ANALISI DEI SINISTRI STRADALI CON COINVOLGIMENTO DI UNGULATI SELVATICI La LR 9/2 prevede che vengano indennizzati parzialmente i danni conseguenti ad incidenti stradali con il coinvolgimento di ungulati selvatici. Sono esclusi dall indennizzo i sinistri verificatisi sulla rete autostradale, trattandosi di tratti protetti in concessione. Questa possibilità ha permesso di far emergere il fenomeno degli investimenti di fauna selvatica, in quanto tutti i sinistri denunciati a partire dal 24 sono stati inseriti nella Banca Dati faunistica regionale, ad opera degli uffici regionali o provinciali presso i quali gli incidenti sono stati denunciati al fine di ottenere l indennizzo. Vengono presentati i dati relativi al periodo 24-29. Nell analizzare i dati occorre tenere presente che questi rappresentano sicuramente una sottostima del fenomeno reale in quanto, come appena esplicitato, si tratta solo di quei sinistri per i quali è stata presentata una denuncia per ottenere un risarcimento. In tabella 1 viene presentato il numero totale di incidenti, suddiviso per anno e per provincia. Il numero oscilla tra i 1 ed i 13 sinistri all anno e non si evidenzia un particolare trend di crescita o diminuzione del fenomeno, sia considerando l intera regione (fig. 1) che analizzando le singole province (fig. 2 e 3). Tab. 1. Numero totale di incidenti stradali con coinvolgimento di ungulati suddiviso per provincia. 24 25 26 27 28 29 TOT 24-9 AL 9 144 18 27 255 157 133 AT 28 48 56 64 35 47 278 BI 46 136 58 84 48 45 417 CN 297 322 275 239 263 248 1644 NO 43 49 71 55 48 43 39 TO 47 48 434 41 344 375 245 VB 64 69 77 118 134 59 521 VC 4 75 58 72 51 38 334 TOTALE 115 1323 129 1249 1178 112 6986 Fig. 1. Numero totale annuo di incidenti stradali con ungulati in tutta la regione. 14 12 1 8 6 4 2 24 25 26 27 28 29 1
Fig. 2. Numero totale annuo di incidenti stradali con ungulati in provincia di Torino, Cuneo, Alessandria. 5 4 3 2 1 24 25 26 27 28 29 AL CN TO Fig. 3. Numero totale annuo di incidenti stradali con ungulati in provincia di Asti, Novara, Vercelli, Biella, Verbania. 14 12 1 8 6 4 2 24 25 26 27 28 29 AT BI NO VB VC Considerando la ripartizione degli incidenti tra le varie province (fig. 4) si osserva come le due province di Torino e Cuneo abbiano totalizzato da sole circa il 6% degli eventi notificati, mentre il 15% riguardano la provincia di Alessandria. Il numero di incidenti stradali è correlato, almeno in prima approssimazione, all estensione della rete stradale all interno della provincia (fig. 5), anche se le province di Biella, Vercelli e soprattutto Torino hanno un rapporto tra numero di incidenti e km di strade superiore alla media regionale, mentre lo stesso rapporto è inferiore alla media per le province di Asti, Alessandria e Cuneo. 2
Fig. 4. Percentuale del numero totale di incidenti nelle province del Piemonte (dati cumulati 24-29, N=6986). VC 5% VB 7% AL 15% AT 4% BI 6% TO 35% CN 24% NO 4% Fig. 5. Relazione tra numero di incidenti e estensione chilometrica della rete stradale nelle province del Piemonte (sono state considerate strade comunali, provinciali e statali): il numero di incidenti stradali dipende dai km di strade. I punti al di sopra della retta (Torino, Biella e Vercelli) hanno un rapporto incidenti/km superiore alla media regionale, i punti al di sotto della retta hanno un rapporto inferiore alla media. 25 TO 2 N incidenti 15 1 AL CN 5 VC BI VB NO AT 2 4 6 8 km strade (comunali, provinciali, statali) 3
