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72 4.12.2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 2. di rinviare a specifici atti del Settore Istruzione e educazione la definizione di modalità e strumenti per la necessaria attività di monitoraggio, gli impegni sul bilancio 2013 e sul bilancio 2014 e la liquidazione alle Province degli importi impegnati, previa richiesta da inviare entro il 10 dicembre 2013; 3. di stabilire che una rendicontazione che indichi le spese per trasporto scolastico e per l assistenza socioeducativa, ripartite per Comune, con l indicazione del numero di studenti di riferimento e della quota ulteriore di spesa eventualmente prevista a carico della Provincia, dei Comuni o di altri soggetti, dovrà essere effettuata entro il 31 ottobre 2014; 4. di subordinare le liquidazioni dei contributi assegnati alle Province con il presente atto all invio dei dati di monitoraggio per gli anni scolastici precedenti. Il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T. ai sensi dell art. 5 comma 1 lett. F della Legge regionale 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell art. 18 comma 2 della medesima L.R. 23/2007. Segreteria della Giunta Il Direttore Generale Antonio Davide Barretta DELIBERAZIONE 25 novembre 2013, n. 969 Approvazione schema di Protocollo d Intesa tra la Regione Toscana e la Regione Liguria PROGETTI PER UN TERRITORIO INTERREGIONALE: LU- NIGIANA STORICA. LA GIUNTA REGIONALE Richiamata la legge regionale della Toscana n. 44 del 2-08-2013 ( Disposizioni in materia di programmazione regionale ); Visto il Programma Regionale di Sviluppo 2011-2015 approvato dal Consiglio Regionale con risoluzione n. 49/2011; Visto il PRSE 2012-2015, approvato dal Consiglio Regionale con delibera n. 59 del 11/07/2012; Considerato che: - gli atti principali dell Unione Europea e dello Sta to Italiano, elaborati in vista della programmazione per le risorse comunitarie 2014-2020, articolate nelle diver se tipologie, prefigurano un quadro basato su progetti territoriali integrati di alta qualità, partecipati e diffusi; - la recente strategia delineata dallo Stato per le co siddette Aree Interne, intende concentrarsi su quelle aree in cui il capitale sociale, l organizzazione degli En ti Locali, le Comunità locali e del corrispondente par te nariato costituiscono garanzia di capacità di gestione e attuazione dei progetti e che l area interna sarà composta da più Comuni contigui, di numerosità non predefinita ma in grado di consentire il raggiungimento di un appropriata massa critica, affinché i progetti pos sano dispiegare effetti di scala significativa; - la Lunigiana, nella sua accezione storica: sostanzialmente il territorio delle due province della Spezia e di Massa-Carrara, oggi amministrativamente diviso tra le Regioni Liguria e Toscana, è area di sostanziale e antica unità socio-economica ed infrastrutturale, di importanza strategica nel sistema della costa tirrenico-ligure e nel contesto delle due regioni; - l obiettivo condiviso delle Regioni Liguria e Tosca na, è quello di promuovere e coordinare lo sviluppo sostenibile del territorio dell area definita al punto precedente, con particolare attenzione alle risorse infra strutturali, am bientali e storiche, nella prospettiva di migliorare le con dizioni di vita della popolazione re sidente; - il progetto che si intende mettere a punto, rivolge le attenzioni e gli sforzi alla costruzione di un sistema fortemente innovativo, che sappia influire sulle programmazioni settoriali che le due aree regionali contermini stanno sviluppando; Preso atto che nel corso dell anno 2013 si sono svolte alcune riunioni nei comuni di Aulla e Sarzana alle quali hanno preso parte delegazioni dei soggetti interessati (Regioni Liguria e Toscana, la quasi totalità dei comuni dell area, Province della Spezia e di Massa Carrara, Unione di Comuni Montana della Lunigiana, Anci regionale di Liguria e Toscana, Uncem della Toscana, Direzioni Regionali di Liguria e Toscana per i Beni Culturali ed il Paesaggio, Soprintendenze per la Liguria e Lucca-Mas sa Carrara, Gal della Spezia e della Lunigiana, parchi dell Appennino Tosco Emiliano, delle Alpi Apuane, delle Cinque Terre, di Montemarcello-Magra e di Portovenere, Consorzio del Canale Lunense), e dalle quali è emersa la compatta e comune volontà di procedere alla definizione di un progetto unitario e condiviso per l area della Lunigiana Storica ; Ritenuto che per la dimensione di area vasta del quadro territoriale e progettuale delineato, e per le competenze loro attribuite, siano da ritenere parti in prima istanza contraenti del presente accordo le Regioni Liguria e Toscana, con possibile successiva sottoscrizione da parte delle istituzioni locali, dei parchi, delle categorie sociali ed economiche interessate; Visti i documenti ad oggi prodotti e riferibili al progetto di che trattasi, in particolare la deliberazione della

