Politiche energetiche nella transizione verso l Unione per l energia
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1 Politiche energetiche nella transizione verso l Unione per l energia Marcello Capra Ministero dello Sviluppo Economico Delegato SET Plan europeo Bologna, 30 maggio 2016
2 Obiettivo FER 2020 Italia : quota dei consumi finali FER 40% 35-38% 35% 33,4% 30% 26,4% Dato % 20% 21,7% 18,9% 17,1% 20,0% 17,1% 17,0% 19,5% Previsioni PAN (2010) 2014 Obiettivo PAN (2010) % 10% 9,2% 10,1% 10,0% 10,5% Obiettivo SEN % 6,0% 4,5% 0% Settore elettrico Settore termico Trasporti Totale energia da rinnovabili Fonte: Elaborazione I-Com dati GSE 2
3 Quota complessiva FER su consumo finale lordo di energia (%) , , ,8 13, ,2 12,1 14,3 12,8 17, ,5 9,9 8,3 9,4 5,8 6,3 7,0 5 3,3 1,2 0 UE 28 Germania Spagna Francia Italia Regno Unito Fonte: Elaborazione I-Com su dati Eurostat, GSE Obiettivo
4 Meccanismi di sostegno alle rinnovabili Meccanismo di incentivazione CIP 6/92: remunerazione amministrata dell energia prodotta da FER e assimilate. Non si può più accedere al meccanismo Meccanismi di ritiro dell energia elettrica Ritiro dedicato: ammessi al regime gli impianti con potenza 10 MVA o di qualsiasi potenza se alimentati ad energia rinnovabili nella titolarità di un autoproduttore. Trattamento alternativo alle tariffe omnicomprensive e al D.M. 6/7/12 Conto Energia: dedicato a impianti solari PV e termodinamici. Dal 6 luglio 2013 gli impianti PV non possono più accedere al meccanismo Scambio sul Posto: consente compensazione economica tra valore associato all energia immessa in rete e quella prelevata (e consumata). Trattamento alternativo alle tariffe omnicomprensive e al D.M. 6/7/12 Certificati Verdi: titoli attribuiti in funzione dell energia prodotta da FER e da impianti cogenerativi abbinati al teleriscaldamento (entrati in esercizio entro il 31/12/12) Tariffe Omnicomprensive: tariffe fisse per il ritiro dell energia immessa in rete (incentivo+valorizzazione dell energia) Incentivi D.M. 6 luglio 2012: per impianti FER ( 1 MW) diversi dai PV entrati in esercizio dal 1/1/13. Incentivo= differenza tra tariffa di riferimento e prezzo zonale 4
5 Meccanismi di incentivazione FER CIP 6/92 - Energia ritirata (GWh) CIP 6/92 - Costo del ritiro dell'energia (milioni ) Fonti assimilate* Fonti rinnovabili Fonti assimilate* Fonti rinnovabili Conto Energia potenza impianti PV entrati in esercizio (MW) Fonte: Elaborazione I-Com dati GSE 5
6 Copertura degli oneri in tariffa Copertura dell onere sostenuto dal GSE, attraverso: Ricavi derivanti dalla vendita di energia sul mercato Ricavi derivanti dalla vendita dei certificati verdi Componente tariffaria A3 aggiornata trimestralmente dal Regolatore Andamento gettito A3 (milioni ) Fonte: Elaborazione I-Com dati AEEGSI e GSE 6
7 Emissioni di gas serra (Milioni di tonnellate di CO2 equivalente) Fonte: Elaborazione I-Com dati UNFCCC Francia Germania Italia Regno Unito Spagna Δ Δ Francia 2% -13% Germania -17% -23% Italia 4% -22% Regno Unito -11% -30% Spagna 34% 8% 7
8 Obiettivi nazionali efficienza energetica 2020 Obiettivo di risparmio energetico 2020 Consumi primari Consumi primari di energia escluso usi non energetici, Mtep Andamento consumi di energia primaria escluso usi non energetici (Mtep) Assenza misure 1 Scenario di riferimento 2020 Obiettivo UE Scenario SEN % -24% 2020 Obiettivo Italia % di risparmio, obiettivo europeo Scenario riferimento Interruzione di tutte le misure di supporto all efficienza energetica (non contabilizza nessuno dei risparmi attesi in PAEE successivi al 2010) 2 Primes 2008 Fonte: MiSE Consumo di energia primaria al Mtep Scenario assenza politiche Scenario Sen 2020 riduzione 2020 riduzione 8 Miliardi 20 Mtep energia finale 55 Mt CO 2 emissioni CO2 di euro 2020 risparmi sulla bolletta energetica L intensità energetica in Italia è inferiore del 17% rispetto alla media dell Unione Europea 8
9 Obiettivi al 2020 e risultati al ,9 165,2 153,70 134, , Primary energy (Mtoe) Final energy (Mtoe) Trasport 0,53 6,05 Nel triennio la riduzione dei consumi per effetto delle politiche per l efficienza energetica è stata di 3,7 Mtep Industry Services 1,68 0,11 1,72 7,14 Il 19% dell obiettivo conseguito nel (- 20 Mtep) Residential 1,41 5,14 0,00 2,00 4,00 6,00 8,00 Achived (2013) Expected (2020) 9
10 Obiettivi al 2020 e misure previste nel periodo
