ROMANZO AZZURRO - 2006, IL CIELO È AZZURRO SOPRA BERLINO



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Romanzo Azzurro 2006 - IL CIELO È AZZURRO SOPRA BERLINO Della stessa collana 2004 - IL GRANDE BISCOTTO 2008 - IL RIGORE MALEDETTO 2010 - LA COREA AFRICANA 2012 LA STORIA SIAMO NOI Ideazione e coordinamento editoriale: Stefano Tamburini Copertina e progetto grafico: Federico Deidda Realizzazione tecnica: Fabio Di Donna Con il contributo di: Stefano Angeli, Valentino Beccari, Alessandro Bernini, Stefano Caselli, Rocco Coletti, Stefano Edel, Mino Fuccillo, Gigi Furini, Alberto Giannoni, Antonio Ledà, Pietro Oleotto, Renato Venditti Foto: Archivio Corbis e La Presse Finegil Editoriale Spa Direttore Editoriale: Luigi Vicinanza Gruppo Editoriale L Espresso, via Cristoforo Colombo, 98-00147 Roma Tutti i diritti di Copyright sono riservati. Ogni violazione sarà perseguita a termini di legge Finito di realizzare il 10 maggio 2013 3

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Romanzo azzurro la nazionale di calcio e gli ultimi dieci anni di sfide europee e mondiali 2006 Il cielo è azzurro sopra Berlino a cura di Stefano Tamburini 5

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INTRODUZIONE I fantasmi di Calciopoli e il miracolo di Duisburg Il cielo era molto grigio su Coverciano, nei giorni a ridosso della partenza della spedizione azzurra verso il Mondiale tedesco del 2006. In quei momenti era impensabile ipotizzare che il giorno della finale di Berlino quel cielo diventasse di un azzurro splendido e che a cantare e ballare fossero proprio capitan Fabio Cannavaro e gli altri azzurri sul prato di uno stadio che attendeva in gloria i beniamini di casa e che invece tutto intorno vide far festa donne e uomini con le maglie azzurre e le facce dipinte di verde, bianco e rosso. Quando tutto questo era ancora nei sogni e forse in tutta sincerità quasi nessuno osava neanche ipotizzarlo in Italia uno scandalo immenso stava devastando i vertici del calcio: la Juventus, fresca vincitrice di due scudetti che poi saranno revocati, era messa così male che quasi quasi i suoi avvocati avrebbero firmato per la sentenza durissima che più tardi avrebbe significato retrocessione d ufficio in serie B. Gran parte dei suoi giocatori intanto erano al Mondiale. Una beffa ulteriore perché quella squadra non avrebbe neanche avuto bisogno di tutti gli imbrogli architettati dal direttore generale Luciano Moggi, poi radiato e purtroppo ancora rimpianto da un mondo che non sa fare a meno di chi offre la faccia peggiore. Quella migliore la offrirono, nonostante qualche inciampo iniziale (dichiarazioni di solidarietà di capitan Cannavaro a Moggi & C.), gli stessi giocatori e il tecnico Marcello Lippi. Forse proprio grazie allo scandalo riuscirono 7

a isolarsi, a creare una sorta di fortino psicologico e a far scattare quella molla che in occasioni come queste spesso fa la differenza. In Italia proprio durante i giorni più felici della spedizione azzurra un altro episodio andò a turbare i giocatori: il tentativo di suicidio del loro ex compagno Gianluca Pessotto, nel frattempo diventato dirigente della Juventus, che si gettò da un abbaino della sede sociale e si salvò per miracolo. Ne uscì malconcio e alcuni suoi compagni guidati da Alex Del Piero lasciarono il ritiro tedesco per andarlo a trovare in ospedale a Torino. Gli dedicarono striscioni e messaggi di affetto e dopo, una volta tornati, andarono a portargli anche la coppa del mondo. Ecco, tutto in qualche modo contribuì a cementare il gruppo, nel bene e soprattutto nelle circostanze avverse, in quel ritiro di Duisburg e in quelle partite negli stadi tedeschi dove gli italiani di Germania e anche di quelli che erano partiti dall Italia non fecero mancare quel calore che non fece altro che fondere ulteriormente i sentimenti e la volontà di un gruppo che finirà poi per stupire tutto il mondo. Anche gli episodi più sfortunati in qualche modo virarono a favore degli azzurri. Prendete l infortunio grave di Alessandro Nesta, colonna di una difesa che sembrava non poter prescindere dal milanista e da capitan Cannavaro. Al suo posto giocò l interista Marco Materazzi, reduce peraltro neanche da una fra le sue migliori stagioni. Eppure quel Materazzi fu assoluto protagonista, addirittura capocannoniere azzurro al fianco del non troppo prolifico Luca Toni. Altro nome a sorpresa fu quello di Fabio Grosso, terzino diventato gran giocatore solo in età avanzata: fu dal suo piede che partì il rigore decisivo nella finalissima contro la Francia, chiusa sull 1-1, con i gol di Zinedine Zidane e, 8

