DATA: 01-04-2014 Lavori specialistici, appalti a rischio blocco - Anie: subito il decreto Lupi Il decreto casa assegna 30 giorni per rivedere l'elenco delle categorie a qualificazione obbligatoria. Nel frattempo si rischia una brusca frenata dei bandi Il blocco del mercato degli appalti. È l'effetto perverso che si potrebbe determinare dalle scelte a singhiozzo sul subappalto dei lavori specialistici. Dopo la decadenza del decreto Salva Roma bis il ministero delle Infrastrutture ha provato a correre ai ripari. Senza però riuscire a congelare gli effetti del parere del Consiglio di Stato(trasfuso nel Dpr 30 ottobre 2013) che ha cancellato due norme del regolamento appalti (109, comma 2 e 107, comma 2) consentendo alle imprese generali di eseguire in proprio le opere specializzate a qualificazione obbligatoria, anche in assenza della relativa abilitazione. La soluzione trovata nel pacchetto casa (articolo 12 del Dl 47/2014 sull'emergenza abitativa) concede 30 giorni di tempo al ministero delle Infrastrutture per ridefinire l'assetto delle categorie specializzate a qualificazione obbligatoria e delle cosiddette opere super specialistiche. Per queste ultime, ricordiamo vige una disciplina speciale che impone alle imprese generali prive di qualificazione di dare vita a un Ati verticale quando la lavorazione ad alta tecnologia supera il 15% del valore dell'appalto. Un po' a sorpresa il decreto individua anche una sorta di moratoria di nove mesi entro la quale le Infrastrutture sono evidentemente chiamate a ripensare in generale il sistema di qualificazione. Il punto è che nessuno dei due termini congela gli effetti del parere del Consiglio di Stato. Con il risultato che sin da ora le imprese generali non hanno più alcun obbligo di subappaltare i lavori previsti dalle categorie specializzate a qualificazione obbligatoria. Insomma, non è stato previsto alcun periodo transitorio. Con il rischio di gettare nel caos le stazioni appaltanti. E di determinare un'altra frenata dei bandi. «Questo pericolo è molto concreto dice Maria Antonietta Portaluri, direttore generale dell'anie -. È probabile infatti che le amministrazioni attenderanno il riassetto annunciato dal nuovo decreto». Anche chi ha un bando in canna potrebbe decidere di aspettare per non esporre il provvedimento al vento di una normativa incerta. «Per questo continua Portaluri chiediamo al ministro Lupi di emanare il più in fretta possibile il decreto. Il mercato degli appalti è già molto fragile e non può permettersi altre debolezze». L'Anie, rappresenta 1.200 imprese specializzate nel settore degli impianti tecnologici per gli edifici (automazione, anti-intrusione. domotica) e della sicurezza nel settore ferroviario. Per questo segue molto da vicino le evoluzioni sull'obbligo di subappalto delle opere specialistiche. E chiede una strategia in due tempi. Subito il decreto con una prima revisione dell'allegato A del regolamento appalti. Quello per intenderci che contiene l'elenco delle lavorazioni a qualificazione obbligatoria. Poi un riassetto più complessivo del sistema di qualificazione. «A questo servono i nove mesi cui si fa riferimento nel decreto dice Portaluri-. da parte nostra chiediamo che in questo riassetto si tenga conto che la tecnologia degli edifici si è molto evoluta negli ultimi anni e non si può fare a meno di affidare a ditte specializzate la realizzazione di quegli impianti che trasformano un comune fabbricato in uno smart building dal punto di vista dell'efficienza energetica e della sicurezza dei sui "abitanti"». Allo stesso tempo, l'anie vorrebbe scorporare dal sistema delle categorie quelle lavorazioni sulla sicurezza ferroviaria, ad esempio, per le quali esistono già sistemi di qualificazione dedicati da parte dei grandi enti appaltanti. «In questi casi dice Portaluri l'attestazione Soia è un semplice "di cui" degli albi aziendali. Quindi ha poco senso». Ultima notazione: «Si al riaccorpamento di alcune categorie specialistiche ma niente limiti di importo al subappalto obbligatorio», come invece accade con l'obbligo di Ati per le cosiddette superspecialistiche. «Le categorie specializzate a qualificazione obbligatoria devono essere subappaltate al 100% da chi non è in possesso di qualificazione», conclude Portaluri URL: http://www.ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com/
Anie Codice abbonamento: 046087
EDILIZIAETERRITORIO.ILSOLE24ORE.COM (WEB) Data Pagina Foglio 26-02-2014 1 / 2 www.ecostampa.it Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. 046087 Anie Pag. 2
EDILIZIAETERRITORIO.ILSOLE24ORE.COM (WEB) Data Pagina Foglio 26-02-2014 2 / 2 www.ecostampa.it Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. 046087 Anie Pag. 3
ILMONDO.IT (WEB) Data Pagina Foglio 26-02-2014 1 www.ecostampa.it Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. 046087 Anie Pag. 4
1 Data Pagina Foglio 26-02-2014 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. www.ecostampa.it 046087 Anie Pag. 5
Data Pagina Foglio 26-02-2014 1 www.ecostampa.it Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. 046087 Anie Pag. 6
DATA: 26-02-2014 Anie Confindustria a Lupi: Il sistema appalti sia una priorità di red/san - 26 febbraio 2014 19:51fonte ilvelino/agv NEWSRoma Anie Confindustria denuncia preoccupazione per la decisione presa oggi dal neo-insediato Governo Renzi di ritirare il Decreto Salva-Roma per gli effetti che ciò potrà avere sul sistema complesso degli appalti pubblici. Il decreto conteneva, infatti spiega Anie Confindustria -, tra le diverse disposizioni, anche un norma vitale per il settore degli appalti che imponeva al Governo di riscrivere nel suo complesso la disciplina della qualificazione dei lavori pubblici (entro il termine del 30 giugno 2014) consentendo, nelle more, l applicazione delle previsioni degli articoli 107 e 109 del Codice degli Appalti: ovvero le norme che consentono di affidare le lavorazioni specialistiche alle imprese con la specifica qualificazione tecnica. La mancata conversione del Dl 151/2013 crea ora una situazione grave e fortemente critica che avrà come conseguenza la completa paralisi del mercato degli appalti oltre a mettere nuovamente a rischio l elevata specializzazione e l eccellenza tecnologica delle imprese del nostro Paese. La situazione che si viene a creare con questa prima decisione del Governo Renzi è estremamente negativa per tutte le imprese Anie - afferma Claudio Andrea Gemme, presidente di Anie Confindustria La nostra Federazione chiede al ministro Lupi di intervenire subito per trovare una soluzione con un decreto specifico. Il ritorno allo status quo provocherà gravi ripercussioni sul mercato delle opere specialistiche e uno stravolgimento degli equilibri del sistema degli appalti pubblici. Occorre quindi che il Governo tuteli in maniera forte la specializzazione delle nostre industrie soprattutto in questo momento così delicato. Le nostre imprese rappresentano l eccellenza tecnologica del Made in Italy, un eccellenza che deve essere salvaguardata a tutti i costi.
DATA: 26-02-2014 URL: http://www.ilvelino.it/it/article/2014/02/26/anie-confindustria-a-lupi-il-sistemaappalti-sia-una-priorita/85a751ae-6499-4429-96d2-2a36bbe16753/