REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEGLI ORARI DEI PUBBLICI ESERCIZI

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REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEGLI ORARI DEI PUBBLICI ESERCIZI Approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 16 del 02.02.2000 Approvato dal Co.Re.Co. in data 06.03.2000 prot.n. 21606 Pubblicato all Albo Pretorio dal 09.03.2000 al 23.03.2000

ART. 1 FASCIA ORARIA (L.R. n. 8/99, art. 28, comma 2, lett. a) 1. Per gli esercizi classificati alle lettere a), b) e d), del comma 1, dell art. 5, della Legge n. 287/1991, la fascia oraria di apertura è fissata dalle ore 05.00 alle ore 03.00 del giorno successivo. 2. Per gli esercizi classificati alla lettera c), del comma 1, dell art. 5, della Legge n. 287/1991, la fascia oraria di apertura è fissata dalle ore 08.00 alle ore 04.00 del giorno successivo. ART. 2 APERTURA GIORNALIERA (L.R. n. 8/99, art. 28, comma 2, lett. b - d - e) 1. Gli esercizi classificati alle lettere a), b) e d), del comma 1, dell art. 5, della Legge n. 287/1991, nell ambito della fascia oraria giornaliera fissata ai sensi del comma 1 dell art. 1, devono osservare un apertura minima di 7 ore, anche non consecutive, nel rispetto del termine ultimo per lo sgombero dei locali fissato dal successivo art. 3, comma 1. 2. Per gli esercizi classificati alla lettera c), del comma 1, dell art. 5, della Legge n. 287/1991, nell ambito della fascia oraria giornaliera fissata ai sensi del comma 2 dell art. 1, devono osservare un apertura minima di 5 ore ed un apertura massima di 12 ore, anche non consecutive, nel rispetto del termine ultimo per lo sgombero dei locali fissato dal successivo art. 3, comma 2. 3. Per i pubblici esercizi di tipo c), nei quali la somministrazione di alimenti e bevande viene effettuata congiuntamente all attività di trattenimento e svago, l orario consentito per la somministrazione non può eccedere quello autorizzato per l attività di trattenimento e svago. 4. L orario adottato deve essere preventivamente comunicato al Comune e diventa esecutivo dopo 7 giorni dall avvenuta comunicazione. ART. 3 SGOMBERO DEI LOCALI DEL PUBBLICO ESERCIZIO (L.R. n. 8/99, art. 28, comma 2, lett. d) 1. Per gli esercizi classificati alle lettere a), b) c) e d), del comma 1, dell art. 5, della Legge n. 287/1991, lo sgombero dei locali deve essere effettuato entro e non oltre 2 ore dall orario di chiusura dell esercizio comunicato al Comune o esposto all esterno del locale.

ART. 4 CHIUSURA INFRASETTIMANALE OBBLIGATORIA (L.R. n. 8/99, art. 28, comma 2, lett. c - f) 1. Per tutti gli esercizi è obbligatoria la chiusura per un intera giornata alla settimana, a scelta dell esercente; è data facoltà di effettuare un ulteriore chiusura, fino al massimo di una giornata, in aggiunta a quella obbligatoria, non necessariamente consecutiva. 2. La comunicazione al Comune inerente la giornata di chiusura obbligatoria e l eventuale giornata di chiusura aggiuntiva deve essere effettuata almeno 7 giorni prima che sia data applicazione al turno obbligatorio e/o facoltativo prescelto. ART. 5 AUTODETERMINAZIONE DEGLI ORARI DI ATTIVITA (L.R. n. 8/99, art. 28, comma 2, lett. b - d - f) 1. L esercente, nell ambito della fascia oraria individuata ai commi 1 e 2 dell art. 1, e in osservanza del turno di chiusura prescelto, ha facoltà di scegliere l orario di apertura e chiusura, che può essere spezzato o attuato in forma continuata, con i limiti rappresentati dall orario minimo e massimo di cui all art. 2. E fatta salva la facoltà degli esercenti di chiudere per fatti aziendali o personali, quali l effettuazione di ferie, malattia, lutto, con i seguenti obblighi: comunicare al Comune l inizio e la durata della chiusura ed il motivo che la giustifica; esporre al pubblico idoneo cartello indicante la durata della chiusura. Al di fuori dei casi di chiusura per fatti non prevedibili quali malattie e lutti per i quali gli esercenti devono comunicare tempestivamente al Comune l inizio e la durata della chiusura ed il motivo che la giustifica, della data di sospensione dell attività qualora debba protrarsi per più di un mese, il titolare deve dare medesima comunicazione al Comune almeno 10 giorni prima dell inizio della stessa. 2. Gli esercizi di somministrazione sono tenuti ad indicare al pubblico, mediante cartelli o altri supporti informativi, esposti in maniera ben visibile, l orario di effettiva apertura e chiusura del proprio esercizio e la giornata di chiusura infrasettimanale obbligatoria, nonchè l eventuale chiusura facoltativa, in aggiunta a quella obbligatoria. ART. 6 ORARI DELLE ATTIVITA MISTE (L.R. n. 8/99, art. 28, comma 7) 1. Qualora nei medesimi locali vengano esercitate, in forma mista, le attività di cui all art. 5, comma 1, lettere a), b) e d), della Legge n. 287/1991, l attività prevalente determina l osservanza dell orario minimo e massimo di apertura. 2. Il carattere di prevalenza è stabilito dall esercente, il quale provvede a comunicare al Comune l attività prevalente e l orario di apertura giornaliero.

