CARLO LEVI SCRITTORE, PITTORE, MEDICO, GIORNALISTA, MERIDIONALISTA
29 Novembre 1902: nasce a Torino in un agiata famiglia ebraica 1924: si laurea in Medicina 1929: partecipa alla mostra sei pittori di Torino 1929: entra a far parte del gruppo antifascista Giustizia e Libertà Marzo 1934: viene arrestato per la prima volta per attività antifascista il 25 Maggio 1935: viene arrestato per la seconda volta a Torino e confinato in Lucania per tre anni Novembre 1936: allestita la prima mostra delle sue opere nella Galleria di Torino 1939: fugge in Francia per le leggi razziali 1941: ritorna in Italia e si stabilisce a Firenze, dove partecipa alla resistenza
Aprile 1943: arrestato a Roma per la terza volta, detenuto nel carcere della Murate, 1943: aderisce al Partito d Azione e dirige insieme ad altri azionisti La nazione del popolo, organo del Comitato di Liberazione della Toscana 1945: pubblicato il libro Cristo si è fermato a Eboli Giugno 1945: si trasferisce a Roma dove dirige il giornale ufficiale del Partito d Azione Italia Libera dal 1946 al 1961: vengono pubblicate molte sue opere tra le quali: Paura delle libertà, L orgoglio, Le parole sono pietre, Il futuro ha un cuore antico, La doppia notte dei tigli 1963: eletto senatore nel Collegio di Civitavecchia come indipendente nelle liste del Partito Comunista Italiano e svolge un intensa attività parlamentare 4 gennaio 1975: muore a Roma.
BIOGRAFIA Graziadio Carlo Levi, nasce a Torino il 29 Novembre 1902 da un agiata famiglia ebraica della borghesia torinese, il 29 Novembre 1902. Fin da giovane si appassiona alla pittura e a partire dall età di 13 anni dipingerà quadri per tutta la vita. Durante il liceo conosce Piero Gobetti che lo invita a collaborare alla sua rivista La Rivoluzione liberale e lo introduce nella scuola di Felice Casorati, intorno alla quale gravita l avanguardia pittorica torinese. Dopo aver terminato gli studi secondari si iscrive alla Facoltà di Medicina e, laureatosi, dal 1924 al 1928 è assistente presso la Clinica medica dell Ateneo torinese.
Levi ha modo di frequentare grandi esponenti della cultura del 900 (Cesare Pavese, Antonio Gramsci, Luigi Einaudi) e nel 1923 soggiorna per la prima volta a Parigi dove viene a contatto con le opere di Fauves, Modigliani e di Soutine e decide di dedicarsi definitivamente alla pittura. Alla fine del 1928 prende parte al movimento pittorico cosiddetto dei Sei pittori di Torino, che lo porterà a esporre le sue opere in diverse città Italiane e anche in Europa (Genova, Milano, Roma, Londra, Parigi). Dal 1929 fa parte del gruppo antifascista Giustizia e Libertà per il cui giornale scrive vari saggi. Viene allora arrestato una prima volta per due mesi nella primavera del 1934 e l anno successivo, al secondo arresto, nel maggio 1935, segue il confino in Lucania. In questo periodo della sua vita lavora al suo celeberrimo romanzo Cristo si è fermato a Eboli, che verrà pubblicato dalla casa editrice Einaudi nel 1945. Nel 1936 lo scrittore si trasferisce per alcuni anni in Francia, dove continua la sua attività politica. Rientrato in Italia nel 1943 aderisce al Partito d Azione e dirige insieme a gli altri Azionisti la Nazione del Popolo, organo del Comitato di Liberazione della Toscana.
L autore continuerà nel dopoguerra la sua attività di giornalista, in qualità di direttore del quotidiano romano Italia libera, partecipando a iniziative e inchieste politico-sociali sull arretratezza del Mezzogiorno d Italia e per molti anni collaborerà con il quotidiano La Stampa di Torino. Nel 1954 aderisce al movimento neorealista e partecipa alla Biennale di Venezia con apprezzabili dipinti. Nel 1963, per dare peso alle sue inchieste sociali sul degrado generalizzato del paese, e mosso dal desiderio di contribuire a modificare una politica stratificata su un immobilismo di conservazione di certi diritti acquisiti anche illegalmente, passa dalla teoria alla pratica e, convinto dagli altri vertici del Partito Comunista, incomincia a svolgere politica attiva. Nei nove anni del suo duplice mandato parlamentare intervenne su argomenti di politica interna (il centrosinistra che lealmente contrastò, i problemi del Sud, l emigrazione italiana interna ed estera, la programmazione economica e la contestazione studentesca) e di politica estera (la guerra del Vietnam, la primavera di Praga) o su questioni squisitamente culturali (la celebrazione del settimo centenario della nascita di Dante, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio artistico e paesaggistico nazionale).
Muore in una clinica romana il 4 gennaio 1975. Il 26 gennaio viene sepolto ad Aliano, che in Cristo si è fermato a Eboli chiama Gagliano. Dopo la sua morte vengono pubblicati: E questo il carcer tetro?, Il Bambino del 7 luglio, Le mille patrie. Nel Novembre 2013, a Berlino, è stata presentata una mostra della pittura italiana degli anni 30-60 dove sono state esposte anche opere di Carlo Levi.