Intervista al Sindaco di Roma Ing. Gianni Alemanno



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Poste Italiane S.p.A., Sped. in Abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art.1 comma 1 - DCB Roma. Abbonamento annuale Intervista al Sindaco di Roma Ing. Gianni Alemanno Febbraio 2010 n.482

Care amiche a cari amici, Spero che sia di vostro gradimento la nuova veste grafica inaugurata con questo numero del Notiziario, o meglio di NOIR. Per questa occasione abbiamo avuto l onore di intervistare il nostro Sindaco, l Ing. Gianni Alemanno, il quale ci illustra i progetti in corso di realizzazione e parla del possibile coinvolgimento del nostro Ordine. Inizia un nuovo anno di gestione dell Ordine dopo le note vicende che hanno portato alle elezioni del 2009. Abbiamo archiviato giorni difficili nei quali è successo un po di tutto. Emblematiche le tristi scene alla quali abbiamo assistito, che hanno testimoniato il livello al quale è scesa una certa parte della nostra categoria: ricordo l uomo-sandwich, un ingegnere, che si aggirava sotto la sede dell Ordine con un cartello che invitava a votare la sua lista. Magari è lo stesso che propone sconti dell 80% sulle tariffe professionali nelle gare di progettazione (vedi, su questo numero, l intervista all Ing. Umberto Petroselli). Uno dei capisaldi di questo nuovo mandato sarà quindi di proporre, anche a livello politico, la qualità dei progetti come obiettivo primario per qualsiasi riforma sulle tariffe professionali. Per quanto riguarda i servizi dell Ordine, prosegue la campagna di formazione gratuita per l aggiornamento relativo al Titolo IV del D.lgs. 81/08: nonostante le difficoltà dovute alle elezioni, sono stati formati 1.128 ingegneri nel 2009, centrando l obiettivo voluto dal Consiglio di creare un percorso assolutamente innovativo, nel quale gli iscritti si sentano tutelati dal proprio Ordine nei confronti delle novità legislative soprattutto in un campo pericoloso come quello della sicurezza nei cantieri. La formazione a distanza è un altra iniziativa che verrà alla luce nel 2010: con tale iniziativa il Consiglio dell Ordine vuole venire incontro ai numerosi colleghi che hanno difficoltà a muoversi per Roma o a raggiungere la sede dell Ordine dalla Provincia. Chi frequenta l Ordine in questi giorni ha avuto modo di incontrare i neo Consiglieri Ingg. Dario Bugli, Armando Centioni, Marco Cherri, Carlo Fascinelli Massimiliano Rossetti e Silvia Torrani, tutti desiderosi di dare il proprio contributo al servizio degli iscritti: la loro attività ed il loro impulso sarà fondamentale in questo 2010 che si annuncia difficile per lo sviluppo economico romano e del Paese in generale, ma che si basa sui grandi progetti che l Amministrazione Capitolina sta programmando e sui quali l Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma è candidato a contribuire in modo sostanzioso, come auspicato dallo stesso Sindaco. Infine una nuova iniziativa dell Ordine, volta a consentire un notevole risparmio di risorse da destinare ad altri servizi più proficui per gli iscritti: dal prossimo numero, il Notiziario sarà inviato solo a chi ne farà richiesta, seguendo le istruzioni che saranno pubblicate a breve sul sito dell Ordine. Il Direttore Editoriale Vice-Presidente Ing. Mario Leonardi e-mail: leonardi@ording.roma.it

Direttore responsabile Mario Beomonte Direttore editoriale Mario Leonardi Il comitato di redazione è composto dai Consiglieri dell Ordine Francesco Duilio Rossi (Presidente) Emilio Acernese Mario Beomonte Dario Bugli Fabrizio Cabas Massimo Calda Carla Cappiello Armando Centioni Marco Cherri Carlo Fascinelli Paola Maria Angela Galliani Corrado Antonio Kropp Mario Leonardi Massimiliano Rossetti Silvia Torrani Amministrazione e redazione Via Vittorio Emanuele Orlando, 83 00185 Roma Tel. 06 4879311 Fax 06 487931223 Coordinamento editoriale e segreteria di redazione Mass Media Immagine e Promozione srl Via Pietro Tacchini, 12-00197 Roma Tel/Fax 06 80691471 - segreteria@massmediaitalia.it Grafica Mediamente sas - Art & Communication Via Giorgio Scalia 10/B - 00136 Roma Tel 06 64521729 - info@mediamenteart.it Stampa Tipolitografia New Graphic Via Antonio Tempesta, 40 00176 Roma stampato su carta ecologica scritto al Registro della Stampa del Tribunale di Roma il 20/05/1958 al nr. 6328 Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma Via Vittorio Emanuele Orlando, 83 00185 Roma Tel. 06 4879311 Fax 06 487931233 www.ording.roma.it segreteria@ording.roma.it Finito di stampare febbraio 2010 Noir - Notiziario dell Ordine degli Ingegneri di Roma e Provincia

6 Intervista al Sindaco di Roma Ing. Gianni Alemanno 6 Primo Piano Intervista al Sindaco di Roma Ing. Gianni Alemanno 9 Intervista A colloquio con l Ing. Umberto Petroselli 13 Progetti Risorse per Roma, nuovi scenari per la Capitale 16 Infrastrutture Una nuova generazione di stadi 20 Materiali RAC: un nuovo conglomerato per le strutture 29 Telecomunicazioni Il progetto Roma digitale

Primo Piano 6 Intervista al Sindaco di Roma ING. GIANNI ALEMANNO Il futuro della Capitale Intervista al Sindaco di Roma Ing. Gianni Alemanno di Ilaria Guidotti Sviluppo della città attraverso interventi di riqualificazione urbana, valorizzazione delle periferie, riutilizzo delle aree demaniali, la realizzazione del piano casa, le infrastrutture viarie e la creazione del secondo Polo turistico. Una messa in moto dell economia romana e della progettazione, in vista degli Stati generali delle categorie produttive e delle associazioni imprenditoriali e professionali, in calendario il prossimo 18 maggio nella Capitale. Questi in sintesi gli argomenti di questa intervista che ci ha rilasciato il Sindaco di Roma Gianni Alemanno. Sindaco quali prospettive si schiudono nel 2010 per l economia romana? Il 2010 sarà l anno della svolta per la Capitale. Dopo aver dedicato il 2009 alla realizzazione di un cambiamento, che ha visto gli sforzi delle istituzioni convergere verso la sicurezza e il ripristino di alcune regole necessarie a riavviare la macchina amministrativa, zavorrata da inefficienze, sperperi, il nuovo anno ci proietta verso un impegno a tutela della occupazione e al rilancio dell economia. Dobbiamo reagire all aumento della disoccupazione, effetto finale della grave crisi economica che ha investito tutto l Occidente. A Roma e nel Lazio si può lanciare un grande piano straordinario per l occupazione, che produca 100 mila posti di lavoro nel biennio 2010-2011. Per fare questo servono solo in misura ridotta nuove risorse pubbliche, mentre è necessario sbloccare tutti i progetti che sono già finanziati da risorse pubbliche già stanziate o possono attrarre investimenti privati o ancora attivare i finanziamenti dell Unione Europea. Ci può fare degli esempi concreti? L elenco è lungo: si va dal progetto della nuova Rinascente che attende solo la firma della Regione Lazio, all accordo di programma tutela per produrre quasi mille posti di lavoro, alle torri dell Eur, al dell occupazione e rilancio ponte della Scafa, alla Roma-Latina fino ai progetti del secondo Polo turistico e quelli per il litorale di Ostia. Ci sono risorse europee bloccate e non impiegate dalla Regione e dagli Enti dell economia Locali, c è tutto il Piano casa da cantierizzare insieme alle nuove centralità, agli investimenti all Eur e per le nuove infrastrutture di trasporto

