APPROFONDIMENTO L utilizzo dei TalkGroups su IT-DMR-Network: i Regionali.

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! Versione 1.0 30/10/2014 APPROFONDIMENTO L utilizzo dei TalkGroups su IT-DMR-Network: i Regionali.!1

Premessa. I TalkGroups sono dei codici numerici che consentono di definire delle aree di chiamata di gruppo per instaurare comunicazioni di tipo circolare, ovvero con più persone contemporaneamente; questo risulta l opposto rispetto le chiamate definite private, ovvero dirette unicamente ad uno ed un solo corrispondente per volta. I TalkGroups sono pertanto la formula principalmente usata per gestire i vari collegamenti radio, dal momento che permettono di mettere in contatto più persone contemporaneamente, offrendo il classico collegamento ampio ed esteso a molte persone. Su IT-DMR-Network sono stati definiti diversi TalkGroups che consentono a ognuno di veicolare un certo tipo di traffico, definendo di fatto questi TalkGroups (TG) come gruppi di comunicazione tematici. Infatti il traffico svolto su un determinato TG viene ricevuto solo da coloro che avranno impostato nel proprio apparato lo stesso TG nelle liste di ricezione, affinché l apparato radio sia in grado di rendere disponibile l audio. Infatti volendo fare un parallelo con le trasmissioni analogiche FM, la definizione di un TG per comunicare è come l utilizzo di un canale FM in cui viene impostato un codice di Tone Squelch, definito in entrambi ricezione e trasmissione permettendo solo a coloro che dispongono di tale codice di ricevere e trasmettere (partendo dal presupposto che gli apparati radio siano impostati per avere il Tone Squelch in ricezione). Analogamente in DMR le radio sono munite automaticamente di questo meccanismo che permette la ricezione del segnale solo quando si è impostato lo stesso TG o gli stessi TG, dal momento che si possono creare delle liste di ricezione in modo da poter ricevere più TG contemporaneamente senza dover cambiare ogni volta impostazione.!2

Distribuzione dei TalkGroups per TimeSlot. Considerando che il sistema DMR opera in tecnologia TDMA (Time Division Multiple Access) con due TimeSlots (TS), per sfruttare completamente le possibilità offerte da questa tecnologia su IT-DMR-Network si è deciso di suddividere l uso dei TG in base ad una semplice distinzione: sul TimeSlot1 (TS1) avviene tutto il traffico nazionale e internazionale, mentre sul TimeSlot2 (TS2) tutto il traffico a carattere più locale, ovvero regionale e inter-regionale. Dal momento che ogni TS può indirizzare una sola comunicazione alla volta, tanto maggiore sarà il numero di TG attribuiti e disponibili su ogni TS, tanto minore sarà la possibilità di trovare quel determinato TS libero, a parità di utilizzatori del network DMR. Questo fenomeno diventerà sempre più critico con l aumentare degli utilizzatori del sistema, dal momento che sempre più persone potrebbero trovarsi con il TS impegnato da un altra comunicazione. E pertanto importante definire delle regole di routing a livello di Network che consentano di ottimizzare la gestione di tutti i TG presenti su ogni TS, andando incontro a quelle che sono le dinamiche della comunicazione, cercando da un lato di seguire l evoluzione dei sistemi e dall altro guidare le scelte future nei confronti dei nuovi operatori radio che si avvicineranno al sistema. Per permettere ad un numero sempre crescente di TG presenti sullo stesso TS, di coesistere si è operato nella gestione di come attivare e disattivare dinamicamente i vari TG in funzione delle scelte operate dall operatore radio di volta in volta; in questo senso su IT-DMR-Network si è deciso di dare maggiore controllo all utilizzatore rispetto al gestore della rete, minimizzando in questo modo azioni o forzature che fossero solo unilaterali. La rete, infatti, offre e dispone di un adeguato numero di TG che possono interessare il maggior numero di operatori senza per questo renderli attivi tutti contemporaneamente, di fatto inficiando l accesso al canale. In questo caso solo due TG a carattere Nazionale ed Europeo hanno mantenuto un alta priorità sul resto del traffico, mentre tutti gli altri sono condizionati dalle scelte che gli operatori radio possono esercitare di volta in volta attraverso il proprio terminale radio; si è impostato il meccanismo, definito più volte e coniato con la nascita di IT-DMR-Network, dell On-Demand nella fruibilità dei TG. In questo modo non più di un TG per volta sarà disponibile sul TS1 e questo a beneficio di tutti coloro che decidessero di effettuare un traffico radio diverso da quello che la maggioranza vorrebbe, garantendo quindi anche ad una minoranza di persone le stesse opportunità di gestire il proprio collegamento radio verso le destinazioni tematiche volute.!3

