COMUNE DI TERZIGNO NAPOLI CAPITOLATO INDAGINI GEOGNOSTICHE E STRUTTURALI MURO DIVISORIO ESISTENTE IN C.A. SCUOLA MEDIA STATALE GIUSTI DISCARICA

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COMUNE DI TERZIGNO NAPOLI CAPITOLATO INDAGINI GEOGNOSTICHE E STRUTTURALI MURO DIVISORIO ESISTENTE IN C.A. SCUOLA MEDIA STATALE GIUSTI DISCARICA ABUSIVA LOC. CAMPITELLI

1. PREMESSA Oggetto della presente procedura è l affidamento di una campagna di indagini diagnostiche volta a caratterizzare il muro divisorio e di contenimento in c.a. tra la scuola media Giusti e la discarica abusiva (ex vasca di dispersione). Il muro si sviluppa per 87 m elevandosi circa di 2,5 m rispetto al piano campagna lato scuola con l apparato fondale presumibilmente alla stessa quota di imposta di quello dell edificio scolastico. La quota del terreno a tergo del muro lato discarica varia circa da un metro a due rispetto al piano campagna lato scuola. L obiettivo è quello di pervenire ad un livello di conoscenza delle strutture investigate del tipo adeguato, ovvero LC2 come definito nel par. C8A.1.B.3 della Circolare esplicativa alle NTC08. La campagna di indagine dovrà espletarsi nel rispetto della Normativa Tecnica Italiana, D.M. Infrastrutture 14 gennaio 2008 e relativa n. 617/C.S.LL.PP. del 2 febbraio 2009 oltre che delle Norme UNI del settore. 2. INQUADRAMENTO TERRITORIALE E CRONISTORIA UBICAZIONE DEL SITO Il sito(muro) in esame è collocato all interno dell area abitata di Terzigno, ed in particolare confina ad Est con la scuola Media Giusti, a Nord con la strada Via Benedetto Croce da cui si accede all area, a Ovest e Sud con la strada di Via Raffaele Viviani. Nella fattispecie il territorio dove sorge la discarica è posto all interno del sistema vulcanico Somma-Vesuvio, caratterizzato da episodi ciclici, da fortemente esplosivi (eruzione del 79 d.c.) a episodi effusivi del tipo colate laviche (eruzione del 1944). I depositi associati a tale complesso e presenti nel sito in esame, al di sotto dei rifiuti e misti a questi, risultano caratterizzati da un alternanza, in funzione degli episodi eruttivi, di ceneri, pomici, frammenti di scorie grossolane e lapilli, ed infine lave prevalenti. Il territorio comunale ricade interamente nel bacino-idrografico dei torrenti vesuviani, sotto il controllo dell autorità di "Autorità di bacino regionale della Campania Centrale Originariamente la vasca dove sono stati abusivamente sversati i rifiuti era una vasca di dispersione delle acque superficiali facente parete del sistema di regimentazione e gestione delle acque piovane dei Regi Lagni e di competenza dell Autorità di Bacino. L area in oggetto in passato, come detto, era una vasca di laminazione del sistema dei Regi Lagni, la cui manutenzione era di competenza del Genio Civile. 1

Agli inizi degli anni 80 si è deciso di destinare parte della vasca, quella meno interessata dallo sversamento dei rifiuti, all insediamento di una scuola media che è stata realizzata nel 1983. Il muro oggetto di investigazione fu realizzato come separazione tra l area interessata dagli sversamenti dei rifiuti da quella dove si stava realizzando la scuola media. L area della discarica abusiva ha una superficie di circa 9.533 mq in cui sono stati scaricati rifiuti prevalentemente del tipo rifiuto speciale non pericoloso costituito da materiali residui di costruzioni e demolizioni (laterizi, intonaci, conglomerati, ceramiche, mattoni, ecc.), con altezze fino agli 11 metri. Si configura dunque come discarica abusiva e risulta priva di impermeabilizzazione artificiale, di pozzi per la captazione del biogas, di rete di drenaggio e vasca per la raccolta del percolato e di opere necessarie alla regimentazione delle acque superficiali. La discarica infatti non presenta canalizzazioni laterali per raccogliere le acque meteoriche né un telone di copertura e, circa la metà dell sito, in particolare l impluvio naturale ad ovest della discarica rientra nella classificazione fatta Autorità di bacino regionale della Campania Centrale come area a rischio alluvionale molto elevato potenziale. Area di discarica Scuola media Fig.1 Sito di stoccaggio Località Campitelli. Successivamente alla costruzione della scuola media, l area a monte del muro è stata utilizzata come parcheggio, non autorizzato, a servizio della scuola stessa. 2