fino alla realizzazione di Fiumicino 2, per la cui partenza si attende il varo delle nuove tasse aeroportuali. La realizzazione di gran parte di questi progetti dipende soltanto dalla volontà di tutte le autorità pubbliche, dalle Sovraintendenze alle autorizzazioni ministeriali, dalle intese tra i diversi Enti Locali al coinvolgimento della Cassa Depositi e Prestiti e del sistema bancario. Ovviamente il mondo imprenditoriale e gli investitori privati devono fare la loro parte, ma devono avere certezza dei tempi, univocità e celerità nelle decisioni. Un tavolo di emergenza, coordinato dal Prefetto, che raccolga tutti gli attori pubblici e privati dello sviluppo può essere il luogo dove compiere questa profonda accelerazione. Il Sindaco Gianni Alemanno con il Pontefice Benedetto XVI In che modo l Ordine degli ingegneri, di cui Lei è un membro a pieno titolo in quanto ingegnere edile, può partecipare a questo sforzo progettuale? Mi onora aver compiuto gli studi in ingegneria edile con i migliori professori e progettisti. Ricordo di aver fatto analisi, nel corso degli studi, sulla nuova stazione Tiburtina che sarà pronta entro il 2016. Questo lavoro, insieme a quelli per il completamento delle altre due linee delle rete metropolitana (B1 Conca d Oro-Iorio e Pantano-S.Giovanni con un secondo prolungamento fino a Grottarossa ndr) sono dei gioielli della ingegneria edile e sono il frutto della straordinaria capacità progettuale degli ingegneri italiani. Mi auguro che questo talento e queste soluzioni tecniche di altissimo livello, di cui avete dato prova nella ideazione e realizzazione di queste opere, siano messe a servizio della realizzazione dei Parchi a tema di prossima costruzione nella Capitale (Parchi del sistema congressuale fieristico a Roma Sud, collegati con il parco cantieristico navale del nuovo litorale di Ostia, e i parchi turistici, golfistico e dell entertainment tra la Nuova Fiera di Roma e la Pontina, servite dalle nuove complanari come la Roma Fiumicino ndr). Pensando al nuovo volto urbanistico che assumerà la città nei prossimi dieci anni, quali sono le modalità di sviluppo ed espansione abitativa che state programmando? Il primo passo è quello di fronteggiare l emergenza abitativa della Capitale. Il 14 gennaio scorso il Consiglio Comunale ha approvato la manovra di densificazione dei 29 Piani di Zona, che permetterà di chiudere definitivamente il fabbisogno del II Piano per l Edilizia Economica e Popolare. Una manovra importantissima, all interno del piano di housing sociale del Comune, perché consentirà l incremento della capacità edificatoria delle aree del 30%, attraverso l aumento del numero dei piani degli edifici e la trasformazione di cubatura non residenziale in residenziale. Ciò significa che ai 6.300 alloggi già presenti se ne aggiungeranno altri 2.850, per un totale di 9.150 alloggi a disposizione dell emergenza abitativa. Questo è uno degli elementi di cui si compone il Piano casa, che prevede contestualmente l espansione dell edilizia residenziale pubblica, l utilizzazione a questi fini di fondi statali, regionali e comunali disponibili, ed infine la ricerca di uno strumento di finanziamento pluriennale da destinarsi all edilizia sovvenzionata. Il nostro obiettivo è la concezione di una nuova città che sia in grado di dare delle prospettive profonde e determinate al piano regolatore. Primo Piano 7 Intervista al Sindaco di Roma Ing. Gianni Alemanno Lei ha spesso dichiarato e lo sta confermando adesso che due aspetti-chiave dell urbanistica romana passano attraverso lo sviluppo delle periferie e il riutilizzo delle aree demaniali Con la Delibera n.122, approvata in Consiglio comunale nel dicembre 2009 sono stati fissati gli indirizzi per il recupero urbanistico dei Nuclei di edilizia ex abusiva, i cosiddetti toponimi, ovvero le zone abusive di costruzione più recente. Grazie a questa manovra 71 quartieri della periferia romana saranno dotati di infrastrutture primarie. Con la Delibera n.53 approvata nel giugno del 2009, il Comune di Roma ha inoltre sbloccato risorse per 40 milioni di euro destinati a opere di illuminazione, fogne,

Primo Piano 8 Intervista al Sindaco di Roma Ing. Gianni Alemanno Il Sindaco Gianni Alemanno con il Ministro dell'interno Roberto Maroni nel corso di una conferenza stampa strade, scuole, impianti sportivi e centri culturali nelle periferie. Interventi analoghi sono previsti nel 2010 per un ulteriore importo complessivo pari a 22 milioni e 996 mila euro (questi i Municipi che saranno interessati: VII; VIII; X; XII; XIII; XVIII e XIX ndr). Altre opere previste entro quest anno coinvolgono le aree marginali con opere pubbliche aggiuntive per un importo totale di circa 16 milioni di euro (ndr le località coinvolte saranno: Castelverde, Parco Massimina, Casalselce, Saline, Infernetto, Torrione Cerquetta, Bangnoletto, Case Rosse, Villaggio Prenestino, Tragliata, Centrone, Fidene, Valle Aurelia e Corviale, Via Ascalesi, dove si costruirà una pista skateboard e un area verde mentre saranno completate 3 piazze nelle zone di Spregamore, Mulino S. Felicola, via della Tenuta di Torrenova, via della Serenissima). Un segnale forte che dimostra i risultati di una politica del fare e non solo dell annunciare e che va finalmente a favore delle periferie, verso le quali abbiamo un debito di civiltà. Il ragionamento che sta a monte di questi interventi è riempire di contenuti il modello delle centralità, rimasto fino ad oggi un idea astratta. Per questo nei prossimi mesi la prima conferenza che dovremo organizzare sarà appunto sul tema di come cresce la città. La seconda riguarderà il riutilizzo delle aree demaniali. A questo proposito, principalmente per quanto concerne le aree demaniali della Difesa, un lavoro congiunto Ministero della Difesa-Risorse per Roma ha individuato 17 aree, sviluppo delle periferie e riutilizzo delle aree demaniali un patrimonio del valore di 600 milioni di euro che deve essere trasferito al Comune come pagamento della rata prevista nei finanziamenti dello Stato per Roma Capitale. Che ulteriore rilancio strategico serve per avvalorare la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2020? Aree demaniali e periferie saranno i temi forti di quegli Stati Generali della città che noi faremo il 18 e il 19 maggio 2010 per lanciare il progetto strategico della città. Voi sapete che nella strada che stiamo tracciando lanceremo dieci progetti qualificanti con l obiettivo più immediato e più evidente di trasformare e qualificare Roma in vista della candidatura alle Olimpiadi del 2020. Ecco, noi dobbiamo ragionare in questi termini, nella convinzione che il 2010 possa essere un anno fondamentale nella vita della nostra città. Sicuramente l Ordine degli Ingegneri sarà uno dei protagonisti di questi lavori che dovremo organizzare e mi auguro che veniate ricchi di proposte, di idee, perché abbiamo bisogno veramente di far crescere il dibattito e di confrontarci anche dal punto di vista internazionale rispetto a quelle che possono essere le proposte che si faranno per spingere, con uno scatto di reni, la Capitale verso traguardi mai raggiunti prima e risolvere tante questioni per troppo tempo accantonate.

