II Tappa Percorso Equipe Caritas diocesana per l animazione. Ascoltare Osservare Discernere

Documenti analoghi
Il metodo Caritas per l animazione Pastorale. Ascoltare, Osservare, Discernere a partire dalla Parola di Dio e dal Magistero

A cura di: Don Salvatore Don Andrea Don Livio. IV Tappa Percorso Equipe, Roma 25/05/010

Ascoltare Osservare Discernere per animare. a partire dalla Parola di Dio e dal Magistero. Sommario. Iª Parte

L ascoltare insieme all osservare e al discernere, è utile per essere in grado di: conoscere e rapportarsi con persone, realtà e situazioni

Diocesi Tursi - Lagonegro Caritas Diocesana

CARITAS E ANIMAZIONE COMUNITARIA DELLA CARITA PESCARA, 23 GIUGNO 2016

TESTIMONIARE LA CARITÀ. sussidio per l animazione comunitaria in parrocchia

CON TUTTO IL CUORE! PERCORSO DIOCESANO DI FORMAZIONE PER GLI OPERATORI DELLE CARITAS PARROCCHIALI

CARITAS DIOCESANA MODENESE. Prospettive e nuove mete della pastorale della Carità nella Chiesa di Modena

Articolo 1 dello Statuto di Caritas Italiana

INCONTRO FORMAZIONE VOLONTARI

DANIELA MARLINA Responsabile Area Promozione Caritas. Caritas Diocesana di Trapani

Incontro Operatori Caritas La Relazione di AIUTO

La spiritualità. del volontario

Osservare le povertà e le risorse di un territorio Fare rete nel sistema regionale Caritas

Percorso Equipe Caritas diocesana

Un percorso tra memoria, fedeltà, profezia

Cosa pensi se dico caritas?

Le Opere della Chiesa mantovana per i poveri. formazione nuovi operatori 23 novembre 2009

CARITAS AMBROSIANA E ORGANISMI COLLEGATI

GESU' INDICA LA VIA DELL'AMORE

Parrocchia "Maria Ss. Assunta" - Biccari

I incontro: IL FONDO STRAORDINARIO DIOCESANO: UN SEGNO DI SOLIDARIETA NON SOLO ECONOMICA

Statuto - Caritas Diocesana di Firenze 2

Bergamo, 16 settembre 2011.

Scheda momenti spirituali

Da Pietre Vive appunti sul servizio degli educatori e animatori di AC. A cura di Daniele La Rosa Donatella Falcone

Ufficio Pastorale Diocesano. Chiesa Sinodale Popolo e Pastori insieme stile e metodo

VERIFICA INTERMEDIA DEL PIANO PASTORALE DIOCESANO

DIOCESI DI MACERATA TOLENTINO - RECANATI - CINGOLI- TREIA GIOVANI NELLO SPAZIO

I tre luoghi della Chiesa

Caritas Diocesana di Trapani

5.1. I poveri e gli emarginati La Caritas parrocchiale La comunicazione sociale e i suoi strumenti... 87

Caritas diocesana di Forlì Bertinoro. III Tappa Equipe Caritas diocesane Aprile 2008 OSSERVARE E DISCERNERE

Padre Pino Puglisi ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993, giorno del suo 56 compleanno Caritas Diocesi di Sassari

OSSERVARE PER ANIMARE

Il cammino è scandito in TRE TAPPE:

concreti di condivisione

6.1. I rapporti con la diocesi La collaborazione con le parrocchie vicine La pastorale d insieme... 98

Caritas Diocesana Vicentina. Tonezza, 17 settembre 2017

Caritas diocesana Ventimiglia - Sanremo. immagini dal progetto: IN RETE: CARITAS PARROCCHIALI E SERVIZI CARITAS

Parrocchia S.Maria della Pace Madonna di Campagna -Verona CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE A conclusione di quattro anni di lavoro

SCEGLIERE DI ANIMARE:

DIOCESI DI NOCERA INFERIORE SARNO

Il profilo del Coordinatore missionario vicariale. INCONTRI ZONALI Anno pastorale

