GIUSEPPE LUCIANO PASQUALE PICAZIO Origini storiche Del Banco di napoli 1463 o 1539? e del Monte dei Paschi di Siena 1472, 1568 o 1624?
Proprietà Letteraria Riservata I diritti di traduzione e di riproduzione sono riservati per tutti i Paesi, compresi i Regni di Svezia, Norvegia e Olanda. by Giuseppe L. P. Picazio 2
PREMESSA Ringraziamo vivamente tutti Coloro che hanno onorato della Loro autorevole attenzione e del Loro oculato giudizio il nostro umile Saggio. Desiderando fare cosa gradita ai nostri lettori, abbiamo deciso di trascrivere alcune lettere di apprezzamento da noi ricevute, dopo la pubblicazione della prima edizione del presente Saggio, che, a nostro parere, sono estremamente importanti e significative: Stemma del Banco di Napoli L Amministratore Delegato Napoli, 22 ottobre 1997 N. H. Duca Giuseppe Luciano Pasquale Picazio Via Napoli, 130 81055 S. M. Capua Vetere Caserta Gentile Duca, desidero, innanzitutto, ringraziarla per la cordiale Sua del 7 ottobre, con la quale ha voluto farmi omaggio di una copia del suo saggio sulle origini storiche del Banco, e per le parole di stima che ha voluto rivolgermi. Con l occasione Le esprimo il mio personale apprezzamento per la Sua opera, frutto di un accurato studio e di un approfondita analisi delle fonti storiche del Banco che, fin dalle sue origini, ha rappresentato un baluardo per il Mezzogiorno. Certo dell interesse della Sua pubblicazione, Le porgo i miei più deferenti saluti. Federico Pepe Istituto Nazionale delle Assicurazioni S.p.A. L Amministratore Delegato Roma, 28 ottobre 1997 Gentile Signor Duca Giuseppe Picazio Via Napoli, 130 Santa Maria Capua Vetere (Caserta) Gentile Signor Picazio, ho ricevuto la Sua lettera del 18 ottobre u.s. e la copia del Suo saggio sulle origini storiche del Banco di Napoli e desidero ringraziarla del gentile pensiero che ho molto gradito. 3
Sono certo che la Sua fatica, che merita senz altro un attenta lettura che effettuerò non appena gli impegni di queste settimane me lo consentiranno, sarà un utile spunto di riflessione nonché un interessante documento storico. Sarò pertanto ben lieto di disporne l inserimento nella biblioteca del nostro Istituto. Colgo l occasione per inviarle cordiali saluti. Suo Lino Benassi Istituto Nazionale delle Assicurazioni S.p.A. L Amministratore Delegato Roma, 31 ottobre 1997 Preg.mo Sig. Duca Giuseppe Luciano Pasquale Picazio Via Napoli, 130 81055 Santa Maria Capua Vetere Gent.mo Signor Duca, ho letto con interesse il Suo dotto libro sulle Origini storiche del Banco di Napoli che ho trovato di notevole interesse in particolar modo per le origini straordinarie e uniche di questo Istituto bancario che, oggi, l Azienda della quale mi onoro di far parte, sta contribuendo a risanare. La ringrazio per l attenzione e La saluto con viva cordialità Roberto Pontremoli BNL Banca Nazionale del Lavoro Il Presidente Roma, 17 novembre 1997 Gentile N. H. Duca Picazio, ho letto con interesse il Suo saggio Origini storiche del Banco di Napoli. Il libro si fa apprezzare soprattutto per l impegno, la dovizia di argomentazioni e la sincera passione con cui si sostiene che la fondazione del Banco di Napoli è comunque anteriore a quella del Monte dei Paschi di Siena. E ciò anche senza far propria la tesi, da taluno sostenuta, secondo cui la nascita del Banco non deriva da quella del Sacro Monte di Pietà di Napoli (fondato nel 1539), ma dall attività bancaria che sarebbe stata svolta dalla Real Casa Santa dell Annunziata a partire dal 1463. Gli approfondimenti storici sono sempre importanti, soprattutto quando, agevolando il rapporto tra epoche diverse, ci aiutano a capire l intensità dei cambiamenti che le caratterizzano e la necessità di adeguare a essi le istituzioni che aspirino a operare in un mercato sempre più competitivo. In ogni caso, Le sono grato per l attenzione usatami con l invio del libro e per la lettura interessante che mi ha consentito. 4
Nel pregiarmi di farle a mia volta omaggio di un libro sulla storia della BNL, Le ricambio cordiali saluti. Mario Sarcinelli Stemma Arcivescovile Bruno Schettino Arcivescovo di Capua Capua 10/10/97 Illustrissimo Signor Duca, con grande stima e deferenza mi è gradito porgerle ossequi ed auguri di bene. Mi è particolarmente gradito poterla ringraziare del dono del suo magnifico libro: Origini storiche del Banco di Napoli. 