A colloquio con L ING. UMBERTO PETROSELLI Direttore del Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana del Comune di Roma e Presidente della Commissione LL.PP. dell Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma Intervista 9 di Barbara Bianconi Ingegner Petroselli, ci illustra la sua formazione e il suo percorso professionale? Fin dai tempi dell'università ho avuto per così dire un attrazione fatale per le strutture, mi sono laureato in ingegneria civile edile discutendo, infatti, una tesi teorico-pratica su un progetto di un ponte con il calcolo agli stati limite, metodo di calcolo che in Italia negli anni 70 era agli albori. Dopo la laurea ho lavorato, prima, come ingegnere di cantiere nella costruzione di un ponte in Umbria, per poi passare a quello a cui anelavo, e cioè, in uno studio tecnico di strutture, progettando ponti, gallerie, strutture aeroportuali, ed altre grandi strutture. Quello è stato un periodo molto positivo, toccavo con mano quello che avevo avuto la fortuna di studiare nelle aule dell'università con i professori Morandi, Cestelli Guidi, Carè e Ceradini. Dopo quei primi anni di esperienza nel campo delle strutture ho avuto il primo contatto con la pubblica amministrazione presso l Università di Ancona. In seguito, terminata quell esperienza, nel 1979, a seguito di concorso, sono stato assunto presso il Comune di Roma. Sono passati trent anni da quel 1979, professionalmente interessanti e di soddisfazione. Ho iniziato la mia carriera di tecnico comunale presso la Ripartizione V Lavori Pubblici (oggi Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana), occupandomi, a vari livelli, di strade, fognature, ponti, edilizia, nelle varie fasi, dalla progettazione all'esecuzione delle opere stesse. In quegli anni è riapparso il vecchio amore, mai scemato,...i ponti; per molti anni sono stato il curator viarum provvedendo, oltre alla manutenzione stradale, anche a quella di tutti i ponti di Roma ed al loro controllo. Anche questi sono stati anni entusiasmanti, ho passato, insieme ai miei collaboratori, giornate intere tra l archivio dei progetti della Ripartizione e le viscere dei ponti. la Affrontando anche interventi importanti grande Non tutti sanno che tanti ponti hanno ampi spazi al loro interno, Ponte Risorgimento, Ponte Duca D Aosta, Ponte Te- passione per i ponti di Roma staccio, Ponte Principe Amedeo Savoia Aosta, Ponte Cavour, Ponte Flaminio ed altri ancora. Entrare all interno dei ponti, dove ciò è possibile, è entusiasmante, fotografare eventuali quadri fessurativi A colloquio con l Ing. Umberto Petroselli

Intervista 10 A colloquio con l Ing. Umberto Petroselli per confrontarli successivamente con nuovi rilievi o con i controlli geodetici che periodicamente vengono eseguiti con l ausilio di ditte specializzate ci ha permesso di evitare l acuirsi di ammaloramenti strutturali o peggio ancora il verificarsi di eventi pericolosi. Vi racconto uno tra i vari casi che ho dovuto affrontare negli anni. Si tratta di un ponte a struttura reticolare metallica estradossata. Ebbene, dai controlli geodetici avevamo verificato un abbassamento senza ritorno del caposaldo posto ad un appoggio. Come si sa le strutture respirano, ossia sono soggette agli effetti delle temperature stagionali, ma dopo gli spostamenti dovuti alle dilatazioni termiche vi deve essere un ritorno. Avevano notato un ritorno irregolare che denotava una situazione critica. Solo il nostro rapido intervento sul posto con by-bridge mise in evidenza l inizio dell espulsione del concio della spalla portante un appoggio del ponte. Avrei tanti altri aneddoti da raccontare, sapete trent anni sono tanti Siamo arrivati ai lavori dei mondiali di calcio del 90, anche allora, con il mio staff di validi collaboratori tecnici, abbiamo fatto oltre dieci progetti di interventi vari, tra i quali il parcheggio del Piazzale dei Partigiani, realizzato, e quello di Piazza Mancini, rimasto nel cassetto, la rampa su Largo Tevere per Piazza della Libertà, ed altre opere nuove e ristrutturazioni di quelle esistenti. Per il Giubileo del 2000 abbiamo restaurato i ponti sul Tevere, con grandissima emozione nel mettere mano a quelli più antichi quale Ponte Fabricio, ponte del 62 avanti Cristo, e Ponte Nomentano sull Aniene. E stata una fortuna occuparmi di ponti in questi anni, perché non esiste nessun altra città, come Roma, che ha sia ponti con oltre 2000 anni che ponti costruiti ieri, con l' uso di tutti i materiali, dai laterizi, alla pietra gabina, al tufo, al ferro, all'acciaio, al cemento armato, al precompresso, e l'adozione dei più svariati schemi statici, dall arco, alla trave reticolare, alla trave appoggiata, a quella continua, al ponte strallato ecc. Un opportunità professionale unica, che solo Roma ti offre. Inoltre l attività presso l Amministrazione comunale mi ha permesso di seguire e specializzarmi nella diagnostica statica, in quanto per tanti anni, prima da membro poi da presidente della Commissione per la verifica statica degli edifici comunali, quella che comunemente viene chiamata Commissione stabili pericolanti pubblici, per distinguerla dall altra Commissione stabili pericolanti privati, che è di competenza di un altro Dipartimento. Anche questo settore dell Amministrazione è stato nel tempo professionalmente entusiasmante per la vasta esperienza acquisita, ci si sente un po come i medici del pronto soccorso di un ospedale, dove ci si occupa di centinaia di casi patologici al giorno; la Commissione è chiamata ad analizzare le più svariate situazioni di stati patologici strutturali. L esperienza acquisita ho potuto metterla a disposizione anche nell occasione del terribile terremoto in Abruzzo, nella quale circostanza sono stato interpellato ed insieme ad altri colleghi, con la Protezione Civile del Comune di Roma ho potuto portare un contributo di solidarietà innanzitutto e di professionalità per effettuare le verifiche statiche degli edifici danneggiati dal sisma. Oggi, dopo aver acquisito negli ultimi sette anni una esperienza di Direzione apicale in tre Municipi, sono nuovamente tornato nella struttura dipartimentale che mi ha visto, giovane ingegnere, muovere i primi passi nell'amministrazione pubblica, la vecchia e gloriosa Ripartizione V LL.PP., confluita nel tempo, insieme alla Ripartizione VI Tecnologico, nel Dipartimento XII Lavori Pubblici, oggi denominato Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana. Lei è stato nominato recentemente Direttore del nuovo Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana del Comune di Roma. Può illustrarci cosa si aspetta da questa nuova esperienza? Come già detto in precedenza, dopo l esperienza, come Direttore, in tre dei 19 Municipi della città, sono tornato, in quell ufficio che mi ha visto muovere i primi passi nell Amministrazione Capitolina. Posso dire che questo passaggio, che sicuramente sarà l ultimo prima della pensione che arriverà immancabilmente, mi ha riempito di gioia ridandomi quella spinta emotiva che si ha quando si è giovani e si comincia una nuova avventura. Sicuramente l esperienza avuta nei Municipi è stata anch essa gratificante e positiva dovendo affrontare, come dirigente apicale, tutte le problematiche di una città. Dico città senza peccare di megalomania in quanto ognuno dei tre Municipi, nei quali ho ricoperto la massima carica amministrativa, sia come superficie che come numero di abitanti, risulta superiore a medie città italiane quali Padova, Reggio Calabria, Latina, Livorno e tante altre ancora. Il Direttore di un Municipio affronta giornalmente, oltre alle problematiche di stretto carattere organizzativo interno, problemi che riguardano il campo tecnico, sociale, economico, scolastico e politico; questo per dire che, per un ingegnere, dopo un periodo di tempo più o meno lungo passato a fare il manager in un municipio, rientrare ad occuparsi a tempo pieno di problemi strettamente tecnici ha l effetto di una cura ricostituente. Non vi annoio più e passo alla risposta senza divagare ulteriormente. Quindi, mi ha chiesto cosa mi aspetto da questa nuova esperienza? Ebbene, è superfluo dire che il Dipartimento si è sempre interessato e tuttora continua ad interessarsi, per compito istituzionale, di grandi opere. Varie opere, stradali, edilizie ed anche fognatizie sono attualmente in corso ed altre in programma.

