Nuove politiche energetiche nella transizione verso l Unione per l energia



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Transcript:

Nuove politiche energetiche nella transizione verso l Unione per l energia Marcello Capra Ministero dello Sviluppo Economico Delegato SET Plan europeo Genova Smart Week Genova, 25 maggio 2016

SET Plan europeo L agenda di lavoro comunitaria Strategie e obiettivi Quadro energia-clima al 2020, 2030 e 2050 Piena attuazione dell Unione per l Energia Strumenti di attuazione Piani nazionali integrati per l energia e il clima al 2030 Revisione e rafforzamento direttive (EED, EPBD, RED ) Incentivi (EFSI, ESIF, CEF, Horizon 2020) 2

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Energy Union Pillars Energy security, solidarity and trust A fully integrated European energy market Energy efficiency contributing to moderation of demand Decarbonising the economy Research, Innovation and Competitiveness 6

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SET Plan europeo Il SET Plan europeo Il SET (Strategic Energy Technology) Plan ha riportato l innovazione tecnologica al centro delle strategie per ridurre le emissioni e accelerare lo sviluppo delle lowcarbon technologies. Gli investimenti pubblici e privati nello sviluppo delle tecnologie del SET Plan sono cresciuti nella UE da 2,8 miliardi nel 2007 a 7,1 miliardi nel 2011, di cui: 66% a carico delle industrie 28% a carico degli SM 6% a carico della Commissione 8

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Una Roadmap integrata La Commissione ha richiesto per la Conferenza di Roma a fine 2014 la predisposizione di una Roadmap integrata che copra l intera catena di innovazione, dalla ricerca alla dimostrazione fino all immissione sul mercato, per: concentrarsi nei settori ad elevato valore aggiunto stabilire le priorità tenendo conto anche dell offerta di servizi energetici efficaci rispetto ai costi per i clienti finali azioni di integrazione lungo tutta la catena di innovazione energetica, dalla ricerca di base alla commercializzazione utilizzo di un portafoglio di strumenti finanziari, valorizzando maggiormente le sinergie con i fondi strutturali 10

SET Plan Integrated Roadmap (13 themes) ENERGY UNION R&I & Competitiveness priorities SET Plan (10 key actions) T10: Development of renewables T8: System flexibility N 1 in Renewables 1. Performant renewable technologies integrated in the system 2. Reduce costs of technologies T1: Engaging consumers T2: Smart technologies for consumers T6: Modernising the electricity grid T7: Energy storage T8: System flexibility T9: Smart cities & communities Smart EU Energy System with consumers at the centre 3. New technologies & services for consumers 4. Resilience & security of energy system T3: Energy efficiency in buildings T4: Energy efficiency in heating & cooling T5: Energy efficiency in industry & services Efficient Energy Systems 5. New materials & technologies for buildings 6. Energy efficiency for industry T7: Energy storage T13: Biofuels, fuel cells & hydrogen, alternative fuels T11: Carbon capture storage/use T12: Nuclear energy Sustainable Transport 7. Competitive in global battery sector (e-mobility) 8. Renewable fuels 9. CCS/U 10. Nuclear Safety

I finanziamenti per il SET Plan 2014-2020 Horizon 2020: circa 6 miliardi di per progetti di innovazione nei settori dell efficienza energetica, delle tecnologie low carbon e delle Smart Cities & Communities Connecting Europe Facility (CEF): circa 6 miliardi di per investimenti in infrastrutture energetiche (reti) ad elevato valore aggiunto Fondi di Coesione (ESIF) 2014-2020: 23 miliardi di per investimenti in efficienza energetica, fonti rinnovabili, reti intelligenti e mobilità urbana, inclusa la ricerca e l innovazione nelle aree complementari con Horizon 2020 12

