Linguistica italiana Lezione introduttiva
L italiano nella Romània
Latino volgare La lingua italiana è lo sviluppo del latino parlato nel territorio italiano Si tratta però non del latino classico, bensì del cosiddetto latino volgare Il concetto di latino volgare può essere declinato in base a diverse variabili
Latino volgare Variabile diacronica Variabile diatopica Variabile diafasica Variabile diastratica Variabile diamesica
Diffusione del latino
Latino volgare
Latino volgare
Latino volgare: fonti Iscrizioni murarie non ufficiali Glossari Lettere private Opere letterarie che riproducono tratti del parlato Letteratura cristiana Opere tecniche Opere di grammatici e insegnanti
Latino volgare: fonti Appendix Probi: speculum non speclum vetulus non veclus columna non colomna calida non calda frigida non fricda turma non torma auris non oricla oculus non oclus
Latino volgare: fonti Metodo comparativo: it. carogna fr. charogne prov. caronha sp. carroña < *CARŌNIA < CARO
Latino volgare Sostrato Superstrato Adstrato Vocali turbate ö ü in It. settentrionale: sostr. celtico Assimilazione nei dialetti centromeridionali -MB- > -mm- -ND- > -nn-: sostr. osco-umbro Termini gotici, longobardi, franchi Azione esercitata da una lingua confinante
Le origini della lingua italiana La trasformazione del latino volgare nelle lingue romanze durò secoli, mentre il latino continuò a detenere il dominio della scrittura. Per un lungo lasso di tempo la lingua volgare nata dalla trasformazione del latino volgare esistette nell uso orale, ma non venne usata per scrivere. La messa per iscritto delle varie lingue volgari, lingue orali, fu determinata da profonde ragioni. Un problema è dato dall intenzionalità nell uso del volgare. I primi documenti, di natura modesta, che mostrano la presenza occasionale del volgare, risalgono in Italia al X secolo, mentre l uso sistematico del volgare italiano a fini letterari risale al XIII secolo.
Primi documenti del volgare Si può prendere a termine di confronto il primo documento del francese: Giuramenti di Strasburgo dell 842. Nitardo riporta il giuramento di Ludovico il Germanico in francese davanti all esercito di Carlo il Calvo: intenzionalità evidente perché legata a una situazione ufficiale. Anche l atto di nascita dell italiano, il Placito Capuano (960), è una formula connessa a un giuramento, ma riguarda una piccola controversia locale. Il problema dell intenzionalità nell uso del volgare si pone per documenti anche più antichi, come l Indovinello veronese: in un codice scritto in Spagna nell VIII secolo si trova una nota in scrittura corsiva risalente all VIII o agli inizi del IX secolo: + se pareba boves alba pratalia araba & albo versorio teneba & negro semen seminaba
Primi documenti del volgare L interpretazione più probabile dell Indovinello è quella che vede come soggetto lo scrittore : spingeva innanzi a sé dei buoi, arava bianchi campi, reggeva un aratro bianco e seminava un seme nero (fuor di metafora l inchiostro). La postilla è stata giudicata variamente: come volgare, come semi-volgare, come latino, sebbene scorretto. Difficile attribuire la patente di primo documento dell italiano a un documento così controverso. Esso risulta essere più antico dei Giuramenti di Strasburgo, tuttavia non è chiara la coscienza linguistica dello scrivente, la sua consapevolezza di usare uno strumento linguistico diverso dal latino.
Primi documenti del volgare Tra i più antichi documenti che lasciano quanto meno trapelare la presenza del volgare c è l iscrizione nella catacomba romana di Commodilla: si tratta di un testo dall aspetto latineggiante che però in almeno un punto fa affiorare la registrazione del parlato. Databile forse intorno alla metà del IX secolo: Non dicere illa secrita a bboce Il tratto volgare è in a bboce: fa rilevare la pronuncia con betacismo (passaggio v > b) e raddoppiamento fonosintattico.
Primi documenti del volgare Di natura murale è anche l iscrizione della basilica romana di San Clemente, databile alla fine dell XI secolo. A un affresco che rappresenta una storia miracolosa di san Clemente si legano delle didascalie, parte in latino, parte in volgare. Il volgare si manifesta nelle didascalie che registrano le voci di alcuni personaggi della scena: Fàlite dereto co lo palo Carvoncelle Fili de le pute traite Risulta evidente la natura volgare del testo, con un carattere di parlato che fa contrasto con le parole in latino.
Primi documenti del volgare L atto di nascita dell italiano è considerato, anche per la sua ufficialità (si tratta di un documento notarile relativo a una causa), il Placito Capuano (960). Qui, diversamente dall Indovinello veronese, c è una cosciente separazione tra latino e volgare: Sao ko kelle terre, per kelle fini que ki contene, trenta anni le possette parte s(an)c(t)i Benedicti Con scelta inusuale la formula testimoniale viene registrata, nel verbale notarile della causa, in volgare.
Parole di tradizione dotta/popolare ANGŬSTIA(M) > angustia (trad. dotta) angoscia (trad. popolare) DĬSCU(M) > disco (trad. dotta) desco (trad. popolare) VITIŬ(M) > vizio (trad. dotta) vezzo (trad. popolare)
Parole di tradizione dotta/popolare Parole di tradizione popolare: sono passate dal latino volgare all italiano senza soluzione di continuità, subendo tutte le trasformazioni Parole di tradizione dotta: quando il processo di trasformazione dal latino all italiano era concluso, sono state prese dal latino scritto e inserite in italiano, semplicemente adattandole al sistema grammaticale, senza altre trasformazioni