Illuminazione di Emergenza. Aspetti tecnico-normativi

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Illuminazione di Emergenza Aspetti tecnico-normativi

Illuminazione d emergenza il perchè in caso di black out In caso di emergenza In caso di situazioni pericolose 2

Il nostro mestiere in caso di black out Evitare il panico

Il nostro mestiere in caso di black out Illuminare i percorsi di fuga

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Illuminazione d emergenza Fondamenti

Illuminazione di emergenza Panorama normativo-legislativo leggi che regolano la sicurezza degli ambienti es: D.Lgs.- D.M. di prevenzione incendi norme che regolano la progettazione dell illuminazione di sicurezza: UNI EN 1838 norme che regolano la costruzione degli apparecchi: CEI EN 60598-2-22 CEI EN 50171 - CEI EN 61347-2-7 norme che regolano la sicurezza degli apparecchi: CEI EN 62471 norme che regolano le manutenzioni degli impianti di emergenza: CEI EN 50172 - UNI CEI 11222

Illuminazione di emergenza Legislazione D. M. 20 maggio 1992 n 569 GALLERIE E MUSEI D. M. 26 agosto 1992 SCUOLE D.L. 9/04/08 n.81 ex D.L. 626/94 AMBIENTI DI LAVORO D. M. 09 aprile 1994 ALBERGHI D.P.R. 30 giugno 1995 n 418 BIBLIOTECHE E ARCHIVI D. M. 18 marzo 1996 IMPIANTI SPORTIVI D. M. 19 agosto 1996 Norma CEI 64-8 III Ed. PUBBLICO SPETTACOLO D.M. 18 settembre 2002 STRUTTURE SANITARIE PUBBLICHE E PRIVATE Legge 186/68 (regola dell arte) D.M. 22 febbraio 2008 LOCALI DESTINATI AD UFFICI Decreto 27 luglio 2010 ATTIVITA COMMERCIALI (con superficie superiore a 400mq)

Illuminazione di emergenza Norma UNI EN 1838 Classificazione dell illuminazione di emergenza Classificazione delle zone Ubicazione degli apparecchi Caratteristiche della segnalazione di sicurezza Livello degli illuminamenti Tempo di intervento

Illuminazione di emergenza UNI EN 1838: classificazione dell illuminazione di emergenza Illuminazione di Emergenza Illuminazione di sicurezza Illuminazione di riserva Illuminazione antipanico Illuminazione vie di esodo Illuminazione aree ad alto rischio

Illuminazione di sicurezza UNI EN 1838: vie di esodo ed aree antipanico area antipanico area antipanico via di esodo area antipanico area antipanico

Illuminazione di sicurezza Leggi e norme (UNI EN 1838): requisiti e prestazioni comuni Autonomia Tempo di ricarica Illuminamento e definizione delle vie di esodo Tempo di commutazione Verifica periodica dell impianto di sicurezza

Illuminazione di sicurezza Autonomia e tempo di ricarica ambiente luoghi soggetti a decreti di prevenzione incendi autonomia ricarica 1h 12h scuole 0,5h 12h pubblico spettacolo 1h 12h sanitario e uffici >25 persone 2h 12h Locali commerciali > 400mq 1,5h 12h residenziale >24m al sottotetto ascensori 1h 1h

Illuminazione di sicurezza Leggi e norme (UNI EN 1838): applicazioni Ambienti sottoposti a Decreto 2lux aree antipanico 5lux vie di esodo Progetto calcolo illuminotecnico: piano di lavoro: validità: con riflessioni 1m dal calpestio dove si riportano livelli di illuminamento Ambienti senza riferimenti legislativi: UNI EN 1838 0.5lux aree antipanico 1lux vie di esodo Progetto calcolo illuminotecnico: piano di lavoro: validità: senza riflessioni pavimento ambienti dove non viene richiesto un livello specifico di illuminamento (Es. 81/08)

Illuminazione di sicurezza Leggi e norme (UNI EN 1838): applicazioni particolari Attività commerciali con superficie >400m 2 5lux aree antipanico accessibili al pubblico 10lux vie di esodo Aut. 90 Ricarica 12h 2 5 lux Zone non accessibili al pubblico NB: nella superficie sono compresi servizi, depositi e spazi comuni coperti

Illuminazione di sicurezza Illuminazione vie esodo Al suolo senza riflessioni Min 0,5 lux Min 1lux Min 0,5 lux Min 1lux 1\2 max 2 m

Illuminazione di sicurezza Illuminazione aree antipanico 0,5m Al suolo senza Min 0,5riflessioni lux

Illuminazione di sicurezza UNI EN 1838 aree ad alto rischio In aree ad alto rischio l illuminamento mantenuto sul piano di riferimento non deve essere minore del 10% dell illuminamento previsto per l attività; esso non deve essere comunque minore di 15 lux. Area giudicata pericolosa per le persone in caso di evento, si lega in modo particolare al D.L.81/08 min 15 lux 100% dell Illuminamento entro 0,5 sec

Illuminazione e segnalazione UNI EN 1838 Illuminazione flusso luminoso lumen segnalazione visibilità metri

Segnalazione di sicurezza Norma UNI EN 1838: 2013 Pittogrammi EN ISO 7010

Segnalazione di sicurezza (allegato XXV par. 3.4 del DM 81/2008) Circolare del Min. del Lavoro n.30 del 16-7-2013 i pittogrammi utilizzati potranno differire leggermente dalle figure riportate al punto 3 purchè il significato sia equivalente e non sia reso equivoco dalle modifiche apportate. Dal confronto emerge chiaramente che la differenza fra i simboli utilizzati dalla norma ISO 7010:2012 e quelli previsti dal DM 81/2008 non equivocano il significato, rendendo equivalenti, al fine del loro utilizzo in ambito nazionale, i simboli.