Intervista L Ing. Petroselli a L Aquila dopo il terremoto 11 Mi aspetto pertanto di poter dare il mio contributo in queste opere per rendere la mia città sempre più europea a pieno titolo. Non ho passato ancora cento giorni nel nuovo incarico ma ho già avuto l onore di essere stato invitato ad interessarmi di tre grandi interventi e cioè la costruzione del Ponte della Scafa, il Museo della Shoah e la ristrutturazione del Pontile di Ostia. Tre opere simbolo. Il Ponte della Scafa, che sarà un biglietto da visita per i turisti provenienti a Roma dall Aeroporto, andrà tra pochi giorni in gara con un progetto definitivo approvato con Ordinanza del 30 giugno 2009 dal Sindaco Alemanno nelle vesti di Commissario Delegato per l attuazione degli interventi volti a fronteggiare l emergenza nel settore del traffico e della mobilità, progetto redatto dai tecnici del Comune di Roma unitamente ai tecnici del Comune di Fiumicino. Il nuovo ponte, con schema ad arco a via superiore e sezione stradale complessiva di 24 metri, avrà una lunghezza di 285 metri, e sarà completato, ambo i lati, sia lato Ostia che Fiumicino, da due viadotti di accesso per una lunghezza complessiva di 745 metri. La progettazione statica delle strutture è stata curata dall esimio Prof. Remo Calzona della Facoltà di Ingegneria della Sapienza di Roma. E notizia fresca che il Museo della Shoah verrà realizzato in un area limitrofa a Villa Torlonia, sarà un opera che porterà l Italia a livello europeo visto che tra le grandi nazioni europee è l unica ancora a non averlo. Il Pontile di Ostia è il simbolo della marina di Roma. Anche con quest opera ho un precedente che mi lega a lei da quasi 30 anni. Infatti, ai primi anni 80, come progettista e direttore dei lavori, seguii il consolidamento e la ristrutturazione del pontile, ricostruito dopo la guerra ma che si presentava in allarmanti condizioni di stabilità. Attualmente, vista l azione aggressiva esterna, necessita di una serie di interventi sui pali e sull impalcato. L impalcato sarà oggetto di passivazione delle armature scoperte, di reintegro delle stesse dove l azione di ossidazione, anche a seguito di una incisiva carbonatazione del calcestruzzo ha portato una riduzione delle sezioni originarie, e successiva ricostruzione dei copriferri. Si farà ricorso, nelle zone ad elevata riduzione delle sezioni delle armature ad applicazioni di rinforzi con fibre di carbonio. Quindi, per tornare alla vostra domanda, mi aspetto di poter concludere la carriera dando alla mia città ogni possibile contributo di professionalità. Il suo impegno, come docente, presso la facoltà di Architettura dell Università La Sapienza di Roma, cattedre di Statica e Ponti e grandi strutture dal 1980 al 1990, cosa le ha trasmesso? Vi ringrazio per questa domanda perché riportandomi indietro nel tempo mi fate rivivere con il pensiero un altra entusiasmante esperienza. Negli anni 80 ho risentito un richiamo dall Università, che ormai avevo lasciato da quasi dieci anni, ottenendo la possibilità di frequentare di nuovo le aule universitarie come esperto della materia per le cattedre di Statica e Ponti e Grandi strutture. Svolgevo le esercitazioni e partecipavo alle Commissioni di esame, per puro amore della materia e quindi senza alcun compenso. Bisogna dire che da gran parte degli studenti di Architettura queste materie non sono molto amate, in modo particolare Statica, a volte infatti alcuni studenti lasciano quali ultimi esami proprio Statica, Scienza e Tec- A colloquio con l Ing. Umberto Petroselli