Nel periodo indagato sono stati denunciati incidenti nel territorio di 918 comuni, su un totale di 126. Nella maggior parte dei comuni si sono verificati un basso numero di incidenti (fig. 6), mentre in 176 comuni il numero di incidenti nei sei anni analizzati è risultato superiore a 1. In tab. 2 sono elencati i comuni per i quali sono stati denunciati almeno 2 incidenti nel periodo compreso tra il 24 ed il 29: su 66 comuni, 29 sono in provincia di Torino, 13 in provincia di Cuneo, 9 di Alessandria, 7 di Verbania, 3 in provincia di Biella e di Vercelli e 1 solo comune in provincia di Asti e di Novara. Il numero maggiore di eventi riguarda il comune di Oulx, in val di Susa, nel quale sono stati denunciati ben 138 sinistri con ungulati (in media 23 all anno). Fig. 6. Ripartizione dei comuni piemontesi sulla base del numero di incidenti con ungulati selvatici avvenuti sul loro territorio. 35 3 25 N comuni 2 15 1 288 319 222 21 5 72 45 59 1-2 3-5 6-1 11-15 16-2 >2 N incidenti 24-29 Tab. 2. Comuni con il maggior numero di incidenti nel periodo 24-29 COMUNE TOT MEDIA COMUNE TOT MEDIA COMUNE TOT MEDIA Oulx (TO) 138 23. Peveragno (CN) 35 5.8 Villar Focchiardo (TO) 25 4.2 Cesana Torinese (TO) 87 14.5 Asti 34 5.7 Borghetto di Borbera (AL) 24 4. Salbertrand (TO) 79 13.2 Roure (TO) 34 5.7 Silvano d'orba (AL) 24 4. Mondovì (CN) 64 1.7 Premia (VB) 33 5.5 Trana (TO) 24 4. Giaveno (TO) 55 9.2 S. Bernardino Verbano (VB) 33 5.5 Varzo (VB) 24 4. Sampeyre (CN) 52 8.7 Bussoleno (TO) 31 5.2 Cerrione (BI) 23 3.8 Cumiana (TO) 51 8.5 Chiomonte (TO) 31 5.2 Paesana (CN) 23 3.8 Acqui Terme (AL) 45 7.5 Mergozzo (VB) 31 5.2 Fenestrelle (TO) 22 3.7 Avigliana (TO) 45 7.5 Trontano (VB) 31 5.2 Masera (VB) 22 3.7 Susa (TO) 45 7.5 Predosa (AL) 3 5. Pinasca (TO) 22 3.7 Venaus (TO) 44 7.3 Capriata d'orba (AL) 29 4.8 Bagnasco (CN) 21 3.5 Chiusa di Pesio (CN) 42 7. Cossato (BI) 29 4.8 Ivrea (TO) 21 3.5 Crodo (VB) 4 6.7 Cuneo 29 4.8 Lombardore (TO) 21 3.5 Gravere (TO) 4 6.7 Fossano (CN) 28 4.7 Roccaforte Mondovì (CN) 21 3.5 Ovada (AL) 39 6.5 Varallo (VC) 28 4.7 Sestriere (TO) 21 3.5 Exilles (TO) 38 6.3 Nichelino (TO) 27 4.5 Borgomanero (NO) 2 3.3 S. Giorio di Susa (TO) 38 6.3 Torre Pellice (TO) 27 4.5 Cartosio (AL) 2 3.3 Alba (CN) 36 6. Dogliani (CN) 26 4.3 Masserano (BI) 2 3.3 Borgosesia (VC) 36 6. Bardonecchia (TO) 25 4.2 Mattie (TO) 2 3.3 Novi Ligure (AL) 36 6. Caprie (TO) 25 4.2 Pragelato (TO) 2 3.3 Pinerolo (TO) 36 6. Garessio (CN) 25 4.2 Riva Valdobbia (VC) 2 3.3 Gavi (AL) 35 5.8 Piossasco (TO) 25 4.2 Villanova Mondovì (CN) 2 3.3 4
Fig. 7. Distribuzione degli incidenti con ungulati selvatici sul territorio regionale. Per ogni comune è rappresentato il numero medio annuo di sinistri nel periodo 24-29. 5
La distribuzione degli incidenti sul territorio regionale è certamente influenzata da fattori complessi, non riconducibili semplicemente all estensione della rete stradale. Gli incidenti sono infatti concentrati nelle grandi valli alpine (Susa e Chisone in particolare) e lungo tutta la fascia prealpina, mentre le aree di pianura densamente abitate (Asti, Novara, Vercelli) e le zone più tipicamente montane sono in generale meno interessate dal problema (fig. 7). In sintesi, il rischio di incidente stradale dipende da vari fattori, tra i quali la densità di fauna, in particolare di ungulati (massima lungo la fascia alpina e prealpina), l intensità del traffico (in particolare lungo alcune valli alpine), l estensione della rete stradale e la tipologia delle strade presenti. Considerando la totalità degli eventi registrati, le due specie maggiormente coinvolte risultano essere il capriolo (48,5% dei casi) ed il cinghiale (4,8%) (fig. 8, tab. 3). Fig. 8. Percentuale del totale degli incidenti in cui sono state coinvolte le diverse specie di ungulati (dati cumulati 24-29, N=6986). INDET. 2,6% BOVIDI,2% CINGHIALE 4,8% CAPRIOLO 48,5% DAINO 1,6% CERVO 6,2% La ripartizione % degli incidenti stradali tra le varie specie varia tra le diverse province (tab. 3, fig. 9). La % di incidenti provocati da cinghiale mostra un minimo in provincia di Verbania (17%) ed un massimo in provincia di Asti (66%); mentre la % di incidenti imputabili al capriolo varia tra il 3% della provincia di Asti ed il 61% di Verbania. Gli incidenti provocati da cervi sono numericamente rilevanti in provincia di Verbania (21% del totale), Vercelli e Torino, mentre il daino è responsabile del 9% dei sinistri stradali denunciati in provincia di Novara. Tab. 3. Numero di incidenti nel periodo 24-29 ripartito per specie e per provincia. BOVIDI CAPRIOLO CERVO DAINO CINGHIALE INDET. TOTALE AL 557 4 54 386 32 133 AT 81 4 7 178 8 278 BI 196 4 2 187 28 417 CN 5 693 78 18 818 32 1644 NO 124 8 26 136 15 39 TO 3 133 197 5 899 43 245 VB 2 34 16 86 23 521 VC 6 127 34 2 161 4 334 TOTALE 16 3385 435 114 2851 185 6986 6
