Perché si parla di cambiamenti climatici? Queste sono alcune delle variazioni finora riscontrate (i fatti): Negli ultimi 150 anni la temperatura media della superficie terrestre è aumentata di circa 0.74 gradi; Con ogni probabilità (maggiore del 90%) le temperature medie dell Emisfero Nord durante la seconda metà del ventesimo secolo sono state le più calde rispetto a ogni altro periodo di uguale durata degli ultimi 500 anni ed è probabile (probabilità maggiore del 66%) che questo sia vero per gli ultimi 1000 anni; I ghiacciai montani si stanno ritirando un po ovunque nel mondo; La velocità alla quale si stanno fondendo i ghiacci in Groenlandia sta crescendo; la temperatura delle regioni del permafrost è aumentata di 3ºC rispetto agli anni 80; Il livello globale dei mari è salito durante il ventesimo secolo (durante il decennio 1993-2003 molto più rapidamente rispetto all intero periodo considerato 1961-2003) Nicola Loglisci, Renata Pelosini
A SCALA GLOBALE (IPCC, 2007) AUMENTO (dal( 1970) 1) Temperature superficiali globali 2) Temperature della troposfera 3) Temperature globali degli oceani 4) Livello globale dei mari 5) Vapor acqueo 6) Intensità delle piogge 7) La precipitazione negli extra- tropici 8) Intensità degli uragani 9) Siccità 10) Estremi di alta temperatura 11) Onde di calore DIMINUZIONE Differenza dalla media (1961-1990) Temperatura media globale 12 ANNI PIU CALDI: 1998,2005,2003,2002,2004,2006 2001,1997,1995,1999,1990,2000 anni trend 50 0.128±0.026 100 0.074±0.018 C/decade 1) ghiaccio marino Artico 2) ghiacciai 3) temperature estreme negative
Il monitoraggio del Cambiamento Climatico di ARPA Piemonte a. Utilizzo delle stazioni meteorologiche diffuse sul territorio che contengano serie temporali adatte per tale scopo; b. Sviluppo di tecniche numeriche per il monitoraggio e la previsione del cambiamento climatico.
L ANDAMENTO DELLA TEMPERATURA L analisi statistica dei dati giornalieri di temperatura registrati sul Piemonte ha riscontrato un aumento della temperatura media annuale di circa 1 C negli ultimi 50 anni, in accordo con quanto è accaduto sulle regioni dell arco alpino. L aumento è maggiormente pronunciato sulle temperature massime. +0.023 C/anno +0.011 C/anno I dati medi giornalieri comparati su tre periodi di 15 anni consecutivi mostrano come l aumento sia maggiore negli ultimi 20 anni ed in particolare si riscontra nelle temperature massime a cavallo tra inverno e primavera e nelle massime e minime estive. 1952-1968 1969-1685 1986-2002 Periodi di confronto
I REGIMI PLUVIOMETRICI Le statistiche relative alle precipitazioni (precipitazione media ed intensità annuale e stagionale) non mostrano invece una tendenza significativa negli ultimi 50 anni sul Piemonte. Aumento massima durata dei periodi secchi: +0.6 gg/anno PRECIPITAZIONE Media annuale STANDARDIZZATA Al contrario sono in aumento sia la massima lunghezza dei periodi secchi sia il volume di precipitazione durante un evento piovoso Lunghezza in giorni La presenza di un riscaldamento significativo nei mesi estivi e la concomitante assenza di tendenze nelle precipitazioni può implicare un incremento delle condizioni di aridità, associate con un maggiore evapo-traspirazione dovuta alle maggiori temperature.