appunto, di Marco Materazzi. Proprio Zidane fu protagonista della pagina peggiore, con una testata rifilata al petto di Materazzi ancora lui verso la fine del secondo supplementare. L immagine del francese che esce a capo chino dal campo passando accanto alla coppa che non avrebbe mai accarezzato è la foto-simbolo di questo Mondiale. Poi, certo... ci furono il po-po-po-popopooo dei tifosi e la gioia immensa di un Italia sportiva (e non) che grazie agli azzurri passò un estate indimenticabile. Ancora di più, certamente lo fu quella degli italiani di Germania. Era proprio azzurro il cielo sopra Berlino, quella notte in cui sembrava che non dovesse mai esserci davvero il buio. In pochi andarono a letto presto, la gioia faceva battere forte forte i cuori e brillare gli occhi. C era tanta voglia di far festa, di stare insieme con gli altri, di dire massì, anche se non avevamo giocato siamo campioni del mondo. Quel cielo azzurro non era solo sopra Berlino, illuminava i nostri cuori e ci faceva venir tanta voglia di alzarla anche noi quella coppa. Rileggere quelle emozioni, vuol dire anche riviverle: provateci, il batticuore originale è ineguagliabile, ma anche tentare di andarci vicini facendosi guidare dalle parole scritte allora da chi era lì e aveva appena visto qualcosa da poter raccontare ai nipoti be, non è male. Non è affatto male. (s.t.) 9

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PRIMA PARTE Sembrava tutto già perso 11

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LUNEDÌ 22 MAGGIO Avvio di ritiro con il Tapiro La squadra azzurra si raduna a Coverciano in piena bufera Calciopoli e con tanto nervosismo specie in quelli che dovrebbero mantenere la calma. Il ct Marcello Lippi, in alcuni momenti, sembra quello più vicino a sbottare e in qualche circostanza lo fa. Insomma, i segnali non sono proprio incoraggianti. 13

LUCIANO MOGGI E ANTONIO GIRAUDO, ANIME DI CALCIOPOLI 14

Lippi ai giornalisti: «Fatevi i c... vostri» di Pietro Oleotto Fischi e il muso allungato di un Tapiro d oro, davanti ai cancelli di Coverciano, dove si annusa la bufera che spazza il nostro calcio. Cori di scherno e urla isolate hanno accompagnato l'arrivo degli juventini vestiti d azzurro, da Buffon a Cannavaro, passando per Camoranesi, abili nel dribbling su quel centinaio di tifosi che ha atteso i convocati da Lippi, a sua volta braccato dall inviato di Striscia per un siparietto che fotografa la tensione che si respira in casa Italia. «Scandalo? Quale scandalo? Non ho la procura con la Gea, mio figlio non è il mio procuratore. Fatevi i c... vostri», conclude il ct perdendo subito la calma e l aplomb. Saranno lunghe le prossime due settimane, quelle che portano all'esordio dell Italia al Mondiale. I veleni hanno varcato anche i sacri confini del Centro tecnico federale, anche se non è il caso di parlare di contestazione. Calciopoli non è un unico calderone. Per esempio: applausi scroscianti per Luca Toni, ma anche per uno che non è un idolo di casa, Pippo Inzaghi, tanto che a differenza di tanti altri tira giù il finestrino e parla: «La delusione della gente è forte. Ai Mondiali abbiamo una grande occasione di far felici gli italiani». Il piano l ha svelato SuperPippo. Far dimenticare le amarezze di un pallone che sembra davvero marcio con le vittorie della Nazionale. Non è una novità. Ci riuscì già Bearzot, nell 82, quando il calcioscommesse venne cancellato con un colpo di spugna dalla vittoria mundial firmata da Paolo Rossi, uno dei pizzicati. Ma stavolta, almeno nelle dichiarazioni, il clima all interno del club Italia non è elettrico. Nessun silenzio 15

