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Transcript:

Sommario Premessa.......................................................................5 Relazione sul lavoro svolto fino a marzo 2004.........................................5 INDAGINE SULLE MOTIVAZIONI DI VINCOLO...........................5 I MATERIALI PRODOTTI.................................................6 Studio sulla documentazione iconografica.............................................8 IL PIANO D AMPLIAMENTO DELLA CITTA DI FIRENZE LE TIPOLOGIE EDILIZIE LE TIPOLOGIE DEGLI SPAZI APERTI Codice dei beni culturali e del paesaggio (Decreto Legislativo n. 41 del 22 gennaio 2004, G. U. n. 45 del 24 febbraio 2004)........................................................11

Elaborazione di una metodologia di descrizione dei luoghi vincolati come beni paesaggistici ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio (Decreto Legislativo n. 41 del 22 gennaio 2004, G. U. n. 45 del 24 febbraio 2004) Direttore della ricerca: Prof. Francesco Ventura. Coordinatore esecutivo della ricerca: Arch. Alessandro Ceccarelli. Supervisore proxy-manager: Dott. Fabio Lucchesi. Supervisore dei rapporti con l ufficio Tematico Centro Storico-Piano Strutturale del Comune di Firenze: Arch. Tullio Calosci. Responsabile dell elaborazione documentaristica: Arch. Andrea Iacomoni. Relazione sul lavoro svolto fino a marzo 2004 Premessa INDAGINE SULLE MOTIVAZIONI DI VINCOLO Lo studio fin qui condotto è un contributo tecnico-scientifico alla formazione del quadro conoscitivo del Piano Strutturale in merito ai luoghi vincolati come beni paesaggistici ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio (Decreto Legislativo n. 41 del 22 gennaio 2004, G. U. n. 45 del 24 febbraio 2004). Lo studio costruisce una metodologia per descrivere l ordine spaziale visibile, attraverso tecniche di registrazione dei dati analitici congrue con le dotazioni informatiche dei Sistemi Informativi Territoriali. Tali tecniche permetteranno di rendere noto, con maggior precisione di oggi, a chi pianifica l attività urbanistica e a chi progetta opere nei luoghi vincolati, i concreti limiti alle trasformazioni. I proponenti potranno così rappresentare i progetti delle opere in rapporto al contesto, permettendo a chi ha il compito di esprimere il parere per il nulla-osta di prevedere e valutare con maggior rigore di oggi gli effetti delle opere progettate sul paesaggio tutelato. Sono due i livelli dell ordine spaziale visibile da luoghi pubblici che la descrizione individua. Uno alla scala d insieme del complesso di beni immobili sottoposti a tutela. L altro alla scala dei rapporti locali tra i singoli elementi costitutivi del paesaggio: quelli prodotti dalla natura, quelli coltivati e quelli costruiti. Dal primo livello descrittivo potranno essere determinati i limiti di trasformazione urbanistica dei beni immobili che le destinazioni dei piani dovranno rispettare. Dal secondo livello descrittivo potranno essere determinati i limiti e le regole per le singole opere edilizie che la progettazione dovrà seguire. Per questo sarà costruito un abaco in cui indicare le vegetazioni, i tipi edilizi, gli elementi architettonici, i materiali e i colori compatibili con i valori estetici e tradizionali del luogo. Lo studio ha prodotto alcuni esempi di applicazione della metodologia con la descrizione e rappresentazione di due specifici contesti, rispettivamente riferibili l uno alla scala del complesso di beni edilizi, l altro alla scala degli elementi costitutivi del paesaggio. La tutela paesaggistica del territorio che comprende il comune di Firenze (Area Fiorentina Zona 10) è iniziata nei primi anni 50 1 e si è protratta per oltre vent anni individuando e sottoponendo a vincolo ventisei luoghi. L ultimo rilevante decreto di tutela risale al 1967 e riguarda una fascia di trecento metri lungo i bordi delle autostrade A1 2 e Firenze Mare 3. Allo stato attuale la superficie dei luoghi vincolati a Firenze è di 7725 Ha, pari al 75,53% del territorio comunale. Risulta vincolato il 96,2% del territorio collinare e il 43,2% di quello di pianura 4. Gran parte dei luoghi tutelati riguarda il territorio extra-urbano, ma investe anche due luoghi significativi della città: l ampliamento disegnato dal Poggi, compreso in una fascia di quattrocento metri esterna ai viali di circonvallazione e di cento metri verso il centro storico 5 e le rive dell Arno 6 il cui perimetro si estende ad est e ad ovest della città sino a congiungersi con i limiti delle aree collinari. Si è indagato in cosa consistano i valori estetici e tradizionali 7 che hanno motivato l emanazione dei decreti di vincolo. Si sono analizzati i testi dei decreti e quelli dei verbali delle sedute della Commissione provinciale e si sono compiute rilevazioni sperimentali in alcuni luoghi, per ora limitatamente a quelli urbani. Le motivazioni, adottate nei decreti e nei verbali per giustificare la scelta di sottoporre a tutela i luoghi, definiscono i loro caratteri come stabiliti dall art. 1 della legge n. 1497/39: per la loro non comune bellezza; per il caratteristico aspetto; per il fatto di costituire punti di vista o belvedere. Secondo questa classificazione è stato quindi possibile individuare quattro motivazioni principali e caratterizzanti la tutela delle zone. La motivazione più ricorrente sta nella capacità di un luogo di rappresentare il caratteristico e fondamentale aspetto del paesaggio locale avente valore estetico e tradizionale. In tal modo si individuano, nell esteriore aspetto del luogo, quei caratteri, ritenuti tipici del territorio fiorenti- 1 La prima riunione della Commissione per i beni ambientali, Area Fiorentina Zona 10, si è tenuta il 20 /7/1951 e ha proposto la dichiarazione di notevole interesse pubblico della località di Careggi e delle colline adiacenti ad ovest del torrente Mugnone. 2 DM. 23/6/1967 Autostrada del Sole. 3 DM. 20/5/1967 Autostrada Firenze-Mare 4 Si è considerato come territorio, collinare quello superiore 60 mslm. 5 DM. 25/5/1965 Zona Viali. 6 DM. 31/8/1953 Firenze-rive dell Arno. 7 Legge 29 giugno 1939, n.1497, art.1; D.L. 29 ottobre 1999, n.490 Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali e ambientali, Titolo II Beni paesaggistici e ambientali. pag. 5 - Allegato 5

