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Quindicinale di informazione economica e statistica del Centro Studi e Ricerche Azienda speciale della Camera di Commercio di Livorno Col perdurare della crisi economica si osserva il fenomeno della crescita dei depositi delle famiglie e, seppur in misura minore, delle imprese italiane. Non è tanto il risparmio a crescere, o la sua propensione, visto che da più parti se ne è attestata una flessione, quanto piuttosto sono i consumi ad aver conosciuto un poderoso calo. Già da qualche anno il crollo della fiducia delle famiglie riguardo al futuro ed al proprio benessere ha generato nuovi modelli di consumo: acquisti più cauti ed oculati, non solo riguardo ai beni complessi, per i quali si prevede un rinvio a tempi migliori, ma ormai anche a quelli semplici. Dal lato delle imprese, gli investimenti si sono ridotti notevolmente (con essi, anche le assunzioni di nuovo personale), e sono dunque diminuite anche le richieste di credito. Per questi motivi continua anche la riduzione dal lato degli impieghi: a metà 2014 si rilevano variazioni tendenziali negative sia a Livorno, sia in Italia, mentre per la Toscana se ne calcola un lieve incremento. L ammontare del volume impiegato a Livorno nella prima parte del 2014 sfiora i 6,9 miliardi di euro. La maggiore raccolta di risparmio da parte del sistema bancario non si è dunque tramutata in una maggiore offerta di credito sul mercato, nonostante la stretta sul credito osservata in precedenza pare abbia perso d intensità. L ammontare degli impieghi vivi è difatti in generale diminuzione tendenziale e, nella nostra provincia, il calo è particolarmente significativo dal lato delle imprese, soprattutto per effetto del settore industriale, piuttosto che da quello delle famiglie. La diminuzione dell ammontare degli impieghi vivi si spiega, da un lato, con l aumento delle sofferenze, e, dall altro, con l effettiva riduzione dei prestiti erogati dal sistema bancario. Visto il già citato calo dei consumi cui si assiste in Italia, anche il ricorso da parte delle famiglie al credito al consumo risulta in declino ormai da qualche anno, ed i dati relativi al primo trimestre 2014 non offrono una soluzione di continuità a questo fenomeno. Anche i finanziamenti per cassa accordati ed utilizzati, siano essi a breve termine (entro 18 mesi) o meno, appaiono in diminuzione così come avviene per le garanzie reali richieste a fronte dei finanziamenti. Si rileva lo stesso andamento per l ammontare dei finanziamenti oltre il breve termine. Le sofferenze continuano a lievitare in maniera preoccupante in provincia di Livorno: a metà del 2014 hanno raggiunto e superato il miliardo di euro, con un aumento tendenziale di quasi il 45%, e la situazione appare allarmante, anche se meno grave, sia in ambito regionale, sia nazionale. Anno X - numero 1 15 gennaio 2015

Il sistema del credito in provincia di Livorno al I semestre 2014 Informazioni strutturali A metà 2014 gli sportelli bancari presenti in provincia di Livorno erano 201, operanti in tutti e venti i comuni, 24 dei quali di pertinenza degli unici due istituti bancari che hanno sede amministrativa nel nostro territorio, entrambi con forma di banca di credito cooperativo. La maggioranza degli sportelli (125) rispondevano a banche aventi sede in altre province italiane con forma giuridica di società per azioni, mentre gli altri istituti, tutti con forma di banca popolare cooperativa, operavano sul territorio provinciale tramite i restanti 52 sportelli. Nel complesso se ne rileva una sostanziale stabilità numerica rispetto al secondo trimestre del 2013, periodo che seguiva ad una rapida diminuzione avvenuta proprio nella prima metà di quell anno e dovuta con tutta probabilità alla chiusura di una o più filiali bancarie (grafico 1). In precedenza il numero di sportelli era stato in sostanza stabile per tutto il periodo 2009-2012. Nel periodo in esame si è avuta una fase di riassetto del settore, con conseguente abbassamento del livello dei servizi offerti alla clientela. Quest andamento si è osservato peraltro anche a livello regionale e nazionale. 