stampa in vista. Anzi, tante parole, anche da Lippi che si riprende presto dall... attapiramento: «I ragazzi sono sereni, molto tranquilli e determinati». «La nostra forza è il gruppo: il merito è del ct», aggiunge Toni tanto per gettare una secchiata d acqua sul fuoco delle polemiche, aiutato nelle vesti di pompiere da De Rossi: «Cambiare sarebbe stato dannoso. E mi fa piacere sapere che il commissario della Figc è dalla sua parte». Guido Rossi, l uomo che il Coni ha mandato a rimettere la barra dritta a una Federcalcio squassata dagli scandali e che in casa Juventus viene visto come il capo dell inquisizione, chiamato in causa parla anche lui. Ma guarda agli attacchi che arrivano da fuori, dalle potenze straniere, dalla Germania, per esempio, rappresentata mediaticamente da quel gran trombone di Franz Beckenbauer, secondo il quale gli azzurri pagheranno il conto per Calciopoli. «La concorrenza spietata può fare brutti scherzi. C è sempre qualcuno che cerca di metterti a disagio, come ha fatto Beckenbauer, dicendo cose che mai mi sarei aspettato da una persona seria come lui. Ha sbagliato, soprattutto tenendo conto della posizione che ricopre. A parti invertite, nessuno in Italia avrebbe detto le stesse cose». Una punturina mica da poco, quella del signor Rossi: un anno fa, di questi tempi, in Germania si parlava più di arbitri corrotti che di gol. 16

VENERDÌ 2 GIUGNO Le amichevoli non incoraggiano Non sono certo incoraggianti le ultime amichevoli premondiali degli azzurri. Due pareggi contro Svizzera e Ucraina, niente di entusiasmante e anzi qualche preoccupazione supplementare che affiora. Ci sarebbe veramente da preoccuparsi, se non fosse che anche altre volte, prima di appuntamenti che poi si sono risolti per il meglio o quasi, l Italia sia stata nelle stesse condizioni. 17

L ESPRESSIONE CORRUCCIATA DI MARCELLO LIPPI A COVERCIANO 18

Pile scariche e molti dubbi di Pietro Oleotto Neppure la bufera di Calciopoli riesce a dare la scossa agli azzurri. A chi si aspettava delle amichevoli ad alto voltaggio, l Italia ha regalato le solite pile scariche delle settimane che precedono i Mondiali e gli Europei: due pareggi, uno più deludente dell altro. Il primo con la Svizzera, l ultimo contro l Ucraina, decisamente più quotata, ma priva del faro Shevchenko. Eppure Marcello Lippi ci ha provato (sulla carta) a rifilarci delle pillole consolatorie di calcio spettacolo. Per esempio, allo stadio Praille di Ginevra, contro i padroni di casa, ha disegnato sul campo un tridente, seppur anomalo, con Gilardino (che ha portato in vantaggio gli azzurri) unica punta, ma assistito alle spalle da Luca Totti (non ancora al top, ovviamente) e, più largo a sinistra, da Alex Del Piero. Una mossa che non ha pagato per colpa delle distrazioni difensive, in particolare di Marco Materazzi (scelto per rimpiazzare l acciaccato Alessandro Nesta) che ha servito agli svizzeri una comoda ripartenza per il gol del pareggio, sbagliando un passaggio. E nella ripresa poco gioco e tanto nervosismo (con Gattuso nelle vesti di giustiziere della notte), nervosismo che si trascina fino in sala stampa, quando il ct sbotta dopo una domanda su Calciopoli: «Io rispetto il tuo lavoro di giornalista, ma per tutta la settimana abbiamo risposto alle vostre domande. Dopo la partita perché insistere su questo argomento?». Il tasto dolente. Anche le amarezze di contorno rischiano di diventare un cocktail imbevibile (per i tifosi) se agitato assieme ai problemi fisici che tormentano la Nazionale in vista dell esordio mondiale con il Ghana. Nel secondo e ultimo test, 19

