200 milioni di anni fa. 65 milioni di anni fa. 50 milioni di anni fa oggi. Mantello. Nucleo



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QUANDO LA TERRA TREMA Cari bambini, in questi giorni ho pensato molto a voi e infine ho deciso di mettermi al lavoro per aiutarvi a capire cosa accade a me, la terra, quando c è un terremoto. E non solo...vorrei, se posso, aiutarvi a difendervi dai sismi e a superare le paure che essi vi causano. Per capire la causa di un terremoto o sisma (= scossa) devo tornare indietro nel tempo... 200 milioni di anni fa la terra era composta da un unico grande mare chiamato Pantalassa e da un unico grande blocco di terra unita, chiamato Pangea. Con il passare dei millenni Pangea si è fratturata e i vari pezzi si sono lentamente allontanati l uno dall altro. 200 milioni di anni fa 65 milioni di anni fa 50 milioni di anni fa oggi Oggi la terra è formata da molti pezzi; i più grandi sono 7 chiamati placche o zolle. Insieme al mare esse formano il rivestimento esterno della terra. Al suo interno, però, la terra è formata da rocce incandescenti e dense: il mantello. Ancora più internamente c è il nucleo duro e caldissimo. Il mantello è morbido come plastilina Placche fusa e si muove. Le placche posate su di esso, perciò, sono costrette a spostarsi, a muoversi. Mantello I movimenti delle rocce sulla terra sono continui! Possono avvenire in due direzioni: orizzontalmente e verticalmente. 1 Nucleo

Sottoposte a queste spinte, le rocce possono reagire in tre modi. 1. Ritornare nella loro forma e posizione originaria come farebbe un elastico. Prima Compressione Dopo 2. Deformarsi creando pieghe e corrugamenti. Prima Dopo 3. Spezzarsi, liberando in modo improvviso l energia accumulata mentre tentavano di deformarsi. Questa energia fa tremare la superficie terrestre: è il terremoto! Il punto in cui le rocce si spezzano in 2 blocchi si chiama faglia. Esistono 3 tipi di faglia. NORMALE I due blocchi si allontanano l uno dall altro. INVERSA Uno dei blocchi sale sovrastando l altro. TRASCORRENTE I due blocchi scorrono orizzontalmente in direzioni opposte. 2

I terremoti avvengono proprio dove ci sono queste spaccature tra le placche. Qui sotto c è un approssimativa mappa delle placche terrestri. I paesi che sono attraversati dal bordo della placca (Giappone, California...)sono quelli maggiormente soggetti ai terremoti. Quelli che si trovano nella parte interna della placca (Australia,...)sono meno soggetti ai terremoti. Hai visto dove si trova la tua nazione? Evidenziala. Colora in modo leggero e diversificato le varie placche. L Italia fa parte della placca Euroasiatica. Con che colore l hai distinta? _ basso medio alto In ogni nazione, poi, esistono zone dove è più probabile che si verifichino i terremoti. Ecco la mappa sismica dell Italia. In quale zona si trova la città in cui tu vivi? Segnala con una crocetta. E una zona a basso, medio o alto rischio di terremoti? 3

I MITI DEGLI ANTICHI POPOLI Oggi noi sappiamo quali sono le cause dei terremoti. Ma gli antichi come spiegavano i sismi? Ma è naturale! Con il mito. Leggi con attenzione e disegna la causa mitologica dei terremoti secondo il popolo indicato. Mito degli Indù Gli Indù credevano che il mondo fosse appoggiato sulla schiena di otto elefanti... che stavano in equilibrio sul dorso di una tartaruga... che nuotava nel mare. Quando un elefante si stancava, scuoteva la testa provocando un terremoto! Mito dei Giapponesi Dicevano i Giapponesi che nel fango sotterraneo viveva un enorme pesce gatto. Ogni tanto si agitava muovendo la coda. Ecco che sulla Terra accadeva il terremoto! Mito dei Mongoli Il fiero popolo mongolo diceva che la Terra era appoggiata sulla schiena di una rana. Spostandosi a balzi essa causava i terremoti. 4

