BAMBINA E LA FATINA COMPUTERINA Virginia Defendi
PRIMA PARTE 5
1 Era una fanciullina e, per Diritto di Nascita, viveva in un Bel Palazzo Imperiale. Era la figlia della Coppia Imperiale... Era la figlia della Coppia Imperiale... e viveva in un vero e proprio Impero sconfinato, florido e prospero. E un giorno, da grande, sempre per il suddetto Diritto di Nascita, lo avrebbe ereditato. Il Bel Palazzo Imperiale in cui Bambina, questo il nome della fanciullina, viveva era una costruzione imponente. C era da perdersi. Ampie scalinate ovunque. Pareti tappezzate di quadri raffiguranti Avi Imperiali, Sala del Trono, Immensa cucina, Salone delle feste. Una grandissima sala da pranzo, con un tavolo così lungo che ci si stancava quando si doveva giungere all altro capo. Una nursery, la grande stanza dove Bambina aveva trascorso i primi mesi di vita, coccolata e vezzeggiata da tutti. Una smisurata biblioteca con scaffali colmi di libri fino al soffitto altissimo. Senza contare i piani superiori: settecentotrentadue stanze - veri e propri appartamenti - ammobiliate tutte con imperiale buon gusto. Ogni appartamento era costruito da un salotto, un ampia camera, al centro della quale faceva bella mostra di sé un imponente letto e sul lucido pavimento di legno erano sparsi, qua e là, morbidi e spessi tappeti. A ogni stanza da letto era collegato un bagno ricoperto dal marmo più bello, mai visto. Non poteva mancare, in ogni appartamento, un immensa cabina armadio... 7
Oltre a tutto ciò, vi erano i Giardini Imperiali, rigogliosi e lussureggianti. L intero Impero era florido e prospero... Nonostante tutto questo benessere, Bambina non era felice. C è da crederlo? Eh sì, c è proprio da crederlo! L idea d ereditare quell Impero sconfinato, florido e prospero, non attirava proprio per nulla la fanciullina. Anzi, più rimuginava sul destino che l attendeva, più l umore di Bambina era cinerino... Ma non si debbono mai trarre conclusioni affrettate, soprattutto riguardo a Bambina: in fondo aveva le sue buone ragioni per essere infelice. Tutto, ma proprio tutto, in quel suo piccolo Mondo sempre uguale a se stesso, era di un unico colore: grigio. E non solo! Quel grigio era di una sola tonalità Grigio quaranta per cento. Il Bel Palazzo Imperiale in cui Bambina viveva era, sì, una costruzione imponente e, sul serio, c era da perdersi. Ma era davvero grigio... quaranta per cento. Le Ampie scalinate ovunque? Le pareti tappezzate di quadri raffiguranti Avi Imperiali? I quadri raffiguranti Avi Imperiali? Grigi quaranta per cento. La sala del Trono? L Immensa cucina? 8
Salone delle feste? Grigio quaranta per cento. La grandissima sala da pranzo? Il tavolo cosi lungo che ci si stancava quando si doveva giungere all altro capo? Grigio quaranta per cento. La nursery, la grande stanza dove Bambina aveva trascorso i primi mesi di vita, coccolata e vezzeggiata da tutti. La smisurata biblioteca? E gli scaffali colmi di libri fino al soffitto altissimo? Grigia quaranta per cento, come anche gli scaffali colmi di libri fino al soffitto altissimo. I piani superiori: settecentotrentadue stanze - veri e propri appartamenti - ammobiliate tutte con infinito buon gusto? Ogni oggetto, animale o persona presente in quel suo Bel Palazzo Imperiale era grigia quaranta per cento. Il discorso non mutava di una virgola, se si usciva dalle mura del Bel Palazzo Imperiale. Ogni oggetto, animale o persona presente nel piccolo Mondo di Bambina, sempre uguale a se stesso, era grigia... Bambina stessa, era grigia. Dalla testa ai piedi. Non per nulla. Lei avrebbe ereditato Grigiolandia. Si può mai essere felici in piccolo Mondo sempre uguale a se stesso, dove tutto, ma proprio tutto, è grigio? 9