Proposta formativa per i catechisti dell Iniziazione Cristiana

Progetto grafico: Sicomunica - Stampa: Eurografica

Con chi sono i laici? L identità e la comunione

SERVIZI CARITAS a porte aperte Organismo pastorale della diocesi di Venezia

La famiglia va aiutata a recuperare il ruolo generativo dell educazione

PROGRAMMAZIONE AMBITO PER LA FAMIGLIA SALESIANA

Attività istituzionali ANIMARE AL SENSO DI CARITÀ

Consiglio Pastorale Diocesano 31 maggio [2008]

Comunicazione e Missione il modo di fare CARITAS. Caritas Diocesana Mazara del Vallo Domenica 14 marzo 2010 a cura di Mario Luppino

RELIGIONE IRC Monoennio. Competenza 1. - DIO E L UOMO Scoprire che per la religione Dio è Creatore e Padre.

importanti della Settimana Santa e scoprire la risurrezione come vita nuova. -Conoscere il significato di alcuni simboli pasquali.

CURRICOLO DI RELIGIONE CATTOLICA PER LA SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO PER LE CLASSI I II III IV - V

1. LA CARITAS DIOCESANA

Conferenza Episcopale Siciliana

7.1. Il parroco Il vicario parrocchiale

IC BOSCO CHIESANUOVA - CURRICOLO UNITARIO SCUOLA PRIMARIA

ELABORAZIONE DEL PIANO PASTORALE DECANALE 1. Consultazione del Presbiterio e del Consiglio Pastorale

PIANO FORMATIVO DELEGAZIONE REGIONALE 2017/2018. Animatori di uno Sviluppo Umano Integrale

SCHEMA DI REGOLAMENTO-TIPO PER I CENTRI MISSIONARI DIOCESANI approvato dalla Presidenza della CEI il 13 giugno 2012

Sinodo. Un cuor. solo e un anima sola. diocesano. La Chiesa di Senigallia in cammino nell ascolto dello Spirito a servizio dell uomo

Considerazioni sul percorso formativo di accompagnamento al Progetto Adolescenza. Bruna Zani e Luigi Guerra

PERCORSO EQUIPE

Competenze disciplinari

R E L I G I O N E C A T T O L I C A C L A S S E 1 ^

I incontro di formazione rivolto al Vicariato di Gravedona 06 Maggio 2019-oratorio di Gravedona

ARCIDIOCESI DI TORINO AGORA DEL SOCIALE 2018

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA-DISCIPLINARE Anno Scolastico 2013/2014. Scuola Primaria Classe 4^ - sez. A. Scuola Primaria Classe 4^ - sez.

Percorso: Elementi base per costruire il Centro di ascolto

IL CURRICOLO DI SCUOLA INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA

Misericordia: parola chiave

DIOCESI DI PIACENZA-BOBBIO

IL RINNOVAMENTO DELLA CATECHESI, CAP. 6-10

VEDRAI CHE BELLO I.R.C

CURRICOLO D ISTITUTO

GIORNATE DI STUDIO RESPONSABILI SETTORE ADULTI

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE RELIGIONE CATTOLICA COMPETENZE SPECIFICHE

catechista a servizio della Parola L identità del catechista

CONTENUTI. (Conoscenze)

PRIMO BIENNIO Primo anno. Competenze Abilità Conoscenze Tempi. religioso, in particolare quello cristianocattolico,

IL SIGNORE È VICINO A CHI HA IL CUORE FERITO

Insegnaci Signore a contare i nostri giorni e giungeremo alla Sapienza del tuo cuore. (Salmo 90)

3.11. Religione Scuola Primaria

La Caritas Diocesana di Gaeta

DIOCESI DI RIETI Ufficio per la Pastorale della Salute

La Diocesi di Piacenza-Bobbio. e il Comune di Piacenza

RELIGIONE - CLASSI PRIME - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

CIRCONDATI DI FAMIGLIA

III CIRCOLO DIDATTICO DI COLLEGNO PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI CIRCOLO - IRC - ANNO SCOLASTICO

1. La credibilità della testimonianza cristiana. Ciò diventa possibile se si accoglie con disponibilità la sequela di Cristo.

