LA POPOLAZIONE. Tabella 1. Struttura della popolazione residente nella provincia di Torino per classi di età e sesso, anno 2000

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1 LA POPOLAZIONE La struttura demografica di una popolazione rappresenta un importante determinante dello stato di salute atteso di una popolazione. Molte patologie sono correlate con l età ed hanno una probabilità di insorgenza che cambia in modo significativo con le diverse fasi della vita. In questo capitolo oltre alla presentazione della struttura per età e sesso della popolazione della provincia di Torino, vengono riportati alcuni indicatori demografici per le province della regione per permettere un confronto fra le diverse aree geografiche. La provincia di Torino, con oltre due milioni di abitanti rappresenta circa la metà del totale della popolazione del Piemonte (51,6%, anno 2.000). Le donne sono in leggera maggioranza (51,4% sul totale della popolazione) a causa della mortalità più elevata e più precoce degli uomini (Tabella 1). Tabella 1. Struttura della popolazione residente nella provincia di Torino per classi di età e sesso, anno 2000 CLASSI DI ETÀ DONNE % UOMINI % TOTALE , , , , , , , , , , , , >= , , TOTALE , , La Tabella 2 mette a confronto alcuni indicatori demografici nelle diverse province del Piemonte. La provincia di Torino si caratterizza come un area con popolazione più giovane rispetto al resto del Piemonte, ma non per questo con maggiore forza riproduttiva, come dimostra il valore del tasso di natalità, intermedio rispetto a quelli di altre province. Per quanto riguarda la dinamica della popolazione, la provincia di Torino è passata da una fase di crescita, con incrementi maggiori fra gli anni (27,3%) e (24,2%) ed una di minore entità fra il (3,5%), ad una fase di contrazione iniziatasi con il decennio , conseguenza dei saldi naturali negativi e del calo del saldo migratorio, che anche per il 1997, unica provincia della regione, ha registrato un calo dell 1,2% (1). Infine, è evidente la forte concentrazione all interno del capoluogo; a questo proposito va ricordato che questo fenomeno è ancora più evidente se si fa riferimento all Area Metropolitana, che, nel suo insieme, raccoglie più del 75% della popolazione totale provinciale. 11

2 Tabella 2. Indicatori demografici* per le province del Piemonte LIVELLO TERRITORIALE VECCHIAIA DIPENDENZA TOTALE TASSO DI NATALITÀ SALDO MIGRATORIO PROVINCIALE CONCENTRAZIONE TERRITORIALE DELLA POPOLAZIONE TORINO 153,0 43,8 8,3-1,2 69,0 VERCELLI 199,8 51,1 7,3 1,2 36,1 NOVARA 158,1 46,6 8,4 3,7 42,2 CUNEO 158,1 51,1 8,9 3,1 10,9 ASTI 206,9 53,6 7,8 3,8 53,3 ALESSANDRIA 245,4 53,3 6,5 4,0 26,5 BIELLA 195,9 50,4 7,6 1,6 33,3 VERBANIA 169,0 46,4 7,7 1,8 23,3 PIEMONTE 168,9 47,0 8,1 0,9 45,9 (Fonte: Istat Demos, Sistema di indicatori sociali) * Indice di vecchiaia: popolazione in età 65 anni e più per 100 abitanti in età 0-14 anni. Indice di dipendenza totale: popolazione in età 0-14 anni e popolazione in età 65 anni e più per 100 abitanti in età anni. Tasso di natalità: numero di nati vivi per abitanti Saldo migratorio provinciale: iscritti all anagrafe da altra provincia cancellati per altra provincia, per abitanti. Indice di concentrazione territoriale della popolazione: popolazione residente nel capoluogo per 100 abitanti residenti negli altri comuni della provincia. Uno dei più importanti fattori che incide sulle condizioni di salute di una popolazione e sul bisogno di servizi è certamente rappresentato dalla dimensione delle fasce di popolazione anziana sul totale della popolazione. Nella provincia di Torino il 19,2% della popolazione ha un età superiore ai 65 anni. Le donne con 65 anni ed oltre rappresentano il 22,2% del totale della popolazione femminile; questa percentuale scende al 16,2% nel caso degli uomini (Tabella 1). La Figura 1 riporta l andamento dell indice di vecchiaia nella provincia di Torino negli ultimi dieci anni; in questo periodo il valore dell indicatore è incrementato del 25%, e vi sono ampie ragioni per ipotizzare che questo valore continuerà a crescere nel futuro grazie al continuo allungarsi della speranza di vita e al conseguente aumento della componente anziana nella popolazione. Inoltre, il confronto con il resto della regione, evidenzia come negli ultimi 10 anni l invecchiamento sia stato più rapido rispetto al resto del Piemonte; avvicinandosi così il valore della provincia a quello più alto del Piemonte (2). Figura 1. Indice di vecchiaia in provincia di Torino e regione, periodo , ,6 138,4 140,6 118, Provincia Torino Piemonte 12

