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Croce Rossa Italiana Nucleo O.P.S.A. Trentino ACQUA E LUCE SOLO IL 20% DELLA LUCE GIUNGE A UNA PROFONDITÁ PROFONDITÁ DI 10 mt LA PENETRAZIONE DELLA LUCE PUÓ PUÓ ESSERE RIDOTTA DRASTICAMENTE DALLA TORBIDITÁ Á DELL ACQUA TORBIDIT DELL (PARTICELLE IN SOSPENSIONE) 6 CORSO OPSA 2008 LA LUCE È MODIFICATA QUANDO ENTRA NELL NELL ACQUA ACQUA Annegamento Ottica, Acustica, Termica 1 2 ACQUA E LUCE ACQUA E LUCE LA LUCE VIENE ASSORBITA A SECONDA DELLA PROFONDITÁ PROFONDITÁ ANCHE IN ACQUA ESTREMAMENTE LIMPIDA LA LUCE È RIFRATTA E DEFLESSA A CAUSA DELLA 0 mt DIFFUSIONE 4,5 mt LA DIFFUSIONE: DIMINUISCE LA QUANTITÁ QUANTITÁ DI LUCE 15 mt DISTRIBUISCE LA LUCE UNIFORMEMENTE 30 mt 3 75 mt 4 1

ACQUA E LUCE LA LUCE VIENE MODIFICATA PER LA RIFRAZIONE L INDICE DI RIFRAZIONE È 4:3 ACQUA E LUCE L ACQUA HA UN EFFETTO LENTE LE ONDE HANNO UN EFFETTO DI LUCE/OMBRA SIGNIFICA CHE GLI OGGETTI IN ACQUA APPAIONO PIÚ GRANDI DEL 25% E PIÚ VICINI ONDA INOLTRE, PIÚ TORBIDA È L ACQUA, PIÚ CI PUÓ ESSERE UNA SOVRASTIMA DELLA DISTANZA 5 OMBRA LUCE 6 ACQUA E SUONO IL SUONO È UN ONDA MECCANICA CHE SI PROPAGA IN UN MEZZO. NON SI TRASMETTE NEL VUOTO, HA BISOGNO DI MATERIA. NELL ARIA: VELOCITÁ = C.CA 1238 Km/H NELL ACQUA: VELOCITÁ = C.CA 5400 Km/H ACQUA E SUONO LE ONDE IN ACQUA SONO 4 VOLTE + VICINE RISULTATO: NON DISTINGUIAMO MAI DA DOVE ARRIVA UN SUONO, SEMBRA CHE ARRIVI DA TUTTE LE DIREZIONI 7 8 2

ACQUA E CALORE ELEVATA CAPACITÁ TERMICA CAPACITÁ TERMICA: QUANTITÁ DI CALORE CHE DEVE ESSERE SOTTRATTA AD UNA SOSTANZA PER RAFFREDDARLA ACQUA E CALORE GRANDI QUANTITÁ DI CALORE NECESSARIE PER FAR EVAPORARE L ACQUA (A CAUSA DEI LEGAMI A H) GRANDI QUANTITÁ DI CALORE ASSORBITE PER SCIOGLIERE IL GHIACCIO STABILITÁ DEL CLIMA 9 10 ACQUA E CALORE IL CALORE VIENE TRASMESSA DA UN LUOGO A UN ALTRO IN 3 MODI: CONDUZIONE CONVEZIONE IRRAGGIAMENTO CONDUZIONE: ACQUA E CALORE TRASMISSIONE DEL CALORE A CONTATTO DIRETTO (ES.: SUBACQUEO) L ACQUA È UN ECCELLENTE CONDUTTORE (20 VOLTE MIGLIORE CHE L ARIA) IN ACQUA CI RAFFREDDIAMO RAPIDAMENTE 11 12 3

ACQUA E CALORE SENZA UNA MUTA ISOLANTE UN SUBACQUEO IN ACQUA NON SOPRAVVIVE ACQUA E CALORE MATERIALI: NEOPRENE CORPO DEL SUBACQUEO NYLON NEOPRENE PRECOMPRESSO MUTA DI NEOPRENE STRATO DI ARIA O ACQUA 13 14 ACQUA E CALORE TIPI DI MUTE: UMIDE SEMISTAGNE STAGNE 15 E POI NON DITE CHE NON BREVETTIAMO ANCHE I CANI 16 4

