Ordine degli Ingegneri della Provincia di Palermo con il patrocinio di AICQ Sicilia e con il patrocinio di: Etica, Legalità e Modelli Organizzativi (D.Lgs. n. 231/2001 Legge n. 190/2012) Palermo, 11-11-2013, c/o Hotel Addaura Palermo Ordine dei Consulenti del Lavoro di Palermo Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Palermo
IL RESPONSABILE DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA DELL AMMINISTRAZIONE REGIONALE SICILIANA Luciana Giammanco 1
PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE LEGGE 6 NOVEMBRE 2012, N. 190 RAPPRESENTA LA RISPOSTA ALLE RICHIESTE DI ADEGUAMENTO PROVENIENTI DAL CONTESTO MONDIALE ED EUROPEO. INTRODUCE UN SISTEMA ORGANICO DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE ATTRAVERSO UN INSIEME DI AZIONI SINERGICHE CHE LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI ITALIANE, ENTI E SOCIETÀ CONTROLLATE DEVONO PORRE IN ESSERE. 2
CLASSIFICA CORRUZIONE PERCEPITA ANNO 2012 - (N. 176 NAZIONI) L INDICE DI STIMA VARIA DA 100 A 0: PIÙ UN PAESE RISULTA ESSERE CORROTTO PIÙ BASSO SARÀ IL VALORE AD ESSO LEGATO, MENTRE PIÙ ALTO È IL VALORE PIÙ BASSO È IL LIVELLO DI CORRUZIONE. PRIMI POSTI: DANIMARCA, FINLANDIA E NUOVA ZELANDA. ULTIMI POSTI: SOMALIA, COREA DEL NORD E AFGHANISTAN. ITALIA: 72 POSTO (2011: 69 POSTO), PUNTI 42, ALLA PARI CON BOSNIA, UN GRADINO PIÙ SOTTO DI BRASILE, MACEDONIA E SUD AFRICA E UNO PIÙ SOPRA DI BULGARIA, LIBERIA, MONTENEGRO E TUNISIA. PRECEDONO L ITALIA: GERMANIA (13 POSTO), FRANCIA (16 POSTO), GRAN BRETAGNA (17 POSTO), USA (19 POSTO) E GIAPPONE (17 POSTO), GHANA, BOTSWANA, BHUTAN E RUANDA. SEGUONO L ITALIA: CINA (80 POSTO), GRECIA ED INDIA (94 POSTO). 3
LE STRATEGIE INTRODOTTE DALLA LEGGE 190/2012 1. LIVELLO NAZIONALE ATTRAVERSO IL PIANO NAZIONALE ANTICORRUZIONE ( P.N.A.): - SOGGETTI COINVOLTI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI - DIPARTIMENTO FUNZIONE PUBBLICA E A.N.AC. - EX C.i.V.I.T. 2. LIVELLO DECENTRATO ATTRAVERSO IL PIANO TRIENNALE DELLA CORRUZIONE ( P.T.P.C.) E IL PROGRAMMA TRIENNALE DELLA TRASPARENZA E DELL INTEGRITÀ ( P.T.T.I. ) PER OGNI SINGOLA AMMINISTRAZIONE ED ENTE - SOGGETTI COINVOLTI RESPONSABILE ANTICORRUZIONE - ORGANO INDIRIZZO POLITICO. 4
L AUTORITA NAZIONALE ANTICORRUZIONE A.N.AC. Ex C.I.V.I.T. L AUTORITA NAZIONALE ANTICORRUZIONE (ART. 1, C. 2 E 3 ) EX COMMISSIONE PER LA VALUTAZIONE, LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE (C.I.V.I.T.) OPERA QUALE AUTORITÀ NAZIONALE ANTICORRUZIONE E SVOLGE ATTIVITÀ DI CONTROLLO, PREVENZIONE E CONTRASTO AL FENOMENO DELL ILLEGALITÀ. LA DENOMINAZIONE A.N.AC. EX ART. 5 DL 101/2013 CONVERTITO CON LA LEGGE 125/2013 FUNZIONI E I COMPITI : - COLLABORA CON I PARITETICI ORGANISMI STRANIERI - APPROVA IL PIANO NAZIONALE ANTICORRUZIONE - ANALIZZA CAUSE E FATTORI DELLA CORRUZIONE E INDIVIDUA GLI INTERVENTI DI PREVENZIONE; - ESPRIME PARERI FACOLTATIVI A TUTTE LE AMMINISTRAZIONI - ESERCITA LA VIGILANZA E IL CONTROLLO SULL'EFFETTIVA APPLICAZIONE E SULL'EFFICACIA DELLE MISURE - ADOTTATE DALLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI. - RIFERISCE AL PARLAMENTO SULL'ATTIVITÀ DI CONTRASTO AL FENOMENO CORRUTTIVO. 5
QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO LA LEGGE 190/2012 HA INTRODOTTO DIVERSI ELEMENTI DI NOVITÀ ATTRAVERSO I DECRETI ATTUATIVI: DECRETO LEGISLATIVO 14 MARZO 2013, N. 33 RIORDINO DELLA DISCIPLINA RIGUARDANTE GLI OBBLIGHI DI PUBBLICITA', TRASPARENZA E DIFFUSIONE DI INFORMAZIONI DA PARTE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI. DECRETO LEGISLATIVO 8 APRILE 2013, N. 39 DISPOSIZIONI IN MATERIA DI INCONFERIBILITÀ E INCOMPATIBILITÀ DI INCARICHI PRESSO LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI E PRESSO GLI ENTI PRIVATI IN CONTROLLO PUBBLICO, A NORMA DELL'ARTICOLO 1, COMMI 49 E 50 DELLA LEGGE 6 NOVEMBRE 2012, N. 190. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 16 APRILE 2013, N. 62 REGOLAMENTO RECANTE CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI PUBBLICI, A NORMA DELL'ARTICOLO 54 DEL DECRETO LEGISLATIVO 30 MARZO 2001, N. 165. DIRETTIVE : PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA - A.N.AC. EX Ci.V.I.T. E CONFERENZA UNIFICATA STATO REGIONI ED ENTI LOCALI. 6
NORMATIVA DELLA REGIONE SICILIANA IN MATERIA DI TRASPARENZA E ANTICORRUZIONE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE, DECRETI E DELIBERE DI GIUNTA DI GOVERNO, PRESENTI NELL ORDINAMENTO REGIONALE PRIMA DELLA ENTRATA IN VIGORE DELLA LEGGE 190/2012: LEGGE REGIONALE 20 NOVEMBRE 2008, N. 15 MISURE DI CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA CODICE ANTIMAFIA E ANTICORRUZIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE ( CODICE VIGNA) DELIBERA DI GIUNTA DEL GOVERNO REGIONALE N. 514 DEL 04/12/2009 LEGGE REGIONALE 5 APRILE 2011, N. 5 DISPOSIZIONI PER LA TRASPARENZA, LA SEMPLIFICAZIONE, L EFFICIENZA, L INFORMATIZZAZIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L AGEVOLAZIONE DELLE INIZIATIVE ECONOMICHE. DISPOSIZIONI PER IL CONTRASTO ALLA CORRUZIONE ED ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA DI STAMPO MAFIOSO. DISPOSIZIONI PER IL RIORDINO E LA SEMPLIFICAZIONE DELLA LEGISLAZIONE REGIONALE. 7
SOGGETTI CHE CONCORRONO ALLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE 1 - ORGANO DI INDIRIZZO POLITICO; 2 - RESPONSABILE DELLA PREVENZIONE; 3 - REFERENTI PER LA PREVENZIONE; 4 - ORGANISMO INDIPENDENTE DI VALUTAZIONE; 5 - UFFICIO PROCEDIMENTI DISCIPLINARI (U.P.D.); 6 - DIPENDENTI DELL AMMINISTRAZIONE; 7 - PORTATORI DI INTERESSI - STAKEHOLDERS 8