Il Piano Juncker (EFSI) Due le finestre a disposizione: 1) infrastrutture e innovazione per i grandi progetti con una dotazione da 16 miliardi di garanzie; 2) per le PMI 5 miliardi da utilizzare come protezione creditizia per attività del Fondo europeo per gli investimenti Tre gli interventi ammissibili: garanzie per interventi a rischiosità maggiore (EFSI compensa il grado di rischio e rende le operazioni finanziariamente sostenibili), prestiti subordinati, particolari categorie di prestiti a elevato grado di rischio. Una quota di operazioni sarà dedicata all equity o venture capital per le PMI La partecipazione agli strumenti è principalmente riservata ai soggetti privati ma non ci sono restrizioni per enti pubblici: potranno partecipare alle operazioni, purché non ci siano contributi diretti dello Stato che configurino aiuti Il ruolo dei Comuni: la finestra per le infrastrutture e l innovazione sembra difficilmente raggiungibile ed è destinata ad operazioni di taglio più grande che, altrimenti, non sarebbero praticabili Accessibilità ai fondi dedicati alle PMI, specialmente attraverso società controllate. Sarà possibile creare società di scopo o sfruttare enti pubblici e utilities. In questo senso, uno strumento fondamentale saranno le piattaforme che CDP sta studiando insieme alla BEI: serviranno a sostenere specifiche tipologie di progetti, anche dal punto di vista organizzativo. 12

Criticità nell accesso al credito per i progetti demo 14

La Smart Energy nell Unione Energetica La Commissione UE promuove una visione olistica in cui le politiche energetiche (sicurezza, mercato interno, efficienza, rinnovabili, de-carbonizzazione e R&S), si integrano con quelle in tema di Agenda digitale, di tutela della privacy e di sicurezza informatica Le politiche di digitalizzazione dell energia sono funzionali alla promozione «dell uso flessibile dell energia», che va premiato, in termini di standardizzazione delle specifiche e di ulteriore diffusione di apparecchiature e reti intelligenti 15

La «digitalizzazione» dell energia Tre sono le direttrici principali: 1. Assicurare la resilienza delle reti elettriche attraverso l ICT 2. Integrare le politiche per l efficienza con le applicazioni ICT 3. Assicurare una politica industriale che investa nell ICT energetica 16

1. Assicurare la resilienza delle reti elettriche attraverso l ICT La resilienza della rete elettrica è una priorità, in quanto infrastruttura di base per lo sviluppo di città intelligenti. Ciò comporta una pianificazione che integri soggetti pubblici e privati dell energia, dei trasporti e dell ICT, oltre ad una capacità di sviluppare una serie di tecnologie in grado di adattarsi ai cambiamenti e ai rischi di cyberterrorismo La sempre maggiore integrazione delle nuove tecnologie, come le smart grid, i sistemi di accumulo, gli smart meter, le applicazioni di demand-side management possono migliorare l efficienza e al tempo stesso la resilienza dei sistemi energetici 17

Lo sviluppo delle Smart Grids: un caso di filiera made in Italy Renewable integration Scenario analysis Planning Operation System management Component technologies innovation ICT Power electronics Storage Electric vehicles PQ Environment 18

2. Integrare le politiche per l efficienza con le applicazioni ICT Le politiche a supporto dell efficientamento degli edifici, della mobilità, dell illuminazione e del demand-side management dipendono fortemente dallo sviluppo tecnologico in chiave ICT. La SEN sottolinea la necessità di un «ripensamento delle modalità di pianificazione e gestione urbanistica della città, considerato che circa il 70% dell energia è consumata in contesti urbani, in cui l edificio diventa il nucleo di un progetto più ampio di riqualificazione». Lo smart metering rappresenta l ambito tecnologico per sviluppare nuovi servizi assicurando l interoperabilità tra apparati e piattaforme di costruttori diversi. 19

Risultati attesi per settore Riduzione consumi di energia per settore (Mtep) Trasporti 0,22 5,5 Industria 1,09 5,1 Terziario 0,05 1,23 Residenziale 0,96 3,67 0,00 1,00 2,00 3,00 4,00 5,00 6,00 7,00 2,32 Mtep Circa il 15% dell obiettivo 2020 conseguito nel biennio 2011-2012 20

