RELAZIONE DEL 31 OTTOBRE 2013 - Ghibaudo Letizia - II parte Uscita sul territorio con gli esperti del Parco fluviale Gesso e Stura alla scoperta dell'ecosistema del bosco Muschi e Licheni Che cosa sono i muschi I muschi sono piccoli vegetali molto primitivi, che crescono in luoghi umidi, sul terreno, sulle rocce e sulla corteccia degli alberi. Essi formano lo strato più basso della vegetazione boschiva e sono provvisti di clorofilla. Muschi ai piedi di un castagno, boschi di Borgo San Dalmazzo (foto di Letizia Ghibaudo) Riproduzione - La loro riproduzione avviene per mezzo di spore contenute in una caratteristica capsula (urna), chiusa da un opercolo e sostenuta da un peduncolo (seta).
Particolare d'urna di muschio (Bryum sp.) Doppia apertura dell'urna (Bryum sp.)
Opercolo dell'urna di muschio (Tortula sp.) I muschi costituiscono un microambiente che offre cibo e rifugio a minuscoli organismi, come alghe, insetti terricoli, piccole chiocciole e licheni.
Che cosa sono i licheni Un lichene è un organismo formato dalla simbiosi tra un fungo e un alga. Per simbiosi si intende il rapporto di alleanza e collaborazione tra due o più specie che vivono assieme e che, da tale convivenza, traggono il maggior vantaggio possibile. L alga, attraverso la fotosintesi, fabbrica il nutrimento per il fungo. Il fungo utilizza tale nutrimento e fornisce all alga l acqua e i sali minerali necessari alla sua sopravvivenza; la protegge inoltre dalle intemperie. Struttura dei licheni Il corpo del lichene è chiamato tallo. Nei licheni fogliosi si riconoscono i lobi, che hanno forme e dimensioni diverse. Nei licheni fruticosi le ramificazioni più allungate si chiamano lacinie.
La forma del tallo Crostoso - Molto aderente al substrato Foglioso - I lobi sono appiattiti e crescono parallelamente al substrato. Fruticoso - I talli tendono a ramificare in varie direzioni; l aspetto nell insieme è cespuglioso. Altre strutture del tallo lichenico sono: Peli e ciglia - Si trovano sulla superficie del tallo. Apoteci - Strutture, a forma di disco, visibili sulla superficie superiore del tallo. Periteci - Strutture a forma di fiasco affondate nel tallo, dove si aprono con un piccolo foro.
Sezione trasversale del tallo Sezione trasversale di tallo eteromero Il tallo del lichene può essere, fondamentalmente, di due tipi. 1. Tallo eteromero Nel tallo eteromero si osserva un organizzazione a strati. Strato corticale superiore (cortex). Formato da ife allungate e disposte in fila, molto vicine. Tale corteccia superiore ha la funzione di proteggere la parte interna del lichene. Sotto la corteccia superiore le ife assumono una struttura meno compatta, per lasciare il posto alle cellule algali. Medulla. Costituita da un intreccio di ife lasse, di colore biancastro, solo raramente pigmentate. Qui si concentra l acqua proveniente dall'ambiente esterno. In condizioni di prolungata siccità l aspetto dello strato medullare è molto simile al cotone idrofilo. I licheni, quindi, si comportano come spugne. Strato corticale inferiore (non sempre presente). Formato da ife agglutinate quasi sempre di colore scuro. Alla base del tallo si possono notare, in alcune specie, le rizine, piccoli fasci di ife che ancorano il lichene al substrato. 2. Tallo omeomero Nel tallo omeomero le ife del fungo formano un intreccio disordinato intorno alle alghe. In questo tipo di tallo non è possibile distinguere un organizzazione a strati.
Il colore Il tallo può essere rosso, arancione, nero, giallo, bianco, verde, grigio. Le loro brillanti colorazioni sono dovute agli acidi lichenici che essi producono. Licheni su tronco, boschi di Borgo San Dalmazzo (foto di Letizia Ghibaudo) Licheni su tronco, boschi di Borgo San Dalmazzo (foto di Letizia Ghibaudo)
Riproduzione I licheni si riproducono: per via asessuata: una porzione del tallo, formato da ife fungine ed alghe, può staccarsi e dare origine ad un nuovo organismo. In questo modo il fungo porta già con sé le alghe, ovviando al problema che incontrano le spore: esse, infatti, una volta germinate, devono trovare le alghe con cui instaurare una simbiosi; per via sessuata: all interno degli apoteci e dei periteci ci sono le ife fertili in cui si formano le spore. Le spore, una volta germinate lontano dal lichene, devono trovare altre alghe per poter formare un nuovo lichene. Dove vivono i licheni I licheni sono i primi che, come pionieri, riescono a colonizzare superfici rocciose e terreni incolti, preparando le condizioni necessarie ad un insediamento successivo. Essi vivono solitamente in ambienti con temperature miti e con molta umidità, ma si trovano anche sui ghiacciai o in prossimità di vulcani. I loro substrati preferiti sono: la terra, le rocce, le cortecce degli alberi, le foglie; alcune specie sono in grado di vivere anche sul vetro, sul cuoio, sull asfalto, sul cemento.
Nella foto: i licheni hanno colonizzato anche elementi antropici: si nota una staccionata di legno e, appena sotto, si può osservare un cartello stradale coperto di licheni (foto di Letizia Ghibaudo) Coppi colonizzati da licheni crostosi e fogliosi. La simbiosi tra l alga e il fungo permette ai licheni di avere una straordinaria capacità di adattamento.
Alcune curosità sui licheni I licheni venivano usati come coloranti, prima dell invenzione dei coloranti sintetici. I licheni erano usati dagli antichi egizi per la preparazione delle mummie. La vita media dei licheni è molto lunga: quelli crostosi vivono circa 300 anni, mentre quelli fruticosi e fogliosi, circa 70-80 anni. Dei licheni, ad oggi, se ne conoscono circa 20.000 specie. Ancora alcune immagini di licheni Lichene foglioso su tronco di acero, boschi di Borgo San Dalmazzo (foto di Letizia Ghibaudo) Tallo rinvenuto sul muretto di recinzione
Fonti: www.wikipedia.org www.ceaniscemi.it/sughereta/muschi.htm www.il_mondo_dei_licheni.htm