3. E vietato un orario differenziato. ART. 7 ESCLUSIONI (L.R. n. 8/99, art. 28, comma 6) 1. Sono esclusi dalla disciplina del presente Regolamento: a) le attività di somministrazione al domicilio del consumatore; b) le attività di somministrazione negli esercizi annessi alle strutture ricettive, di cui alla L.R. n. 17/1997, limitatamente alle prestazioni effettuate agli alloggiati; c) le attività di somministrazione negli esercizi posti nelle aree di servizio delle autostrade ed all interno di stazioni ferroviarie; d) le attività di somministrazione nelle mense aziendali e negli spacci annessi ai circoli cooperativi e degli Enti a carattere nazionale, le cui finalità assistenziali sono riconosciute dal Ministero dell Interno; e) le attività di somministrazione esercitate in via diretta a favore dei propri dipendenti da amministrazioni, enti o imprese pubbliche; f) le attività di somministrazione effettuate in scuole, in ospedali, in comunità religiose, in stabilimenti militari, delle forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco; g) le attività di somministrazione effettuate nei mezzi di trasporto pubblico; h) le attività di somministrazione effettuate nelle aziende agricole e agrituristiche. 1. Le sottoindicate violazioni: ART. 8 SANZIONI mancato rispetto della fascia oraria di cui all art. 1 del presente Regolamento: accesso al locale da parte dei clienti prima dell orario di inizio della fascia oraria e/o oltre l orario di scadenza della fascia oraria; mancato rispetto dell orario di apertura giornaliero comunicato al Comune (art. 2 del presente Regolamento): accesso al locale da parte dei clienti prima dell orario di apertura e/o oltre l orario di chiusura comunicati al Comune; mancata comunicazione al Comune, almeno 7 giorni prima, dell orario di apertura giornaliero (art. 2, comma 4, del presente Regolamento); mancato rispetto del divieto previsto dall art. 2, comma 3, del presente Regolamento; omesso sgombero dei locali entro l orario previsto dall art. 3 del presente Regolamento; mancato rispetto della giornata di chiusura obbligatoria e dell eventuale chiusura facoltativa comunicate al Comune (art. 4 del presente Regolamento); mancata comunicazione al Comune, almeno 7 giorni prima, della giornata di chiusura obbligatoria e dell eventuale chiusura facoltativa (art. 4, comma 2, del presente Regolamento); mancata o incompleta o inesatta indicazione al pubblico dell orario di apertura giornaliero, della giornata di chiusura infrasettimanale obbligatoria e dell eventuale chiusura facoltativa (art. 5, comma 2, del presente Regolamento);

mancato rispetto del divieto di cui all art. 6, comma 3, del presente Regolamento; mancata comunicazione al Comune dell attività prevalente di cui all art. 6, comma 2, del presente Regolamento; sono punite con una sanzione amministrativa da lire 1.000.000.-(Euro 516,46) a lire 6.000.000.-(Euro 3.098,74) ai sensi dell art. 37, comma 7, della Legge Regionale 19.04.1999, n. 8. 2. Nei casi di inosservanza del regime degli orari, oltre all irrogazione delle sanzioni amministrative previste dal comma 1, il Comune dispone la sospensione dell attività di pubblico esercizio per un periodo compreso tra cinque e venti giorni, ai sensi dell art. 37, commi 9 e 11, della Legge Regionale n. 8/99. 3. La violazione della seguente disposizione contenuta nel presente Regolamento: art. 5, comma 1: comunicazione del periodo di chiusura temporaneo; non sanzionabile ai sensi del comma 1, è punita con una sanzione amministrativa da lire 100.000.-(Euro 51,65) a lire 1.000.000.-(Euro 516,46) ai sensi dell art. 106 del T.U.L.P.C. (approvato con R.D. 03.03.1934, n. 383). 4. La violazione della seguente disposizione: sgombero dei locali entro l orario previsto dall art. 3 del presente Regolamento; sanzionabile ai sensi del comma 1, è punita altresì con una sanzione amministrativa da lire 300.000.-(Euro 154,94) a lire 2.000.000.-(Euro 1.032,91) ai sensi del D.Lgs. 13.07.1994, n. 480. 5. La determinazione e l irrogazione delle sanzioni avviene secondo quanto previsto dalla L.R. 17.01.1984, n. 1. 6. Per le ipotesi non disciplinate dal seguente regolamento si applicano le sanzioni previste dall art. 106 del T.U.L.C.P. n. 383/1934.