11 Sostegno all efficienza energetica Certificati bianchi 35% Detrazioni fiscali 9% Conto termico 9% Incentivi ed investimenti mobilità sostenibile 13% Strumenti regolatori 34% Il 68% della riduzione dei consumi atteso deriva da strumenti di incentivazione. Il 34% dagli strumenti di regolazione. Nel periodo stimata una spesa per incentivi di 25 miliardi di euro in grado di stimolare investimenti per oltre 60 miliardi. 11
12 12
13 Energy Union Pillars Energy security, solidarity and trust A fully integrated European energy market Energy efficiency contributing to moderation of demand Decarbonising the economy Research, Innovation and Competitiveness 13
14 SET Plan europeo L agenda di lavoro comunitaria Strategie e obiettivi Quadro energia-clima al 2020, 2030 e 2050 Il quadro al 2030 è determinante per dare seguito al COP21 e il target del 40% è in linea con le intese di Parigi Piena attuazione dell Unione per l Energia Strumenti di attuazione Piani nazionali integrati per l energia e il clima al 2030 Revisione e rafforzamento direttive (EED, EPBD, RED ) Incentivi (EFSI, ESIF, CEF, Horizon 2020) 14
15 SET Plan europeo Piano Nazionale Energia e Clima Approccio integrato su tutte le 5 dimensioni dell Unione per l Energia Pianificazione e certezza per gli investimenti Monitoraggio costante e definizione di indicatori di progresso Cooperazione regionale nella valutazione degli impatti e nello sviluppo delle infrastrutture Presentazione finale nel 2018 con un processo di finalizzazione continuo e interattivo con la Commissione 15
16 16
17 Recepimento Direttiva Efficienza - Civile (1) STREPIN - Strategia nazionale per la riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare pubblico e privato Avviata la concertazione del decreto interministeriale di approvazione della STREPIN a valle della consultazione pubblica chiusa il 4 dicembre 2015 PANZEB - Piano d azione nazionale per incrementare gli edifici ad energia quasi zero Avviata la concertazione del decreto interministeriale di approvazione della STREPIN a valle della consultazione pubblica chiusa il 4 dicembre 2015 Nuovi requisiti minimi di prestazione energetica edifici Dal 1 ottobre 2015 sono in vigore i requisiti minimi più sfidanti che comporteranno un miglioramento medio dell indice di prestazione energetica del 35-45% Linee guida certificazione energetica degli edifici Dal 1 ottobre 2015 sono in vigore le nuove linee guida APE Il nuovo APE favorisce la conoscenza del proprio edificio e la propensione alla riqualificazione energetica Obiettivo di armonizzare le procedure per la valutazione della prestazione energetica degli edifici e per la redazione degli APE su tutto il territorio nazionale Green Public Procurement Obbligo della PA centrale ad acquistare esclusivamente prodotti, servizi ed edifici ad alta efficienza energetica 17
18 Recepimento Direttiva Efficienza - Civile (2) Ecobonus Prorogate con la Legge di stabilità le detrazioni per il 2016 PREPAC PREPAC - Programma per la riqualificazione energetica degli edifici della PA centrale Circa 3500 immobili (13 milioni di metri quadrati) occupati dalla PA centrale Obiettivo di riqualificare almeno il 3% annuo ( ) pari a circa metri quadri Spesa stimata in 541 milioni, il Governo ha già messo in campo 355 milioni Lanciate due «call for projects» (ottobre 2014 e luglio 2015). Conclusa l istruttoria dei progetti presentati (157 progetti per circa 113 milioni di euro) Conto termico Introdotte con il D.lgs. 102/2014 alcune innovazioni al meccanismo Nuovo decreto che tiene conto degli esiti della consultazione pubblica Fondo Kyoto 350 milioni di euro destinati al finanziamento a tasso agevolato di interventi di riqualificazione energetica degli edifici scolastici ed universitari. Fondi strutturali Circa 1,5 miliardi di euro previsti per gli interventi di efficienza energetica degli edifici della PA locale 18
19 Industria Certificati bianchi Necessario aggiornare il meccanismo per renderlo più efficace e sostenibile In fase di definizione le nuove linee guida Diagnosi energetiche nelle grandi imprese Oltre 5000 imprese hanno presentato la diagnosi entro la scadenza di dicembre 2015 Promozione diagnosi energetiche nelle PMI Disponibili 15 milioni di euro annui I programmi presentati da 15 regioni sono attualmente in valutazione Qualificazione operatori Approvati gli schemi di certificazione ed accreditamento per EGE ed ESCO da parte di Accredia Promozione dell efficienza nel riscaldamento e nel raffreddamento Predisposto studio GSE di valutazione del potenziale nazionale di applicazione della cogenerazione ad alto rendimento e del teleriscaldamento efficienti (previsto dalla direttiva EED), ed avviato il confronto con le Regioni 19
