Abbattimento Acustico di Facciata: Norme di Riferimento e Modelli di Calcolo

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Abbattimento Acustico di Facciata: Norme di Riferimento e Modelli di Calcolo Introduzione La protezione dal rumore negli spazi costruiti, siano essi abitativi, lavorativi o altro, è stata un aspetto a lungo trascurato dagli operatori del mestiere, pur rivestendo un ruolo di primaria importanza per il nostro benessere quotidiano. È infatti innegabile che una prolungata esposizione al rumore è fonte di stress e altri problemi di salute, e andrebbe perciò contenuta entro limiti ragionevoli, sia in termini di tempo che di livello. Pertanto, l inquinamento acustico rappresenta un parametro decisivo di valutazione (anche economica) di un immobile, incidendo di fatto sul relativo valore commerciale. A tal proposito, non è certo un caso che, sempre più spesso, unità immobiliari che si affacciano su cortile interno piuttosto che su fronte strada, pur con un fronte visivo migliore, risultino più appetibili proprio a causa del miglior comfort acustico, riscontrando livelli di pressione sonora inferiori anche di 20 db(a). Tuttavia, la valutazione puntuale del clima acustico di un ambiente è spesso di difficile esecuzione per l acquirente, dovendo egli prendere in considerazione diversi fattori tra i quali la forma dell immobile, le tecniche costruttive, i materiali, l esecuzione dei lavori e la posa in opera delle sotto-componenti, che emergono inevitabilmente al momento in cui si utilizza il bene. La competenza dello Stato riguardo la determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici e dei loro componenti, l indicazione dei criteri progettuali, l esecuzione e la ristrutturazione delle costruzioni edilizie è stata stabilita nel 1995, con l emanazione della Legge Quadro n. 447 sull inquinamento acustico e poi delegata a due distinti decreti attuativi, di cui solo uno emanato, ovvero il D.P.C.M. 5/12/97 Determinazione dei requisiti acustici degli edifici, che fissa i requisiti acustici passivi degli edifici e dei loro componenti (facciate, partizioni, solai). Il decreto che indica i metodi previsionali e progettuali idonei al conseguimento dei requisiti prestazionali richiesti, invece, non ha mai visto la luce, rendendo così di difficile interpretazione e applicazione lo stesso D.P.C.M. 5/12/97. In linea teorica, la qualità acustica di un manufatto edilizio dovrebbe essere certificata attraverso la redazione di un progetto ad hoc e far parte della documentazione tecnica da consegnarsi all acquirente al momento dell acquisto. Ciò nonostante la rispondenza del bene al decreto sui requisiti acustici passivi viene spesso ignorata con conseguente crescita esponenziale dei contenziosi riguardanti il problema del rumore. Questo breve documento riassume le principali norme di riferimento relative alla determinazione dei requisiti acustici degli edifici in generale e della facciata in particolare, e presenta alcuni semplici modelli previsionali per la verifica degli stessi. 1

La Legislazione per la Protezione dall Inquinamento Acustico Dal punto di vista giuridico, con riferimento alla nozione di immissione eccedente la normale tollerabilità, per rumore si deve intendere: Qualunque stimolo sonoro non gradito all orecchio umano e che, per le sue caratteristiche di intensità e durata, può divenire patogeno per l individuo. 1 Per la valutazione della normale tollerabilità i giudici, oramai unanimemente, fanno ricorso al cosiddetto criterio comparativo, il quale assume come punto di riferimento il rumore di fondo e ritiene intollerabili le immissioni che lo superino di oltre 3 db(a). Pertanto: Tale criterio, elaborato dalla giurisprudenza in assenza di precisa indicazione legislativa della soglia di tollerabilità delle immissioni si fonda ragionevolmente sul dato che (tenendo conto del fatto che l intensità del suono si misura secondo una scala logaritmica) un aumento del rumore di 3dB(A) equivale a un raddoppio di intensità del suono e come tale provoca la reattività negativa del soggetto umano medio. Inoltre tale criterio ha il pregio di tenere conto della particolare situazione concreta, valorizzando l insieme di suoni indistinti che costituiscono il rumore di fondo, in modo che la valutazione della tollerabilità non sia soggetta ad alcuna determinazione di valori assoluti. 