solventi utilizzati sono acqua e diclorometano (cfr. il risultato ottenuto nella PARTE SEONDA quando alla provetta con acqua è stato aggiunto 1 ml di diclorometano) SOLUBILITÀ E TENIE DI SEPARAZIONE Sono a disposizione tre beute contenenti soluzioni in diclorometano di A- blu di metilene* B- tetrafenilporfirina 3

- blu di metilene e tetrafenilporfirina 1) Prelevare e mettere in una provetta 2 ml della soluzione A, aggiungere 3 ml di acqua e agitare osa si osserva? La fase acquosa è colorata in La fase diclorometanica è colorata in 2) Prelevare e mettere in una provetta 2 ml della soluzione B e aggiungervi 3 ml di acqua e agitare. osa si osserva? La fase acquosa è colorata in La fase diclorometanica è colorata in 3) Prelevare e mettere in una provetta 2 ml della soluzione e aggiungervi 3 ml di acqua e agitare. osa si osserva? La fase acquosa è colorata in. La fase diclorometanica è colorata in ommentare i risultati alla luce della polarità dei solventi e dei soluti. In alternativa al punto 3) avendo a disposizione un imbuto separatore si può procedere con la separazione della miscela 3) non aspirando con la pasteur ma utilizzando questa apparecchiatura. Si informerà lo studente che tale tecnica si chiama estrazione liquido-liquido ed è una importante procedura utilizzata nella normale pratica di laboratorio. Due liquidi immiscibili e di diversa densità possono essere separati: questa operazione si effettua utilizzando un imbuto separatore come quello riportato di fianco. 3bis) Si versa la miscela 3) nell imbuto mantenuto ad un sostegno utilizzando un imbutino di vetro. -si aggiungono 1 ml di cloruro di metilene e 2 ml di acqua. -si dibatte, si lascia stratificare. -si apre il rubinetto e lentamente si fa scendere in un becher la prima fase (quale?) fino a quando il menisco di separazione raggiunge il rubinetto che, a quel punto,viene chiuso. La parte restante viene recuperata dal rubinetto superiore (perché?) *N.B. E necessario preparare una soluzione diluita (di colore celeste) per evitare che parte del colorante (se in grande quantità) rimanga in diclorometano. N.B. Le soluzioni di blu di metilene e di tetrafenilporfirina devono essere preparate prima dell esercitazione e mescolate solo al momento dell uso QUALOSA IN PIÚ In questa parte lo studente verificherà che le soluzioni sature rappresentano situazioni di equilibrio dinamico. 4

Visualizzazione dell equilibrio dinamico in una soluzione satura - un barattolo di vetro con coperchio - Sale grosso da cucina, acqua distillata a) Pesare circa 70/80 g di sale grosso da cucina e metterli in un barattolo con circa 100 ml di acqua distillata. hiudere bene il barattolo, agitare bene per far sciogliere il sale (per quanto possibile) e successivamente lasciare riposare tutto il sistema per un giorno intero. b) Riprendere il barattolo con cautela e, dopo aver verificato la presenza di un corpo di fondo ben visibile, osservare attentamente la forma del deposito (Tale osservazione può essere fatta dall alto del barattolo, togliendo il coperchio o, molto meglio, osservando il contorno del deposito dal lato esterno del barattolo. Eventualmente può essere utile fotografarlo). c) Dopo almeno 5-6 ore, oppure anche il giorno successivo, osservare nuovamente: si noterà che il contorno del deposito è visibilmente mutato, pur senza che sia visibilmente mutata la quantità complessiva del deposito stesso. (L esperienza può essere portata avanti anche per diversi giorni, e si noterà ogni volta il mutamento della forma accompagnato però della costante persistenza del deposito sul fondo). ---ome si può spiegare questo fenomeno? In una soluzione acquosa è importante ricordare che un soluto può essere ionico o molecolare. L insegnante che voglia dimostrare la presenza di ioni lo potrà fare con una esperienza di conducibilità elettrica, costruendo un circuito contenente in serie una pila, una lampadina e la soluzione. La conducibilità elettrica si rivelerà osservando se si accende la lampadina 5

