La qualità dell aria nella Città di Torino Serie storiche e situazione attuale Audizione IV-VI Commissione Consiliare, Città di Torino, 26 febbraio 2014
Sommario Il ruolo di Arpa Piemonte nel processo di valutazione e gestione della qualità dell aria ambiente La rete di monitoraggio Lo stato della qualità dell aria attuale e i trend di lungo periodo Confronto del mese di gennaio 2014 con gli anni precedenti Sorgenti di particolato atmosferico e ossidi di azoto
Ruolo di Arpa Piemonte Arpa Piemonte, ai sensi della L.R. 43/2000 Disposizioni per la tutela dell ambiente in materia di inquinamento atmosferico, gestisce il sistema regionale di rilevamento della qualità dell aria garantendo l informazione necessaria allo svolgimento delle funzioni istituzionali che competono ai diversi Enti Tutti i dati prodotti dalle cabine di monitoraggio sono disponibili attraverso il sito Qualità dell Aria in Piemonte gestito dalla Regione Piemonte. Arpa Piemonte mette inoltre a disposizione delle Amministrazioni e dei cittadini una serie di prodotti informativi modellistici sullo stato della qualità dell aria
Ruolo di Arpa Piemonte Le procedure tecniche di Arpa Piemonte prevedono tre livelli di validazione dei dati prodotti dalle stazioni di monitoraggio: Giornaliero, effettuato a cura del Dipartimento territoriale competente Mensile, effettuato a cura del Dipartimento territoriale competente Annuale, effettuato sulle stazioni di tutta la regione dal Dipartimento Sistemi Previsionali La base dati risulta consolidata a fini istituzionali al termine della validazione annuale e quindi di norma entro il primo quadrimestre dell anno successivo
La rete di monitoraggio il territorio provinciale 23 stazioni fisse in cui sono installati in totale 100 strumenti di misura degli inquinanti atmosferici 1 stazione mobile attrezzata per la misura di tutti gli inquinanti previsti dalla normativa e dei principali parametri meteorologici In un anno la rete produce circa 1.000.000 di dati da strumentazione in continuo e circa 8000 campioni di particolato sottoposti ad analisi di laboratorio
La rete di monitoraggio la città di Torino C6 C5 C1 C2 C9 q 5 stazioni fisse (su un totale di 23 nell intera provincia) con installati 30 strumenti di misura degli inquinanti (su un totale di 100 nell intera provincia) q Nella ZTL è collocata la stazione di Torino Consolata, che dispone di una delle più lunghe serie storiche d Italia q In un anno la rete torinese produce più di 300.000 dati da strumentazione in continuo e circa 2.200 campioni di particolato sottoposti ad analisi di laboratorio
La rete di monitoraggio la città di Torino Nel 2013 è proseguito il processo di adeguamento della rete di stazioni fisse alle nuove normative europee: aprile 2013 - è stato installato un misuratore automatico di PM10 nella stazione di Torino Rebaudengo maggio 2013 - è stato installato un misuratore di ozono nella stazione di Torino Rubino ottobre 2013 - è stato installato un misuratore in automatico di PM10 e PM2.5 nella stazione di Torino Rubino dicembre 2013 - è stato installato un misuratore automatico di PM2.5 nella stazione di Torino Rebaudengo, è ancora in fase di verifica