Specializzazione del traffico sul TimeSlot2. Analizzando più in dettaglio il caso specifico del TS2 su IT-DMR-Network ci consente di spiegare con maggiore dettaglio come sia possibile definire il traffico in modo coerente, in base allo scopo di alcuni TG e la razionalizzazione delle risorse di utilizzo del TS a beneficio di tutti gli utilizzatori della rete. Per meglio rappresentare questa tematica prenderemo in considerazione il traffico Regionale svolto in un area geografica multipla del Nord Italia come la ZONA1. Tale zona radioamatoriale, sebbene da un punto di vista geografico/politico sia caratterizzata dalla presenza di tre Regioni Liguria-Piemonte-Valle d Aosta, viene di fatto accorpata dal numero identificativo 1 per identificarne tutta l intera area. Dal momento che i TG sono codici numerici, nel caso specifico di quest area regionale è stato internazionalmente definito il codice TG2221, come rappresentato dalla radice 222 combinata al numero 1, ovvero in base alla regola generale 222+N dove N varia da 0 a 9 secondo l ordine di raggruppamento delle Regioni italiane da un punto di vista radioamatoriale, premesso che 222 indica l Italia. In questo caso si poneva la questione di gestire sia il traffico regionale stretto, ovvero a livello della singola Regione geografica, ma al tempo stesso anche quello inerente la macro-area ZONA1 data dal raggruppamento delle tre Regioni. Per risolvere entrambi i requisiti di rete si è deciso di implementare un codice numerico, previsto a livello internazionale per il traffico regionale, che sfrutta il numero unico TG8 valido su tutta la rete IT-DMR-Network. Vediamo con l ausilio della grafica come tutto questo ci consente di svolgere entrambe le comunicazioni, permettendo all operatore di decidere se e come ridurre il traffico di rete verso un intera area o solo su una specifica Regione. Iniziamo a mostrare i TG per il traffico Regionale sul TS2 di IT-DMR-Network: TG2220 - Lazio, Umbria e Sardegna TG2221 - Liguria, Piemonte e Valle d Aosta TG2222 - Lombardia TG2223 - Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto TG2224 - Emilia Romagna TG2225 - Toscana TG2226 - Abruzzo e Marche TG2227 - Puglia TG2228 - Basilicata, Calabria, Campania e Molise TG2229 - Sicilia TG8 - Regionale esclusivo Concentrandoci quindi sull area del Nord Italia e nello specifico la ZONA1 verificheremo come sia possibile utilizzare sia il TG2221 che il TG8 per gestire al meglio il traffico tra le Regioni appartenenti alla stessa zona. Consideriamo come prima cosa il traffico svolto all interno dell intera area, ovvero quello attraverso l uso del TG2221 che mette in comunicazione la Liguria, il Piemonte e la Valle d Aosta a livello di Network grazie al routing sul server di IT-DMR-Network.!4

Da questo esempio è possibile delineare cosa accade quando un operatore trasmette con il TG2221 da uno dei ripetitori della ZONA1; il traffico raggiunge di fatto tutte e tre le Regioni, come se si trattasse appunto di un unica macro-area dove le comunicazioni vengono instradate dal Network per una distribuzione capillare all interno della Regione. Inoltre questo tipo di utilizzo del TG2221 consente anche ad altri operatori radio di mettersi in contatto da un altra Regione che non sia di quelle presenti in ZONA1; per esempio un operatore lombardo potrebbe contattare qualcuno in ZONA1 accedendo dal suo ripetitore di zona presente in Lombardia. Quindi si può affermare che l uso del TG2221 diventa contestuale al luogo di ingresso da cui si comunica sul TG stesso. Pertanto la trasmissione sul TG2221 dall interno di una delle Regioni della ZONA1 corrisponde alla comunicazione verso la macro-area che interessa le tre Regioni italiane. Si precisa che il TG2221 è il TG di destinazione della nostra comunicazione, ovvero il TG da cui gli operatori ascoltano la chiamata e rispondono alla stessa; è l appartenenza del ripetitore alla zona che definisce le regole di entrata e accesso al TG. Pertanto accedendo in rete da un ripetitore della ZONA1 e trasmettendo come destinazione sul TG2221 si avrà un traffico puramente Regionale in senso più esteso del termine (Regionale radioamatoriale) che copre tutta l area verde rappresentata dalla figura di questo esempio. Qualora un operatore si trovasse in un altra Regione (per esempio la Lombardia) e trasmettesse sempre sul TG2221, andrebbe a realizzare una comunicazione interregionale mettendo in comunicazione il ripetitore lombardo da cui accede con tutti i ripetitori della ZONA1; in questo modo l area di copertura per la macro-area di ZONA1 si estenderebbe non solo alla alla zona originale, ma interesserebbe anche le singole coperture dei ripetitori interessati dal traffico inter-regionale, come visibile!5

dalla figura di esempio qui a lato. L area verde indica la copertura totale che si raggiungerebbe in caso di inter-regionale tra Lombardia e ZONA1 operando sul TG2221. Infine consideriamo anche il caso del regionale esclusivo, ovvero quello che avverrebbe se da un qualunque ripetitore della ZONA1 si trasmettesse sul TG8. Come mostrato dalla figura a destra, ogni regione appartenente alla ZONA1 non verrebbe interessata dalla stessa trasmissione, ma si genererebbe una comunicazione specifica sul TG8 in base al punto di accesso, mantenendo così la separazione geografica tra le Regioni coinvolte. Pertanto considerando un caso ipotetico in cui la Liguria disponesse di un ripetitore, due ripetitori al Piemonte e due anche in Valle d Aosta, la trasmissione sul TG8 dal Piemonte interesserebbe solo la coppia di ripetitori piemontesi; analogamente la trasmissione sul TG8 dal territorio valdostano interesserebbe solo i due ripetitori della Valle d Aosta e così via. Stessa cosa dicasi per le altre Regioni d Italia dove anche in questo caso il TG8 è contestuale all appartenenza geografica del ripetitore di accesso; pertanto una trasmissione sul TG8 da un ripetitore lombardo confinerebbe la comunicazione solo ai ripetitori lombardi, senza permettere così l inter-regionale tra la Lombardia e qualunque altra Regione. Utilizzando il TG8 si viene a creare una vera e propria distribuzione a livello di singola Regione geografica (regionale esclusivo), mentre usando il TG222X si crea un collegamento regionale esteso e inter-regionale (regionale radioamatoriale).!6