APPENDIE O O l l 2 O 3 2 O 3-2 - 2-2 - 2-3 2 l 2 Acqua etanolo n-esano diclorometano Na + l - cloruro di sodio Naftalene Formula di struttura abbreviata del naftalene Rappresentazione a linee ed angoli: modo abbreviato di disegnare formule di struttura in cui un vertice rappresenta un atomo di carbonio ed una linea un legame. Saccarosio Blu di metilene Tetrafenilporfirina 6

Questionario: In questa parte sono forniti ulteriori quesiti da cui il docente potrà attingere per verificare la comprensione dell argomento trattato Le molecole polari presentano un dipolo. osa sta ad indicare questa affermazione? A cosa è dovuta la polarità delle molecole? Perché l acqua e l alcol etilico sono completamente miscibili tra loro? ome si può generalizzare il comportamento dei liquidi riguardo la miscibilità? ome si può generalizzare il comportamento delle sostanze riguardo la solubilità? ome si può determinare, senza fare calcoli, la densità relativa di diversi liquidi? Affinché una molecola sia polare, l'esistenza in essa di legami covalenti polari è: A) ondizione né necessaria né sufficiente B) ondizione sufficiente, ma non necessaria ) ondizione necessaria e sufficiente D) ondizione necessaria, ma non sufficiente Ordinare le seguenti formule per polarità crescente delle molecole: N 3 2 2 O F Nella serie F l Br I il momento dipolare è decrescente. Mettere in relazione questo fatto con la posizione degli elementi nel sistema periodico. Il legame B-F è indubbiamente polare. Spiegare perché il momento dipolare di BF 3 è nullo, e confrontare con la molecola di PF 3 il cui momento dipolare è diverso da zero. Il saccarosio, uno zucchero solido molecolare, si scioglie nell'acqua. Perché? Progettare un'esperienza che metta in relazione la solubilità o la miscibilità di due sostanze con le variazioni di temperatura e di pressione. osa si potrebbe misurare con quest'esperienza? Il tetraclorometano (tetracloruro di carbonio) è una sostanza apolare al contrario del triclorometano che è polare. Spiegare la ragione di questa differenza. L'alcol etilico è un buon solvente del saccarosio. A quali tipi di legami intermolecolari è dovuta questa proprietà? ome potrebbe essere separata una miscela di acqua e n-esano? Mescolando acqua, alcol etilico e tetracloruro di carbonio si ottiene una miscela con una, due o tre fasi? Spiegare perché un grasso si scioglie in n-esano. Il n-eptano ( 7 16 ) è un idrocarburo che bolle a 98. L'acetone ( 3 O 3 ) bolle invece a 56. Perché l'acetone, nonostante sia polare, bolle a temperatura più bassa? 7

