L opinione delle Libertà Edizione 234 del 27-10-2007 Critici i vertici del partito sul come si gestisce il problema della sicurezza nella capitale Fi, al via i congressi municipali di Giorgio Prinzi Si aprono oggi i Congressi municipali di Forza Italia con un minuto di silenzio dedicato a Luigi Moriccioli, il ciclista morto dopo due mesi d agonia a seguito dei traumi subiti nel corso di una rapina, e al piccolissimo rom morto di stenti sulle rive del Tevere in una zona che oggi non può essere definita periferica. E l onorevole Francesco Giro, Commissario per Roma di FI, a spiegare che sono le due facce della stessa medaglia del degrado di Roma denunciato da lui stesso con un filmato ripreso dall abitazione di Trastevere, dalla quale ha dovuto poi traslocare per motivi di sicurezza. Con lo svolgimento dei congressi territoriali, che hanno già interessato 200 comuni su 380 e oltre 15mila iscritti su 35mila, Forza Italia intende consolidare il suo radicamento sul territorio come partito strutturato e governato da regole ferree, ma chiari e trasparenti. Tutto è stato minuziosamente regolamentato, dai moduli alla procedure, sottoponendo a verifica tutte le domande di iscrizione con tale severità che le rivedibili o rigettate, qualora non sanate o non sanabili nei requisiti richiesti, sono state il 10% del totale. L importanza che Forza Italia e il suo Presidente attribuiscono a Roma, oltre che a una simultanea per tutti i 19 Congressi municipali di Berlusconi prevista alle 18, è testimoniata dalla presenza in conferenza stampa, di fianco a Giro, dell europarlamentare e cofondatore di Forza Italia Antonio Tajani, del Coordinatore Nazionale Sandro Bondi e del Vicecoordinatore Fabrizio Cicchitto. Tajani è stato molto critico nei confronti dello scenario attuale di Roma, soffermandosi sull emergenza sicurezza e sulla monocultura imperante che tutto consente a una parte e tutto impedisce all altra, di cui l esempio più eclatante sono le difficoltà frapposte dal competente Ufficio delle belle arti alla cancellazione di una scritta blasfema che imbratta la parete esterna della chiesa di San Giovanni dei Fiorentini. Di fronte ad eventi di questo genere, non si riesce a comprendere la disponibilità nel concedere autorizzazioni che deturpano l area archeologica per eccellenza della Capitale, quali il modernissimo ascensore esterno che stona in maniera accecante con il complesso architettonico del Colle del Campidoglio in cui è stato inserito, o la posa di pietre lavorate, che taluni a sinistra considerano creazioni artistiche, che stanno trasformando l area degli scavi dell ex via Alessandrina in una sorte di discarica di multicolori e multiformi pezzi di pietra. L intervento di Sandro Bondi si è invece articolato sul processo di consolidamento di Forza Italia come partito strutturato, che dovrebbe avere il suo culmine nella celebrazione del 3 Congresso Nazionale dal quale potrebbe scaturire una direzione politica capace di affiancare la leadership del Presidente Berlusconi, ponendo le basi per il dopo. Bondi ha anche polemizzato con i media e persino con taluni organi amministrativi per l amplificazione data alla investitura da parte della base del Segretario del nascente Partito Democratico ed ha auspicato che venga data visibilità e risalto al processo di crescita di Forza Italia. Cicchitto ha invece centrato il suo intervento sull ambiguità del doppio ruolo di Walter Veltroni, utilizzato come strumento mediatico con una forzatura da parte dell interessato e di disponibili organi d informazione. Nel corso della conferenza stampa è giunta la notizia della bocciatura al Senato della proposta di scioglimento della Società Stretto di Messina. Ne ha preso lo spunto l onorevole Giro per parlare delle opere infrastrutturali da realizzare nel Lazio, del GRAL (Grande Raccordo Anulare del Lazio) proposto da Forza Italia e di recente ripreso dal