ORGANO DI INDIRIZZO POLITICO COMPETENZE: - NOMINA IL RESPONSABILE (ART. 1, COMMA 7, DELLA LEGGE. N. 190 DEL 2012) PER LA REGIONE IL PRESIDENTE; - PER GLI ENTI LOCALI - COME DA DELIBERA N. 15 DEL 2013 DELLA C.i.V.I.T. OGGI A.N.AC.- COMPETENZA NOMINA IN CAPO AL SINDACO; - ADOTTA, SU PROPOSTA DEL RESPONSABILE DELLA PREVENZIONE, IL PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE - P.T.P.C. E IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ - P.T.T.I E LI COMUNICA AL DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA (ART. 1, COMMA 8, DELLA L. N. 190 DEL 2012). 9
RESPONSABILE DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA DELL AMMINISTRAZIONE REGIONALE SICILIANA DOTT.SSA LUCIANA GIAMMANCO - DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA E DEL PERSONALE, NOMINATA CON DECRETO PRESIDENZIALE N. 231 DEL 30 LUGLIO 2013 FUNZIONI E COMPITI DEL RESPONSABILE: (Art. 1, c.7, L. 190/2012 - Art. 43, D. L.gs 33/2013 - Art. 15, D.L.gs 39/2013) 1. DEFINISCE PROCEDURE APPROPRIATE PER SELEZIONARE E FORMARE I DIPENDENTI DESTINATI AD OPERARE IN SETTORI A RISCHIO CORRUZIONE; ART. 1 COMMA 8 2. VERIFICA L EFFICACE ATTUAZIONE DEL PIANO E DELLA SUA IDONEITÀ; ART. 1, COMMA 10 LETT. A 3. ELABORA LA PROPOSTA DI PIANO DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE DA SOTTOPORRE ALL ORGANO DI INDIRIZZO POLITICO PER L ADOZIONE ENTRO IL 31/01/2014; ART. 1 COMMA 8 4. PROPONE MODIFICHE AL PIANO IN CASO DI ACCERTATE VIOLAZIONI O MUTAMENTI DELL ORGANIZZAZIONE; ART. 1, COMMA 10 LETT. A 10
5. VERIFICA, D INTESA CON IL DIRIGENTE COMPETENTE L EFFETTIVA ROTAZIONE DEGLI INCARICHI NELLE AREE RITENUTE AD ELEVATO RISCHIO CORRUZIONE; 6. VIGILA SUL RISPETTO DELLE NORME IN MATERIA DI INCONFERIBILITÀ ED INCOMPATIBILITÀ ( ART. 15 DLGS 39/2013); 7. ELABORA LA RELAZIONE ANNUALE SULL ATTIVITÀ SVOLTA E NE ASSICURA LA PUBBLICAZIONE; 8. PREDISPONE IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ ( PTTI ); 9. EMANA DIRETTIVE PER L UNIFORME E CORRETTA ATTUAZIONE DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE DI DATI, DOCUMENTI E INFORMAZIONI; 10. ATTIVITÀ COSTANTE DI MONITORAGGIO SULL ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE PREVISTI DALLA NORMATIVA VIGENTE; 11. SEGNALA ALL ORGANO DI INDIRIZZO POLITICO, ALL O.I.V., ALL AUTORITÀ NAZIONALE ANTICORRUZIONE (EX C.I.V.I.T.) E, NEI CASI PIÙ GRAVI, ALL UFFICIO DI DISCIPLINA I CASI DI MANCATO O RITARDATO ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE, AI FINI DELL ATTIVAZIONE DEL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE E DELLE ALTRE FORME DI RESPONSABILITÀ. 11
I COMPITI DEGLI ALTRI SOGGETTI CHE CONCORRONO ALLA PREVENZIONE DELLA CORRUZZIONE ATTORI INTERNI: - REFERENTI; - ORGANISMO INDIPENDENTE DI VALUTAZIONE; - UFFICIO PROCEDIMENTI DISCIPLINARI; - TUTTI I DIPENDENTI DELL AMMINISTRAZIONE REGIONALE SICILIANA; ATTORI ESTERNI: PORTATORI D INTERESSE - STAKEHOLDERS 12