no, ove l opera della natura si fonde armonicamente con quella del lavoro umano 8. Altre zone invece sono vincolate in quanto si distinguono per caratteristiche paesistiche di non comune bellezza, riconoscendo così soprattutto una particolare identità dovuta ad elementi naturali emergenti nel paesaggio locale. Rappresentativo di questa motivazione è il Massiccio di Monte Morello che risulta vincolato per la sua vasta e ampia mole, per il verde cupo dei suoi boschi e per la suggestiva asprezza delle sue rocce 9. Un altra motivazione che spesso ricorre riguarda la ricchezza di punti di vista accessibili al pubblico dai quali si può godere la visuale della città e dei suoi dintorni. In questi casi il luogo è vincolato non perché abbia in sé i tratti della bellezza, ma in quanto è un belvedere, ossia è un luogo dal quale è possibile la vista di luoghi pregevoli. Di tali luoghi deve essere salvaguardato l accesso al pubblico e vietate tutte quelle opere che possono impedire la vista da essi godibile. Appartengono a questa tipologia i vincoli istituiti per l Autostrada del Sole 10 e per l Autostrada Firenze-Mare 11. Sono, infatti, entrambe definite come pubblico belvedere verso l anfiteatro collinare e montano, in quanto da esse si gode la visuale di celebri monumenti, quali le ville, di antichi borghi fortificati, nonché distese di boschi di pini che accompagnano il viaggiatore offrendogli la vista di un quadro naturale quanto mai suggestivo. Sono vincoli che attraversano l intero territorio considerato e costituiscono un completamento della tutela delle aree collinari. Ma l apposizione del vincolo è anche motivata dalla necessità di evitare abusi o incremento edilizio non opportunamente disciplinato. Frequenti sono i casi in cui i Soprintendenti e le Commissioni per la tutela auspicano, suggeriscono e raccomandano che la tutela sia volta ad impedire che il prevedibile incremento edilizio se non fosse opportunamente disciplinato, determini danni al bellissimo aspetto paesistico della zona stessa. E risulta a questo proposito che la speculazione edilizia ha già posto gli occhi sui terreni adiacenti alla strada 12 che i nuovi insediamenti abbiano ivi carattere principalmente residenziale, e possibilmente per nuclei, non escludendo casi di piccole industrie, ma che tali insediamenti siano opportunamente connaturati con il paesaggio perché questo osserva da lontano; ma anche che essi non precludano mai le viste migliori che del paesaggio si hanno spostandosi all interno della zona stessa, e che principalmente alle strade venga conservato totalmente il loro carattere di panoramiche con affacciamenti di particolare valore. 13 Si tratta, in altri termini, di vere e proprie raccomandazioni rivolte a chi ha il compito di pianificare la città e il territorio. I MATERIALI PRODOTTI 8 Cfr. ad esempio DM. 10/10/1964 Firenze-rive dell Arno. 9 DM. 23/12/1952 10 Cfr. nota 2 11.Cfr. nota 3 12 DM. 23/12/1952 Monte Morello. 13 DM. 23/11/1964 Vaglia. Conseguentemente al lavoro di reperimento dei materiali cartografici, informatici, iconografici, legislativi e le analisi di studio sul territorio fiorentino, abbiamo informatizzato il vincolo anche oltre il confine comunale fiorentino, al fine di giungere a definire un quadro conoscitivo generale relativo al comune di Firenze ed esteso ai settori dei comuni esterni riferiti alle attuali perimetrazioni del vincolo ex L. 1497/39. Relativamente alle aree comprese nei limiti amministrativi del Comune di Firenze si sono utilizzati i dati geometrici delle perimetrazioni fornite dall ufficio Tematico, unitamente si è utilizzato il Rapporto sul primo anno di attività, limitatamente alla Parte III-Leggi e Decreti, della Commissione per i beni ambientali, Area Fiorentina Zona 10 14. Per quanto riguarda le zone esterne all area fiorentina e ricadenti nel riquadro cartografico considerato, si è proceduto al reperimento dei materiali presso i Comuni d appartenenza 15. Vista l impossibilità di avere per tutte le aree dati geometrici in formato digitale 16, si è proceduto alla rielaborazione di quelle mancanti tramite programmi AUTOCAD e ARCVIEW GIS. Si è quindi proceduto alla redazione di un data-base geografico dei luoghi vincolati rispetto all ex L. 1497/39, contenente i dati geometrici relativi all intera perimetrazione delle aree vincolate presenti nel territorio dei comuni ricadenti nel taglio cartografico adottato, e i dati tabellari e testuali relativi ai decreti ministeriali riportati per esteso come nelle gazzette ufficiali pubblicate. A tali aree sono quindi stati collegati i seguenti dati tabellari e testuali: - numero identificativo dell elenco dei luoghi vincolati dell Associazione. Intercomunale N 10 Area Fiorentina Commissione per i Beni.Ambientali; - numero e data della Gazzetta Ufficiale che istituisce il vincolo; - nominativo di sintesi con cui è identificata la singola area nell elenco suddetto; - data del Decreto Ministeriale di dichiarazione di vincolo. Il data-base geografico così costruito potrà essere restituito anche in forma di tavola a stampa, sottoponendo all informazione geometrica sui vincoli la CTR 1:10000 predisposta dall Ufficio Tematico Centro Storico-Piano Strutturale. Individuato un criterio ricorrente e caratterizzante le motivazioni che hanno portato all istituzione del vincolo paesistico nelle varie aree, lo studio procede descrivendone la realtà attuale e valutandone l efficacia della tutela, sia in rapporto alle trasformazioni fisiche dei luoghi sia ai mutati valori culturali. Si ritiene, a tale fine, opportuno proseguire lo studio realizzando una Carta generale della periodizzazione legata al vincolo, che consente di verificare l espansione edificatoria successiva all istituzione dei vincoli di tutela delle singole aree, contribuendo così a descrivere e verificare il mantenimento o le dinamiche di trasformazione dei caratteri originali dei luoghi. A tale scopo potrà essere utilizzata la periodizzazione fornita dalla carta dello Accrescimento della città dal 1833 ad oggi 17 del Comune di Firenze. La ricerca prosegue tramite la progettazione di un quadro conoscitivo dettagliato di campione al fine dell individuazione dei valori estetici-tradizionali di due contesti di applicazione della 14 COMMISSIONE PER I BENI AMBIENTALI, Area Fiorentina Zona 10, Rapporto sul primo anno di attività, Parte III- Leggi e Decreti, a cura del Comune di Firenze-Assessorato all urbanistica ed al P.I.F.-Segreteria della C.B.A., Firenze, luglio 1981. 15 I comuni rientranti con il proprio territorio completamente o parzialmente nel riquadro considerato sono: Bagno a Ripoli; Calenzano; Campi Bisenzio; Fiesole; Impruneta; Lastra a Signa; Pontassieve; Rignano sull Arno; Scandicci; Sesto Fiorentino; Signa; Vaglia. Si è ritenuto di tralasciare il comune di Prato, nonostante rientri parzialmente nel riquadro, in quanto non ricadente nella zona 10 dell area fiorentina della Commissione per i Beni Ambientali. 16 I comuni che hanno fornito dati geometrici in formato digitale, sono: Bagno a Ripoli; Campi Bisenzio; Lastra a Signa; Scandicci. 17 Carta dello Accrescimento della città dal 1833 ad oggi (periodo di riferimento1833-2000) Comune di Firenze Piano Strutturale Consulenza tecnico-scientifica Arch. M. De Vita. pag. 6 - Allegato 5

