Sviluppo, crescita delle imprese, benessere dei cittadini

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Sviluppo, crescita delle imprese, benessere dei cittadini Guido Caselli, Direttore area studi e ricerche Unioncamere Emilia-Romagna Misurare lo sviluppo la definizione di sviluppo ha assunto accezioni differenti, da semplice sinonimo di crescita economica a complesso crocevia di efficienza economica, equità sociale ed integrità dell ecosistema. Partendo da una base dati di circa 150 indicatori, per ciascuna provincia e per il periodo 2000-2006 2006 è stato calcolato: Sviluppo visto dalle imprese Crescita economica Sviluppo visto dai cittadini Benessere Obiettivo dello studio è misurare il posizionamento della provincia di Ferrara per quanto riguarda il livello di sviluppo raggiunto - in termini di crescita economica e benessere e, soprattutto, comprendere se alla crescita economica si associa un analogo incremento del benessere 1

Imprese ed imprenditori Imprese Variazione del numero delle imprese attive nel periodo 2000-2007 -0,4% 5,6% 6,9% -3,0% 1,4% -2,7% -1,9% -1,8% Titolari d impresa 184,8% 124,4% -7,2% totale Variazione dei titolari al netto di costruz.e immob. manifatturiero d impresa per nazionalità nel periodo 2000-2007 93,2% 0,9% 4,0% Imprenditori Incidenza dei titolari stranieri sul totale 3,9% 6,1% 5,6% 1,3% 2,8% 3,1% Stranieri -4,8% Italiani 2007 2000 High tech,, knowledge e produttività High tech e knowledge % di imprese manifatturiere operanti in settori con contenuto tecnologico medioalto e % di imprese operanti in servizi high intensive knowledge 23,5% 23,7% 19,4% 28,3% 31,0% 26,2% Produttività Valore aggiunto per unità di lavoro nel 2005 e variazione 2001-2005 in termini reali manifatturiero servizi 55.825 55.914 56.845 56.357 56.170 6,7% 0,0% 0,6% 53.428-2,8% -1,2% -5,8% manifatturiero servizi manifatturiero servizi 2

Export & Innovazione Esportazioni. Quote di mercato Dal 2002 al 2006 la quota di mercato di Ferrara si è ridotta del 3,4%. Ogni 100mila euro commercializzati a livello mondiale 22 sono relativi a produzioni di Ferrara Brevetti. Quote di mercato Numero di brevetti europei pubblicati dall EPO (European Patent Office). Valori per milione di abitanti, Anno 2005 Bologna -10,4% Ferrara -3,4% 160,8 Forlì-Cesena -3,7% Modena-15,3% Piacenza 6,9% Parma Ravenna Reggio Emilia -8,0% -2,7% -2,8% 46,3 67,1 Rimini -8,6% Emilia-Romagna ITALIA -13,4% -8,1% Le trasformazioni del sistema territoriale La chiave interpretativa più adeguata per analizzare l economia provinciale è quella dei circuiti di filiera, all interno dei quali piccole, medie e grandi imprese non sono in contrapposizione, ma complementari. E dove le economie di scala e la capacità di competere sui mercati internazionali e più in generale di creare sviluppo - non vanno ricercate per singola impresa, ma per filiera 1 2 I cambiamenti del sistema territoriale Le trasformazioni nel capitalismo e nella composizione sociale. Cambiano i fattori che determinano la concorrenzialità dei territori e conseguentemente emergono nuove figure detentrici dei beni competitivi: accanto al management delle medie e grandi imprese manifatturiere e delle banche si fanno strada i possessori delle reti - fisiche e virtuali le multiutility, le società della logistica e del terziario avanzato. Ad un capitalismo manifatturiero si affianca un capitalismo delle reti. Parallelamente si moltiplicano i possessori di partita IVA, i lavoratori atipici e altre figure lavorative che faticano a trovare voce e rappresentanza. Il progressivo allargamento dei distretti e dei sistemi locali a macroaree che fuoriescono dai confini provinciali e regionali. È un territorio che si presenta in perenne riconfigurazione, le cui linee di confine si ridisegnano e si cancellano incessantemente in quanto mutano i fattori e i valori che le tracciano. 3

Ricchezza creata Valore aggiunto per abitante oltre 25.500 da 20.700 a 25.500 da 17.001 a 20.700 da 13.401 a 17.000 <13.400 (69) Ricchezza distribuita Imponibile Irpef per abitante oltre 17.500 da 16.188 a 17.500 da 14.815 a 16.188 da 13.455 a 14.815 <13.455 (69) 4