Intervista 12 A colloquio con l Ing. Umberto Petroselli nica delle Costruzioni. Per il Corso di ponti è diverso, in quanto essendo un corso facoltativo lo studente che lo sceglie è particolarmente portato per una materia che prevede un integrazione di arte e scienza. Debbo dire che nella vita qualsiasi esperienza fatta con amore e soddisfazione non può che risultare positiva. Spero di aver contribuito a far amare queste materie, ostiche per molti studenti di Architettura, e di incontrare, magari in qualche cantiere, un architetto che si ricordi di me dimostrando così che il mio sforzo non è stato vano. La sua esperienza come Consigliere dell Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma nel 2004-2005 l ha vista protagonista, tra l altro, nella realizzazione del nuovo sito internet al servizio degli iscritti, che ha costituito lo spunto iniziale per un punto di riferimento che attualmente conta circa 6.000 contatti/giorno. Cosa ricorda di quel periodo, così importante per l ottimizzazione dei servizi agli iscritti? Uno dei punti del nostro programma elettorale per il biennio 2004-2005 era appunto il miglioramento del sito dell Ordine. Appena eletti ricordo che fui incaricato dal Consiglio di predisporre gli atti per la gara per l affidamento del servizio. Era necessaria una gara essendo l Ordine ente di diritto pubblico e quindi soggetto al rispetto della vigente normativa in materia di affidamento di appalti pubblici. Dopo l aggiudicazione dell appalto il lavoro fu fatto durante l estate e alla ripresa dei lavori autunnali avevamo già il nuovo sito che poi, nel tempo, è andato sempre migliorando arricchendosi di nuovi servizi per gli iscritti, al punto che dai quasi 1000 contatti del vecchio sito si è arrivati agli attuali 6000 contatti giornalieri. Questo è un segno importante che premia l impegno profuso dall Ordine per un continuo miglioramento dei servizi offerti agli iscritti. Alla luce della sua prestigiosa carriera nel Settore Tecnico del Comune di Roma considerata anche la sua precedente esperienza di Consigliere, quale pensa possa essere la sinergia tra l Ordine e l Amministrazione pubblica per la soluzione delle problematiche che investono gli ingegneri e quali consigli e suggerimenti si sentirebbe di dare ai giovani ingegneri che sono all inizio della loro attività da dipendenti, visto che tale categoria rappresenta circa l 80% degli iscritti all Ordine? Sappiamo che gli Ordini professionali, in Italia, sono enti di diritto pubblico con il compito di tutelare, in primis, i cittadini, vigilando sulla qualità dell'attività svolta dai professionisti. Nel prendere in esame la qualità non dobbiamo però perdere di vista il rapporto qualità/prezzo, che immancabilmente incombe su qualsiasi attività umana, ma che, deontologicamente parlando, non dovrebbe incidere su quelle di un professionista. La legge 4 agosto 2006 n. 248, il c.d Decreto Bersani, di conversione del d.l. 4 luglio 2006 n. 223, ha previsto, tra l altro, la liberalizzazione delle tariffe professionali con l abrogazione delle disposizioni legislative e regolamentari che prevedevano l obbligatorietà di tariffe fisse o minime e del divieto di pattuire compensi parametrati al raggiungimento degli obiettivi perseguiti. Proprio negli ultimi tempi ho avuto modo di constatare che in alcune gare svolte per l affidamento di incarichi a professionisti esterni all Amministrazione sono stati raggiunti ribassi variabili in un range che va dal 41% all 80%. E da rimanere allibiti. Da questo ne scaturisce una mia prima sollecitazione che rivolgo all Ordine, al quale dico: lavoriamo insieme affinché, fatta salva la tutela dei cittadini come qualità delle opere eseguite, sia ridata dignità ai professionisti! Ritengo che l Ordine debba far sentire la propria voce anche per un altro aspetto, a dir poco mortificante per i professionisti tecnici dipendenti pubblici; quello degli incentivi ex Merloni. Conosciamo tutti il balletto degli ultimi anni riguardo l incentivo, passato dall 1 all 1,5 poi al 2%, poi allo 0,5 per tornare 2 e poi ancora 0,5. Ora 2% ma con l 1,5% destinato all entrata del bilancio dello Stato. Penso che non siano necessari commenti. Un intervento congiunto tra l Ordine e l Amministrazione comunale è necessario anche al fine di portare chiarezza sulla remunerazione degli incarichi del collaudo statico, che, come statuito dalla vigente normativa, viene svolto dai professionisti interni all Amministrazione. Infatti, nel collaudo tecnicoamministrativo affidato ad una terna di professionisti, il professionista, tra i tre, che svolge anche il collaudo statico non riceve alcun compenso aggiuntivo rispetto all emolumento percepito dagli altri componenti. Ciò confligge anche con la più banale ovvietà. L invito che rivolgo ai giovani ingegneri è quello di percorrere sempre la strada dell aggiornamento professionale continuo partecipando alla vita dell Ordine, che come dichiarato giorni fa dal Presidente Ing. Francesco Rossi è una forza professionale tale da poter sviluppare qualsiasi idea concreta, che poi potrà essere proposta all Amministrazione comunale. E con questa affermazione del Presidente che, nel ringraziarvi, penso possa concludersi questa intervista, nell auspicio e nella speranza altresì che Roma venga prescelta per le Olimpiadi del 2020 e che quindi gli ingegneri, anche in questa occasione, vengano chiamati a svolgere un ruolo essenziale con il contributo di idee e genialità che ha sempre contraddistinto la nostra professione.

Sotto la guida di Kappler e Bonifati in soli sei mesi ha invertito la rotta RISORSE PER ROMA NUOVI SCENARI PER LA CAPITALE Progetti 13 Abbiamo scommesso sul merito e sui progetti. Fra le iniziative più importanti: piano di commercio, ristrutturazione dei mercati rionali e la messa in sicurezza delle scuole romane Risorse RpR spa è una società per azioni costituita nel 1995 a seguito della legge 142/90 che attribuiva agli enti locali la possibilità di gestire i servizi pubblici anche a mezzo di società per azioni o di capitali. Risorse RpR spa è nata per gestire i processi di alienazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare del Comune di Roma, che ne è oggi proprietario al 100%. Risorse RpR spa, per la sua esperienza ultradecennale, per l alto livello professionale dei suoi tecnici, per la conoscenza del territorio cittadino e dei suoi processi di sviluppo economico, sociale e territoriale, per la dinamicità propria di un organizzazione di tipo aziendale, fornisce al Comune di Roma studi di fattibilità tecnici e urbanistici, economico-finanziari e giuridico - amministrativi e progetti per agevolare il ruolo di governo della città, garantendo a ogni iniziativa un approccio globale. La società dispone di tutte le professionalità necessarie ad un processo di gestione dinamica del territorio che ne potenzi la redditività attraendo investimenti e valorizzando le risorse esistenti e costituisce partnership sull intero territorio comunale e con altre società in house per progetti complessi. Negli anni la società ha ampliato le proprie competenze, sino a diventare lo strumento operativo di supporto tecnico-specialistico dell Amministrazione Comunale per l'impostazione e la realizzazione di interventi complessi di progettazione, trasformazione e valorizzazione del territorio urbano; attiva dunque nella riqualificazione urbana, nella pianificazione strategica e nella promozione del territorio, è advisor unico del Comune di Roma per la dismissione del patrimonio immobiliare. RpR spa: advisor unico del Comune di Roma per la dismissione del patrimonio immobiliare Qualità, capacità professionale e livello del servizio sono alla base della strategia aziendale, tesa a individuare le migliori modalità di realizzazione degli obiettivi del committente nel rispetto delle esigenze e delle aspettative dei cittadini. Risorse RpR spa opera prevalentemente nel settore dell alienazione e valorizzazione di immobili con particolare riferimento a stime ed espropri e all elaborazione di Studi di fattibilità, piani finanziari ed industriali; nel settore della pianificazione strategica con focus attento sullo sviluppo locale anche con progetti di marketing ur- Risorse per Roma nuovi scenari per la Capitale