Lo stato della qualità dell aria quadro generale della città di Torino Tutti gli indicatori di legge per la protezione della salute sono rispettati L indicatore di legge su base annuale per la protezione della salute è generalmente superato, mentre quello su base oraria è superato solo saltuariamente Nessuno dei due indicatori di legge per la protezione della salute è rispettato Negli ultimi anni alcune stazioni hanno rispettato il valore limite annuale Dei dodici inquinanti per i quali la normativa stabilisce dei valori di riferimento, otto rispettano ampiamente i limiti su tutto il territorio comunale e provinciale biossido di zolfo monossido di carbonio benzene piombo arsenico cadmio nichel benzo(a)pirene biossido di azoto ozono PM10 PM2.5
Lo stato della qualità dell aria inquinanti non più critici Il benzene, internazionalmente riconosciuto come cancerogeno per l uomo, rispetta il valore limite da gennaio 2005, con 5 anni di anticipo rispetto a quanto previsto dalla normativa europea Il monossido di carbonio rispetta il valore limite dal 1 gennaio 2001, quattro anni prima della data ultima prevista dalle normative europee Per quanto riguarda benzo(a)pirene, arsenico, cadmio e nichel sul PM10, la città di Torino presenta valori tra i più elevati a livello provinciale, ma in ogni caso i valori obiettivo previsti dalla normativa sono stati costantemente rispettati dal 2006, con sei anni di anticipo rispetto a quanto previsto dalla normativa (data limite: 31 dicembre 2012) Il valore limite per il piombo sul PM10 è costantemente rispettato dal 2000, con quattro anni di anticipo rispetto a quanto previsto dalla normativa (data limite: 1 gennaio 2005)
NO 2 2013 Valore medio annuo (µg/m 3 ) Lo stato della qualità dell aria inquinanti critici: il biossido di azoto Numero di superame nti To-Consolata 60 3 To-Lingotto 43 0 To-Rebaudengo 65 31 To-Rubino 42 0 Valori limite: 40 µg/m 3 media annuale 200 µg/m 3 media oraria da non superare più di 18 volte all anno 140 120 CONCENTRAZIONI MEDIE ANNUE DI NO 2 1991-2013 100 μg/m 3 80 60 40 20 0 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 TO-Lingotto TO-Rebaudengo Valore limite
Lo stato della qualità dell aria inquinanti critici: il PM10 PM10 2013 Valore medio annuo (µg/m 3 ) Numero di superamenti To-Consolata 40 100 To-Grassi 48 126 To-Lingotto 38 89 To-Rubino 35 87 Valori limite: 40 µg/m 3 media annuale 50 µg/m 3 media giornaliera da non superare più di 35 volte all anno 100 Nel 2013 per la prima volta da quando si effettua la misura la stazione di Torino Consolata ha rispettato il valore limite annuale del PM10, che è stato superato solo nella stazione di Torino Grassi PM10 - ANDAMENTO STORICO DEL VALORE MEDIO ANNUALE 2000-2013 80 µg/m³ 60 40 20 0 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 media annuale TO-Consolata media annuale TO-Grassi Valore limite annuale per la protezione della salute umana (40 µg/m3)
Lo stato della qualità dell aria inquinanti critici: il PM10 PM10 - ANDAMENTO STORICO DEL VALORE MEDIO ANNUALE 2000-2013 100 80 60 µg/m³ 40 20 0 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 media annuale TO-Consolata media annuale TO-Grassi Valore limite annuale per la protezione della salute umana (40 µg/m3) Il progressivo miglioramento è principalmente imputabile ad una riduzione delle emissioni inquinanti. In particolare il 2008 e il 2010 hanno presentato una minore criticità meteorologica rispetto al 2012 che al 2013, ma le medie annuali egli ultimi due anni sono comunque inferiori. Anche il 2012 e il 2013 sono confrontabili come criticità meteo ma presentano una diminuzione delle concentrazioni.