Fig. 9. Ripartizione % degli incidenti tra le principali specie di ungulati (non sono inclusi i bovidi) nelle province del Piemonte. 1% 9% 8% 7% 6% 5% 4% 3% 2% 1% % 17% 39% 37% 48% 51% 46% 66% 21% 5% 5% 8% 5% 9% 1% 61% 56% 5% 54% 43% 42% 39% 3% AL AT BI CN NO TO VB VC CAPRIOLO CERVO DAINO CINGHIALE Se si osserva l andamento negli anni (fig. 1, tab. 4) si evidenzia un trend in crescita per il capriolo ed in diminuzione per il cinghiale. Tab. 4. Numero di incidenti nel periodo 24-29 ripartito per specie e per anno. 24 25 26 27 28 29 TOTALE CAMOSCIO 6 2 3 1 12 CAPRIOLO 45 522 571 681 63 63 3385 CERVO 6 8 85 67 76 67 435 CINGHIALE 51 616 483 453 471 327 2851 DAINO 23 18 2 28 13 12 114 MUFLONE 1 1 1 3 STAMBECCO 1 1 INDET. 25 8 47 17 13 3 185 TOTALE 115 1323 129 1249 1178 112 6986 Fig. 1. Andamento negli anni del numero di incidenti con caprioli e con cinghiali. N 8 7 6 5 4 3 2 1 24 25 26 27 28 29 CAPRIOLO CINGHIALE 7
La distribuzione mensile degli incidenti è mostrata nelle fig. 11-14. Si osservano due picchi durante l anno: il primo nei mesi di aprile-maggio, ed il secondo ad ottobre. Se si esaminano le singole specie separatamente, si evidenzia per il cinghiale un unico picco in periodo autunnale, durante la stagione venatoria. Per il cervo ed il capriolo invece si osserva un primo picco in periodo primaverile ed un secondo, meno accentuato, durante l autunno. Fig. 11. Distribuzione mensile degli incidenti (dati cumulati 24-29, N=6863. Il totale con corrisponde a quello della Tab. 3 perché in alcuni casi non è indicato il mese). 12. % 1. 8. 6. 4. 2.. gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Fig. 12. Distribuzione mensile degli incidenti provocati da cinghiale (dati cumulati 24-29, N=2783. Il totale con corrisponde a quello della Tab. 3 perché in alcuni casi non è indicato il mese). % 16. INCIDENTI CINGHIALE (n = 2783) 12. 8. 4.. gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic 8
Fig. 13. Distribuzione mensile degli incidenti provocati da capriolo (dati cumulati 24-29, N=3334. Il totale con corrisponde a quello della Tab. 3 perché in alcuni casi non è indicato il mese). % 16. INCIDENTI CAPRIOLO (N = 3334) 12. 8. 4.. gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Fig. 14. Distribuzione mensile degli incidenti provocati da cervo (dati cumulati 24-29, N=435). % 16. INCIDENTI CERVO (N = 435) 12. 8. 4.. gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Fig. 15. Distribuzione degli incidenti nei diversi giorni della settimana (dati cumulati 24-29). Non si osservano differenze significative tra le diverse specie. 2. % 16. 12. 8. 4.. lun mar mer gio ven sab dom 9
Considerando invece la ripartizione degli incidenti stradali nei diversi giorni della settimana, non si osservano differenze tra le diverse specie e si evidenzia solo un leggero aumento nelle giornate di sabato e domenica (fig. 15). La tabella 5 riporta l ammontare medio dei danni periziati negli incidenti stradali nei quali sono rimaste coinvolte le diverse specie. Come ci si poteva attendere, le specie di dimensioni maggiori (cervo, cinghiale) tendono ad essere coinvolte in incidenti che comportano un danno economico più elevato rispetto a quelle di dimensioni minori (capriolo). Tab. 5. Importo periziato medio in euro per ciascuna specie. Il campione comprende tutti i dati dal 24 al 29 per i quali era riportato l importo. SPECIE MEDIA CAMOSCIO (N=1) 948 CAPRIOLO (N=968) 193 CERVO (N=137) 2886 CINGHIALE (N=111) 261 DAINO (N=45) 228 MUFLONE (N=1) 2339 STAMBECCO (N=1) 2 UNGULATO INDET. (N=44) 2527 TOTALE (N=228) 2315 1