3. CONOSCENZA DEL MANUFATTO E DEL VOLUME DI SUOLO SIGNIFICATIVO Lo studio diagnostico dovrà condurre alla definizione di un livello di conoscenza LC2 del tipo adeguato, esaustivo e funzionale alle successive fasi di verifica strutturale sismica. Nel dettaglio, le operazioni tecniche si dovranno articolare nelle seguenti attività: - Conoscenza geometrica e prestazionale della struttura in seguito alle operazioni di rilievo geometrico-strutturale; - Indagini strumentali (in situ ed in laboratorio) finalizzate all identificazione meccanica dei materiali. - Indagini geofisiche (in situ ed in laboratorio) finalizzate all identificazione meccanica dei materiali e la sismica locale. Per ciascuna delle attività sopraelencate, si dovranno redigere degli elaborati (corredati da grafici e piante, sezioni e particolari strutturali) in cui verranno illustrati i risultati ottenuti dalle operazioni di rilievo strutturale della campagna di indagine strumentale. Di seguito si illustrano le specifiche minime delle prestazioni richieste. 3.1 RILIEVO FOTOGRAFICO DEL MANUFATTO Il muro dovrà essere fotografato in modo da permettere la visualizzazione di tutti i particolari significativi (dettagli costruttivi). 3.2 SAGGI IN FONDAZIONE N 2 scavi fondali. Al fine di determinare la quota di imposta e la geometria dell apparato fondale si dovranno effettuare due scavi in aderenza al muro, uno a monte ed uno a valle dello stesso. Lo scavo a sezione obbligata potrà essere eseguito a mano, con l'uso di utensili, qualora non sia utilizzabile alcun mezzo meccanico, di materie di qualsiasi natura e consistenza, asciutte, bagnate o melmose, eseguito anche in presenza di acqua con battente massimo di cm 20. Le dimensioni approssimative in pianta di detti scavi saranno 1x1m, l approfondimento degli scavi, nel rispetto delle condizioni di sicurezza, verrà condotto fino al raggiungimento della quota d imposta della fondazione. Gli esiti del saggio dovranno essere restituiti per mezzo di un elaborato grafico contenente il rilievo della sezione trasversale, il rilievo fotografico e una descrizione sintetica in didascalia. Terminato il rilievo dovranno ripristinarsi le condizioni precedenti l esecuzione del saggio. 3

3.3 INDAGINE MAGNETOMETRICA CON PACOMETRO N 12 scansioni pacometriche 100x100 cm: da effettuarsi sul muro in c.a. al fine di investigare le armature nella porzione mediana ed in prossimità dei diedri verticali con i setti ortogonali, in testa ed al piede, lato monte e lato valle del muro. L indagine ha lo scopo di identificare il diametro, il passo delle armature ed il copriferro all interno del muro di contenimento. Le misurazioni effettuate con il pacometro andranno calibrate considerando il rilievo diretto delle armature prelevate per le prove a trazione. Tale prova consente anche di individuare le zone dell elemento prive di armatura nelle quali eseguire, pertanto, le indagini finalizzate alla conoscenza delle caratteristiche meccaniche del calcestruzzo. Per questo motivo le indagini pacometriche saranno preliminari a tutte le altre indagini sul calcestruzzo. 3.4 PRELIEVO DELLE BARRE D ARMATURA E PROVE A TRAZIONE Si prevede di effettuare n 2 prelievi di armatura e prove di trazione in laboratorio. Il prelievo delle barre d armatura da sottoporre a prove di trazione compreso ripristino della barra e l uso di malta espansiva dovrà avvenire secondo la norma UNI EN ISO 6892:2009. È importante che il prelievo delle barre venga effettuato su elementi meno sollecitati ovvero sulle barre orizzontali opportunamente distanziate dai diedri verticali con i muri ortogonali. In conformità alla suddetta UNI, lo spezzone di barra da sottoporre a prova dovrà avere una lunghezza approssimativa di 450 mm. La prova a trazione dovrà eseguirsi nel rispetto della norma UNI EN ISO 6892-1:2009 e del DM 14 gennaio 2008, dovrà consentire di ottenere informazioni circa la deformabilità assiale delle barre, la tensione di snervamento e di rottura. 3.5 PRELIEVO DI PROVINI CILINDRICI DI CALCESTRUZZO Prelievo di n 2 provini cilindrici dal muro in c.a. di diametro compreso tra 40 e 100 mm in relazione al diametro medio dell inerte (diametro del campione pari a n 3 volte il diametro dell inerte) da eseguire con corona diamantata e raffreddata ad acqua fino alla profondità 400 mm, nel rispetto delle norme UNI 6131:2002. UNI 12504-1:2002, UNI 12390-1:2002. Preliminarmente al prelievo del campione cilindrico sarà eseguito il rilievo delle barre d armatura per evitare, per quanto possibile, il taglio delle stesse. Le operazioni di prelievo devono scongiurare l inclusione di armature metalliche nelle carote per evitare: 4