215 Grafico 1 - Storico degli sportelli bancari in provincia di Livorno 210 205 200 195 iii iv i ii iii iv i ii iii iv i ii iii iv i ii iii iv i ii iii iv i ii iii iv i ii 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 A fine 2013 (non ci sono dati semestrali) si contavano anche 264 ATM 1, numero lievemente inferiore rispetto alla fine dell anno precedente, nonché oltre 13 mila POS 2, numero in crescita di 6 punti percentuali rispetto al 2012. Sempre alla stessa data, gli istituti bancari impiegavano 1.203 persone, calati di 19 unità in un anno. Per la provincia di Livorno si calcola una presenza media di sportelli bancari 3 superiore a quella toscana ed italiana sia per comune sia per impresa 4 ; la dotazione di sportelli per residente 5 si pone tra quella regionale e quella nazionale (tabella 1). Tutti questi indicatori risultano in lieve calo rispetto alla prima metà del 2013. 1 Automated Teller Machine, o sportello bancomat. 2 Point of sale,è il dispositivo elettronico ed il relativo servizio bancario che consentono ad un creditore di accettare e incassare, direttamente sul proprio conto corrente, i pagamenti elettronici mediante moneta elettronica, ovvero tramite carte di credito, di debito e prepagate, da parte dei clienti debitori. 3 I valori di depositi ed impieghi forniti da Banca d Italia ed utilizzati nel primo e nel secondo paragrafo del presente lavoro, sono frutto della segnalazione delle sole banche (e non anche della Cassa Depositi e Prestiti) e la controparte è costituita dai residenti (persone fisiche e giuridiche) nei rispettivi territori. 4 Si fa riferimento al numero di imprese attive sul territorio al 30/06/2014. 5 Dati ISTAT a fine maggio 2014, ultimo dato disponibile al momento della stesura del presente lavoro. 15 gennaio 2015 2

Rispetto ai due territori di confronto, i volumi di denaro gestiti dagli sportelli livornesi evidenziano un certo ritardo sia per quanto riguarda l ammontare medio depositato, sia per quello impiegato. Il motivo può essere spiegato in primis con la maggiore presenza di sportelli sul territorio livornese e, inoltre, bisogna considerare che negli aggregati regionale e, soprattutto, nazionale sono incluse voci non presenti a livello provinciale. A Livorno i depositi ammontavano a 19,3 milioni di euro per sportello, contro i 24,7 regionali ed i 32,7 nazionali, e gli impieghi erano pari a 34,3 milioni, valore di molto inferiore ai 52,3 calcolati per la Toscana ed ai 51,4 per l Italia. L importo medio depositato mostra una crescita tendenziale generalizzata (Livorno +3,7%, Toscana +6,9%, Italia +5,0%), mentre cala il volume medio impiegato, soprattutto nella nostra provincia (Livorno -3,1%), meno in Italia (-0,2%), ma non in Toscana (+3,2%). Nel valutare queste variazioni tendenziali, oltre l andamento dei flussi monetare, bisogna anche considerare l andamento tendenziale nel numero degli sportelli. Depositi per sportello ( ) Tab. 1 - Principali indicatori di dotazione al 30/6/2014 Impieghi per sportello ( ) Sportelli per 1.000 abitanti Sportelli per 1.000 imprese attive Sportelli per comune Livorno 19.285.512 34.282.766 0,59 7,12 10,1 Toscana 24.692.205 52.338.859 0,62 6,56 8,2 Italia 32.653.550 51.355.542 0,51 6,05 3,9 Intermediazione creditizia e