metodologia della ricerca, uno collocato in ambiente urbano costituito dalla zona dei Viali di circonvallazione 18 e l altro, ad esso limitrofo e con caratteri extraurbani, costituito della località di Careggi e delle colline adiacenti ad ovest del torrente Mugnone 19. Tale lettura serve a definire e verificare, con maggiore dettaglio rispetto alla stessa carta generale, i fenomeni di trasformazione urbana legati alle forme e ai caratteri dell architettura del costruito e degli spazi aperti. Relativamente alla zona dei Viali di Circonvallazione sono state redatte sia Carte di sintesi che Esempi, in cui sono descritti e interpretati in modo analitico e in rapporto all evoluzione storica gli elementi che costituiscono i contesti studiati. In particolare nella Tavola dei rapporti di facciata con la strada 20 sono state individuati e rappresentati le tipologie morfologiche del costruito e degli spazi aperti descrivendo il rapporto esistente tra l edificato e le strade. Partendo dalla constatazione che questo luogo fu progettato dal piano del Poggi secondo uno schema costituito da isolati chiusi con edifici prospicienti le vie e che sostanzialmente tale modello urbano è stato mantenuto fino alla completa edificazione, sono stati, quindi, individuati e classificati i diversi modi e gradi di continuità dei fronti stradali, fino ad individuare quelle parti del tessuto che modificano tali caratteri. A tale tavola è stata poi affiancato l Abaco delle soluzioni di allineamento delle facciate sul fronte stradale 21 in cui sono stati descritti più dettagliatamente in pianta e in alzato i rapporti di facciata. Un ulteriore approfondimento interpretativo è stato rappresentato tramite l Abaco dei caratteri morfologici delle tipologie edilizie storiche 22 in cui i diversi tipi edilizi della zona sono stati descritti secondo i loro caratteri morfologici ricorrenti. Nella tavola de Le soluzioni d eccezione 23 si sono descritti quelle parti dell ampliamento ottocentesco dei viali in cui non si riscontrano dei caratteri unitari e ricorrenti ma piuttosto delle eccezioni ad essi, tali da costituire degli elementi monumentali e di riferimento della zona e dell intera città. Per quanto riguarda la zona della località di Careggi e delle colline adiacenti ad ovest del torrente Mugnone, si prevede di procedere alla sua interpretazione tramite una descrizione adatta ad un contesto extra-urbano e paesaggisticamente pregiato. Saranno, quindi, indagati i caratteri morfologici delle tipologie edilizie e i rapporti esistenti tra l edificato e il contesto spaziale d appartenenza, le relazioni con: le strade, il territorio limitrofo, il paesaggio, l esposizione solare e i venti e i rapporti visivi. Farà quindi seguito una Relazione di sintesi incentrata su una riflessione critica rispetto ai fenomeni di persistenza e di trasformazioni rispetto allo aspetto esteriore dei valori estetici e tradizionali che il vincolo intendeva tutelare. Lo studio che si sta conducendo sarà corredato di due approfondimenti che si ritengono fondamentali alla ricerca: 18 Cfr. nota 5 19 DM. 27/10/1951 Firenze Careggi. 20 Cfr. la Tavola dei rapporti di facciata con la strada. 21 Cfr.l Abaco delle soluzioni di allineamento delle facciate sul fronte stradale TAV A e TAV B. 22 Cfr. l Abaco dei caratteri morfologici delle tipologie edilizie storiche. 23 Cfr. la tavola de Le soluzioni d eccezione. - uno studio sulla documentazione iconografica 24 delle due zone campione che si compone di un testo critico-descrittivo, immagini e riferimenti alle fonti archivistiche. Esso è finalizzato a descrivere le persistenze e le trasformazioni degli elementi caratterizzanti il luogo, individuabili quali fenomeni di saturazione, sostituzione e non fruibilità e che hanno determinato nuovi rapporti e immagini dell aspetto attuale dei contesti studiati. Di tale approfondimento si riporta di seguito un Giuseppe Poggi, Pianta indicativa dell ingrandimento di estratto, del lavoro svolto sino a marzo 2004, Firenze, Archivio contemporaneo del Gabinetto rappresentativo della sua strutturazione. G.P.Viesseux di Firenze, Fondo Poggi. - una ricognizione sulla letteratura teorica e tecnica relativa ai Metodi di valutazione 25 delle componenti morfologiche del paesaggio urbano e territoriale: estetica urbana, morfologia Prospettiva da Porta della Croce all Arno. G. Poggi e N. Sanesi. Archivio Museo Firenze Com era n 3895. - Prospettiva da Porta San Gallo al Parterre. G. Poggi e N. Sanesi. Archivio Museo Firenze Com era n 3892. urbana e tipologia edilizia, forme tecniche di descrizione e rappresentazione dei valori morfologici, quali schemi, abachi, schedature. La ricerca intende concludere giungendo all individuazione di un appropriato Modello di sintesi idoneo a valutare le trasformazioni possibili dei beni soggetti al vincolo. Tale modello sarà costituito sia da cartografie informatizzate di perimetrazione delle aree vincolate che da un database degli abachi degli elementi compatibili in cui indicare le vegetazioni, i tipi edilizi, gli elementi architettonici, i materiali e i colori compatibili con i valori estetici e tradizionali vincolati del luogo. 24 lo studio è condotto dall Arch. A. Iacomoni. 25 lo studio è condotto dal Dott. F. Lucchesi. pag. 7 - Allegato 5