1463 o 1539. Sarà mio piacere leggere e cogliere quei tratti di una storia antica, che non è soltanto economica, ma anche con risvolti sociali e solidali. Attraverso lo studio del passato si colgono quelle coordinate di pensiero e di prassi che aiutano oggi noi a capire il presente, valorizzando le diverse esperienze. Lei con i suoi scritti ha reso un valido servizio alla Comunità cristiana e civile ed ha dato lustro alla Sua nobile Casata. Le auguro sempre maggiori impegni ed ogni successo nel campo del sapere e della conoscenza storica. Mi è gradito assicurarle le mie preghiere e il mio deferente e grato ossequio, dev.mo Suo + Bruno Schettino Segreteria di Stato Ufficio Centrale di Statistica della Chiesa Dal Vaticano, 13/10/1997 Caro Duca Picazio, si afferma che la storia è maestra di vita, e quando una persona, in uno dei tanti campi del sapere, si pone come docile allievo della medesima, nell impegno non facile della ricerca d archivio, diviene a sua volta maestro credibile e ammirato. Complimenti sinceri per la sua fatica, che inonda di luce uno degli Istituti bancari più prestigiosi d Italia! Sono vicino nel quotidiano ricordo dall altare a Lei e alla Sua famiglia. Suo dev.mo nel Signore Mons. Vittorio Formenti Stemma Cardinalizio Il Cardinale Corrado Ursi Arcivescovo Emerito di Napoli. Napoli, 29 ottobre 1997 5
A Sua Eccellenza il Duca Giuseppe L. P. Picazio Via Napoli, 130 81055 S. M. Capua Vetere Eccellenza, Le sono grato dell omaggio del suo volume: Origini storiche del Banco di Napoli ed esprimo vive felicitazioni per il rigore scientifico della ricerca storica con la precisazione di notizie inedite, oltre che per la chiarezza dell esposizione e la classicità dello stile. Ho avuto modo, inoltre, di considerare come la Chiesa e la Comunità ecclesiale di Napoli fin da allora avessero a cuore il grave problema dell usura, affrontandone la soluzione con discrezione e generosità. Mi è gradita la circostanza per rinnovarle i sensi del mio deferente ossequio e, assicurandole delle mie preghiere, l abbraccio e benedico con affetto fraterno. + Corrado Card. Ursi. 6
Usura Condanne della Chiesa Cattolica Apostolica Romana e Pragmatiche in vigore nel Regno di Napoli 7
Ab origine mundi ad oggi, l'usura è stata ed è la più iniqua, scellerata e perversa azione che un essere umano possa commettere. Essa umilia ed avvilisce, mortifica e disonora, copre d'ignominia e d'infamia imperitura l'ignobile e turpe individuo che la esercita. L'usura è una piaga purulenta, una depravazione cancerogena che dilania continuamente e inesorabilmente l'umana società. E' contraria a ogni legge: a quella naturale e a quella divina, a quella pagana e a quella cristiana. Gli antichi filosofi e giuristi la definirono intrinsecamente immorale e Giustiniano la tollerò equiparandola al meretricio. I banchi pubblici sorti nel Regno di Napoli e cioè: Sacro Monte e Banco della Pietà (1539), Monte e Banco dei Poveri (1563), Banco Ave Gratia Plena (1587), Banco di Santa Maria del Popolo (1589), Banco dello Spirito Santo (1590), Banco di Sant'Eligio (1592), Banco di San Giacomo e Vittoria (1597) - eccettuato il Banco del Santissimo Salvatore (1640) nato per esigenze di ordine pratico e con fini speculativi -, furono fondati proprio per combattere l'usura e gli usurai e, nel contempo, per sovvenire con il prestito grazioso, cioè con prestiti senza interessi, alle necessità vitali quotidiane dei poveri, degli umili, dei diseredati, in una parola, di tutti coloro che, indipendentemente dal ceto o dallo stato sociale di appartenenza, ne avevano estremo bisogno. E' bene tener presente che nel corso dei secoli questi scopi benefici originari non sono stati mai obliati, trascurati o disattesi, ma, al contrario, sono stati sempre onorati e adempiuti con particolarissima diligenza e sollecitudine nel più discreto e assoluto silenzio, senza clamori pubblicitari, più o meno reboanti, rendendo così un'ulteriore omaggio alla Storia, alla Tradizione e alla Sacralità del nostro glorioso Istituto di Credito. Ora, per poter comprendere i motivi e le cause che determinarono la nascita e lo sviluppo dei monti di pietà, in generale, e del Sacro Monte di Pietà di Napoli, in particolare, è estremamente importante avere cognizione di ciò che era stata ed era l'usura, di come la stessa era considerata e definita, di come si diffondeva e si sviluppava nella società e dei molteplici e complessi problemi ad essa annessi, o, comunque, da essa conseguenti. Sinceramente convinti di questo, per poter offrire ai nostri pochi lettori una visione chiara e, per quanto possibile, completa dell'usura, così come l'ebbero coloro che vissero nel 1500, riteniamo utile - prima di ogni altra cosa - riportare alcuni versetti della Sacra Bibbia e i brani più significativi su tale argomento scritti dai più autorevoli filosofi, scrittori, teologi, Pontefici e Santi Dottori della Chiesa Cattolica Aposolica Romana. Riportiamo, poi, le condanne ecclesiastiche dell'usura - aventi valore universale -, e alcune Prammatiche -, aventi, ovviamente, valore particolare -, in vigore nel Regno di Napoli. 8