4.12.2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Giunta della Regione Liguria n. 641 del 31.05.2013, con l allegato Progetti per un territorio, e la deliberazione della Giunta dell Unione di Comuni Montana Lunigiana n. 85 del 20.06.2013 con l allegato la Lunigiana storica, un progetto per lo sviluppo sostenibile di un territorio di antica unità tra Liguria e Toscana, entrambi posti a base degli incontri citati e della conseguente discussione; Richiamata la legge 241/1990 e, in particolare, l art. 15 ( Accordi fra pubbliche amministrazioni ) che al comma 2-bis prevede l obbligo di sottoscrizione digitale degli accordi tra Pubbliche Amministrazioni; DELIBERA 73 1. di approvare per le motivazioni espresse in narrativa l allegato schema di Protocollo d Intesa tra la Regione Toscana e la Regione Liguria finalizzato alla realizzazione dei PROGETTI PER UN TERRITORIO INTERREGIONALE: LUNIGIANA STORICA (allegato A) che costituisce parte integrale e sostanziale della presente Deliberazione; 2. di comunicare il presente atto alla Regione Li guria. Valutato pertanto di approvare il testo del protocollo d intesa di cui all allegato A) parte integrante e sostanziale del presente atto; Dato atto che il Protocollo d Intesa allegato non comporta oneri per la Regione Toscana; Visto il parere favorevole del CTD espresso nella seduta del 21/11/2013; A voti unanimi Il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T. ai sensi dell articolo 5, comma 1, lett f) della l.r. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta r egionale, ai sensi dell articolo 18, comma 2, della medesima l.r. 23/2007. Segreteria della Giunta Il Direttore Generale Antonio Davide Barretta SEGUE ALLEGATO

74 4.12.2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Protocollo d intesa PROGETTI PER UN TERRITORIO INTERREGIONALE: LUNIGIANA STORICA tra REGIONE TOSCANA REGIONE LIGURIA L anno 2013 il giorno, presso., presenti:

4.12.2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 75 PREMESSO CHE gli atti principali dell Unione Europea e dello Stato Italiano, elaborati in vista della programmazione per le risorse comunitarie 2014-2020, articolate nelle diverse tipologie, prefigurano un quadro basato su progetti territoriali integrati di alta qualità, partecipati e diffusi; CHE detti progetti devono originarsi a partire dalla analisi del contesto socio-economico, e dalla identificazione dei punti di forza e di debolezza dei territori omogeneamente delineati e dei bisogni loro collegati; CHE Gli interventi conseguenti, pur afferendo a diverse aree tematiche, devono essere ricondotti all interno di una visione globale e di lungo periodo, nella quale ambiente, economia e sociale sono in intima e reciproca interconnessione; CHE le linee guida di detto processo progettuale: Hanno lo scopo di fornire un organico quadro di programmazione si prefiggono di contribuire al soddisfacimento delle esigenze sociali delle comunità locali assumendo come obiettivi: 1. un equilibrato rapporto tra residenze e servizi, finalizzato al soddisfacimento dei relativi fabbisogni pregressi e previsti, individuati a seguito di indagini analitiche, con il massimo utilizzo del patrimonio edilizio, dei servizi sociali ed attrezzature pubbliche ed infrastrutture; 2. la difesa attiva del patrimonio agricolo, industriale ed artigianale, delle risorse naturali e ambientali, dei beni culturali e del patrimonio storico-artistico; 3. assolvere alla funzione di strumento generale per la programmata attuazione degli interventi; CHE la recente strategia delineata dallo Stato per le cosiddette Aree Interne, intende concentrarsi su quelle aree in cui il capitale sociale, l organizzazione degli Enti Locali, le Comunità locali e del corrispondente partenariato costituiscono garanzia di capacità di gestione e attuazione dei progetti e che l area interna sarà composta da più Comuni contigui, di numerosità non predefinita ma in grado di consentire il raggiungimento di un appropriata massa critica, affinché i progetti possano dispiegare effetti di scala significativa; CHE tale opzione strategica, pur ad uno stadio di riflessione differenziata nelle due regioni, ha costituito fonte di ispirazione metodologica per l elaborazione del progetto per un territorio: Lunigiana storica ; CHE l area identificata non necessariamente deve ricadere nella stessa partizione amministrativa (Provincia o Regione): è anzi auspicabile che in un certo numero di casi l area selezionata possa avere natura interprovinciale o interregionale, con particolare rilievo per i territori soprattutto appenninici dell Italia centrale, caratterizzati da frequenti