Studio sulla documentazione iconografica 26 IL PIANO D AMPLIAMENTO DELLA CITTA DI FIRENZE Tale studio è finalizzato a descrivere l ideazione e l evoluzione di questa importante parte dell ampliamento ottocentesco della città. La zona dei viali nasce ex-novo in un area prevalentemente agricola, sulla base di un piano regolatore, il piano di Giuseppe Poggi del 1865. La città, ancora racchiusa nella cerchia muraria di Arnolfo, con una dimensione controllata ed equilibrata, necessita di un ampliamento per le esigenze amministrative legate alla nuova realtà di Capitale Prospettiva da Piazza Vittorio Emanuele alle Cascine. G. Poggi e N. Sanesi. Archivio Museo Firenze Com era n 3898. d Italia. Viene dato l incarico a Giuseppe Poggi che redige un primo progetto nel 1864, a cui segue il progetto definitivo del 1865 a seguito della legge nazionale per gli espropri che permette di acquisire le aree necessarie all espansione. Tale piano è relazionato con l attività di riqualificazione del centro storico, regolata dal Piano dell Ufficio d Arte del Comune, redatto nello stesso periodo da Luigi Del Sarto. 26 Estratto del lavoro svolto a marzo 2004 Piano Poggi. Sezione III. Primo progetto di sistemazione dello Stradone e delle adiacenze dal Cimitero dei Protestanti a Piazza S. Gallo. Archivio di Stato di Firenze. Progetto della Piazza Savonarola. Archivio di Stato di Piante Poggi, 168. Firenze. Piante Poggi, 146. Possiamo distinguere tre elementi fondamentali che caratterizzano il piano Poggi: 1) i viali, 2) la nuova espansione, 3) il centro storico. 1) I VIALI. Il Poggi sviluppò il tema del grande passeggio verde attorno alla città, che concepì come una sequenza di parchi e luoghi monumentali, che oltre a richiamare la memoria della patria, creava un sistema verde, sia come luoghi di fruizione che come visuali. Il grande viale era suddiviso in asse centrale per le carrozze e marciapiedi laterali, separati da un doppio filare di Il viale delle mura con il nuovo piano regolatore. Archivio di Stato di Firenze. Piante Poggi 119. alberi. I Prospetti sul viale erano caratterizzati da un edificato compatto, che diventa monumentale nelle piazze, che servivano da connessione tra la nuova espansione e il centro storico. Tali piazze acquistano un carattere monumentale anche con l inglobamento di preesistenze quali le porte delle mura, e dalla continuità del fronte degli edifici, quali quelli di Piazza Beccaria e di Piazza della Libertà; prospetti che il Poggi progettò personalmente. In questa piazza i monumenti dialogavano con il triangolo verde del Parterre, con un asse prospettico alberato che ne accentuava la monumentalità; successivamente questo rapporto è stato alterato con l edificazione del parterre e l inserimento di alberature nella piazza. Un elemento di eccezionalità risulta il rapporto con le preesistenze della Fortezza da Basso e del Cimitero degli Acattolici o La rive destra e quella sinistra dell Arno nel Piano Regolatore Modificato del Poggi (1872). Archivio di Stato di Firenze. In legenda: Strade e Piazze già eseguite (in beige); Strade e piazze da eseguirsi (in giallo); Modificazioni proposte (in rosa); Strade e piazze da sopprimersi (in azzurro). Cimitero degli Inglesi; queste vengono circondate dal viale per inglobarle nel sistema del verde. Il rapporto che gli edifici instaurano con la strada possiamo distinguerlo in due categorie: quelli che mantengono una relazione assiale con questa; e quelli che sono arretrati, ma la presenza di recinzioni mantiene la continuità dei fronti; in questo caso anche alcuni muri compatti erano stati sostituiti dal Poggi con recinzioni per aprire la visuale del viale verso i giardini privati, quale ad esempio il giardino Della Gherardesca. Il Poggi seppe imporre la godibilità visiva del verde privato, come definizione scenografica della forma urbana. pag. 8 - Allegato 5

Le duplici estremità del viale diventavano due coni visivi che inglobavano il verde: il parterre da piazza Beccaria diveniva un cannocchiale visivo verso la collina, unione ideale con il viale dei colli; all estremità opposta il viale si concludeva nuovamente nel fiume, scoprendo davanti a se il grande parco delle Cascine; egli ne fece un vero e proprio parco urbano, al cui ingresso il viale si apriva nella monumentale Piazza Vittorio Emanuele. 2) LA NUOVA ESPANSIONE. Attorno al Viale i nuovi quartieri si sarebbero articolati attorno a piazze residenziali, al centro delle quali si collocava un giardino pubblico, con una tipologia affine agli squares inglesi; ma diversamente da queste erano intese come luoghi pubblici, e perciò prive di recinzione. Il piano prevedeva la suddivisione in lotti regolari della fascia esterna al viale; questa è costituita da grandi isolati geometrici e da un tessuto a scacchiera che tenta di adattarsi alle direttrici preesistenti e di inglobare i nuclei sparsi. Le scelte urbanistiche del Poggi sono dettate da un indubbia attenzione alla conformazione di Firenze, caratterizzata da una parte di là dall Arno più montuosa e costretta tra le colline e la parte di qua dell Arno pianeggiante e aperta al territorio. Perciò viene da chiedersi se nel piano del Poggi c era l intento di riferirsi alla tessitura agricola, soprattutto nelle zone più estreme, come sembra accennato nell area di Piazza Oberdan e di Piazza S. Jacopino. Tale studio vorrebbe approfondire questo rapporto tra la nuova espansione e il territorio; tra le preesistenze degli edifici, della viabilità e della maglia agricola, ricreando un disegno digitale del suolo antecedente al piano di ampliamento. L espansione edilizia di questa parte di città è massiccia con piazze che sembrano ritagliate dagli spazi lasciati liberi nella maglia della lottizzazione di cui Piazza Savonarola costituisce l esempio rimasto. Gli isolati chiusi su fronte strada pensati dal Poggi avevano notevoli dimensioni; egli curò l uniformità delle facciate, imposta non solo con regolamenti, ma anche e soprattutto con clausole contrattuali, ai costruttori accollatari dei lotti edificabili. 27 Con il ridimensionamento del piano nel 1872, in seguito alla nomina di Roma quale capitale, il Poggi apportò alcune modifiche che, però non riguardarono l area di studio. Possiamo verificare come i lotti disegnati dal Poggi nel tempo siano stati ridimensionati, e una parte dell area di studio presenta un perimetro diverso; è intenzione di quest analisi verificare i caratteri di tali modifiche creando una carta di sintesi dove siano riportati i vari piani urbanistici che interessano l area. 3) IL CENTRO STORICO. Al Poggi non fu dato, come spesso si crede, l incarico per un Piano Regolatore esteso all intera città; rimasero sempre fuori dal suo incarico i progetti interni al centro storico. Il comune intendeva coordinare una serie di progetti tra loro distinti, cosi che il progetto per la sistemazione del centro storico fu affidato all Ufficio d Arte del Comune, diretto da 27 Il Poggi imponeva condizioni e servitù agli assegnatari dei lotti rispetto ai disegni, alle dimensioni degli edifici, ed alla loro destinazione, per impedire la costrizione di edifizi troppo meschini e destinati ad usi diversi da quello delle abitazioni, cui preme sia provveduto specialmente lungo il viale che deve essere ornamento della città.(giuseppe Poggi 1882) Luigi Del Sarto. Già dal 1850 Firenze aveva cominciato a muoversi, ad intaccare per la prima volta la sua dimensione, quel suo aspetto di città misurata, di città tutta intera; di questi interventi ricordiamo la realizzazione del quartiere Barbano che si articola in una maglia regolare di isolati attorno ad una grande piazza rettangolare adibita a spazio pubblico verde. Fu iniziato il quartiere del Maglio; furono allargate via Dei Calzaiuoli, via Buia, via Tornabuoni, via Panzani, via Degli Strozzi. Dal 1865 furono realizzati i quartieri della Mattonaia, i mercati coperti e riqualificata la zona del mercato vecchio. Questi interventi tendevano a saturare gli spazi verdi e gli orti all interno delle mura. I nuovi quartieri del Maglio, di Barbano e della Mattonaia, presentano i caratteri della zona residenziale compatta servita da una piazza adibita a verde, e perciò possono essere assimilati al sistema dell espansione residenziale poggiana. Questi quindi sono in diretta relazione con i viali, sia con la maglia stradale, che all intersezione delle strade e del viale crea un angolo acuto, sia con il rapporto tra gli spazi verdi. Sono state individuate, descrivendole tramite foto, alcuni elementi caratterizzanti l impostazione del Piano, sia per quanto riguarda le forme del costruito, sia quelle del non costruito, tale suddivisione è stata fatta come segue: LE TIPOLOGIE EDILIZIE - I villini: destinate alle funzioni di rappresentanza, si rapportano alla strada ruotando e distaccandosi. - L edilizia seriale: edifici in linea, residenza condominiale - Gli edifici d angolo: E individuabile nelle situazioni d angolo e nelle variazioni del tessuto urbano quali incroci su vie e piazze, oppure all incontro fra vie appartenenti al tessuto del centro storico e i viali. - I grandi edifici pubblici: spazi per funzioni specializzate, erano previsti in varie zone della città; questi erano i mercati, i macelli.. LE TIPOLOGIE DEGLI SPAZI APERTI - Le piazze: l importanza di questi spazi veniva concettualmente rafforzata dal significato che assumevano come spazi destinati alla sosta, nelle due scalarità urbane, quella più interna ad uso della residenza circostante, come i giardini di piazza Savonarola, e l altra più esterna, come sosta alla percorrenza e continuità dei viali. Le piazze attorno alle porte medievali divennero i nodi monumentali del Viale e veri e propri nodi di passaggio tra il centro storico e la nuova espansione. - I giardini: relazionandosi con il sistema delle alberature stradali e del verde pubblico, determinano un continuum del sistema visivo del verde. Il Poggi seppe imporre la godibilità visiva del verde privato, come definizione scenografica della forma urbana. - I viali: : il viale doveva servire da pubblico passeggio ed elemento di collegamento tra la città antica e la nuova espansione; Nel progetto del Poggi il suo grande viale dovrebbe essere una via sacra, lungo la quale sorgessero a diversi tratti o colonne e altri monumenti commemorativi i più bei fasti della rigenerazione nazionale Nella piazza disegnata presso la Zecca Vecchia vicino al luogo ove si eseguivano le condanne capitali un monumenpag. 9 - Allegato 5