Progetti 14 Risorse per Roma nuovi scenari per la Capitale La sede di Risorse per Roma spa bano; nell ambito della promozione del territorio e della progettazione di opere strategiche, lavori pubblici e grandi opere di ingegneria anche mediante interventi di project financing. Inoltre, l azienda segue direttamente le attività svolte dai Dipartimeni del Comune di Roma, fornendo loro un attenta e puntuale consulenza professionale. Risorse RpR spa è dunque in grado di proporre più scenari per la soluzione dei problemi indicati dal Comune di Roma, affrontandoli contemporaneamente sotto il profilo tecnico-urbanistico, economico-finanziario, giuridico - amministrativo, socio-economico, della comunicazione e del marketing urbano. Raccordandosi contemporaneamente con tutti i differenti ambiti dell Amministrazione Comunale competenti per la soluzione di ogni singolo problema, Risorse RpR spa è in grado di fornire al Comune di Roma gli elementi indispensabili per scegliere la soluzione ottimale e più tempestiva. La società Risorse RpR spa rappresenta evidentemente un patrimonio d eccellenza per il Comune di Roma in termini di professionalità, esperienze lavorative, progetti per la città, conoscenza del territorio. Grazie all impegno del Sindaco Alemanno e della nuova maggioranza, si è aperta una nuova stagione di rilancio della società, a partire dall insediamento dei nuovi vertici aziendali nel novembre scorso: l Ingegner Domenico Kappler nel ruolo di Presidente e l Architetto Maurizio Bonifati quale Amministratore Delegato. Con il nuovo assetto, Risorse RpR spa ha invertito la rotta, passando in poco più di sei mesi da una tetra previsione di chiusura a causa del bilancio in rosso e una presunta inutilità, ad una ricapitalizzazione che ne ha consentito il rilancio fino ad assumere un ruolo di assoluto rilievo nelle nuove progettualità della città eterna. «Questa società è indispensabile» spiega l Amministratore Delegato Maurizio Bonifati. «È nata nel 1995 per guidare la dismissione e la valorizzazione di immobili comunali, ma adesso fa molto di più: risolve problemi che i dipartimenti faticano ad affrontare». I due massimi esponenti di Risorse RpR spa, dunque, hanno avviato un iter di risanamento economico-finanziario, di ristrutturazione organizzativa, di rilancio d immagine, di ripresa di attività, con l obiettivo principale di restituire alla struttura le condizioni per operare con efficacia a supporto del Comune di Roma. Ed i risultati non hanno tardato a manifestarsi. «Qui lavoriamo in 230: architetti, ingegneri, economisti, avvocati. Tutti con elevatissime professionalità, pronti a soddisfare il nostro unico cliente, il Comune di Roma. Abbiamo scommesso sul merito e sui progetti», spiega Bonifati. La recente sottoscrizione di nuove commesse per quasi 20 milioni di euro e le iniziative ulteriormente conseguibili per altri 10 milioni di euro «lasciano intravedere afferma Kappler - un orizzonte sereno per la società e la concreta possibilità di sviluppare iniziative e progetti utili per la Città proprio attraverso l apporto interdisciplinare di Risorse RpR, da sempre elemento caratterizzante del nostro approccio metodologico alle attività tecniche svolte per il Comune di Roma». Tra le numerose attività in corso o in procinto di partire,

vanno segnalate in particolare quelle relative alla messa a norma degli edifici scolastici di proprietà comunale, alla creazione di un moderno ed efficace sistema di monitoraggio dello stato manutentivo della rete viaria cittadina, all assistenza sugli aggiornamenti del Piano Regolatore Generale, al nuovo Piano dei Mercati, al finanziamento delle imprese artigiane nelle periferie. E molto altro si potrebbe aggiungere, a testimonianza di una rinnovata capacità di iniziativa della società, collegata ad un opera di risanamento e riequilibrio essenziale ai fini di una prospettiva pluriennale di stabilità aziendale. I progetti principali in cui Risorse RpR spa si sta impegnando, spiega Bonifati, sono «il piano del commercio e la ristrutturazione dei mercati rionali, il secondo polo turistico e la centrale di monitoraggio della manutenzione stradale, un sistema che costruirà un vero e proprio catasto stradale. Poi c è tutto il lavoro sui piani di zona e sul Piano Regolatore Generale. Inoltre, faremo 440 progetti condivisi con Vigili del Fuoco, Università e Comune per mettere in sicurezza le scuole romane». Alcuni di questi piani prevedono l intervento di investitori privati, puntando quindi sul project financing. E mentre l Italia proprio sul terreno della collaborazione enti pubblici-imprenditori appare in ritardo rispetto al resto del mondo occidentale, Bonifati ritiene che il project financing sia, nella circostanza, lo strumento più adatto, «anche se precisa - serve attenzione: tra l investimento dei privati e l attuazione del progetto passa troppo tempo e spesso c è bisogno di ricominciare daccapo. Piuttosto, nel rispetto del grande patrimonio archeologico della città di Roma che inevitabilmente rallenta la realizzazione dei progetti, dobbiamo comunque arrivare alla certezza di tempi e modi». L apporto privato alle iniziative di pubblico interesse diventa, comunque, sempre più importante per Risorse RpR spa. I grandi progetti di trasformazione della città, contenuti anche nel documento conclusivo della Commissione per Roma Capitale, non possono prescindere dal coinvolgimento di risorse finanziarie di natura privata, ma è anche nella costruzione dei nuovi scenari futuri di Roma che le forze vive della città, categorie, imprese, associazioni, dovranno essere tenute nell opportuna considerazione. Dice ancora Kappler: «Se, come è auspicabile, saremo coinvolti direttamente dal Comune di Roma, ci faremo carico di lavorare nell ottica di una partecipazione estesa a progetti che rappresentano un occasione unica per la ripresa economica e lo sviluppo della nostra città». L architetto Bonifati, Amministratore Delegato di Risorse RpR spa, giunto quasi al traguardo dei 60 anni, una quindicina dei quali trascorsi all estero, crede fermamente nella ripresa dell economia romana e nel contributo allo sviluppo della città da parte di Risorse RpR spa: «Dobbiamo fare sistema, lavorare in squadra e, nello stesso tempo, avere la convinzione che possiamo ottenere ottimi risultati: questo è il segreto del successo». L Ing. Domenico Kappler, laureato in Ingegneria Civile Idraulica a Roma nel 1984 è abilitato all esercizio della professione ed iscritto all Ordine degli Ingegneri di Roma dal 1986. Dal 1986 opera come libero professionista presso studi, dei quali è peraltro titolare ed è docente di ruolo abilitato in Fisica e Laboratorio dal 1991. Svolge attività professionale in particolar modo nei campi della pianificazione urbanistica, della progettazione edilizia ed in quella di reti ed infrastrutture. Per professionalità e competenza ha ottenuto la nomina nel Comitato tecnico-scientifico dei LL.PP. della Regione Lazio in qualità di esperto del settore. Ha svolto attività di consulenza tecnica non continuativa per Comuni della provincia di Roma, per il Tribunale di Velletri, per Società ed Aziende operanti nel campo della progettazione e realizzazione di impianti ed opere di urbanizzazione. Senatore della Repubblica dal 2001 al 2006, l Ing. Kappler inoltre, svolge attività politica dal 1995. Progetti 15 Risorse per Roma nuovi scenari per la Capitale