20 Fattori abilitanti Fondo nazionale per l efficienza energetica Istituzione di un fondo di natura rotativa per la concessione di garanzie e/o finanziamenti per investimenti in efficienza energetica (reti di TLR, riqualificazione energetica edifici della PA, etc.) La dotazione del fondo è di circa 70 milioni di euro l anno per il periodo In fase di concertazione il decreto sulle modalità di funzionamento del Fondo Sviluppo e diffusione di contratti tipo di prestazione energetica A breve attivazione del confronto con gli operatori per la finalizzazione del contratto EPC tipo predisposto da ENEA Semplificazione ed armonizzazione autorizzazioni Obiettivo semplificazione ed armonizzazione delle procedure autorizzative per l installazione degli impianti FER ed efficienza Avviata la concertazione sullo schema di DM «permitting» Ricerca ed innovazione Supporto agli operatori nazionali per accrescere la partecipazione ai programmi di ricerca dell Unione Europea in tema di efficienza energetica Informazione e formazione Programma di informazione e formazione con dotazione di 3 milioni di euro Il programma è rivolto ad imprese, fornitori servizi energetici, dipendenti della PA, studenti, consumatori Convenzione con ENEA 20
21 SET Plan Integrated Roadmap (13 themes) ENERGY UNION R&I & Competitiveness priorities SET Plan (10 key actions) T10: Development of renewables T8: System flexibility N 1 in Renewables 1. Performant renewable technologies integrated in the system 2. Reduce costs of technologies T1: Engaging consumers T2: Smart technologies for consumers T6: Modernising the electricity grid T7: Energy storage T8: System flexibility T9: Smart cities & communities Smart EU Energy System with consumers at the centre 3. New technologies & services for consumers 4. Resilience & security of energy system T3: Energy efficiency in buildings T4: Energy efficiency in heating & cooling T5: Energy efficiency in industry & services Efficient Energy Systems 5. New materials & technologies for buildings 6. Energy efficiency for industry T7: Energy storage T13: Biofuels, fuel cells & hydrogen, alternative fuels T11: Carbon capture storage/use T12: Nuclear energy Sustainable Transport 7. Competitive in global battery sector (e-mobility) 8. Renewable fuels 9. CCS/U 10. Nuclear Safety
22 I finanziamenti per il SET Plan Horizon 2020: circa 6 miliardi di per progetti di innovazione nei settori dell efficienza energetica, delle tecnologie low carbon e delle Smart Cities & Communities Connecting Europe Facility (CEF): circa 6 miliardi di per investimenti in infrastrutture energetiche (reti) ad elevato valore aggiunto Fondi di Coesione (ESIF) : 23 miliardi di per investimenti in efficienza energetica, fonti rinnovabili, reti intelligenti e mobilità urbana, inclusa la ricerca e l innovazione nelle aree complementari con Horizon
23 Il Piano Juncker (EFSI) Due le finestre a disposizione: 1) infrastrutture e innovazione per i grandi progetti con una dotazione da 16 miliardi di garanzie; 2) per le PMI 5 miliardi da utilizzare come protezione creditizia per attività del Fondo europeo per gli investimenti Tre gli interventi ammissibili: garanzie per interventi a rischiosità maggiore (EFSI compensa il grado di rischio e rende le operazioni finanziariamente sostenibili), prestiti subordinati, particolari categorie di prestiti a elevato grado di rischio. Una quota di operazioni sarà dedicata all equity o venture capital per le PMI La partecipazione agli strumenti è principalmente riservata ai soggetti privati ma non ci sono restrizioni per enti pubblici: potranno partecipare alle operazioni, purché non ci siano contributi diretti dello Stato che configurino aiuti Il ruolo dei Comuni: la finestra per le infrastrutture e l innovazione sembra difficilmente raggiungibile ed è destinata ad operazioni di taglio più grande che, altrimenti, non sarebbero praticabili Accessibilità ai fondi dedicati alle PMI, specialmente attraverso società controllate. Sarà possibile creare società di scopo o sfruttare enti pubblici e utilities. In questo senso, uno strumento fondamentale saranno le piattaforme che CDP sta studiando insieme alla BEI: serviranno a sostenere specifiche tipologie di progetti, anche dal punto di vista organizzativo. 12
24 Lo sviluppo delle Smart Grids: un caso di filiera made in Italy Renewable integration Scenario analysis Planning Operation System management Component technologies innovation ICT Power electronics Storage Electric vehicles PQ Environment 24