2 Ciò detto, il legislatore si è preoccupato di emanare una serie di leggi volte a limitare il problema del rumore e, a partire dalla legge quadro 447 del 26/10/95, si definiscono le competenze degli enti pubblici deputati a regolamentare, pianificare e controllare soggetti sia pubblici che privati che possono causare inquinamento acustico. Il DPCM del 05/12/97 sul Livello di Isolamento Acustico dell Edificio Campo di Applicazione L art. 1 precisa che, in attuazione dell art. 3 comma 1) lettera e) della Legge 26 ottobre 1995 n. 447, il decreto determina i requisiti acustici delle sorgenti sonore interne agli edifici ed i requisiti acustici passivi degli edifici e dei loro componenti in opera, al fine di ridurre l esposizione umana al rumore. Definizioni Ai fini dell applicazione del decreto gli ambienti abitativi sono distinti nelle categorie indicate nella tabella di seguito riportata: 1 Tribunale di Napoli - 17 novembre 1990, Basile, Strazzullo e altri, Archivio Locazioni 1991, 578. 2 App. Milano, 28/02/1995. 2

Categoria A Categoria B Categoria C Categoria D Categoria E Categoria F Categoria G Edifici adibiti a residenza o assimilabili Edifici adibiti a uffici o assimilabili Edifici adibiti ad alberghi, pensioni ed attività assimilabili Edifici adibiti a ospedali, cliniche, case di cura e assimilabili Edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli e assimilabili Edifici adibiti ad attività creative o di culto o assimilabili Edifici adibiti ad attività commerciali o assimilabili Al comma 2) di questo articolo sono definiti componenti degli edifici sia le partizioni orizzontali che quelle verticali. Il comma 3) definisce servizi a funzionamento discontinuo gli ascensori, gli scarichi idraulici, i bagni, i servizi igienici e la rubinetteria. Il comma 4) definisce servizi a funzionamento continuo gli impianti di riscaldamento, aerazione e condizionamento. Infine il comma 5) rimanda all Allegato A del decreto la definizione delle grandezze acustiche cui fare riferimento. Valori Limite Al fine di ridurre l esposizione umana al rumore si riportano in tabella i valori limite delle grandezze che determinano i requisiti acustici passivi dei componenti degli edifici e delle sorgenti sonore interne, definiti nell allegato A del DPCM. CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI ABITATIVI Potere Fonoisolante Apparente REQUISITI ACUSTICI PASSIVI DEGLI EDIFICI Isolamento Acustico Standardizzato di Facciata Livello di Rumore di Calpestio Normalizzato RUMORE DA IMPIANTI TECNOLOGICI Funzionamento Discontinuo Funzionamento Continuo R w D 2m,nT,w L n,w LA Smax LA eq D 55 45 58 35 25 A C 50 40 63 35 25 E 50 48 58 35 25 B F G 50 42 55 35 25 Le grandezze di riferimento sopra riportate, che caratterizzano i requisiti acustici degli edifici, da determinare con misure in opera, sono: il tempo di riverberazione (T) 3 il potere fonoisolante apparente di elementi di separazione tra ambienti (R 2 ). Tale grandezza rappresenta il potere fonoisolante degli elementi di separazione tra alloggi e tiene conto anche delle trasmissioni laterali (db). 3 Per quanto riguarda l edilizia scolastica i limiti per il tempo di riverberazione sono quelli riportati nella normativa precedentemente emanata (Circolare del Ministero dei Lavori Pubblici n. 3150 del 22 maggio 1967 e successivo Decreto Ministeriale 18 dicembre 1975, per altro non citato nel DPCM in esame). 3

Aggiornamento delle Disposizioni Legislative Aprile 2011 L articolo 11 comma 5 della legge n. 88/2009 Delega al Governo per il riordino e la disciplina in materia di inquinamento acustico ha sospeso gli effetti del DPCM 5/12/97 nei rapporti fra privati innescando un vuoto normativo in materia di classificazione acustica degli edifici che si è inteso riempire con l emanazione della nuova norma UNI 11367:2010 del Luglio 2010. Tuttavia, fino a quando la nuova norma UNI non verrà recepita in un nuovo testo di legge, l applicazione è assolutamente facoltativa (a scanso di equivoci, il DPCM 5/12/97 è tutt oggi in vigore e costituisce riferimento legislativo in materia di protezione acustica degli occupanti). Rispetto al Decreto del 5 dicembre 1997, con la norma UNI viene introdotto per la prima volta sullo scenario nazionale (in molti paesi europei la classificazione è già in uso da anni) il concetto di valutazione globale del comportamento