Conferenza Stampa. Italia Nostra ONLUS - Sezione di Milano Via Silvio Pellico, 1. Martedì 18 maggio ore 11.00

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Conferenza Stampa Italia Nostra ONLUS - Sezione di Milano Via Silvio Pellico, 1 Martedì 18 maggio ore 11.00 Italia Nostra propone il recupero dello storico giardino all italiana di Villa Simonetta Milano conserva pochissimi esempi di dimore del tardo Rinascimento; i palazzi e le ville che la rendevano splendida nel periodo ducale e nel successivo Cinquecento sono in larga parte scomparsi. Massima testimonianza di questo prestigioso passato è la celebre cinquecentesca Villa Simonetta, divenuta proprietà comunale ed attualmente sede del Dipartimento di Musica della Fondazione Scuole Civiche di Milano. La sezione di Milano di Italia Nostra avanza la proposta di restituire alla città lo storico e monumentale giardino di questa Villa, mutilato all inizio del 900 quando la ferrovia lo tranciò brutalmente; creato nel 500 alle spalle della Villa, esso potrebbe oggi riconquistare il suo sviluppo originario. Si presenta quindi un opportunità di grande valenza culturale, da non perdere, che si inserisce in modo coerente nell ambito del recupero e della riqualificazione della grande area dello Scalo Farini; quest ultima rappresenta una porzione di città che cambierà completamente aspetto e potrà inserirsi in un percorso che dall EXPO porterà all adiacente area Garibaldi-Repubblica, anch essa oggetto di radicali trasformazioni. La proposta di Italia Nostra verrà illustrata nel corso della conferenza stampa programmata per il giorno 18 maggio 2010 alle ore 11.00 presso la sede milanese di Italia Nostra in Via S. Pellico 1.

ITALIA NOSTRA PROPONE IL RECUPERO DELLO STORICO GIARDINO ALL ITALIANA DI VILLA SIMONETTA Nell ambito del progetto di riqualificazione dell ex Scalo Farini, oggi non più utilizzato come tale, la sezione di Milano di Italia Nostra avanza la proposta di ridare alla città un giardino storico mutilato all inizio del 900 quando la ferrovia lo tranciò brutalmente. Si tratta dell unica ed ultima possibilità di riportare alle sue originali dimensioni, in un area semicentrale della città, oggi intensamente abitata, quello che era in origine un giardino cinquecentesco all italiana, con grande vantaggio per la riqualificazione della zona circostante. Il progetto riguarda il giardino esistente alle spalle della cinquecentesca Villa Simonetta, edificio divenuto proprietà comunale ed attualmente sede del Dipartimento di Musica della Fondazione Scuole Civiche di Milano; tale giardino potrebbe riconquistare il suo sviluppo originario recuperando una limitata porzione di terreno da aggiungere alla sua superficie attuale. Si creerebbe in tal modo un area ad alto valore storico e ambientale per la cittadinanza, collegabile con l adiacente giardino pubblico intitolato ad Antonio Cederna, recentemente inaugurato. Il progetto di ampliamento del giardino potrebbe essere attuato senza particolari problemi e spese in quanto è già programmato dalle Ferrovie lo spostamento verso il centro dello Scalo Farini dei binari che oggi corrono nei pressi della Villa Simonetta; quest ultimo intervento si colloca nell ambito della futura riqualificazione dell intera zona. Attuando il progetto di Italia Nostra si potrebbe realizzare un percorso culturale che partendo da EXPO 2015 si collegherebbe con il giardino recuperato della Villa Simonetta, con la nuova area verde prevista nel grande spazio dello Scalo Farini, con il Cimitero Monumentale e le sue sculture, con la vicina Fabbrica del Vapore recentemente recuperata e con la contigua area Garibaldi- Repubblica con le sue torri ed i suoi spazi a giardino di nuova realizzazione. Italia Nostra auspica che questa proposta, per la sua alta valenza culturale, raccolga un consenso unanime da parte del Comune, delle Ferrovie, della cittadinanza e degli Enti interessati alla riqualificazione dell intera area.

Villa Simonetta Cenni storici La Villa Simonetta, storico edificio dall aspetto attualmente cinquecentesco, ebbe la sua origine verso la metà del 1400 quando Gualtiero Bascapè, cancelliere di Ludovico il Moro, si fece costruire una delle prime ville suburbane di Milano, a distanza di circa due miglia dalle mura cittadine, in un luogo allora fondo agricolo di proprietà dall Ospedale Maggiore, coltivato a vigneti. In onore del proprietario la prima denominazione della villa fu La Gualtiera. Questa prima costruzione, dopo alcuni passaggi di proprietà, venne acquistata da Ferrante Gonzaga, dal 1546 Governatore di Milano, che affidò all architetto Domenico Giunti l incarico di una rilevante ristrutturazione dell edificio; quest ultimo venne trasformato in una sontuosa residenza patrizia rinascimentale dandogli l aspetto che in parte ancora oggi possiamo ammirare malgrado i gravi guasti provocati dal tempo e dall incuria e i danni arrecati dai bombardamenti del 1943. Il blocco edilizio originale ad U si apriva verso lo spazio esterno occupato dal giardino e arricchito da due peschiere alimentate dalla Roggia Peschiera come testimoniato da una mappa del 1888 che riporta l idrografia di Milano. Famosa era l eco che ripeteva molte volte i suoni provenienti dal giardino verso la facciata posteriore della villa, come ci è testimoniato dagli scritti del famoso scrittore francese Stendhal. Nel 1555 la villa passò alla famiglia Simonetta, da cui prese il nome con cui è oggi conosciuta. La magnificenza della costruzione e del suo giardino all italiana ci è stata tramandata dalle famose incisioni settecentesche di Marcantonio Dal Re che con precisione quasi fotografica ha rappresentato palazzi, chiese e ville suburbane dello Stato di Milano. L artista rappresenta Villa Simonetta arricchita da altri loggiati sia in facciata sia sul fronte verso il giardino all'italiana, oggi non più esistenti; la realizzazione di una parte di essi non è stata confermata nel corso degli ultimi restauri. Agli inizi dell 800 la villa fu considerata luogo di delizia, ma dal 1836 iniziò un suo progressivo degrado; divenne infatti ospedale per colerosi per la sua posizione ai margini della città, poi fabbrica di candele, officina meccanica, casa operaia, caserma, falegnameria, infine osteria. All inizio del 900, per esigenze ferroviarie venne ridotto il giardino, furono poi interrate le due peschiere; con gli interventi di restauro iniziati negli anni sessanta del secolo scorso venne ricostruito il duplice ordine di logge della facciata gravemente danneggiato dai bombardamenti del 1943, restaurato l interno del palazzo e furono riportate alla luce le due peschiere. Oggi Villa Simonetta è di proprietà comunale e fa parte della Fondazione Scuole Civiche di Milano di cui costituisce il Dipartimento di Musica Questo storico edificio rappresenta ancor oggi uno degli esempi più significativi della tipologia delle ville cinquecentesche realizzate al di fuori delle mura della città.

Villa Simonetta Incisione di Marc Antonio Dal Re 1726

Villa Simonetta oggi (facciata) - Scuola di Musica del Comune di Milano

Villa Simonetta oggi Area del giardino da recuperare