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Transcript:

VISTA la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante "Disciplina dell'attività di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri"; VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, e successive modifiche ed integrazioni, recante "Riforma dell'organizzazione del Governo, a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59"; VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, recante "Ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri, a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59" e successive modificazioni ed integrazioni; VISTO l art. 2 del decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, in tema di promozione e coordinamento delle politiche di pari opportunità da parte del Presidente del Consiglio dei ministri; VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1 ottobre 2012, recante Ordinamento delle strutture generali della Presidenza del Consiglio dei ministri e successive modificazioni, ed in particolare l articolo 16 che individua nel Dipartimento per le pari opportunità la struttura di supporto al Presidente del Consiglio dei ministri che opera nell'area funzionale inerente alla promozione ed al coordinamento delle politiche dei diritti della persona, delle pari opportunità e della parità di trattamento e delle azioni di Governo volte a prevenire e rimuovere ogni forma e causa di discriminazione; VISTO il decreto del Presidente del Presidente della Repubblica 21 febbraio 2014 con il quale l'onorevole avv. Maria Elena Boschi è stata nominata Ministro senza portafoglio; VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 giugno 2016 recante delega di funzioni in materia di pari opportunità al Ministro senza portafoglio on. avv. Maria Elena Boschi; VISTO il decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 24 recante Attuazione della direttiva 2011/36/UE, relativa alla prevenzione e alla repressione della tratta di esseri umani e alla protezione delle vittime, che sostituisce la decisione quadro 2002/629/GAI ; VISTO il decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, recante Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, e successive modificazioni; VISTA la legge 11 agosto 2003, n. 228, recante Misure contro la tratta di persone, e successive modificazioni;

VISTO in particolare l articolo 13 della suddetta legge n. 228 del 2003, il quale, al comma 2-bis, prevede che, al fine di definire strategie pluriennali di intervento per la prevenzione e il contrasto al fenomeno della tratta e del grave sfruttamento degli esseri umani, nonché azioni finalizzate alla sensibilizzazione, alla prevenzione sociale, all emersione e all integrazione sociale delle vittime, con delibera del Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro dell interno nell ambito delle rispettive competenze, sentiti gli altri Ministri interessati, previa acquisizione dell intesa in sede di Conferenza unificata, è adottato il Piano nazionale d azione contro la tratta e il grave sfruttamento degli esseri umani; VISTO il Piano nazionale d azione contro la tratta e il grave sfruttamento 2016-2018, adottato dal Consiglio dei ministri nella riunione del 26 febbraio 2016; CONSIDERATA la necessità di provvedere alla costituzione della Cabina di regia a carattere politico-istituzionale, come previsto dal citato Piano; ACQUISITE le note di designazione dei rappresentanti delle Amministrazioni statali, della Direzione nazionale antimafia, della Polizia di Stato, dell Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, delle Regioni e degli Enti locali in seno alla summenzionata Cabina di regia; DECRETA ART. 1 Istituzione e compiti della Cabina di Regia 1. È istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri Dipartimento per le pari opportunità, senza nuovi o maggiori oneri per il bilancio dello Stato, la Cabina di regia di cui al Piano nazionale d azione contro la tratta e il grave sfruttamento degli esseri umani 2016 2018, adottato dal Consiglio dei Ministri nella riunione del 26 febbraio 2016, ai sensi del comma 2 bis dell articolo 13 della legge 11 agosto 2003, n. 228, di seguito denominato Piano, per l esercizio delle funzioni ivi previste. 2. Ferma restando la titolarità in capo al Presidente del Consiglio o all Autorità politica con delega alle pari opportunità, delle funzioni di direzione, coordinamento e pianificazione delle azioni previste dal Piano, la Cabina di regia costituisce la sede di confronto e di raccordo politico, strategico e funzionale tra le Amministrazioni statali, la Direzione nazionale anti mafia, le Forze dell Ordine, le Regioni e gli Enti locali, per la definizione degli indirizzi di programmazione e il finanziamento degli interventi di lotta alla tratta e al grave sfruttamento con particolare