Governatore Pietro Marrazzo, la cui Giunta tuttavia ha congelato la nuova Pontina, voluta e finanziata dal precedente governo nazionale, che del sistema viario dovrebbe essere una delle principali arterie. Roma. Laboratorio di veltrusconismo? I congressi di FI tolgono il sindaco di Roma dal mirino politico sabato 27 ottobre 2007 di GIORGIO PRINZI Sembrano sottotono, almeno sotto il profilo politico, i Congressi municipali di Forza Italia a Roma, che si sono aperti questa mattina 27 ottobre alle otto con la costituzione dei seggi elettorali e si concluderanno alle ventuno, con la chiusura delle urne. Perché sottotono? L'impressione delle settimane precedenti era che sarebbero state l'occasione per una spallata risolutiva al Sindaco Walter Veltroni, qualora non si fosse dimesso dopo avere ricevuto l'investitura a Segretario designato del nascente Partito Democratico, o, al contrario, l'apertura della campagna elettorale su Roma, nel caso che, assumendo il nuovo incarico, Veltroni avesse deciso di non potere più continuare a fare il Sindaco. La scelta della data, a due settimana dalle primarie del PD, era funzionale a calibrare le strategie alle due diverse possibili opzioni. Cosa è successo, invece? Lo scenario nazionale è divenuto preponderante; il ruolo di Veltroni Segretario PD in questo contesto sovrasta quello di Sindaco, rendendolo secondario e marginale, comunque inessenziale al vero obiettivo del confronto politico che in questo frangente viene da Forza Italia giocato tutto sulla richiesta di elezioni subito. Il fronte romano perde allora importanza e i congressi cittadini che avrebbero potuto segnare l'ora "X" per l'inizio dell'attacco generalizzato rientrano nei ranghi della normale vita di partito. Un aspetto che è emerso inequivocabile nel corso della conferenza stampa di presentazione dell'evento tenuta da Francesco Giro, Commissario per Roma di Forza Italia, insieme al Coordinatore Nazionale Sandro Bondi, al Vicecoordinatore Fabrizio Cicchitto, all'europarlamentare Antonio Tajani, che è stato uno dei Soci fondatori del partito. Francesco Giro ha enfatizzato l'aspetto per la vita interna di Forza Italia, senza particolari accenti al contesto capitolino ed in particolare alla questione del doppio ruolo di Veltroni, affermando che, con lo svolgimento dei congressi territoriali, che nel Lazio hanno già interessato 200 Comuni su 380 ed oltre 15mila iscritti su 35mila, Forza Italia intende consolidare il suo radicamento sul territorio come partito strutturato e governato da regole ferree, chiare e trasparenti. Tutto è stato minuziosamente regolamentato, dai moduli alla procedure, sottoponendo a verifica tutte le domande di iscrizione al partito con tale severità che le rivedibili o rigettate, qualora non sanate o non sanabili nei requisiti richiesti, sono state il 10% del totale. Comunque le situazioni sanabili potranno venire sanate, con la presentazione della documentazione richiesta, sino alla apertura delle urne per eleggere gli organi statutari. Questo non significa che Roma abbia del tutto perso importanza nello scenario politico nazionale, ma solo che non è più centrale e le strategie contingente vengono ora calibrate su questo più ampio scenario, e non
il contrario. È previsto infatti un intervento telefonico simultaneo in tutti i 19 congressi municipale di Silvio Berlusconi, che rivolgerà il suo saluto ai congressisti alle ore 18,00, quando sarà chiara e definita la linea espressa dalla Costituente del Partito Democratico che si tiene oggi a Milano, con chiusura prevista intorno le 17,00. Più politici, ma sfumati dall'impostazione rigidamente tecnica data da Giro, gli interventi degli altri esponenti forzisti. Antonio Tajani è stato molto critico nei confronti dello scenario attuale di Roma, dell'emergenza sicurezza in un contesto in cui - ha affermato - è diventato a rischio in tutta la città muoversi oltre una certa ora, della monocultura imperante che tutto consente ad una parte e tutto impedisce all'altra, di cui l'esempio più eclatante sono le difficoltà frapposte dal competente Ufficio delle "belle arti" alla cancellazione di una scritta blasfema che imbratta la parete esterna della chiesa di San Giovanni dei Fiorentini. Di fronte ad eventi di questo genere, non si riesce invece a comprendere la disponibilità nel concedere autorizzazioni che deturpano l'area archeologica per eccellenza della Capitale, quali il modernissimo ascensore esterno che stona in "maniera accecante" con il complesso architettonico del Colle del Campidoglio in cui è stato inserito, o la posa di pietre lavorate, macigni di varie forme e colori che non mi appaiono vere creazioni artistiche, che stanno trasformando l'area degli scavi dell'ex via Alessandrina in una sorte di discarica di pezzi di pietra più o meno levigati e dalle forme spesso indefinite. L'intervento di Sandro Bondi si è invece articolato sul processo di consolidamento di Forza Italia come partito strutturato, che dovrebbe avere il suo culmine nella celebrazione del 3 Congresso Nazionale d al quale dovrebbe scaturire una direzione politica che dovrebbe affiancare la leadership del Presidente Berlusconi, ponendo