- la significativa riduzione della capacità resistente dell elemento strutturale su cui si effettua il prelievo; - l aggravio del disturbo al campione nelle fasi di prelievo determinate dall incremento delle vibrazioni; - l alterazione dei risultati della prova di compressione per la presenza della barra di armatura. Quando la maglia delle armature è tale da non consentire il prelievo di carote prive di inclusioni, è preferibile prelevare carote con diametro inferiore. Nel corso dei prelievi è importante verificare che la macchina carotatrice non abbia significative vibrazioni dell asse di rotazione e che la velocità di avanzamento sia bassa, onde evitare un eccessivo danneggiamento del campione. 3.6 PROVE DI SCHIACCIAMENTO SU PROVINI CILINDRICI DI CALCESTRUZZO Lo schiacciamento dei provini cilindrici da sottoporre a prova di resistenza a compressione in laboratorio dovrà avvenire secondo le norme UNI 6131 e UNI EN 12390-32009, ed essere accompagnato da un rapporto di prova del medesimo laboratorio ufficiale accreditato da Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture ai sensi della L.1086/71. 3.7 PROVA DI CARBONATAZIONE Al fine di verificare la capacità livello di protezione dalla corrosione delle armature offerto dal copriferro sono previsti n 2 test colorimetrico di carbonatazione del calcestruzzo. Andrà eseguito utilizzando una soluzione di fenolftaleina all'1% di alcool etilico, per determinare la profondità i carbonatazione in campioni di calcestruzzo direttamente prelevati in sito. 3.8 RIPRISTINI INDAGINI STRUTTURALI Nel caso del prelievo delle carote in calcestruzzo e della rimozione del copriferro per il prelievo delle barre si dovrà provvedere al riempimento dei fori e delle lacune mediante malte cementizie a ritiro compensato tipo R4. Per le barre di armatura, verificata la saldabilità delle stesse, bisognerà ripristinare la continuità degli spezzoni con armature del medesimo diametro in acciaio B450C con saldatura a cordone d angolo ed opportuna sezione di gola ed elettrodo accostando la barra di ripristino ai monconi esistenti. 5

3.9 MULTICHANNEL ANALYSIS OF SURFACE WAVES (MASW) Al fine di individuare la tipologia di sottosuolo, nell ambito della risposta sismica locale, si prevede una prospezione MASW. Il metodo MASW è una tecnica di indagine non invasiva che consente la definizione del profilo di velocità delle onde di taglio verticali Vs, basandosi sulla misura delle onde superficiali fatta in corrispondenza di diversi sensori posti sulla superficie del suolo. Il contributo predominante alle onde superficiali è dato dalle onde di Rayleigh, che si trasmettono con una velocità correlata alla rigidezza della porzione di terreno interessata dalla propagazione delle onde. In un mezzo stratificato le onde di Rayleigh sono dispersive, cioè onde con diverse lunghezze d onda si propagano con diverse velocità di fase e velocità di gruppo o detto in maniera equivalente la velocità di fase (o di gruppo) apparente delle onde di Rayleigh dipende dalla frequenza di propagazione, cioè sono onde la cui velocità dipende dalla frequenza. 4. DOCUMENTI DA CONSEGNARE E TEMPISTICA Il professionista dovrà, a conclusione delle attività, redigere un apposito rapporto finale in cui siano riportati tutti i risultati delle indagini e una valutazione sulla staticità del muro divisorio e del carico massimo che può sostenere. Laddove si rendessero necessari interventi di consolidamento, il professionista dovrà indicare quali interventi eseguire ed una stima massima degli stessi. Il rapporto finale dovrà essere consegnato entro 2 mesi naturali e consecutivi dalla sottoscrizione del contratto di affidamento. 6