finanziaria 6 In termini assoluti, a metà 2014 i depositi bancari 7 in provincia di Livorno ammontavano a quasi 3,9 miliardi di euro, valore che in termini tendenziali cresce del 3,2%, andamento in linea con quanto avvenuto in Toscana (+3,7%) ed in Italia (+2,3%). Col perdurare della crisi si ripropone dunque il fenomeno della crescita dei depositi delle famiglie e, seppur in misura minore, delle imprese italiane, così come già osservato nei semestri precedenti. Non è tanto il risparmio a crescere, o la sua propensione, visto che da più parti se ne è attestata una flessione 8, quanto piuttosto sono i consumi ad aver conosciuto un poderoso calo. Già da qualche anno il crollo della fiducia delle famiglie riguardo al futuro ed al proprio benessere ha generato nuovi modelli di consumo: acquisti più cauti ed oculati, non solo riguardo ai beni complessi, per i quali si prevede un rinvio a tempi migliori, ma ormai anche a quelli semplici. Dal lato delle imprese, gli investimenti si sono ridotti notevolmente (con essi, anche le assunzioni di nuovo personale), e sono dunque diminuite anche le richieste di credito. Per questi motivi continua anche la riduzione dal lato degli impieghi: a metà 2014 si rilevano variazioni tendenziali negative sia a Livorno (-3,6%), sia in Italia (-2,9%), mentre per la Toscana se ne calcola un lieve incremento (+0,2%). L ammontare del volume impiegato a Livorno nella prima parte del 2014 sfiora i 6,9 miliardi di euro. La maggiore raccolta di risparmio da parte del sistema bancario non si è dunque tramutata in una maggiore offerta di credito sul mercato, nonostante la stretta sul credito osservata in precedenza pare abbia perso d intensità. Stando alla Banca d Italia, infatti, nel primo semestre del 2014 è 6 In questa sezione si prendono in considerazione le serie della Banca d Italia su segnalazioni di vigilanza relative alle segnalazioni delle sole banche, e non anche della Cassa Depositi e Prestiti. E escluso il risparmio postale. 7 I depositi racchiudono tutte quelle attività di raccolta con durata prestabilita, a vista, overnight e rimborsabili con preavviso, nonché i buoni fruttiferi, i certificati di deposito, i conti correnti, i pronti contro termine passivi e gli assegni circolari, ovvero tutti quegli strumenti di pronta liquidità messi a disposizione degli utenti dal sistema bancario. Sono esclusi da tale computo gli investimenti finanziari in azioni, obbligazioni, titoli di stato, fondi comuni, etc. 8 http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee. L alto risparmio italiano è ormai solo illusione, 22/10/2014. 15 gennaio 2015 3

divenuta meno intensa la flessione del credito concesso da banche e società finanziarie alle imprese e alle famiglie toscane. In presenza di una domanda ancora debole, concentrata per le imprese sul finanziamento del circolante e sulla ristrutturazione del debito esistente e per le famiglie sui mutui per l acquisto di abitazioni, l offerta non si è ulteriormente irrigidita 9. Nonostante il costo del credito si è in media lievemente ridotto, è d altro canto rimasta critica la qualità del credito: se il flusso di nuove sofferenze è leggermente diminuito, pur rimanendo su livelli storicamente elevati, i crediti caratterizzati da una qualche forma di anomalia hanno raggiunto un quarto del portafoglio complessivo 10. L ammontare degli impieghi vivi, ossia calcolati al netto delle sofferenze rettificate, è difatti in diminuzione tendenziale piuttosto ampia in tutti i territori esaminati (Livorno -5,9%; Toscana -7,8% ed Italia -4,1%). Nella nostra provincia il calo è particolarmente significativo dal lato delle imprese (-9,6%), soprattutto per effetto del settore