76 4.12.2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 occorrenze di aree interne collocate su versanti montuosi opposti appartenenti a regioni diverse; CHE la Lunigiana, nella sua accezione storica: sostanzialmente il territorio delle due province della Spezia e di Massa-Carrara, oggi amministrativamente diviso tra le Regioni Liguria e Toscana, è area di sostanziale e antica unità socio-economica ed infrastrutturale, di importanza strategica nel sistema della costa tirrenico-ligure e nel contesto delle due regioni; CHE il ruolo che questa collocazione geo-strategica, assegna alla Lunigiana storica, quale ponte naturale tra la pianura padana e l'italia tirrenica, può costituire la base per il rilancio economico e sociale di quest'area nodale, e comunque contribuire al riassetto del sistema di confine tra Liguria e Toscana in quel delicato settore; CHE l obiettivo condiviso delle Regioni Liguria a e Toscana, è quello di promuovere e coordinare lo sviluppo sostenibile del territorio dell area definita al punto precedente, con particolare attenzione alle risorse infrastrutturali, ambientali e storiche, nella prospettiva di migliorare le condizioni di vita della popolazione residente; CHE il progetto che si intende mettere a punto, rivolge le attenzioni e gli sforzi alla costruzione di un sistema fortemente innovativo, che sappia influire sulle programmazioni settoriali che le due aree regionali contermini stanno sviluppando; CHE il progetto delineato interessa i territori dei comuni di Sesta Godano, Carro,Follo, Riccò del Golfo, Borghetto di Vara, Beverino, Vernazza, Brugnato, Rocchetta di Vara, Riomaggiore, Carrodano, Pignone, Castelnuovo di Magra, Portovenere,Monterosso, Maissana, Varese Ligure, Bolano, Calice al Cornoviglio, Zignago, Pignone, Ortonovo, Santo Stefano di Magra, Sarzana, Ameglia, Arcola, Vezzano Ligure, Lerici, in provincia della Spezia, Pontremoli, Mulazzo, Zeri, Tresana, Filattiera, Villafranca in Lunigiana, Bagnone, Licciana Nardi, Podenzana, Aulla, Comano, Casola in Lunigiana, Fivizzano, Fosdinovo in provincia di Massa Carrara; CHE su detto territorio insistono diversi parchi nazionali e regionali: Parco Nazionale dell Appennino Tosco Emiliano, parco Regionale della Alpi Apuane,(regione Toscana) parco nazionale delle Cinque Terre, parchi regionali di Montemarcello Magra e di Portovenere (regione Liguria); CHE i principali fattori di ritardo dell'attuale assetto socio economico dell area possono così sintetizzarsi: Fragilità del territorio progressivo abbandono dei territori montani, e pedemontani e degli insediamenti urbani storici consumo di aree fertili tra i poli di fondovalle preesistenti carenza di infrastrutture e servizi alla persona irrazionale disposizione infrastrutturale modificazione dell'ambiente naturale,con la compromissione progressiva di risorse bassa qualità degli insediamenti "urbani"di recente formazione scarsa attenzione alle politiche di innovazione e formazione avanzata

4.12.2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 77 scarsa attenzione alle fonti di energia alternativa e rinnovabile basso livello di valorizzazione delle filiere produttive agricole di pregio CHE, per altro, l area dispone di ingenti risorse ambientali, e storico-architettoniche, di seguito sintetizzate: L Appennino Le Alpi Apuane La fascia costiera L ambiente Fluviale Il sistema collinare interno Le Città murate I Borghi Le Strutture Agricole Le Fortificazioni diffuse Le Strutture Religiose La viabilità storica Musei, Archivi, Biblioteche La filiera dei prodotti eno-gastronomici CHE le tematiche possibili sulle quali impostare l opera progettuale sono di seguito elencate: L attenuazione delle emergenze ambientali connesse ai livelli di rischio per il territorio, a partire dal quadro conoscitivo puntuale, fino alla progettazione degli interventi ed alla organizzazione del sistema di informazione, prevenzione ed intervento per la sicurezza. Il ripristino e l implementazione dei cosiddetti servizi alla persona, in assenza o carenza dei quali i territori fragili sono destinati a lento e inesorabile declino L innovazione nei processi produttivi, nella creazione di impresa e negli interventi e nei sistemi di gestione la razionalizzazione e l adeguamento del sistema delle infrastrutture (comprese le reti di telecomunicazione) il riutilizzo degli insediamenti storici e la loro gestione il recupero dei beni storici, culturali e del paesaggio per la loro gestione economica l utilizzo coordinato e sinergico delle risorse turistiche intensificazione e miglioramento delle relazioni Lunigiana Toscana - Val di Magra e val di vara Ligure -area costiera - sub Appennino emiliano - Garfagnana; la riconnessione area di costa entroterra collinare e montano. la definizione di un sistema di governance unitario l utilizzo di fonti energetiche sostenibili e rinnovabili con il maggior livello possibile di efficientamento energetico