le basi per il "dopo". Bondi ha anche polemizzato con i media e persino con taluni organi amministrativi per l'amplificazione data alla investitura da parte della base del Segretario del nascente Partito Democratico ed ha auspicato che vengano dati visibilità e risalto analoghi al processo di crescita di Forza Italia, in particolare all'annuziata manifestazione del 17 e 18 novembre a sostegno delle richiesta di elezioni anticipate. Fabrizio Cicchitto ha invece centrato il suo intervento sull'ambiguità del doppio ruolo di Walter Veltroni, utilizzato come strumento mediatico con una forzatura da parte dell'interessato e di disponibili organi d'informazione. Ma proprio oggi, ha prevalso il ruolo di Segretario su quello di Sindaco e Veltroni non parteciperà alle manifestazioni di chiusura della Festa del Cinema. Nel corso della conferenza stampa è giunta la notizia della bocciatura al Senato della proposta di scioglimento della Società "Stretto di Messina". Ne ha preso lo spunto l'onorevole Giro per parlare delle opere infrastrutturali da realizzare nel Lazio, del "GRAL" (Grande Raccordo Anulare del Lazio) proposto da Forza Italia e di recente ripreso dal Governatore Pietro Marrazzo, la cui Giunta tuttavia ha congelato la "nuova Pontina", voluta e finanziata dal precedente Governo nazionale, che del sistema viario dovrebbe essere una delle principali arterie. Come si vede si ragiona in prospettiva elettorale. Quella che è cambiata è la prospettiva. L'attacco finale non partirà più da Roma, ma sarà condotto a livello nazionale. Le "truppe" romane sono comunque pronte. In ogni caso si tratterà di uno scontro tra "titani", perché come il successo galvanizzante delle primarie ha dimostrato la squadra di Veltroni non è da meno di quella di Berlusconi e le previsioni ed i sondaggi della vigilia possono venire platealmente ribaltati dagli eventi reali. È accaduto con il testa a testa dello scorso anno alle politiche; è accaduto il 14 ottobre con una inaspettata e non ipotizzata partecipazione di massa. Giorgio Prinzi
"QUOD NON FECERUNT BARBERINI FECERUNT "SINISTRI" indietro (nella foto una panoramica di via dei Fori Imperiali a Roma, sullo sfondo indicato dal riquadro rosso il particolare lo scempio dell'ascensore al Vittoriano) Se si cerca con uno dei più utilizzati motori di ricerca Vittoriano appare in cima alla lista la pagina che si apre con ben in evidenza la dizione Ministero per i beni e le attività culturali - Sovrintendenza per i beni ambientali ed architettonici di Roma, per cui se ne deve concludere che tra i pareri favorevoli a trasformare il monumento, previa deturpazione con una struttura che stona con il complesso, in luogo di ritrovo ci sia stato anche quello delle Belle Arti ; probabilmente anche quello del Ministero della Difesa, comunque di un organo dipendente che credo abbia una qualche competenza sull edificio. È stato così? Mi farebbe piacere conoscere le motivazioni di concessione del parere favorevole o dei pareri favorevoli, se più di uno. Non è stato così? Allora l ascensore esterno che deturpa, con brutte linee e materiali moderni, l estetica del complesso è un archeomostro da porre immediatamente sotto sequestro e da abbattere senza indugio. Comunque, questo è il mio giudizio estetico, che rimane tale anche nel caso quello che considero un vandalismo architettonico, un vero scempio, fosse stato realizzato con tutti i crismi e con un ineccepibile iter autorizzativo. Ma torniamo alla domanda di partenza. Chi lo ha autorizzato? Chi ha finanziato l opera? Vi sono state delibere di organi elettivi o la prassi è stata espletata per via amministrativa? Ma, soprattutto, possiamo fare qualcosa per cancellare al più presto questo vulnus al patrimonio artistico della Capitale, al complesso architettonico del Campidoglio, ad un monumento dedicato alla Patria? Queste note sono un appello ai lettori ed agli amici e lettori di Cultural News, che esorto a dare vita ad un Comitato per la salvaguardia del complesso architettonico del Campidoglio, più in generale, dei Fori Imperiali, con le rovine dei quali stonano, sia la modernissima struttura, che le meno appariscenti opere d arte che sono state allocate nell area di deambulo dei recenti scavi di quella che fu via Alessandrina. Anche questo è degrado da contrastare e combattere, alla stregua dei cumuli d immondizie ed agli imbrattamenti dei muri. Opposizione al Consiglio Comunale di Roma, se ci sei, fatti sentire! Ed ancora, dove sono le Associazioni d Arma che dovrebbero essere le custodi di