CURRICOLO D ISTITUTO

TRACCIA DI RIFLESSIONE SULLA VITA DELLA PARROCCHIA 1

Transcript:

per l animazione Ascoltare Osservare Discernere Roma, 28 30/01/08 1

Sommario Iª Parte Le radici e il senso del metodo per animare: ascoltare, osservare e discernere A partire da indicazioni e interrogativi Un metodo pastorale secondo lo stile di Dio secondo l icona del buon samaritano per una triplice finalità con precisi obiettivi con propri strumenti IIª Parte Caratterizzazioni del metodo Ascoltare è Ascoltare per Ascoltare, strumenti e luoghi Osservare è Osservare per Osservare, strumenti e luoghi Discernere è Discernere per Discernere, strumenti e luoghi 2

3

A partire da Il Concilio vat. II, con la G. S. ha ricordato a tutta l azione pastorale della Chiesa l importanza di sintonizzarsi con il vissuto degli uomini di oggi. La Nota pastorale Il volto missionario delle parrocchie in un modo che cambia, afferma che dobbiamo affrontare alcuni snodi essenziali: Come intercettare i nuovi «luoghi» dell esperienza umana così difficili e dispersi? Come accogliere e accompagnare le persone, tessendo trame di solidarietà in nome di un vangelo di verità e carità? Come far sì che la parrocchia sia porta di accesso al vangelo per tutti? Come sfuggire al pericolo di ridursi a gestire il folklore religioso o il bisogno del sacro? (Cf. Il volto miss. delle parr. n.4). 4

A partire da Quanto emerso nel 30 Convegno, dove si rilevava come Non è raro che anche le Caritas diocesane manifestino una percezione del proprio mandato più orientata a gestire e fare, che a promuovere e animare. Pertanto - sia in risposta alle indicazioni magisteriali - sia in considerazione del mandato della Caritas organismo pastorale con prevalente funzione pedagogica, è necessario: - rendersi conto della continua e rapida evoluzione del contesto sociale; - utilizzare un metodo. Non si può intervenire né educare in nessuna situazione, se non si ascolta, se non si osserva, se non si cerca di capire, si discerne, ciò che accade sul territorio/mondo. 5

Un metodo pastorale secondo lo stile di Dio Fin dall Antico Testamento, lo stile di Dio rivelato a Mosè, nel rapporto con gli uomini, è un metodo di ascolto, di osservazione e di discernimento per intervenire. Ho udito il grido del mio popolo (Es 3, 7) Ho osservato la sua miseria (ES 3, 7) Sono sceso per liberarlo (Es 3, 8) L uomo viene educato da Dio all ascolto ascolto Shemà Israel (Deut. 6,4), per essere in grado di ascoltare il proprio simile, in modo aperto, benevolo, misericordioso,umile, intelligente, rispettoso. 6

Un metodo secondo l icona l del buon samaritano La parabola del buon samaritano (Lc 10, 30ss), ci presenta un metodo pastorale in quattro fasi. Il fatto. Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono lasciandolo mezzo morto (Ascoltare). La constatazione del fatto. Un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e ne ebbe compassione (Osservare). Il prendersi cura. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite versandovi olio e vino; poi, caricatolo sul suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui (Discernere). Il coinvolgimento della comunità. Il giorno seguente estrasse due denari e li diede all albergatore, dicendo:«abbi cura di lui e ciò che spenderai in più te lo rifonderò al mio ritorno» (Animare). Va e anche tu fa lo stesso 7