Ricchezza creata e distribuita Valore aggiunto per abitante e imponibile IRPEF per contribuente Ferrara Ostellato. Copparo imponibile per abitante Sant'Agostino Codigoro Comacchio Argenta Lagosanto Tresigallo Bondeno Mesola Masi Torello Goro Berra Ro Migliarino Poggio Ren. Vigarano Migliaro Massa Fiscaglia Portomaggiore Mirabello Jolanda Voghiera Formignana valore aggiunto per abitante Cento Reddito e patrimonio Reddito Reddito lordo disponibile pro capite per provincia anno 2004 e confronto con il 1999 espresso a valori reali Piacenza 19.121 Piacenza 0,9% Parma 19.094 Parma-8,4% Reggio Emilia 19.377 Reggio Emilia 5,2% Modena 20.618 Modena -0,5% Bologna 20.820 Bologna -1,5% Ferrara 18.890 Ferrara 2,8% Ravenna 19.857 Ravenna 9,3% Forlì-Cesena 20.311 Forlì-Cesena 21,4% Rimini 20.289 Rimini 23,8% Patrimonio Valore pro capite del patrimonio delle famiglie per per tipologia di attività. Anno 2005 Attività reali Attività finanziarie Val. Var. Totale 2004 Abitazioni Terreni Totale Depositi Mobiliari Riserve Totale Generale 2005 Ferrara 84.848 20.378 105.226 13.100 49.014 8.545 70.658 175.885 6,1% Em.-Rom. 95.935 9.083 105.019 14.325 54.322 12.884 81.531 186.550 5,5% ITALIA 79.550 3.783 83.333 12.995 30.663 10.102 53.759 137.092 5,8% 5

Retribuzioni dei lavoratori dipendenti 1 Retribuzione media giornaliera anno 2004 Dirigenti Quadri Impiegati Operai Ferrara 338 162 74 59 Em.Rom. 349 168 81 62 Italia 376 172 80 59 263 345 61 93 46 65 171 138 Variazione 2000-2004 in termini reali della retribuzione media giornaliera. Dirigenti Impiegati Operai Quadri Femmine Maschi 2,5% 0,1% -0,3% -0,4% -4,1% Dirigenti Quadri Impiegati Operai TOTALE Bologna Ferrara Forlì Modena Parma Piacenza Ravenna Reggio Emilia Rimini Retribuzioni dei lavoratori dipendenti 2 Variazione 2000-2004 in termini reali della retribuzione media giornaliera per settore 2,8% 3,9% -1,3% -1,0% -1,3% -0,2% -0,3% -0,4% -4,6% -4,1% energia chimica meccanica alimentare/moda costruzioni trasporti commercio servizi imp. servizi pers. totale % contratti a tempo determinato sul totale 2000 2004 2000 2004 Commercio, 13,5% 17,8% alimentari, tessili legno 10,6% 12,1% Credito serv.imprese 15,5% 23,0% Metalmeccanica 9,4% 9,7% Energia, gas e acqua 1,9% 3,0% Servizi pubblici e privati 14,1% 18,6% Industria delle costruzioni 7,0% 11,7% Trasporti e comunicazioni 5,2% 9,1% Industrie estrattive, chimica 7,0% 7,7% TOTALE 11,0% 14,5% 6

Crescita economica e benessere: il posizionamento Ferrara 49esima per crescita economica, 25esima per benessere R 2 = 0,86 MI crescita CN MO AO BI RA PC RN FC GE PR SI TO AL VC TN RE MN FE FI PV CR SO PD VA VE VR SV BL TS IM LC CO PO VI AT NO BS UD BG VB PT RO LU AN TV PN LO SP GO PG PI GR PU AR LI VT AP MC MS AQ TR LT RI SS PE FR PA NA AV CB TE FG CH IS LE SA TA BA AG CT NU BR MT ME CA CE SR BN CL TP PZ CZ EN CS OR RG RC KR VV benessere BO BZ RM Crescita economica e benessere: la variazione Ferrara 65esima per crescita economica, 43esima per benessere A Ferrara l indice sintetico di crescita è aumentato del 6,8% quello del benessere dell 1,7% se la crescita viaggia a 68 km. orari, il benessere viaggia a 17 km. orari 30% 33% 20% 4,8 1,0 26% 6,8 1,7 10,6 3,5 Bologna Ferrara Forlì- Cesena 22% 15% 7,1 27% 3,1 2,6 0,7 1,1 0,7 32% 6,8 52% 3,1 2,2 1,6 Modena Piacenza Parma Ravenna Reggio Rimini Emilia- Romagna 12,9 3,9 28% 5,9 23% 7,7 1,7 1,8 Italia benessere crescita 7

Alcune considerazioni finali Il radicamento delle filiere in provincia ed in regione fino ad oggi sperimentato deriva non da particolari obblighi sociali delle forme capitalistiche verso il territorio, ma dalla presenza in questo territorio più che in altri di altre risorse complementari, quelle legate alla capacità di generare un differenziale competitivo in termini di conoscenze originali ed esclusive. Patto di reciproca convenienza che originava un circolo virtuoso tra imprese e territorio Creazione e condivisione conoscenza Competitività Benessere Dove si è creato consenso, dove gli obiettivi e i valori sono stati condivisi, si è avuto crescita economica e qualità della vita elevata. Alcune considerazioni finali Il riuscire a creare ricchezza è sempre di più legato alla capacità di internazionalizzare, di innovare, di lavorare in rete, di investire sulla formazione. Puntare sulla VIA ALTA DELLO SVILUPPO, realizzare un differenziale competitivo basato sulla conoscenza è la condizione necessaria per consolidare il cammino di crescita. DE-FRAMMENTAZIONE È necessario ridurre la frammentazione presente in tutti gli ambiti economici e sociali - nella rappresentanza politica, nelle istituzioni, nelle associazioni di rappresentanza, nel tessuto imprenditoriale, nella popolazione. IDENTITA creare su nuove basi il senso di appartenenza, un identità di territorio. Creare le condizioni economiche e sociali - per favorire la ricostituzione di obiettivi e di valori condivisi. 8