to a Beccarla; a porta S. Gallo una colonna commemorativa la battaglia di S. Martino; nella piazza Savonarola la statua del fiero domenicano; nella piazza delle Cascine la statua equestre del Re;. (La Nazione del 12/02/1865) Lo studio intende proseguire nell analisi delle trasformazioni dell area dei viali dovute alle edificazioni successive, verificandone la dimensione nei piani successivi: il piano Bellincioni del 24, il piano del 58, il piano Detti del 62, le varianti seguite ai vari piani. Tale analisi perseguirà l individuazione delle persistenze e delle trasformazioni degli elementi caratterizzanti individuabili quali fenomeni di saturazione, sostituzione e non fruibilità che hanno determinato nuovi rapporti e nuove immagini dell aspetto esteriore attuale rispetto al valore estetico e tradizionale che il vincolo intendeva tutelare. pag. 10 - Allegato 5

Codice dei beni culturali e del paesaggio (Decreto Legislativo n. 41 del 22 gennaio 2004, G. U. n. 45 del 24 febbraio 2004) pag. 11 - Allegato 5

N.RO IDENTIFICATIVO DELL'ELENCO DEI LUOGHI VINCOLATI: 1(a)* N.RO E DATA DELLA.G.UFF. CHE ISTITUISCE IL VINCOLO: G.UFF. n 258 del 09/11/1951 NOMINATIVO DI SINTESI DI IDENTIFICAZIONE DELL'AREA: Firenze-Careggi Marignolle pag. 12 - Allegato 5

DECRETO MINISTERIALE DI DICHIARAZIONE DI VINCOLO COME RIPORTATO NELLA RELATIVA G.UFF.: DECRETO MINISTERIALE 27 ottobre 1951. Dichiarazione di notevole interesse pubblico del territorio della località Careggi e delle colline adiacenti ad ovest del torrente Mugnone sito nell'ambito del comune di Firenze. IL MINISTRO PER LA PUBBLICA ISTRUZIONE Vista la legge 29 giugno 1939, n. 1947, sulla protezione delle bellezze naturali; Visto il regolamento approvato con regio decreto 3 giugno 1940, n. 1357, per l'applicazione della legge predetta; Considerato che la Commissione provinciale di Firenze per la tutela delle bellezze naturali, nell'adunanza del 29 luglio e del 20 ottobre 1950, includeva nell'elenco delle cose da sottoporre alla tutela paesistica, compilato ai sensi dell'art. 2 della legge sopracitata il territorio della località Careggi e delle colline adiacenti ad ovest del torrente Mugnone sito nell'ambito del comune di Firenze; Considerato che l'elenco di tali immobili è stato pubblicato ai sensi del citato art. 2 della legge sulle bellezze naturali, per un periodo di tre mesi all'albo del comune di Firenze senza che sia stata prodotta alcuna opposizione da parte di chicchessia; Riconosciuto che la località predetta nel suo insieme costituisce un elemento fondamentale e caratteristico del paesaggio locale; Decreta: Commissione provinciale per la tutela delle bellezze naturali della provincia di Firenze SOPRAINTENDENZA AI MONUMENTI della provincia di Firenze, Arezzo e Pistoia. Notifica del territorio della località Careggi e delle colline adiacenti ad ovest del torrente Mugnone. Ai sensi della legge 29 giugno 1939, n. 1497, sulla tutela delle bellezze naturali e del paesaggio, la Commissione per la tutela delle bellezze naturali della provincia di Firenze, nelle sue riunioni del 20 luglio e del 20 ottobre 1951**, ha deliberato di sottoporre a vincolo di notifica il territorio della località Careggi e delle colline adiacenti ad ovest del torrente Mugnone. note: * SI RENDE NECESSARIO DISTINGUERE LA ZONA FIRENZE-CAREGGI, TRAMITE L'IDENTIFICA- TIVO (a), DALLA ZONA FIRENZE-MARIGNOLLE, LA QUALE RISULTA IDENTIFICATA CON LO STESSO NUMERO. ** SI RISCONTRA ERRORE DI DATAZIONE, IN QUANTO NON COINCIDENTE CON LA DATA RIPOR- TATA SOPRA. La zona sita nel territorio del comune di Firenze indicata nello annesso elenco, redatta dalla Commissione provinciale di Firenze per la tutela delle bellezze naturali ha notevole interesse pubblico ai sensi della legge 29 giugno 1939, n. 1497, ed è, quindi, sottoposta a tutte le disposizioni contenute nella legge stessa. Il presente decreto sarà pubblicato, ai sensi e per gli effetti dell'art. 12 del regolamento 3 giugno 1940, n. 1357, nella Gazzetta Ufficiale insieme con l'elenco compilato dalla Commissione provinciale per la tutela delle bellezze naturali di Firenze. Una copia della Gazzetta Ufficiale contenente il presente decreto verrà trasmessa a mezzo della Soprintendenza ai monumenti di Firenze entro un mese dalla data della sua pubblicazione, al comune di Firenze. Altra copia con la planimetria sarà contemporaneamente depositata presso il competente ufficio del Comune ove gli interessati avranno facoltà di prenderne visione. La predetta Soprintendenza è incaricata di comunicare al Ministero la data dell'effettiva affissione del numero della Gazzetta Ufficiale nell'albo del comune interessato. Roma, addì 27 ottobre 1951 p. Il Ministro: Vischia pag. 13 - Allegato 5