contro gli ucraini, zero gol nonostante la formazione a testuggine: tridente Del Piero-Toni-Gilardino e centrocampo composto da Pirlo e De Rossi e Camoranesi in copertura. Zero a zero: ci si potrebbe consolare con la tenuta della difesa se il rientrante Nesta non si fosse infortunato nella ripresa, gettando altro sale nelle ferite azzurre: rischia di saltare tutta la prima fase? Lasciamo fuori dalla porta i processi che cambieranno la faccia del nostro calcio. L Italia infatti scricchiola più che altro sotto il peso degli infortuni che rischiano di mettere la squadra in ginocchio, visto che le incognite, oltre a Nesta, si chiamano Zambrotta e Totti, pedine sulle quali Lippi ha sempre puntato nell avvicinamento al Mondiale. Oggi infatti la Nazionale ha lasciato Losanna con la consapevolezza di doversi presentare con molti cerotti al match inaugurale col Ghana del 12 giugno, tanto che lo stesso ct ha deciso di lasciare in gruppo Daniele Bonera in aggiunta ai 23 già inseriti nella lista ufficiale presentata alla Fifa. Gianluca Zambrotta infatti preoccupa non poco lo staff azzurro. Il difensore della Juventus non ha ancora assorbito lo stiramento al retto femorale della gamba sinistra riportata nel galoppo con il San Gimignano. Soltanto un ecografia, fissata per martedì a Coverciano, chiarirà i tempi di recupero. La sensazione è che non sarà in campo ad Hannover, ma Lippi lo aspetterà. Ci sarà invece Francesco Totti, dopo una lunga rincorsa fatta di speranza e fisioterapia. «Sono al 60% ma col Ghana mi schiererei», ha svelato il diretto interessato dopo l ultimo test. Comincerà dalla panchina. Siamo a meno due. E non è finita. La smorfia di fastidio espressa da Nesta all'uscita dal campo, complice il riacutizzarsi di una contrattura agli adduttori della gamba destra, rischia di fare fuori un altro dei titolari del piano mondiale di Lippi. 20

DOMENICA 4 GIUGNO Non c è pace a Coverciano A Coverciano si ha la sensazione che prima si lasci il suolo italico e meglio sia per tutti, specie per gli azzurri che sembrano non riuscire a scollarsi l aria pesante che sta investendo il calcio italiano. Non solo gli juventini, i principali coinvolti (sia pure indirettamente, nessun addebito viene contestato ai giocatori), ma anche il resto del gruppo. Così il lavoro di preparazione prosegue fra tanto nervosismo e molto isolamento. Solo dopo si scoprirà che non è stato affatto un male, anzi. Ma l aria che si respirava in quei giorni in ritiro era molto pesante. Fin troppo. 21

MARCELLO LIPPI (A DESTRA) CON IL SUO EX CAPO LUCIANO MOGGI 22

Cercasi calcio pulito di Stefano Angeli (inviato a Firenze) Un appello accorato, riassunto in tre parole. «Cercasi calcio pulito», urlava uno striscione allo stadio di Ginevra, la sera di Svizzera-Italia. Calcio pulito, vero, giocato sul campo e non con l orecchio al telefonino. È questo che si aspettano dal Mondiale i tifosi italiani (ma non solo): uno spettacolo fatto di tattica, tecnica, gol, duelli e contrasti, emozioni, partite combattute ma leali. La nazionale parte per la Germania con un compito preciso: riscattare con i risultati un movimento messo a dura prova dallo scandalo delle intercettazioni. Tutto il mondo parla di Calciopoli, e molti si aspettano che gli azzurri scendano in campo condizionati da quello che sta succedendo. L Italia è chiamata a smentirli, a tenere alto il nome di una scuola che vanta tre titoli mondiali e da sempre rappresenta un punto di riferimento sul piano internazionale. Il pronostico è scontato. Favorito numero uno è il Brasile. Giusto che sia così. Per la cifra tecnica della Seleçao e per quello che i suoi campioni rappresentano. Pura essenza del calcio. Divertimento, grande gioia per un dribbling ben riuscito o una magia andata a segno. Passione, tanta passione, quel sentimento che ha portato la torcida verdeoro a trasferirsi in blocco per giorni e giorni sulle montagne della Svizzera a seguire i pentacampeones durante le fasi finali della preparazione. Per l Italia, il Brasile non è poi tanto lontano. Anzi, alla vigilia del Mondiale, si staglia all'orizzonte come un ostacolo da evitare a tutti i costi. Se vincerà il girone (com è probabile) la squadra di Parreira incontrerà proprio la seconda classificata del gruppo degli azzurri. È un rischio da tener ben presente, e 23