industriale, piuttosto che da quello delle famiglie (-1,1%) ed un andamento similare si rileva in ambito nazionale, non regionale (tabella 2). La diminuzione dell ammontare degli impieghi vivi si spiega, da un lato, con l aumento delle sofferenze, e, dall altro, con l effettiva riduzione dei prestiti erogati dal sistema bancario. Tab. 2 - Variazioni % tendenziali degli impieghi vivi al I sem. 2014 Enti segnalanti: banche e cassa depositi e prestiti Clientela residente Imprese Totale imprese Industria Servizi Costruzioni Famiglie Livorno -5,9-9,6-32,2-4,7-5,6-1,1 Toscana -7,8-4,2-3,4-3,9-6,5-12,3 Italia -4,1-5,4-3,4-5,3-10,5-2,8 Nel complesso dell economia livornese, la maggioranza assolta degli impieghi (vivi e non) è assorbita per il 54% del settore dei servizi, seguito a debita distanza dall industria (20%) e dalle costruzioni (13%), ossia rispetta l importanza che tali settori hanno in termini di generazione di valore aggiunto. Alle piccole imprese, qui intese senza distinzione del settore in cui operano, è destinato il 13% degli impieghi totali. Grafico 2 - Impieghi per settore economico al giugno 2014 Costruzioni 13% Servizi 54% Piccole imprese 13% Industria 20% 9 Economie regionali - L economia della Toscana, aggiornamento congiunturale. Firenze, novembre 2014. 10 Economie regionali - L economia della Toscana, cit. 15 gennaio 2015 4

giu-10 set-10 dic-10 mar-11 giu-11 set-11 dic-11 mar-12 giu-12 set-12 dic-12 mar-13 giu-13 set-13 dic-13 mar-14 giu-14 CentrostudiLivorno.news Credito al Consumo Visto il già citato calo dei consumi cui si assiste in Italia, anche il ricorso da parte delle famiglie al credito al consumo risulta in declino ormai da qualche anno, ed i dati relativi al primo trimestre 2014 non offrono una soluzione di continuità a questo fenomeno. A quella data, i 746 milioni di euro concessi ai consumatori livornesi risultano in calo tendenziale del 2,3% e rappresentano circa l 11% del totale concesso in Toscana, anch esso calato del 2,8%. Dato che la popolazione provinciale incide su quella regionale per circa 9%, si rileva dunque un inclinazione maggiore dei residenti locali all utilizzo di tale forma di credito e si conferma l esistenza di una propensione al consumo più alta da parte dei livornesi rispetto alla media dei toscani. In Italia la flessione è stata del 3,4% (tabella 3). La diminuzione del totale erogato è peraltro ascrivibile alla sola componente costituita dalle società finanziarie, visto che quella bancaria risulta in aumento, sia a Livorno sia in Toscana, mentre entrambe si riducono a livello nazionale. L erogazione di credito al consumo nella nostra provincia vede una sostanziale parità nelle quote di mercato detenute dalle banche (48,9%) e dalle società finanziarie (51,1%). Tab. 3 -Credito al consumo, variazioni tendenziali ed incidenze per tipologia di erogatore e territorio al I sem. 2014 Variazioni tendenziali % Incidenze % Società Società Banche Totale Banche Territorio Finanziarie Finanziarie Livorno 3,1-6,9-2,3 48,86 51,14 Toscana 0,6-5,5-2,8 45,98 54,02 Italia -1,8-5,1-3,4 50,94 49,06 110 Grafico 3 - Andamento del ricorso al credito al consumo per territorio Numeri indice a base I trim. 2010=100 108 106 104 102 100 98 96 Livorno Toscana Italia Dall inizio del secolo l erogazione del credito al consumo è cresciuta senza soluzione di continuità in tutti i territori esaminati, fino al 2009, anno in cui si sono fatti sentire i primi effetti della crisi. Dopo un buon rialzo osservato nella seconda metà del 2010, il periodo successivo è stato caratterizzato da una certa stazionarietà (Livorno e Toscana), se non una lenta decrescita (Italia) 15 gennaio 2015 5