ORECCHIO E COMPENSAZIONE UN GIORNO, FAREMO ANCHE QUESTO QUESTO 17 18 ORECCHIO E COMPENSAZIONE PADIGLIONE AURICOLARE ORECCHIO ESTERNO: raccoglie il suono e fornisce al cervello elementi per la valutazione della direzionalità del suono ORECCHIO MEDIO: trasmettere l energia sonora da un mezzo rarefatto come l aria ad un mezzo molto più denso come il fluido che riempie l orecchio interno TROMBA DI EUSTACCHIO: condotto che collega l orecchio medio alla faringe, compensa la pressione statica dell orecchio medio con la pressione esterna, avviene ogni volta che si deglutisce: la tromba di Eustachio in questo caso si apre ed equilibra la pressione interna. Un ultima funzione è di emergenza: attraverso la tromba di Eustachio possono fuoriuscire materiali in 19 caso di infezione dell orecchio. LA COMPENSAZIONE Durante un immersione, sia che essa Ora i problemi che possono avvenga in apnea o con l ARA, il insorgere durante nostro corpo è sottoposto ai progressivi un immersione sono diversi a aumenti di pressione dell ambiente seconda che la variazione di circostante. pressione avvenga verso un ambiente a pressione superiore I tessuti del corpo umano, costituiti (e cioè in discesa) o al contrario essenzialmente da liquidi e da solidi, la variazione di pressione possono essere considerati, ai fini avvenga verso un ambiente a pratici, incomprimibili ed inalterabili. pressione inferiore (e cioè in I problemi invece in cui un subacqueo risalita). può incorrere a causa delle variazioni di pressione riguardano il comportamento sia dei gas (sensibili alle variazioni di pressione) contenuti negli spazi aerei del nostro organismo sia dei gas respirati durante l immersione con l ARA. 20 5

DISCESA All interno del corpo vi sono alcuni spazi aerei (polmoni, orecchio medio, seni paranasali e apparato gastrointestinale) il cui volume cambia con i mutamenti della pressione esterna. Quindi durante la discesa, questi spazi dovranno equiparare, e cioè compensare, la pressione dei gas contenuti dentro di loro rispetto alla pressione ambiente, senza comunque arrecare danni alle strutture circostanti. Ora noi sappiamo che da una parte, nel caso dei polmoni e dell apparato gastrointestinale, si realizza un adeguamento spontaneo della pressione interna proporzionale all aumento della pressione esterna essenzialmente con una riduzione dei loro volumi. Dall altra parte abbiamo invece strutture come l orecchio medio e i seni paranasali che, essendo incapsulati all interno di strutture rigide, opporranno sempre resistenza all aumento della DISCESA Quindi in questo caso sono richieste delle manovre di compensazione forzate per far sì che in ogni momento della nostra discesa si abbia una situazione di equilibrio pressorio. Inoltre, dobbiamo ricordare che un altro spazio aereo che deve essere compensato in maniera forzata (o volontaria) è quello formato dalla maschera a contatto con il nostro viso. Perciò i problemi inerenti all aumento di pressione durante la discesa si avranno quando questa non può essere equilibrata in relazioni a situazione patologiche preesistenti (come per esempio una sinusite) oppure anche per un errore del subacqueo (per esempio quando si esegue una discesa troppo rapida oppure si eseguono le manovre di compensazione troppo in ritardo). 21 22 pressione esterna. Compensazione dell orecchio medio L orecchio medio è costituito da una cavità separata tramite la membrana timpanica dal canale uditivo esterno ed è collegato al rinofaringe tramite le Trombe di Eustachio. Ora, se i cambiamenti della pressione ambiente avvengono troppo rapidamente, può non esservi un corrispettivo adeguamento della pressione nell orecchio medio, con introflessione della membrana timpanica e inizio di una sensazione dolorosa. Un primo meccanismo che permette l equilibrio delle pressioni tra i due versanti della membrana timpanica, e quindi tra l ambiente esterno e l orecchio medio, è la deglutizione. Durante di essa infatti, l aria può passare naturalmente dal retrofaringe all orecchio medio attraverso le Trombe di Eustachio. Quando siamo nella fase di discesa di una immersione, con notevoli aumenti della pressione ambiente e conseguente depressione dell orecchio medio, l aria ivi contenuta può risucchiare i tessuti che costituiscono le pareti delle tube, fino al collabimento totale, e anche la membrana timpanica, con Compensazione dell orecchio medio Ora, proprio per evitare tale rottura della membrana timpanica o eventuali emorragie della mucosa che riveste le tube, dobbiamo introdurre in maniera forzata dell aria dentro all orecchio medio attraverso le tube stesse, bilanciando così l aumento della pressione esterna con l aumento di volume (e conseguente aumento di pressione) dell aria nell orecchio medio. Le due manovre più comuni di compensazione forzata sono la manovra del Valsalva e la manovra di Marcante-Odaglia. rischio di una sua rottura. 23 24 6