Infrastrutture 16 Una nuova generazione di stadi UNA NUOVA GENERAZIONE DI STADI Ing. Virgilio Manni Direttore Reconsult spa Lo stadio è uno degli edifici che caratterizzano una città, sia agli occhi del visitatore occasionale che a quelli del cittadino residente. Insieme alla stazione, al duomo, all ospedale rappresenta un punto di riferimento per il traffico cittadino. Per la sua capacità di contenere grandi numeri di persone e grazie alle infrastrutture che gli sono pertinenti rappresenta una risorsa fondamentale non solo per la vita sociale e per gli eventi ludici della città, ma anche in occasione di emergenze. Ciò che non è ancora diffusamente percepito in Italia, ma lo è in molti Paesi d Europa, è la misura delle potenzialità che potrebbero essere associate allo stadio in termini di servizi (sociali, commerciali, ricettivi) facendo tesoro proprio delle sue caratteristiche: riconoscibilità, accessibilità, capacità ricettiva di persone e di mezzi. La valorizzazione di tali potenzialità da parte di operatori Riconoscibilità, accessibilità, ricettività: le potenzialità degli stadi in termini di servizi privati, come ad esempio la società sportiva titolare della squadra locale, oltre che costituire un vantaggio da un punto di vista urbanistico per una migliore utilizzazione delle infrastrutture, può comportare la produzione di redditi economici importanti, che si traducono in risparmi della amministrazione pubblica per la manutenzione dello stadio e in aggiunta sostegno economico alla società sportiva proprietaria dell impianto (sostenibilità economica). Gli stadi italiani occupano la propria parte del tessuto cittadino fin dal periodo compreso tra le due guerre, almeno per la maggioranza, e si trovano spesso In questa e nelle foto seguenti alcuni particolari del progetto dello stadio dell A.S. Roma realizzato da GAU Arena

in posizioni troppo centrali a causa dello sviluppo urbanistico avvenuto nel frattempo. A causa di ciò spesso gli eventi sportivi provocano alla città problemi di traffico, se non addirittura di pubblica sicurezza. È evidente quindi che i tempi sono maturi per un rinnovamento del panorama degli stadi italiani, ed in tal senso la Commissione Istruzione del Senato, riunita in sede deliberante, ha recentemente approvato all unanimità un Disegno di Legge con il quale, oltre ad essere introdotto il concetto di stadio di proprietà suscettibile di produrre reddito alla società sportiva (o all ente sportivo, alla federazione, al CONI), sono stabiliti tempi certi per il procedimento tecnico/amministrativo di approvazione dei progetti. Non è necessario essere troppo ottimisti per prevedere, quando il disegno di legge diventerà legge, un importante incremento dell attività di progettazione nel settore. Ma oggi la progettazione di uno stadio di calcio - che sia economicamente sostenibile e quindi dotato di spazi in grado di fornire rendite alla società sportiva proprietaria richiede competenze complesse che, oltre a riguardare l impianto in sé, siano estese alle attività economiche associate ad esso e tali da garantire proprio la sostenibilità economica. Si tratterà quindi di pianificare in termini di economia di mercato e di urbanistica, e poi di sviluppare attraverso le fasi del progetto preliminare, definitivo ed esecutivo, progetti al cui interno saranno compresi interventi nel settore dell impiantistica sportiva, del sociale e culturale (come ad esempio il museo della squadra padrona di casa), dell intrattenimento, della ricezione alberghiera e della ristorazione, dell organizzazione di eventi e di conferenze, del commerciale e del residenziale (questi ultimi due se fossero ritenuti necessari per assicurare la sostenibilità economica del progetto), oltre naturalmente al settore dei trasporti e più in generale delle infrastrutture urbane. Esistono già alcuni esempi concreti della tendenza sopra indicata. La Juventus, dimostrando una lungimiranza imprenditoriale che le compete per l appartenenza ad un grande gruppo industriale, ha già in mano il progetto del proprio stadio e ha avviato i lavori, altre squadre hanno incaricato importanti progettisti di studiare il progetto del nuovo impianto, la A.S. Roma ha recentemente presentato, in occasione di una conferenza stampa tenuta presso il centro di allenamento di Trigoria, il proprio progetto sviluppato da GAU Arena. GAU Arena è una struttura di progettazione sorta dall accordo di collaborazione dell Architetto Gino Zavanella, esperto di impianti sportivi e progettista tra l altro del nuovo stadio della Juventus, e la Società di ingegneria Reconsult spa, attiva soprattutto nei settori della progettazione di complessi per l intrattenimento (a Roma il Per gli stadi l esigenza di una progettazione nuova economicamente sostenibile Warner Village di Viale Parco de Medici) e della ricezione alberghiera (uno tra tanti l Hotel Hilton dell aeroporto di Fiumicino). Il progetto è ancora nella fase iniziale e deve passare il vaglio delle autorità preposte alla sua approvazione, ma in esso sono già chiaramente definite tutte le scelte ritenute indispensabili per assicurare il miglior risultato. Le principali sono le seguenti: 1. Visibilità: per una migliore visibilità e per favorire un rapporto più intenso tra tifosi e giocatori è stata eliminata la pista di atletica; la riduzione della base del catino (circa 8m in corrispondenza delle tribune e fino a 42m in corrispondenza delle curve) ha comportato, oltre alla ovvia conseguenza di spalti più inclinati per rispettare le curve di visibilità, la necessità di studiare una soluzione del tutto innovativa (anche rispetto al panorama mondiale) per quanto riguarda i posti d angolo, a cui è stata assicurata comunque un ottima visibilità. 2. Rapidità di accesso e di deflusso: la rapidità di accesso e di deflusso dagli spalti, oltre che un requisito di sicurezza, rappresenta una componente essenziale del comfort che, in una struttura di nuova generazione, deve essere offerto al pubblico; per ottenere il migliore risultato si è pensato di portare gli spettatori a quote ottimali rispetto agli spalti già prima di entrare nello stadio, mediante la realizzazione di piazzali esterni concentrici e disposti su due quote sovrapposte, entrambe superiori a quella del campo di gioco; ciò sarà possibile in parte approfittando delle pendenze naturali del terreno, per il resto mediante la realizzazione di solai sotto i quali saranno alloggiati i parcheggi coperti ed altri spazi tecnici o commerciali. 3. Facilità di accesso dei disabili a tutti gli ordini dei posti: la realizzazione in quota dei piazzali di accesso è già un contributo alla semplificazione dell accesso da parte di disabili motulesi, ma sono state studiate ulteriori misure (in prevalenza rampe inclinate, ma anche ascensori) per consentire l accesso con car- Infrastrutture 17 Una nuova generazione di stadi