che obbliga la nazionale di Lippi a tenere altissimo il livello di attenzione fin dal match inaugurale con il Ghana. Ma andiamo per gradi. Intanto, l Italia dovrà fare i conti con le rivali della prima fase. Appiah, Essien e Muntari sono i simboli di un Ghana temibile, fortissimo a centrocampo. Gli Stati Uniti, avversari nel secondo confronto, sono animati da grande entusiasmo e dalla voglia di esibirsi su un palcoscenico di eccezione. E la Repubblica Ceca, con Pavel Nedved all'ultima grande occasione e Jan Koller ariete d attacco, va sempre affrontata con grande rispetto. L Italia sa che non può permettersi incertezze. È d'obbligo partire bene. Senza tentennamenti. Anche se le due amichevoli pareggiate in Svizzera hanno lasciato più di un dubbio. Totti sarà pronto? Del Piero saprà essere protagonista? L Italia riuscirà a giocare con la mente libera? Le prime risposte arriveranno da Hannover, tra una settimana. La speranza, in casa azzurra, è che le diciotto partite consecutive senza sconfitte non restino solo un dato statistico. E che il 4-1 sui tedeschi, l impresa di Firenze, sia ricordato negli annali come il primo passo di un 2006 trionfale. Coronato, proprio in Germania, da un trionfo atteso per 24 anni. 24

LUNEDÌ 5 GIUGNO Partenza con scetticismo A Coverciano continua a non tirare una bella aria, non tanto per quel che accade negli allenamenti ma è innegabile che la bufera che ha investito ai massimi livelli il calcio italiano non possa essere tenuta fuori da un semplice cancello. Per quanto si tenti di far finta di niente, è molto dura concentrarsi sulle cose di campo. Il merito del ct Marcello Lippi comincia probabilmente da qui: dal far diventare positive le energie negative. In questi giorni nessuno, e fors anche lo stesso Lippi, se n era accorto. Ma è proprio in queste ore che sta cominciando a nascere l Italia campione del mondo. 25

LA FOTO DI GRUPPO PER LA SQUADRA AZZURRA A COVERCIANO 26

C è anche un re che fa il tifo per noi di Stefano Angeli (inviato a Firenze) L immenso Pelè, un mito del calcio, si aspetta molto da Totti («Se è in buone condizioni può fare la differenza»). Giancarlo Antognoni uno degli eroi del Mundial 1982 ha grande fiducia nell'italia, e si sbilancia: «Arriviamo tra le prime quattro». Francesco Totti e gli altri del gruppo azzurro imbattuti da diciotto partite ringraziano per gli attestati di stima e si tuffano nell'ultima settimana di preparazione. La fase delicata che precede il momento delle scelte. Il programma. Dopo due giorni di riposo, la nazionale è tornata a Coverciano nel pomeriggio, accolta dagli applausi di cinquanta tifosi. I 24 azzurri (c è anche la riserva Bonera, allertato per prudenza)hanno sostenuto subito un breve allenamento. In giornata ci sarà una doppia seduta(alle 10 e alle 17). Domattina di nuovo tutti al lavoro, prima della partenza dall aeroporto di Pisa perla Germania. In queste ore il ct azzurro, Marcello Lippi, Lippi farà il punto sulla situazione degli infortunati. Il difensore Alessandro Nesta è alle prese con il riacutizzarsi di un fastidio agli adduttori, il compagno di reparto Gianluca Zambrotta è ai box da nove giorni per una distrazione muscolare alla coscia sinistra. Per tutti e due è prevista per domani un ecografia di controllo che darà certezze sui tempi di recupero. Gli infortuni. Comunque vada, Zambrotta salterà la partita di esordio, lunedì ad Hannover contro il Ghana. A sostituirlo, sulla destra della linea difensiva, sarà quasi certamente Massimo Oddo, convincente nei test contro Svizzera e Ucraina. Nelle due sfide, gli azzurri sono apparsi in ritardo sul piano atletico. Oddo è sereno e invita a pazientare: «La forma 27