Compensazione dell orecchio medio La manovra del Valsalva inizia con la chiusura del naso con le dita e la consegunte esecuzione di un movimento espiratorio che provoca l apertura delle tube. Con questa manovra si provoca però un aumento della pressione endopolmonare ed una certa accelerazione del battito cardiaco, che possono limitarne l uso in alcune situazioni di particolare stress e affaticamento. La manovra di Marcante-Odaglia è invece più sicura perché in questo caso, sempre a naso chiuso, viene mobilizzata solo la parte posteriore della lingua contro il palato molle; si occlude così il rinofaringe e si impedisce la comunicazione con le altre vie aree, escludendo soprattutto u polmoni. Questo innalzamento della base linguale può quindi creare, anche con l aiuto dei muscoli faringei, una pressione sufficiente per l apertura delle tube e quindi per il bilanciamento della pressione nell orecchio medio. 25 Compensazione dell orecchio medio Opportuno compensare prima di avvertire qualunque fastidio all orecchio e dolore, non insistere troppo per evitare rotture timpaniche. Se nella discesa, si continuano ad avvertire dolori alle orecchie, bisogna assolutamente non forzare la compensazione, ma si deve risalire di qualche metro e ritentare la compensazione, talora aiutandosi con movimenti verticali della testa. Cappuccio della muta, può bloccare il passaggio di acqua nelle cavità dell orecchio esterno, causando un effetto ventosa, con conseguente mancate compensazione dell orecchio medio; quindi permettere l entrata di aria o acqua a pressione ambiente nel cappuccio e nel condotto uditivo esterno. Se le difficoltà di compensazione permangono, è tassativo interrompere immediatamente l immersione, per evitare incidenti che 26 possono avere conseguenze anche molto serie. Compensazione dell orecchio medio Quando viene impedito il riequilibrio della pressione nelle cavità dell orecchio medio, si ha una progressiva introflessione verso l interno della membrana timpanica, che provoca già nei primi metri della discesa forti dolori, fino alla sua lacerazione. In questo caso, oltre al dolore estremamente intenso, deve essere anche considerato il fatto che vi è un passaggio di acqua, in genere piuttosto fredda, nelle cavità dell orecchio medio, causando una alterazione del normale funzionamento dei canali semicircolari (che sono degli organi situati nell orecchio interno e che controllano il senso dell equilibrio), con conseguente perdita dell equilibrio e dell orientamento, oltre a vertigini e nausea. 27 Compensazione dell orecchio medio Chiaramente, con la rottura della membrana timpanica dovranno essere assolutamente evitate le immersioni finché non vi sarà una cicatrizzazione completa della membrana stessa. Infine bisogna ricordare che le cavità dell'orecchio medio non sono le sole a dover essere compensate durante una immersione. Infatti anche nei seni paranasali e nella maschera sono contenuti dei volumi di aria la cui pressione deve essere equiparata a quella ambiente. 28 7