N.RO IDENTIFICATIVO DELL'ELENCO DEI LUOGHI VINCOLATI: 1(b)* N.RO E DATA DELLA.G.UFF. CHE ISTITUISCE IL VINCOLO: G.UFF. n 258 del 09/11/1951 NOMINATIVO DI SINTESI DI IDENTIFICAZIONE DELL'AREA: Firenze-Careggi Marignolle pag. 14 - Allegato 5

DECRETO MINISTERIALE DI DICHIARAZIONE DI VINCOLO COME RIPORTATO NELLA RELATIVA G.UFF.: DECRETO MINISTERIALE 27 ottobre 1951. Dichiarazione di notevole interesse pubblico del territorio della località Careggi e delle colline adiacenti ad ovest del torrente Mugnone sito nell'ambito del comune di Firenze. IL MINISTRO PER LA PUBBLICA ISTRUZIONE Vista la legge 29 giugno 1939, n. 1947, sulla protezione delle bellezze naturali; Visto il regolamento approvato con regio decreto 3 giugno 1940, n. 1357, per l'applicazione della legge predetta; Considerato che la Commissione provinciale di Firenze per la tutela delle bellezze naturali, nell'adunanza del 29 luglio e del 20 ottobre 1950, includeva nell'elenco delle cose da sottoporre alla tutela paesistica, compilato ai sensi dell'art. 2 della legge sopracitata il territorio della località Careggi e delle colline adiacenti ad ovest del torrente Mugnone sito nell'ambito del comune di Firenze; Considerato che l'elenco di tali immobili è stato pubblicato ai sensi del citato art. 2 della legge sulle bellezze naturali, per un periodo di tre mesi all'albo del comune di Firenze senza che sia stata prodotta alcuna opposizione da parte di chicchessia; Riconosciuto che la località predetta nel suo insieme costituisce un elemento fondamentale e caratteristico del paesaggio locale; Decreta: Commissione provinciale per la tutela delle bellezze naturali della provincia di Firenze SOPRAINTENDENZA AI MONUMENTI della provincia di Firenze, Arezzo e Pistoia. Notifica del territorio della località Careggi e delle colline adiacenti ad ovest del torrente Mugnone. Ai sensi della legge 29 giugno 1939, n. 1497, sulla tutela delle bellezze naturali e del paesaggio, la Commissione per la tutela delle bellezze naturali della provincia di Firenze, nelle sue riunioni del 20 luglio e del 20 ottobre 1951**, ha deliberato di sottoporre a vincolo di notifica il territorio della località Careggi e delle colline adiacenti ad ovest del torrente Mugnone. note: * SI RENDE NECESSARIO DISTINGUERE LA ZONA FIRENZE-CAREGGI, TRAMITE L'IDENTIFICA- TIVO (a), DALLA ZONA FIRENZE-MARIGNOLLE, LA QUALE RISULTA IDENTIFICATA CON LO STESSO NUMERO. ** SI RISCONTRA ERRORE DI DATAZIONE, IN QUANTO NON COINCIDENTE CON LA DATA RIPOR- TATA SOPRA. La zona sita nel territorio del comune di Firenze indicata nello annesso elenco, redatta dalla Commissione provinciale di Firenze per la tutela delle bellezze naturali ha notevole interesse pubblico ai sensi della legge 29 giugno 1939, n. 1497, ed è, quindi, sottoposta a tutte le disposizioni contenute nella legge stessa. Il presente decreto sarà pubblicato, ai sensi e per gli effetti dell'art. 12 del regolamento 3 giugno 1940, n. 1357, nella Gazzetta Ufficiale insieme con l'elenco compilato dalla Commissione provinciale per la tutela delle bellezze naturali di Firenze. Una copia della Gazzetta Ufficiale contenente il presente decreto verrà trasmessa a mezzo della Soprintendenza ai monumenti di Firenze entro un mese dalla data della sua pubblicazione, al comune di Firenze. Altra copia con la planimetria sarà contemporaneamente depositata presso il competente ufficio del Comune ove gli interessati avranno facoltà di prenderne visione. La predetta Soprintendenza è incaricata di comunicare al Ministero la data dell'effettiva affissione del numero della Gazzetta Ufficiale nell'albo del comune interessato. Roma, addì 27 ottobre 1951 p. Il Ministro: Vischia pag. 15 - Allegato 5

N.RO IDENTIFICATIVO DELL'ELENCO DEI LUOGHI VINCOLATI: 2 N.RO E DATA DELLA.G.UFF. CHE ISTITUISCE IL VINCOLO: G.UFF. n 262 del 14/11/1951 NOMINATIVO DI SINTESI DI IDENTIFICAZIONE DELL'AREA: Firenze-zona sud pag. 16 - Allegato 5

