IMMIGRATI E SCUOLA: PRESENZA E RISULTATI DEGLI STUDENTI STRANIERI NELLE SCUOLE UMBRE

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flash paper Società 3 IMMIGRATI E SCUOLA: PRESENZA E RISULTATI DEGLI STUDENTI STRANIERI NELLE SCUOLE UMBRE di Ugo Carlone Febbraio 2005 AGENZIA UMBRIA RICERCHE - Via Mario Angeloni, 78-06124 PERUGIA - Tel. 075.5045805 - Fax 075.5002905 - www.aur-umbria.it - info@aur-umbria.it 1. La presenza degli alunni con cittadinanza non italiana 1 Negli ultimi venti anni, il numero degli alunni stranieri in Italia è aumentato in maniera assai significativa: da 6.104 dell anno scolastico 1983-1984, si è passati a 282.683 del 2003-2004. Percentualmente, dallo 0,06% al 3,49% sul totale della popolazione scolastica. In più, le stime sulle tendenze dei prossimi anni fanno registrare, come prevedibile, un costante incremento anche per il prossimo ventennio, al termine del quale, secondo quanto elaborato dal Ministero, si dovrebbe arrivare ad un cifra di alunni stranieri compresa tra 554.635 e 720.334. Nonostante questo fortissimo incremento, comunque, l Italia presenta dei valori inferiori a molti paesi europei: in Francia, Portogallo e Spagna l incidenza degli alunni stranieri sul totale si aggira attorno al 5% (rispettivamente 5,1%, 5,5% e 4,4%), in Germania è pari al 9,8% e in Gran Bretagna addirittura al 14,3%. Il 40,8% degli alunni stranieri frequenta, nel nostro paese, la scuola primaria, il 23,9% quella secondaria di I grado, il 19,4% la scuola dell infanzia e il 15,9% la scuola secondaria di II grado. La cittadinanza più rappresentata è quella albanese, con poco meno di 50.000 alunni (pari al 17,7% del totale degli alunni stranieri), seguita da quella marocchina (circa 42.000), rumena (circa 27.600), ex-jugoslava (circa 24.500) e cinese (più di 15.000). L Umbria è la seconda regione italiana per presenza di alunni stranieri: i 7.628 bambini e ragazzi che frequentano la scuola nel nostro territorio (Tab. 1) rappresentano infatti il 6,6% del totale della popolazione scolastica, percentuale inferiore solo a quella dell Emilia-Romagna (pari al 7%) e superiore alla media nazionale (pari al 3,5%) di più di 3 punti percentuali. Dai dati relativi ai tipi di scuola, poi, emerge che l Umbria è la regione con la più alta incidenza di alunni stranieri nella scuola dell infanzia (7,3%) e nella scuola secondaria di I grado (8%), mentre registra un valore più basso solo, ancora, dell Emilia-Romagna quanto alla scuola primaria (8,3%) e alla scuola secondaria di II grado (3,7%). Più della metà degli alunni stranieri non italiani proviene da paesi europei, al momento della rilevazione, extra-ue (il 54,3%), anche se la cittadinanza più rappresentata è quella albanese sia nella provincia di Perugia che in quella di Terni (Tab. 2 e Graf. 1). 1 Fonte: Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca, Alunni con cittadinanza non italana. Scuola statali e non statali. Settembre 2004. Anno scolastico 2003-2004, Roma, 2004 e Id., Indagine sugli esiti degli alunni con cittadinanza non italiana. Gennaio 2005. Anno scolastico 2003-2004, Roma, 2005. Utilizzeremo, indifferentemente, i termini alunni con cittadinanza non italiana, alunni non italiani o alunni stranieri per indicare, così come nelle due ricerche citate, gli studenti, anche se nati in Italia, iscritti alle scuole di ogni ordine e grado, con entrambi i genitori di nazionalità non italiana.