78 4.12.2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 VISTE le riunioni del 20 luglio 2013 tenutasi in Aulla, del 18 settembre 2013 e del 22 ottobre 2013 tenutesi in Sarzana; PRESO ATTO della qualificata partecipazione a dette riunioni da parte delle delegazioni delle Regioni Liguria e Toscana, della quasi totalità dei comuni dell area, delle Provincie della Spezia e di Massa Carrara,dell Unione di Comuni Montana della Lunigiana, dell Anci regionale di Liguria e Toscana, dell Uncem della Toscana, delle Direzioni Regionali di Liguria e Toscana per i Beni Culturali ed il Paesaggio, delle Soprintendenze per la Liguria e Lucca-Massa Carrara, dei Gal della Spezia e della Lunigiana,dei parchi dell Appennino Tosco Emiliano, delle Alpi Apuane, delle Cinque Terre, di MonteMarcello-Magra e di Portovenere, del Consorzio del Canale Lunense, RITENUTO che l articolato e compito dibattito svoltosi nel corso di dette riunioni abbia evidenziato la compatta e comune volontà di procedere alla definizione di un progetto unitario e condiviso per l area della Lunigiana Storica, come sopra puntualmente definita; VISTI i documenti ad oggi prodotti e riferibili al progetto di che trattasi, in particolare la deliberazione della Giunta della Regione Liguria n. 641 del 31.05.2013, con l allegato Progetti per un territorio, e la deliberazione della Giunta dell Unione di Comuni Montana Lunigiana n. 85 del 20.06.2013 con l allegato la Lunigiana storica, un progetto per lo sviluppo sostenibile di un territorio di antica unità tra Liguria e Toscana, entrambi posti a base degli incontri citati e della conseguente discussione; RITENUTO che la progettualità in essere, riferibile per dimensione e tematiche, al quadro sopra delineato, e le buone pratiche attivate, debbano essere recuperate ed utilizzate a base del processo progettuale da costruire; RITENUTO che per la dimensione di area vasta del quadro territoriale e progettuale delineato, e per le competenze loro attribuite, siano da ritenere parti in prima istanza contraenti del presente accordo le Regioni Liguria e Toscana, con possibile successiva sottoscrizione da parte delle istituzioni locali, dei parchi, delle categorie sociali ed economiche interessate; Individuata la forma del Protocollo di Intesa quale sintesi delle loro volontà, le Regioni Liguria e Toscana, sottoscrivono il seguente accordo: Art. 1 Le premesse sono parte integrante e sostanziale del presente atto, le Regioni Liguria e Toscana che lo sottoscrivono, ne condividono obiettivi e finalità.

4.12.2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 79 Art. 2 Le Regioni Liguria e Toscana concordano sulla necessità di costruire una progettazione integrata e unitaria, sulle aree e per gli scopi indicate in premessa, nel suo svolgersi complessivo, ed all interno dei singoli sistemi territoriali individuati. Art. 3 Le Regioni Liguria e Toscana concordano nel considerare il sistema di progetti, una volta definito ed approvato, quale contenitore prioritario per l allocazione delle risorse possibili nell area di che trattasi. Art. 4 Le Regioni Liguria e Toscana, si impegnano, agendo di concerto, nella ricerca e nell ottenimento di tutti i possibili finanziamenti, ad ogni livello attivabili, in particolare per quanto attiene la programmazione delle risorse dell UE nel periodo 2014-2020. Art. 5 Le Regioni Liguria e Toscana si impegnano a definire accordi, per gli scopi di cui in premessa, con tutte le Istituzioni interessate e le loro rappresentanze, gli istituti di Credito, le Fondazioni di origine bancaria, le Università, le associazioni di categoria, gli imprenditori privati, etc. che volessero aderire al progetto; Art. 6 Le Regioni Liguria e Toscana si impegnano a dar corso ad attività immediate ed operative, per attuare concretamente i principi del presente atto, e per la realizzazione dei progetti ritenuti utili a detto scopo. Art. 7 Per quanto in premessa i progetti esistenti, le attività in essere, e le cosiddette buone pratiche attivabili, dovranno essere recuperati e utilizzati, quali punti fermi nel sistema progettuale complessivo. Art. 8 Le Regioni Liguria e Toscana si impegnano a ricercare la forma più adatta per la gestione coordinata del sistema di progetto, in analogia con le più avanzate esperienze nel settore (si citano ad esempio le Fondazioni di Partecipazione ed i Consorzi di Valorizzazione ), aprendola ai soggetti che vorranno aderire. Firenze, lì, letto firmato e sottoscritto. Regione Toscana Regione Liguria