REFERENTI CON DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIANA N. 5760 DEL 04/10/2013 (GURS N. 48 DEL 25/10/2013 - PARTE 1^ ) I DIRIGENTI GENERALI DI OGNI SINGOLO DIPARTIMENTO E UFFICIO EQUIPARATO SONO STATI NOMINATI REFERENTI PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA. COMPITI E FUNZIONI IMPARTITI CON DIRETTIVA N. 143363 DEL 30/10/2013: DARE PUNTUALE ATTUAZIONE ALLE DIRETTIVE IMPARTITE DAL RESPONSABILE E CONSEGUENTE ATTIVITÀ INFORMATIVA ATTA A FORNIRE ELEMENTI E RISCONTRI IN ORDINE ALLE AZIONI INTRAPRESE, ALLE DIRETTIVE IMPARTITE ALL INTERNO DI CIASCUNA STRUTTURA E AL LORO COSTANTE MONITORAGGIO. FORNIRE AL RESPONSABILE LE INFORMAZIONI NECESSARIE E LE PROPOSTE ADEGUATE PER L INDIVIDUAZIONE DELLE AREE NELL AMBITO DELLE QUALI È PIÙ ELEVATO IL RISCHIO CORRUZIONE. FORMULARE SPECIFICHE PROPOSTE DI MISURE VOLTE A PREVENIRE E CONTRASTARE IL RISCHIO CORRUZIONE. INDIVIDUARE I DIRIGENTI PREPOSTI ALLE STRUTTURE CHE SVOLGONO ATTIVITÀ RIENTRANTI NELLE AREE A RISCHIO DA INSERIRE NEI PROGRAMMI FORMATIVI. AVANZARE PROPOSTE PER LA ROTAZIONE DEL PERSONALE ESPOSTO AL RISCHIO. ULTERIORI COMPITI E MODALITÀ DI RACCORDO CON IL RESPONSABILE SARANNO INDIVIDUATE NEL PTPC E NEL PTTI. 13
ORGANISMO INDIPENDENTE DI VALUTAZIONE LEGGE REGIONALE DEL 5 APRILE 2011, N. 5: RECEPISCE D.LGS 150/2009 (c.d. BRUNETTA); DISCIPLINA CICLO DELLA PERFORMANCE ; REGOLAMENTO ATTUATIVO D.P.Reg. 21 GIUGNO 2012 N. 52 - G.U.R.S. 5 OTTOBRE 2012 N. 42 - PREVEDE: TERMINI PER LA GESTIONE DEL CICLO DELLA PERFORMANCE NOMINA E COMPOSIZIONE O.I.V. IN CORSO: PROPOSTA d.d.l. DIFFERIMENTO DATA AVVIO CICLO GESTIONE PERFORMANCE RIALLINEAMENTO TERMINI PREVISTI NEL REGOLAMENTO 14
UFFICIO PROCEDIMENTI DISCIPLINARI - PREDISPONE IL CODICE DI COMPORTAMENTO A SEGUITO DELLA PUBBLICAZIONE DEL DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 16 APRILE 2013, N. 62 REGOLAMENTO RECANTE CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI PUBBLICI, A NORMA DELL'ARTICOLO 54 DEL DECRETO LEGISLATIVO 30 MARZO 2001, N. 165. - PREDISPONE IL REGOLAMENTO DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE PER OMESSA O INCOMPLETA COMUNICAZIONE DELLE INFORMAZIONI E DEI DATI DI CUI ALL ART. 14 (ORGANI DI INDIRIZZO POLITICO) E ALL ART. 22 ( ENTI E SOCIETÀ ) DECRETO LEGISLATIVO 14 MARZO 2013, N. 33. 15
TUTTI I DIPENDENTI DELL AMMINISTRAZIONE DELLA REGIONE SICILIANA - OSSERVANO LE MISURE CONTENUTE NEL P.T.P.C. (ART. 1, COMMA 14 DELLA LEGGE N. 190 DEL 2012); - SEGNALANO LE SITUAZIONI DI ILLECITO AL PROPRIO DIRIGENTE O ALL U.P.D. (ART. 54 BIS DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 165 DEL 2001) TUTELA DEL WHISTLEBLOWER - SEGNALANO CASI DI PERSONALE CONFLITTO DI INTERESSI (ART. 6 BIS LEGGE N. 241 DEL 1990; ARTT. 6 E 7 SECONDO IL CODICE DI COMPORTAMENTO). 16
COINVOLGIMENTO ATTORI ESTERNI ALL AMMINISTRAZIONE PER LA STESURA DEL PTPC E PER IL PTTI PORTATORI DI INTERESSI - STAKEHOLDERS ASCOLTO DEI PORTATORI DI INTERESSI - STAKEHOLDERS, INDIVIDUAZIONE ESIGENZE NECESSITA PER L ELABORAZIONE DEL PIANO E DEL PROGRAMMA TRIENNALE. SOMMINISTRAZIONE QUESTIONARI INCONTRI SEMINARI/CONVEGNI RACCOLTA DI IDEE ED AZIONI VOLTE A RIDISEGNARE UN AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE, SEMPLICE ED INTEGRA NELL INTERESSE DI TUTTA LA COLLETTIVITÀ. 17