acustico dell intero edificio. Elenco delle Normative Tecniche Metodi di Misura in Laboratorio e in Opera UNI EN ISO 140-1: Acustica - Misurazione dell isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio - Requisiti per le attrezzature di laboratorio con soppressione della trasmissione laterale UNI EN ISO 140-3: Acustica - Misurazione dell isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio - Misurazione in laboratorio dell isolamento acustico per via aerea di elementi di edificio UNI EN ISO 140-8: Acustica - Misurazione dell isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio - Misurazioni in laboratorio della riduzione del rumore di calpestio trasmesso da rivestimenti di pavimentazioni su un solaio pesante normalizzato Metodo di Calcolo dell Indice di Valutazione UNI EN ISO 717-1: Acustica - Valutazione dell isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio - Isolamento acustico per via aerea UNI EN ISO 717-2: Acustica - Valutazione dell isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio - Isolamento del rumore di calpestio UNI EN ISO 11654: Acustica - Assorbitori acustici per l edilizia - Valutazione dell assorbimento acustico 4

Valutazione delle Proprietà di Materiali Utilizzati per Applicazioni Acustiche UNI EN 29052-1: Acustica - Determinazione della rigidità dinamica - Materiali utilizzati sotto i pavimenti galleggianti UNI EN 29053: Acustica - Materiali per applicazioni acustiche - Determinazione della resistenza al flusso d'aria Il Progetto Acustico Linee Guida per la Redazione del Progetto Acustico La Legge Quadro n. 447/1995 stabilisce, tra le competenze dello Stato (art. 3), di determinare, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, i requisiti acustici passivi delle sorgenti sonore e dei requisiti acustici passivi degli edifici e dei loro componenti (art. 3 comma e) e di indicare, con decreto del Ministro dei Lavori Pubblici, i criteri per la progettazione, l esecuzione e la ristrutturazione delle costruzioni edilizie (art. 3 comma f). Con l emanazione del DPCM 5/12/1997 sono stati definiti i requisiti acustici delle sorgenti sonore all interno degli edifici e i requisiti di fonoisolamento che i componenti di un edificio (facciate, partizioni interne, solai, coperture) devono necessariamente avere, dando seguito all art. 3 comma e) della Legge Quadro n. 447/1995. Ad oggi non è stato ancora emanato il decreto inerente le modalità per la progettazione acustica degli edifici, come invece prevede l art. 3 comma f) della Legge Quadro n. 447/1995. Questa lacuna normativa potrebbe formalmente ostacolare la corretta progettazione acustica degli edifici. E tuttavia possibile progettare correttamente un edificio e valutare in via previsionale i relativi requisiti acustici passivi applicando una serie di norme tecniche contenenti degli specifici metodi di calcolo. In letteratura infatti sono numerosi e facilmente reperibili manuali e codici di calcolo che aiutano il progettista acustico alla corretta applicazione di queste norme tecniche. Si riporta di seguito l elenco di tali norme tecniche, da tenere in considerazione durante la redazione del progetto acustico: UNI EN 12354-1 (novembre 2002): Valutazioni delle prestazioni acustiche di edifici a partire dalle prestazioni di prodotti Isolamento dal rumore per via aerea tra ambienti UNI EN 12354-2 (novembre 2002): Valutazioni delle prestazioni acustiche di edifici a partire dalle prestazioni di prodotti Isolamento acustico al calpestio tra ambienti UNI EN 12354-3 (novembre 2002): Valutazioni delle prestazioni acustiche di edifici a partire dalle prestazioni di prodotti Isolamento acustico contro il rumore proveniente dall esterno per via aerea UNI TR 11175 (novembre 2005): Guida alle norme serie UNI EN 12354 per la previsione delle prestazioni acustiche degli edifici Applicazione alla tipologia costruttiva nazionale 5