riferimento a: a) individuazione del fabbisogno; b) definizione delle modalità di finanziamento del sistema nazionale di lotta alla tratta. 3. La Cabina di regia garantisce la programmazione coordinata e sinergica dell uso delle risorse disponibili a livello nazionale e regionale in tema di prevenzione e contrasto della tratta degli esseri umani, inclusi i fondi della programmazione dei fondi strutturali e le altre risorse europee, e la destinazione, nei limiti di quanto stabilito dalla normativa vigente, più opportuna ed efficiente dei finanziamenti disponibili. 4. In relazione ai temi oggetto delle riunioni e alle politiche e agli indirizzi formulati, la Cabina di regia può richiedere contributi e proposte ad enti pubblici e privati, ivi comprese le organizzazioni internazionali e gli enti del cd. terzo settore, nonché alla comunità scientifica e accademica, anche mediante invito a partecipare alle riunioni. ART. 2 Composizione e funzionamento della Cabina di Regia 1. La Cabina di regia, presieduta dal Presidente del Consiglio dei ministri o dall Autorità politica con delega alle pari opportunità, è così composta: in rappresentanza del Ministro dell interno: Sottosegretario di Stato Dott. Domenico Manzione, Dott. Renato Cortese (anche in rappresentanza della Polizia di Stato), Dott.ssa Maria Vittoria Pontieri: in rappresentanza del Ministro della giustizia: Sottosegretario di Stato On. Gennaro Migliore, Dott.ssa Allegra Migliorini in rappresentanza del Ministro dell istruzione, dell università e della ricerca:

Dott.ssa Paola Deiana, Dott. Paolo Sciascia; in rappresentanza del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale: Vice Ministro Dott. Mario Giro, Ministro Plen. Gianfranco Incarnato; in rappresentanza del Ministro della salute: Prof.ssa Assuntina Moresi, Dott.ssa Serena Battilomo; in rappresentanza del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali: Vice Ministro Sen. Andrea Olivero, Dott.ssa Ilaria Antonini; in rappresentanza del Ministro della difesa: Dott.ssa Antonietta Fava; in rappresentanza del Ministro dell economia e delle finanze: Sottosegretario di Stato On. Paolo Baretta, Dott. Diego De Magistris; in rappresentanza del Ministro del lavoro e delle politiche sociali: Sottosegretario di Stato On. Franca Biondelli,

Dott. Raffaele Tangorra; in rappresentanza della Direzione Nazionale Antimafia: Dott.ssa Elisabetta Pugliese; in rappresentanza dell Arma dei Carabinieri: Gen. Gino Micale; in rappresentanza della Guardia di Finanza: Gen. Stefano Screpanti; in rappresentanza delle Regioni: Dott.ssa Monica Cerruti, Dott. Diego Vecchiato, Dott.ssa Monica Raciti; in rappresentanza degli Enti locali: Dott.ssa Irma Melini, Dott.ssa Camilla Orlandi. ART. 3 Sede 1. La Cabina di regia ha sede presso la Presidenza del Consiglio dei ministri Dipartimento per le pari opportunità. In relazione a specifici temi da trattare possono essere convocate riunioni di lavoro presso altre sedi, anche regionali.

ART. 4 Funzioni tecniche di supporto 1. Il Dipartimento per le pari opportunità garantisce il supporto organizzativo e tecnico al funzionamento della Cabina di Regia. ART. 5 Oneri 1. Ai componenti della Cabina di regia non è riconosciuto alcun compenso. 2. Eventuali oneri di missione restano a carico delle Amministrazioni di appartenenza dei componenti nell ambito delle preesistenti autorizzazioni di spesa. 3. Dall attuazione del presente decreto non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato. 4. Il presente decreto è trasmesso agli organi di controllo per gli adempimenti di competenza Roma, 2 agosto 2016 Maria Elena Boschi (Firmato) Reg. 3 agosto 2016 n. 1643 Ufficio del bilancio e per il riscontro di regolarità amministrativo-contabile