Lo stato della qualità dell aria inquinanti critici: il PM10 L Agenzia ha studiato un indice volto a stimare il numero dei giorni nei quali le condizioni meteo sono favorevoli all innalzamento dei livelli di PM10. Più alta è la barra, più le condizioni meteo dell anno sono risultate favorevoli all accumulo degli inquinanti
Lo stato della qualità dell aria inquinanti critici: il PM10 Confronto con altre città europee 80 PM10 FONDO URBANO - TREND STORICO MEDIA ANNUALE 60 µg/m 3 40 20 0 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 BRUSSELS BETR012 39 34 31 30 32 32 32 27 28 29 24 26 25 24 GLASGOW GB0641A 27 25 23 28 22 20 21 20 21 20 19,5 25 16 KRAKOW PL0039A 42 41 28 64 54 48 59 77 58 59 60 65 63 LYON FR20062 28 28 32 28 28 PRAHA CZ0ARIE 34 27 31 30 29 40 45 33 33 27 24 25 25 26 SOFIA BG0040A 52 41 38 53 56 74 65 48 70 STOCKHOLM SE0022A 14 17 17 18 17 17 18 19 16 16 13 13 14 TORINO IT0554A 64 60 42 40 35 43 VALENCIA ES1619A 37 34 23 20 25 ZURICH CH0010A 31 24 25 23 23 25 29 24 24 26 21 19 20 19 20 Nel 2012 Provincia di Torino e Arpa hanno effettuato un confronto tra Torino e altre città europee con emissioni confrontabili sia per il PM10 e il PM2.5 primario che per i principali precursori del particolato secondario (NO X, SO x, NH 3 ). Il grafico confronta l andamento temporale del PM10 nel periodo 1997-2011. Nelle stazioni di fondo urbano, si osserva che Torino ha negli ultimi anni la diminuzione più accentuata; la nostra città presenta comunque la situazione in assoluto più critica dopo Cracovia e Sofia, a causa delle particolari condizioni meteoclimatiche della pianura padana
Lo stato della qualità dell aria inquinanti critici: il PM2.5 Torino - Lingotto, PM2.5 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Nella stazione di fondo urbano di Torino Lingotto è misurato anche il PM2.5, che supera costantemente il valore limite (che entrerà in vigore il 1/1/2015), anche se il trend appare in leggero miglioramento
Lo stato della qualità dell aria inquinanti critici: l ozono Valore limite per protezione salute 120 µg/m 3 max media giorn. su 8 ore da non superare per più di 25 giorni per anno civile come media su 3 anni L ozono dato il suo carattere secondario - è un inquinante di fatto ubiquitario e supera i valori di riferimento della normativa su tutto il territorio regionale. I superamenti, sono concentrati nei mesi caldi dell anno e non si osserva un trend storico in aumento o diminuzione Il superamento è stato formalmente valutato per la prima volta nel 2013 in riferimento al triennio 2010-2012 La stazione di Torino Lingotto nel 2013 ha presentato 39 giorni di superamento del valore limite per la protezione della salute. Causa fenomeni di accumulo dell ozono stesso e dei suoi precursori, i valori più elevati si rilevano in stazioni lontane dalle aree urbane, come Baldissero T.se (88 giorni di superamento) e Ceresole Reale (58 giorni di superamento)
Lo stato della qualità dell aria inquinanti critici: l ozono OZONO - CONCENTRAZIONI MEDIE ESTIVE (maggio - settembre) 2003-2013 140 120 (µg/m 3 ) 100 80 60 40 20 0 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Pino/Baldissero Torinese Torino - Lingotto I valori medi degli ultimi anni mostrano una sostanziale stabilità nel tempo
Confronto gennaio 2014 con gli anni precedenti PM10 PM10 MEDIE PERIODO 1-27 GENNAIO 120 100 80 La media del mese di gennaio nelle due stazioni da traffico nel 2014 risulta inferiore a quella degli anni precedenti µg/m 3 60 40 20 0 2009 2010 2011 2012 2013 2014 TO Consolata TO Grassi Questi risultati vanno valutati con cautela in quanto il mese di gennaio 2014 è stato il più piovoso degli ultimi quattro anni
Confronto gennaio 2014 con gli anni precedenti PM10 n giorni 40 35 30 25 20 15 10 PM10 NUMERO SUPERAMENTI VALORE LIMITE GIORNALIERO - PERIODO 1-27 GENNAIO Il numero di superamenti del VL giornaliero nel gennaio 2014 è risultato inferiore a quello dei tre anni precedenti. I dati del 2012 e del 2010 di Torino - Grassi sono sottostimati in quanto la percentuale dei dati validi è stata relativamente bassa 5 0 2009 2010 2011 2012 2013 2014 TO Consolata TO Grassi Questi risultati vanno valutati con cautela in quanto il mese di gennaio 2014 è stato il più piovoso degli ultimi quattro anni
Confronto gennaio 2014 con gli anni precedenti PM10 250 CFR 2012-2014 PM10 TO Consolata 1-27 GENNAIO 200 Media del periodo 2014: 56 µg/m 3 N superamenti : 16 µg/m 3 150 100 Media del periodo 2012: 89 µg/m 3 N superamenti : 21 Media del periodo 2013: 71 µg/m 3 N superamenti : 23 Episodio di phoen 50 0 TO Consolata 2012 TO Consolata 2013 TO Consolata 2014 Il dettaglio dei dati mostra che, mentre nel gennaio 2012 vi è stato un episodio critico tra il 13 e il 20 del mese con valori molto superiori al doppio del limite, nel gennaio 2013 e nel 2014 i superamenti sono compresi in un intervallo di valori più ridotto.