I metodi sopra riportati contengono dei modelli previsionali la cui accuratezza dei risultati dipende dai dati immessi; questi sono generalmente ottenuti da misure eseguite in laboratorio, in opera o da estrapolazioni matematiche su modelli sperimentali. Il modello di calcolo consente la previsione delle prestazioni misurabili degli edifici nell ipotesi di esecuzione a regola d arte. La redazione del progetto acustico è obbligatoria e costituisce parte integrante della documentazione tecnica da produrre ai fini del rilascio della concessione edilizia (in Lombardia può essere redatto dal progettista dell intervento edilizio). Occorre presentare il progetto acustico nel caso di nuove costruzioni e interventi di ristrutturazione urbanistica, fatto salvo quanto specificamente riportato nei regolamenti comunali allegati ai relativi piani di zonizzazione acustica comunali. Il progetto acustico deve essere redatto per gli edifici specificatamente indicati nella tabella precedentemente riportata al paragrafo Definizioni in Il DPCM del 05/12/97 sul Livello di Isolamento Acustico dell Edificio. Contenuti del Progetto Acustico La documentazione del Progetto Acustico deve essere composta da: Relazione Tecnica e di Calcolo che dimostra il rispetto delle norme UNI EN 12354, nonché degli obiettivi di qualità acustica richiesti eventualmente dalla committenza, in aggiunta ai requisiti minimi definiti dal DPCM 5/12/1997. Il tecnico progettista dovrà verificare tutti i locali dell edificio; le conclusioni analitiche dovranno evidenziare in maniera chiara ed inequivocabile che, seguendo le indicazioni progettuali, saranno verificati i valori dei requisiti acustici passivi in tutti i locali dell edificio; Elaborati grafici e tabellari costituiti da planimetrie, sezioni, dettagli tipologici, particolari costruttivi, in appropriato formato e scala di rappresentazione, che evidenzino gli interventi previsti ai fini del rispetto della normativa e degli eventuali criteri di qualità definiti dal committente. Gli allegati grafici devono far riferimento a tabelle, contenenti descrizione, peso e spessori della muratura. In particolare dovranno essere prodotti i seguenti elaborati grafici che descrivano: o Tipologia delle partizioni verticali, di separazione e di facciata; o Tipologia delle partizioni orizzontali (solai e coperture); o Piante e sezioni dell edificio con riferimento alle tipologie delle partizioni verticali, orizzontali e dei serramenti; o Schema dell impianto di scarico. Relazione Tecnico Descrittiva delle opere acustiche nella quale sono indicate le modalità di esecuzione, gli standard normativi e/o gli obiettivi qualitativi richiesti. Saranno incluse le norme tecniche e di prodotto, a cui dovranno sottostare i materiali adottati dall appaltatore, nonché la esplicita richiesta di certificati di laboratorio attestanti le prestazioni richieste; la Relazione Tecnico Descrittiva conterrà anche le specifiche e le schede tecniche di silenziatori, materiali fonoassorbenti, materiali fonoisolanti, prodotti antivibranti per macchinari ed impianti, materiali edili, prodotti resilienti vari e prodotti per la riduzione del rumore di calpestio. Modelli di Calcolo In relazione a quanto stabilito dalla vigente normativa, il progettista ha la necessità di disporre di un adeguato strumento di analisi previsionale utile ad avallare le scelte costruttive adottate o a soddisfare particolari esigenze dettate dal committente dell'opera. 6

Calcolo dell Isolamento Acustico di Facciata Secondo la norma EN 12534-3, l'isolamento acustico di facciata può essere calcolato a partire dall'indice del potere fonoisolante apparente della facciata (R' w ), avuto riguardo sia della trasmissione diretta attraverso i vari elementi della partizione che della trasmissione laterale, con la seguente relazione. D 2m,nTw = R w + L fs + 10log V 6T 0 S (db) dove S è la superficie della parete vista dall'ambiente interno (in m 2 ), V è il volume dell'ambiente interno (in m 3 ), T 0 è il tempo di riverberazione di riferimento pari a 0,5 secondi e ΔL fs è la differenza di livello per forma della facciata (db). Inoltre, il D.P.C.M. 5 dicembre 1997 prevede che il potere fonoisolante apparente di facciata (R') può essere riferito ad una sorgente sonora di rumore "rosa" con un angolo di incidenza di 45 rispetto al piano della facciata, nel qual caso il R' R' 45-1, o può essere riferito al rumore da traffico veicolare, nel qual caso R' tr R'. Ciò premesso, è possibile determinare in prima approssimazione l'indice del potere fonoisolante apparente di facciata sulla base dell'indice del potere fonoisolanete dei singoli elementi costituenti la facciata mediante la seguente relazione: R w = 10log 1 S S i10 (R w,i 10 ) C L (db) dove Rw,i è l'indice del potere fonoisolante del componente i-esimo (serramento, parete, cassonetto, ecc.) di