dell importo erogato. Dal 2013 ad oggi il calo è concreto riscontrabile in tutte e tre le serie (grafico 3), anche se la nostra provincia appare il territorio meno sensibile a quest andamento. Posto pari a 100 il valore assunto dal volume totale del credito al consumo al primo trimestre 2010 11, difatti, il numero indice relativo al secondo trimestre 2014 per Livorno (104,2) è più alto quelli calcolati per la Toscana (102,6) e per l Italia (97,2), quest ultima si trova dunque su valori inferiori a quelli d inizio decennio. Finanziamenti per cassa Al termine del periodo in esame, i finanziamenti per cassa 12 accordati ed utilizzati, siano essi a breve termine (entro 18 mesi) o meno, appaiono in diminuzione in provincia di Livorno così come avviene in Toscana ed in Italia. Anche le garanzie reali richieste a fronte dei finanziamenti risultano ovviamente in calo, con percentuali peraltro inferiori rispetto ai totali accordati, fatto che conferma ancora una certa rigidità delle banche nel concedere credito (tabella 4). Tab. 4 - Finanziamenti per cassa (banche e finanziarie) totali, valori assoluti (milioni di euro) e variazioni tendenziali al I sem. 2014 Livorno Toscana Italia Breve termine (fino 18 mesi) Totali Breve termine (fino 18 mesi) Totali Breve termine (fino 18 mesi) Totali Tipologia Valori assoluti (milioni di ) Accordato 2.426 8.656 41.183 118.230 679.008 1.961.349 Utilizzato 1.461 7.704 23.077 95.715 380.478 1.574.700 Garantito 5.100 53.454 716.183 Variazioni tendenziali % Accordato -10,3-7,6-14,6-11,8-8,0-6,6 Utilizzato -8,5-6,1-6,1-9,3-5,9-6,1 Garantito -3,0-4,5-4,5 I finanziamenti per cassa sono notoriamente destinati soprattutto al mondo produttivo, quelli accordati nella nostra provincia sono andati per il 56% alle imprese medio-grandi e per il 7,4% alle piccole imprese, e, fra le prime, i servizi sono il settore principale per l utilizzo. Le famiglie incidono all incirca per un terzo del totale, mentre il residuo è destinato alle amministrazioni pubbliche (2,9%) ed alle società finanziarie (0,4%). Tali proporzioni si mantengono anche considerando il solo importo utilizzato, anche se con percentuali diverse (tabella 5). I finanziamenti per cassa a breve termine, siano essi solo accordati o anche effettivamente utilizzati, sono quasi completamente assorbiti dal mondo imprenditoriale: in media l 86% del totale è destinato alle imprese di medio-grandi dimensioni, il 5-6% alle piccole imprese, percentuale simile a quanto finisce nelle tasche delle famiglie livornesi. Diversa è l incidenza degli importi a garanzia, i quali sono richiesti per più della metà del totale (52%) alle famiglie. 11 Trimestre a partire dal quale è disponibile la serie storica anche per la nostra provincia. 12 Al lordo dei pronti conto termine ed al netto delle sofferenze. 15 gennaio 2015 6

mar-10 giu-10 set-10 dic-10 mar-11 giu-11 set-11 dic-11 mar-12 giu-12 set-12 dic-12 mar-13 giu-13 set-13 dic-13 mar-14 giu-14 mar-10 giu-10 set-10 dic-10 mar-11 giu-11 set-11 dic-11 mar-12 giu-12 set-12 dic-12 mar-13 giu-13 set-13 dic-13 mar-14 giu-14 CentrostudiLivorno.news Tab. 5 - Incidenza % dei finanziamenti per cassa al I sem. 2014 per comparti di attività economica livornese (banche e finanziarie) Accordato di cui: a breve termine Utilizzato di cui: a breve termine Garantito Amministrazioni pubbliche 2,9 2,8 2,3 0,3 -- Società finanziarie 0,4 1,3 0,1 0,3 0,0 Imprese medio-grandi 56,0 85,7 52,7 87,0 38,6 di cui: Industria 9,2 17,7 7,5 14,8 3,5 Costruzioni 7,0 7,9 7,3 9,7 7,5 Servizi 37,8 57,9 35,8 60,0 25,8 Imprese piccole 7,4 5,0 7,9 6,0 9,0 Famiglie consumatrici ed altro 33,2 5,1 36,8 6,1 52,2 10.000 9.000 8.000 7.000 6.000 5.000 4.000 3.000 2.000 1.000 0 Grafico 4 - Andamento dei finanziamenti per cassa in provincia di Livorno (milioni di euro) Accordato a breve termine Accordato totale Garantito 100,0 95,0 90,0 85,0 80,0 75,0 70,0 65,0 60,0 55,0 50,0 Grafico 5 - Percentuali di utilizzo dei finanziamenti per cassa totali e a breve periodo in provincia di Livorno Utilizzato / accordato totale Utilizzato / accordato a breve 15 gennaio 2015 7