Sorgenti di particolato atmosferico e ossidi di azoto E possibile stimare, per mezzo dell inventario delle emissioni, i contributi diretti dei singoli macrosettori europei alle emissioni dei composti presi in considerazione. I dati disponibili nell inventario delle emissioni predisposto da Regione Piemonte (IREA) sono relativi all anno 2008. Per quanto riguarda il particolato occorre prendere in considerazione: le emissioni primarie (dirette) le emissioni dei principali precursori di particolato secondario Alle concentrazioni misurate in aria ambiente di PM10 e PM2.5 contribuiscono infatti composti come ad esempio gli ossidi di azoto e l ammoniaca che vengono emessi in forma gassosa e che in atmosfera, con tempi dell ordine di alcuni giorni, si trasformano in particolato
Sorgenti di particolato atmosferico e ossidi di azoto Nella stazione di Torino Consolata nei mesi invernali - quelli in cui si rilevano i valori più elevati di PM10 - nitrati e ammonio contribuiscono per circa il 30% alla massa totale di PM10 Una situazione analoga si riscontra nella stazione di fondo di Torino Lingotto
Sorgenti di particolato atmosferico e ossidi di azoto CITTA' DI TORINO - Emissioni per comparto 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% Produzione di energia Combustione non industriale (riscaldamento) Combustione nell'industria Processi produttivi Distribuzione combustibili Uso di solventi Trasporti stradali Trasporti ferroviari e agricoli Trattamento e smaltimento rifiuti Agricoltura e allevamento Natura e foreste 10% 0% SO2 NOX NMVOC PM10 CO NH3
Sorgenti di particolato atmosferico e ossidi di azoto PROVINCIA DI TORINO - Emissioni per comparto 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% Produzione di energia Combustione non industriale (riscaldamento) Combustione nell'industria Processi produttivi Distribuzione combustibili Uso di solventi Trasporti stradali Trasporti ferroviari e agricoli Trattamento e smaltimento rifiuti Agricoltura e allevamento Natura e foreste 10% 0% SO2 NOX NMVOC PM10 CO NH3
Sorgenti di particolato atmosferico e ossidi di azoto EMISSIONI DI PM 10 - Città di Torino 80 70 60 tonnellate/mese 50 40 30 20 10 0 gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Riscaldamento Combustione nell'industria Trasporto su strada
Sorgenti di particolato atmosferico e ossidi di azoto EMISSIONI DI NO x - Città di Torino 600 500 400 tonnellate/mese 300 200 100 0 gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Riscaldamento Combustione nell'industria Trasporto su strada
Sorgenti di particolato atmosferico e ossidi di azoto DIRETTIVA DI RIFERIMENTO Direttiva 88/436 (1988-1992) Euro1 (1993-1996) Dir. 91/441 Euro2 (1997-2000) Dir. 94/12 Euro3 (2001-2005) Dir. 98/69 Euro4 (2006-2010) Dir. 98/69 Euro5 (2011-09/2015) *** Reg. 715/2007 Euro6 (09/2015-.) *** Reg. 715/2007 NO x (g/km) PM10 (g/km) benzina diesel diesel 0,27 - - 0,14/0,19* - - 0,08/0,1* 0,15 0,5 0,05 0,08 0,25 0,025 0,06 0,18 0,005** 0,06 0,08 0,005** A parità di omologazione, un autoveicolo diesel - rispetto a un analogo a benzina - emette un maggiore quantità sia di ossidi di azoto che di particolato primario. Dati di letteratura scientifica indicano che le emissioni di ossidi di azoto dei veicoli diesel su strada sono molto superiori al valore nominale da omologazione (*) Motori diesel a iniezione indiretta/iniezione diretta (**)Il limite si applica anche a motori a benzina a iniezione diretta che operano sia in condizione magra che stechiometrica (***)I limiti previsti per i veicoli a benzina dal reg. 715/2007 si applicano anche ai veicoli alimentati a GPL e Metano