fisica è ancora al 60-70 per cento ha detto a Repubblica radio perché abbiamo svolto una preparazione molto pesante. Questa settimana faremo test di scarico e lavoreremo per acquisire brillantezza. Quello che ci interessa è arrivare in condizione al Ghana». I dubbi. L Italia sarà a Duisburg nel tardo pomeriggio di domani, e da giovedì si allenerà nell'attrezzatissimo centro sportivo di Meiderich. Venerdì (ore 20) alla Msv Arena è in programma una partitella di collaudo con l'under 19 del Duisburg. Poco più di un galoppo, che servirà a Lippi come ultimo test. A una settimana dal via, in casa azzurra restano molti dubbi. Francesco Totti è in costante progresso, ma contro il Ghana che ha ben impressionato con la Corea del Sud potrebbe rimanere in panchina. Almeno all inizio. L alternativa più gettonata, in assenza del giallorosso, è il 4-3-3 con Alex Del Piero esterno sinistro d'attacco. Ma lo juventino non ha convinto: nei test di Ginevra e Losanna è rimasto in ombra. Le alternative. Per la sfida con i ghanesi fortissimi a centrocampo si fa strada l ipotesi di un ritorno al 4-4-2 utilizzato da Lippi all'inizio della sua esperienza in azzurro. Ma il ct ha annunciato che il tridente non si tocca. Quindi: Toni, Gilardino più un fantasista, schierato dietro le punte o a sinistra sulla linea degli attaccanti. A centrocampo, invece, ci sono più soluzioni. Lo schema di partenza prevede Pirlo (in ripresa) regista affiancato da Camoranesi e Gattuso. Ma anche il tandem Pirlo-De Rossi ha ben impressionato. Il jolly Perrotta garantisce valide alternative. C è una settimana per valutarle tutte. Poi, per l Italia sarà già Mondiale. 28

MARTEDÌ 6 GIUGNO Gli infortuni che tormentano il ct Scorre lento il ritmo delle giornate di avvicinamento alla partenza per la Germania. Sembra che ci sia impazienza di scendere in campo, ancor prima di lasciar fuori dal portellone dell aereo l aria italiana e tutto quel che c è fuori da questo ritiro. Se non fosse per una piccola sequenza di infortuni che costringe il ct a rimescolare in continuazione le carte, sarebbe tutto tremendamente noioso, fin troppo lineare. 29

AZZURRI DURANTE IL RISCALDAMENTO A COVERCIANO 30

Zambrotta out Nesta in dubbio Lippi deve ridisegnare mezza difesa di Stefano Angeli (inviato a Firenze) Gianluca Zambrotta non ci sarà, com era nell aria da un po. E anche Alessandro Nesta la conferma è arrivata questa mattina potrebbe saltare la partita d esordio con il Ghana. Gli azzurri debutteranno lunedì sera ad Hannover, ma fino a sabato nessuno potrà dire con certezza chi giocherà al centro della difesa insieme con il Cannavaro. Per colpa degli infortuni, l Italia rischia di presentarsi al Mondiale con metà linea difensiva da ridisegnare. Oddo è favorito su Zaccardo per il ruolo di laterale destro, Materazzi è il candidato al ruolo di centrale. I dubbi. Alessandro Nesta combatte con un'infiammazione all adduttore destro. Si tratta di un problema che l ha costretto a dare forfait anche in Champions. Ha accusato due ricadute, dieci giorni fa a Coverciano e venerdì a Losanna nel secondo tempo di Italia-Ucraina. L ecografia e la risonanza magnetica eseguiti a Firenze hanno rilevato l esistenza di una soffusione ematica, un versamento muscolare. Il segnale di un lieve stato infiammatorio. Il difensore del Milan seguirà una preparazione differenziata. «Contro il Ghana spero di esserci», ha commentato. Sabato, a Duisburg, sarà sottoposto a nuovi controlli. «Solo a quel punto sapremo se potrà giocare», ha spiegato il professor Enrico Castellacci, responsabile dello staff medico azzurro. «Cercheremo di recuperare quanto prima, ovviamente senza correre rischi». A preoccupare, in un Mondiale dove si gioca ogni cinque giorni, il rischio di ricadute. 31