L'introduzione dei sistemi di misurazione «smart» - Quasi 45 milioni di contatori intelligenti sono già installati in tre Stati membri (Finlandia, Italia e Svezia), che rappresentano il 23% delle installazioni previste nell'ue entro il 2020. - L'impegno degli SM equivale a un investimento di circa 45 miliardi di per l'installazione entro il 2020 di quasi 200 milioni di contatori per l'elettricità (circa il 72% dei consumatori) e 45 milioni di contatori per il gas (circa il 40% dei consumatori). - Il tasso di penetrazione atteso per l'elettricità supera a livello nazionale l'obiettivo dell'80% fissato dal 3 Pacchetto energia, ma a livello di UE non raggiunge la stessa cifra. - Le ragioni commerciali a favore dell'introduzione dei smart meter non si sono ancora del tutto affermate in Europa. 21

22

Investimenti europei nella filiera «smart» 20

3. Assicurare una politica industriale che investa nell ICT energetica Lo sviluppo di iniziative di smart city e di internet delle cose richiede la convergenza di diverse tecnologie e servizi, ciascuno dei quali regolato e finanziato da diversi soggetti e strumenti. Il completamento dell Agenda digitale richiede di ricomprendere nel concetto di smart city gli strumenti di supporto per lo sviluppo di infrastrutture e impianti sia di smart energy e sia di reti a banda ultra-larga. Ciò implica che il disegno della governance dovrebbe tenere conto di tutti i soggetti pubblici che a vario titolo intervengono a regolare i vari ambiti 24

La necessità di un approccio integrato: il caso delle Smart City Dall Unione Energetica emerge la necessità di adottare un approccio integrato, una visione unitaria e sinergica, proprio come avviene nello sviluppo delle Smart City, dove ciascun sottosistema infrastrutture, mobilità, edilizia, ambiente, governance, inclusione sociale è trattato, in ottica sinergica, all interno di un sistema integrato Lo sviluppo delle Smart City, unitamente alle tecnologie abilitanti quali smart grids e infrastrutture digitali, può quindi diventare una priorità importante per il Paese, con progetti che rispondano alle diverse esigenze del territorio e al tempo stesso siano competitivi e bancabili 25

Smarter Cities: il programma del MISE Il MISE ha creato nel 2015 la task force per le Smart City, per attuare una politica industriale incisiva e superare le problematiche nell'attuazione dei progetti da parte dei Comuni Atto di Indirizzo MISE del 25 febbraio 2016 che delinea il Programma di Politica Industriale sulle Smart City: Priorità I. Promuovere mediante le Smart City competitività, crescita, occupazione, sviluppo sostenibile. Priorità II. Rendere l Italia un paese attrattivo per la sperimentazione dei più evoluti modelli di Smart City. Priorità III. Accrescere la sinergia tra risorse finanziarie e migliorare il quadro normativo-regolamentare per le Smart City. 14 Aree Metropolitane 14 Quartieri-Pilota Dotazione iniziale di 65 M 26

Mission Innovation In occasione della riunione del COP21 di Parigi è stata lanciata l iniziativa Mission Innovation, promossa da USA e Francia, con la partecipazione di 20 paesi, tra cui l Italia. I paesi aderenti si sono impegnati a raddoppiare entro 5 anni gli investimenti pubblici nelle attività di R&S delle tecnologie low-carbon e per l efficienza energetica. Parallelamente è stata varata un analoga iniziativa gemella denominata Breakthrough Energy Coalition con il coinvolgimento di investitori privati (tra cui Bill Gates) che si sono impegnati ad investire capitali aggiuntivi a quelli pubblici, sulla base di progetti e start-up specifici per la commercializzazione delle tecnologie. A livello europeo hanno aderito, oltre all Italia: Germania, Francia, UK, Danimarca, Svezia e Norvegia. Anche la Commissione ha chiesto di aderire. Iniziativa che sembra destinata ad avere un elevato impatto sul settore. 27

Questioni aperte di policy Gli obiettivi proposti al 2030 per i settori rinnovabili ed efficienza energetica sono adeguati? O è necessaria una revisione, anche alla luce dei risultati della COP21? I tre target dovrebbero essere tutti vincolanti e, se sì, con quali modalità? Come si potrebbe accelerare lo sviluppo a livello europeo ed italiano delle rinnovabili e dell efficienza energetica, senza gravare sui consumatori che già oggi si accollano oneri generali di sistema molto elevati? 28

ing. Marcello Capra Ministero dello Sviluppo economico marcello.capra@mise.gov.it www.sviluppoeconomico.gov.it 29