Un metodo per una triplice finalità L ascoltare insieme all osservazione e al discernimento, costituiscono il metodo assunto dalla Caritas, per essere in grado di: conoscere persone, realtà e situazioni progettare interventi significativi ed efficaci promuovere azioni pastorali con sistematicità e concretezza, in vista di una triplice finalità: Servire i poveri, incontrando, ascoltando ed accogliendo chi si trova in situazioni di bisogno; la Chiesa, animando e coinvolgendo la comunità cristiana; il territorio/mondo, la comunità degli uomini. 8

Obiettivi Un metodo con precisi Obiettivi Partire dalla persona, per restituirle dignità. Educare il singolo e la comunità alla corresponsabilità, alla collaborazione e alla partecipazione. Superare l improvvisazione e l approssimazione agendo con competenza ed efficacia. Andare alle cause che generano il disagio per rimuoverle. Favorire l azione l integrata e di rete, tra comunità ecclesiale e civile, nell accogliere e nel realizzare con progettualità interventi in risposta ai diversi bisogni individuati. 9

Strumenti Un metodo con propri Strumenti Senza escludere le tante modalità di ascolto, osservazione e discernimento che possono essere messe in atto sul territorio, è necessario che ogni Caritas diocesana non manchi di avere e di curare tre luoghi pastorali propri, in cui ordinariamente si sperimenta il metodo per l animazione pastorale. 10

I tre Luoghi/ uoghi/strumenti/ Strumenti/propri Il Centro di Ascolto (CdA) l Osservatorio delle povertà e delle risorse (OPR) il Laboratorio (Lab.) sono luoghi/strumenti pastorali propri, nei quali la Caritas diocesana sperimenta ordinariamente le azioni del metodo pastorale per l animazione, facendone costante esercizio. 11

12

ASCOLTARE è Ho udito il grido (Es 3, 7) il primo passo per entrare in relazione con la persona; uscire dalle mostre vedute, dai nostri schemi, dai nostri bisogni, dalle nostre sicurezze... disponibilità ad accogliere, a fare spazio all altro e alla realtà che ci sta attorno; prendere parte, accogliere, condividere, lasciarsi ferire dalle vicende che accadono, dalla vita che ci viene raccontata; uno stile, un atteggiamento, per cogliere e farsi carico di presenze, silenzi, situazioni, privazioni, aspirazioni, fatti, drammi 13

ASCOLTARE per Accompagnare la persona in difficoltà a recuperare fiducia in sé, negli altri, nelle istituzioni a ritrovare la propria dignità a compiere un cammino di riabilitazione. Animare ed educare il singolo cittadino e la comunità a non sottovalutare, approssimare e semplificare i problemi ad essere attenti ed accoglienti nei confronti di chi è in difficoltà a scoprire risorse per costruire una rete di fattiva mobilitazione del singolo, della comunità, in risposta ai bisogni ascoltati. Favorire la costruzione di relazioni ricche di attenzioni, di legami di fraternità e comunione. 14

ASCOLTARE: strumenti e luoghi Il Centro di Ascolto, a livello diocesano, zonale, cittadino, parrocchiale. Il Consiglio Pastorale parrocchiale, diocesano, i parroci e i vari gruppi e associazioni, soggetti della pastorale. Il Consiglio di quartiere e di circoscrizione. L incontro, il dialogo, la relazione incontro, il dialogo, la relazione in ogni situazione (visita domiciliare, incontri programmati e occasionali ) come atteggiamento, stile e modalità di lavoro costante. 15

OSSERVARE è Ho osservato la miseria (ES 3, 7) Accorgersi della persona che ci sta accanto e di quanto accade. Rilevare le tante povertà vecchie e nuove. Individuare le varie risorse e disponibilità singole e di gruppo. Uscire dalla soggettività, dalla superficialità, dalla genericità nella programmazione della pastorale della carità, fissando Obiettivi specifici in risposta alle problematiche individuate Obiettivi condivisi con gli altri soggetti pastorali (catechisti, animatori liturgia, Gruppi, Associazioni di volontariato ). 16