Zambrotta migliora. L ecografia e la risonanza magnetica hanno portato notizie più confortanti per Zambrotta, alle prese con una distrazione muscolare alla coscia sinistra. «Gli esami ha detto Castellacci hanno evidenziato una netta riduzione della falda sieroematica», quindi della lesione. «È in rapido recupero, e può tornare a corricchiare. Potremo valutare sul campo i miglioramenti». Insomma, c è ottimismo per il laterale della Juve, che è a riposo da una decina di giorni. Confermata la sua assenza contro il Ghana, l obiettivo è recuperarlo per il 17 contro gli Usa. «Mi auguro proprio di esserci», ha commentato Zambrotta. Anche lui, come Nesta, è fiducioso. La scadenza. Domani parte per la Germania anche Daniele Bonera, il 24esimo azzurro. L Italia a questo punto ha tempo fino alle 21 di domenica (24 ore prima dell esordio) per comunicare eventuali variazioni alla lista consegnata alla Fifa. 32

Materazzi: «Possiamo Puntare in alto» di Stefano Angeli (inviato a Firenze) Si parte davvero, destinazione Duisburg. La nazionale sosterrà domani mattina l ultimo allenamento a Coverciano, e nel pomeriggio, a Pisa, salirà sull aereo per Dusseldorf, da dove si trasferirà nel ritiro. Dopodomani alle 10 è in programma il primo allenamento al centro sportivo Meiderich. E venerdì sera ci sarà il galoppo con l Under 19 del Duisburg. «Ci siamo: d ora in poi parliamo solo tedesco», annuncia Marco Materazzi. Come dire: mettiamo da parte il resto e pensiamo ai Mondiali. «Vogliamo tornare a parlare italiano solo il 10luglio». Ovvero, il giorno dopo la finale. L attesa. Il clima è sereno, al centro tecnico della Federcalcio. I tifosi in attesa lungo la recinzione inneggiano a Lippi, Toni e Totti. C è entusiasmo, e l Italia si dedica di buona lena al lavoro di scarico dopo le partite di Ginevra e Losanna. La seduta del mattino è riservata agli esercizi atletici sul campo da tennis in sintetico. Oltre a Nesta e Zambrotta, infortunati, restano a riposo Gattuso e Del Piero, alle prese con un affaticamento muscolare dopo le due amichevoli. Francesco Totti invece si allena con gli altri: la sua condizione conferma lo staff azzurro migliora giorno dopo giorno. Di tattica e lavoro sugli schemi si parlerà nel pomeriggio, durante l allenamento a porte chiuse. La difesa. Contro il Ghana, Zambrotta dovrà dare forfait. Anche Nesta è in dubbio, e Materazzi, il suo naturale sostituto, lo incoraggia: «Spero che Alessandro riesca a recuperare. Per me è un idolo». Ma è pronto a sostituirlo: «Mi sento titolare anche quando non gioco. Lo spirito di gruppo lo interpreto così». E se Andrea Barzagli non si illude 33

(«Sono consapevole che ci sono giocatori con molta più esperienza»), Massimo Oddo parte in pole position per il ruolo di laterale destro. Con la Svizzera, nel primo tempo Lippi ha provato Zaccardo ma il difensore della Lazio, negli altri 135 minuti della mini tournée elvetica, è apparso più convincente. «Non mi piace che sia un infortunio ad aprirmi un varco sottolinea però non sono qui per fare la bella statuina. Io ci provo, poi sarà il mister a decidere». Verso il Ghana. Le partite di Ginevra e Losanna hanno dato ancora una volta indicazioni confortanti per il reparto difensivo. Non a caso, la nazionale non perde da diciotto partite. «In 180 minuti aggiunge Massimo Oddo siamo stati superati solo da una prodezza di Gygax, concedendo pochissimo, quasi niente, agli avversari. È la conferma della compattezza della squadra. Perché quando non prendi gol il merito è di tutti, non solo dei difensori». L Italia ha affrontato rivali vere, due nazionali qualificate per Germania 2006: «Sono stati test importanti, contro avversarie impegnative. Il clima e il livello di gioco non erano molto diversi da quelli che ritroveremo al Mondiale». Gli obiettivi. Oddo non vuol saperne di pronostici. «Ho una mia opinione al riguardo spiega Credo che in una manifestazione del genere tutte le squadre partano con le stesse chances. Certo, c è chi può contare su un tasso tecnico più alto, ma la storia insegna che anche con giocatori formidabili si può uscire al primo turno». L Italia sottolinea Materazzi ha tutte le carte in regola per puntare in alto. Per arrivarci è indispensabile partire bene contro il Ghana: «È una squadra che ha un robusto centrocampo e ottime individualità. Per superarla dovremo essere concentrati al massimo. Ma sono sicuro che alla fine riusciremo a spuntarla». 34