DECRETO MINISTERIALE DI DICHIARAZIONE DI VINCOLO COME RIPORTATO NELLA RELATIVA G.UFF.: DECRETO MINISTERIALE 5 novembre 1951. Dichiarazione di notevole interesse pubblico del territorio delle colline a sud della città di Firenze e ad est della via Senese sito nell'ambito del comune di Firenze. IL MINISTRO PER LA PUBBLICA ISTRUZIONE Vista la legge 29 giugno 1939, n. 1497, sulla protezione delle bellezze naturali; Visto il regolamento approvato con regio decreto 3 giugno 1940, n. 1357, per l'applicazione della legge predetta; Considerato che la Commissione provinciale di Firenze per la tutela delle bellezze naturali, nelle adunanze del 29 luglio e del 20 ottobre 1950, includeva nell'elenco delle cose da sottoporre alla tutela paesistica, compilato ai sensi dell'art. 2 della legge sopracitata il territorio delle colline a sud della città di Firenze e ad est della via Senese; Considerato che l'elenco di tali immobili è stato pubblicato ai sensi del citato art. 2 della legge sulle bellezze naturali, per un periodo di tre mesi all'albo del comune di Firenze senza che sia stata prodotta alcuna opposizione da parte di chicchessia; Riconosciuto che la località predetta nel suo insieme costituisce un elemento fondamentale e caratteristico del paesaggio locale; Decreta: Notifica del territorio delle colline a sud di Firenze (viale dei Colli e adiacenze ad est della via Senese) Ai sensi della legge 29 giugno 1939, n. 1497, sulla tutela delle bellezze naturali e del paesaggio, la Commissione per la tutela delle bellezze naturali della provincia di Firenze, nelle sue riunioni del 29 luglio e del 20 ottobre 1951*, ha deliberato di sottoporre a vincolo di notifica il territorio delle colline a sud della città di Firenze e ad est della via Senese. note: * SI RISCONTRA ERRORE DI DATAZIONE, IN QUANTO NON COINCIDENTE CON LA DATA RIPOR- TATA SOPRA. La zona sita nel territorio del comune di Firenze indicata nell'annesso elenco, redatta dalla Commissione provinciale di Firenze per la tutela delle bellezze naturali ha notevole interesse pubblico ai sensi della legge 29 giugno 1939, n. 1497, ed è, quindi, sottoposta a tutte le disposizioni contenute nella legge stessa. Il presente decreto sarà pubblicato, ai sensi e per gli effetti dell'art. 12 del regolamento 3 giugno 1940, n. 1357, nella Gazzetta Ufficiale insieme con l'elenco compilato dalla Commissione provinciale per la tutela delle bellezze naturali di Firenze. Una copia della Gazzetta Ufficiale contenente il presente decreto verrà trasmessa a mezzo della Soprintendenza ai monumenti di Firenze entro un mese dalla data della sua pubblicazione, al comune di Firenze. Altra copia con la planimetria sarà contemporaneamente depositata presso il competente ufficio del Comune ove gli interessati avranno facoltà di prenderne visione. La predetta Soprintendenza è incaricata di comunicare al Ministero la data dell'effettiva affissione del numero della Gazzetta Ufficiale nell'albo del comune interessato. Roma, addì 5 novembre 1951 p. Il Ministro: Vischia Commissione provinciale per la tutela delle bellezze naturali della provincia di Firenze pag. 17 - Allegato 5

N.RO IDENTIFICATIVO DELL'ELENCO DEI LUOGHI VINCOLATI: 3 N.RO E DATA DELLA.G.UFF. CHE ISTITUISCE IL VINCOLO: G.UFF. n 274 del 28/11/1951 NOMINATIVO DI SINTESI DI IDENTIFICAZIONE DELL'AREA: Firenze-Fiesole pag. 18 - Allegato 5

DECRETO MINISTERIALE DI DICHIARAZIONE DI VINCOLO COME RIPORTATO NELLA RELATIVA G.UFF.: DECRETO MINISTERIALE 5 novembre 1951. Dichiarazione di notevole interesse pubblico del territorio delle colline fiesolane, sito nell'ambito dei comuni di Firenze e Fiesole. IL MINISTRO PER LA PUBBLICA ISTRUZIONE Vista la legge 29 giugno 1939, n. 1947, sulla protezione delle bellezze naturali; Visto il regolamento approvato con regio decreto 3 giugno 1940, n. 1357, per l'applicazione della legge predetta; Considerato che la Commissione provinciale di Firenze per la tutela delle bellezze naturali, nelle adunanze del 29 luglio e del 20 ottobre 1950, includeva nell'elenco delle cose da sottoporre alla tutela paesistica, compilato ai sensi dell'art. 2 della legge sopracitata, il territorio delle colline fiesolane a nord di Firenze; Considerato che l'elenco di tali immobili è stato pubblicato ai sensi del citato art. 2 della legge sulle bellezze naturali, per un periodo di tre mesi all'albo dei comuni di Firenze e Fiesole senza che sia stata prodotta alcuna opposizione da parte di chicchessia; Riconosciuto che la località predetta nel suo insieme costituisce un elemento fondamentale e caratteristico del paesaggio locale; Decreta: Notifica del territorio delle colline fiesolane e adiacenti in comune di Firenze. Ai sensi della legge 29 giugno 1939, n. 1497, sulla tutela delle bellezze naturali e del paesaggio, la Commissione per la tutela delle bellezze naturali della provincia di Firenze, nelle sue riunioni del 29 luglio e del 20 ottobre u.s., ha deliberato di sottoporre a vincolo di notifica il territorio delle colline fiesolane a nord di Firenze. Notifica del territorio delle colline fiesolane a nord di Firenze (comune di Fiesole). Ai sensi della legge 29 giugno 1939, n. 1497, sulla tutela delle bellezze naturali e del paesaggio, la Commissione per la tutela delle bellezze naturali della provincia di Firenze, nelle sue riunioni del 29 luglio e del 20 ottobre u.s., ha deliberato di sottoporre a vincolo di notifica il territorio delle colline fiesolane a nord di Firenze. La zona sita nel territorio dei comuni di Firenze e Fiesole indicata nell'annesso elenco, redatta dalla Commissione provinciale di Firenze per la tutela delle bellezze naturali ha notevole interesse pubblico ai sensi della legge 29 giugno 1939, n. 1497, ed è, quindi, sottoposta a tutte le disposizioni contenute nella legge stessa. Il presente decreto sarà pubblicato, ai sensi e per gli effetti dell'art. 12 del regolamento 3 giugno 1940, n. 1357, nella Gazzetta Ufficiale insieme con l'elenco compilato dalla Commissione provinciale per la tutela delle bellezze naturali di Firenze. Una copia della Gazzetta Ufficiale contenente il presente decreto verrà trasmessa a mezzo della Soprintendenza ai monumenti di Firenze entro un mese dalla data della sua pubblicazione, ai comuni di Firenze e Fiesole. Altra copia con la planimetria sarà contemporaneamente depositata presso il competente ufficio dei Comuni ove gli interessati avranno facoltà di prenderne visione. La predetta Soprintendenza è incaricata di comunicare al Ministero la data dell'effettiva affissione del numero della Gazzetta Ufficiale nell'albo dei comuni interessati. Roma, addì 5 novembre 1951 p. Il Ministro: Vischia Commissione provinciale per la tutela delle bellezze naturali della provincia di Firenze pag. 19 - Allegato 5

N.RO IDENTIFICATIVO DELL'ELENCO DEI LUOGHI VINCOLATI: 4 N.RO E DATA DELLA.G.UFF. CHE ISTITUISCE IL VINCOLO: G.UFF. n 24 del 30/1/1953 NOMINATIVO DI SINTESI DI IDENTIFICAZIONE DELL'AREA: Monte Morello pag. 20 - Allegato 5