superficie S i (in m 2 ), S è la superficie totale della facciata considerata dall'interno dell'ambiente (in m 2 ) e C L è la correzione per il contributo globale della trasmissione laterale (può essere posta pari a 0 db per elementi di facciata non connessi e pari a 2 db per elementi di facciata pesanti con giunti rigidi). Conseguenze Pratiche sull Isolamento Acustico di Facciata Per quanto riguarda l isolamento acustico delle facciate occorre tener conto delle caratteristiche delle seguenti sottoparti: il muro e il suo isolamento termico; le finestre (vetro + telaio); i cassonetti, nel caso di sistemi tradizionali di oscuramento con tapparelle; la presenza di eventuali fori direttamente o indirettamente comunicanti con gli spazi interni. Affinché l influenza della parte opaca, opportunamente mediata con quella trasparente, risulti apprezzabile, è necessario che la stessa abbia un potere fonoisolante R w superiore ai 50 db. Bisogna poi tenere presente che l isolamento acustico delle facciate è pesantemente condizionato dalla presenza dei serramenti, che a loro volta sono condizionati dalla presenza dei cassonetti e dalla quantità di tenuta e dal peso dei telai. Alcune Considerazioni Conclusive sull Applicazione del D.P.C.M 5/12/1997 L applicazione del D.P.C.M 5/12/1997 sta creando una serie di problemi riguardanti sia l interpretazione che gli aspetti tecnici ed economici legati al soddisfacimento dei requisiti. Il decreto prevede requisiti minimi per cinque parametri, tre di tipo edilizio e due impiantistico. I primi tre sono indici di valutazione 7

(caratterizzati dalla lettera w), gli ultimi due sono valori riferiti al rumore prodotto dagli impianti tecnologici a funzionamento discontinuo (L ASmax ) e a funzionamento continuo (L Aeq ). Per quanto riguarda l indice di valutazione del potere fonoisolante apparente tra ambienti, nel decreto è precisato che questo va misurato tra unità immobiliari distinte. Tale precisazione non è sufficiente a chiarire l ambito di applicazione anche perché diversa può essere l interpretazione sul significato di unità immobiliare. Sarebbero esclusi dall applicazione del decreto le pareti divisorie tra appartamenti e vani scale, le pareti divisorie tra camere di ospedali, di scuole, tra uffici. Ad ogni modo, il potere fonoisolante apparente (R ) è un valore che può essere raggiunto facilmente facendo ricorso a tecnologie costruttive d uso comune. La stessa cosa non può dirsi per quanto riguarda l isolamento acustico standardizzato di facciata (D 2m,nT ). Innanzitutto, i valori non tengono conto della classificazione acustica del territorio imponendo limiti differenti in relazione al reale clima acustico. Per il rumore trasmesso per via solida, l indice di valutazione del livello normalizzato di rumore di calpestio (L n,w ), appare errato, avendo il legislatore commesso l errore di interpretare il concetto di livello di rumore di calpestio pensando che bassi livelli corrispondessero a prestazioni peggiori. A parte le varie interpretazioni, i livelli limite possono essere facilmente ottenuti con le tecniche costruttive d uso. Anche relativamente agli impianti tecnologici c è una contraddizione sui valori limite per i servizi a funzionamento continuo. Il livello equivalente continuo di pressione sonora generato dagli impianti di climatizzazione viene fissato un limite di L Aeq35 db(a) per gli edifici appartenenti alle categorie A,C,B,F,G e di 25 db(a) per le categorie D,E. Nell allegato A, tale limite viene poi portato, indistintamente per le categorie edilizie, a 35 db(a) L ASmax per i servizi a funzionamento discontinuo e 25 db(a) L Aeq per i servizi a funzionamento continuo. Il decreto specifica che la rumorosità degli impianti va rilevata nell ambiente più rumoroso purché diverso da quello in cui il rumore viene generato. Bibliografia Index Construction Systems and Products. Guida pratica per l isolamento acustico dei fabbricati. Prontuario di Acustica (2014). S. Ortica. Linee Guida per la redazione del Progetto Acustico. Arpa Umbria. Agosto 2009. La progettazione acustica degli edifici: L isolamento acustico delle facciate. Centro di Informazione sul PVC Progettare il Silenzio. Centro di Informazione sul PVC F. Bianchi, R. Carratù, G. Bianchi. Qualità acustica degli ambienti di vita. L. Mattevi. Requisiti Acustici degli Edifici. 8