Tab. 1 - Alunni con cittadinanza non italiana - a.s. 2003/2004 - Regioni - valori assoluti e percentuali Regioni Valori assoluti Per 100 frequentanti Piemonte 29.546 5,4 Lombardia 68.423 5,8 Veneto 35.826 5,6 Friuli-Venezia 7.067 4,9 Liguria 10.007 5,3 Emilia-Romagna 35.095 7,0 Toscana 23.967 5,4 Umbria 7.628 6,6 Marche 12.587 5,9 Lazio 23.078 3,6 Abruzzo 4.806 2,4 Molise 359 0,7 Campania 4.303 0,5 Puglia 5.900 0,8 Basilicata 604 0,6 Calabria 3.087 0,9 Sicilia 6.161 0,7 Sardegna 1.130 0,5 Italia 282.683 3,5 Tab. 2 - Alunni con cittadinanza non italiana per continente di provenienza - a.s. 2003/2004 - Provincia di Perugia e di Terni - valori assoluti Europa UE Europa non UE Africa America Asia Oceania e apolidi Totale di cui femmine Perugia 176 3.210 1569 1.022 274 9 6.260 2.978 Terni 42 929 98 132 167 0 1.368 646 Umbria 218 4.139 1.667 1.154 441 9 7.628 3.624

Graf. 1 - Alunni con cittadinanza non italiana per continente di provenienza - a.s. 2003/2004 - Umbria - valori percentuali America 15,1% Europa UE 2,9% Asia 5,8% Africa 21,8% Europa non UE 54,3% Oceania e apolidi 0,1% Analizzando i dati per provincia (Tab. 3), si nota che quella perugina è la nona in Italia per incidenza di alunni non italiani (7,1%), mentre la percentuale relativa al solo comune di Perugia, senza considerare il restante territorio provinciale, è pari all 8%, valore che lo colloca al quinto posto nella graduatoria nazionale. Nella provincia di Terni si registrano valori più bassi: 4,8% nell intero territorio provinciale e 5% in quello comunale. Gran parte della quota di alunni stranieri nelle scuole umbre, dunque, va imputata alla provincia di Perugia e al suo capoluogo in particolare, non solo per evidenti fattori relativi alla consistenza demografica delle due province ma anche per la maggiore incidenza percentuale. Tab. 3 - Alunni con cittadinanza non italiana per 100 frequentanti nel comune capoluogo e negli altri comuni della provincia - a.s. 2003/2004 - Provincia di Perugia e di Terni - valori percentuali Nel comune capoluogo Negli altri comuni della provincia In tutti i comuni della provincia Perugia 8 6,8 7,1 Terni 5 4,6 4,8 Tab. 4 - Alunni con cittadinanza non italiana per 100 frequentanti per ordine di scuola - a.s. 2003/2004 - Provincia di Perugia e di Terni - valori percentuali Scuola dell'infanzia Scuola Primaria Scuola sec. di I grado Scuola sec. di II grado Perugia 8,4 9 8,4 3,9 Terni 4,1 6,2 6,7 2,7