Negli ultimi anni il flusso totale dei finanziamenti per cassa accordati nella nostra provincia appare in leggera ma costante diminuzione (-9% dall inizio del decennio ad oggi), ed ancor di più lo è quello dei finanziamenti a breve (-18%). A fronte di quest andamento, è costantemente aumentata la richiesta di garanzie reali (+5%, in grafico 4). Allo stesso tempo è d altro canto cresciuta la percentuale della quota di finanziamento effettivamente utilizzata, sia per il totale, sia per il breve termine (grafico 5). Finanziamenti oltre il breve termine Anche l ammontare dei finanziamenti oltre il breve termine 13, mostra, al giugno 2014, una diminuzione tendenziale sia a livello provinciale (-1,6%), sia regionale (-2,9%), ma non nazionale (+2,8%, tabella 6). Tab. 6 - Finanziamenti oltre il breve termine per destinazione economica al I sem. 2014, consistenze (in milioni di euro), var. tend. e incidenze (enti segnalanti: Banche e CDP) Investimenti in costruzioni Settore di destinazione Consistenza Variazioni tend. % Incidenze % Livorno LI TOS ITA LI TOS ITA Totale 1.194,23-5,3-7,8-7,5 17,50 14,56 12,01 Abitazioni 561,18-4,5-6,5-6,4 8,22 7,14 6,88 Opere genio civile 61,09-8,2-10,5-13,3 0,90 0,51 0,43 Fabbricati non residenziali 571,95-5,8-8,9-8,6 8,38 6,91 4,71 Investimenti in macchinari, attrezzature e mezzi di trasporto Acquisto di immobili 394,02-22,2-13,6-11,9 5,77 6,13 7,34 Totale 2.576,08-2,1-2,7-2,6 37,75 34,07 31,19 Abitazioni altri soggetti 162,29-7,5-8,1-5,6 2,38 2,35 2,07 Abitazioni di famiglie 2.131,66-0,9-1,5-1,6 31,24 27,46 25,85 consumatrici Altri immobili 282,14-7,8-6,9-7,4 4,13 4,27 3,26 Acquisto di beni durevoli delle famiglie consumatrici 156,60-3,6 3,0-5,7 2,29 1,89 1,77 Investimenti finanziari 243,83-1,1-48,8-25,6 3,57 3,31 4,36 Altre destinazioni 2.259,22 6,2 8,8 19,7 33,11 40,04 43,33 Totale 6.823,98-1,6-2,9 2,8 100,0 100,0 100,0 L unica voce a mostrare evidenti segnali di crescita in tutti e tre i territori è quella costituita dalle altre destinazioni, che acquista ancora maggiore importanza rispetto al passato, poiché a Livorno e provincia costituisce quasi un terzo dei finanziamenti oltre il breve termine, ed incide per oltre il 40% in Toscana ed in Italia. Per tutte le altre voci si rilevano solo variazioni tendenziali precedute dal segno meno, siano essi Investimenti non finanziari (Costruzioni e Macchine, attrezzature, mezzi di trasporto) o Altri investimenti (Acquisto immobili, Acquisto di beni durevoli da parte di famiglie consumatrici e Investimenti finanziari), così come definiti dalla Banca d Italia. Visto il pessimo andamento del mercato immobiliare negli ultimi due anni, ci si poteva attendere un forte rallentamento degli investimenti in costruzioni e nell acquisto d immobili, non ci si aspettava, 13 Oltre un anno, riferiti alle controparti residenti nei territori di riferimento, enti segnalanti: Banche e Cassa Depositi e Prestiti. 15 gennaio 2015 8