Compensazione dell orecchio medio Per quanto riguarda la maschera, sappiamo che l'aria che vi è contenuta durante la discesa subisce l'aumento della pressione ambiente, con progressiva riduzione del suo volume, fino ad arrivare al così detto "colpo di ventosa", causato dalla pressione negativa che si crea dentro la maschera. Questo inconveniente può essere però evitato molto facilmente espirando con il naso durante la discesa, equiparando così la pressione esterna e mantenendo costante il volume interno della maschera. 29 SESSO: GIOVANI UOMINI: BAMBINI: ANZIANI: STATISTICHE I MASCHI ANNEGANO PIÚ DELLE FEMMINE: 5 A 1. 1 PER GLI INCIDENTI RELATIVI AI NAUFRAGI IL RAPPORTO 14 A 1. TRA I 15 E I 29 ANNI I RAGAZZI PIÚ COLPITI (6,1/1.000.000) TRA 0 E 4 ANNI I BAMBINI PIÚ COLPITI OLTE 70 ANNI EPILETTICI: PERDENDO IL CONTROLLO MUSCOLO-NERVOSO ANNEGANO 30 NUOTARE: BARCHE: ATTIVITÁ ASSOCIATE CAPACITÁ DI NUOTO ALCOHOL E DROGHE STRESS SOTTOSTIMA DEI PERICOLI SALVATAGGI IMPROVVISATI MANCATA SORVEGLIANZA DEI BAMBINI 75% DELLE MORTI DA NAUFRAGIO SONO DA ANNEGAMENTO ALCOHOL E DROGHE BARCHE COINVOLTE < 8mt. INCIDENTI SUBACQUEI: 31 INCIDENTI DA TUFFI: ATTIVITÁ ASSOCIATE CONSUMO DI ALCOOL: 80% DEI COINVOLTI SONO MASCHI 16 > 32 ANNI ALCOOL LE VITTIME SONO RAPIDAMENTE PRESE DALL ACQUA ACQUA SENZA PRECAUZIONI DI IMMOBILIZZAZIONE DEL RACHIDE L USO DI ALCOOL È ASSOCIATO AL 50% DEGLI ANNEGAMENTI (USLA, ISS) 32 8

STEP DELL ANNEGAMENTO STRESS / STANCHEZZA STRESS / STANCHEZZA PUÓ COINVOLGERE: BAGNANTI STANCHI IN ACQUA ALTA BAGNANTI CON CRAMPI O TRAUMI PANICO SOMMERSIONE 33 IN QUESTA FASE IL BAGNANTE È IN GRADO DI SOSTENERSI IN ACQUA, MA NON DI PORTARSI AL SICURO PUÓ DURARE PER MINUTI O ANCHE PER ORE IL BAGNANTE PUÓ RIFERIRE DI NON AVERE BISOGNO DI ALCUN AIUTO 34 STRESS / STANCHEZZA NON SEMPRE ANTICIPA L ANNEGAMENTOL PERÓ PANICO È CONSEGUENZA DELLA STANCHEZZA E DELL IMPOSSIBILIT IMPOSSIBILITÁ DI RISOLVERE LA SITUAZIONE NON MANTENIMENTO DEL GALLEGGIAMENTO BRACCIATA A SCALATA GAMBATA INEFFICIENTE ENERGIE USATE PER CERCARE DI RESPIRARE UN INTERVENTO TEMPESTIVO IN QUESTA FASE PERMETTE CHE IL BAGNANTE RIENTRI SALVO A TERRA, E SI GODA IL RESTO DELLA GIORNATA 35 NON CHIEDONO AIUTO 36 9

PANICO AZIONI TOTALMENTE INEFFICIENTI DURA DA 10 A 60 SECONDI SI ARRIVA SUBITO ALLA SOMMERSIONE SOMMERSIONE PERSONE CHE ANNEGANO E PRIVE DI MEZZI DI GALLEGGIAMENTO CADONO RAPIDAMENTE FINO AL FONDO IN ACQUA DOLCE AVVIENE PIÚ RAPIDAMENTE DI PER SÉS IL RIMANERE SOMMERSI NON È FATALE SE IL PERICOLANTE VIENE SALVATO IMMEDIANTE L OPSA DEVE REAGIRE RAPIDAMENTE E CON EFFICACIA 37 UNA VOLTA SOMMERSI LE POSSIBILITÁ DI UN SALVATAGGIO EFFICACE DIMINUISCONO 38 FISIOLOGIA DELL ANNEGAMENTO IL PERICOLANTE INIZIA A: ANNASPARE TOSSIRE SPUTARE INALA ACQUA NEI POLMONI INGERISCE ACQUA PERDE CONOSCENZA, E INIZIA A RESPIRARE ACQUA FISIOLOGIA DELL ANNEGAMENTO QUANDO VIENE INSPIRATA ACQUA, LA LARINGE RISPONDE CON UNA CONTRAZIONE INVOLONTARIA: SPASMO LARINGEO LO SPASMO LARINGEO CHIUDE LE VIE AEREE PER EVITARE ULTERIORE INGRESSO DI ACQUA 39 40 10