SEDE DI SIUREZZA a) ALOOL ETILIO Formula: 3 2 O / 2 6 O Peso molecolare 46,10 g/mol Stato Fisico, Aspetto: Liquido incolore, con odore caratteristico. PERIOLI FISII: Il vapore si miscela bene con aria, si formano facilmente miscele esplosive PERIOLI IMII: Reagisce lentamente con ipoclorito di calcio, ossido d'argento e ammoniaca causando pericolo di incendio e esplosione. Reagisce violentemente con forti ossidanti causando pericolo di incendio ed esplosione. VIE DI ESPOSIZIONE: La sostanza può essere assorbita nell'organismo per inalazione dei suoi vapori e per ingestione. RISI PER INALAZIONE: Una contaminazione dannosa dell'aria sarà raggiunta abbastanza lentamente per evaporazione della sostanza a 20. EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE: La sostanza e' irritante per gli occhi. La sostanza può determinare effetti sul fegato, sui reni e sul sistema nervoso centrale, causando stato di incoscienza. E' indicata l'osservazione medica. EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE RIPETUTA O A LUNGO TERMINE: ontatti ripetuti o prolungati con la cute possono causare dermatiti. E' possibile che questa sostanza sia cancerogena per l'uomo. PREVENZIONE Guanti protettivi. Vestiario protettivo Occhiali protettivi a mascherina.. Non mangiare, bere o fumare durante il lavoro. PRIMO SOORSO INALAZIONE Aria fresca, riposo. UTE Rimuovere i vestiti contaminati. Sciacquare e poi lavare la cute con acqua e sapone. OI Prima sciacquare con abbondante acqua per alcuni minuti (rimuovere le lenti a contatto se è possibile farlo agevolmente) quindi contattare un medico. INGESTIONE Risciacquare la bocca. Sottoporre all'attenzione del medico. 8

SMALTIMENTO Non immettere il prodotto nelle fognature Riciclare se possibile o rivolgersi ad azienda specializzata b) n-esano Formula: 6 14 Peso molecolare 86,20 g/mol Stato Fisico, Aspetto: Liquido incolore volatile, con odore caratteristico. PERIOLI FISII: Il vapore è più pesante dell'aria e può spostarsi lungo il suolo; è possibile una accensione a distanza. PERIOLI IMII: Reagisce con forti ossidanti causando pericolo incendio e esplosione. Attacca alcune plastiche, gomma e rivestimenti. VIE DI ESPOSIZIONE: La sostanza può essere assorbita nell'organismo per inalazione dei suoi vapori e per ingestione. RISI PER INALAZIONE: Una contaminazione dannosa dell'aria può essere raggiunta assai rapidamente per evaporazione della sostanza a 20. EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE: La sostanza e' irritante per la cute Se il liquido viene ingerito, l'aspirazione nei polmoni può portare a polmonite chimica. L'esposizione ad elevate concentrazioni potrebbe provocare attenuazione della vigilanza. EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE RIPETUTA O A LUNGO TERMINE: ontatti ripetuti o prolungati con la cute possono causare dermatiti. La sostanza può avere effetto sul sistema nervoso centrale e sistema nervoso periferico, causando polineuropatia. Test su animali indicano la possibilità che questa sostanza possa causare tossicità per la riproduzione o lo sviluppo umano. PREVENZIONE Guanti protettivi. Vestiario protettivo Occhiali protettivi a mascherina, visiera, o protezione oculare abbinata a protezione delle vie respiratorie. Non mangiare, bere o fumare durante il lavoro. PRIMO SOORSO INALAZIONE Aria fresca, riposo. Sottoporre all attenzione del medico. UTE Rimuovere i vestiti contaminati. Sciacquare e poi lavare la cute con acqua e sapone. Sottoporre all attenzione del medico. OI 9

Prima sciacquare con abbondante acqua per alcuni minuti (rimuovere le lenti a contatto se è possibile farlo agevolmente) quindi contattare un medico. INGESTIONE Risciacquare la bocca. NON indurre il vomito. Riposo. Sottoporre all'attenzione del medico. MISURE DI PROTEZIONE AMBIENTALE La sostanza è tossica per gli organismi acquatici. SMALTIMENTO Non immettere il prodotto nelle fognature Riciclare se possibile o rivolgersi ad azienda specializzata c) DILOROMETANO (cloruro di metilene) Formula: 2 l 2 Peso molecolare: 84,93 g/mol Stato Fisico, Aspetto: liquido incolore con odore di cloro. PERIOLI IMII: La sostanza reagisce, a temperature elevate, con alluminio e zinco. Genera prodotti di decomposizione dannosi: acido cloridrico, monossido di carbonio, andride carbonica. VIE DI ESPOSIZIONE: La sostanza può essere assorbita nell'organismo per inalazione dei suoi vapori, per ingestione e per contatto con occhi e pelle. EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE: L'ingestione e l'inalazione possono essere nocive. Il contatto con la pelle non provoca danno. Il contatto con gli occhi può provocare irritazioni. EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE RIPETUTA O A LUNGO TERMINE: Vi è un sospetto di attività cancerogena: gli esperimenti su animali non sono facilmente estrapolabili all'uomo. Usare le opportune cautele. PREVENZIONE Guanti protettivi. Vestiario protettivo. Visiera, o protezione oculare abbinata a protezione delle vie respiratorie. Non mangiare, bere o fumare durante il lavoro. PRIMO SOORSO INALAZIONE Aria fresca, riposo. Sottoporre all'attenzione del medico se ci sono disturbi. UTE Rimuovere i vestiti contaminati. Sciacquare e poi lavare la cute con acqua e sapone. Sottoporre all'attenzione del medico se ci sono irritazioni persistenti. OI 10