invece una così forte riduzione degli investimenti in macchinari, attrezzature, ecc. drammaticamente diminuiti soprattutto nella nostra provincia (-22%). Non ci si attendeva neanche una riduzione degli investimenti finanziari, che di solito risultano andare di pari passo coi depositi, che abbiamo visto essere in crescita ormai da svariati semestri. Se ne rileva, invece, un vero e proprio crollo a livello regionale e nazionale ma tale fatto potrebbe dipendere nient altro che da un anomalia nella serie statistica. Indicatori di rischio Le sofferenze bancarie sono definite come crediti la cui riscossione non è certa poiché i soggetti debitori si trovano in stato d insolvenza (anche non accertato giudizialmente) o in situazioni sostanzialmente equiparabili 14. Le sofferenze continuano a lievitare in maniera preoccupante in provincia di Livorno: a metà del 2014 hanno raggiunto e superato il miliardo di euro, con un aumento tendenziale di quasi il 45%, e la situazione appare allarmante, anche se meno grave, sia in ambito regionale (+25,7%), sia nazionale (+22,1%, in tabella 7). Cresce anche il numero di affidati, ma con variazioni sicuramente inferiori alle precedenti (Livorno +7,4%, Toscana +8,4% ed Italia +4,1%), segno che il sistema bancario è riuscito ad arginare, almeno in parte, la concessione di linee di credito a soggetti potenzialmente insolventi. La media dei crediti dati per perduti sfiora i 165 mila euro per ogni affidato livornese, valore più basso dei 180 mila calcolati in ambito regionale ma superiore ai 134 mila in ambito nazionale. Tab. 7 Sofferenze, numero di affidati e variazioni tendenziali al I sem. 2014 Sofferenze (mil. di euro) Variazione % tendenziale Numero di affidati Variazione % tendenziale Livorno 1.090 44,8 6.573 7,4 Toscana 13.921 25,7 77.548 8,4 Italia 162.238 22,1 1.214.197 4,1 Grafico 6 - Incidenze delle sofferenze per comparto economico Industria 49% Altro 1% Imprese piccole 9% Famiglie 11% Costruzioni 9% Servizi 21% 14 Più precisamente le sofferenze sono qualificabili come quei crediti per i quali la patologia evidenziata è cosi irreversibile che si può facilmente presumere l inadempimento del debitore e la conseguente perdita del credito, diventando perciò più conveniente per la Banca l esercizio delle azioni legali, incardinate, laddove possibile, sulle garanzie fornite in precedenza a supporto del finanziamento. 15 gennaio 2015 9

Nonostante i servizi siano il settore che ha un maggior impatto sulla creazione del valore aggiunto provinciale, col 21% del totale risultano solo il secondo settore per incidenza per quanto concerne le sofferenze bancarie (grafico 6). Il primo è l industria, le cui sofferenze sfiorano la metà del totale provinciale. Le variazioni dei settori economici sono state tutte caratterizzate da variazioni positive a due cifre: si va dall industria che addirittura evidenzia un +75%, alle costruzioni (+22%). Una variazione minore, seppur sempre positiva, va imputata alle famiglie, le cui sofferenze sono aumentate del solo 8%. Alla fine di giugno 2014 desta preoccupazione anche il valore del tasso di decadimento 15 dei finanziamenti per cassa nella nostra provincia, soprattutto per quanto concerne le imprese di medie e grandi dimensioni, Tale indice si porta per la prima volta su un valore superiore a quello regionale, non a quello nazionale. Il tasso di decadimento dei finanziamenti per cassa relativo alle piccole imprese ed alle famiglie, pur in crescita tendenziale, rimangono ampiamente sotto alle medie sia toscana sia italiana (tabella 8). Tab. 8 - Tasso di decadimento dei finanziamenti per cassa (numeri) Imprese mediograndi Livorno Imprese piccole Famiglie consumatrici 30/06/2014 0,929 0,653 0,234 30/06/2013 0,665 0,502 0,146 30/06/2012 0,569 0,554 0,196 Toscana 30/06/2014 0,869 0,662 0,226 30/06/2013 0,924 0,657 0,241 30/06/2012 0,721 0,616 0,201 Italia 30/06/2014 0,991 0,712 0,318 30/06/2013 0,907 0,612 0,262 30/06/2012 0,738 0,562 0,260 15 Rapporto tra il flusso trimestrale di nuove sofferenze rettificate e l ammontare degli impieghi vivi all inizio del periodo. 15 gennaio 2015 10