FISIOLOGIA DELL ANNEGAMENTO FISIOLOGIA DELL ANNEGAMENTO NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI DOPO DUE MINUTI LO SPASMO CESSA,(A A CAUSA DELL IPOSSIA IPOSSIA), PERMETTENDO CHE L ACQUA L ARRIVI NEI POLMONI. NEI BAMBINI PUO PROLUNGARE FINO ALL ARRESTO ARRESTO CARDIACO TENTATIVI DI VENTILAZIONE FORZATA, A VIE AEREE BLOCCATE, POSSONO PROVOCARE DISTENSIONE DELLO STOMACO E FACILITARE IL RIGURGITO 41 MANDIBOLA SERRATA:TRISMA TRISMA. E IL RISULTATO DI UNA DISFUNZIONE NEUROLOGICA SPESSO LEGATA ALL IPOSSIA.RECEDE IN POCHI MINUTI. SI CONSIGLIA DI NON FORZARE L APERTURA L DELLA BOCCA MA LIBERARE IL NASO UTILIZZANDO QUESTA VIA PER LA VENTILAZIONE 42 FISIOLOGIA DELL ANNEGAMENTO FISIOLOGIA DELL ANNEGAMENTO BAVA SCHIUMOSA, VOMITO, RIGURGITO LA PRESENZA DI ACQUA NELLE VIE AEREE PROVOCA L EMISSIONE L DI BAVA SCHIUMOSA L ACQUA NELLO STOMACO AUMENTA LA POSSIBILITA DI VOMITO O RIGURGITO IN ALCUNI CASI C E C ACQUA NELLE VIE AEREE E NEI POLMONI.QUASI SEMPRE NELLO STOMACO. IL CORRETTO POSIZIONAMENTO DELLA VITTIMA FAVORISCE IL DRENAGGIO DALLE VIE AEREE SUPERIORI 43 COL RIGURGITO SI HA ESPULSIONE PASSIVA DI CONTENUTI GASTRICI CHE E E INDOTTA ANCHE DALL ENTRATA DI ARIA NELLO STOMACO CON LA RESPIRAZIONE ARTIFICIALE. 44 11

FISIOLOGIA DELL ANNEGAMENTO FISIOLOGIA DELL ANNEGAMENTO SIA IN CASO DI RIGURGITO CHE VOMITO IL PAZIENTE DEVE ESSERE IN PLS MAI ESERCITARE PRESSIONE SULLO STOMACO DELLA VITTIMA. OGNI PRESSIONE FACILITERA IL RIGURGITO. IL VOMITO COMPORTA CONTRAZIONE MUSCOLARE E L ESPULSIONE L ATTIVA DEL CONTENUTO GASTRICO IN OGNI CASO COMUNQUE DOBBIAMO PORTARLO IN OSPEDALE 45 46 TIPI DI ANNEGAMENTO ANNEGAMENTO BAGNATO ANNEGAMENTO BAGNATO ANNEGAMENTO ASCIUTTO PRINCIPIO D ANNEGAMENTOD SINDROME DA ANNEGAMENTO IMPROVVISO 47 CIRCA L 80% L DI TUTTI GLI ANNEGAMENTI L ACQUA ENTRA NEI POLMONI IN ACQUA SALATA PROVOCA UNA FUORIUSCITA DI FLUIDI NEI POLMONI PER OSMOSI EDEMA POLMONARE IN ACQUA DOLCE ENTRA NEI FLUIDI, DILUISCE GLI ELETTROLITI, PROVOCA ACIDOSI ARITMIA, FIBRILLAZIONE, ASISTOLIA 48 12