DECRETO MINISTERIALE DI DICHIARAZIONE DI VINCOLO COME RIPORTATO NELLA RELATIVA G.UFF.: DECRETO MINISTERIALE 23 dicembre 1952. Dichiarazione di notevole interesse pubblico del massiccio di monte Morello, sito nell'ambito del territorio dei comuni di Firenze, Vaglia e Sesto Fiorentino. IL MINISTRO PER LA PUBBLICA ISTRUZIONE Vista la legge 29 giugno 1939, n. 1947, sulla protezione delle bellezze naturali; Visto il regolamento approvato con regio decreto 3 giugno 1940, n. 1357, per l'applicazione della legge predetta; Considerato che la Commissione provinciale di Firenze per la tutela delle bellezze naturali, nella adunanza del 13 luglio 1951, includeva nell'elenco delle cose da sottoporre alla tutela paesistica, compilato ai sensi dell'art. 2 della legge sopracitata, il massiccio di monte Morello, sito nell'ambito dei comuni di Firenze, Vaglia e Sesto Fiorentino; Considerato che l'elenco di tali immobili è stato pubblicato ai sensi del citato art. 2 della legge sulle bellezze naturali, per un periodo di tre mesi all'albo dei comuni di Firenze, Vaglia e Sesto Fiorentino; Viste le opposizioni presentate dal sig. Giorgio Pezzolini in proprio e in nome dei fratelli Giovanni, Girolamo e Lorenzo, nonché dalla signora Amedea Scopetani ved. Fanelli contro l'imposizione del vincolo; Considerato che le opposizioni predette sono prive di fondamento, sia per quanto riguarda il tentativo di invalidare la costituzione della Commissione, dato che questa nel giorno della riunione sopraindicata era legalmente e validamente costituita con decreto Ministeriale del 25 febbraio 1948, per la durata prevista dalla legge di un quadriennio e sia per quanto riguarda la pretesa mancanza nella zona di che trattasi, dei requisiti richiesti per il vincolo, dato che il massiccio del monte Morello, per la sua vasta ed ampia mole, per il verde cupo dei boschi e per la suggestiva asprezza delle sue rocce, possiede in se caratteristiche paesistiche di non comune bellezza; Riconosciuto che il massiccio del monte Morello, oltre a formare un quadro naturale di non comune bellezza caratterizzata dalla sua vasta ed ampia mole, dal verde cupo dei suoi boschi e dalla suggestiva asprezza delle zone rocciose, è ricco di punti di vista accessibili al pubblico dai quali si può godere la visuale della città e dei suoi dintorni; Decreta: Il massiccio di monte Morello sito nel territorio dei comuni di Firenze, Vaglia e Sesto Fiorentino confinante: a nord confine del comune di Sesto Fiorentino fino al fosso di San Michele - fosso di San Michele fino alla strada statale n. 65 (della Futa), strada statale n. 65 fino ad incontrare la strada perimetrale del Parco Demidoff, confine del parco Demidoff fino alla strada statale n. 65 in località Montersoli; a est via dei Castiglioni fino al torrente Terzolle, torrente Terzolle fino alla via della Quiete; a sud via della Quiete fino a via Boldrone, via Boldrone fino a via dell'osservatorio, via dell'osservatorio fino a via Reginaldo Giuliani, via Reginaldo Giuliani fino a via di Bellagio, via di Bellagio fino a via di Castello, via di Castello fino a via Rosselli; a ovest via XX Settembre fino a via della Fabbrica, via della Fabbrica fino a via di Doccia, via di Doccia fino a via de' Molini, via de'molini fino a via delle Catese, via delle Catese fino a via Chiosina, via Chiosina fino a via Baroncoli, via Baroncoli fino al confine del comune di Sesto Fiorentino, ha notevole interesse pubblico ai sensi della legge 29 giugno 1939, n. 1497, ed è, quindi, sottoposta a tutte le disposizioni contenute nella legge stessa. Il presente decreto sarà pubblicato, ai sensi e per gli effetti dell'art. 12 del regolamento 3 giugno 1940, n. 1357, nella Gazzetta Ufficiale insieme con il verbale della Commissione provinciale per la tutela delle bellezze naturali di Firenze. La Soprintendenza ai monumenti di Firenze curerà che i comuni di Firenze, Vaglia e Sesto Fiorentino provvedano all'affissione della Gazzetta Ufficiale contenete il presente decreto agli albi comunali entro un mese dalla data della sua pubblicazione, e che i comuni stessi tengano a disposizione degli interessati, altra copia della Gazzetta Ufficiale con la planimetria della zona vincolata, giusta l'art. 4 della legge sopracitata. La Soprintendenza comunicherà al Ministero la data dell'effettiva affissione della Gazzetta Ufficiale stessa. Roma, addì 23 dicembre 1952 p. Il Ministro: Vischia Commissione provinciale per la tutela delle bellezze naturali della provincia di Firenze Estratto del verbale della riunione del 13 luglio 1951. (omissis) Si passa quindi ad esaminare la questione relativa alla zona panoramica di monte Morello, il soprintendente ai monumenti prof. Venè fa presente alla Commissione che dopo la recente costruzione della nuova strada, da via Bolognese alle Cappelle di Ceppeto, che renderà il massiccio di monte Morello facilmente accessibile alla popolazione di Firenze, occorrerà che la zona ad essa adiacente venga tutelata a termini di legge per impedire che il prevedibile incremento edilizio se non sia opportunamente disciplinato, determini danni al bellissimo aspetto paesistico della zona stessa. Gli risulta a questo proposito che la speculazione edilizia ha già posto gli occhi sui terreni adiacenti alla strada. Il presidente dott. Piero Fossi prega il dott. Renzo Chiarelli, segretario della Società Amici del Paesaggio cui si deve l'iniziativa della nuova strada di leggere una relazione su le origini e lo svolgimento dell'iniziativa stessa fino alla sua attuazione e sui progetti per la valorizzazione e la tutela della zona; il dott. Chiarelli legge la relazione, che si allega al presente verbale, ed anche da essa viene confermata la necessità di sorvegliare affinchè il vantaggio ottenuto dalla città di Firenze con la possibilità di un facile accesso ad una località rivestita di bellissima vegetazione a tipo forestale ricca di suggestivi punti di vista sulla città e i suoi contorni, non debba essere diminuito da uno sviluppo edilizio ispirato a soli criteri commerciali che priverebbero la località della sua bellezza. La Commissione, pertanto delibera all'unanimità che si proceda alla notifica come bellezza naturale di insieme di una vasta zona che includa tutto il versante del monte Morello verso Firenze, e le pendici delle colline adiacenti da questo lato sulle quali si trovano le ville Medicee di Castello e della Petraia, che verranno così ad essere circondate da una conveniente zona di rispetto. La Soprintendenza ai monumenti è incaricata di definire i confini della zona da notificare tenendosi in contatto con i Comuni interessati. (omissis) pag. 21 - Allegato 5