Segnalazione di sicurezza UNI EN 1838: distanza di visibilità in metri d = s x p d: distanza di osservazione p: altezza del segnale s: costante 100 segnali illuminati dall esterno 200 segnali illuminati dall interno

Segnalazione di sicurezza Segnalazione permanente (SA) Dove viene richiesta la segnalazione di sicurezza accesa (SA)? Luoghi di pubblico spettacolo DM 19/08/96 CEI 64.8-7 Centri commerciali DM 27/07/10 CEI EN 50172 consigliata in tutti gli ambienti in cui gli occupanti possono non avere familiarità con l edificio

Segnaletica di INsicurezza

Illuminazione e segnalazione UNI EN 1838: ubicazione degli apparecchi

Norma UNI EN 1838:2013 Illuminazione dispositivi antincendio e pronto soccorso entro 2 m. dal dispositivo, 5 lx sul piano verticale

Norma UNI EN 1838:2013 Illuminazione servizi igienici Prevedere l illuminazione di sicurezza all interno del locale servizi igienici per le persone diversamente abili

Illuminazione di sicurezza CEI EN 60598-2-22: flusso luminoso in emergenza Il flusso luminoso (lumen) viene rilevato in base ai parametri riportati dalla norma di costruzione EN 60598-2-22 600 lm Flusso luminoso 1 min 1h Tempo Il flusso luminoso dichiarato è quello minimo tra la misura dopo 1min ed al termine dell autonomia (es. 1h) (CEI EN 60598-2-22; 22.5.13)

Illuminazione di sicurezza Flusso e illuminamento W = potenza/formato Lumen= quantità luce emessa Lux = lm/m² m² LUX Le Norme chiedono LUX che rappresentano i Lumen sull unità di superficie

Illuminazione di sicurezza Flusso luminoso in emergenza Reattore elettronico 230V 24W 1800 Lm Flusso nominale 6V 4Ah 24W 600 Lm Emergenza Alto Flusso 3,6V 4Ah 24W 350 Lm Emergenza Basso Flusso

Illuminazione di sicurezza CEI EN 62471 / sicurezza fotobiologica CEI EN 62471 (ediz. Italiana EN 62471) pubblicata nel Febbraio 2009 (CEI 76-6) ed in vigore da Settembre 2010 La Norma include i LED nel campo di applicazione. Riporta le linee guida per stabilire l impatto della radiazione luminosa sull occhio umano o sulla pelle. In particolare: - i limiti espositivi - le tecniche di misura di riferimento - lo schema di classificazione - i requisiti dell emissione luminosa

Illuminazione di sicurezza CEI EN 62471 classificazione Gruppo Esente (RG0) Gruppo di Rischio 1 (RG1) Gruppo di Rischio 2 (RG2) Gruppo di Rischio 3 (RG3) Gruppo Esente Si rientra in questa categoria quando, ragionevolmente, non si prevede nessun rischio derivante dall esposizione alla radiazione ottica diretta. Diffusore ottico ad alta efficienza elevata sicurezza di utilizzo efficiente grado di illuminamento migliorare la distribuzione del flusso del LED

Illuminazione e Segnalazione di Sicurezza Verifiche periodiche e Manutenzione

Impianto di emergenza Sicurezza e manutenzione L impianto di emergenza è sicuro se, vengono effettuate verifiche periodiche e manutenzioni programmate. Esistono leggi che obbligano al controllo periodico dell impianto; DM 10/03/98 Sicurezza antincendio e gestione dell'emergenza nei luoghi di lavoro. Esistono norme che indicano le modalità di intervento e le cadenze periodiche: CEI EN 50172 - UNI CEI 11222 Prevedere a capitolato, in fase di progettazione, le attività da svolgere sull impianto di illuminazione di emergenza per la manutenzione e le verifiche secondo la Norma UNI CEI 11222

Impianto di emergenza Responsabilità Alcuni spunti dalla legislazione Italiana in merito alle responsabilità penali: il Codice Penale art. 451. Chiunque, per colpa [43], omette di collocare, ovvero rimuove o rende inservibili (1) apparecchi o altri mezzi destinati alla estinzione di un incendio (2) o al salvataggio o al soccorso contro disastri o infortuni sul lavoro (3), è punito con la reclusione fino a un anno (4) o con la multa da centotre euro a cinquecentosedici euro (5). Codice Penale ; articolo 437: Chiunque (1) omette di collocare impianti, apparecchi o segnali destinati a prevenire disastri o infortuni sul lavoro (2) (3), ovvero li rimuove o li danneggia, è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni. Se dal fatto deriva un disastro o un infortunio, la pena è della reclusione da tre a dieci anni Articolo 2087 C.C. : L'imprenditore è tenuto ad adottare nell'esercizio dell'impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro ( Decreto 81 atricolo 64: 1. Il datore di lavoro provvede affinché: c) i luoghi di lavoro, gli impianti e i dispositivi vengano sottoposti a regolare manutenzione tecnica e vengano eliminati, quanto più rapidamente possibile, i difetti rilevati che possano pregiudicare la sicurezza e la salute dei lavoratori;