ANNEGAMENTO BAGNATO GLI ALVEOLI E I BRONCHI COLLASSANO, GLI SCAMBI GASSOSI SONO IMPEDITI, ANCHE SE È PRESENTE IL RESPIRO, C ÈC UN ANOSSIA SECONDARIA ALLA LESIONE ALVEOLARE ANNEGAMENTO ASCIUTTO CIRCA IL 10% DI TUTTI GLI ANNEGAMENTI AVVIENE QUANDO LO SPASMO LARINGEO NON SI RILASSA, E SOLO UNA PICCOLA QUANTITÁ DI H2O O ENTRA NEI POLMONI ASFISSIA IL 90% DELLE RIANIMAZIONI RIUSCITE SONO SU ANNEGAMENTI ASCIUTTI, PERCHÉ DURANTE LA RCP GLI SCAMBI DI OSSIGENO SONO EFFICIENTI ANNEGAMENTI ASCIUTTI, PERCH MORTE 49 50 PRINCIPIO D ANNEGAMENTOD IL PERICOLANTE RIENTRA O VIENE TRATTO IN SALVO DOPO AVER INSPIRATO ACQUA COMPLICAZIONI SUCCESSIVE DIFFERENTI SE IN ACQUA DOLCE O SALATA LA MORTE PUÓ AVVENIRE FINO A 96H DOPO IL 5% DEI SEMI-ANNEGATI SVILUPPERÁ COMPLICAZIONI IL 25% DI QUESTI MUORE SINDROME DA ANNEGAMENTO IMPROVVISO MORTE IMPROVVISA DOVUTA A PATOLOGIE, CONDIZIONI FISICHE O INCIDENTI CHE AVVENGONO IN ACQUA, MA NON RELATIVE ALLE CONDIZIONI CLASSICHE DI ANNEGAMENTO ES.: IMPATTO IMPROVVISO DEL BAGNANTE CHE ENTRA IN ACQUA FREDDA E HA UN ARRESTO CARDIACO 51 52 13

SINDROME DA ANNEGAMENTO IMPROVVISO SINDROME DA ANNEGAMENTO IMPROVVISO PUÓ CAPITARE PER: INCOSCIENZA DISABILITÁ INFARTO PATOLOGIE CARDIO - VASCOLARI ATTACCHI EPILETTICI TRAUMI AL RACHIDE OVERDOSE ALCOOL/DROGA 53 È DIFFICILE DA PREVENIRE PER LA MANCANZA TOTALE DI SEGNALI IN UN LITORALE AFFOLLATO È PRATICAMENTE IMPOSSIBILE COGLIERE LE PERSONE A RISCHIO, PERCHÉ PUÓ AVVENIRE ANCHE CON COMPORTAMENTI NON AVVENTATI O PERICOLOSI 54 TRATTAMENTO NON PERDERE TEMPO SVUOTARE I POLMONI DALL ACQUA ACQUA E E INUTILE IN QUESTA FASE E FA PERDERE TEMPO TRATTAMENTO PROTEGGI IL RACHIDE se possibile ancora prima di rimuovere dall acqua acqua quando si sospetti una lesione.sei SICURO DI SAPER fissare il paziente sull asse spinale in acqua? INIZIA 55 56 14

TRATTAMENTO CONTROLLA PERVIETA DELLE VIE AEREE EVITA MANOVRE DI COMPRESSIONE SOTTODIAFRAMMATICA POSSONO FAVORIRE INALAZIONE ( grosse quantità di acqua in esofago o stomaco) SE OSTRUZIONE VIE AEREE DA CORPO ESTRANEO: HEIMLICH TRATTAMENTO UTILIZZA CANNULA DI MAYO VENTILA CON PALLONE AMBU SOMMINISTRA OSSIGENO ALLA PIU ALTA CONCENTRAZIONE POSSIBILE 57 58 TRATTA LO SHOCK ASPIRA AL BISOGNO TRATTAMENTO TOGLI INDUMENTI BAGNATI PROTEGGI DALL IPOTERMIA. COPRILO CONTINUA LA VALUTAZIONE SECONDO LE PRIORITA TRATTAMENTO PONI IL PAZIENTE IN POSIZIONE LATERALE DI SICUREZZA SUL FIANCO SINISTRO PER CONSENTIRGLI DI EMETTERE L ACQUAL ACQUA ( se la situazione lo permette) IN CASO DI PRINCIPIO DI ANNEGAMENTO NON PERMETTERE DI CAMMINARE RACCOGLI INFORMAZIONI 59 60 15

Grazie per l ascolto 61 16