2. Gli esiti degli alunni con cittadinanza non italiana 2 Nell anno scolastico 2003-2004, la percentuale degli alunni promossi in Italia per cittadinanza (italiana e non italiana) è riportata nella Tab. 5. Come si vede, all aumentare del grado di istruzione cresce sia la quota di alunni non promossi, sia lo scarto percentuale negli esiti tra alunni italiani e stranieri. Ciò vuol dire, e questo non stupisce, che più la scuola si complica, più, evidentemente, aumentano le difficoltà per chi non è nato nel nostro paese. Va anche considerato il dato assoluto: circa il 30% degli alunni stranieri nella scuola secondaria di II grado non è stato promosso alla fine dell anno 2003-2004. La quota di coloro che subiscono una battuta d arresto nel percorso scolastico è, in linea con gli esiti relativi anche agli alunni italiani, più marcata nelle scuole professionali (dove si registra anche un minore scarto con gli alunni italiani), un po meno in quelle scientifiche, classiche e magistrali, e più consistente nei primi anni di frequenza delle scuole superiori. Tab. 5 - Tassi di promozione degli alunni non italiani e italiani (alunni promossi su 100 scrutinati) per ordine di scuola e differenza percentuale - a.s. 2003/2004 - Italia - valori percentuali Con cittadinanza non Con cittadinanza italiana (CNI) italiana (CI) Totale Differenza (CNI-CI) Scuola primaria 96,2 99,5 99,4-3,3 Scuola secondaria di I grado 89 96,1 95,9-7,1 Scuola secondaria di II grado 72,7 85,2 85-12,5 Fonte: elaborazione da Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca, 2005 I valori relativi all Umbria sono riportati nella Tab. 6. Nella nostra regione, in tutti e tre gli ordini di scuola considerati si registra una differenza percentuale tra alunni non promossi stranieri e italiani superiore alla media nazionale. A dire il vero, la differenza è abbastanza marcata solo relativamente alla scuola primaria (+2,4%), un po meno per quella secondaria di I e II grado (rispettivamente +1,1% e + 1,6%). Va considerato, però, un altro aspetto: i tassi di promozione di tutti gli alunni e di quelli italiani sono più alti in Umbria rispetto alla media nazionale, soprattutto nella scuola secondaria di I e II grado, dove la nostra regione si colloca rispettivamente al secondo e al terzo posto nella graduatoria nazionale. Ed anche la quota di alunni non italiani promossi nei due ordini considerati è più alta (anche se lievemente) in Umbria che in Italia (Graf. 2). Nelle scuole secondarie umbre, dunque, gli alunni stranieri sono un po più bravi di quelli che frequentano le stesse scuole nelle altre regioni, e, potremmo dire, quelli italiani ancora più bravi. 2 Per esito scolastico si intende il risultato finale conseguito dagli alunni al termine dell anno scolastico, cioè il tasso di promozione che si ottiene dal rapporto tra alunni stranieri promossi e alunni stranieri scrutinati (e non, dunque, alunni stranieri frequentanti). Inoltre, nella ricerca del Ministero non sono stati presi in considerazione i dati relativi agli esami di Stato e al quinto anno di corso della scuola secondaria di II grado.

Tab. 6 - Tassi di promozione degli alunni non italiani e italiani (alunni promossi su 100 scrutinati) per ordine di scuola e differenza percentuale - a.s. 2003/2004 - Umbria - valori percentuali Con cittadinanza non italiana (CNI) Con cittadinanza italiana (CI) Totale Differenza Differenza (CNI-CI) (CNI-CI Italia) - (CNI-CI Umbria) Scuola primaria 94,3 100 99,8-5,7 2,4 Scuola secondaria di I grado 89,8 98,0 97,5-8,2 1,1 Scuola secondaria di II grado 74,7 88,8 88,4-14,1 1,6 Fonte: elaborazione da Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca, 2005 Graf. 2 - Tassi di promozione degli alunni non italiani (alunni promossi su 100 scrutinati) per ordine di scuola - a.s. 2003/2004 - Italia e Umbria - valori percentuali 100,0 90,0 96,2 94,3 89,0 89,8 80,0 72,7 74,7 70,0 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 Scuola primaria Scuola secondaria di I grado Scuola secondaria di II grado Italia Umbria Fonte: elaborazione da Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca, 2005

3. Conclusioni Grazie all analisi dei dati qui presentati abbiamo potuto constatare che: - l Umbria è seconda nella graduatoria regionale relativa al tasso di incidenza degli alunni stranieri nelle scuole di ogni grado; in particolare, registra la percentuale più alta nelle scuole d infanzia e secondarie di I grado. Il fenomeno, quindi, è particolarmente rilevante, e segno di stabilizzazione degli immigrati nel nostro territorio: l inserimento-integrazione degli immigrati nella nostra regione raggiunge esiti positivi con il trascorrere del tempo ed è collegato, in modo bidirezionale, alla durata della permanenza 3 ; - esiste una sostanziale differenza tra i territori delle due province umbre: in quella di Perugia la presenza di alunni stranieri è più diffusa e più consistente, e, anzi, il relativo tasso di incidenza è tra i più alti d Italia; - nelle scuole secondarie, lo scarto tra i tassi di promozione degli alunni italiani-umbri e stranieri è maggiore della media italiana ma, rispetto al territorio nazionale, in Umbria è più alta sia la percentuale dei promossi italiani, sia quella dei promossi stranieri. 3 Marini R. (a cura di), Immigrazione e società multiculturale. Processi di integrazione, politiche pubbliche e atteggiamenti dei cittadini, Milano, FrancoAngeli-AUR, 2004, p. 21.