Mito dei Messicani Molto tempo fa, quando il mondo era fatto solo di acqua, il Grande Spirito decise di creare una splendida Terra facendola trasportare sul dorso da alcune tartarughe marine. Un giorno le tartarughe cominciarono a litigare tra loro: tre nuotarono verso est, le altre verso ovest, tirando la Terra fino a che non si ruppe in tanti pezzi; da allora, ogni volta che le tartarughe litigano di nuovo, la Terra sopra le loro schiene sussulta e trema. Mito dei Peruviani I membri di un antica tribù peruviana pensavano che quando il loro dio visitava la Terra per contare gli uomini presenti, i suoi passi facevano tremare il suolo. Per abbreviarne il compito i cittadini uscivano di corsa dalle case gridando: Sono qui, sono qui! Così il mito insegnò anche alle persone la buona pratica di abbandonare le fragili abitazioni in caso di terremoto. 5

DOVE ACCADONO I TERREMOTI Come hai certamente già intuito i terremoti hanno origine sotto terra ma, ahimè, si trasmettono e avvertono sulla superficie terrestre. Osserva il disegno e impara i nomi tecnici: IPOCENTRO ed EPICENTRO. Ora prova a spiegare in parole semplici cosa sono... IPOCENTRO EPICENTRO Verifica l esattezza di ciò che hai scritto facendo una ricerca sul vocabolario. 6

MISURARE I TERREMOTI Fin dall antichità si è cercato di misurare la forza dei terremoti. Anticamente gli studiosi hanno potuto valutare solo l intensità di un terremoto, cioè gli effetti che esso procura. INTENSITÀ Nel 1902 Giuseppe Mercalli, sismologo e vulcanologo italiano famoso in tutto il mondo, elaborò la sua prima scala di valutazione dell intensità dei terremoti. Era composta da 10 gradi;successivamente due sismologhi americani(wood e Neumann) modificarono la scala Mercalli aggiungendo due gradi. Grado Simbolo Descrizione I strumentale avvertito solo dagli strumenti II leggerissimo avvertito solo ai piani alti III leggero avvertito da poche persone; oscillazione di lampadari. IV mediocre avvertito da molte persone; tremiti di infissi e cristalli; oscillazione di oggetti sospesi V forte avvertito da molte persone, anche addormentate; caduta di oggetti VI molto forte qualche lesione agli edifici VII fortissimo caduta di comignoli; lesione agli edifici VIII rovinoso rovina parziale di alcuni edifici; vittime isolate IX disastroso rovina totale di alcuni edifici; molte vittime umane; crepacci nel suolo X disastrosissimo crollo di parecchi edifici; innumerevoli vittime umane; crepacci evidenti nel terreno XI catastrofico distruzione di agglomerati urbani; moltissime vittime; crepacci; frane; maremoto XII apocalittico danneggiamento totale; distruzione di ogni manufatto; pochi superstiti; sconvolgimento del suolo, maremoto Nella seconda colonna disegna un simbolo e scegli un colore adatto a rappresentare la gravità del grado. 7

La magnitudo, invece, è la misura dell energia liberata da un terremoto e registrata da speciali strumenti chiamati sismografi. Per misurare la magnitudo si usa la scala elaborata da Charles Francis Richter (26 aprile 1900 30 settembre 1985), fisico e sismologo statunitense. IL SISMOGRAFO Il peso con la penna resta fermo. Il supporto si muove facendo tremare anche il rullo con la carta. Penna Tamburo rotante, fissato alla base, con carta. La base di cemento armato è solidale con il terreno e ne assorbe il movimento. Il terreno si muove a causa del terremoto. Osserva con attenzione l immagine: rappresenta un vecchio sismografo meccanico. Attualmente vengono usati sismografi elettronici molto sofisticati. Con l aiuto del disegno e delle didascalie verbalizza il funzionamento del sismografo. 8

