copertina d a n i l o g a l l i n a r i silenzi0 > 8 ottobre 2011 > pag.40
urlo io! di Luca Ch i a b o t t i Foto di Edoardo De l i l l e > 8 ottobre 2011 > pag.41
copertina La Nba non inizia? Lui torna a Milano, con cui ha già fatto le prime amichevoli per prepararsi alla stagione. Il ragazzo diventato uomo giocando a basket ci spiega che cosa ha lasciato in America, per il momento, e che cosa ha ritrovato a casa sua Un po Cenerentola al contrario, allo scoccare di una non ben definita mezzanotte, Danilo Gallinari dovrà lasciare qualsiasi cosa stia facendo in Italia e tornare immediatamente nel mondo dorato della Nba. Ma fino a quel momento è l uomo più atteso dell Emporio Armani, come si chiama quest anno l Olimpia: «Non pensavo accadesse così presto, mi vedevo ancora con questa maglia ma conclusa la carriera Nba», ammette. Intanto, Danilo si godrà Milano: «Tra Nazionale, vacanze e ritiro a Malaga della squadra, non ci sono ancora stato se non per qualche giorno. Ho tutte le cene occupate con gli amici per il prossimo mese...». Com è la vita da precario Nba? Cosa le manca dell America? «Un po strana, ma sono a casa. Se non avessi avuto l opportunità di tornare all Armani, mi mancherebbe giocare a pallacanestro, il rapporto coi compagni, le partite. Così, della Nba e di Denver, non mi manca quasi nulla». Su di lei e su Milano ci sono delle aspettative enormi. «Lo so e credo siano più legate all istinto che alla ragione. Realisticamente il mio ruolo non può essere da venti punti e dieci rimbalzi a partita. Se si considerano tutte le squadre che hanno successo in Europa, la media anche dei grandi realizzatori è di 11-12 punti per gara, perché è così che si vince qua e l Olimpia è stadanilo gallinari silenzio, urlo io > 8 ottobre 2011 > pag.42
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La carriera ta costruita per riuscirci. Il mio obiettivo è aiutarla, qualsiasi cosa voglia l allenatore da me. Non si può paragonare questa situazione a quella del mio ultimo anno italiano, dove stavo in campo 35 e la squadra era di profondità e livello inferiori». La differenza tra quel Danilo e quello di oggi? «L America mi ha fatto vedere alcune cose in un modo diverso. Nel basket, che concetti come gruppo o squadra sono in secondo piano rispetto all individualità. Nella Nba, è fondamentale mettere il proprio interesse sopra al resto e poi calarlo all interno della vita della squadra, in campo e fuori. Le statistiche hanno una grande importanza perché rappresentano il tuo valore e creano le opportunità per la tua carriera: a loro non interessa se sei una brava persona che cerca di aiutare i compagni e a costruire un gruppo, devi essere performante ogni sera». Trasportato nella vita di tutti i giorni significa? «Io sono sereno, faccio quello che mi appassiona, ho una famiglia splendida che mi sostiene e non ho problemi economici, quindi vivo bene. Però so di far parte di una élite di 450 giocatori al mondo che ogni anno deve respingere l assalto di almeno altri 100 che vogliono il loro posto». Milano cosa le chiede? «Cose differenti rispetto a Denver o alla Nazionale. Scariolo ha bisogno da me soprattutto il tiro da tre e che spinga la palla in campo aperto, Karl vuole che prenda sempre grandi responsabilità offensive, che segni molti punti. A me piace pensare di essere un giocatore in grado di fare clic nella testa e cambiare velocemente stile di gioco. Quando vado in una squadra penso prima di tutto a cosa posso fare per aiutarla, come posso adattarmi alle > 8 ottobre 2011 > pag.44 Danilo Gallinari è nato a Sant Angelo Lodigiano (Mi) l 8 agosto 1988 (da qui il numero 8 sulla maglia). È un ala di 208 cm. Ha giocato con Milano (a sinistra) dal 2005 al 2008. Sopra, Danilo con la maglia dei New York Knicks e dei Denver Nuggets. Fu scelto da New York il 27 giugno 2008, come sesta scelta assoluta del draft. Il 22 febbraio di quest anno è passato a Denver. A sinistra, di nuovo con Milano in amichevole contro Malaga. garrett w. ellwood, nathaniel s. butler, giulio ciamillo danilo gallinari silenzio, urlo io copertina
danilo gallinari silenzio, urlo io situazioni. Anche in questo la Nba è diversa: ognuno porta le sue caratteristiche, se in quel momento servono sta in campo altrimenti guarda». A New York era sempre sotto i riflettori, a Denver l abbiamo persa un po di vista. Come si sta? «Bene, anche se sta a NYC come Milano a Graffignana, nella campagna lodigiana, dove sono cresciuto. Vivo in centro in un condominio a 5 minuti a piedi dal campo e a 10 minuti da tutto. È una città monoculturale, composta soprattutto da americani bianchi; in settimana, di sera, non c è anima viva in giro. Il secondo giorno, mi sono trovato con Mozgov e Felton alla 9 e mezza per andare a cena e alla fine abbiamo mangiato in camera. Tutto chiuso». Quasi c è da sperare che il lockout non finisca mai. «La gente è molto appassionata, al Garden metà degli spettatori sono turisti che non vedi più, a Denver sono coinvolti, amano la squadra. Il fatto è che a New York avevo sempre qualche amico che veniva a trovarmi dall Italia, magari per il weekend. A Denver ci vuole un giorno solo per arrivarci». A New York aveva un ristorante di riferimento. A Milano? «Giro, non ho zone preferite». La casa? «Quella che mi ha dato la società, come agli altri giocatori». In giro si sentirà una rockstar. «Vale sempre la regola che sarà molto peggio quando non mi fermeranno più per strada: vuol dire che lo faranno con altri». Speranze per le milanesi? «Sono single». riproduzione riservata il nuovo sito Al via oggi il portale di Gallo La sua storia di giocatore e di uomo, i momenti più belli della sua carriera, le curiosità, tantissime foto e l opportunità per i suoi tifosi di essere aggiornati direttamente da Danilo, attraverso i social network, Facebook e Twitter, su ciò che lo riguarda: tutto questo e altro ancora nel nuovo sito ufficiale di Gallinari (danilogallinari.it), che verrà lanciato oggi. Il suo numero Gallo con la nuova maglia dell EA7 Emporio Armani Milano. copertina > 8 ottobre 2011 > pag.46