25 La necessità di un approccio integrato: il caso delle Smart City Dall Unione Energetica emerge la necessità di adottare un approccio integrato, una visione unitaria e sinergica, proprio come avviene nello sviluppo delle Smart City, dove ciascun sottosistema infrastrutture, mobilità, edilizia, ambiente, governance, inclusione sociale è trattato, in ottica sinergica, all interno di un sistema integrato Lo sviluppo delle Smart City, unitamente alle tecnologie abilitanti quali smart grids e infrastrutture digitali, può quindi diventare una priorità importante per il Paese, con progetti che rispondano alle diverse esigenze del territorio e al tempo stesso siano competitivi e bancabili 25
26 Smarter Cities: il programma del MISE Il MISE ha creato nel 2015 la task force per le Smart City, per attuare una politica industriale incisiva e superare le problematiche nell'attuazione dei progetti da parte dei Comuni Atto di Indirizzo MISE del 25 febbraio 2016 che delinea il Programma di Politica Industriale sulle Smart City: Priorità I. Promuovere mediante le Smart City competitività, crescita, occupazione, sviluppo sostenibile. Priorità II. Rendere l Italia un paese attrattivo per la sperimentazione dei più evoluti modelli di Smart City. Priorità III. Accrescere la sinergia tra risorse finanziarie e migliorare il quadro normativo-regolamentare per le Smart City. 14 Aree Metropolitane 14 Quartieri-Pilota Dotazione iniziale di 65 M 26
27 Mission Innovation In occasione della riunione del COP21 di Parigi è stata lanciata l iniziativa Mission Innovation, promossa da USA e Francia, con la partecipazione di 20 paesi, tra cui l Italia. I paesi aderenti si sono impegnati a raddoppiare entro 5 anni gli investimenti pubblici nelle attività di R&S delle tecnologie low-carbon e per l efficienza energetica. Parallelamente è stata varata un analoga iniziativa gemella denominata Breakthrough Energy Coalition con il coinvolgimento di investitori privati (tra cui Bill Gates) che si sono impegnati ad investire capitali aggiuntivi a quelli pubblici, sulla base di progetti e start-up specifici per la commercializzazione delle tecnologie. A livello europeo hanno aderito, oltre all Italia: Germania, Francia, UK, Danimarca, Svezia e Norvegia. Anche la Commissione ha chiesto di aderire. Iniziativa che sembra destinata ad avere un elevato impatto sul settore. 27
28 Questioni aperte (1) 1. Policy Gli obiettivi proposti al 2030 per entrambi i settori sono adeguati? O è necessaria una revisione, anche alla luce dei risultati della COP21? Come accelerare lo sviluppo a livello europeo ed italiano delle rinnovabili e dell efficienza energetica, senza gravare sui consumatori con oneri generali di sistema elevati 2. Rinnovabili Si sono create, anche grazie agli incentivi, le condizioni affinché le rinnovabili possano competere all interno di logiche di mercato con le fonti tradizionali? Individuare le migliori opzioni possibili per integrare le rinnovabili nel mercato Il Regolatore nazionale propone di affiancare al mercato della capacità accordi di acquisto di lungo termine per le rinnovabili non incentivate. Quale ruolo (anche quantitativo) può avere la generazione distribuita da FER nel raggiungimento degli obiettivi? Quali meccanismi per promuoverla? 28
29 3. Efficienza energetica Questioni aperte (2) Alcune barriere ancora ostacolano la diffusione dell efficienza energetica, in particolare di tipo finanziario. Una stabilizzazione degli incentivi (detrazioni fiscali in particolare) può realmente giovare allo sviluppo del mercato? I meccanismi di obbligatorietà (es. imposizione di standard) rappresentano una via efficiente per il raggiungimento dei target? Occorre accrescere la consapevolezza del consumatore sul tema dell efficienza attraverso una puntuale conoscenza dei propri consumi (contatori di 2 generazione). Il meccanismo dei certificati bianchi è stato esportato a livello europeo ma può essere sviluppato ulteriormente a livello italiano? La governance italiana dell efficienza energetica e la sua attuale allocazione tra diversi enti può essere migliorata sia a livello orizzontale che verticale. La disponibilità di metodologie per il monitoraggio, la valutazione e il controllo delle misure attivate è indispensabile nel raggiungimento degli obiettivi. Ottimizzare l allocazione delle scarse risorse pubbliche disponibili orientandole verso gli interventi con migliore costo-efficacia. 29
30 ing. Marcello Capra Ministero dello Sviluppo economico 30
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