COME PROTEGGERSI DAI TERREMOTI Il terremoto è un fenomeno naturale di per sé non pericoloso se sei all aria aperta. Il pericolo, come avrai capito, è dato dai crolli degli edifici! Per questo motivo in Italia ci sono leggi specifiche che impongono di costruire edifici antisismici, cioè in grado di resistere ai terremoti. Gli elementi della casa che resistono meglio ai terremoti sono i solai e le travi(in senso orizzontale); i pilastri e i muri portanti (in senso verticale). Questi elementi sono tutti collegati tra loro. Se vivi in una zona a rischio sismico puoi anche mettere in Solaio pratica alcuni suggerimenti. 1. Sistema il letto lontano da vetrate ampie, specchi, Pilastro oggetti pesanti sospesi o poggiati su mensole. 2. Tieni a portata di mano: Trave una lampada a batteria un paio di scarpe con suola robusta una valigetta per il pronto Muro portante soccorso una scorta di cibo e acqua il telefono cellulare con i numeri di soccorso in memoria Se il terremoto ti sorprende in casa e sei solo certamente proverai un po di paura, ma è normale. La cosa fondamentale è sapere cosa fare! Non uscire durante il sisma ma mettiti al riparo sotto un tavolo o nel vano di una porta fissata a un muro portante. Copriti la testa, anche con le mani. Se sei in cucina spegni i fornelli. Non uscire sul balcone. Non usare l ascensore (è normale che vada via l elettricità). Finito il terremoto esci di casa possibilmente usando la scala di emergenza e non quella in muratura. Se sei a scuola: Riparati sotto il banco o, se sei nel corridoio, vicino a un muro portante. Non avvicinarti alle finestre. Copriti la testa, anche con le mani. Finito il terremoto, lascia l aula senza correre e raggiungi il punto sicuro come hai imparato durante le esercitazioni. Fornisci ai soccorritori informazioni su persone ferite rimaste nell edificio. 9

MEMORIZZARE Anche se conosci bene tutte le sequenze di azioni da compiere in caso di terremoto, spesso la paura ti spinge a comportamenti istintivi sbagliati. Allora prova a disegnarti mentre compi le azioni che devi fare in caso di terremoto. IN CASA Mettiti al riparo sotto un tavolo......o nel vano di una porta fissata a un muro portante. Se sei in cucina spegni i fornelli. Non uscire sul balcone. Non usare l ascensore. Finito il terremoto esci di casa possibilmente usando la scala di emergenza. A SCUOLA Riparati sotto il banco...... o vicino a un muro portante. Sta lontano dalle finestre. Copriti la testa con le mani. Esci senza correre. Parla con i soccorritori. 10

VINCERE LA PAURA Un ottimo modo di vincere la paura, soprattutto se l hai già sperimentata, è raccontarla. Sul tuo quaderno racconta come hai vissuto il terremoto, quella volta... - Descrivi il prima, il durante, il dopo dicendo ciò che hai visto, udito, provato. - Racconta nei particolari cosa hai fatto tu, cosa hanno fatto gli altri. - Riferisci le parole che hai detto o ti hanno detto. - Rifletti: hai fatto delle azioni non giuste? Perché? - Cosa avresti dovuto fare e non ci sei riuscito? Perché? - Cosa hai provato quando tutto è finito? - Come ti senti adesso se pensi al terremoto? Copia il testo su un foglio e aggiungilo alla fine di questo piccolo libro sul terremoto. Se invece non ti sei mai trovato in questa situazione di emergenza, racconta cosa hai provato quando hai ascoltato in TV le notizie di un terremoto e hai visto immagini di distruzione e di morte. Conosci qualche filastrocca scacciapaura? Eccone una che puoi imparare. Poi, insieme ai tuoi amici, scrivine un altra. Trema, sbatte, scuote tutto terremoto sciocco e brutto. Ma io vinco l emergenza perché uso la prudenza: mi rifugio sotto il letto così tu ne avrai dispetto. Me ne scappo in mezzo a un prato così io ti ho buggerato. E se tu chiudi le porte io mi dico che son forte ed attendo fiducioso perché sono coraggioso! Bisia Per concludere, fai un bel disegno e incollalo su un cartoncino: diventerà la copertina di questo tuo piccolo libro. 11