Valori quali quelli che, in forma ed espressione elevata, rappresenta proprio il Sacello del Milite Ignoto? Si muovano! Quale più consona occasione per fare sentire la loro voce e riaffermare la loro statutaria ragione d essere, alla quale si appellano quando si parla di tagli di erogazioni! Per levarsi in difesa dell integrità e della sacralità del Vittoriano non servono fondi, ma solo coerenza con i conclamati principi. Per questo, deluso da un opposizione che, a parte casi isolati di singoli esponenti, è silente di fronte allo scempio che viene fatto di Roma e dei Sodalizi di reduci o similari che, sempre con le dovute eccezioni spesso solo di singoli combattivi esponenti, sono rinunziatarie ed acquiescenti, mi rivolgo a Cultural New, al suo Direttore Maurizio Pizzuto, ai nostri lettori ed amici al fine di dar vita ad un Comitato, che si prefigga la cancellazione dell archeomostro e connessi che deturpano ed offendono un complesso architettonico patrimonio dell intera umanità, con un impatto tale da fare sembrare un benemerito dei beni culturali il vandalo che ha gettato dell anilina nell acqua di Fontana di Trevi. Da L opinione delle Libertà Edizione 239 del 03-11-2007
Opposizione al Consiglio Comunale di Roma, se ci sei, fatti sentire! Salviamo il Vittoriano! di Giorgio Prinzi Se si cerca con uno dei più utilizzati motori di ricerca Vittoriano appare in cima alla lista la pagina che si apre con ben in evidenza la dizione Ministero per i beni e le attività culturali - Sovrintendenza per i beni ambientali ed architettonici di Roma, per cui se ne deve concludere che tra i pareri favorevoli a trasformare il monumento, previa deturpazione con una struttura che stona con il complesso, in luogo di ritrovo ci sia stato anche quello delle Belle Arti ; probabilmente anche quello del Ministero della Difesa, comunque di un organo dipendente che credo abbia una qualche competenza sull edificio. È stato così? Mi farebbe piacere conoscere le motivazioni di concessione del parere favorevole o dei pareri favorevoli, se più di uno. Non è stato così? Allora l ascensore esterno che deturpa, con brutte linee e materiali moderni, l estetica del complesso è un archeomostro da porre immediatamente sotto sequestro e da abbattere senza indugio. Comunque, questo è il mio giudizio estetico, che rimane tale anche nel caso, quello che considero un vandalismo architettonico, un vero scempio, fosse stato realizzato con tutti i crismi e con un ineccepibile iter autorizzativo. Ma torniamo alla domanda di partenza. Chi lo ha autorizzato? Chi ha finanziato l opera? Vi sono state delibere di organi elettivi o la prassi è stata espletata per via amministrativa? Ma, soprattutto, possiamo fare qualcosa per cancellare al più presto questo vulnus al patrimonio artistico della Capitale e ad un monumento dedicato alla Patria? Queste note sono un appello ai lettori ed agli Amici de l Opinione delle Libertà, che esorto a dare vita ad un Comitato per la salvaguardia del complesso architettonico del Vittoriano, più in generale, dei Fori Imperiali, con le rovine dei quali stonano, sia la modernissima struttura, che le meno appariscenti opere d arte che sono state allocate nell area di deambulo dei recenti scavi di quella che fu via Alessandrina. Anche questo è degrado da contrastare e combattere, alla stregua dei cumuli d immondizie ed agli imbrattamenti dei muri. Opposizione al Consiglio Comunale di Roma, se ci sei, fatti sentire! Ed ancora, dove sono le Associazioni d Arma che dovrebbero essere le custodi di Valori quali quelli che, in forma ed espressione elevata, rappresenta proprio il Sacello del Milite Ignoto? Si muovano! Quale più consona occasione per fare sentire la loro voce e riaffermare la loro statutaria ragione d essere, alla quale si appellano quando si parla di tagli di erogazioni! Per levarsi in difesa dell integrità e della sacralità del Vittoriano non servono fondi, ma solo coerenza con i conclamati principi. Per questo, deluso da un opposizione che, a parte casi isolati di singoli esponenti, è silente di fronte allo scempio che viene fatto di Roma e dei Sodalizi di reduci o similari che, sempre con le dovute eccezioni spesso solo di singoli combattivi esponenti, sono rinunziatarie ed acquiescenti, torno a rivolgermi a l Opinione delle Libertà, al suo Direttore Arturo Diaconale, ai nostri lettori ed amici al fine di dar vita ad un Comitato che si prefigga la cancellazione dell archeomostro che deturpa ed offende un complesso architettonico patrimonio dell intera umanità.