MERCOLEDÌ 7 GIUGNO Tormento infortuni, tocca a Ringhio Scatta l operazione Germania. La truppa azzurra lascia Coverciano e si sposta a Pisa dove vola verso Duisburg. In Germania la truppa di Lippi è attesa da un entusiasmo strabordante. Un buon segno, anche se per il ct il primo pensiero è arginare la piccola scia di infortuni, praticamente uno al giorno. L ultimo, quello di Rino Gattuso, è particolarmente preoccupante. 35

IL CT MARCELLO LIPPI CON RINO GATTUSO 36

Si ferma Gattuso, Italia con i cerotti di Stefano Angeli (inviato a Duisburg) Zambrotta, Nesta e ora Gattuso. Non c è pace per l Italia: anche Ringhio si ferma per quindici giorni, rientrerà (forse) per il terzo match, giovedì 22 contro la Repubblica Ceca. Gli infortuni arrivano a catena. Uno al giorno, quasi a scandire il conto alla rovescia in vista del match d esordio degli azzurri ai Mondiali di calcio contro il Ghana. Strana la sorte. Fino a dieci giorni fa si parlava solo delle condizioni di Totti, adesso sono gli altri a balzare (si fa per dire...) alla ribalta della cronaca con i loro problemi fisici. Gattuso, questa mattina a Coverciano, si è svegliato con un dolore alla coscia sinistra, effetto di una ginocchiata subìta otto giorni fa nell amichevole contro la Svizzera. Già martedì aveva saltato l allenamento del mattino, oggi ha dovuto issare bandiera bianca. Gli esami clinici hanno rilevato una lesione (con versamento) al vasto intermedio del quadricipite. Che delusione per Ringhio. È dura restare ai box mentre inizia la competizione iridata. «Salterò due partite, sono tante. Mi sa che qualcuno ci ha messo gli spillini...». Ma non basta un guaio muscolare a domarlo: «In Germania ci vado anche a costo di legarmi al pullman con una corda. Se il ct mi caccia prova a scherzare Gattuso ci vengo lo stesso...». Lippi lo tranquillizza subito: «Rino rimane, non sarà sostituito». Quindi, l Italia è in Germania con 24 giocatori, il gruppo della lista Fifa più la riserva Bonera. Per sostituire un infortunato, c è tempo fino a ventiquattr ore prima dell esordio. Ma il momento della verità arriverà già sabato, quando per Nesta (in dubbio per il Ghana), Zambrotta (atteso al rientro il 17 con gli Usa) e Gattuso ci saranno gli esami di controllo. 37

Il ct non perde la tranquillità: «Gli infortuni sono un dazio che va pagato, prima o poi. A volte è meglio pagarlo prima...». Lunedì alle 21 ad Hannover c è l esordio contro gli africani, guidati dall'ex juventino ed ex udinese Appiah, e l Italia, sempre più incerottata, studia nuove soluzioni. In difesa le sostituzioni sono delineate Oddo laterale destro, Materazzi centrale e a centrocampo l assenza di Gattuso sembra spalancare le porte a Perrotta, che è in splendida forma e può coprire più ruoli. Rimane il dubbio di partenza: giocherà Totti (in progresso, non certo al top) nel 4-3-1-2, Del Piero (in ombra) in un 4-4-3 o non giocherà nessuno dei due e cambierà anche il modulo? Salgono di prepotenza le quotazioni del 4-4-2 (che era tramontato nel nome del tridente) in versione a rombo: Pirlo davanti alla difesa, De Rossi centrale, Camoranesi e Perrotta laterali. Lo sprint è lanciato. La partitella di dopodomani (ore 20) con l Under 19 del Duisburg potrebbe dare risposte importanti. 38