GLI ANNI SICCITOSI INDICE SINTETICO DI SICCITA Severità (SPI3m<-1) Durata (mesi) Estensione (% territorio) CARATTERISTICHE Permette di stabilire una graduatoria annuale della siccità Può essere calcolato durante l anno (aumenta solo) Pesa maggiormente le siccità prolungate ed estese rispetto agli episodi brevi ma intensi Distribuzione indice classificazione annuale della siccità (1913-2006) indice 0.5 0.45 0.4 0.35 0.3 0.25 0.2 0.15 0.1 0.05 0 2001 2003 2006 2005 2004 2000 2002 1994 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 anni Questo indice adimensionale varia tra 0 e 1 e permette di dare una valutazione globale del fenomeno siccitoso in riferimento agli episodi accaduti in passato
I REGIMI NIVOMETRICI L anomalia standardizzata della quantità di neve fresca nel periodo novembre-maggio, media sulla regione, indica una moderata ma significativa tendenza alla diminuzione della nevosità. Cospicui apporti nevosi (SAI>1.5) si sono manifestati in particolare negli inverni 1971-72, 1985-86 e 1990-91. 2,5 2,0 1,5 Indice Standardizzato di Anomalia (SAI) Quantità annua di neve fresca (nov.-maggio) dal 1966-67 al 2006-07 Numerose stagioni presentano un deficit di nevicate (SAI<-1): 1966-67, 1972-73, 1980-81, 2001-02, 2004-05, 2005-06 e 2006-07. Soltanto due inverni nel periodo considerato (1972-73 e 2006-07) presentano deficit molto marcati (SAI<- 1.5). 1,0 0,5 0,0-0,5-1,0-1,5-2,0-2,5 1966-67 1968-69 1970-71 1972-73 1974-75 1976-77 1978-79 1980-81 1982-83 1984-85 1986-87 1988-89 1990-91 1992-93 1994-95 1996-97 1998-99 2000-01 2002-03 2004-05 2006-07 Interessante è notare come nelle ultime tre stagioni il deficit negativo sia persistente, significativo e presente in tutte le stazioni considerate 7
I REGIMI NIVOMETRICI
RISERVA IDRICA NEL MANTO NEVOSO Le modificazioni dei regimi pluviometrici che si stanno osservando, determinano un importante impatto in termini di disponibilità della risorsa idrica anche per le regioni tradizionalmente ricche di acqua come quelle alpine
L ANDAMENTO DELLA TEMPERATURA La distribuzione geografica dei trend di temperatura nel periodo 1961-2008 in Piemonte mostra un trend più elevato in montagna, sia per la temperatura massima sia per la minima. La temperatura minima risulta aumentata soprattutto in inverno, ad eccezione delle zone di pianura, mentre la temperatura massima presenta un trend più elevato nella stagione estiva. Trend annuale della temperatura minima. Trend annuale della temperatura massima.
L ANDAMENTO DELLA TEMPERATURA la tendenza ad una diminuzione di circa 30 giorni alle quote sopra i 1500 m metri negli ultimi 50 anni, si traduce, per gli ultimi 10 anni, in una perdita di circa il 27% di giornate di gelo rispetto agli anni 60-70 quota gg/anno >2000 m -0.60 +/-0.09 <1000 m - >1500 m -0.58 +/- 0.10 > 1000 m < 1500 m -0.34 +/- 007
Temperature MEDIE annue (dicembre-novembre) Anno 2007 (periodo di riferimento 1971-2000)
Temperature MEDIE annue (dicembre-novembre) Anno 2007 (periodo di riferimento 1971-2000)
Temperature MEDIE annue (dicembre-novembre) Anno 2007 (periodo di riferimento 1971-2000) Andamento giornaliero (1) (1) I valori medi sulla regione graficati corrispondono alla temperatura di un punto posto ad una quota di circa 900 m.
Precipitazione annua deficit in % GLI AFFLUSSI DEL 2007 L analisi delle precipitazioni registrate nel 2007 evidenzia un deficit pluviometrico negativo di circa il 20% sul bacino del fiume Po chiuso alla sezione di Ponte Becca; tale deficit è da imputare principalmente alla scarsità di piogge nei primi mesi dell anno e nel periodo autunnale
Le proiezioni per fine secolo Variazioni di temperatura e precipitazioni previste per la fine del XXI secolo un aumento della temperatura media superiore alla media globale, in particolare in estate, con aumento della frequenza di valori estremi positivi (ondate di calore) diminuzione del numero di giorni piovosi e della precipitazione fino al 20% aumento della frequenza e dell estensione dei periodi siccitosi
La regionalizzazione degli scenari futuri Aumento di circa 4 C! Climatologia: sei mesi all'anno con t < 0 C, di cui tre con t < -5 C Scenario futuro A2: i mesi con t < 0 C sono cinque di cui nessuno con t < -5 C
Le strategie di conservazione della biodiversità che potranno essere messe in atto per contrastare le minacce del cambiamento climatico saranno cruciali nel prossimo futuro. OCCORRE conoscere ed analizzare gli effetti della variabilità climatica sulla biodiversità regionale: Lo stato attuale dei cambiamenti indotti dal clima negli ecosistemi Le tendenze di processi a lungo termine negli ecosistemi Le aree maggiormente a rischio Il livello di integrità degli ecosistemi rete di monitoraggio che mira a valutare il tasso e la direzione delle modificazioni indotte dal cambiamento climatico sulla biodiversità e sugli ecosistemi