OSSERVARE per la rilevazione sistematica e oggettiva delle situazioni di povertà, presenti sul territorio, le loro cause e le dinamiche. la comunicazione e diffusione dei dati e delle informazioni raccolte, per far crescere la consapevolezza dell opinione pubblica riguardo alle tante povertà. la rilevazione delle risorse, l animazione e il coinvolgimento della comunità ecclesiale e delle Istituzioni, nel processo di ricerca e progettazione di soluzioni ai problemi. favorire la riscoperta del valore della carità all interno della comunità cristiana e i valori della condivisione, del bene comune, della giustizia, della corresponsabilità, anche da parte dei non credenti sul territorio. 17

OSSERVARE: strumenti e luoghi L Osservatorio delle povertà e delle risorse. Le antenne nel quartiere, nelle vie, nelle zone, che svolgono un monitoraggio capillare. La rete che collega e fa interagire le diverse realtà ecclesiali e civili. 18

DISCERNERE è Distinguere decidere, accogliere responsabilità, competenze, coinvolgimenti, riguardo alle problematiche presenti sul territorio. Rendersi conto che l amore preferenziale per i poveri è un criterio di discernimento pastorale ineludibile per la comunità cristiana. Confronto e scambio di informazioni su quello che viene rilevato e messo in atto a livello territoriale. Supporto e indirizzo su queste tematiche, agli Uffici pastorali diocesani e agli organi di partecipazione. Progettare e lavorare in rete con i vari soggetti pastorali e della comunità civile. 19

DISCERNERE per animare e coinvolgere la comunità cristiana valutare la consistenza delle politiche sociali in rapporto ai bisogni. curare in modo specifico la formazione degli operatori sul tema della pastorale della carità e delle politiche sociali. acquisire uno stile progettuale che esca dalla logica dell emergenza e nasca dall analisi attenta della realtà. costruire reti di solidarietà all interno di un orizzonte partecipativo e di valorizzazione dell esistente. individuare scelte significative e concrete che portino alla costruzione di una società più solidale, attenta alla tutela dei soggetti deboli. 20

DISCERNERE: strumenti e luoghi Il Consiglio Pastorale Diocesano e parrocchiale, organi qualificati che presiedono alla programmazione pastorale. Gli Uffici pastorali diocesani interessati ad ambiti specifici della pastorale nella vita sociale. L equipe della Caritas diocesana Il laboratorio diocesano, La Consulta delle Associazioni caritative. Il consiglio di circoscrizione e di quartiere. 21

22

Domande per un cammino condiviso Quale spazio ha l ascoltare in tutte le sue espressioni, all interno della Caritas diocesana (Centro di Ascolto, Sevizi di accoglienza, lavoro di coordinamento ) all interno della parrocchia, della famiglia, dei luoghi della partecipazione del confronto, del dibattito (quartiere, circoscrizione, tavoli di lavoro con le Istituzioni)? Con quali modalità, tempi, strumenti si attua l ascolto (visite domiciliari, riunioni, riflessioni nell equipe diocesana, nel rapporto con altri soggetti della pastorale, dell associazionismo, del territorio )? Quale ricaduta ha in termini di progettualità pastorale, di coinvolgimento, di animazione, di azioni specifiche, di collaborazioni tra i soggetti ecclesiali, il privato sociale e le Istituzioni? 23

Domande per un cammino condiviso Quale rilevanza ha, all interno della Caritas diocesana, l osservare nelle sue molteplici espressioni, modalità e finalità? Quanto l osservare ha una ricaduta in termini di progettualità, animazione, coinvolgimento, azioni specifiche? Come rendere questo metodo atteggiamento stabile, da cui scaturisce tutta la progettazione pastorale e gli interventi di carattere sociale? 24

Domande per un cammino condiviso Quale attenzione si dà al discernere all interno della Caritas, della parrocchia, dell Associazione di appartenenza (l attenzione alle politiche sociali, alle aree di bisogno, alla individuazione delle priorità ). Con quali modalità, spazi, strumenti si realizza? Quanto tutto questo ha una ricaduta in Diocesi e sul territorio, in termini di progettualità, coinvolgimento, animazione, azioni specifiche? 25