ELEMENTI DEL PIANO ANTICORRUZIONE 1. INDIVIDUAZIONE AREE A RISCHIO; 2. ANALISI DEI PROCESSI AREE A RISCHIO; 3. INDIVIDUAZIONE UNITÀ ORGANIZZATIVE COINVOLTE; 4. IDENTIFICAZIONE RISCHI DI CORRUZIONE; 5. VALUTAZIONE COMPLESSIVA DEL RISCHIO; 6. MISURE DI PREVENZIONE DA ADOTTARE; 7. ADOZIONE CRITERI DI ROTAZIONE DEL PERSONALE ADDETTO ALLE AREE A RISCHIO; 8. FORMAZIONE DEL PERSONALE DELLE AREE A RISCHIO. 18
AREE A RISCHIO E MISURE DI PREVENZIONE IL PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE (P.T.P.C.): - INDIVIDUA LE AREE AD ELEVATO RISCHIO CORRUZIONE - EFFETTUA L ANALISI E LA VALUTAZIONE DEI RISCHI SPECIFICI DI CORRUZIONE; - INDICA GLI INTERVENTI ORGANIZZATIVI VOLTI A PREVENIRLI. AREE AD ELEVATO RISCHIO CORRUZIONE COMUNI A TUTTE LE AMMINISTRAZIONI INDIVIDUATE NEL P.N.A. 1. AREA: ACQUISIZIONE DEL PERSONALE; 2. AREA: AFFIDAMENTI DI LAVORI, SERVIZI E FORNITURE; 3. AREA: AUTORIZZAZIONI O CONCESSIONI; 4. AREA: CONCESSIONE ED EROGAZIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI, SUSSIDI, AUSILI FINANZIARI NONCHÈ ATTRIBUZIONI DI VANTAGGI ECONOMICI DI QUALUNQUE GENERE A PERSONE ED ENTI PUBBLICI E PRIVATI. INDICAZIONE NEL P.T.P.C., PER CIASCUNA AREA DI RISCHIO MISURE DI PREVENZIONE DA IMPLEMENTARE PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO. I REFERENTI DEVONO INDICARE I RISCHI DI CORRUZIONE PER OGNI CLASSE DI PROCEDIMENTO E LE CORRELATE MISURE DI PREVENZIONE DA ADOTTARE, IN PRIMA APPLICAZIONE, COME DA DIRETTIVE IMPARTITE. 19
TRASPARENZA LA TRASPARENZA RAPPRESENTA UNO STRUMENTO FONDAMENTALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER L EFFICIENZA E L EFFICACIA DELL AZIONE AMMINISTRATIVA. CREAZIONE SEZIONE AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE E LOGO HOME PAGE SITO ISTITUZIONALE REGIONE SICILIANA. 20
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LA SEZIONE AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE, IN CORSO DI RIELABORAZIONE, CONTIENE DOCUMENTI, INFORMAZIONI E DATI CONCERNENTI L ORGANIZZAZIONE E L ATTIVITA DELL AMMINISTRAZIONE REGIONALE. PER QUANTO DI INTERESSE IN QUESTA SEDE VANNO PUBBLICATI: INFORMAZIONI RELATIVE ALLE PROCEDURE PER L AFFIDAMENTO DI LAVORI PUBBLICI, SERVIZI E FORNITURE, DALLA FASE DEL BANDO FINO A QUELLA DELL ESECUZIONE DELL OPERA; ATTI DI GOVERNO DEL TERRITORIO (PIANI TERRITORIALI, PIANI DI COORDINAMENTO, STRUMENTI URBANISTICI, GENERALI E DI ATTUAZIONE E DELLE RISPETTIVE VARIANTI) SCHEMI DI PROVVEDIMENTO PRIMA DELLA LORO APPROVAZIONE DA PARTE DEGLI ORGANI PREPOSTI (ART 39 DLGS 33/2013 E ALLEGATO 1 DELLA C.i.V.I.T. OGGI A.N.AC.) DOCUMENTAZIONE RELATIVA A CIASCUN PROCEDIMENTO DI PRESENTAZIONE E APPROVAZIONE DELLE PROPOSTE DI TRASFORMAZIONE URBANISTICA D INIZIATIVA PRIVATA O PUBBLICA 22
Grazie per l attenzione Luciana Giammanco