Infrastrutture 18 Una nuova generazione di stadi rozzella ad un ampia varietà di posti negli spalti. 4. Sicurezza: le norme di sicurezza negli stadi, che correntemente vanno sotto il nome di Decreto Pisanu, hanno comportato negli impianti esistenti la realizzazione di strutture di forte impatto visivo e psicologico, che difficilmente si concilia con un auspicabile (e a volte purtroppo utopistica) partecipazione serena e familiare all evento sportivo; nel progetto le separazioni tra i diversi settori, sia all interno dello stadio sia all esterno nelle zone di sicurezza, è prevista mediante barriere architettoniche, molto lontane dal concetto di gabbia a cui i tifosi sono purtroppo abituati. 5. Varietà di qualità di posti: gli spalti sono stati ripartiti in un ampia varietà di settori in relazione alle preferenze dei tifosi ed alla loro disponibilità a spendere rilevate mediante un indagine condotta da società specializzate; una doverosa attenzione, in considerazione dell elevato reddito che assicurano alla società, è stata riservata ai cosiddetti corporate con lo studio di diverse opzioni di palchi o logge, ma le scelte più innovative riguardano la realizzazione di tribune riservate alle famiglie e ai giovani. 6. Varietà di offerta di servizi: le stesse indagini condotte per analizzare la richiesta di diverse tipologie di posti hanno anche fornito indicazioni relative alla varietà di servizi richiesti dal pubblico; in prevalenza si tratta di servizi di ristorazione, con diverse tipologie e diversi prezzi; un elemento di assoluta novità nel panorama mondiale è rappresentato da quattro ristoranti panoramici, disposti nelle parti alte dei quattro angoli. 7. Tecnologia avanzata per la comunicazione: la comunicazione è stata considerata una funzione essenziale dello stadio; l immagine architettonica è già un elemento significativo, ma la tecnologia contribuisce alla capacità comunicativa dell edificio attraverso ampie superfici attrezzate con pannelli a led che, sviluppando il concetto di maxischermo su una fascia orizzontale Le caratteristiche del progetto del nuovo stadio dell A.S. Roma posta a metà altezza del prospetto, consentiranno di proiettare all esterno dello stadio immagini di eventi sportivi o di spettacolo, oltre a trasmettere informazioni di ogni genere alle decine di migliaia di frequentatori. 8. Materiali e tecnologie innovativi ad alto valore ambientale: la progettazione è stata indirizzata verso l utilizzo di materiali e tecnologie ad alto valore di tutela ambientale; nel corso dello sviluppo futuro del progetto sarà seguito fino all ultimo momento lo stato dell arte nel campo dell autoproduzione e del risparmio energetico, dei materiali di rivestimento autopulenti e catalizzatori di processi di depurazione dell inquinamento atmosferico, dei materiali per coperture leggere (nel caso dello stadio la copertura delle tribune deve assicurare la protezione dalla pioggia, ma contemporaneamente lasciar filtrare la luce per favorire lo sviluppo del manto erboso); anche la ventilazione del campo di gioco, necessaria per evitare muffe pericolose per l erba, è stata considerata nel progetto e sarà specificamente studiata nei suoi futuri sviluppi. 9. Spazi accessori per servizi: sono stati previsti servizi di tipo sociale, culturale e commerciale, funzionanti tutti i giorni, con il duplice obbiettivo di produrre un reddito necessario per il sostegno dell iniziativa e di attrarre visitatori anche quando non sono in programma eventi sportivi: ciò favorirà un processo di affezione nei confronti dell impianto che dovrebbe portare a considerarlo un luogo di incontro sociale anziché di scontro e di violenza come sono oggi molti stadi italiani. Per un armonico sviluppo di un tema così impegnativo è previsto che il progetto sia condotto in forma integrata, e cioè che tutte le discipline tecniche (architettura, strutture, impianti) siano trattate da un unico corpo di progettazione con un coordinamento quotidiano delle scelte progettuali. Soltanto così si potrà fornire al committente la garanzia di un progetto direttamente eseguibile, che riduca al minimo la possibilità di varianti successive all affidamento dell appalto. Queste in gene-

rale devono essere considerate possibili, perché le condizioni al contorno possono cambiare nel periodo di esecuzione del progetto e dell appalto, ma devono essere escluse quelle derivanti da incongruenze tra i progetti delle diverse discipline, che purtroppo sono frequenti quando i progetti sono sviluppati da studi diversi. In tal senso è anche importante che la direzione dei lavori sia eseguita da chi ha sviluppato la progettazione. L ingegneria romana ha una importante occasione per dimostrare, ancora una volta, di essere in grado di realizzare opere di rilievo mondiale, e questa volta nella propria città. Molti problemi dovranno essere risolti, non soltanto di carattere tecnico, ma il risultato può e deve essere raggiunto. L Ing. Virgilio Manni, è iscritto all Albo dell Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma dal 1980. Dal 1986 collabora con Reconsult S.p.A. di cui attualmente è direttore e socio. Con Reconsult ha progettato e diretto i lavori di importanti complessi di edilizia civile principalmente nei settori dell intrattenimento e della ricettività turistica, come: Hilton Airport Hotel Leonardo da Vinci a Roma (500 camere); Warner Village Cinemas Multiplex Parco de Medici a Roma (18 sale); Medusa Cinema Multiplex a Salerno (11 sale); Sheraton Golf Hotel Parco de Medici II a Roma (320 camere); FEC (Family Entertainment Center) Le Cirque a Roma (bowling, pattinaggio su ghiaccio, realtà virtuale, ristoranti); Medusa Cinema Multiplex Mood a Rozzano Milano (13 sale e oltre 20 tra ristoranti e bar); Sheraton Golf Hotel Parco de Medici III a Roma (250 camere); Villaggio turistico Iberotel Apulia a Marina di Ugento Lecce (1.000 posti letto, due ristoranti, bar, discoteca, centro benessere, piscine per 1.800m 2 ). Infrastrutture 19 Una nuova generazione di stadi Con GAU Arena ha partecipato insieme all Architetto Gino Zavanella, esperto di impiantistica sportiva e progettista dello stadio della Juventus, alla progettazione degli stadi di Ponsacco, Viareggio e Roma.

Materiali Materiali ecosostenibili RAC: UN NUOVO CONGLOMERATO PER LE STRUTTURE 20 RAC: un nuovo conglomerato per le strutture Prof. Ing. Ezio Dolara Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Roma La Sapienza Membro del Comitato Tecnico Scientifico dell Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma Il RAC (Recycled Aggregate Concrete) è un nuovo materiale per le strutture continue che si può definire senza dubbio eco-concrete sostenibile. Si utilizzano infatti inerti provenienti dalle demolizioni di strutture in c.a. risparmiando l uso di cave di prestito e anche l estrazione di ghiaia e sabbia da fiumi; ma si risparmia anche il conferimento a discariche dei rifiuti speciali, compresi gli scarti di lavorazione di industrie prefabbricati. Esso si ottiene dalla frantumazione di strutture in calcestruzzo armato o precompresso demolite per fine del servizio o perché fortemente danneggiate e quindi non più utilizzabili e quindi da conferire a discarica. Il programma di ricerca sperimentale iniziato nel 1993 si è svolto sia in Italia che in Gran Bretagna ed ha condotto alla messa a punto di una procedura di produzione di un mix design con aggregati di riciclo AR da cui è scaturito un brevetto per invenzione industriale (1997). Sono state eseguite prove sugli inerti di riciclo, prove su molte composizioni di miscele fresche con 20, 30, 50% e 100% di AR, prove su campioni di materiale indurito con le varie percentuali di AR fino a quella del 100% e infine prove con prototipi di travi. La sperimentazione ha individuato la metodologia di uso del materiale riciclato atto a sostituire sia in parte che in toto l aggregato naturale NC e si è indirizzato verso le strutture per analizzarne, anche la possibilità di produzione industriale. Si presentano quindi i risultati delle prove effettuate con il RAC su travi full scale con armatura di precompressione. Oggi la cultura del riciclo ha pervaso molte parti della nostra vita, ma nel campo dell ingegneria civile non ha ancora saputo dare debita importanza al riuso dei rifiuti provenienti da demolizione di strutture. La crescente domanda di aggregato naturale e la quantità di rifiuti da demolizione danno un indicazione della necessità di prendere in seria considerazione il RAC problema dell approvvigionamento e dell ammasso a discarica. Il termine RAC (Recycled Aggregate Concrete) [8] è qui utilizzato per indicare un nuovo mix di conglomerato in cui l inerte Recycled Aggregate naturale IN è totalmente o parzialmente sostituito proprio Concrete dall aggregato AN proveniente dalla demolizione di strutture in conglomerato armato o conglomerato precompresso. La sperimentazione di laboratorio, con il suo solido modo di procedere,