3 Per quanto riguarda la distribuzione della popolazione anziana nelle diverse Asl della provincia (Tabella 3) è posssibile rilevare una variabilità significativa dell indice di vecchiaia a livello territoriale: oltre alla città di Torino, caratterizzata dal tasso di vecchiaia più elevato della provincia, notevoli differenze sono riscontrabili fra le ASL della cintura e quelle più periferiche, in particolare quelle caratterizzate da una forte presenza di comunità montane: le ASL con la più alta percentuale di popolazione oltre i 65 anni ed oltre i 75 anni sono rappresentate dalle Asl 1-4 della città di Torino e dalle ASL 9 e 10 di Ivrea e di Pinerolo. Tabella 3. Popolazione anziana nella provincia di Torino. Anno Osservati, percentuale ed Indice di Vecchiaia (IV). AZIENDA SANITARIA POPOLAZIONE > 65 ANNI POPOLAZIONE > 75 ANNI RESIDENTI % RESIDENTI % VECCHIAIA ASL 1-4 TORINO ,4 ASL 5 COLLEGNO ,3 ASL 6 VENARIA ,5 ASL 7 CHIVASSO ,9 ASL 8 MONCALIERI ,2 ASL 9 IVREA ,6 ASL 10 PINEROLO ,8 Queste caratteristiche territoriali della popolazione all interno della provincia di Torino sono ben rappresentate dalla Figura 2 che riproduce la distribuzione dell indice di vecchiaia nei comuni della provincia: i comuni della cintura metropolitana si caratterizzano per l indice di vecchiaia più basso, mentre numerose aree dell arco alpino presentano i valori più elevati. Figura 2. Distribuzione degli indici di vecchiaia della popolazione per comuni nella provincia di Torino MONTAGNA E PIANURA L importante presenza di aree montane rappresenta un aspetto rilevante delle caratteristiche sociodemografiche della provincia; è noto infatti che le popolazioni residenti in montagna presentano condizioni di salute che possono essere anche molto differenti rispetto a quelle della popolazione residente in aree urbane per molteplici fattori legati 13

4 sia alle abitudini di vita, sia a modelli culturali, sia all offerta e all accessibilità a servizi di diagnosi e cura. Come detto nell introduzione alla relazione, uno degli elementi caratterizzanti la relazione è rappresentato dalla trattazione, in ogni capitolo, delle differenze di salute tra montagna/pianura. Al fine di aiutare l interpetazione dei capitoli successivi, in questo paragrafo viene brevemente riportato il profilo demografico della provincia in riferimento a tre diverse aree geografiche, suddivise per zone altimetriche in pianura, collina e montagna, sulla base del sistema circoscrizionale statistico, istituito dall Istat nel (Figura 3) (3). Figura 3. Comuni della provincia di Torino per zone altimetriche La distribuzione della popolazione della provincia di Torino per zone altimetriche di residenza, evidenzia come il 41% del totale ( persone) risieda nel capoluogo, il 33% in pianura ( persone), il 20% in collina ( persone) ed il 6% in montagna ( persone) (Figura 4). Figura 4. Popolazione della provincia di Torino per zona altimetrica. Anno Proporzione per % 41% 20% 6% Torino Montagna Collina Pianura 1 Secondo la classificazione dell Istat (le tre zone altimetriche a cui si fa rif erimento in questo testo vengono così definite: Zona altimetrica di montagna, territorio caratterizzato dalla presenza di notevoli masse rilevate aventi altitudini, di norma, non inferiori ai 600 metri nell Italia settentrionale. Le aree incluse fra le masse rilevate, costituite da valli, altipiani e analoghe configurazioni del suolo, s intendono comprese nella zona di montagna. Zona altimetrica di collina, territorio caratterizzato dalla presenza di diffuse masse rilevate aventi altitudini, di norma, inferiori ai 600 metri nell Italia settentrionale. Eventuali aree di limitata estensione aventi differenti caratteristiche, si considerano comprese nella zona di collina. Zona altimetrica di pianura, territorio basso e pianeggiante caratterizzato dall assenza di masse rilevate, o con presenza di propaggini di territorio che non si elevino, di norma, oltre i 300 metri. Eventuali rilievi montagnosi o collinari, inclusi nella superficie pianeggiante e di estensione trascurabile, si considerano compresi nella zona di pianura. 14

5 La Tabella 4, infine, riporta la distribuzione per zone altimetriche della popolazione per alcune fasce di età. Da notare la situazione della città di Torino in cui la percentuale di popolazione sotto i 14 anni e oltre i 65 si attesta su valori simili a quelli delle aree di montagna. Nel resto del territorio provinciale è possibile rilevare che le differenze più significative si riferiscono al confronto fra la realtà del territorio montano e la pianura. Alla zona di montagna corrisponde la più bassa percentuale di popolazione sia sotto i 14 anni (11,6), sia dai 15 ai 64 anni (66,0), e la percentuale più elevata di popolazione oltre i 65 anni (22,4). Nella pianura invece il profilo demografico della popolazione è caratterizzato da una più forte presenza di giovani (13,4%) ed adulti (71,0%) ed una minor presenza di anziani (18,8%). Tabella 4 Popolazione per età e zona altimetrica nella provincia di Torino. Anno Proporzione per 100 FASCE DI TOTALE TORINO MONTAGNA COLLINA PIANURA ETÀ PROVINCIA ,0 11,6 12,5 13,4 12, ,0 66,0 68,9 71,0 69,1 65 e oltre 21,0 22,4 18,6 15,6 18,8 Bibliografia 1. Provincia di Torino, Agenda 21, <www: 2. Cisis, Le previsioni demografiche, Roma, novembre Istat, Circoscrizioni statistiche, Metodi e norme, Serie C N.1, agosto

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