Prima sciacquare con abbondante acqua per alcuni minuti (rimuovere le lenti a contatto se è possibile farlo agevolmente). ontattare un medico in presenza di irritazioni. INGESTIONE ontattare un medico in caso di persistenza di sintomi di malessere. MISURE DI PROTEZIONE AMBIENTALE La sostanza è pericolosa per le acque. SMALTIMENTO Non immettere il prodotto nelle fognature Riciclare se possibile o rivolgersi ad azienda specializzata d) NAFTALENE Formula: 10 8 Peso molecolare 128,18 g/mol Stato fisico;aspetto: Solido in varie forme, bianco, con odore caratteristico. PERIOLI FISII: In forma pulverulenta o granulare, è possibile l'esplosione della polvere miscelata con aria. PERIOLI IMII: Alla combustione, forma gas tossici e irritanti. Reagisce con forti ossidanti VIE DI ESPOSIZIONE: La sostanza può essere assorbita nell'organismo per inalazione, attraverso la cute e per ingestione RISI PER INALAZIONE: Una contaminazione dannosa dell'aria sarà raggiunta abbastanza lentamente per evaporazione della sostanza a 20. EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE: La sostanza può determinare effetti sul sangue, causando lesioni alle cellule ematiche (emolisi). Gli effetti possono essere ritardati. L'esposizione per ingestione può portare alla morte. E' indicata l'osservazione medica. EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE RIPETUTA O A LUNGO TERMINE: La sostanza può avere effetto sul sangue, causando anemia emolitica cronica. La sostanza può avere effetto sugli occhi, causando sviluppo di cataratta. E' possibile che questa sostanza sia cancerogena per l'uomo PREVENZIONE Guanti protettivi. Occhiali di sicurezza. Non mangiare, bere o fumare durante il lavoro. Lavarsi le mani prima di mangiare. PRIMO SOORSO INALAZIONE Aria fresca, riposo. Sottoporre all'attenzione del medico. 11

UTE Sciacquare la cute con abbondante acqua o con una doccia. OI Prima sciacquare con abbondante acqua per alcuni minuti (rimuovere le lenti a contatto se è possibile farlo agevolmente), quindi contattare un medico. INGESTIONE Riposo. Sottoporre all'attenzione del medico. MISURE DI PROTEZIONE AMBIENTALE La sostanza è molto tossica per gli organismi acquatici. La sostanza può causare effetti a lungo termine nell'ambiente acquatico. SMALTIMENTO Riciclare se possibile o rivolgersi ad azienda specializzata Non smaltire il prodotto insieme ai rifiuti domestici Non immettere nelle fognature e) SAAROSIO Formula: 12 22 O 11 Peso molecolare 342,30 g/mol Stato fisico;aspetto: Solido in varie forme, bianco. PERIOLI FISII: In forma pulverulenta o granulare, è possibile l'esplosione della polvere miscelata con aria. PERIOLI IMII: Reagisce con forti ossidanti causando pericolo di incendio. VIE DI ESPOSIZIONE: La sostanza può essere assorbita nell'organismo per inalazione e per ingestione. EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE: Può causare irritazione meccanica. EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE RIPETUTA O A LUNGO TERMINE: La sostanza può avere effetto sui denti, causando carie dentali ontatti ripetuti o prolungati con la cute possono causare dermatiti. PREVENZIONE Guanti protettivi. Occhiali protettivi a mascherina. PRIMO SOORSO INALAZIONE Aria fresca, riposo. 12

