CALDO E FREDDO COME CAUSA DI MALATTIA

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1 CALDO E FREDDO COME CAUSA DI MALATTIA

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3 CALDO COME CAUSA DI MALATTIA

4 L'ustione è una lesione dei tessuti tegumentari causata dall'esposizione del tessuto stesso a fonti termiche, a sostanze chimiche (causticazione) o a sorgenti elettriche. La profondità del tessuto e l'estensione della superficie corporea colpita determinano la gravità dell'ustione.

5 Per determinare la prognosi si valuta la percentuale di area interessata dall'ustione che in genere viene stimata con la "regola del 9". Quest'ultima assegna una percentuale ad ogni parte del corpo. Inoltre è importante tener conto anche della profondità dell'ustione, dell'età, della sede e della tipologia del trauma. In genere, vengono considerate gravi le ustioni che interessano una superficie superiore al 20% e gravissime quelle superiori al 40%.

6 USTIONE = lesione dei tessuti superficiali dovuta alla applicazione di una temperatura elevata La gravità della lesione dipende: - intensità dello stimolo termico - estensione della lesione - natura dello stimolo - durata

7 PROFONDITA Le ustioni si dividono, in base alla profondità, in: Ustioni di I grado Ustioni di II grado Ustioni di III grado Ustioni di IV grado A: dermiche superficiali B: dermiche profonde

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13 USTIONI DI II GRADO A Criteri clinici di valutazione della profondità Si forma una flittene che ricopre il derma ancora roseo e ancora vitale.

14 USTIONI DI II GRADO B Criteri clinici di valutazione della profondità La superficie sotto la flittene è biancastra. La sensibilità nocicettiva è compromessa.

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17 USTIONI DI III GRADO Criteri clinici di valutazione della profondità Interessano la cute a tutto spessore e l ipoderma. Il tessuto è esangue, contratto, ruvido, duro e insensibile. Si trasforma in escara nell arco di 48h.

18 USTIONI DI IV GRADO Criteri clinici di valutazione della profondità Interessano i piani muscolari, ossa, tendini, nervi o vasi. Meritano attenzione particolare per il convolgimento di strutture nobili sottostanti la cute

19 Le lesioni da caldo: effetti generali o sistemici L esposizione al caldo può causare malori più o meno gravi: crampi, malessere, shock, colpo di calore e colpo di sole.

20 CRAMPI MUSCOLARI DA CALORE si manifestano in territori muscolari sottoposti ad intenso esercizio fisico dovuti a cospicue perdite di sodio per intensa sudorazione spasmi e fascicolazioni dolorose a carico dei gruppi muscolari sottoposti a sforzo la vittima è sudata e normotermica

21 Sfinimento da calore collasso cardiovascolare e turbe neuropsichiche senza innalzamento della temperatura corporea il meccanismo fisiopatologico alla base del quadro è l ipovolemia da perdita di sodio e acqua si manifesta maggiormente negli anziani ed è caratterizzato da ansia, cefalea, irritabilità, stanchezza, spasmi e contratture muscolari, tachicardia, ipotensione ed oliguria.

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27 FREDDO COME CAUSA DI MALATTIA

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29 L esposizione al freddo può causare: Effetto locale: congelamento Effetto generale: assideramento

30 CONGELAMENTO Si intende il quadro patologico che consegue all esposizione a basse temperature di parti periferiche del corpo umano: arti, naso, padiglioni auricolari.

31 CONGELAMENTO I grado Interessa la cute Pallida grigiastra anelastica Il riscaldamento determina dolore e parestesie

32 CONGELAMENTO II grado Flittene chiare o scure Edema e anestesia Il riscaldamento determina dolore ed edema Dopo gg. le bolle lasciano il posto alle escare

33 CONGELAMENTO III grado Necrosi dei tessuti interessati Anestesia e impedenza funzionale Il riscaldamento determina dolore Evoluzione della lesione verso la mummificazione o la gangrena umida

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35 L Assideramento L assideramento colpisce l organismo nel suo insieme e si ha quando una persona, per un certo tempo, è esposta al gelo o al freddo umido. Più che i gradi di freddo, è importante la durata dell esposizione. Aggravano il rischio, indumenti umidi, alcool, uso di stupefacenti, cattive condizioni di salute. I sintomi sono: Invincibile sonnolenza; Rallentamento del polso e del respiro; Perdita dei sensi; Forte abbassamento della temperatura corporea; Irrigidimento delle gambe e delle braccia.

36 CLASSIFICAZIONE CLINICA 1. IPOTERMIA LIEVE : T = C Sintomi : torpore, confusione mentale, amnesia, disartria, brividi, perdita della coordinazione motoria, può esservi tachipnea 2. IPOTERMIA MODERATA : T = C Sintomi : delirio, iporeflessia, brividi, possibile bradipnea e bradiaritmia 3. IPOTERMIA SEVERA : T < 29 C Sintomi : perdita di coscienza, marcata rigidità, stato di shock, apnea, areflessia 4. MORTE APPARENTE : T < 24 C, > 14 C Sintomi : paziente incosciente, midriasi fissa, arresto cardiorespiratorio (FV, asistolia)

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