UTE Sciacquare la cute con abbondante acqua o con una doccia. OI Prima sciacquare con abbondante acqua per alcuni minuti (rimuovere le lenti a contatto se è possibile farlo agevolmente), quindi contattare un medico. f) BLU DI METILENE Formula: 16 18 ln 3 S. 2 O Peso molecolare: 319,85 g/mol (anidro). Stato Fisico, Aspetto: liquido scuro, blu. PERIOLI FISII: Durante la combustione sono emessi fumi tossici. VIE DI ESPOSIZIONE: La sostanza può essere assorbita nell'organismo per inalazione dei suoi vapori e per ingestione. EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE: La sostanza è nociva per ingestione, irritante per la pelle e per gli occhi. L inalazione di vapori può causare nausee e cefalee. EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE RIPETUTA O A LUNGO TERMINE: L ingestione di grandi quantità provoca irritazione delle vie urinarie. Non si scartano altre caratteristiche pericolose. PREVENZIONE Guanti protettivi. Vestiario protettivo. Occhiali protettivi a mascherina. Non mangiare, bere o fumare durante il lavoro. PRIMO SOORSO INALAZIONE Trasportare la persona all aria aperta. UTE Rimuovere i vestiti contaminati. Sciacquare e poi lavare la cute con acqua abbondante. OI Sciacquare con abbondante acqua per alcuni minuti (rimuovere le lenti a contatto se è possibile farlo agevolmente). INGESTIONE Bere abbondante acqua. Provocare il vomito. hiedere l aiuto di un medico. SMALTIMENTO Non immettere il prodotto nelle fognature. Riciclare se possibile o rivolgersi ad azienda specializzata. 13

g) TETRAFENILPORFIRINA Formula: 44 30 N 4 Peso molecolare: 614,74 g/mol Stato Fisico, Aspetto: solido viola scuro. La sostanza non è classificata come pericolosa. EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE: L'ingestione non provoca danno. Il contatto con gli occhi può provocare arrossamenti e lacrimazione. Può essere pericoloso il contatto con ferite aperte. L'inalazione, ad alte concentrazioni, può essere pericolosa per persone con alterate funzionalità respiratorie. EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE RIPETUTA O A LUNGO TERMINE: ontatti ripetuti o prolungati non provocano alterazioni croniche della salute. L'esposizione a lungo termine ad elevate concentrazioni di polveri può alterare le funzionalità polmonari. PREVENZIONE Guanti protettivi. Vestiario protettivo. Visiera, o protezione oculare abbinata a protezione delle vie respiratorie. Non mangiare, bere o fumare durante il lavoro. PRIMO SOORSO INALAZIONE Aria fresca, riposo. Sottoporre all'attenzione del medico se ci sono irritazioni. UTE Rimuovere i vestiti contaminati. Sciacquare e poi lavare la cute con acqua e sapone. Sottoporre all'attenzione del medico se ci sono irritazioni. OI Prima sciacquare con abbondante acqua per alcuni minuti (rimuovere le lenti a contatto se è possibile farlo agevolmente). ontattare un medico in presenza di irritazioni. INGESTIONE Bere subito un bicchiere d'acqua. Sottoporre all'attenzione del medico in caso di dubbi. SMALTIMENTO Non immettere il prodotto nelle fognature Riciclare se possibile o rivolgersi ad azienda specializzata 14